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                                                                        Milano 2 genaio 1771
                   Molto Revd:o P: Maestro
                     Pad:re Stimss:mo

Augurando un felicissimo capo d'ano non manco di dare aviso, che la opera
del mio figlio ha avuto un felicissimo incontro, non ostante la gran contra=
ditione dei nemici e invidiosi, i quali avanti di avere veduti una sol nota
havevano sparsi che Sia una musica tedesca barbara, senza ordine e fondo,
impossibile à esseguire dal orchestra, à tal segno, che faccevano dubitare
la metá della Citá di milano, se avrano altro per la prima opera che un
Centone. uno ha avuto l'habilità di portare alla prima Dona tutte
le sue Arie, come ancora il Duetto, tutto della Compositione del
Abbate Gasparini di Torrino, cio è le Arie fatte à torrino, con per=
suaderla di mettere queste Arie, e di non accettare nulla di questo
Ragazzo, chi non sarà mai capace di Scrivere un Sola buona Aria.
Mà la prima Dona si dichiaró, di voler vedere prima le Arie del mio
Figlio: e avendo le vedute si dichiaró contenta, anzi arcicontenta.
non ostante questo i maldicenti non finivano mai à Spargere una
cativissima presumptsione contra l'opera del mio figlio: mà la
prima prova Stromentale Serrò à tal Segno le bocche di questi
crudeli e barbari maldicenti, che non si Sentiva piu ne anche
una parola. tutti i Professori del orchestro assicuravano che la opera
sia facile à Sonare, chiara ed aperta: e i Cantanti tutti si dichiara=
vano Contenti. La prima opera in Milano ha ordinariamente la
disgrazia, Se non di andar à terra, almeno di aver pocco udienza,

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stante che tutto il mondo stá spettando la Seconda. mà le Sei
Recite fatte fin'ora il theatro era Sempre pienissimo, ed ogni
Sera si faceva replicare due Arie, con molto applauso fatto
à la piu gran parte delle Altre.      Cariss:mo Sigr: P: Maestro!
speriamo di Sentire delle nove della di lei buona Salute; non
dubitando ancora di ricevere il promesso Miserere della di
lei Virtuosissima Compositione, e quella Musica à 16.
il Sgr: Giuseppe Prinsechi non manchera di pagare la
spesa della Copiatura, ed io non manchero, subito arrivato
à casa, cio é verso Pasqua, di mandare tutto quello, che credo
d'essere di aggradimento di Vostra Paternita. Il mio figlio
baccia umil:te le mani ed io mi dichiaro unito con lui con
tutta Veneratione e Stima
                                        di V: P:ta

                                                 devotss:mo ed oblgt:mo serv:re
                                                 Leopoldo Mozart mp


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