Kritische Edition des vertonten Textes der Prager Fassung (Partitur Prag)   Kritische Edition des vertonten Textes der Wiener Fassung ohne Scena ultima (Partitur Wien 1)  
SCENA I
SCENA I
Don Giovanni e Leporello.
Don Giovanni e Leporello.
No 14 Duetto
No 14 Duetto
Don Giovanni
Don Giovanni
    Eh via, buffone,
    Eh via, buffone,
non mi seccar.
non mi seccar.
Leporello
Leporello
No no, padrone,
795
No no, padrone,
non vo' restar.Varianten in den Wiederholungen:
No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, non vo' restar.
No, non vo' restar.
non vo' restar.Varianten in den Wiederholungen:
No, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, no, non vo' restar.
No, non vo' restar.
Don Giovanni
Don Giovanni
785
    Sentimi, amico…
    Sentimi, amico…
Leporello
Leporello
Vo' andar, vi dico.Varianten in den Wiederholungen:
Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, voglio andar.
Sì sì, voglio andar.
Vo' andar, vi dico.Varianten in den Wiederholungen:
Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, voglio andar.
Sì sì, voglio andar.
Don Giovanni
Don Giovanni
Ma che ti ho fatto,
Ma che ti ho fatto,
che vuoi lasciarmi?
800
che vuoi lasciarmi?
Leporello
Leporello
Oh niente affatto!
Oh niente affatto!
790
Quasi ammazzarmi!
Quasi ammazzarmi!
Don Giovanni
Don Giovanni
Va', che sei matto!
Va', che sei matto!
Fu per burlar.
Fu per burlar.
Leporello
Leporello
Ed io non burlo,
805
Ed io non burlo,
ma voglio andar.
ma voglio andar.
(Va per partire.)
(Va per partire.)
Recitativo
Recitativo
Don Giovanni
Don Giovanni
(Lo richiama.)
(Lo richiama.)
795
Leporello.
Leporello.
Leporello
Leporello
Signore.
Signore.
Don Giovanni
Don Giovanni
Vien qui, facciamo pace: prendi.
Vien qui, facciamo pace: prendi.
(Gli dà del danaro.)
(Gli dà del danaro.)
Leporello
Leporello
Cosa?
Cosa?
Don Giovanni
Don Giovanni
Quattro doppie.
Quattro doppie.
Leporello
Leporello
Oh sentite,
Oh sentite,
per questa volta
810
per questa volta
la cerimonia accetto;
la cerimonia accetto;
800
ma non vi ci avvezzate: non credete
ma non vi ci avvezzate: non credete
di sedurre i miei pari,
di sedurre i miei pari,
come le donne, a forza di danari.
come le donne, a forza di danari.
Don Giovanni
Don Giovanni
Non parliam più di ciò; ti basta l'animo
815
Non parliam più di ciò; ti basta l'animo
di far quel ch'io ti dico?
di far quel ch'io ti dico?
Leporello
Leporello
805
Purché lasciam le donne.
Purché lasciam le donne.
Don Giovanni
Don Giovanni
Lasciar le donne! pazzo!
Lasciar le donne! pazzo!
lasciar le donne! Sai ch'elle per me
lasciar le donne! Sai ch'elle per me
son necessarie più del pan che mangio,
820
son necessarie più del pan che mangio,
più dell'aria che spiro!
più dell'aria che spiro!
Leporello
Leporello
E avete core
E avete core
810
d'ingannarle poi tutte?
d'ingannarle poi tutte?
Don Giovanni
Don Giovanni
È tutto amore.
È tutto amore.
Chi a una sola è fedele
Chi a una sola è fedele
verso l'altre è crudele: io, che in me sento
verso l'altre è crudele: io, che in me sento
sì esteso sentimento,
825
sì esteso sentimento,
vo' bene a tutte quante;
vo' bene a tutte quante;
815
le donne poi, che calcolar non sanno,
le donne poi, che calcolar non sanno,
il mio buon natural chiamano inganno.
il mio buon natural chiamano inganno.
Leporello
Leporello
Non ho veduto mai
Non ho veduto mai
naturale più vasto e più benigno.
830
naturale più vasto e più benigno.
Orsù, cosa vorreste?
Orsù, cosa vorreste?
Don Giovanni
Don Giovanni
820
Odi: vedesti tu la cameriera
Odi: vedesti tu la cameriera
di Donna Elvira?
di Donna Elvira?
Leporello
Leporello
Io no.
Io no.
Don Giovanni
Don Giovanni
Non hai veduto
Non hai veduto
qualche cosa di bello,
qualche cosa di bello,
caro il mio Leporello. Ora io con lei
835
caro il mio Leporello. Ora io con lei
vo' tentar la mia sorte; ed ho pensato,
vo' tentar la mia sorte; ed ho pensato,
825
già che siam verso sera,
già che siam verso sera,
per aguzzarle meglio l'appetito
per aguzzarle meglio l'appetito
di presentarmi a lei col tuo vestito.
di presentarmi a lei col tuo vestito.
Leporello
Leporello
E perché non potreste
840
E perché non potreste
presentarvi col vostro?
presentarvi col vostro?
Don Giovanni
Don Giovanni
Han poco credito
Han poco credito
830
con gente di tal rango
con gente di tal rango
gli abiti signorili.
gli abiti signorili.
(Si cava il proprio abito e si mette quello di Leporello.)
(Si cava il proprio abito e si mette quello di Leporello.)
Sbrigati… via…
Sbrigati… via…
Leporello
Leporello
Signor… per più ragioni…
Signor… per più ragioni…
Don Giovanni
Don Giovanni
(Con collera.)
(Con collera.)
Finiscila, non soffro opposizioni.
845
Finiscila, non soffro opposizioni.
(Leporello si mette l'abito di Don Giovanni.)
(Leporello si mette l'abito di Don Giovanni.)


Si fa notte a poco a poco.


Si fa notte a poco a poco.
SCENA II
SCENA II
Don Giovanni, Leporello, Donna Elvira.
Don Giovanni, Leporello, Donna Elvira.
No 15 Terzetto
No 15 Terzetto
Donna Elvira
Donna Elvira
(Alla finestra.)
(Alla finestra.)
    Ah taci, ingiusto core,
    Ah taci, ingiusto core,
835
non palpitarmi in seno;
non palpitarmi in seno;
è un empio, è un traditore,
è un empio, è un traditore,
è colpa aver pietà.
è colpa aver pietà.
Leporello
Leporello
    Zitto; di Donna Elvira,
850
    Zitto; di Donna Elvira,
signor, la voce io sento.
signor, la voce io sento.
Don Giovanni
Don Giovanni
840
Cogliere io vo' il momento,
Cogliere io vo' il momento,
tu fermati un po' là.
tu fermati un po' là.
(Don Giovanni si mette dietro Leporello e parla a Donna Elvira.)
(Don Giovanni si mette dietro Leporello e parla a Donna Elvira.)
    Elvira, idolo mio…
    Elvira, idolo mio…
Donna Elvira
Donna Elvira
Non è costui l'ingrato?
855
Non è costui l'ingrato?
Don Giovanni
Don Giovanni
Sì, vita mia, son io,
Sì, vita mia, son io,
845
e chiedo carità.
e chiedo carità.
Donna Elvira
Donna Elvira
    (Numi, che strano affetto
    (Numi, che strano affettoFür die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 32–34 von No 15 Terzetto „Ah taci, ingiusto core“ (Donna Elvira, Leporello, Don Giovanni) mit der Vertonung des Vierzeilers:

DONNA ELVIRA
(Numi, che strano affetto
mi si risveglia in petto!)
LEPORELLO
(State a veder la pazza
che ancor gli crederà.)

streichen lassen.

Die Kürzung ist nicht in der autographen Partitur belegt (vgl. Quelle A, Faszikel 5, folio 147r und folio 147v). Allerdings ist Mozarts „NB“ [„Nota bene“] bei der Streichung der Takte 32–34 in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni zu erkennen (Quelle E1, Band IV, Blatt 15r, Eintrag in heller Tinte oberhalb der Akkolade zum Taktstrich 32/33 und zum Taktstrich 34/35). Vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 46–47, 224–225 und 249 (Berechtigungen und Ergänzungen zum Notenband, Seite 276, Takt 32–34. Siehe dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f.
Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. Da sie im Unterschied zu anderen Kürzungen in der Arie No 12 „Batti, batti, o bel Masetto“ (Zerlina) und im Finale zum zweiten Akt nicht in der autographen Partitur (Quelle A) belegt ist, sondern direkt in die Aufführungspartitur (Quelle E1) notiert wurde, dürfte sie auf jeden Fall etwas später als die Streichungen in der autographen Partitur vorgenommen worden sein. Ob sie schon bei den Proben zur Wiener Premiere oder bei einer der darauffolgenden Wiederholungen stattgefunden hat, lässt sich dennoch nicht eruieren. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 2, Bl. 15r–15v) und Melk II (Bd. 2, S. 29–30) ist keine Kürzung belegt.
mi si risveglia in petto!)
mi si risveglia in petto!)
Leporello
Leporello
(State a veder la pazza
860
(State a veder la pazza
che ancor gli crederà.)
che ancor gli crederà.)
Don Giovanni
Don Giovanni
850
    Discendi, o gioia bella:
    Discendi, o gioia bella:
vedrai che tu sei quella
vedrai che tu sei quella
che adora l'alma mia,
che adora l'alma mia,
pentito io sono già.
865
pentito io sono già.
Donna Elvira
Donna Elvira
    No, non ti credo, o barbaro!Variante in den Wiederholungen:
Non ti credo!
    No, non ti credo, o barbaro!Variante in den Wiederholungen:
Non ti credo!
Don Giovanni
Don Giovanni
(Con trasporto e quasi piangendo.)
(Con trasporto e quasi piangendo.)
855
Ah credimi, o m'uccido!Varianten in den Wiederholungen:
Io m'uccido!
Ah m'uccido!
Ah credimi, o m'uccido!Varianten in den Wiederholungen:
Io m'uccido!
Ah m'uccido!
Leporello
Leporello
(Piano a Don Giovanni.)
(Piano a Don Giovanni.)
Se seguitate, io rido.
Se seguitate, io rido.
Don Giovanni
Don Giovanni
Idolo mio, vien qua.
Idolo mio, vien qua.
(Ognuno a parte.)
(Ognuno a parte.)
Donna Elvira
Donna Elvira
    (Dèi! che cimento è questo!
870
    (Dèi! che cimento è questo!Für die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 63–74 von No 15 Terzetto „Ah taci, ingiusto core“ (Donna Elvira, Leporello, Don Giovanni) mit Wiederholungen (samt Varianten in den Wiederholungen) des abschließenden Vierzeilers der drei Rollen:

DONNA ELVIRA
(Dèi! che cimento è questo!
Non so s’io vado o resto…
Ah proteggete voi
la mia credulità.)
LEPORELLO
(Già quel mendace labro
torna a sedur costei:
deh proteggete, o dèi,
la sua credulità!)
DON GIOVANNI
(Spero che cada presto!
Che bel colpetto è questo!
Più fertile talento
del mio, no non si dà.)

streichen lassen.

