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No 74
     Amico carissimo, e pregiatissimo.

     La sua lettera del 17. corrente mese, ricevuta il g. 18.
verso sera, mi ha veramente consolato, leggendo
che da tante malattie, dalle quali furono colpiti gli
abitanti di cotesto Comune, Lei, ed il suo Domestico
Giuseppe siano, per la grazia di Dio, stati preservati.
Le malattie da Lei notificatemi sonosi manifestate an=
che in altri paesi delle Provincie di Como e di Milano,
ed ove più, ove meno hanno fatto molte vitime. Pa=
re che attualmente vadano diminuendo in numero,
ed intensità, e si spera che in breve cesseranno del tutto,
Qui in Milano i casi di Cholera, o morbo asiatico, sono
ormai ridotti a pochi, molti dei quali non sono
mortali. Piaccia a Dio di fare cessare un tanto fla=
gello che portò nella popolazione lo spavento, e la mi=
seria, specialmente nei Contadini, anche pei disastri


INTERNATIONALE
STIFTUNG:
„MOZARTEUM”
1881
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admosferici. Per lunghi anni quelli che vivranno non
dimenticheranno che l’anno 1855. fu terribile pel genere uma=
no. Io, e la mi famiglia godiamo buona salute, non
ostanti gli stringimenti di cuore che provammo per
la perdita di amici rapiti dal fatàle morbo. Dei nostri
Collega della Contabilità non è morto alcuno, ad eccezio=
ne dell’Ufficiale in pensione, Sigr Angelo Salvioni, e del
vecchio Portiere Giuseppe Manzoni, quest’ultimo di
cholera nell’Ospitale de Cholerosi, dove fu trasportato
senza tante cerimonie, come si dice, sebbene dubbiosa
fosse la malattia. Esso aveva anni 86. Saluterò, come
Lei desidera, i St. Vestri, Monti, Vidoni, Della Casa,
e Belinzaghi & pure miei amici, subito che li vedrò.
Per quest’anno ho messo da banda il pensiero di fare
a Lei, carissimo amico, la desiderata visita costì, seb=
bene avrei bisogno di respirare un pò d’aria di mon=
tagna per rinfrancare il mio spirito un poco abbattuto

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dalle indisposizioni di salute provate dalla Settimana
Santa, ultima scorsa, in poi, ora cessate da tre o quattro
giorni. L’uso di magnesia calcinata mi ha giovato assai.
Anche la cessazione del caldo mi fu propizia. Lei, ed il
Domestico Giuseppe procurino di mantenersi in salute, che
tanto lo desidero, facendo delle passeggiate, e tenendosi ri=
guardati, se non isolati, dal consorzio degli Uomini, par=
ticolarmente dei medici, e dei preti. Speriamo nel
Signore il ritorno dei tempi tranquilli e felici, seppure
felicità si possa trovare su questa terra di miseria.
     Non taccio che più volte ho pensato a Lei, leggendo nella
Gazzetta di Milano i molti casi funesti nella Pro=
vincia di Como del fatale morbo, e di altre disgrazie
celesti. Spero di ricevere da Lei altre notizie di sua salute,
ed intanto la prego di aggradire i cordiali saluti miei,
e del S.r Rag.e Denij, che trovandosi nel mio studio al ri=
cevere la di Lei lettera, mi ricormi di fargli. Addio mio
carissimo Amico, e mi creda senza riserva
Milano il 20. Settembre 1855.      Suo Dev.mo Serv.e
                                             Conti Gius.e Ant.o Rage
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Allo Stimatissimo Signore
Il Sig.r Carlo Mozart.
Como
per Caversaccio

Marke


MILANO
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COMO
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