Kritische Edition des Librettos (Libretto)   Kritische Edition der Berabeitung des Librettos für Anfossi (Bearbeitung 2)  
SCENA XII
SCENA IX
S'avanza Silla ed Aufidio seguito dai senatori, dal popolo e dalle squadre al lieto canto del seguente coro.
Silla ed Aufidio con seguito di senatori e popolo, indi Giunia fra i senatori.
Coro
    Se gloria il crin ti cinse
di mille squadre a fronte,
or la temuta fronte
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qui ti coroni Amor.
Parte del coro
    Stringa quel braccio invitto
lei che da te s'adora.
Tutto il coro
    Se con i mirti ancora
cresce il guerriero allor.
(Compar Giunia fra i senatori.)
Aufidio
Signore, i cenni tuoi
adempiti già sono.
Silla
Silla
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Padri coscritti, io che pugnai per Roma,
Padri coscritti, io che pugnai per Roma,
io che vinsi per lei, io che la face
io che vinsi per lei, io che la face
della civil discordia
della civil discordia
col mio valore estinsi, io che la pace
col mio valore estinsi, io che la pace
per opra mia regnar sul Tebro or vedo,
per opra mia regnar sul Tebro or vedo,
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d'ogni trionfo mio premio vi chiedo.
d'ogni trionfo mio premio vi chiedo.
Giunia
Giunia
(Soccorso, eterni dèi!)
(Soccorso, eterni dèi!)
Silla
Silla
Non ignorate
Non ignorate
l'antico odio funesto
l'antico odio funesto
e di Mario e di Silla. Il giorno è questo
e di Mario e di Silla. Il giorno è questo
in cui tutto mi scordo. Alla sua figlia
in cui tutto mi scordo. Alla sua figlia
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sacro laccio m'unisca, e il dolce nodo
sacro laccio m'unisca, e il dolce nodo
plachi l'ombra del padre. Un dittatore,
plachi l'ombra del padre. Un dittatore,
un cittadin fra i gloriosi allori
un cittadin fra i gloriosi allori
altro premio non cerca a' suoi sudori.
altro premio non chiede a' suoi sudori.
Giunia
Giunia
(Tace il Senato e col silenzio approva
(Tace il Senato e col silenzio approva
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d'un tiranno il voler?)
d'un tiranno il voler?)
Silla
Silla
Padri, già miro
Padri, già miro
ne' volti vostri espresso
ne' volti vostri espresso
il consenso comun. Quei che s'udiro
il consenso comun. Quei che s'udiro
festosi gridi risuonar d'intorno
festosi gridi risuonar d'intorno
son del pubblico voto un certo segno.
son del pubblico voto un certo segno.
(A Giunia.)
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Seguimi all'ara omai…
Seguimi all'ara omai…
Giunia
Giunia
Scostati, indegno.
Scostati, indegno.
A tal viltà discende
A tal viltà discende
Roma e 'l Senato? Un oltraggioso, un folle
Roma e il Senato?
timor l'astringe a secondar d'un empio
le violenze infami? Ah che fra voi
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no che non v'è chi in petto
racchiuda un cor romano…
Silla
Silla
Taci, e più saggia a me porgi la mano.
Taci, ed or più saggia
a me porgi la mano.
Aufidio
Aufidio
Così per bocca mia
Così per bocca mia
tutto il popol t'impon.
tutto il popolo impone.
Silla
Dunque mi segui…
Giunia
Giunia
(In atto di ferirsi.)
(Impugna uno stile.)
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Non appressarti, o in seno
Non appressarti, o in seno
questo ferro m'immergo.
questo ferro m'immergo.
Silla
Silla
Alla superba
Alla superba
l'acciar si tolga, e segua il voler mio.
l'acciar si tolga, e segua il voler mio.
SCENA XIII
SCENA X
Cecilio con spada nuda, e detti.
Cecilio con spada nuda, e detti; indi Cinna parimenti col ferro in mano.
Cecilio
Cecilio
Sposa, ah no, non temer.
Sposa mia, non temer.
Silla
Silla
(Chi vedo?)
(Chi vedo!)
Giunia
Giunia
(Oh dio!)
(Oh dio!)
Aufidio
Aufidio
(Cecilio?)
(Cecilio!)
Silla
Silla
In questa guisa
In questa guisa
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son tradito da voi? Del mio divieto
son tradito da voi!
e delle leggi ad onta
tornò Cecilio e, seco Giunia unita,
di toglier osa al dittator la vita?
Quell'audace s'arresti.
Quell'audace s'arresti.
(Vien circondato dalle guardie e disarmato.)
Giunia
Giunia
(Incauto sposo!)
(Incauto sposo!)
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Signor…
Silla
Taci, ch'omai
solo ascolto il furore.