Die Kürzung ist nicht in der autographen Partitur belegt (vgl. Quelle A, Faszikel 5, folio 150r, folio 150v, und folio 151r). Allerdings ist Mozarts „NB“ [„Nota bene“] bei der Streichung der Takte 63–74 in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni (Quelle E1, Band IV, Blatt 21r, Eintrag in heller Tinte oberhalb der Akkolade zum Taktstrich 74/75) deutlich zu erkennen. Vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 47, 226–227 und 249 (Berechtigungen und Ergänzungen zum Notenband, Seite 280–281, Takt 63–74. Siehe dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f.
Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. Da sie im Unterschied zu anderen Kürzungen in der Arie No 12 „Batti, batti, o bel Masetto“ (Zerlina) und im Finale zum zweiten Akt nicht in der autographen Partitur (Quelle A) belegt ist, sondern direkt in die Aufführungspartitur (Quelle E1) notiert wurde, dürfte sie auf jeden Fall etwas später als die Streichungen in der autographen Partitur vorgenommen worden sein. Ob sie schon bei den Proben zur Wiener Premiere oder bei einer der darauffolgenden Wiederholungen stattgefunden hat, lässt sich dennoch nicht eruieren. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 2, Bl. 19r–21r) und Melk II (Bd. 2, S. 38–41) ist keine Kürzung belegt.
Non so s'io vado o resto…Variante in den Wiederholungen:
Non so s'io vado, non so s'io resto…
Non so s'io vado o resto…Variante in den Wiederholungen:
Non so s'io vado, non so s'io resto…
860
Ah proteggete voi
Ah proteggete voi
la mia credulità.)
la mia credulità.)
(Parte dalla finestra.)
(Parte dalla finestra.)
Leporello
Leporello
    (Già quel mendace labro
    (Già quel mendace labro
torna a sedur costei:
875
torna a sedur costei:
deh proteggete, o dèi,
deh proteggete, o dèi,
865
la sua credulità!)
la sua credulità!)
Don Giovanni
Don Giovanni
    (Spero che cada presto!
    (Spero che cada presto!
Che bel colpetto è questo!Variante in den Wiederholungen:
Che bel colpetto!
Che bel colpetto è questo!Variante in den Wiederholungen:
Che bel colpetto!
Più fertile talentoVariante in den Wiederholungen:
Più fertile talento, no,
880
Più fertile talentoVariante in den Wiederholungen:
Più fertile talento, no,
del mio, no, non si dà.)
del mio, no, non si dà.)
Recitativo
Recitativo
Don Giovanni
Don Giovanni
(Allegrissimo.)
(Allegrissimo.)
870
Amico, che ti par?
Amico, che ti par?
Leporello
Leporello
Mi par che abbiate
Mi par che abbiate
un'anima di bronzo.
un'anima di bronzo.
Don Giovanni
Don Giovanni
Va' là, che sei il gran gonzo! Ascolta bene:
Va' là, che sei il gran gonzo! Ascolta bene:
quando costei qui viene,
885
quando costei qui viene,
tu corri ad abbracciarla,
tu corri ad abbracciarla,
875
falle quattro carezze,
falle quattro carezze,
fingi la voce mia; poi con bell'arte
fingi la voce mia; poi con bell'arte
cerca teco condurla in altra parte.
cerca teco condurla in altra parte.
Leporello
Leporello
Ma signore…
890
Ma signore…
Don Giovanni
Don Giovanni
(Mette presso il naso una pistola a Leporello.)
(Mette presso il naso una pistola a Leporello.)
Non più repliche!
Non più repliche!
Leporello
Leporello
Ma se poi mi conosce?
Ma se poi mi conosce?
Don Giovanni
Don Giovanni
880
Non ti conoscerà, se tu non vuoi…
Non ti conoscerà, se tu non vuoi…
Zitto, ell'apre: ehi giudizio!
Zitto, ell'apre: ehi giudizio!
(Va in disparte.)
(Va in disparte.)
SCENA III
SCENA III
I suddetti, Donna Elvira.
I suddetti, Donna Elvira.
Recitativo
Recitativo
Donna Elvira
Donna Elvira
Eccomi a voi.
Eccomi a voi.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Veggiamo che farà.)
(Veggiamo che farà.)
Leporello
Leporello
(Che imbroglio!)
(Che imbroglio!)
Donna Elvira
Donna Elvira
Dunque creder potrò che i pianti miei
895
Dunque creder potrò che i pianti miei
abbian vinto quel cor? Dunque pentito
abbian vinto quel cor? Dunque pentito
885
l'amato Don Giovanni al suo dovere
l'amato Don Giovanni al suo dovere
e all'amor mio ritorna?…
e all'amor mio ritorna?…
Leporello
Leporello
Sì, carina!
Sì, carina!
Donna Elvira
Donna Elvira
Crudele! Se sapeste
Crudele! Se sapeste
quante lagrime e quanti
900
quante lagrime e quanti
sospir voi mi costate!
sospir voi mi costate!
Leporello
Leporello
Io, vita mia?
Io, vita mia?
Donna Elvira
Donna Elvira
890
Voi.
Voi.
Leporello
Leporello
Poverina! quanto mi dispiace!
Poverina! quanto mi dispiace!
Donna Elvira
Donna Elvira
Mi fuggirete più?
Mi fuggirete più?
Leporello
Leporello
No, muso bello.
No, muso bello.
Donna Elvira
Donna Elvira
Sarete sempre mio?
Sarete sempre mio?
Leporello
Leporello
Sempre.
Sempre.
Donna Elvira
Donna Elvira
Carissimo!
Carissimo!
Leporello
Leporello
Carissima! (La burla mi dà gusto.)
905
Carissima! (La burla mi dà gusto.)
Donna Elvira
Donna Elvira
Mio tesoro!
Mio tesoro!
Leporello
Leporello
Mia Venere!
Mia Venere!
Donna Elvira
Donna Elvira
895
Son per voi tutta foco!
Son per voi tutta foco!
Leporello
Leporello
Io tutto cenere.
Io tutto cenere.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Il birbo si riscalda.)
(Il birbo si riscalda.)
Donna Elvira
Donna Elvira
E non m'ingannerete?
E non m'ingannerete?
Leporello
Leporello
No sicuro.
No sicuro.
Donna Elvira
Donna Elvira
Giuratemi.
910
Giuratemi.
Leporello
Leporello
Lo giuro a questa mano
Lo giuro a questa mano
che bacio con trasporto… a quei bei lumi…
che bacio con trasporto… a quei bei lumi…
Don Giovanni
Don Giovanni
(Finge di uccider qualcheduno colla spada alla mano etc.)
(Finge di uccider qualcheduno colla spada alla mano etc.)
900
Ih eh ih ah, sei morto!
Ih eh ih ah, sei morto!
Donna Elvira, Leporello
Donna Elvira, Leporello
Oh numi!
Oh numi!
(Fuggono.)
(Fuggono.)
Don Giovanni
Don Giovanni
(Inseguendo dalla parte dove fuggirono Donna Elvira e Leporello.)
(Inseguendo dalla parte dove fuggirono Donna Elvira e Leporello.)
Ih eh ih eh ih ah! Par che la sorte
Ih eh ih eh ih ah! Par che la sorte
mi secondi. Veggiamo…
mi secondi. Veggiamo…
Le finestre son queste: ora cantiamo.
915
Le finestre son queste: ora cantiamo.
No 16 Canzonetta
No 16 Canzonetta
Don Giovanni
Don Giovanni
    Deh vieni alla finestra, o mio tesoro,
    Deh vieni alla finestra, o mio tesoro,
905
deh vieni a consolar il pianto mio:
deh vieni a consolar il pianto mio:
se neghi a me di dar qualche ristoro,
se neghi a me di dar qualche ristoro,
davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.
davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.
    Tu ch'hai la bocca dolce più del mele,
920
    Tu ch'hai la bocca dolce più del mele,
tu che il zucchero porti in mezzo al core,
tu che il zucchero porti in mezzo al core,
910
non esser, gioia mia, con me crudele:
non esser, gioia mia, con me crudele:
lasciati almen veder, mio bell'amore.
lasciati almen veder, mio bell'amore.
Recitativo
Recitativo
Don Giovanni
Don Giovanni
V'è gente alla finestra, sarà dessa:
V'è gente alla finestra, sarà dessa:
zi zi…
925
zi zi…
SCENA IV
SCENA IV
Masetto armato d'archibuso e pistola, contadini e suddetto.
Masetto armato d'archibuso e pistola, contadini e suddetto.
Recitativo
Recitativo
Masetto
Masetto
Non ci stanchiamo: il cor mi dice
Non ci stanchiamo: il cor mi dice
915
che trovar lo dobbiam.
che trovar lo dobbiam.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Qualcuno parla.)
(Qualcuno parla.)
Masetto
Masetto
Fermatevi: mi pare
Fermatevi: mi pare
che alcuno qui si muova.
che alcuno qui si muova.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Piano.)
(Piano.)
(Se non fallo è Masetto.)
930
(Se non fallo è Masetto.)
Masetto
Masetto
(Forte.)
(Forte.)
Chi va là?
Chi va là?
Non risponde.
Non risponde.
920
Animo, schioppo al muso!
Animo, schioppo al muso!
(Più forte.)
(Più forte.)
Chi va là?
Chi va là?
Don Giovanni
Don Giovanni
(Non è solo:
(Non è solo:
ci vuol giudizio.)
ci vuol giudizio.)
(Cerca imitar la voce di Leporello.)
(Cerca imitar la voce di Leporello.)
Amici…
Amici…
(Non mi voglio scoprir.)
935
(Non mi voglio scoprir.)
(Come sopra.)
(Come sopra.)
Sei tu Masetto?
Sei tu Masetto?
Masetto
Masetto
(In collera.)
(In collera.)
Appunto quello! E tu?
Appunto quello! E tu?
Don Giovanni
Don Giovanni
925
Non mi conosci? Il servo
Non mi conosci? Il servo
son io di Don Giovanni.
son io di Don Giovanni.
Masetto
Masetto
(Prendendo per la mano Don Giovanni con furore.)
(Prendendo per la mano Don Giovanni con furore.)
Leporello!
Leporello!
Servo di quell'indegno cavaliere!
Servo di quell'indegno cavaliere!
Don Giovanni
Don Giovanni
Certo, di quel briccone…
940
Certo, di quel briccone…
Masetto
Masetto
…di quell'uom senza onore… Ah dimmi un poco
…di quell'uom senza onore… Ah dimmi un poco
930
dove possiam trovarlo:
dove possiam trovarlo:
lo cerco con costor per trucidarlo.
lo cerco con costor per trucidarlo.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Bagatelle!) Bravissimo, Masetto!
(Bagatelle!) Bravissimo, Masetto!
Anch'io con voi m'unisco
945
Anch'io con voi m'unisco
per fargliela a quel birbo di padrone.
per fargliela a quel birbo di padrone.
935
Or senti un po'
Or senti un po'
qual è la mia intenzione.
qual è la mia intenzione.
No 17 Aria
No 17 Aria
Don Giovanni
Don Giovanni
(Accennando a destra.)
(Accennando a destra.)
    Metà di voi qua vadano,
    Metà di voi qua vadano,
(Accennando a sinistra.)
(Accennando a sinistra.)
e gli altri vadan là,
e gli altri vadan là,
e pian pianin lo cerchino:
950
e pian pianin lo cerchino:
lontan non fia di qua.Variante in den Wiederholungen:
lontan non fia di qua, no.
lontan non fia di qua.Variante in den Wiederholungen:
lontan non fia di qua, no.
940
    Se un uom e una ragazza
    Se un uom e una ragazza
passeggian per la piazza,
passeggian per la piazza,
se sotto a una finestraVariante in den Wiederholungen:
se sotto una finestra
se sotto a una finestraVariante in den Wiederholungen:
se sotto una finestra
fare all'amor sentite,
955
fare all'amor sentite,
ferite pur, ferite:
ferite pur, ferite:
945
il mio padron sarà.
il mio padron sarà.
    In testa egli ha un cappello
    In testa egli ha un cappello
con candidi pennacchi,
con candidi pennacchi,
addosso un gran mantello,
960
addosso un gran mantello,
e spada al fianco egli ha.
e spada al fianco egli ha.
950
    Andate, fate presto…
    Andate, fate presto…
(I contadini partono.)
(I contadini partono.)
(A Masetto.)
(A Masetto.)
Tu sol verrai con me:
Tu sol verrai con me:
noi far dobbiamo il resto,
noi far dobbiamo il resto,
e già vedrai cos'è.
965
e già vedrai cos'è.
(Prende seco Masetto e parte.)
(Prende seco Masetto e parte.)
SCENA V
SCENA V
Don Giovanni e Masetto.
Don Giovanni e Masetto.
Recitativo
Recitativo
Don Giovanni
Don Giovanni
(Ritorna in scena conducendo seco per la mano Masetto.)
(Ritorna in scena conducendo seco per la mano Masetto.)
Zitto! Lascia ch'io senta… Ottimamente.
Zitto! Lascia ch'io senta… Ottimamente.
955
Dunque dobbiam ucciderlo?
Dunque dobbiam ucciderlo?
Masetto
Masetto
Sicuro.
Sicuro.
Don Giovanni
Don Giovanni
E non ti basteria rompergli l'ossa…
E non ti basteria rompergli l'ossa…
fracassargli le spalle…
fracassargli le spalle…
Masetto
Masetto
No no, voglio ammazzarlo,
970
No no, voglio ammazzarlo,
vo' farlo in cento brani…
vo' farlo in cento brani…
Don Giovanni
Don Giovanni
960
Hai buon'arme?
Hai buon'arme?
Masetto
Masetto
Cospetto!
Cospetto!
Ho pria questo moschetto…
Ho pria questo moschetto…
e poi questa pistola…
e poi questa pistola…
(Dà il moschetto e la pistola a Don Giovanni.)
(Dà il moschetto e la pistola a Don Giovanni.)
Don Giovanni
Don Giovanni
E poi?
E poi?
Masetto
Masetto
Non basta?
Non basta?
Don Giovanni
Don Giovanni
Oh basta certo! Or prendi
975
Oh basta certo! Or prendi
(Batte col rovescio della spada Masetto.)
(Batte col rovescio della spada Masetto.)
questa per la pistola…
questa per la pistola…
965
questa per il moschetto…
questa per il moschetto…
Masetto
Masetto
Ahi ahi! soccorso! ahi ahi!
Ahi ahi! soccorso! ahi ahi!
Don Giovanni
Don Giovanni
(Minacciandolo colle armi alla mano.)
(Minacciandolo colle armi alla mano.)
Taci, o sei morto:
Taci, o sei morto:
questaIn der autographen Partitur hat Mozart das Demonstrativpronomen zweimal irrtümlich in der maskulinen Pluralform „questi“ („questi per ammazzarlo… / questi per farlo in brani…”) anstelle der femininen Singularform “questa” wie in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis geschrieben („questa per la pistola… / questa per il moschetto…“). Nach der Szenenanweisung zu diesen Versen: Batte col rovescio della spada Masetto („Er schlägt Masetto mit der Kehrseite des Degens“) steht das Demonstrativpronomen hier wohl für das Feminin-Singular „botta“ („Schlag“). Dementsprechend folgt unsere Edition hier den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788 und den Parallelstellen in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis und korrigiert wie NMA die maskuline Pluralform des Personalpronomens „questi“ zweimal zum Feminin-Singular „questa“. per ammazzarlo…
questaIn der autographen Partitur hat Mozart das Demonstrativpronomen zweimal irrtümlich in der maskulinen Pluralform „questi“ („questi per ammazzarlo… / questi per farlo in brani…”) anstelle der femininen Singularform “questa” wie in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis geschrieben („questa per la pistola… / questa per il moschetto…“). Nach der Szenenanweisung zu diesen Versen: Batte col rovescio della spada Masetto („Er schlägt Masetto mit der Kehrseite des Degens“) steht das Demonstrativpronomen hier wohl für das Feminin-Singular „botta“ („Schlag“). Dementsprechend folgt unsere Edition hier den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788 und den Parallelstellen in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis und korrigiert wie NMA die maskuline Pluralform des Personalpronomens „questi“ zweimal zum Feminin-Singular „questa“. per ammazzarlo…
questaIn der autographen Partitur hat Mozart das Demonstrativpronomen zweimal irrtümlich in der maskulinen Pluralform „questi“ („questi per ammazzarlo… / questi per farlo in brani…”) anstelle der femininen Singularform “questa” wie in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis geschrieben („questa per la pistola… / questa per il moschetto…“). Nach der Szenenanweisung zu diesen Versen: Batte col rovescio della spada Masetto („Er schlägt Masetto mit der Kehrseite des Degens“) steht das Demonstrativpronomen hier wohl für das Feminin-Singular „botta“ („Schlag“). Dementsprechend folgt unsere Edition hier den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788 und den Parallelstellen in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis und korrigiert wie NMA die maskuline Pluralform des Personalpronomens „questi“ zweimal zum Feminin-Singular „questa“. per farlo in brani…
980
questaIn der autographen Partitur hat Mozart das Demonstrativpronomen zweimal irrtümlich in der maskulinen Pluralform „questi“ („questi per ammazzarlo… / questi per farlo in brani…”) anstelle der femininen Singularform “questa” wie in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis geschrieben („questa per la pistola… / questa per il moschetto…“). Nach der Szenenanweisung zu diesen Versen: Batte col rovescio della spada Masetto („Er schlägt Masetto mit der Kehrseite des Degens“) steht das Demonstrativpronomen hier wohl für das Feminin-Singular „botta“ („Schlag“). Dementsprechend folgt unsere Edition hier den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788 und den Parallelstellen in den zwei vorausgehenden Versen Don Giovannis und korrigiert wie NMA die maskuline Pluralform des Personalpronomens „questi“ zweimal zum Feminin-Singular „questa“. per farlo in brani…
villano, mascalzon, ceffo da cani.
villano, mascalzon, ceffo da cani.
(Parte.)
(Parte.)
SCENA VI
SCENA VI
Masetto, poi Zerlina con lanterna.
Masetto, poi Zerlina con lanterna.
Recitativo
Recitativo
Masetto
Masetto
(Gridando forte.)
(Gridando forte.)
970
Ahi ahi! la testa mia!
Ahi ahi! la testa mia!
Ahi ahi! le spalle e il petto!
Ahi ahi! le spalle e il petto!
Zerlina
Zerlina
Di sentire mi parve
Di sentire mi parve
la voce di Masetto.
985
la voce di Masetto.
Masetto
Masetto
Oh dio! Zerlina,
Oh dio! Zerlina,
Zerlina mia! soccorso!
Zerlina mia! soccorso!
Zerlina
Zerlina
Cosa è stato?
Cosa è stato?
Masetto
Masetto
975
L'iniquo, il scellerato
L'iniquo, il scellerato
mi ruppe l'ossa e i nervi.
mi ruppe l'ossa e i nervi.
Zerlina
Zerlina
Oh poveretta me! Chi?
Oh poveretta me! Chi?
Masetto
Masetto
Leporello
Leporello
o qualche diavol che somiglia a lui.
990
o qualche diavol che somiglia a lui.
Zerlina
Zerlina
Crudel! Non tel diss'io
Crudel! Non tel diss'io
980
che con questa tua pazza gelosia
che con questa tua pazza gelosia
ti ridurresti a qualche brutto passo?
ti ridurresti a qualche brutto passo?
Dove ti duole?
Dove ti duole?
Masetto
Masetto
Qui.
Qui.
Zerlina
Zerlina
E poi?
995
E poi?
Masetto
Masetto
Qui… e ancora… qui…
Qui… e ancora… qui…
Zerlina
Zerlina
E poi non ti duol altro?
E poi non ti duol altro?
Masetto
Masetto
Duolmi un poco
Duolmi un poco
985
questo piè, questo braccio e questa mano.
questo piè, questo braccio e questa mano.
Zerlina
Zerlina
Via via, non è gran mal, se il resto è sano.
Via via, non è gran mal, se il resto è sano.
Vientene meco a casa.
Vientene meco a casa.
Purché tu mi prometta
1000
Purché tu mi prometta
d'essere men geloso,
d'essere men geloso,
990
io, io ti guarirò, caro il mio sposo.
io, io ti guarirò, caro il mio sposo.
No 18 Aria
No 18 Aria
Zerlina
Zerlina
    Vedrai, carino,
    Vedrai, carino,
se sei buonino,
se sei buonino,
che bel rimedio
1005
che bel rimedio
ti voglio dar.
ti voglio dar.
995
    È naturale,
    È naturale,
non dà disgusto,
non dà disgusto,
e lo speziale
e lo speziale
non lo sa far.Variante in den Wiederholungen:
non lo sa far, no.
1010
non lo sa far.Variante in den Wiederholungen:
non lo sa far, no.
    È un certo balsamo
    È un certo balsamo
1000
che porto addosso,
che porto addosso,
dare tel posso,
dare tel posso,
se il vuoi provar.
se il vuoi provar.
    Saper vorresti
1015
    Saper vorresti
dove mi sta?
dove mi sta?
1005
Sentilo battere,
Sentilo battere,
(Facendogli toccar il core.)
(Facendogli toccar il core.)
toccami qua!
toccami qua!
(Parte con Masetto.)
(Parte con Masetto.)


