Kritische Edition des Libretto-Drucks Prag 1787 (Libretto Prag 1787)   Kritische Edition der Libretto-Vorlage Venedig 1787 (Vorlage)   Kreuzverweise zur Vorlage Venedig 1787 in Da Pontes Libretto (Kreuzverweise)  
SCENA I
Don GiovanniLeporello.
Don Giovanni
770
    Eh via, buffone,
non mi seccar.
Leporello
No no, padrone,
non vo' restar.
Don Giovanni
    Sentimi, amico…
Leporello
775
Vo' andar, vi dico.
Don Giovanni
Ma che ti ho fatto,
che vuoi lasciarmi?
Leporello
Oh niente affatto!
Quasi ammazzarmi!
Don Giovanni
780
Va', che sei matto!
Fu per burlar.
Leporello
Ed io non burlo,
ma voglio andar.
(Va per partire.)
Don Giovanni
(Lo richiama.)
Leporello.
Leporello
Signore.
Don Giovanni
785
Vien qui, facciamo pace: prendi.
In Bertatis Libretto-Vorlage Venedig 1787 gibt Don Giovanni Geld an Leporello (eins statt vier Goldmünzen "Doppia") bereits in Scena V. (= Scena IV bei Da Ponte) nach dem Tod des Komturs.Tieni, tieni
(Gli dà del danaro.)
Leporello
Cosa?
Don Giovanni
Quattro doppie.
una doppia
Leporello
per il sonno che perdi.
Oh sentite,
per questa volta ancora
la cerimonia accetto;
ma non vi ci avvezzate: non credete
790
di sedurre i miei pari,
come le donne, a forza di danari.
Don Giovanni
Non parliam più di ciò; ti basta l'animo
di far quel ch'io ti dico?
Leporello
Purché lasciam le donne.
Don Giovanni
795
Lasciar le donne! Pazzo,
lasciar le donne? Sai ch'elle per me
son necessarie più del pan che mangio,
più dell'aria che spiro!
Leporello
E avete core
d'ingannarle poi tutte?
Don Giovanni
È tutto amore.
800
Chi a una sola è fedele
verso l'altre è crudele: io, che in me sento
sì esteso sentimento,
vo' bene a tutte quante;
le donne poi, che calcolar non sanno,
805
il mio buon natural chiamano inganno.
Leporello
Non ho veduto mai
naturale più vasto e più benigno.
Orsù, cosa vorreste?
Don Giovanni
Odi: vedesti tu la cameriera
810
di Donna Elvira?
Leporello
Io no.
Don Giovanni
Non hai veduto
qualche cosa di bello,
caro il mio Leporello. Ora io con lei
vo' tentar la mia sorte; ed ho pensato,
già che siam verso sera,
815
per aguzzarle meglio l'appetito
di presentarmi a lei col tuo vestito.
Leporello
E perché non potreste
presentarvi col vostro?
Don Giovanni
Han poco credito
con gente di tal rango
820
gli abiti signorili.
(Si cava il proprio abito e si mette quello di Leporello.)
Sbrigati… via…
Leporello
Signor… per più ragioni…
Don Giovanni
(Con collera.)
Finiscila, non soffro opposizioni.
(Leporello si mette l'abito di Don Giovanni.)


Si fa notte a poco a poco.
SCENA II
Don Giovanni, Leporello, Donna Elviraalla finestra.
Donna Elvira
    Ah taci, ingiusto core,
non palpitarmi in seno;
825
è un empio, è un traditore,
è colpa aver pietà.
Leporello
    Zitto; di Donna Elvira,
signor, la voce io sento.
Don Giovanni
Cogliere io vo' il momento,
830
tu fermati un po' là.
(Si mette dietro Leporello e parla a Donna Elvira.)
    Elvira, idolo mio…
Donna Elvira
Non è costui l'ingrato?
Don Giovanni
Sì, vita mia, son io,
e chieggo carità.
Donna Elvira
835
    (Numi, che strano affetto
mi si risveglia in petto!)
Leporello
(State a veder la pazza
che ancor gli crederà.)
