Kritische Edition des vertonten Textes (Partiturtext)   Kritische Edition des Librettos (Libretto)  
SCENA XV
SCENA XV
Vitellia sola.
Vitellia sola.
N° 22 Recitativo accompagnato
Vitellia
Vitellia
Ecco il punto, o Vitellia,
Ecco il punto, o Vitellia,
890
d'esaminar la tua costanza. Avrai
895
d'esaminar la tua costanza. Avrai
valor che basti a rimirar esangue
valor che basti a rimirar esangue
il Sesto tuo fedel? Sesto che t'ama
il tuo Sesto fedel? Sesto che t'ama
più della vita sua? Che per tua colpa
più della vita sua? Che per tua colpa
divenne reo? Che t'ubbidì crudele?
divenne reo? Che t'ubbidì crudele?
895
Che ingiusta t'adorò? Che in faccia a morte
900
Che ingiusta t'adorò? Che in faccia a morte
sì gran fede ti serba? E tu fra tanto,
sì gran fede ti serba? E tu frattanto,
non ignota a te stessa, andrai tranquilla
non ignota a te stessa, andrai tranquilla
al talamo d'Augusto? Ah mi vedrei
al talamo d'Augusto? Ah mi vedrei
sempre Sesto d'intorno; e l'aure e i sassi
sempre Sesto d'intorno; e l'aure e i sassi
900
temerei che loquaci
905
temerei che loquaci
mi scoprissero a Tito. A' piedi suoi
mi scoprissero a Tito. A' piedi suoi
vadasi il tutto a palesar; si scemi
vadasi il tutto a palesar; si scemi
il delitto di Sesto,
il delitto di Sesto,
se scusar non si può, col fallo mio.
se scusar non si può, col fallo mio.
905
D'impero e d'imenei speranze, addio.
910
D'imperi e d'imenei speranze, addio.
N° 23 Rondò
Vitellia
    Non più di fiori
    Non più di fiori
vaghe catene
vaghe catene
discenda Imene
discende Imene
ad intrecciar.
ad intrecciar.
910
    Stretta fra barbare
915
    Stretta fra barbare
aspre ritorte
aspre ritorte
veggo la morte
veggo la morte
ver me avanzar.
ver me avanzar.
    Infelice! Qual orrore!
    Infelice! Qual orrore!
915
Ah di me che si dirà?
920
Ah di me che si dirà?
Chi vedesse il mio dolore
Chi vedesse il mio dolore
pur avria di me pietà.
pur avria di me pietà.
(Parte.)
(Parte.)


Luogo magnifico che introduce a vasto anfiteatro di cui per diversi archi scopresi la parte interna. Si vedranno già nell'arena i complici della congiura condannati alle fiere.


Luogo magnifico che introduce a vasto anfiteatro di cui per diversi archi scopresi la parte interna. Si vedranno già nell'arena i complici della congiura condannati alle fiere.
SCENA XVI
SCENA XVI
Nel tempo che si canta il coro, preceduto da' littori, circondato da' senatori e patrizi romani e seguito da' pretoriani esce Tito, e dopo Annio e Servilia da diverse parti.
Nel tempo che si canta il coro, preceduto da' littori, circondato da' senatori e patrizi romani e seguito da' pretoriani esce Tito, e dopo Annio e Servilia da diverse parti.
N° 24 Coro
Coro
Coro
    Che del ciel, che degli dèi
    Che del ciel, che degli dèi
tu il pensier, l'amor tu sei,
tu il pensier, l'amor tu sei,
920
grand'eroe, nel giro angusto
925
grand'eroe, nel giro angusto
si mostrò di questo dì.
si mostrò di questo dì.
    Ma cagion di maraviglia
    Ma cagion di maraviglia
non è già, felice Augusto,
non è già, felice Augusto,
che gli dèi chi lor somiglia
che gli dèi chi lor somiglia
925
custodiscano così.
930
custodiscano così.
Recitativo
Tito
Tito
Pria che principio a' lieti
Pria che principio a' lieti
spettacoli si dia, custodi, innanzi
spettacoli si dia, custodi, innanzi
conducetemi il reo. (Più di perdono
conducetemi il reo. (Più di perdono
speme non ha. Quanto aspettato meno
speme non ha. Quanto aspettato meno
930
più caro esser gli dée.)
935
più caro esser gli dée.)
Annio
Annio
Pietà, signore.
Pietà, signore.
Servilia
Servilia
Signor, pietà.
Signor, pietà.
Tito
Tito
Se a chiederla venite
Se a chiederla venite
per Sesto, è tardi. È il suo destin deciso.
per Sesto, è tardi. È il suo destin deciso.
Annio
Annio
E sì tranquillo in viso
E sì tranquillo in viso
lo condanni a morir?
lo condanni a morir?
Servilia
Servilia
Di Tito il core
Di Tito il core
935
come il dolce perdé costume antico?
940
come il dolce perdé costume antico?
Tito
Tito
Ei si appressa: tacete.
Ei si appressa: tacete.
Servilia
Servilia
Oh Sesto!
Oh Sesto!
Annio
Annio
Oh amico!
Oh amico!
SCENA XVII
SCENA XVII
Tito, Publio e Sesto fra' littori, poi Vitellia e detti.
Tito, Publio e Sesto fra' littori, poi Vitellia e detti.
