Kritische Edition des Libretto-Drucks Wien 1787       Diplomatische Übertragung des Libretto-Drucks Wien 1787 
SCENA IX
 
SCENA IX.
Don Giovanni e Zerlina.
 
D. Gio. e Zerl.
Don Giovanni
 
D. Gio.
Alfin siam liberati,
 
Alfin siam liberati
Zerlinetta gentil, da quel scioccone.
 
Zerlinetta gentil, da quel scioccone.
315
Che ne dite, mio ben, so far pulito?
 
Che ne dite, mio ben, so far pulito?
Zerlina
 
Zerl.
Signore, è mio marito…
 
Signore è mio marito…
Don Giovanni
 
D. Gio.
Chi? Colui?
 
Chi? colui?
Vi par che un onest'uomo,
 
Vi par che un onest'uomo
un nobil cavalier come io mi vanto,
 
Un nobil cavalier, come io mi vanto,
possa soffrir che quel visetto d'oro,
 
Possa soffrir, che quel visetto d'oro.
320
quel viso inzuccherato,
 
Quel viso inzuccherato
da un bifolcaccio vil sia strapazzato?
 
Da un bifolcaccio vil sia strapazzato?
Zerlina
 
Zerl.
Ma signore, io gli diedi
 
Ma signore io gli diedi
parola di sposarlo.
 
Parola di sposarlo.
Don Giovanni
 
D. Gio.
Tal parola
 
Tal parola
non vale un zero; voi non siete fatta
 
Non vale un zero: voi non siete fatta
325
per esser paesana: un'altra sorte
 
Per esser paesana: un'altra sorte
vi procuran quegli occhi bricconcelli,
 
Vi procuran quegli occhi bricconcelli,
quei labbretti sì belli,
 
Quei labbretti si belli,
quelle dituccia candide e odorose;
 
Quelle dituccie candide e odorose;
parmi toccar giuncata e fiutar rose.
 
Parmi toccar giuncata, e fiutar rose.
Zerlina
 
Zerl.
330
Ah non vorrei…
 
Ah non vorrei…
Don Giovanni
 
L. Gio.
Che non vorreste?
 
Che non vorreste?
Zerlina
 
Zerl.
Alfine
 
Al fine
ingannata restar; io so che rado
 
Ingannata restar? io so che rado
colle donne voi altri cavalieri
 
Colle donne voi altri cavalieri
siete onesti e sinceri.
 
Siete onesti, e sinceri.
Don Giovanni
 
D. Gio.
Eh un'impostura
 
Eh un'impostura
della gente plebea! La nobiltà
 
Della gente plebea! la nobiltà
335
ha dipinta negli occhi l'onestà.
 
Ha dipinta negli occhi l'onestà.
Orsù, non perdiam tempo: in questo istante
 
Orsù non perdiam tempo; in questo istante
io vi voglio sposar.
 
Io vi voglio sposar.
Zerlina
 
Zerl.
Voi?
 
Voi?
Don Giovanni
 
D. Gio.
Certo, io.
 
Certo: io
Quel casinetto è mio: soli saremo,
 
Quel casinetto è mio: soli saremo,
e là, gioiello mio, ci sposeremo.
 
E là giojello mio, ci sposeremo.
340
    Là ci darem la mano,
 
La ci darem la mano,
e là mi dirai sì;
 
E la mi dirai sì,
vedi, non è lontano,
 
Vedi non è lontano,
partiam, ben mio, da qui.
 
Partiam ben mio di qui
Zerlina
 
Zerl.
    Vorrei e non vorrei,
 
Vorrei, e non vorrei
345
mi trema un poco il cor;
 
Mi trema un poco il cor;
felice, è ver, sarei,
 
Felice è ver sarei,
ma può burlarmi ancor.
 
Ma può burlarmi ancor.
Don Giovanni
 
D. Gio.
    Vieni, mio bel diletto…
 
Vieni mio bel diletto:
Zerlina
 
Zerl.
Mi fa pietà Masetto…
 
Mi fa pietà Masetto;
Don Giovanni
 
D. Gio.
350
Io cangerò tua sorte…
 
Io cangerò tua sorte.
Zerlina
 
Zerl.
Presto non son più forte…
 
Presto non son piû forte;
a due
 
a 2
    Andiam, andiam, mio bene,
 
Andiam andiam mio bene
a ristorar le pene
 
A ristorar le pene
d'un innocente amor.
 