Don Giovanni
    Discendi, o gioia bella:
840
vedrai che tu sei quella
che adora l'alma mia,
pentito io sono già.
Donna Elvira
    No, non ti credo, o barbaro!
Don Giovanni
(Con affettato dolore.)
Ah credimi, o m'uccido!
Leporello
(A Don Giovanni.)
845
Se seguitate, io rido.
Don Giovanni
Idolo mio, vien qua.
(Ognuno a parte.)
Donna Elvira
    (Dèi! che cimento è questo!
Non so s'io vado o resto…
Ah proteggete voi
850
la mia credulità.)
(Donna Elvira parte dalla finestra.)
Leporello
    (Già quel mendace labro
torna a sedur costei:
deh proteggete, o dèi,
la sua credulità!)
Don Giovanni
855
    (Spero che cada presto!
Che bel colpetto è questo!
Più fertile talento
del mio, no, non si dà.)
Don Giovanni
(Allegrissimo.)
Amico, che ti par?
Leporello
Mi par che abbiate
860
un'anima di bronzo.
Don Giovanni
Va' là, che se' il gran gonzo! Ascolta bene:
quando costei qui viene,
tu corri ad abbracciarla,
falle quattro carezze,
865
fingi la voce mia; poi con bell'arte
cerca teco condurla in altra parte…
Leporello
Ma signor…
Don Giovanni
(Mette presso il naso una pistola a Leporello.)
Non più repliche!
Leporello
E se poi mi conosce?
Don Giovanni
Non ti conoscerà, se tu non vuoi.
870
Zitto, ell'apre: ehi giudizio!
(Va in disparte.)
SCENA III
I suddetti, Donna Elvira.
Donna Elvira
Eccomi a voi.
Don Giovanni
(Veggiamo che farà.)
Leporello
(Che bell'imbroglio!)
Donna Elvira
Dunque creder potrò che i pianti miei
abbian vinto quel cor? Dunque pentito
l'amato Don Giovanni al suo dovere
875
e all'amor mio ritorna?…
Leporello
Sì, carina!
Donna Elvira
Crudele! Se sapeste
quante lagrime e quanti
sospir voi mi costate!
Leporello
Io, vita mia?
Donna Elvira
Voi.
Leporello
Poverina! quanto mi dispiace!
Donna Elvira
880
Mi fuggirete più?
Leporello
No, muso bello.
Donna Elvira
Sarete sempre mio?
Leporello
Sempre.
Donna Elvira
Carissimo!
Leporello
Carissima! (La burla mi dà gusto.)
Donna Elvira
Mio tesoro!
Leporello
Mia Venere!
Donna Elvira
Son per voi tutta foco!
Leporello
Io tutto cenere.
Don Giovanni
885
(Il birbo si riscalda.)
Donna Elvira
E non m'ingannerete?
Leporello
No sicuro.
Donna Elvira
Giuratemi.
Leporello
Lo giuro a questa mano
che bacio con trasporto, e a quei bei lumi…
Don Giovanni
Ih eh ih eh ah ih, sei morto!
Donna Elvira
(Fugge con Leporello.)
Oh numi!
Don Giovanni
(Finge di uccider qualcheduno colla spada alla mano etc.)
890
Ih eh ih eh ah ih! Par che la sorte
mi secondi. Veggiamo…
Le finestre son queste: ora cantiamo.
    Deh vieni alla finestra, o mio tesoro,
deh vieni a consolar il pianto mio:
895
se neghi a me di dar qualche ristoro,
davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.
    Tu ch'hai la bocca dolce più del mele,
tu che il zucchero porti in mezzo il core,
non esser, gioia mia, con me crudele:
900
lasciati almen veder, mio bell'amore.
V'è gente alla finestra, forse è dessa:
zi zi…
SCENA IV
Don Giovanni, Masetto con contadini armati di spade e di fucili etc.
Masetto
Non ci stanchiamo: il cor mi dice
che trovar lo dobbiam.
Don Giovanni
(Qualcuno parla.)
Masetto
905
Fermatevi: mi pare
che alcuno qui si muova.
Don Giovanni
(Se non fallo, è Masetto.)
