Kritische Edition des Libretto-Drucks Prag 1787 (Libretto Prag 1787)   Kritische Edition der Libretto-Vorlage Venedig 1787 (Vorlage)   Kreuzverweise zur Vorlage Venedig 1787 in Da Pontes Libretto (Kreuzverweise)  
SCENA XV
SCENA XXIV
I suddetti, Il Commendatore.
Il Comendatore e detti.
Il Commendatore
    Don Giovanni, a cenar teco
1330
m'invitasti, e son venuto.
Don Giovanni
Don Giovanni
Non l'avrei giammai creduto,
Siedi Comendator. Mai fin ad ora
credere non potei che dal profondo
tornasser l'ombre ad apparir nel mondo.
ma farò quel che potrò!
830
Se creduto l'avessi,
    Leporello! un'altra cena
troveresti altra cena.
fa' che subito si porti.
Pure, se di mangiar voglia ti senti,
mangia; che quel che c'è t'offro di core;
e teco mangierò senza timore.
Leporello
(Mezzo fuori col capo dalla mensa.)
1335
Ah padron! siam tutti morti!
Don Giovanni
Vanne, dico…
(Leporello con molti atti di paura esce e va per partire.)
Il Commendatore
Commendatore
Ferma un po'.
    Non si pasce di cibo mortale
835
    Di vil cibo non si pasce
chi si pasce di cibo celeste:
chi lasciò l'umana spoglia.
altre cure più gravi di queste,
A te guidami altra voglia,
1340
altra brama quaggiù mi guidò!
ch'è diversa dal mangiar.
Don Giovanni
    Pasquariello? Dove sei?
840
Torna subito al tuo sito.
Pasquariello
Non mi sento più appetito.
Don Giovanni
Vieni fuori, non tardar.
(Pasquariello esce e si mette in disparte.)
Leporello
Pasquariello
La terzana d'avere mi sembra,
Se la febbre avessi indosso
e le membra fermar più non so.
non potrei così tremar.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Al Comendatore.)
845
    Tu non mangi, tu non bevi:
    Parla, dunque: che chiedi, che vuoi?
cosa brami or qui da noi?
Canti e suoni, se tu vuoi,
io ti posso far servir.
Commendatore
    Fa' pur quello che ti aggrada.
Don Giovanni
850
Pasquariello, fatti avanti.
Don Giovanni
Che si suoni e che si canti
per poterlo divertir.
Pasquariello
Tutti i muscoli ho tremanti,
non poss'io più bocca aprir.
Commendatore
Commendatore
Parlo, ascolta, più tempo non ho.
855
    Basta così. M'ascolta.
Don Giovanni
1345
Parla, parla, ascoltando ti sto.
Leporello
Ah le membra fermar più non so.
Commendatore
    Tu m'invitasti a cena,
Tu m'invitasti a cena,
il tuo dovere or sai:
ci venni senza pena:
rispondimi, verrai
or io te inviterò.
1350
tu a cenar meco?
Verrai tu a cena meco?
Leporello
Pasquariello
(Da lontano tremando.)
Oibò!
860
Oibò, signor,
    Tempo non ha, scusate.
non può.
Don Giovanni
A torto di viltate
tacciato mai sarò!
Commendatore
Risolvi.
Don Giovanni
Ho già risolto.
Commendatore
1355
Verrai?
Leporello
(A Don Giovanni.)
Dite di no.
Don Giovanni
Don Giovanni
Ho fermo il core in petto:
    Non ho timore in petto:
non ho timor, verrò!
sì, che il tuo invito accetto.
Verrò col servo.
Pasquariello
Oibò.
Commendatore
Commendatore
    Dammi la mano in pegno.
    Dammi la man per pegno.
Don Giovanni
Don Giovanni
Eccola.
865
Eccola…
(Grida forte.)
Ohimè!
Ohimè, qual gelo!
Il Commendatore
Cos'hai?
Don Giovanni
1360
Che gelo è questo mai?
Il Commendatore
Commendatore
Pentiti, cangia vita:
Pentiti; e temi il cielo,
è l'ultimo momento!
che stanco è ormai di te.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Vuol sciogliersi, ma invano.)
No no, ch'io non mi pento;
vanne lontan da me!
    Lasciami, vecchio insano.
Il Commendatore
Commendatore
Empio, ti scuoti in vano.
1365
    Pentiti, scellerato!
870
Pentiti, Don Giovanni.
Don Giovanni
Don Giovanni
No, vecchio infatuato!
Ahi! quai crudeli affanni,
ma il cor non trema in me.
Il Commendatore
Commendatore
Pentiti!
Termina, o tristo, gli anni,
vedi il tuo fin qual'è.
Pasquariello
875
Ah! di teriaca i panni
m'empio di sotto affé.
Don Giovanni
No.
Il Commendatore, Leporello
Sì.
Don Giovanni
No.
Il Commendatore
Ah tempo più non v'è.
(Foco da diverse parti, tremuoto etc.)
(Segue trasformazione della camera in infernale, restandovi solo le prime quinte dove Pasquariello spaventato si rifugia.)
(Don Giovanni tra le Furie.)
Don Giovanni
    Da qual tremore insolito
1370
sento assalir gli spiriti!
Donde escono quei vortici
di foco pien d'orror?
Coro
(Di sotterra con voci cupe.)
