Kritische Edition des vertonten Textes (Partiturtext)   Kritische Edition der Libretto-Vorlage (Vorlage)  
SCENA ULTIMA
SCENA ULTIMA
Detti; Fracasso, Giacinta, Simone e Ninetta dentro la scena.
Tutti.
Polidoro
V'ha poi data licenza
che sposa mia voi siate
o un'altra ne troviate?
Cassandro
Un po' di flemma,
che per te pur si troverà qualcuna,
1475
e tocca a lei di ritrovarla.
Ninetta, Giacinta, Fracasso, Simone
Fracasso
(Cantano dentro nella scena.)
    Nozze, nozze, e viva, e viva!
A lei
Più ridente, più giuliva
toccherà d'approvar le nozze ancora
sorte al mondo non si dà.
della sorella vostra.
Simone
E le mie con Ninetta.
Cassandro
1445
Cosa è stato?
Polidoro
Che sarà?
Cassandro
(Voltandosi verso la scena.)
    Ninetta e Simone.
Rosina
(Voltandosi verso la scena.)
Giacinta e Fracasso.
Ninetta, Giacinta, Fracasso, Simone
(Cantano entrando con allegria.)
Si faccia tempone
in festa ed in spasso.
1450
E viva!
Cassandro
Alto là!
Fracasso
    Che cosa pretendete?
Simone
Faremo un macello.
Cassandro
Sfacciata pettegola!
Simone
Che dice?
Fracasso
Che intende?
Ninetta
1455
Padrone!
Giacinta
Fratello!
Ninetta
Perdono.
Giacinta
Pietà.
Rosina
    Oh zitto un po' là,
non tanto rumore.
Cassandro
Ma il grado… ma il sesso…
Fracasso, Simone
1460
Ma lei l'ha promesso.
Cassandro
Ma no…
Rosina
Rosina
Così sta.
Quello ch'ei vi promise io non ritratto.
Giacinta
    Fu colpo d'amore,
pentita già sono,
fratello, perdono!
Ninetta
1465
Padrone, pietà!
Rosina, Fracasso, Simone
    Che serve, che giova
gridar come un matto?
Già quello ch'è fatto
disfar non potrà.Varianten in den Textwiederholungen:
disfar non potrà, no no./
disfar non potrà, no.
Cassandro
Cassandro
1470
    Via! Pace, perdono,
1480
Quello ch'ella farà, tutto ben fatto.
scusabile è il caso.
Rosina
Rosina
Quanto feci finora,
per ben di tutti il feci: al solo oggetto
di queste nozze, e delle mie non meno,
Se quella non sono
qual non ero
che gli ho persuaso,
mi finsi, e al breve inganno
perdono a me pure
1485
se si accordi il perdono,
1475
Cassandro darà.
con tutti ognor farò quella ch'io sono.
Polidoro, Cassandro
Oh vedi la semplice!
La finta bontà!
Polidoro
    Ci ho gusto, l'ho caro,
il GiuccaDer „Giucca“ („il Giucca“) ist eine Komödienfigur der toskanischen Populärliteratur, die einen einfältigen Mann verkörpert, der durch seine Torheit in besonders verfahrene Situationen gerät.
Der Charakter hat seinen Ursprung in den humoristischen Volkserzählungen um die Figur des „Guhâ“ im arabischem Sprachraum und verbreitete sich in Italien vor allem als „Giufà“ durch die sizilianische Populärliteratur.
In der toskanischen Namensvariante „Giucca“, die der in der Toskana geborene und tätige Librettist Marco Coltellini für Mozarts Vertonung übernommen hat, klingt auch das dialektale Wort „giucco“ bzw. das italienische „ciucco“ mit, ein abschätziger Ausdruck für „Esel“ oder in übertragenem Sinn für „Trottel“.
In La finta semplice, vorgelegt von Rudolph Angermüller und Wolfgang Rehm (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/2), Kassel 1983, S. 387, irrtümlich „giuoco“.
, il somaro
1480
io sol non sarò.
Cassandro
Ma questo è un inganno.
Rosina
Ma inganno innocente.
Fracasso, Simone
Non c'è più riparo,
la man gli donò.Variante in den Textwiederholungen:
la man gli donò, sì sì.
Rosina
1485
    Che pensa? Che dice?
Le spiace? Si pente?
Tutti
Tutti
È inutile adesso
    Chi non sa talvolta fingere
di far più lamenti,
non sa mai signoreggiar,
già queste del sesso
e l'impari dalle femmine
1490
son l'arti innocenti,
1490
chi vuol farle innamorar.
e spirto e bellezza
son gran qualità.
Fine del dramma.
Fine del dramma.