Masetto
((forte.)
Chi va là?
Non risponde.
Animo, schioppo al muso!
(Più forte.)
910
Chi va là?
Don Giovanni
(Non è solo:
ci vuol giudizio.)
(Cerca imitar la voce di Leporello.)
Amici…
(Non mi voglio scoprir.)
(Come sopra.)
Sei tu Masetto?
Masetto
(In collera.)
Appunto quello! E tu?
Don Giovanni
Non mi conosci? Il servo
915
son io di Don Giovanni.
Masetto
Leporello!
Servo di quell'indegno cavaliere!
Don Giovanni
Certo, di quel briccone…
Masetto
…di quell'uom senza onore… Ah dimmi un poco
dove possiam trovarlo:
920
lo cerco con costor per trucidarlo.
Don Giovanni
(Bagatelle!) Bravissimo, Masetto!
Anch'io con voi m'unisco
per fargliela a quel birbo di padrone.
Ma udite un po'
qual è la mia intenzione.
(Accennando a destra.)
925
    Metà di voi qua vadano,
(Accennando a sinistra.)
e gli altri vadan là,
e pian pianin lo cerchino:
lontan non fia di qua.
    Se un uom e una ragazza
930
passeggian per la piazza,
se sotto a una finestra
fare all'amor sentite,
ferite pur, ferite:
il mio padron sarà.
935
    In testa egli ha un cappello
con candidi pennacchi,
addosso un gran mantello,
e spada al fianco egli ha.
    Andate, fate presto…
(I contadini partono.)
(A Masetto.)
940
Tu solo vien con me:
bisogna far il resto,
ed or vedrai cos'è.
(Prende Masetto e parte.)
SCENA V
Don Giovanni, Masetto.
Don Giovanni
(Ritorna in scena conducendo seco per la mano Masetto.)
Zitto! Lascia ch'io senta… Ottimamente.
Dunque dobbiam ucciderlo?
Masetto
Sicuro.
Don Giovanni
945
E non ti basteria rompergli l'ossa…
fracassargli le spalle…
Masetto
No no, voglio ammazzarlo,
vo' farlo in cento brani.
Don Giovanni
Hai buone arme?
Masetto
Cospetto!
950
Ho pria questo moschetto…
e poi questa pistola…
(Dà il moschetto e la pistola a Don Giovanni.)
Don Giovanni
E poi?
Masetto
Non basta?
Don Giovanni
Eh basta certo! Or prendi
(Batte col rovescio della spada Masetto.)
questa per la pistola…
questa per il moschetto…
Masetto
955
Ahi ahi!
Don Giovanni
(Minacciandolo colle armi alla mano.)
Taci, o t'uccido:
questa per l'ammazzarlo…
questa per farlo in brani…
villano, mascalzon, ceffo da cani.
(Parte.)
SCENA VI
Masetto, poi Zerlina.
Masetto
Ahi ahi! la testa mia!
960
Ahi ahi! le spalle e il petto!
Zerlina
Mi parve di sentire
la voce di Masetto.
Masetto
Oddio! Zerlina,
Zerlina mia! soccorso!
Zerlina
Cosa è stato?
Masetto
L'iniquo, il scellerato
965
mi ruppe l'ossa e i nervi.
Zerlina
Oh poveretta me! Chi?
Masetto
Leporello!
O qualche diavol che somiglia a lui.
Zerlina
Crudel! Non tel diss'io
che con questa tua pazza gelosia
970
ti ridurresti a qualche brutto passo?
Dove ti duole?
Masetto
Qui…
Zerlina
E poi?
Masetto
Qui… e ancora qui…
Zerlina
E poi non ti duol altro?
Masetto
Duolmi un poco
questo piè, questo braccio e questa mano.
Zerlina
975
Via via, non è gran mal, se il resto è sano.
Vientene meco a casa.
Purché tu mi prometta
d'essere men geloso,
io, io ti guarirò, caro il mio sposo.
980
    Vedrai, carino,
se sei buonino,
che bel rimedio
ti voglio dar.
    È naturale,
985
non dà disgusto,
e lo speciale
non lo sa far.