Atrio terreno oscuro con tre porte in casa di Donn'Anna.


Atrio terreno oscuro con tre porte in casa di Donn'Anna.
SCENA VII
SCENA VII
Leporello, Donna Elvira; poi Donn'Anna, Don Ottavio con servi e lumi; poi Zerlina e Masetto.
Leporello, Donna Elvira; poi Donn'Anna, Don Ottavio con servi e lumi; poi Zerlina e Masetto.
Recitativo
Recitativo
Leporello
Leporello
Di molte faci il lume
Di molte faci il lume
s'avvicina, o mio ben: stiamci qui ascosi
1020
s'avvicina, o mio ben: stiamci qui ascosi
fin che da noi si scosta.
fin che da noi si scosta.
Donna Elvira
Donna Elvira
Ma che temi,
Ma che temi,
1010
adorato mio sposo?
adorato mio sposo?
Leporello
Leporello
Nulla… nulla…
Nulla… nulla…
certi riguardi… Io vo' veder se il lume
certi riguardi… Io vo' veder se il lume
è già lontano… (Ah come
è già lontano… (Ah come
da costei liberarmi?)
1025
da costei liberarmi?)
Rimanti, anima bella…
Rimanti, anima bella…
(S'allontana.)
(S'allontana.)
Donna Elvira
Donna Elvira
Ah non lasciarmi!
Ah non lasciarmi!
No 19 Sestetto
No 19 Sestetto
Donna Elvira
Donna Elvira
1015
    Sola sola in buio loco
    Sola sola in buio loco
palpitar il cor io sento,
palpitar il cor io sento,
e m'assale un tal pavento,
e m'assale un tal pavento,
che mi sembra di morir.
1030
che mi sembra di morir.
Leporello
Leporello
(Andando a tentone etc.)
(Andando a tentone etc.)
    Più che cerco, men ritrovo
    Più che cerco, men ritrovo
1020
questa porta sciagurata…
questa porta sciagurata…
Piano piano, l'ho trovata,
Piano piano, l'ho trovata,
ecco il tempo di fuggir.
ecco il tempo di fuggir.
(Sbaglia la porta.)
(Sbaglia la porta.)
(Entrano vestiti a lutto Don Ottavio e Donn'Anna.)
(Entrano vestiti a lutto Don Ottavio e Donn'Anna.)
Don Ottavio
Don Ottavio
    Tergi il ciglio, o vita mia,
1035
    Tergi il ciglio, o vita mia,
e dà calma al tuo dolore;
e dà calma al tuo dolore;
1025
l'ombra omai del genitore
l'ombra omai del genitore
pena avrà de' tuoi martir.
pena avrà de' tuoi martir.
Donn'Anna
Donn'Anna
    Lascia, lascia alla mia pena
    Lascia, lascia alla mia pena
questo picciolo ristoro;
1040
questo picciolo ristoro;
sol la morte, o mio tesoro,
sol la morte, o mio tesoro,
1030
il mio pianto può finir.
il mio pianto può finir.
Donna Elvira
Donna Elvira
(Senza esser vista.)
(Senza esser vista.)
    Ah dov'è lo sposo mio?
    Ah dov'è lo sposo mio?
Leporello
Leporello
(Dalla porta senza esser visto.)
(Dalla porta senza esser visto.)
Se mi trova, son perduto!
Se mi trova, son perduto!
Donna Elvira, Leporello
Donna Elvira, Leporello
(Una porta là vegg'io,
1045
(Una porta là vegg'io,
cheta cheta|cheto cheto vo' partir.)
cheta cheta|cheto cheto vo' partir.)
(Nel sortire s'incontrano in Zerlina e Masetto.)
(Nel sortire s'incontrano in Zerlina e Masetto.)
Den Libretti-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788 folgend, ergänzt NMA hier, mitten im Sestetto, die Angabe:
SCENA VIII
I suddetti, Zerlina, Masetto.

In seiner autographen Partitur hat Mozart allerdings das Sestetto wohl als einheitliche Nummer einer einzigen Szene konzipiert. So hat er die Angabe des Librettos SCENA VIII mit dem entsprechenden Hinweis auf die Personen ganz ausgelassen und stattdessen zu Beginn der SCENA VII die szenische Angabe "poi Zerlina e Masetto" hinzugefügt, um die Fortsetzung der SCENA VII ohne Szenenwechsel bei dem Eintritt von Zerlina und Masetto im Laufe des Sestettos explizit zu machen. Dementsprechend sind die folgenden Szenen des Atto secondo in der Prager Fassung seiner autographen Partitur durchgängig mit einer Zahl weniger nummeriert als im Libretto-Druck Prag 1787. Anders als NMA, folgt unsere Edition daher Mozarts ursprüngliche Szenenzählung in der autographen Partitur.
Den Libretti-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788 folgend, ergänzt NMA hier, mitten im Sestetto, die Angabe:
SCENA VIII
I suddetti, Zerlina, Masetto.

