↗ XML
[S. 1] increment_line_height_2decrement_line_height_2
I      157
Eccole, amatissimo Signor Barone, la
musica che teneva di Lei la prima Trom=
ba di Corte. Io ero sicuro che non l’ave=
va data a me prima d’ora, perché altri=
menti Lei l’avrebbe subito ricevuta.
     Restituisco io pure li due Scritti sulla
musica da Lei imprestatimi, e le faccio
i miei ringraziamenti. L’autore però
dell’ Untersuchung über den Ursprung
der Harmonie si contradice, a mio crede=
re, chiarissimamente. Prima sembra aman=
te appassionato del semplice corale; poi più
avanti dello stile alla Palestrina: più tar=
di, di quello del (come a ragione però lo chiama
lui) divino Händel; ed infine di Heydn etc.
di chi dunque è innamorato? di nessuno ris=
pondo io, o forse della solissima sua contraditoria lettera=
tura in materia di musica. Ma lasciamo
questi dottissimi in parole scriver su quest’
arte divina quello che vogliono. Un vero
maestro deve rispettare, amare e studia=
re tutti i generi dal più scherzante al più su=
blime | tutti dono di dio | arricchir delle loro

[S. 2] increment_line_height_2decrement_line_height_2
particolari bellezze il suo spirito, e appro=
fittarne a tempo e luogo: questa è la mia
Regola, ed a questa con gratitudine m’atten=
go. Varietas delectat: Dio l’ha posta in
tutte le cose da Lui create.
     Amiamo l’uomo, che pensa bene, se non
fa male; ma rispettiamo chi pensa non
solo, ma agisce secondo tutte le leggi della
sana ragione.
     Circa li due accordi, che Lei trova ad lo=
cum
nelle mie composizioni ecclesiastiche
ma strani a suoi occhi, Lei li potrà legge=
re prima di tutto, per la teoria, in ogni scuo=
la di Basso generale con le regole neces=
sarie per prepararli e risolverli, apparte=
nendo essi alla categoria degli accordi diso=
nanti: e per la pratica, Lei li troverà
usatissimi in tutte le composizioni pos=
sibili, con la sola differenza che ne fa
ogni compositore per l’aplicazione se=
condo la sua testa bene o male istrutta.
     Del resto io sono glorioso d’aver con

[S. 3] increment_line_height_2decrement_line_height_2
prova alla mano persuaso sull’affare
in questione un’uomo, che da tanti anni ris=
petto ed amo per mille e mille ragioni, e lo
invito, giacché ora conosce e confessa il buo=
no dei diversi stili devoti di farne parimenti uso, e se
ne troverà contento come lo fu d’altri miei ami=
chevoli consigli – Borone e Polifemo
Quando si sente una bella musica, che in=
canta, che rapisce, si grida: celeste! angelica!
divina! di qual genere si può dir questo? non
certamente di quell’antico che an Steifheit
und Geschmacklosigkeit den gothischen Gebäu=
den
 und Gemälden des Zeitalters glich.
Di qual musica devo credere che S. Agos=
tino abbia detto: che Dio veda in essa qualche
cosa
della bontà dell’anima nostra, e che noi ci
vediamo qualche cosa de la bontà di Dio?
     Ripetto dunque: varietà, varietà, varietà
all’esempio del Creatore; ma, ci s’intende,
con quel giudizio che Iddio ci dà al nascer
nostro per regola e norma del nostro
operare. Non v’è niente, secondo me, di più
bizzarro del dire che la musica in chiesa, se è
bella, distrae i devoti dalla preghiera.
[S. 4] increment_line_height_2decrement_line_height_2
ed io m’ostino santissimamente e mi ostinerò
a dire che, quando la musica è bene adatta=
ta al sacro testo, essa prega per chi l’ascolta,
o si prega ascoltandola. Per lodar Lei quei pez=
zi ultimamente di me veduti, non si serve dell’
espressioni: stile ecclesiastico fugato: mu=
sica sublime e parlante: pezzo somma=
mente espressivo
: pezzo di verità sublime e
parlantissimo: pezzo che dapertutto spira devo[=]
zione:
pezzo bello, vero ed espressivo sublime:
capo d’opera che? dunque? dunque? qualcu=
no potrebbe rispondere: vedo il giorno, ma per
bizzaria qualche volta faccio creder di non
vederlo. Quando la cosa è dunque così, pen=
siamoci sopra, e, d’accordo con Lei, seguitiamo
però a lodare Iddio ognuno secondo le sue forze e
le sue idee religiose e cristiane, e su di ciò

                                  Amen dica di
                                        core
                                   l’amicissimo
                                        Salieri

Doblhoff
I    157

von Tante Röthlein
aus GOnkel Charles Dobblhoff’s
Nachlass April 1877
       Wolffg.