    È certo antidoto
che porto addosso,
990
dare tel posso,
se il vuoi provar.
    Saper vorresti
dove mi sta?
Sentilo battere,
995
toccami qua!
(Parte.)


Atrio terreno oscuro in casa di Donn'Anna.
SCENA VII
Leporello, Donna Elvira; poi Donn'Anna, Don Ottavio con servi e lumi.
Leporello
Di molte faci il lume
s'avvicina, o mio ben: stiamo qui un poco
fin che da noi si scosta…
Donna Elvira
Ma che temi,
adorato mio sposo?
Leporello
Nulla… nulla…
1000
certi riguardi… Io vo' veder se il lume
è già lontano… (Ah come
da costei liberarmi?)
Rimanti, anima bella.
(S'allontana.)
Donna Elvira
Ah non lasciarmi!
    Sola sola in buio loco
1005
palpitar il cor mi sento,
e m'assale un tal spavento,
che mi sembra di morir.
Leporello
(Andando a tentone etc.)
    Più che cerco, men ritrovo
questa porta sciagurata…
1010
Piano piano, l'ho trovata,
ecco il tempo di fuggir.
(Sbaglia la porta.)
(Entrano vestiti a lutto Don Ottavio e Donn'Anna.)
Don Ottavio
    Tergi il ciglio, o vita mia,
e dà calma al tuo dolore;
l'ombra, oddio, del genitore
1015
più non vuole il tuo martir.
Donn'Anna
    Lascia almen alla mia pena
questo picciolo ristoro;
sol la morte, o mio tesoro,
il mio pianto può finir.
Donna Elvira
(Senza esser vista.)
1020
    Ah dov'è lo sposo mio?
Leporello
(Dalla porta, senza esser visto.)
Se mi trova, son perduto!
Donna Elvira, Leporello
(Una porta là vegg'io,
cheto cheto|[cheta cheta] io vo' partir.)
(Nel sortire s'incontrano in Zerlina e Masetto.)
SCENA VIII
I suddetti, Zerlina, Masetto.
Masetto, Zerlina
    Ferma, briccone,
1025
dove ten vai?
(Leporello s'asconde la faccia.)
Donn'Anna, Don Ottavio
Ecco il fellone!…
Come, era qua!
    Ah mora il perfido
che m'ha tradito!
Donna Elvira
1030
È mio marito!
Pietà, pietà!
Donn'Anna, Don Ottavio, Masetto, Zerlina
    È Donna Elvira
quella ch'io vedo?
Appena il credo!
Don Ottavio
(In atto di ucciderlo.)
1035
No no, morrà!
Leporello
(Si scopre e si mette in ginocchio davanti gli altri.)
    Perdon, perdono,
signori miei,
quello io non sono,
sbaglia costei;
1040
la vita chiedovi,
per carità!
Tutti salvo Leporello
    Dèi! Leporello!
Che inganno è questo!
Stupido|[Stupida] resto…
1045
che mai sarà?
    Mille torbidi pensieri
mi s'aggiran pel cervello;
che disordin è mai quello,
che impensata novità!
Leporello
1050
    Mille torbidi pensieri
mi s'aggiran per la testa;
se mi salvo in tal tempesta
è un prodigio in verità!
(Donn'Anna parte coi servi.)
SCENA IX
Zerlina, MasettoDonna Elvira, Don Ottavio, Leporello.
Zerlina
Dunque quello sei tu che il mio Masetto
1055
poco fa crudelmente maltrattasti!
Donna Elvira
Dunque tu m'ingannasti, o scellerato,
spacciandoti con me da Don Giovanni?
Don Ottavio
Dunque tu in questi panni
venisti qui per qualche tradimento?
Donna Elvira
1060
A me tocca punirti!
Don Ottavio
Anzi a me!
Zerlina
No no, a me!
Masetto
Accoppatelo meco tutti tre.
Leporello
    Ah pietà, signori miei,
ah pietà, pietà di me!
1065
Do ragione a voi, a lei,
ma il delitto mio non è.
    Il padron con prepotenza
l'innocenza mi rubò.