In seiner autographen Partitur hat Mozart allerdings das Sestetto wohl als einheitliche Nummer einer einzigen Szene konzipiert. So hat er die Angabe des Librettos SCENA VIII mit dem entsprechenden Hinweis auf die Personen ganz ausgelassen und stattdessen zu Beginn der SCENA VII die szenische Angabe "poi Zerlina e Masetto" hinzugefügt, um die Fortsetzung der SCENA VII ohne Szenenwechsel bei dem Eintritt von Zerlina und Masetto im Laufe des Sestettos explizit zu machen. Während die folgenden Szenen des Atto secondo in der Prager Fassung seiner autographen Partitur dann konsequent mit einer Zahl weniger nummeriert sind als im Libretto-Druck Prag 1787, ist er bei der Zählung der Szenen für die Wiener Fassung nicht ganz konsistent geblieben. Bei den folgenden beiden Szenen hat er die konsequente Zählung der ursprünglichen Prager Fassung belassen, also SCENA VIII und SCENA IX; spätestens ab der Szene der Donna Elvira (No 21a Recitativo strumentato ed Aria KV 540c) hat er aber irrtümlich die Zählung des Libretto-Drucks Wien 1788 übernommen. (Das Autograph der vier neuen Szenen nach SCENA IX ist verschollen und die Partiturabschriften E1 und F1 sind bei der Zählung dieser Szenen widersprüchlich, sodass der Fehler bei der Szenenzählung erst bei der Szene der Donna Elvira, deren Autograph erhalten ist, nachgewiesen werden kann.) Anders als NMA, folgt unsere Edition Mozarts ursprüngliche Szenenzählung in der autographen Partitur bis SCENA IX. Ab der darauffolgenen Szene der Wiener Fassung wird die Zählung konsequent bis zum Ende des Atto secondo fortgesetzt.
Masetto, Zerlina
Masetto, Zerlina
1035
    Ferma, briccone,
    Ferma, briccone,
dove ten vai?
dove ten vai?
(Leporello s'asconde la faccia.)
(Leporello s'asconde la faccia.)
Donn'Anna, Don Ottavio
Donn'Anna, Don Ottavio
Ecco il fellone!…
Ecco il fellone!…
Com'era qua!
1050
Com'era qua!
Donn'Anna, Don Ottavio, Masetto, Zerlina
Donn'Anna, Don Ottavio, Masetto, Zerlina
    Ah mora il perfido
    Ah mora il perfido
1040
che m'ha tradito!
che m'ha tradito!
Donna Elvira
Donna Elvira
È mio marito!
È mio marito!
Pietà, pietà!
Pietà, pietà!
Donn'Anna, Don Ottavio, Masetto, Zerlina
Donn'Anna, Don Ottavio, Masetto, Zerlina
(Sottovoce.)
(Sottovoce.)
    È Donna Elvira
1055
    È Donna Elvira
quella ch'io vedo?
quella ch'io vedo?
1045
Appena il credo!
Appena il credo!
(In atto di ucciderlo.)
(In atto di ucciderlo.)
No no, morrà!Variante in den Wiederholungen:
No, no, no, no, morrà.
No no, morrà!Variante in den Wiederholungen:
No, no, no, no, morrà.
Leporello
Leporello
(Leporello si scopre e si mette in ginocchio davanti gli altri.)
(Leporello si scopre e si mette in ginocchio davanti gli altri.)
(Quasi piangendo.)
(Quasi piangendo.)
    Perdon, perdono,
    Perdon, perdono,
signori miei,
1060
signori miei,
quello io non sono,
quello io non sono,
1050
sbaglia costei;
sbaglia costei;
viver lasciatemi,
viver lasciatemi,
per carità!
per carità!
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
    Dèi! Leporello!
1065
    Dèi! Leporello!
Che inganno è questo!
Che inganno è questo!
1055
Stupida|Stupido resto…
Stupida|Stupido resto…
che mai sarà?
che mai sarà?
Leporello
Leporello
    Mille torbidi pensieri
    Mille torbidi pensieri
mi s'aggiran per la testa;
1070
mi s'aggiran per la testa;
se mi salvo in tal tempesta
se mi salvo in tal tempesta
1060
è un prodigio in verità!
è un prodigio in verità!Für die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 229–258 von No 19 Sestetto „Sola sola in buio loco“ mit Wiederholungen des letzten Verses von Leporello „è un prodigio in verità!“ und des letzten Verses der anderen fünf Rollen „che impensata novità!“ streichen lassen.
Die Kürzung ist nicht in der autographen Partitur belegt (vgl. Quelle A, Faszikel 5, folio 185v, folio 186r, folio 186v und folio 187r). Allerdings ist Mozarts „NB“ [„Nota bene“] bei der Streichung der Takte 63–74 in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni (Quelle E1, Band IV, Blatt 80v, Eintrag in heller Tinte oberhalb der Akkolade zum Taktstrich 228/229) zu erkennen. Vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 47f, 228 und 250 (Berechtigungen und Ergänzungen zum Notenband, Seite 342–346, Takt 229–258. Siehe dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f.
Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. Da sie im Unterschied zu anderen Kürzungen in der Arie No 12 „Batti, batti, o bel Masetto“ (Zerlina) und im Finale zum zweiten Akt nicht in der autographen Partitur (Quelle A) belegt ist, sondern direkt in die Aufführungspartitur (Quelle E1) notiert wurde, dürfte sie auf jeden Fall etwas später als die Streichungen in der autographen Partitur vorgenommen worden sein. Ob sie schon bei den Proben zur Wiener Premiere oder bei einer der darauffolgenden Wiederholungen stattgefunden hat, lässt sich dennoch nicht eruieren. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 2, Bl. 87r–91r) und Melk II (Bd. 2, S. 174–181) ist keine Kürzung belegt.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
    Mille torbidi pensieri
    Mille torbidi pensieri
mi s'aggiran per la testa;
mi s'aggiran per la testa;
che giornata, oh stelle, è questa,
1075
che giornata, oh stelle, è questa,
che impensata novità!
che impensata novità!Für die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 229–258 von No 19 Sestetto „Sola sola in buio loco“ mit Wiederholungen des letzten Verses von Leporello „è un prodigio in verità!“ und des letzten Verses der anderen fünf Rollen „che impensata novità!“ streichen lassen.
Die Kürzung ist nicht in der autographen Partitur belegt (vgl. Quelle A, Faszikel 5, folio 185v, folio 186r, folio 186v und folio 187r). Allerdings ist Mozarts „NB“ [„Nota bene“] bei der Streichung der Takte 63–74 in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni (Quelle E1, Band IV, Blatt 80v, Eintrag in heller Tinte oberhalb der Akkolade zum Taktstrich 228/229) zu erkennen. Vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 47f, 228 und 250 (Berechtigungen und Ergänzungen zum Notenband, Seite 342–346, Takt 229–258. Siehe dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f.
Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. Da sie im Unterschied zu anderen Kürzungen in der Arie No 12 „Batti, batti, o bel Masetto“ (Zerlina) und im Finale zum zweiten Akt nicht in der autographen Partitur (Quelle A) belegt ist, sondern direkt in die Aufführungspartitur (Quelle E1) notiert wurde, dürfte sie auf jeden Fall etwas später als die Streichungen in der autographen Partitur vorgenommen worden sein. Ob sie schon bei den Proben zur Wiener Premiere oder bei einer der darauffolgenden Wiederholungen stattgefunden hat, lässt sich dennoch nicht eruieren. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 2, Bl. 87r–91r) und Melk II (Bd. 2, S. 174–181) ist keine Kürzung belegt.
(Donn'Anna parte coi servi.)
(Donn'Anna parte coi servi.)
SCENA VIIINMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788): SCENA IX
SCENA VIIINMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788): SCENA IX
Donna Elvira, Don Ottavio, Leporello, Zerlina e Masetto.
Donna Elvira, Don Ottavio, Leporello, Zerlina e Masetto.
Recitativo
Recitativo
Zerlina
Zerlina
1065
Dunque quello sei tu che il mio Masetto
Dunque quello sei tu che il mio Masetto
poco fa crudelmente maltrattasti?
poco fa crudelmente maltrattasti?
Donna Elvira
Donna Elvira
Dunque tu m'ingannasti, o scellerato,
Dunque tu m'ingannasti, o scellerato,
spacciandoti con me da Don Giovanni?
1080
spacciandoti con me da Don Giovanni?
Don Ottavio
Don Ottavio
Dunque tu in questi panni
Dunque tu in questi panni
1070
venisti qui per qualche tradimento!
venisti qui per qualche tradimento!
Zerlina
Zerlina
A me tocca punirlo!
A me tocca punirlo!
Donna Elvira
Donna Elvira
Anzi a me!
Anzi a me!
Don Ottavio
Don Ottavio
No no, a me!
No no, a me!
Masetto
Masetto
Accoppatelo meco tutti tre.
1085
Accoppatelo meco tutti tre.
No 20 Aria
Leporello
Leporello
(A Don Ottavio e Donna Elvira.)
    Ah pietà, signori miei,
Ah pietà… compassion… misericordia!
1075
ah pietà, pietà di me!
Don Ottavio
Non la sperar.
Do ragione a voi e lei,
Leporello
ma il delitto mio non è.
Udite…
in questo loco…
    Il padron con prepotenza
era aperta la porta… Don Giovanni
l'innocenza mi rubò.
pose a me questi panni, ed io con lei…
(Piano a Donna Elvira.)
1080
Donna Elvira, compatite:
1090
Scusate, io non ci ho colpa… In quel momento
già capite come andò.
capitaste coi servi… il lume fuggo…
(A Zerlina.)
    Di Masetto non so nulla,
(Accennando Donna Elvira.)
vel dirà questa fanciulla:
è un'oretta circumcirca
1085
che con lei girando vo.
(A Don Ottavio con confusione.)
    A voi, signore,
non dico niente…
certo timore…
certo accidente…
1090
di fuori chiaro…
di dentro scuro…
non c'è riparo…
sbaglio le stanze… giro… giro… giro…
la porta… il muro…Variante in den Wiederholungen:
lo… il… la…
mi schernisco… m'intoppo… in altri incontro…
(Additando la porta dov'erasi chiuso per errore.)
vo da quel lato…
    Di là mi volgo,
1095
poi qui celato…
1095
mi caccio qua,
l'affar si sa…Variante in den Wiederholungen:
oh si sa…
ma s'io sapeva,
ma s'io sapeva,
fuggia per qua.
fuggia per là.
(S'avvicina con destrezza alla porta e fugge.)
(Fugge.)
SCENA IXNMA (entsprechend den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788): SCENA X
SCENA IXNMA (entsprechend den Libretto-Drucken Prag 1787 und Wien 1788): SCENA X
Donna Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto.
Donna Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto.
Recitativo
Recitativo
Donna Elvira
Donna Elvira
Ferma, perfido, ferma…
Ferma, perfido, ferma…
Masetto
Masetto
1100
Il birbo ha l'ali ai piedi…
Il birbo ha l'ali ai piedi…
Zerlina
Zerlina
Con qual arte
Con qual arte
si sottrasse l'iniquo!…
1100
si sottrasse l'iniquo!…
Don Ottavio
Don Ottavio
Amici miei,
Amici miei,
dopo eccessi sì enormi
dopo eccessi sì enormi
dubitar non possiam che Don Giovanni
dubitar non possiam che Don Giovanni
non sia l'empio uccisore
non sia l'empio uccisore
1105
del padre di Donn'Anna. In questa casa
del padre di Donn'Anna. In questa casa
per poche ore fermatevi… Un ricorso
1105
per poche ore fermatevi… un ricorso
vo' far a chi si deve, e in pochi istanti
vo' far a chi si deve, e in pochi istanti
vendicarvi prometto:
vendicarvi prometto.
così vuole dover, pietade, affetto.
Così vuole dover, pietade, affetto.
No 21 Aria
Don Ottavio
1110
    Il mio tesoro intanto
andate a consolar,
e del bel ciglio il pianto
cercate di asciugar.
    Ditele che i suoi torti
1115
a vendicar io vado,
che sol di stragi e morti
nunzio vogl'io tornar.Variante in den Wiederholungen:
nunzio vogl'io tornar, sì.
(Partono.)
(Partono.)
SCENA XNMA: SCENA Xa
Zerlina e Leporello.
Recitativo
Zerlina
(Con coltello alla mano conduce fuori Leporello per i capelli.)
Restate qua.
Leporello
Per carità, Zerlina.
Zerlina
1110
Eh non c'è carità pei pari tuoi!
Leporello
Dunque cavar mi vuoi…
Zerlina
…i capelli, la testa, il core e gli occhi.
Leporello
(Vuol farle alcune smorfie.)
Senti, carina mia…
Zerlina
(In atto minaccioso lo respinge.)
Guai se mi tocchi!
Vedrai, schiuma de' birbi,
1115
qual premio n'ha chi le ragazze ingiuria.
Leporello
(Liberatemi, o dèi, da questa furia.)
Zerlina
(Si strascina dietro per tutta la scena Leporello.)
Masetto… Olà! Masetto!
Dove diavolo è ito… Servi… gente…
Nessun vien… nessun sente…
Leporello
1120
Fa' piano, per pietà… non strascinarmi
a coda di cavallo.
Zerlina
Vedrai, vedrai come finisce il ballo.
Presto, qua quella sedia.
Leporello
Eccola.
Zerlina
Siedi.
Leporello
Stanco non son.
Zerlina
Siedi, o con queste mani
1125
ti strappo il cor e poi lo getto a' cani.
Leporello
(Siede.)
Siedo, ma tu, di grazia,
metti giù quel rasoio.
Mi vuoi forse sbarbar?
Zerlina
Sì, mascalzone!
Io sbarbare ti vo' senza sapone.
Leporello
1130
Eterni dèi!
Zerlina
Dammi la man.
Leporello
La mano.
Zerlina
L'altra.
Leporello
Ma che vuoi farmi?
Zerlina
Voglio far, voglio far quello che parmi.
No 21a Duetto KV 540b
(Zerlina lega Leporello alla sedia.)
Leporello
    Per queste tue manineIm Haupttext wird die Variante nach den Quellen F1, Melk II und B3 entsprechend dem Libretto-Druck Wien 1788 übernommen. (Der Plural im zweiten Vers der Strophe "candide e tenerelle" reimt sich so auf den dritten Vers "per questa fresca pelle".)

Variante nach Quelle E1:
Per questa tua manina

In Mozarts eigenhändigem Werkverzeichnis (möglicherweise aus dem Gedächtnis eingetragen):
Per quelle tue manine
candide e tenerelle,Im Haupttext wird die Variante nach den Quellen F1, Melk II und B3 entsprechend dem Libretto-Druck Wien 1788 übernommen. (Der Plural im Vers "candide e tenerelle" reimt sich so auf den folgenden Vers "per questa fresca pelle".)

Variante nach der Quelle E1:
candida e tenerella,
1135
per questa fresca pelle,
abbi pietà di me!
Zerlina
    Non v'è pietà, briccone,
son una tigre irata,
un aspide, un leone,
1140
no no, pietà non v'è.
Leporello
    Ah di fuggir si provi!
Zerlina
Sei morto se ti movi.
Leporello
Barbari, ingiusti dèi!
In mano di costei
1145
chi capitar mi fe'?
Zerlina
Barbaro traditore,
del tuo padrone il core
avessi qui con te!
Leporello
    Deh non mi stringer tanto!
1150
L'anima mia sen va.
Zerlina
(Lo lega con molta forza.)
Sen vada o resti, intanto
non partirai di qua.
Leporello
    Che stretteIn den Quellen F1 und Melk II zunächst der Singular „stretta“, in den beiden Wiederholungen des Verses dann Plural „strette“.
In den Quellen E1 und B3 immer Plural „strette“ wie im Libretto-Druck Wien 1788.
… oh dèi, che botte!…
È giorno o ver è notte…
1155
Che scosse di tremuoto!
Che buia oscurità!
Zerlina
    Di gioia e di diletto
sento brillarmi il petto;
così, così cogl'uominiIm Haupttext die Variante nach Quelle E1.

Variante nach den Quellen F1 und Melk II (mit „cogli“ ohne Elision entsprechend dem Libretto-Druck Wien 1788):
così, così cogli uomini
,
1160
così, così si fa.
(Parte.)
SCENA XINMA: SCENA Xb
Recitativo
Leporello solo.Im Haupttext ist die Variante nach Quelle E1 ohne Leporellos Bitte an einen Statisten um Wasser zu Beginn der Szene ediert.

Zusatzvariante nach den Quellen F1 und Melk II (mit Leporellos Bitte an einen Diener, ihm Wasser zu reichen):

Recitativo
Leporello e un servo.
Leporello
(al servo)
Amico, per pietà
un poco d’acqua fresca, o ch’io mi moro.
(Parte il servo.)

Zusatzvariante nach dem Libretto-Druck Wien 1788 (mit Leporellos Bitte an einen Bauern, ihm Wasser zu reichen):

Recitativo
Leporello e un contadino.
Leporello
(al contadino)
Amico, per pietà
un poco d’acqua fresca, o ch’io mi moro.
(Parte il contadino.)

NMA folgt Quelle F1, bezieht die Ansprache Leporellos jedoch nicht auf den stummen Diener wie in Quelle F1, sondern auf den Bauern wie im Libretto-Druck Wien 1788 (vgl. Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 1968, S. 509.
Vgl. dazu auch Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Don Giovanni (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17), Kassel 1968, S. XIV, Punkt b sowie ders., Kritischer Bericht (Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17), Kassel 2003, S. 188.

Weder in der Aufführungspartitur (Quelle E1) noch in den Referenzpartituren (Quellen F1 und Melk II) für die Wiener Fassung wird auf die Anwesenheit eines Bauern hingewiesen. Lediglich der Libretto-Druck Wien 1788 nennt explizit einen Bauern („contadino“) als Statisten: In Scena X hilft er zunächst Zerlina, den geflohenen und von Zerlina selbst wieder aufgegriffenen Leporello an einem Stuhl in Donn’Annas Haus festzubinden; zu Beginn der folgenden Scena XI wird er dann von dem (immer noch festgebundenen) allein zurückgelassenen Leporello gebeten, ih twas Wasser zu reichen. In den Referenzpartituren F1 und Melk II wird in Scena X keine Person erwähnt, die Zerlina beim Festbinden von Leporello hilft. Nur zu Beginn des Rezitativs der Scena XI wendet sich Leporello an einen Statisten, jedoch richtet sich seine Bitte um Wasser nicht an einen Bauern, sondern an einen nicht näher charakterisierten Diener („servo“). In der Aufführungspartitur E1 fehlt wie erwähnt auch dieser letzte Hinweis auf einen Komparsen, da das Rezitativ der Scena XI in dieser Quelle direkt mit dem vierten Takt ganz ohne Leporellos Bitte um Wasser ansetzt.

Die zeitliche Reihenfolge in der Entstehung dieser drei möglichen Varianten des Rezitativs in Scena XI (mit einem Bauern wie im Libretto-Druck, mit einem Diener wie in den Referenzpartituren oder ganz ohne einen Statisten wie in der Aufführungspartitur) lässt sich nicht mit Gewissheit eruieren. Einige Quellenbefunde legen jedoch die Vermutung nahe, dass die Variante ohne Leporellos Bitte an den Statisten um asser in der Aufführungspartitur E1 die Fassung letzter Hand darstellt, die dann auch bei der Wiener Premiere am 7. Mai 1788 und bei den folgenden Wiederholungen der Oper erklungen ist.