D'un innocente amor. (Vanno verso il casino di D. Gio. abbracciati etc.)
(Vanno verso il casino di Don Giovanni abbracciati etc.)
 
SCENA X
 
SCENA. X.
I suddetti e Donna Elvira che ferma con atti disperatissimi Don Giovanni etc.
 
I sud: e D. Elv. che ferma con atti disperatissimi D. Gio. etc.
Donna Elvira
 
D. Elv.
355
Fermati, scellerato: il ciel mi fece
 
Fermati scellerato: il ciel mi fece
udir le tue perfidie; io sono a tempo
 
Udir le tue perfidie; io sono a tempo
di salvar questa misera innocente
 
Di salvar questa misera innocente
dal tuo barbaro artiglio.
 
Dal tuo barbaro artiglio.
Zerlina
 
Zerl.
Meschina, cosa sento!
 
Meschina cosa sento!
Don Giovanni
 
D. Gio.
(Amor, consiglio!)
 
Amor consiglio!
(A Donna Elvira piano.)
 
360
Idol mio, non vedete
 
Idol mio non vedete, stage055x{(a D. Elv. piano)
ch'io voglio divertirmi…
 
Ch'io voglio divertirmi…
Donna Elvira
 
D. Elv.
(Forte.)
 
Divertirti?
 
Divertiti
È vero! divertirti! Io so, crudele,
 
è vero! divertirti! io so crudele (forte)
come tu ti diverti…
 
Come tu ti diverti:
Zerlina
 
Zerl.
Ma signor cavaliere…
 
Ma signor cavaliere.
365
è ver quel ch'ella dice?
 
E' ver quel ch'ella dice?
Don Giovanni
 
D. Gio.
(Piano a Zerlina.)
 
La povera infelice
 
La povera infelice
è di me innamorata, e per pietà
 
E' di me innamorata, e per pietà
deggio fingere amore,
 
Deggio fingere amore;
ch'io son per mia disgrazia uom di buon core.
 
Ch'io son per mia disgrazia uom di buon core. (Piano a Zerl.)
Donna Elvira
 
D. Elv.
370
    Ah fuggi il traditore,
 
Ah fuggi il traditore
non lo lasciar più dir:
 
Non lo lasciar più dir:
il labbro è mentitor,
 
Il labbro è mentitor,
fallace il ciglio.
 
Fallace il ciglio.
    Da' miei tormenti impara
 
Da miei tormenti impara
375
a creder a quel cor,
 
A creder a quel cor,
e nasca il tuo timor
 
E nasca il tuo timor
dal mio periglio.
 
Dal mio periglio. (Parte conducendo seco Zerl.)
(Parte conducendo seco Zerlina.)
 
SCENA XI
 
SCENA. XI.
Don Giovanni solo, poi Don Ottavio e Donn'Anna.
 
D. Gio. solo poi D. ott. e D. An.
Don Giovanni
 
D. Gio.
Mi par ch'oggi il demonio si diverta
 
Mi par ch'oggi il demonio si diverta
d'opporsi a' miei piacevoli progressi;
 
D'opporsi a miei piacevoli progressi
380
vanno mal tutti quanti.
 
Vanno mal tutti quanti.
Don Ottavio
 
D. ott.
Ah ch'ora, idolo mio, son vani i pianti!
 
Ah ch'ora, idolo mio, son vani i pianti!
Di vendetta si parli. Oh Don Giovanni!
 
Di vendetta sl parli: oh D. Giovanni!
Don Giovanni
 
D. Gio.
(Mancava questo intoppo.)
 
Mancava questo intoppo.
Donn'Anna, Don Ottavio
 
D. An.
Amico, a tempo
 
Amico a tempo
 
D. ott.
vi ritroviam: avete core, avete
 
Vi ritroviam: avete core, avete
385
anima generosa?
 