Donna Elvira, compatite:
1070
voi capite come andò.
    Di Masetto non so nulla,
vel dirà questa fanciulla:
è un'oretta circumcirca
che con lei girando vo.
1075
    A voi, signore,
non dico niente…
certo timore…
certo accidente…
di fuori chiaro,
1080
di dentro oscuro…
non c'è riparo…
la porta, il muro…
Vo da quel lato…
poi qui celato…
1085
L'affar si sa…
ma s'io sapeva
fuggia per qua.
(Parte.)
SCENA X
Donna Elvira, Zerlina, Masetto, Don Ottavio.
Donna Elvira
Ferma, perfido, ferma…
Masetto
Il birbo ha l'ali ai piedi…
Zerlina
Con qual arte
1090
si sottrasse l'iniquo!…
Don Ottavio
Amici miei,
dopo eccessi sì enormi
dubitar non possiam che Don Giovanni
non sia l'empio uccisore
del padre di Donn'Anna. In questa casa
1095
per poche ore fermatevi… Un ricorso
vo' far a chi si deve, e in pochi istanti
vendicarvi prometto:
così vuole dover, pietade, affetto.
    Il mio tesoro intanto
1100
andate a consolar,
e del bel ciglio il pianto
cercate di asciugar.
    Ditele che i suoi torti
a vendicar io vado,
1105
che sol di stragi e morti
nunzio voglio io tornar.
(Partono.)


Loco chiuso. In forma di sepolcreto etc. diverse statue equestri: statua del Commendatore.
SCENA XI
SCENA XIX
Luogo rimoto circondato di cipressi, dove nel mezzo si erige una cupola sostenuta da colonne con urna sepolcrale, sopra la quale statua equestre del Comendatore.
Il Duca Ottavio con carta in mano, ed un incisore.
Questo mausoleo, che ancor vivente
l'eroe Comendatore
apprestare si fece,
un mese non è ancor ch'è terminato,
545
ed oh! come ben presto
servì di tomba a lui che l'ha ordinato.
Su quella base intanto
a caratteri d'oro
sian queste note incise.
(Dà la carta allo scultore, che va a formar l'iscrizione.)
550
Tremi pur chi l'uccise,
se avvien che l'empio mai
di qua passi e le scorga.
E apprenda almen che, se occultar si puote
alla giustizia umana,
555
non sfuggirà del ciel l'ira sovrana.
(Parte.)
SCENA XX
Don Giovanni entra pel muretto ridendo, indi Leporello.
Don Giovanni e Pasquariello.
Don Giovanni
Ah ah ah, questa è buona:
or lasciala cercar. Che bella notte!
È più chiara del giorno; sembra fatta
1110
per gir a zonzo a caccia di ragazze.
È tardi?
(Guarda sull'orologio.)
Oh ancor non sono
due della notte; avrei
voglia un po' di saper come è finito
l'affar tra Leporello e Donna Elvira:
1115
s'egli ha avuto giudizio…
Leporello
Alfin vuole ch'io faccia un precipizio.
Don Giovanni
È desso. Oh Leporello!
Leporello
Chi mi chiama?
Don Giovanni
Non conosci il padron?
Leporello
Così nol conoscessi!
Don Giovanni
Come, birbo?
Leporello
1120
Ah siete voi, scusate.
Don Giovanni
Cosa è stato?
Leporello
Per cagion vostra io fui quasi accoppato.
Don Giovanni
Ebben, non era questo
un onore per te?
Leporello
Signor, vel dono.
Don Giovanni
Via via, vien qua, che belle cose
1125
ti deggio dir.
Leporello
Ma cosa fate qui?
Don Giovanni
Vien dentro e lo saprai.
Diverse istorielle
che accadute mi son da che partisti
ti dirò un'altra volta: or la più bella
1130
ti vo' solo narar.
Leporello
Donnesca al certo.
Don Giovanni
C'è dubbio? Una fanciulla
bella, giovin, galante
per la strada incontrai; le vado appresso
la prendo per la man, fuggir mi vuole,
1135
dico poche parole, ella mi piglia…
sai per chi?
Leporello
Non lo so.