Zunächst soll allgemein die Frage geklärt werden, ob die Variante ohne einen Statisten in der Aufführungspartitur E1 am Anfang oder am Ende des Bearbeitungsprozesses steht. Stellt sie die ursprüngliche Fassung dar, so müssten die zwei weiteren Varianten mit einem Statisten (einem Bauern im Libretto bzw. einem Diener in den Referenzpartituren F1 und Melk II) im Rahmen einer Ergänzung erfolgt sein; stellt sie hingegen das Endergebnis des Bearbeitungsprozesses dar, müsste sie durch eine Kürzung der früheren Varianten mit einem Statisten vorgenommen worden sein. Für eine spätere Ergänzung der Statistenrolle könnte sprechen, dass – dramaturgisch gesehen – Zerlina in Scena X die Unterstützung eines Dritten gelegen kommen würde, um Leporello am Stuhl in Donn’Annas Haus festzubinden. Hypothetich ist nämlich durchaus denkbar, dass in einem ersten Entwurf der neuen Szenen X und XI, z.B. im Libretto-Entwurf für die Wiener Fassung, zunächst das Festbinden von Leporello allein durch Zerlina vorgesehen war und erst im Nachhinein die Statistenrolle des Bauern ergänzt wurde, nachdem man zu dem Schluss gekommen war, dass Zerlinas Aktion ohne fremde Hilfe dramaturgisch wenig plausibel wirken würde. Im Fall dieses hypothetischen Entstehungsprozesses stellte die Variante ohne Statisten in der Aufführungspartitur E1 die ursprüngliche Fassung dar, die dann in den Referenzpartituren F1 und Melk II bzw. im Druck des Librettos Wien 1788 um einen Statisten erweitert worden wäre. Für diese Annahme finden sich allerdings keine Indizien in den Quellen. Wäre die Statistenrolle zu einem späteren Zeitpunkt ergänzt worden, um Zerlina beim Festbinden von Leporello eine Hilfe zur Seite zu stellen, wäre diese Rolle in den Referenzpartituren F1 und Melk II nicht erst in Scena XI eingeführt woren, wo Leporello bereits am Stuhl festgebunden ist, sondern bereits in Scena X, in der Zerlina Unterstützung benötigt. In beiden Partiturabschriften fehlt aber gerade in Scena X jeder Hinweis auf einen Statisten. Stattdessen tritt ein Diener erst zu Beginn der Scena XI auf, in der seine Hilfe nicht mehr erforderlich ist. Auch in dramaturgischer Hinsicht bleibt fraglich, ob Zerlina überhaupt der Unterstützung des Bauern bedarf, nachdem sie – übrigens laut Libretto-Druck mit einem Messer bewaffnet – bereits selbstständig Leporello gefangen genommen und an den Haaren in Donn’Annas Haus gezerrt hat. Ein weiterer Quellenbefund scheint diese Hypothese endgültig zu widerlegen: In der Aufführungspartitur E1 deutet der unklare Anschluss des Rezitativs von Scena XI an das vorausgehende Duetto der Scena X indirekt darauf hin, dass die drei hier fehlenden Anfangstakte mit Leporellos Bitte an den Statisten durch eine Tilgung bei der Erstellung dieser Partiturabschrift weggelassen worden sind: Im Continuo steht ier vor der ganzen Note des Anfangstaktes e eine ganze Note g mit Taktstrich, die nicht in das C-Metrum des Taktes passt (vgl. dazu Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 188). Dementsprechend dürfte die Variante der Quelle E1 nicht am Anfang eines Ergänzungsvorganges, sondern am Ende eines Kürzungsprozesses gestanden haben, bei dem die in den anderen Quellen noch vorhandene Statistenrolle dann komplett ausgelassen wurde. Schon das Fehlen eines Statisten in Scena X sowohl in der Aufführungspartitur E1 als auch in den Referenzpartituren F1 und Melk II weist darauf hin, dass in der Partitur, anders als im Libretto, der mit einem Messer bewaffneten Zerlina durchaus zugetraut wurde, Leporello ohne fremde Hilfe festzubinden, sodass der Auftritt eines Komparsen hier nich ehr nötig wurde. Wenn dem so ist, wurde Leporellos Bitte um Wasser an einen in Donn’Annas Haus plötzlich auftauchenden Bauern („contadino“) im Rezitativ der folgenden Scena XI insofern problematisch, als das unaufgeforderte Erscheinen eines Bauern im Hause einer Adligen wenig opportun und daher dramaturgisch wenig plausibel wäre: Die Substitution des Bauern durch einen Diener aus Donn’Annas Haus („un servo“) zu Beginn der Scena XI in den Referenzpartituren F1 und Melk II stellte dann einen ersten Schritt dar, um den wenig logischen Eintritt eines Bauern, wie er sich aus dem ursprünglichen Handlungsstrang des Librettos ergab, zu korrigieren, nachdem die Statistenrolle in der vorausgehenden Scena X gänzlich weggefallen war. (Vgl. Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 79: „With a ‘servo’ rather than a ‘contadino’, at least a member of the indoor establishment would have been involved.“) Bei der Erstellung der Aufführungspartitur E1 wurde schließlich Leporellos Bitte an einen Diener zu Beginn der Scena XI aus den Quellen F1 und Melk II gänzlich ausgespart. Wahrscheinlich wurde diese Stelle – als Relikt einer in der vorausgehenden Szene nicht mehr erforderlichen Statistenrolle – für dramaturgisch obsolet gehalten. Wie die erwähnten Anzeichen einer Tilgung dieser Passage im Anschluss des Rezitativs an das vorausgehende Duetto in Quelle E1 bestätigen, spricht also vieles dafür, dass die Statistenrolle im Rezitativ der Scena XI nicht im letzten Moment ergänzt wurde. Vielmehr dürfte sie umgekehrt kurz vor der Aufführung der Oper ausgelassen worden sein, nachdem sie zunächst im ursprünglichen Libretto als Bauer aus der vorausgehenden Scena X weitergeführt worden war und dann in den Referenzpartituren F1 und Melk II aufgrund ihrer Auslassung in Scena X durch einen adäquateren Diener ersetzt worden war. Da die Aufführungspartitur E1 das Rezitativ der Scena XI direkt in der gekürzten Variante, also ohne Statisten, überliefert, erscheint es schließlich sehr wahrscheinlich, dass die Auslassung von Leporellos Bitte um Wasser (entsprechend den ersten drei Takten der Quellen F1 und Melk II) bereits vor der Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 vorgenommen wurde. Wäre sie erst bei einer der 15 Wiederholungen der Oper bis zum 15. Dezember 1788 ausgelassen worden, wären die ersten drei gestrichenen Takte des Rezitativs in der Aufführungspartitur dokumentiert.

Demzufolge wird die Variante ohne Bitte an den Statisten nach Quelle E1 im Haupttext der Edition angezeigt. Die zwei weiteren Versionen nach den Quellen F1 und Melk II (mit einem Diener) bzw. nach dem Libretto-Druck Wien 1788 (mit einem Bauern) werden dennoch als mögliche Varianten in dieser Fußnote ediert.
Guarda un po' come stretto
mi legò l'assassina! Se potessi
liberarmi coi denti… Oh venga il diavolo
a disfar questi gruppi!… Io vo' vedere
1165
di rompere la corda… Come è forte…
Paura della morte,
e tu Mercurio, protettor de' ladri,
proteggi un galantuom… Coraggio… Bravo!…
Ciel, che veggio!… Non serve…
1170
Pria che costei ritorni
bisogna dar di sprone alle calcagna
e strascinar se occorre una montagna.
(Tira forte, cade la finestra ove sta legato il capo della corda: Leporello fugge strascinando seco sedia e porta.)
SCENA XIINMA: SCENA Xc
Recitativo
Zerlina, Donna Elvira, poi Masetto con due contadini.
Zerlina
Andiam, andiam, signora,
vedrete in qual maniera
1175
ho concio il scellerato.
Donna Elvira
Ah sopra lui
si sfoghi il mio furor.
Zerlina
Stelle! in qual modo
si salvò quel briccon?
Masetto
No, non si trova
un'anima più nera.
Zerlina
Ah Masetto, Masetto,
1180
dove fosti finor?
Masetto
Un'infelice
volle il ciel ch'io salvassi.
Era io sol pochi passi
lontan da te, quando gridare io sento
nell'opposto sentiero.
1185
Con lor v'accorro, veggio
una donna che piange
ed un uomo che fugge: vo' inseguirlo,
mi sparisce dagl'occhi,
ma da quel che mi disse la fanciulla
1190
ai tratti, alle sembianze, alle maniere
lo credo quel briccon del cavaliere.
Zerlina
È desso senza fallo. Anche di questo
informiam Don Ottavio: a lui si aspetta
far per noi tutti o domandar vendetta.
(Zerlina e Masetto partono.)Variante nach Quelle F1:
(Parton Zerlina e Masetto.)
SCENA XIIINMA: SCENA Xc
Donna Elvira sola.
No 21b Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato ed Aria KV 540c
Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato
Donna Elvira
1195
In quali eccessi, oh numi, in quai misfatti
orribili, tremendi
è avvolto il sciagurato!… Ah no, non puote
tardar l'ira del cielo!…
la giustizia tardar! Sentir già parmi
1200
la fatale saetta
che gli piomba sul capo!… Aperto veggio
il baratro mortal… Misera Elvira,
che contrasto d'affetti in sen ti nasce!…
Perché questi sospiri e queste ambasce?
Aria
Donn'Elvira
1205
    Mi tradì quell'alma ingrata,
infelice, oddio, mi fa;
ma tradita e abbandonata
provo ancor per lui pietà.
    Quando sento il mio tormento,
1210
di vendetta il cor favella;
ma se guardo il suo cimento,
palpitando il cor mi va.
(Parte.)


Loco chiuso. In forma di sepolcreto etc. diverse statue equestri: statua del Commendatore.
SCENA XNMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XI
SCENA XIVNMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XI
Don Giovanni entra pel muretto ridendo, indi Leporello.
Don Giovanni entra pel muretto ridendo, indi Leporello.
Recitativo
Recitativo
Don Giovanni
Don Giovanni
(Ridendo forte.)
(Ridendo forte.)
Ah ah ah ah, questa è buona:Im Haupttext Variante mit einer zusätzlichen metrischen Silbe nach den Quellen B1, E1, F1, Melk I und Melk II (so auch NMA).

Variante nach den Quellen C1 und D1 wie in den Libretto-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788:
Ah ah ah, questa è buona:
Ah ah ah ah, questa è buona:Im Haupttext Variante mit einer zusätzlichen metrischen Silbe nach den Quellen B1, E1, F1, Melk I und Melk II (so auch NMA).

Variante nach den Quellen C1 und D1 wie in den Libretto-Drucken Wien 1787, Prag 1787 und Wien 1788:
Ah ah ah, questa è buona:
or lasciala cercar. Che bella notte!
or lasciala cercar. Che bella notte!
1120
È più chiara del giorno; sembra fatta
1215
È più chiara del giorno; sembra fatta
per gir a zonzo a caccia di ragazze.
per gir a zonzo a caccia di ragazze.
È tardi?
È tardi?
(Guarda sull'orologio.)
(Guarda sull'orologio.)
Oh ancor non sono
Oh ancor non sono
due della notte; avrei
due della notte; avrei
voglia un po' di saper come è finitoVariante nach Quelle E1:
voglia un po' di saper com'è finito
voglia un po' di saper come è finitoVariante nach Quelle E1:
voglia un po' di saper com'è finito
1125
l'affar tra Leporello e Donna Elvira:
1220
l'affar tra Leporello e Donna Elvira:
s'egli ha avuto giudizio…
s'egli ha avuto giudizio…
Leporello
Leporello
(In strada.)
(In strada.)
Alfin vuole ch'io faccia un precipizio.
Alfin vuole ch'io faccia un precipizio.
Don Giovanni
Don Giovanni
È desso. Oh Leporello!
È desso. Oh Leporello!
Leporello
Leporello
(Dal muretto.)
(Dal muretto.)
Chi mi chiama?
Chi mi chiama?
Don Giovanni
Don Giovanni
Non conosci il padron?
Non conosci il padron?
Leporello
Leporello
1130
Così nol conoscessi!
1225
Così nol conoscessi!
Don Giovanni
Don Giovanni
Come, birbo?
Come, birbo?
Leporello
Leporello
(Entra.)
(Entra.)
Ah siete voi, scusate.
Ah siete voi, scusate.
Don Giovanni
Don Giovanni
Cosa è stato?
Cosa è stato?
Leporello
Leporello
Per cagion vostra io fui quasi accoppato.
Per cagion vostra io sonoIm Haupttext die Variante nach Quelle E1.