Anima generosa!
Don Giovanni
 
D. Gio.
(Sta' a vedere
 
(Sta a vedere
che il diavolo gli ha detto qualche cosa.)
 
Che il diavolo gli ha detto qualche cosa)
Che domanda! Perché?
 
Che domanda! perche?
Don Ottavio
 
D. Ott.
Bisogno abbiamo
 
Bisogno abbiamo
della vostra amicizia.
 
Della vostra amicizia:
Don Giovanni
 
D. Gio.
(Mi torna il fiato in corpo.) Comandate:
 
Mi torna il fiato in corpo) comandate:
(Con molto foco.)
 
390
i congiunti, i parenti,
 
I congiunti, i parenti,
questa man, questo ferro, i beni, il sangue
 
Questa man, questo ferro, i beni, il sangue (con molto foco)
spenderò per servirvi.
 
Spenderò per servirvi:
Ma voi, bella Donn'Anna,
 
Ma voi bella Donn'Anna
perché così piangete?
 
Perchè cosi piangete?
395
Il crudele chi fu che osò la calma
 
Il crudele chi fu, che osò la calma
turbar del viver vostro…
 
Turbar del viver vostro…
SCENA XII
 
SCENA. XII.
I suddetti, Donna Elvira.
 
I. sud: D. Elv.
Donna Elvira
 
D. Elv.
Ah ti ritrovo ancor, perfido mostro!
 
Ah ti ritrovo ancor perfido mostro?
    Non ti fidar, o misera,
 
Non ti fidar o misera
di quel ribaldo cor:
 
Di quel ribaldo cor?
400
me già tradì quel barbaro,
 
Me già tradì quel barbaro
te vuol tradir ancor.
 
Te vuol tradir ancor-
 
Donn'Anna, Don Ottavio
 
D. Ott.
    Cieli! che aspetto nobile!
 
Cieli che aspetto nobile!
 
L. An.
Che dolce maestà!
 
Che dolce maestà!
Il suo dolor, le lagrime
 
Il suo dolor, le lagrime
405
m'empiono di pietà.
 
M'empiono di pietà.
Don Giovanni
 
D. Gio.
 
    La povera ragazza
 
La povera ragazza
è pazza, amici miei:
 
E pazza amici miei:
lasciatemi con lei,
 
Lasciatemi con lei,
forse si calmerà!
 
Forse si calmerà!
Donna Elvira
 
D. Elv.
410
    Ah non credete al perfido!
 
Ah non credete al perfido!
Restate, oh dèi! restate.
 
Restate oh Dei! restate:
Don Giovanni
 
D. Gio.
È pazza, non badate.
 
E pazza non badate.
Donn'Anna, Don Ottavio
 
D. An./D. Ott.
A chi si crederà?
 
A chi si crederà!
 
Donn'Anna, Don Ottavio
 
D. Ott.
    Certo moto d'ignoto tormento
 
Certo moto d'ignoto tormento
 
D. An.
415
dentro l'alma girare mi sento
 
Dentro l'alma girare mi sento
che mi dice per quella infelice
 
Che mi dice per quella infelice
cento cose che intender non sa.
 
Cento cose che intender non sa
Don Giovanni, Donna Elvira
 
D. Gio./D. Elv.
    Sdegno, rabbia, dispetto, pavento|tormento
 
Sdegno, rabbia, dispetto, tormento|pavento
dentro l'alma girare mi sento
 
Dentro l'alma girare mi sento
420
che mi dice per quella infelice|di quel traditore
 
Che mi dice per quella traditore|infelice
cento cose che intender non sa.
 
Cento cose che intender non sa.
 
Don Ottavio
 
D. Ott.
 
    Io di qua non vado via,
 
Io di qua non vado via
se non so com'è l'affar.
 
Se non so com'è l'affar.
Donn'Anna
 
D. An.
 
Non ha l'aria di pazzia
 
Non ha l'aria di pazzia
425
il suo stato, il suo parlar.
 
Il suo stato il suo parlar.
Don Giovanni
 
D. Gio.
    Se men vado si potria
 
Se men vado, si potria
qualche cosa sospettar.
 
Qualche cosa sospettar.
Fine dell'atto primo.