Don Giovanni
Per Leporello.
Leporello
Per me?
Don Giovanni
Per te.
Leporello
Va bene.
Don Giovanni
Per la mano
essa allora me prende…
Leporello
Ancora meglio.
Don Giovanni
M'accarezza, mi abbraccia…
1140
"Caro il mio Leporello…
Leporello mio caro…" Allor m'accorsi
ch'era qualche tua bella.
Leporello
Oh maledetto!
Don Giovanni
Dell'inganno approfitto. Non so come
mi riconosce: grida, sento gente,
1145
a fuggire mi metto, e pronto pronto
per quel muretto in questo loco io monto.
Leporello
E mi dite la cosa
con tale indifferenza!
Don Giovanni
Perché no?
Leporello
Ma se fosse
1150
costei stata mia moglie!
Don Giovanni
Meglio ancora!
(Ride molto forte.)
Pasquariello
Io non so, detto sia
con vostra permissione,
(se dir me lo lasciate)
qual diavolo di uom, signor, voi siate.
Don Giovanni
560
E perché?
Pasquariello
Non parliamo
delle amorose imprese,
che già son bagatelle…
Don Giovanni
Oh! bagatelle
sicurissimamente. E che?
Pasquariello
Parliamo…
Zitto… Aspettate… Piano… Non vi basta
(Lo scultore in questo frattempo avendo formata l'iscrizione parte.)
565
che l'abbiate ammazzato,
che vi viene anche voglia
di andar vedere la sua sepoltura?
Ma questo non è un far contro natura?
Don Giovanni
Che stolido! Che sciocco!
570
Che male c'è se vengo
a veder per diporto
come sta ben di casa ora ch'è morto?
(Additando il mausoleo.)
Ecco, ecco.
Pasquariello
Oh cospetto!… Ora vedete:
tanti, ma tanti ricchi
575
per viver nobilmente
guardan perfino un soldo; e poi non guardano
di spendere a migliaia li ducati
per star con nobiltà dopo crepati.
Il Commendatore
Di rider finirai pria dell'aurora.
Don Giovanni
Chi ha parlato?
Leporello
(Con atti di paura.)
Ah qualche anima
sarà dell'altro mondo
che vi conosce a fondo.
Don Giovanni
Taci, sciocco!
(Mette mano alla spada, cerca qua e là pel sepolcreto dando diverse percosse alle statue etc.)
1155
Chi va là! Chi va là!
Il Commendatore
Ribaldo audace,
lascia a' morti la pace.
Leporello
Ve l'ho detto.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Con indifferenza e sprezzo.)
Sarà qualcun di fuori
che si burla di noi…
Ehi, del Commendatore
1160
non è questa la statua? Leggi un poco
Bravo! Qui dici bene. Ma vediamo
quella iscrizion.
580
quell'iscrizion maiuscola.
Leporello
Scusate…
non ho imparato a leggere
a' raggi della luna…
Don Giovanni
Leggi, dico.
Leporello
(Legge.)
(Legge.)
"Dell'empio che mi trasse al passo estremo
"Di colui che mi trasse a morte ria,
1165
qui attendo la vendetta."
dal ciel qui aspetto la vendetta mia."
Udiste? Io tremo!
Don Giovanni
Oh vecchio buffonissimo!
Oh vecchio stolto! E ancor di lui più stolto
Digli che questa sera
quel che la fece incidere!
l'attendo a cena meco.
585
La vendetta dal ciel? Mi vien da ridere.
In Bertatis Libretto-Vorlage 1787 kommt Don Gioanni Aufforderung an Leporello, den Komtur zum Abendessen einzuladen, erst nachdem Leporello auf die Lebendigkeit der Staute zeigt, vor.meco l'invita questa sera a cena.
Leporello
Pasquariello
Che pazzia! Ma vi par… Oh dèi, mirate
Ah! Signor, che mai dite!
1170
che terribili occhiate egli ci dà!
Osservate… osservate che la statua
Par vivo! Par che senta!
par proprio che vi guardi
E che voglia parlar…
con due occhi di foco al naturale.
Don Giovanni
590
Ah ah ah! Che animale!