Tutto a tue colpe è poco;
vieni, c'è un mal peggior.
Don Giovanni
Don Giovanni
1375
    Chi l'anima mi lacera?
    Ahi, che orrore! che spavento!
Chi m'agita le viscere?
Ah, che barbaro tormento!
Che strazio, ohimè, che smania!
Che insoffribile martir!
Che inferno! che terror!
880
    Mostri orrendi, furie irate,
di straziarmi deh cessate!
Ah non posso più soffrir.
Leporello
    Che ceffo disperato!
1380
Che gesti da dannato!
Che gridi, che lamenti!
Come mi fa terror!
Coro
Tutto a tue colpe è poco;
vieni, c'è un mal peggior.
(Il foco cresce. Don Giovanni si sprofonda.)
(Sparisce l'infernale e torna come prima la camera di Don Giovanni.)
Don Giovanni, Leporello
1385
Ah!
SCENA ULTIMA
SCENA ULTIMA
Leporello, Donn'Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Masetto, Zerlinacon ministri di giustizia.
Lanterna, Maturina, Donna Elvira, Donna Ximena, Duca Ottavio, Pasquariello.
Donna Elvira, Donna Ximena, Duca Ottavio, Maturina
    Qual strepito è questo che abbiamo sentito!
Lanterna che dice, che qui ci chiamò?
Pasquariello
885
Ohimè! già son morto: già sono arrostito.
Un pelo, un capello in me più non ho.
Lanterna
Qui qui l'ho veduto, ed io son fuggito.
Lui dicavi il resto, ch'io niente più so.
Pasquariello
I diavoli, il foco, il Comendatore
890
Sentite il fetore, che indosso averò.
Duca Ottavio
    Che diavolo dici?
Donna Elvira
Tu fai confusione.
Tutti salvo Leporello
Donna Ximena
    Ah dove è il perfido,
Dov'è Don Giovanni?
Maturina
dov'è l'indegno?
Dov'è il tuo padrone?
Tutto il mio sdegno
sfogar io vo'.
Donn'Anna
1390
    Solo mirandolo
stretto in catene,
alle mie pene
calma darò.
Leporello
Pasquariello
Signori, aspettate, ch'io tutto dirò.
    Più non sperate…
    Di lui, pian pian vel dico,
1395
di ritrovarlo…
895
non se ne parli più.
più non cercate:
Coi brutti barabai
lontano andò.
qui se n'è andato giù.
Ah! non avessi mai
veduto quel che fu.
900
    E chi non crede al caso
a me che accosti il naso,
che dell'odor diabolico
io credo ancor d'aver.
Tutti salvo Leporello
    Cos'è? Favella…
Leporello
Venne un colosso…
Tutti salvo Leporello
1400
Via, presto, sbrigati…
Leporello
Ma se non posso…
Tra fumo e foco…
badate un poco…
l'uomo di sasso…
1405
fermate il passo…
giusto là sotto…
diede il gran botto…
giusto là il diavolo
sel trangugiò.
Tutti salvo Leporello
Gli altri
1410
    Stelle! che sento!
Misero! Resto estatica|estatico
905
Ma è meglio di tacer.
Leporello
Vero è l'evento.
Donna Elvira, Tutti salvo Leporello
Ah certo è l'ombra
che mi|l' incontrò!
Don Ottavio
    Or che tutti, o mio tesoro,
1415
vendicati siam dal cielo,
porgi, porgi a me un ristoro,
non mi far languire ancor.
Donn'Anna
    Lascia, o caro, un anno ancora
allo sfogo del mio cor.
Donn'Anna, Don Ottavio
1420
Al desio di chi m|t'adora
ceder deve un fido amor.
Donna Elvira
    Io men vado in un ritiro
In Bertatis Libretto-Vorlage Venedig 1787 drückt Donna Elvira ihre Absicht, in ein Kloster zu gehen, bereits in Scena XXII (= II/14 in Da Pontes Libretto) bei ihrem letzten Treffen mit Don Giovanni während des Abendessens aus. text069x{in un ritiro io vo a passar la vita.}
a finir la vita mia.
Masetto, Zerlina
Noi, Masetto|Zerlina, a casa andiamo
1425
a cenar in compagnia.
Leporello
Ed io vado all'osteria
a trovar padron miglior.
Leporello, Masetto, Zerlina
Tutti
    Resti dunque quel birbon
    Più non facciasi parola
con Proserpina e Pluton;
del terribile successo;
1430
e noi tutti, o buona gente,
ma pensiamo invece adesso
ripetiam allegramente
di poterci rallegrar…
l'antichissima canzon.
910
Che potressimo mai far?
Donne
    A a a, io vo' cantare,
io vo' mettermi a saltar.
Duca Ottavio
La chitarra io vo' suonare.
Lanterna
Io suonar vo' il contrabasso.
Pasquariello
915
Ancor io per far del chiasso
il fagotto vo' suonar.
Duca Ottavio
    Tren, tren, trinchete, trinchete tré.
Lanterna
Flon, flon, flon, flon, flon, flon.
Pasquariello
Pu, pu, pu, pu, pu, pu, pu.
Tutti
Tutti
    Questo è il fin di chi fa mal:
920
    Che bellissima pazzia!
e de' perfidi la morte
Che stranissima armonia!
1435
alla vita è sempre ugual.
Così allegri si va a star.
FINE
Fine.