Variante nach den Quellen F1 und Melk I:
son
in questo stato.
Don Giovanni
Cos'è tal bizzarria? Sei matto?
Leporello
Matto?
Io credo, perdonate,
1230
che il matto siate voi…
Don Giovanni
Ehi Leporello!
Leporello
Mancheria che mi deste
una mancia di pugni.
Don Giovanni
Non mi far di quei grugni e dimmi un poco:
come fu questa scena?
Leporello
In questo loco?
1235
Sortiam di qui, datemi i miei vestiti,
poi tutto vi dirò.
Don Giovanni
Ebben, non era questo
un onore per te?
Leporello
Signor, vel dono.
Don Giovanni
1135
Via via, vien qua, che belle cose
ti deggio dir.
Leporello
Ma cosa fate qui?
(Si cangiano d'abito.)
Don Giovanni
Don Giovanni
Vien dentro e lo saprai.
(Leporello entra, si cangiano d'abito.)
Questi vestiti
meritan, Leporello, una pensione.
Diverse istorielle
Di tante istorielle
che accadute mi son da che partisti
che accadute mi son per loro merto
1140
ti dirò un'altra volta: or la più bella
ti vo' solo narrar.
1240
una sol ten vo' dir.
Leporello
Donnesca al certo.
Donnesca al certo.
Don Giovanni
Don Giovanni
C'è dubbio? Una fanciulla
C'è dubbio? Una fanciulla
bella, giovin, galante
bella, giovin, galante
per la strada incontrai; le vado appresso,
per la strada incontrai; le vado appresso,
1145
la prendo per la man, fuggir mi vuole,Variante mit einer überzähligen metrischen Silbe nach den Quellen B1, D1, F1 und Melk II:
la prendo per la mano, fuggir mi vuole,
la prendo per la man, fuggir mi vuole,Variante mit einer überzähligen metrischen Silbe nach den Quellen B1, D1, F1 und Melk II:
la prendo per la mano, fuggir mi vuole,
dico poche parole, ella mi piglia…
1245
dico poche parole, ella mi piglia…
sai per chi?
sai per chi?
Leporello
Leporello
Non lo so.
Non lo so.
Don Giovanni
Don Giovanni
Per Leporello.
Per Leporello.
Leporello
Leporello
Per me?
Per me?
Don Giovanni
Don Giovanni
Per te.
Per te.
Leporello
Leporello
Va bene.
Va bene.
Don Giovanni
Don Giovanni
Per la mano
Per la mano
essa allora mi prende…
essa allora mi prende…
Leporello
Leporello
Ancora meglio.
Ancora meglio.
Don Giovanni
Don Giovanni
1150
M'accarezza, mi abbraccia…
M'accarezza, mi abbraccia…
"Caro il mio Leporello…
1250
"Caro il mio Leporello…
Leporello mio caro…" Allor m'accorsi
Leporello mio caro…" Allor m'accorsi
ch'era qualche tua bella.
ch'era qualche tua bella.
Leporello
Leporello
Oh maledetto!
Oh maledetto!
Don Giovanni
Don Giovanni
Dell'inganno approfitto. Non so come
Dell'inganno approfitto. Non so come
1155
mi riconosce: grida, sento gente,
mi riconosce: grida, sento gente,
a fuggire mi metto, e pronto pronto
1255
a fuggire mi metto, e pronto pronto
per quel muretto in questo loco io monto.
per quel muretto in questo loco io monto.
Leporello
Leporello
E mi dite la cosa
E mi dite la cosa
con tale indifferenza!
con tale indifferenza!
Don Giovanni
Don Giovanni
1160
Perché no?
Perché no?
Leporello
Leporello
Ma se fosse
Ma se fosse
costei stata mia moglie!
1260
costei stata mia moglie!
Don Giovanni
Don Giovanni
Meglio ancora!
Meglio ancora!
(Ride molto forte.)
(Ride molto forte.)
Il Commendatore
Il Commendatore
Di rider finirai pria dell'aurora.
Di rider finirai pria dell'aurora.
Don Giovanni
Don Giovanni
Chi ha parlato?
Chi ha parlato?
Leporello
Leporello
(Con atti di paura.)
(Con atti di paura.)
Ah qualche animaVariante nach den Quellen E1, F1 und Melk II:
Ah qualch'anima
Ah qualch'animaVariante nach den Quellen C1, D1 und Melk I:
Ah qualche anima
sarà dell'altro mondo
sarà dell'altro mondo
1165
che vi conosce a fondo.
che vi conosce a fondo.
Don Giovanni
Don Giovanni
Taci, sciocco!
Taci, sciocco!
(Mette mano alla spada, cerca qua e là pel seplocreto dando diverse percosse alle staute etc.)
(Mette mano alla spada, cerca qua e là pel seplocreto dando diverse percosse alle staute etc.)
Chi va là! Chi va là!
1265
Chi va là! Chi va là!
Il Commendatore
Il Commendatore
Ribaldo audace,
Ribaldo audace,
lascia a' morti la pace.
lascia a' morti la pace.
Leporello
Leporello
Ve l'ho detto.
Ve l'ho detto.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Con indifferenza e sprezzo.)
(Con indifferenza e sprezzo.)
Sarà qualcun di fuori
Sarà qualcun di fuori
che si burla di noi…
che si burla di noi…
1170
Ehi, del Commendatore
Ehi, del Commendatore
non è questa la statua? Leggi un poco
1270
non è questa la statua? Leggi un poco
quella iscrizion.
quella iscrizion.
Leporello
Leporello
Scusate…
Scusate…
non ho imparato a leggere
non ho imparato a leggere
a' raggi della luna…Variante nach den Quellen E1, F1 und Melk II:
ai raggi della luna…
ai raggi della luna…Variante nach den Quellen C1, D1 und Melk I:
a' raggi della luna…
Don Giovanni
Don Giovanni
Leggi, dico.
Leggi, dico.
Leporello
Leporello
(Legge.)
(Legge.)
1175
"Dell'empio che mi trasse al passo estremo
"Dell'empio che mi trasse al passo estremo
qui attendo la vendetta."
1275
qui attendo la vendetta."
Udiste? Io tremo!
Udiste? Io tremo!
Don Giovanni
Don Giovanni
Oh vecchio buffonissimo!
Oh vecchio buffonissimo!
Digli che questa sera
Digli che questa sera
l'attendo a cena meco.
l'attendo a cena meco.
Leporello
Leporello
1180
Che pazzia! Ma vi par… Oh dèi, mirate
Che pazzia! Ma vi par… Oh dèi, mirate
che terribili occhiate egli ci dà!
1280
che terribili occhiate egli ci dà!
Par vivo! Par che senta
Par vivo! Par che senta
e che voglia parlar…Variante nach den Quellen E1, F1 und Melk II:
e voglia parlar…
e voglia parlar…Variante nach den Quellen C1 und D1 (so auch NMA):
e che voglia parlar…
Don Giovanni
Don Giovanni
Orsù, va' là,
Orsù, va' là,
o qui t'ammazzo e poi ti seppellisco.
o qui t'ammazzo e poi ti seppellisco.
Leporello
Leporello
(Tremando.)
(Tremando.)
1185
Piano piano, signore, ora ubbidisco.Variante nach den Quellen E1, F1 und Melk II:
Piano piano, signor, ora ubbidisco.
Piano piano, signor, ora ubbidisco.Variante nach den Quellen C1, D1 und Melk I:
Piano piano, signore, ora ubbidisco.
No 22 Duetto
No 22 Duetto
Leporello
Leporello
    O statua gentilissima
1285
    O statua gentilissima
del gran Commendatore…
del gran Commendatore…
(A Don Giovanni.)
Padron… mi trema il core,
Padron… mi trema il core,
non posso terminar.
non posso terminar.
Don Giovanni
Don Giovanni
1190
    Finiscila, o nel petto
    Finiscila, o nel petto
ti metto questo acciar.
1290
ti metto questo acciar.
Leporello
Leporello
Che impiccio, che capriccio!
Che impiccio, che capriccio!
Io sentomi gelar.
Io sentomi gelar.
Don Giovanni
Don Giovanni
Che gusto, che spassetto!
Che gusto, che spassetto!
1195
Lo voglio far tremar.
Lo voglio far tremar.
Leporello
Leporello
    O statua gentilissima,
1295
    O statua gentilissima,
benché di marmo siate…
benché di marmo siate…
(A Don Giovanni.)
(A Don Giovanni.)
Ah padron… padron mio, mirate
Ah padron… padron mio, mirate
che seguita a guardar.
che seguita a guardar.
Don Giovanni
Don Giovanni
1200
    Mori, mori…
    Mori, mori…
Leporello
Leporello
No… No no, attendete…
No… No no, attendete…
(Alla statua.)
Signor, il padron mio…
1300
Signor, il padron mio…
badate ben, non io,
badate ben, non io,
vorria con voi cenar.
vorria con voi cenar.
(La statua china la testa.)
(La statua china la testa.)
    Ah ah ah!
    Ah ah ah!
Che scena è questa?
Che scena è questa?
1205
Oh ciel, chinò la testa!
Oh ciel, chinò la testa!
Don Giovanni
Don Giovanni
Va' là, che se' un buffone…
1305
Va' là, che se' un buffone…
Leporello
Leporello
Guardate ancor, padrone.
Guardate ancor, padrone.
Don Giovanni
Don Giovanni
E che degg'io guardar?
E che degg'io guardar?
Leporello
Leporello
    Colla marmorea testa
    Colla marmorea testa
1210
ei fa
ei fa
(Imita la statua.)
(Imita la statua.)
così, così.
così, così.
(La statua china qui la testa.)
(La statua china qui la testa.)
Don Giovanni, Leporello
Don Giovanni, Leporello
(Vedendo il chino.)|
(Vedendo il chino.)|
Colla marmorea testa
1310
Colla marmorea testa
ei fa così, così.
ei fa così, così.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Alla statua.)
(Alla statua.)
Parlate, se potete:
Parlate, se potete:
verrete a cena?
verrete a cena?
La statua del Commendatore
La statua del Commendatore
Sì.
Sì.
Leporello
Leporello
1215
    Mover mi posso appena…
    Mover mi posso appena…
mi manca, oh dèi, la lena!Variante in den Wiederholungen:
mi manca, oh dèi, la lena…
1315
mi manca, oh dèi, la lena!Variante in den Wiederholungen:
mi manca, oh dèi, la lena…
Per carità… partiamo…Variante in den Wiederholungen:
per carità… partiam…
Per carità… partiamo…Variante in den Wiederholungen:
per carità… partiam…
andiamo via di qui.
andiamo via di qui.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Bizzarra è inver la scena…
    Bizzarra è inver la scena…
1220
verrà il buon vecchio a cena…
verrà il buon vecchio a cena…
A prepararla andiamo…
1320
A prepararla andiamo…
partiamo via di qui.
partiamo via di qui.
(Partono.)
(Partono.)


Camera tetra.


Camera tetra.
SCENA XINMA (entsprechend dem Libretto-Druck Prag 1787): SCENA XII
SCENA XVNMA (entsprechend dem Libretto-Druck Prag 1787): SCENA XII
Donn'Anna e Don Ottavio.
Donn'Anna e Don Ottavio.
Recitativo
Recitativo
Don Ottavio
Don Ottavio
Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo
Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo
vedrem puniti in breve i gravi eccessi;
vedrem puniti in breve i gravi eccessi;
1225
vendicati sarem.
vendicati sarem.
Donn'Anna
Donn'Anna
Ma il padre, oddio!
Ma il padre, oddio!
Don Ottavio
Don Ottavio
Convien chinare il ciglio
1325
Convien chinare il ciglio
ai voleri del ciel: respira, o cara!
ai voleri del ciel: respira, o cara!
Di tua perdita amara
Di tua perdita amara
fia domani, se vuoi, dolce compenso
fia domani, se vuoi, dolce compenso
1230
questo cor, questa mano…
questo cor, questa mano…
che il mio tenero amor…
1330
che il mio tenero amor…
Donn'Anna
Donn'Anna
Oh dèi, che dite?…
Oh dèi, che dite?…
In sì tristi momenti…
In sì tristi momenti…
Don Ottavio
Don Ottavio
E che? Vorresti
E che? Vorresti
con indugi novelli
con indugi novelli
accrescer le mie pene?
accrescer le mie pene?
1235
Crudele!
Crudele!
No 23 Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato e Rondò
No 23 Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato e Rondò
Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato
Recitativo strumentatoNMA: Recitativo accompagnato
Donn'Anna
Donn'Anna
Crudele!
1335
Crudele!
Ah no, mio bene!
Ah no, mio bene!
Troppo mi spiace
Troppo mi spiace
allontanarti un ben che lungamente
allontanarti un ben che lungamente
la nostr'alma desia… ma il mondo… oh dio…
la nostr'alma desia… ma il mondo… oh dio…
1240
Non sedur la costanza
Non sedur la mia costanza
del sensibil mio core!
1340
del sensibil mio core!
Abbastanza per te mi parla amore.
Abbastanza per te mi parla amore.
Rondò
Rondò
Donn'Anna
Donn'Anna
    Non mi dir, bell'idol mio,
    Non mi dir, bell'idol mio,
che son io crudel con te;
che son io crudel con te;
1245
tu ben sai quant'io t'amai,
tu ben sai quant'io t'amai,
tu conosci la mia fé.
1345
tu conosci la mia fé.
    Calma, calma il tuo tormento,
    Calma, calma il tuo tormento,
se di duol non vuoi ch'io mora;
se di duol non vuoi ch'io mora;
forse un giorno il cielo ancoraVariante in den Wiederholungen:
forse il cielo un giorno
forse un giorno il cielo ancoraVariante in den Wiederholungen:
forse il cielo un giorno
1250
sentirà pietà di me.
sentirà pietà di me.
(Parte.)
(Parte.)
Recitativo
Recitativo
Don Ottavio
Don Ottavio
Ah si segua il suo passo: io vo' con lei
1350
Ah si segua il suo passo: io vo' con lei
dividere i martiri;
dividere i martiri;
saran meco men gravi i suoi sospiri.
saran meco men gravi i suoi sospiri.
(Parte.)
(Parte.)


Sala, una mensa preparata per mangiare.