Va', va' a dire alla statua
che della sua minaccia io non m'offendo,
anzi rido. E perché veda ch'io rido
di questo a bocca piena,
595
meco l'invita questa sera a cena.
Pasquariello
Chi?
Don Giovanni
Il Comendatore.
Pasquariello
Eh, via!
Don Giovanni
Don Giovanni
Orsù, va' là,
Invitalo, dico: animo, presto.
o qui t'ammazzo e poi ti seppellisco.
Leporello
Pasquariello
Piano piano, signore, ora ubbidisco.
Ora vedete che capriccio è questo!
1175
    O statua gentilissima
    Signor Comendatore
del gran Commendator…
600
(Io rido da una parte,
Padron… mi trema il core,
dall'altra ho poi timore,
non posso terminar.
e in dubbio me ne sto.)
Don Giovanni
Don Giovanni
    Finiscila, o nel petto
E quanto ancora aspetti?
1180
ti metto questo acciar.
Che gusto, che spassetto!
lo voglio far tremar.
Leporello
Che impiccio, che capriccio!
io sentomi gelar.
Leporello
1185
    O statua gentilissima,
benché di marmo siate…
(A Don Giovanni.)
Ah padron mio, mirate
che seguita a guardar.
Don Giovanni
    Mori…
Leporello
Pasquariello
No no, attendete…
Adesso lo farò.
1190
Signor, il padron mio…
605
    A cena questa sera
badate ben, non io,
vorria con voi cenar.
v'invita il mio padrone,
se avete permissione
di movervi di qui.
(La statua china la testa replicatamente.)
    Ah ah!
    Ahi, ahi, ahi, ahi!
Don Giovanni
Don Giovanni
Che scena è questa?
Cos'hai?
Leporello
Pasquariello
Oh ciel, chinò la testa!
610
La testa sua è movibile,
e fecemi così.
Don Giovanni
Don Giovanni
1195
Va' là, che se' un buffone…
    Va' via, che tu sei matto.
Leporello
Pasquariello
Guardate ancor, padrone.
Così, così mi ha fatto.
Don Giovanni
No.
Pasquariello
Sì.
Don Giovanni
No.
Pasquariello
Sì.
Don Giovanni
No.
Pasquariello
Sì.
Don Giovanni
E che deggio guardar?
Don Giovanni, Leporello
Don Giovanni, Pasquariello
    Colla marmorea testa
615
    Che ostinazion frenetica!
ei fa così, così.
Che capo è mai quel lì!
In Bertatis Libretto-Vorlage Venedig 1787 kommt Pasquariellos Verweis auf die Kopfbewegung der Statue ("così") mehrmals wiederholt, bevor Don Gioanni die Staute zum Abendessen einlädt.e fecemi così.Così, così mi ha fatto.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Aspetta, o stolido, che per convincerti
1200
Parlate, se potete:
io colla statua favellerò.
verrete a cena?
V'invito a cena, Comendatore,
620
se ci venite mi fate onore.
Ci venirete?
Il Commendatore
La statua
Sì.
Ci venirò.
Leporello
Pasquariello
    Mover mi posso appena…
mi manca, oh dèi, la lena!
Per carità… partiamo…
    Ah! mio signore, per carità.
1205
andiamo via di qui.
Andiamo subito lontan di qua.
Per me certissimo più non ci sto.
Don Giovanni
Don Giovanni
    Bizzarra è inver la scena…
625
    Un'illusione quest'è di già.
verrà il buon vecchio a cena…
Non posso crederla mai verità.
Di te il più stolido trovar non so.
A prepararla andiamo…
partiamo via di qui.
(Partono.)
(Parte.)


Camera tetra.
SCENA XII
Donn'Anna, Don Ottavio.
Don Ottavio
1210
Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo
vedrem puniti in breve i gravi eccessi;
vendicati sarem.
Donn'Anna
Ma il padre, oddio!
Don Ottavio
Convien chinare il ciglio
ai voleri del ciel: respira, o cara!