(A Cecilio.)
Al novo sole
per mia vendetta, o traditor, morrai.
SCENA XIV
SCENA XI
Cinna con spada nuda, e detti.
In questo Cinna.)
Silla
Silla
Come? D'un ferro armato,
Come! D'un ferro armato,
confuso, irresoluto,
confuso, irresoluto,
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Cinna, tu pur?…
Cinna, tu pur?
Cinna
Cinna
(Oh ciel! Tutto è perduto.
(Oh ciel! Tutto è perduto.
Qualche scampo ah si cerchi
Qualche scusa si cerchi.)
nel cimento fatal!) Con mio stupore
col nudo acciaro io vidi
Col nudo acciaro io vidi
Cecilio infra le schiere
Cecilio fra le schiere aprirsi un varco:
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aprirsi un varco. La sua rabbia, i fieri
minacciosi occhi suoi d'un tradimento
mi fecero temer. Onde salvarti
temei; perciò a salvarti
da quella destra al parricidio intesa
da quella destra al parricidio intesa
corsi, e 'l brando impugnai per tua difesa.
corsi, e il brando impugnai per tua difesa.
Silla
Silla
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Ah vanne, amico, e scopri
Ah vanne, amico, e scopri
se altri perfidi mai…
se altri perfidi mai…
Cinna
Cinna
Sulla mia fede,
Sulla mia fede,
signor, riposa, e paventar non déi.
signor, riposa, e paventar non déi.
(Quasi nel fiero incontro io mi perdei.)
(Quasi nel fiero incontro io mi perdei.)
(Parte.)
(Parte.)
Silla
Olà, quel traditore,
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Aufidio, si disarmi.
Giunia
Oh dio! Fermate.
Cecilio
Finché l'acciar mi resta,
saprò farlo tremare.
Silla
E giunge a tanto
la tua baldanza?
Giunia
(Oh dèi!)
Silla
Cedi l'acciaro,
o ch'io…
Cecilio
Lo speri invan.
Giunia
Cedilo, o caro.
Cecilio
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Ad esser vil m'insegna
la sposa mia?
Giunia
Deh non opporti!
Cecilio
E vuoi?…
Giunia
Della tua tenerezza
una prova vogl'io.
Cecilio
Dovrò?…
Giunia
Dovrai
nella mia fede e nel favor del cielo
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affidarti e sperar. Se ancor, mio bene,
dubbioso ti mostri, i giusti numi
e la tua sposa offendi.
Cecilio
(Fremo.)
(A Giunia.)
T'appagherò.
(Getta la spada.)
Barbaro, prendi.
Silla
Silla
Nella prigion più nera
Nella prigion più nera
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traggasi il reo.
traggasi il reo.
Per poco
Per poco
quest'aure a te vietate
quest'aure a te vietate
respirar ti vedrò.
respirar ti vedrò.
Fra le ritorte
Tra le ritorte
del tradimento audace
del tradimento audace
tu pur ti pentirai, donna mendace.
tu pur ti pentirai, donna mendace.
Silla
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    Quell'orgoglioso sdegno
    Perfidi, il vostro ardire
oggi umiliar saprò.
degno gastigo avrà.
Cecilio
Giunia
    Non lo sperare, indegno,
    Sfoga a tua voglia l'ire,
l'istesso ognor sarò.
mostro di crudeltà.
Giunia
Cecilio
    Eccoti, o sposo, un pegno
    Sfogati, sì; il morire
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ch'al fianco tuo morrò.
orror per me non ha.
Silla
Silla
    Empi, la vostra mano
Tremar dovrete alteri.
merita sol catene.
Cecilio, Giunia
Cecilio
    Se mi ama il caro bene,
Sposa, resisti… Addio.
Giunia
lieto|lieta a morir men vo.
Non dubitar, ben mio.
a tre
Silla
Cecilio, Silla
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    Questa costanza intrepida,
Vedo la sua costanza
questo sì fido amore,
tutto mi strazia il core,
che mi conforta|conturba il cor.
tutto avvampar mi fa.
Giunia, Cecilio
    La mia costanza intrepida,
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il mio fedele amore,
dolce consola il core,
né paventar mi fa.
Giunia
Dammi l'estremo amplesso.
Silla
Tolgansi agli occhi miei.
Cecilio
Crudel!
Giunia
Spietato!
Cecilio, Giunia
Oh dèi!
Questo momento solo
di morte è assai peggior!
a tre
Andate|Andiamo pur costanti
ad incontrar il fato.
(Oh mio destin spietato!
Oh sventutato amor!)
(Partono.)
Fine dell'atto secondo.
Fine dell'atto secondo.
Il secondo Ballo.
Un Giardino delizioso con vari accidenti.