Sala, una mensa preparata per mangiare.
SCENA XIINMA (entsprechend dem Libretto-Druck Wien 1787): SCENA XIII
SCENA XVINMA (entsprechend dem Libretto-Druck Wien 1787): SCENA XIII
No 24 Finale
No 24 Finale
Don Giovanni, Leporello, alcuni suonatori.
Don Giovanni, Leporello, alcuni suonatori.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Già la mensa è preparata,
    Già la mensa è preparata,
1255
voi suonate, amici cari:
voi suonate, amici cari:
già che spendo i miei danari,
1355
già che spendo i miei danari,
io mi voglio divertir.
io mi voglio divertir.
Leporello, presto, in tavola!
Leporello, presto, in tavola!
Leporello
Leporello
Son prontissimo a servir.
Son prontissimo a servir.
(I servi portano in tavola mentre Leporello vuol uscire.)
(I servi portano in tavola mentre Leporello vuol uscire.)
(I suonatori cominciano a suonare e Don Giovanni mangia.)
(I suonatori cominciano a suonare e Don Giovanni mangia.)
1260
Bravi! "Cosa rara"!
Bravi! "Cosa rara"!
Don Giovanni
Don Giovanni
    Che ti par del bel concerto?
1360
    Che ti par del bel concerto?
Leporello
Leporello
È conforme al vostro merto.
È conforme al vostro merto.
Don Giovanni
Don Giovanni
Ah che piatto saporito!Variante in den Wiederholungen:
Oh che piatto saporito!
Ah che piatto saporito!Variante in den Wiederholungen:
Oh che piatto saporito!
Leporello
Leporello
(A parte.)
(A parte.)
Ah che barbaro appetito!
Ah che barbaro appetito!
Leporello
Leporello
1265
Che bocconi da gigante,
Che bocconi da gigante,
mi par proprio di svenir.Variante in den Wiederholungen:
Che bocconi da gigante!
Mi par proprio di svenir.
1365
mi par proprio di svenir.Variante in den Wiederholungen:
Che bocconi da gigante!
Mi par proprio di svenir.
Don Giovanni
Don Giovanni
Nel veder i miei bocconi
Nel veder i miei bocconi
gli par proprio di svenir.
gli par proprio di svenir.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Piatto!
    Piatto!
Leporello
Leporello
Servo.
Servo.
1270
Evvivano i "Litiganti"!
Evvivano i "Litiganti"!
Don Giovanni
Don Giovanni
Versa il vino.
1370
Versa il vino.
.)
(.)
Eccellente marzimino!
Eccellente marzimino!
Leporello
Leporello
fretta gli avanzi di Don Giovanni.)
fretta gli avanzi di Don Giovanni.)
(Questo pezzo di fagiano
(Questo pezzo di fagiano
piano piano vo' inghiottir.)
piano piano vo' inghiottir.)
Don Giovanni
Don Giovanni
1275
(Sta mangiando, quel marrano;
(Sta mangiando, quel marrano;
fingerò di non capir.)
1375
fingerò di non capir.)
Leporello
Leporello
Questa poi la conosco purtroppo.
Questa poi la conosco purtroppo.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Lo chiama senza guardarlo.)
(Lo chiama senza guardarlo.)
    Leporello.
    Leporello.
Leporello
Leporello
(risponde colla bocca piena.)
(risponde colla bocca piena..)
Padron mio…
Padron mio…
Don Giovanni
Don Giovanni
Parla schietto, mascalzone!
Parla schietto, mascalzone!
Leporello
Leporello
(Sempre mangiando.)
(Sempre mangiando.)
1280
Non mi lascia una flussione
Non mi lascia una flussione
le parole proferir.
1380
le parole proferir.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Mentre io mangio, fischia un poco.
    Mentre io mangio, fischia un poco.
Leporello
Leporello
Non so far…
Non so far…
Don Giovanni
Don Giovanni
Cos'è?
Cos'è?
(Lo guarda e s'accorge che mangia.)
(Lo guarda e s'accorge che mangia.)
Leporello
Leporello
Scusate, scusate.
Scusate, scusate.
Leporello
Leporello
Sì eccellente è il vostro cuoco,
Sì eccellente è il vostro cuoco,
1285
che lo volli anch'io provar.
che lo volli anch'io provar.
Don Giovanni
Don Giovanni
Sì eccellente è il cuoco mio,
1385
Sì eccellente è il cuoco mio,
che lo volle anch'ei provar.
che lo volle anch'ei provar.
SCENA XIIINMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XIV
SCENA XVIINMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XIV
I suddetti, Donna Elvira.
I suddetti, Donna Elvira.
Donna Elvira
Donna Elvira
(Entra disperata.)
(Entra disperata.)
    L'ultima prova
    L'ultima prova
dell'amor mio
dell'amor mio
1290
ancor vogl'io
ancor vogl'io
fare con te.
1390
fare con te.
    Più non rammento
    Più non rammento
gl'inganni tuoi,
gl'inganni tuoi,
pietade io sento…
pietade io sento…
Don Giovanni, Leporello
Don Giovanni, Leporello
(Sorgendo.)|
(Sorgendo.)|
1295
Cos'è? Cos'è?
Cos'è? Cos'è?
Donna Elvira
Donna Elvira
(S'inginocchia.)
(S'inginocchia.)
    Da te non chiede
1395
    Da te non chiede
quest'alma oppressa
quest'alma oppressa
della sua fede
della sua fede
qualche mercé.
qualche mercé.
Don Giovanni
Don Giovanni
1300
    Mi maraviglio!
    Mi maraviglio!
Cosa volete?
1400
Cosa volete?
Se non sorgete,
Se non sorgete,
non resto in piè!
non resto in piè!
(S'inginocchia davanti Donna Elviracon affettazione.)
(S'inginocchia.)
Donna Elvira
Donna Elvira
    Ah non deridere
    Ah non deridere
1305
gli affanni miei!
gli affanni miei!
Leporello
Leporello
(Quasi da piangere
1405
(Quasi da piangere
mi fa costei.)
mi fa costei.)
Don Giovanni
Don Giovanni
(Sorgendo fa sorgere Donna Elvira.)
(Sorgendo fa sorgere Donna Elvira.)
(sempre con affettata tenerezza.)
(sempre con affettata tenerezza.)
Io te deridere?
Io te deridere?
Cieli! perché?
Cieli! perché?
1310
    Che vuoi, mio bene?
    Che vuoi, mio bene?
Donna Elvira
Donna Elvira
Che vita cangi.
1410
Che vita cangi.
Don Giovanni
Don Giovanni
Brava!
Brava!
Donna Elvira, Leporello
Donna Elvira, Leporello
Cor perfido!
Cor perfido!
Don Giovanni
Don Giovanni
Lascia ch'io mangi;
Lascia ch'io mangi;
(Torna a sedere, a mangiare etc.)
(Torna a sedere, a mangiare etc.)
e se ti piace,
e se ti piace,
1315
mangia con me.
mangia con me.
Donna Elvira
Donna Elvira
    Restati, barbaro,
1415
    Restati, barbaro,
nel lezzo immondo,
nel lezzo immondo,
esempio orribile
esempio orribile
d'iniquità!
d'iniquità!
Leporello
Leporello
1320
    Se non si muove
    Se non si muove
nel suo dolore
1420
nel suo dolore
di sasso ha il core
di sasso ha il core
o cor non ha.
o cor non ha.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Bevendo etc.)
(Bevendo etc.)
    Vivan le femmine,
    Vivan le femmine,
1325
viva il buon vino,
viva il buon vino,
sostegno e gloria
1425
sostegno e gloria
d'umanità!
d'umanità!
Donna Elvira
Donna Elvira
(Sorte, poi rientra mettendo un grido orribile e fugge dall'altra parte.)
(Sorte, poi rientra mettendo un grido orribile e fugge dall'altra parte.)
    Ah!
    Ah!
Don Giovanni, Leporello
Don Giovanni, Leporello
Che grido è questo mai!Variante in den Wiederholungen:
Che grido!
Che grido è questo mai!Variante in den Wiederholungen:
Che grido!
Don Giovanni
Don Giovanni
Va' a veder che cosa è stato.
Va' a veder che cosa è stato.
Leporello
Leporello
(Sorte e prima di tornare mette un grido ancora più forte.)
(Sorte e prima di tornare mette un grido ancora più forte.)
1330
Ah!
Ah!
(Entra spaventato e chiude l'uscio.)
(Entra spaventato e chiude l'uscio.)
Don Giovanni
Don Giovanni
Che grido indiavolato!
Che grido indiavolato!
Leporello, che cos'è?
1430
Leporello, che cos'è?
Leporello
Leporello
    Ah signor… per carità!…
    Ah signor… per carità!…
Non andate fuor di qua!…
Non andate fuor di qua!…
L'uom di sasso… l'uomo bianco…
L'uom di sasso… l'uomo bianco…
1335
Ah padrone!… io gelo… io manco…
Ah padrone!… io gelo… io manco…
Se vedeste che figura!…
1435
Se vedeste che figura!…
Se sentiste come fa!
Se sentiste come fa!
(Si sente il moto de' piedi etc.)
(Si sente il moto de' piedi etc.)
Ta ta ta ta ta ta ta ta.
Ta ta ta ta ta ta ta ta.
Don Giovanni
Don Giovanni
Non capisco niente affatto:
Non capisco niente affatto:
1340
tu sei matto in verità!
tu sei matto in verità!
(Si sente battere fortissimo alla porta che chiuse Leporello.)
(Si sente battere fortissimo alla porta che chiuse Leporello.)
Leporello
Leporello
    Ah sentite!
1440
    Ah sentite!
Don Giovanni
Don Giovanni
Qualcun batte.
Qualcun batte.
Apri…
Apri…
(Seguitano a batter più forte.)
(Seguitano a batter più forte.)
Leporello
Leporello
(Tremando.)
(Tremando.)
Io tremo…
Io tremo…
Don Giovanni
Don Giovanni
Apri, dico.Variante in den Wiederholungen:
Apri.
Apri, dico.Variante in den Wiederholungen:
Apri.
Leporello
Leporello
(S'allontana impaurito.)
(S'allontana impaurito.)
Ah…
Ah…
Don Giovanni
Don Giovanni
Matto! Per togliermi d'intrico
Matto! Per togliermi d'intrico
1345
ad aprir io stesso andrò.
ad aprir io stesso andrò.
(Piglia un lume e va per aprire etc.)
(Piglia un lume e va per aprire etc.)
Leporello
Leporello
(S'asconde sotto la tavola.)
(S'asconde sotto la tavola.)
Non vo' più veder l'amico,
1445
Non vo' più veder l'amico,
pian pianin m'asconderò.
pian pianin m'asconderò.
(Don Giovanni apre.)
(Don Giovanni apre.)
SCENA XIVNMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XV
SCENA XVIIINMA (entsprechend den Libretto-Drucken Wien 1787 und Prag 1787): SCENA XV
I suddetti, il Commendatore.
I suddetti, il Commendatore.
Il Commendatore
Il Commendatore
    Don Giovanni, a cenar teco
    Don Giovanni, a cenar teco
m'invitasti, e son venuto.
m'invitasti, e son venuto.
Don Giovanni
Don Giovanni
1350
Non l'avrei giammai creduto,
Non l'avrei giammai creduto,
ma farò quel che potrò!
1450
ma farò quel che potrò!
    Leporello! un'altra cena
    Leporello! un'altra cena
fa' che subito si porti.
fa' che subito si porti.
Leporello
Leporello
(Mezzo fuori col capo dalla mensa.)
(Mezzo fuori col capo dalla mensa.)
Ah padron! siam tutti morti!
Ah padron! siam tutti morti!
Don Giovanni
Don Giovanni
1355
Vanne, dico…
Vanne, dico…
(Leporello con molti atti di paura esce e va per partire.)
(Leporello con molti atti di paura esce e va per partire.)
Il Commendatore
Il Commendatore
Ferma un po'.
Ferma un po'.
    Non si pasce di cibo mortale
1455
    Non si pasce di cibo mortale
chi si pasce di cibo celeste:
chi si pasce di cibo celeste:
altre cure più gravi di queste,
altre cure più gravi di queste,
altra brama quaggiù mi guidò!
altra brama quaggiù mi guidò!
Leporello
Leporello
(Tremando.)
(Tremando.)
1360
La terzana d'avere mi sembra,
La terzana d'avere mi sembra,
e le membra fermar più non so.
1460
e le membra fermar più non so.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Parla, dunque: che chiedi, che vuoi?
    Parla, dunque: che chiedi, che vuoi?
Il Commendatore
Il Commendatore
Parlo, ascolta, più tempo non ho.
Parlo, ascolta, più tempo non ho.
Don Giovanni
Don Giovanni
Parla, parla, ascoltando ti sto.
Parla, parla, ascoltando ti sto.Für die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 478–482 des Finales mit einer Wiederholung des Verses „Parla, parla, ascoltando ti sto.“ (Don Giovanni) und mit dem Vers „Ah le membra fermar più non so.“ (Leporello) gestrichen. Vgl. dazu NMA, S. 433–434. Die Kürzung ist sowohl in der autographen Partitur (Quelle A, Faszikel 7, folio 250v und folio 251r) als auch in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni (Quelle E1, vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 49) belegt. Vgl. dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f. Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 2, Bl. 217v–218v) und Melk II (Bd. 2, S. 420–422) ist keine Kürzung belegt.
Leporello
Leporello
1365
Ah le membra fermar più non so.
Ah le membra fermar più non so.
Il Commendatore
Il Commendatore
    Tu m'invitasti a cena,
1465
    Tu m'invitasti a cena,
il tuo dover or sai:
il tuo dover or sai:
rispondimi, verrai
rispondimi, verrai
tu a cenar meco?
tu a cenar meco?
Leporello
Leporello
(Da lontano tremando.)
(Da lontano tremando.)
Oibò!
Oibò!
1370
    Tempo non ha, scusate.
    Tempo non ha, scusate.
Don Giovanni
A torto di viltate
1470
A torto di viltateFür die Wiener Fassung des Don Giovanni von 1788 hat Mozart die Takte 503–506 des Finale zum zweiten Akt mit der Vertonung der Verse „A torto di viltade / tacciato mai sarò“ (Don Giovanni) gestrichen. Vgl. dazu NMA, S. 436–437. Die Kürzung ist sowohl in der autographen Partitur (Quelle A, Faszikel 7, folio 252r) als auch in der Partiturabschrift für die Wiener Aufführungen des Don Giovanni (Quelle E1, vgl. Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 49) belegt. Vgl. dazu auch Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 85f. Ob die Streichung für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 oder erst später für eine der 15 Wiederholungen bis zum 15. Dezember 1788 vorgenommen wurde, bleibt offen. In den Referenzpartituren F1 (Bd. 1, Bl. 221r–221v) und Melk II (Bd. 2, S. 427–428) ist keine Kürzung belegt.
tacciato mai sarò!
Il Commendatore
Il Commendatore
Risolvi.
Risolvi.
Don Giovanni
Don Giovanni
Ho già risolto.
Ho già risolto.
Il Commendatore
Il Commendatore
Verrai?
Verrai?
Leporello
Leporello
(A Don Giovanni.)
(A Don Giovanni.)
Dite di no.
Dite di no.
Don Giovanni
Don Giovanni
1375
Ho fermo il core in petto:
Ho fermo il core in petto:
non ho timor, verrò!
1475
non ho timor, verrò!
Il Commendatore
Il Commendatore
    Dammi la mano in pegno.
    Dammi la mano in pegno.
Don Giovanni
Don Giovanni
Eccola.
Eccola.
(Grida forte.)
(Grida forte.)
Ohimè!
Ohimè!
Il Commendatore
Il Commendatore
Cos'hai?
Cos'hai?
Don Giovanni
Don Giovanni
Che gelo è questo mai?
Che gelo è questo mai?
Il Commendatore
Il Commendatore
1380
Pentiti, cangia vita:
Pentiti, cangia vita:
è l'ultimo momento!
1480
è l'ultimo momento!
Don Giovanni
Don Giovanni
(Vuol sciogliersi, ma invano.)
(Vuol sciogliersi, ma invano.)
No no, ch'io non mi pento;
No no, ch'io non mi pento;
vanne lontan da me!
vanne lontan da me!
Il Commendatore
Il Commendatore
    Pentiti, scellerato!
    Pentiti, scellerato!
Don Giovanni
Don Giovanni
1385
No, vecchio infatuato!
No, vecchio infatuato!
Il Commendatore
Il Commendatore
Pentiti!
1485
Pentiti!
Don Giovanni
Don Giovanni
No.
No.
Il Commendatore, Leporello
Il Commendatore, Leporello
Sì.
Sì.
Don Giovanni
Don Giovanni
No.
No.
Il Commendatore
Il Commendatore
Ah tempo più non v'è.
Ah tempo più non v'è.
(Parte.)
(Parte.)
(Foco da diverse parti, tremuoto etc.)
(Foco da diverse parti, tremuoto etc.)
Don Giovanni
Don Giovanni
    Da qual tremore insolito
    Da qual tremore insolito
sento assalir gli spiriti!
sento assalir gli spiriti!
1390
Dond'escono quei vortici
Dond'escono quei vortici
di foco pien d'orror?Variante in den Wiederholungen:
Da qual tremore insolito
sento assalir gli spiriti
dond'escono quei vortici
di foco pien d'orror!
1490
di foco pien d'orror?Variante in den Wiederholungen:
Da qual tremore insolito
sento assalir gli spiriti
dond'escono quei vortici
di foco pien d'orror!
Coro
Coro
(Di sotterra con voci cupe.)
(Di sotterra con voci cupe.)
Tutto a tue colpe è poco;
Tutto a tue colpe è poco;
vieni, c'è un mal peggior.
vieni, c'è un mal peggior.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Chi l'anima mi lacera?
    Chi l'anima mi lacera?
1395
Chi m'agita le viscere?
Chi m'agita le viscere?
Che strazio, ohimè, che smania!
1495
Che strazio, ohimè, che smania!
Che inferno! che terror!Variante in den Wiederholungen:
Ah! Che inferno! che terror!
Che inferno! che terror!Variante in den Wiederholungen:
Ah! Che inferno! che terror!
Leporello
Leporello
    Che ceffo disperato!
    Che ceffo disperato!
Che gesti da dannato!
Che gesti da dannato!
1400
Che gridi, che lamenti!
Che gridi, che lamenti!
Come mi fa terror!
1500
Come mi fa terror!
Coro
Coro
Tutto a tue colpe è poco;
Tutto a tue colpe è poco;
vieni, c'è un mal peggior.
vieni, c'è un mal peggior.
(Il foco cresce. Don Giovanni si sprofonda.)
(Il foco cresce. Don Giovanni si sprofonda. Nel momento stesso escon tutti gli altri: guardano, metton un alto grido, fuggono, e cala il sipario.)
Don Giovanni, Leporello
Don Giovanni, Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Leporello, Masetto, ZerlinaHaupttext nach Quelle E1. Variante nach den Quellen F1 und Melk II:/Don Giovanni, Leporello
Ah!
Ah!
(Don Giovanni resta inghiottito dalla terra.)
SCENA ULTIMA
Im ursprünglichen Finale des Atto secondo hat Mozart in seiner autographen Partitur (Quelle A) zwei alternative Varianten für die Wiener Fassung notiert:

a. Streichung der Scena ultima (Takte 603–871)
Zu Takt 596 hat Mozart in Bl. 257v in hellerer Tinte den Auftritt der anderen Hauptpersonen (ohne Masetto, da auch in Wien ein einziger Sänger sowohl die Rolle des in der Szene anwesenden Commendatore als auch die des Masetto übernahm) eingetragen, die mit einem D-Dur-Akkord in Leporellos Aufschrei „Ah!“ einsetzen (Quelle A, Faszikel 7, folio 257v). Vgl. dazu Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Don Giovanni, Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17), Kassel 1968, S. XIII, Punkt a. Die Änderung entspricht der abschließenden Szenenanweisung des Libretto-Drucks Wien 1788 (Quelle W2): Il foco cresce D. Gio. / si sprofonda: nel momento stesso es- / con tutti gli altri: guardano, met- / ton un alto grido. fuggono, e cala / il sipario. / Fine. Damit verweist Mozart in seiner autographen Partitur auf den Wegfall der gesamten Scena ultima (T. 603–871), wie dieser nicht nur im Libretto der Wiener Aufführung (Quelle W2), sondern auch in der Abschrift der Partitur dokumentiert ist, die in der Kopiaturwerkstatt von Laurent (Lorenz) Lausch wohl im gleichen Jahr in Wien angefertigt wurde (Quelle F1). Der Wegfall der gesamten Scena ultima ist ebenfalls in der Partiturabschrift Melk II, der Schwesterkopie der Quelle F1, belegt.
Den Nachtrag der anderen Hauptrollen hat Mozart selbst dann in seiner autographen Partitur (Quelle A) mit der gleichen hellen Tinte gestrichen, als ob er den Wegfall der Scena ultima wieder rückgängig machen wollte.

b. Kürzung der Scena ultima (Takte 689–749)
In der Scena ultima hat Mozart die ursprünglichen Takte 689–749 des Finales (vom Vers „Ah certo è l’ombra“ bis „con Proserpina e Pluton;“) gestrichen und in einem neuen Einzelblatt (Bl. 263, in der gleichen Papiersorte der Wiener Ersatznummer 10a und 21b) eine zehntaktige Kurzversion der Passage ohne die Verse „Or che tutti, o mio tesoro,“ bis „a trovar padron miglior“ neu komponiert (vgl. Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Don Giovanni, Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 1968, S. XIII, Punkt b).

Beide Varianten sind auch in der Wiener Abschrift der Partitur aus dem Jahre 1788 dokumentiert, die in der Kopiaturwerkstatt von Wenzel Sukowaty wohl auf Mozarts Anweisung für die Wiener Aufführungen angefertigt wurde (Quelle E1, vgl. Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 49). Die Wiener Abschrift zeigt im Finale auch Spuren einer Streichung der Takte 724–730 innerhalb des größeren Strichs der Takte 689–749 (Punkt b). Da diese kleine Streichung nur in der Violino-primo-Stimme übertragen wurde, aber in allen anderen Orchesterstimmen fehlt (Quelle E2, vgl. Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 50), stellt sie möglicherweise einen ersten Kürzungsversuch dar, der dann durch die größere Kürzung der Passage obsolet und daher nicht weiterverfolgt wurde. Eine Mitwirkung Mozarts an diesem kleineren Streichungsvorschlag lässt sich nicht ganz ausschließen. Vgl. dazu Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 105f., dagegen aber: Wolfgang Rehm, Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 47. Da allerdings in Mozarts autographer Partitur nur die größere Streichung der Takte 689–749 belegt ist und die kleinere Streichung auch in den Orchesterstimmen der Wiener Abschrift (mit Ausnahme von Violino primo) nicht weiter notiert wurde, stellt dieser angedeutete Streichungsvorschlag, anders als die größere Kürzung der Passage, wohl keine definitive Variante zum Finale des Atto secondo dar.

Welche der beiden Alternativen für die Wiener Fassung (a. Streichung, b. Kürzung der Scena ultima) zuerst notiert wurde und ob bzw. bei welcher der Wiener Aufführungen der Oper 1788 sie jeweils erklangen, lässt sich nicht eindeutig eruieren. Die erste Variante ganz ohne Scena ultima (a) dürfte für die Wiener Erstaufführung am 7. Mai 1788 gedacht worden sein, da sie dem Libretto-Druck Wien 1788 (Quelle W2) entspricht, der am Abend der Premiere im Burgtheater für 20 Kreuz angeboten wurde (vgl. den Anschlagzettel der Wiener Erstaufführung, in: Wolfgang Plath und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Don Giovanni, Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 1968, S. XI; vgl. dazu auch ders., Kritischer Bericht, Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/17, Kassel 2003, S. 59, Punkt 4). Hätte die Scena ultima bei der Wiener Premiere gespielt werden sollen, hätte ihr Text im Libretto, das extra für diese Aufführung gedruckt und direkt an der Kasse verkauft wurde, wohl nicht gefehlt. Vor allem aber hätte der in Operntexten der Zeit ungewöhnliche explizite Hinweis auf das Fallen des Vorhangs am Ende des Wiener Libretto-Drucks („e cala il sipario. Fine.“ / „und der Vorhang fällt. Ende.“) überhaupt keinen Sinn gemacht, wenn die Scena ultima doch aufgeführt worden wäre (vgl. dazu Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 108).

Ob die Variante mit gekürzter Scena ultima (b) vor der Premiere als Zwischenlösung zur endgültigen Streichung der gesamten Szene vor der Wiener Erstaufführung entstanden ist oder ob die gekürzte Scena ultima erst bei einer der Wiener Aufführungen nach der Premiere wiederhergestellt wurde, bleibt offen. Für die erste Hypothese spricht, dass die Wiener Fassung in späteren Abschriften (außer der Quelle E1) ohne Scena ultima überliefert ist (vgl. Ian Woodfield, The Vienna Don Giovanni, Woodbridge 2010, S. 110). So fehlt wie erwähnt die Scena ultima in beiden Referenzpartituren F1 und Melk II. Darüber hinaus scheint eine prozessuale Entwicklung, bei der zunächst ein kleiner Strich vorgeschlagen (Quelle E1, Takte 724–730), dann eine größere Kürzung vorgenommen wurde (Quelle A und Quelle E1, Takte 689–749) und schließlich der Wegfall der gesamten Scena ultima vor der Premiere erfolgte, als konkreter Streichungsvorgang durchaus plausibel (vgl. Woodfield, ibidem). Andererseits hat Mozart wie erwähnt auf Blatt 257v seiner autographen Partitur den Nachtrag mit den Stimmen der anderen Rollen für die Wiener Fassung ohne Scena ultima mit der gleichen hellen Tinte wieder gestrichen (Quelle A, Faszikel 7, folio 257v). Es ist also nicht auszuschließen, dass Mozart den Wegfall der Scena ultima im Verlauf der folgenden 15 Reprisen der Oper im Jahr 1788 wieder rückgängig gemacht habe. Bei diesen Wiener Wiederaufführungen mit der wiederhergestellten Scena ultima könnte er dann die Variante mit der Kurzversion der Scena ultima (b) ausprobiert haben, vielleicht um die Länge des zweiten Aktes zu reduzieren, der durch die neuen Wiener Nummern (Scene IX–XV) deutlich umfangreicher geworden war als in der ursprünglichen Prager Fassung. Denkbar ist schließlich auch, dass in einer der Wiener Aufführungen nach der Premiere die Scena ultima ohne jegliche Kürzung in ihrer ursprünglichen Prager Gestalt erklungen ist, auch wenn diese Möglichkeit aufgrund der daraus resultierenden Länge des zweiten Aktes als eher unwahrscheinlich erscheint.

Um allen Alternativen des Wiener Finales gerecht zu werden, bietet unsere Edition – neben der Prager Fassung des vertonten Textes mit ungekürzter Scena ultima – drei getrennte Versionen des vertonten Textes der Wiener Fassung: ganz ohne Scena ultima (Wien 1), mit Scena ultima in der Kurzversion (Wien 2a) und mit ungekürzter Scena ultima (Wien 2b). Kleinere Varianten in den überlieferten Quellen der Wiener Fassung sind hingegen in jeder der drei Versionen gleichermaßen in Kommentaren ediert.
Leporello, Donn'Anna, Donna Elvira, Don Ottavio, Masetto, Zerlinacon ministri di giustizia.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
1405
    Ah dove è il perfido,
dov'è l'indegno?
Tutto il mio sdegno
sfogar io vo'.
Donn'Anna
    Solo mirandolo
1410
stretto in catene,
alle mie pene
calma darò.
Leporello
    Più non sperate…
di ritrovarlo…
1415
più non cercate:
lontano andò.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
    Cos'è? Favella…
Leporello
Venne un colosso…
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
Via, presto, sbrigati…Variante in den Wiederholungen:
Presto, favella, sbrigati…
Leporello
1420
Ma se non posso…
Tra fumo e foco…
badate un poco…
l'uomo di sasso…
fermate il passo…
1425
giusto là sotto…
diede il gran botto…
giusto là il diavolo
sel trangugiò.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
    Stelle! che sento!
Leporello
1430
Vero è l'evento.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Masetto, Zerlina
Ah certo è l'ombra
che m|l'incontrò!
Don Ottavio
    Or che tutti, o mio tesoro,
vendicati siam dal cielo,
1435
porgi, porgi a me un ristoro,
non mi far languire ancor.
Donn'Anna
    Lascia, o caro, un anno ancora
allo sfogo del mio cor.
Donn'Anna, Don Ottavio
Al desio di chi t|m'adora
1440
ceder deve un fido amor.
Donna Elvira
    Io men vado in un ritiro
a finir la vita mia.
Masetto, Zerlina
Noi, Masetto|Zerlina, a casa andiamo
a cenar in compagnia.
Leporello
1445
Ed io vado all'osteria
a trovar padron miglior.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Leporello, Masetto, Zerlina
    Resti dunque quel birbon
con Proserpina e Pluton;
e noi tutti, o buona gente,
1450
ripetiam allegramente
l'antichissima canzon.
Donn'Anna, Don Ottavio, Donna Elvira, Leporello, Masetto, Zerlina
    Questo è il fin di chi fa mal:Variante in den Wiederholungen:
Questo è il fin:
e de' perfidi la morte
alla vita è sempre ugual.
Fine dell'opera.
Fine dell'opera.