1215
Di tua perdita amara
fia domani un compenso
questo cor, questa mano…
che il mio tenero amor…
Donn'Anna
Oh dèi! Che dite
in sì tristi momenti…
Don Ottavio
E che? Vorresti
1220
con indugi novelli
accrescer le mie pene?
Crudele!
Donn'Anna
Ah no, mio bene!
Troppo mi spiace
allontanarti un ben che lungamente
1225
la nostra alma desia… ma il mondo… oddio…
Non sedur la costanza
del sensibil mio core!
Abbastanza per te mi parla amore.
    Non mi dir, bell'idol mio,
1230
che son io crudel con te;
tu ben sai quant'io t'amai,
tu conosci la mia fé.
    Calma, calma il tuo tormento,
se di duol non vuoi ch'io mora;
1235
forse un giorno il cielo ancora
sentirà pietà di me.
(Parte.)
Don Ottavio
Ah si segua il suo passo: io vo' con lei
dividere i martiri;
saran meco men gravi i suoi sospiri.
(Parte.)


Sala, una mensa preparata per mangiare.


Camera di Don Giovanni.
SCENA XXI
Lanterna che apparecchia la tavola, poi Donna Elvira.
Lanterna
È la gran vita quella di servire
a un padron come il mio! Qui non si trova
630
mai ora destinata
né al dormir né al mangiare.
E quello che fa lui bisogna fare.
Guai a chi fa al contrario!
Quello ch'è peggio, non vien mai il salario.
635
Qualche mancia così per estro pazzo;
ma assai più del denaro è lo strapazzo.
(Si sente a battere.)
Picchiano… E chi mai diavolo vuol essere?
Vediamo.
(Va ad aprire e nel vedere Donna Elvira resta sorpreso.)
Oh poffar Bacco!
Illustrissima? Voi?
Donna Elvira
La tua sorpresa
640
non è senza ragione.
Avverti ch'io qui sono il tuo padrone.
Lanterna
Non è ancora arrivato,
vel giuro in verità… Ma zitto… Io credo
che giusto adesso arrivi… È lui sicuro
645
ed in cucina io me ne vado tosto,
perché si appronti subito l'arrosto.
(Parte.)
SCENA XIII
In Bertatis Libretto-Vorlage Venedig 1787 ist die Reihenfolge der Scena mit Don Giovannis Abendessen (SCENA XXIII = Da Pontes II/13) und der Scena mit Donna Elviras Eintritt (SCENA XXII = Da Pontes II/14) umgekehrt.SCENA XXIII
Finale
Don Giovanni, Leporello, alcuni suonatori.
Don Giovanni, Pasquariello e Lanterna.
Don Giovanni
Don Giovanni
(Va a sedere alla tavola.)
1240
    Già la mensa è preparata,
voi suonate, amici cari:
già che spendo i miei danari,
io mi voglio divertir.
Leporello, presto, in tavola!
Presto, presto, alla cena.
Leporello
Pasquariello
1245
Son prontissimo a ubbidir.
Sì signor, sì signore.
(I servi portano in tavola mentre Leporello vuol uscire.)
(Lanterna porge le pietanze a Pasquariello e questo le mette in tavola.)
(I suonatori cominciano a suonare, e Don Giovanni mangia.)
In Bertatis Libretto-Vorlage Venedig 1787 kommt der Verweis auf das Tefelkonzert erst später als in Da Pontes Libretto vor.(Segue concerto di stromenti. Don Giovanni e Pasquariello mangiano. Lanterna a misura che Pasquariello gira la testa subito gli cambia il piatto.)
Don Giovanni
    Che ti par del bel concerto?
Leporello
È conforme al vostro merto.
Don Giovanni
Ah che piatto saporito!
Leporello
(A parte.)
Ah che barbaro appetito!
Leporello
1250
Che bocconi da gigante,
mi par proprio di svenir.
Don Giovanni
(A parte.)
Nel veder i miei bocconi
gli par proprio di svenir.
Don Giovanni
    Piatto!
Leporello
Servo.
Don Giovanni
Don Giovanni
Versa il vino.
Da bere.
(Leporello versa il vino nel bicchiere.)
(Viene servito.)
1255
Eccellente marzimino!