Kritische Edition der Libretto-Vorlage Turin 1767 | Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Turin 1767 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
MITRIDATE RE DI PONTO DRAMMA PER MUSICA DA RAPPRESENTARSI NEL REGIO TEATRO DI TORINO NEL CARNOVALE DEL 1767 ALLA PRESENZA DI S. S. R. M.SUA SACRA REAL MAESTÀ
IN TORINO, NELLA STAMPERIA REALE. A spese di Onorato Derossi, libraio della società de' signori cavalieri sotto i primi portici della contrada di Po.
|
F MITRIDATE RE DI PONTO, DRAMMA PER MUSICA DA RAPPRESENTARSI NEL REGIO TEATRO DI TORINO NEL CARNOVALE del 1767. ALLA PRESENZA DI S. S. R. M. IN TORINO, NELLA STAMPERIA REALE. A spese di Onorato Derossi, Libraio della Società
de' Signori Cavalieri sotto i primi Portici della Contrada di Po. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ARGOMENTO Avendo Mitridate Eupatore, re di Ponto, fatto correr voce d'essere stato ucciso nella celebre rotta datagli da Pompeo, Farnace e Sifare, suoi figliuoli ma non però d'una stessa madre, si avviarono tosto a Ninfea, dove si ritrovava Aspasia, bellissima greca, già scelta in moglie dal padre e decorata perciò del reale diadema. Vi giunse il primo Farnace e pretese di costringere a divenir sua sposa la medesima che lo abborriva sì pel noto di lui carattere, sì ancora perché un antico suo genio la portava a preferirle Sifare, da cui era stata amata ardentissimamente. Venne questi a tempo per isconcertare i disegni del fratello; ma fra le loro contese sbarcò improvvisamente a Ninfea Mitridate, conducendo seco la principessa de' Parti destinata in moglie a Farnace. Riseppe tosto il re le di lui pretensioni e, venuto poi anche in cognizione delle pratiche da esso tenute co' Romani, lo fece carcerare; ma scoprì nel tempo stesso un altro rivale nell'amato suo Sifare ed arse di tal furore, che risolvé di sacrificare alla propria gelosia le vite de' figliuoli e della regina. Il pericolo di Farnace fece che i Romani si affrettassero ad assalire Ninfea, quando appunto si disponeva Mitridate ad imbarcarsi per trasferire la guerra in Italia, e questi, trovandosi da principio sopraffatto dagl'inimici, disperatamente si ferì per non cader vivo nelle loro mani. Liberato intanto di carcere Farnace, spinto più dall'orrore di concorrere alla rovina del padre che dalla gratitudine dovuta ai suoi liberatori, non poco contribuì a respingere i Romani e meritossi infine il perdono delle sue colpe dal re moribondo, da cui pur venne premiato il valore dell'altro figliuolo colla destra d'Aspasia. Veggasi la tragedia del francese Racine, che si è in molte parti imitata. Floro, Plutarco, Dione Cassio, Appiano d'Alessandria. |
F ARGOMENTO. AVendo Mitridate Eupatore Re di Ponto fatto correr voce d'essere stato ucciso nella celebre rotta datagli da Pompeo, Farnace, e Sifare suoi figliuoli, ma non però d'una stes- sa madre, si avviarono tosto a Ninfea, dove si ritrovava Aspasia, bellissima Greca, già scelta in moglie dal padre, e decorata per- ciò del reale diadema. Vi giunse il primo Farnace, e pretese di costringere a divenir sua sposa la medesima, che lo abborriva sì pel noto di lui carattere, sì ancora perchè un antico suo genio la portava a preferirle Si- fare, da cui era stata amata ardentissima- mente. Venne questi a tempo per isconcertare i disegni del fratello; ma fra le loro contese sbarcò improvvisamente a Ninfea Mitridate, conducendo seco la Principessa de' Parti, de- stinata in moglie a Farnace. Riseppe tosto il Re le di lui pretensioni, e venuto poi anche in cognizione delle pratiche da esso tenute co' Romani, lo fece carcerare; ma scoprì nel tem- po stesso un altro rivale nell'amato suo Sifa- re, ed arse di tal furore, che risolvè di sa- crificare alla propria gelosìa le vite de' fi- gliuoli, e della Regina. Il pericolo di Farna- ce fece, che