Recitativo
Tito
Tito
Sesto, de' tuoi delitti
Sesto, de' tuoi delitti
tu sai la serie e sai
tu sai la serie e sai
qual pena ti si dée. Roma sconvolta,
qual pena ti si dée. Roma sconvolta,
940
l'offesa maestà, le leggi offese,
945
l'offesa maestà, le leggi offese,
l'amicizia tradita, il mondo, il cielo
l'amicizia tradita, il mondo, il cielo
voglion la morte tua. De' tradimenti
voglion la morte tua. De' tradimenti
sai pur ch'io son l'unico oggetto. Or senti.
sai pur ch'io son l'unico oggetto. Or senti.
Vitellia
Vitellia
(S'inginocchia.)
(S'inginocchia.)
Eccoti, eccelso Augusto,
Eccoti, eccelso Augusto,
945
eccoti al piè la più confusa…
950
eccoti al piè la più confusa…
Tito
Tito
Ah sorgi!
Ah sorgi!
Che fai? Che brami?
Che fai? Che brami?
Vitellia
Vitellia
Io ti conduco innanzi
Io ti conduco innanzi
l'autor dell'empia trama.
l'autor dell'empia trama.
Tito
Tito
Ov'è? Chi mai
Ov'è? Chi mai
preparò tante insidie al viver mio?
preparò tante insidie al viver mio?
Vitellia
Vitellia
Nol crederai.
Nol crederai.
Tito
Tito
Perché?
Perché?
Vitellia
Vitellia
Perché son io.
Perché son io.
Tito
Tito
950
Tu ancora?
955
Tu ancora?
Sesto, Servilia
Sesto, Servilia
Oh stelle!
Oh stelle!
Annio, Publio
Annio, Publio
Oh numi!
Oh numi!
Tito
Tito
E quanti mai,
E quanti mai,
quanti siete a tradirmi?
quanti siete a tradirmi?
Vitellia
Vitellia
Io la più rea
Io la più rea
son di ciascuno! Io meditai la trama,
son di ciascuno! Io meditai la trama,
il più fedele amico
il più fedele amico
io ti sedussi, io del suo cieco amore
io ti sedussi, io del suo cieco amore
955
a tuo danno abusai.
960
a tuo danno abusai.
Tito
Tito
Ma del tuo sdegno
Ma del tuo sdegno
chi fu cagion?
chi fu cagion?
Vitellia
Vitellia
La tua bontà. Credei
La tua bontà. Credei
che questa fosse amor. La destra e 'l trono
che questa fosse amor. La destra e 'l trono
da te sperava in dono, e poi negletta
da te sperava in dono, e poi negletta
restai due volte e procurai vendetta.
restai due volte e procurai vendetta.
N° 25 Recitativo accompagnato
Tito
Tito
960
Ma che giorno è mai questo? Al punto stesso
965
Ma che giorno è mai questo? Al punto stesso
che assolvo un reo ne scopro un altro! E quando
che assolvo un reo ne scopro un altro! E quando
troverò, giusti numi,
troverò, giusti numi,
un'anima fedel? Congiuran gli astri,
un'anima fedel? Congiuran gli astri,
cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
965
a diventar crudel. No, non avranno
970
a diventar crudel. No, non avranno
questo trionfo. A sostener la gara
questo trionfo. A sostener la gara
già m'impegnò la mia virtù. Vediamo
già m'impegnò la mia virtù. Vediamo
se più costante sia
se più costante sia
l'altrui perfidia o la clemenza mia.
l'altrui perfidia o la clemenza mia.
970
Olà, Sesto si sciolga; abbian di nuovo
975
Olà, Sesto si sciolga; abbian di nuovo
Lentulo e i suoi seguaci
Lentulo e i suoi seguaci
e vita e libertà; sia noto a Roma
e vita e libertà; sia noto a Roma
ch'io son lo stesso e ch'io
ch'io son lo stesso e ch'io
tutto so, tutti assolvo e tutto obblio.
tutto so, tutti assolvo e tutto obblio.
N° 26 Sestetto con coro
Sesto
Sesto, Vitellia
975
    Tu, è ver, m'assolvi, Augusto;
980
    Tu, è ver, m'assolvi, Augusto;
ma non m'assolve il core
ma non m'assolve il core
che piangerà l'errore
che piangerà l'errore
finché memoria avrà.
finché memoria avrà.
Tito
Tito
    Il vero pentimento
    Il vero pentimento
980
di cui tu sei capace
985
di cui tu sei capace
val più d'una verace
val più d'una verace
costante fedeltà.
costante fedeltà.
Vitellia, Servilia, Annio
Servilia, Annio
    Oh generoso! Oh grande!
    Oh generoso! Oh grande!
E chi mai giunse a tanto?
E chi mai giunse a tanto?
985
Mi trae dagli occhi il pianto
990
Mi trae dagli occhi il pianto
l'eccelsa sua bontà.
l'eccelsa sua bontà.
Vitellia, Servilia, Annio, Sesto, Tito, Publio, Coro
Tutti
    Eterni dèi, vegliate
    Eterni dèi, vegliate
sui sacri giorni suoi:
sui sacri giorni suoi:
a Roma in lui serbate
a Roma in lui serbate
990
la sua felicità.
995
la sua felicità.
Tito
Tito
    Troncate, eterni dèi,
    Troncate, eterni dèi,
troncate i giorni miei
troncate i giorni miei
quel dì che il ben di Roma
quel dì che il ben di Roma
mia cura non sarà.
mia cura non sarà.
Tutti e Coro
1000
    Eterni dèi, vegliate
sui sacri giorni suoi:
a Roma in lui serbate
la sua felicità.
Fine dell'opera.
FINE.