i Romani si affrettassero ad as- salire Ninfea, quando appunto si disponeva FMitridate ad imbarcarsi per trasferire la guerra in Italia, e questi trovandosi da prin- cipio sopraffatto dagl'inimici, disperatamente si ferì per non cader vivo nelle loro mani. Liberato intanto di carcere Farnace, spinto più dall'orrore di concorrere alla rovina del padre, che dalla gratitudine dovuta ai suoi liberatori, non poco contribuì a respingere i Romani, e meritossi in fine il perdono delle sue colpe dal Re moribondo, da cui pur venne premiato il valore dell'altro figliuolo colla de- stra d'Aspasia. Veggasi la Tragedia del Francese Racine, |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PERSONAGGI
La poesia è del signor Vittorio Amedeo Cigna-Santitorinese. La musica è del signor Quirino Gasparrini, accademico filarmonico di Bologna. |
F PERSONAGGI. MITRIDATE, Re di Ponto, e d'altri Il Sig. Guglielmo D'Ettore, ASPASIA, promessa sposa di Mitridate, La Signora Antonia Maria Girelli Aquilar. SIFARE, figliuolo di Mitridate, e di Il Sig. Carlo Rejna. FARNACE, primo figliuolo di Mitri- La Signora Maria Antonia Giacomazzi. ISMENE, figlia del Re de' Parti, aman- La Signora Maria Teresa Giacomazzi. ARBATE, Governatore di Ninfea, Il Sig. Giacomo Cerri. MARZIO, Tribuno Romano, amico La Signora Maria Cecilia Giacomazzi. La Poesía è del Sig. Vittorio Amedeo Cigna- La Musica è del Sig. D. Gasparrini, Accade- |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
MUTAZIONI DI SCENE ATTO PRIMO Piazza di Ninfea con veduta in lontano della porta della città. Tempio di Venere con ara accesa ed adorna di mirti e di rose. Porto di mare con due flotte ancorate in siti opposti del canale. Da una parte veduta della città di Ninfea. SCENE DEL PRIMO BALLO Piazza della città di Moncalieri in tempo di fiera. ATTO SECONDO Camera reale. Campo di Mitridate e sul davanti gran padiglione reale. BALLO SECONDO Giardino delizioso del Vaux Hall in Londra, illuminato ed ornato di casini, con fontana viva in mezzo. ATTO TERZO Orti pensili. Interno di torre corrispondente alle mura di Ninfea. Gran cortile nella reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli romani che abbruciano sul mare. Inventori e pittori delle scene I signori Galliari, fratelli piemontesi. BALLI PRIMO Fiera di Moncalieri. SECONDO Il Giardino di Vaux Hall in Londra, illuminato e preparato per festa da ballo pubblico. TERZO Vendita di schiavi fatta da un mercante ebreo al gran signore. |
F MUTAZIONI DI SCENE. ATTO PRIMO. Piazza di Ninfea, con veduta in lontano Tempio di Venere con Ara accesa, ed Porto di mare, con due flotte ancorate in SCENE DEL PRIMO BALLO. Piazza della Città di Moncalieri in Tempo ATTO SECONDO. Camera Reale. Campo di Mitridate, e sul davanti gran BALLO SECONDO. Giardino delizioso del Vaux Hall in Londra, F ATTO TERZO. Orti pensili. Interno di Torre corrispondente alle mura Gran Cortile nella Reggia di Ninfea, da Inventori, e Pittori delle Scene I Signori Galliari fratelli Piemontesi. BALLI. Primo. Fiera di Moncalieri. Secondo. Il Giardino di Vaux Hall in Lon- Terzo. Vendita di Schiavi, fatta da un |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
BALLERINI
Fuori di concerto
Inventore e compositore de' medesimi Il signor Vincenzo Galeotti Compositore dell'arie de' balli Il signor Giuseppe Antonio Le-Messier, musico e suonatore della real cappella e camera di S. M.Sua Maestà
Inventore e disegnatore degli abiti Il signor N. N.Nomen nescio torinese, eseguiti dal signor Francesco Maininimilanese.
|
F BALLERINI.
Fuori di concerto.
Inventore, e Compositore de' medesimi. Il Signor Vincenzo Galeotti. Compositore dell'Arie de' Balli. Il Signor Giuseppe Antonio Le-Messier, Musico, e Inventore, e Disegnatore degli Abiti. Il Sig. N. N. Torinese. Eseguiti dal Sig. Francesco Mainini Milanese. |