Kritische Editon des vertonten Textes (Partiturtext)   Kritische Edition der Libretto-Vorlage Turin 1757 (Libretto)  
N° 7 Aria
Publio
    Quercia annosa su l'erte pendici
    Quercia annosa su l'erte pendici
fra 'l contrasto dei venti nemiciVariante in den Textwiederholungen:
fra il contrasto dei venti nemici
fra 'l contrasto de' venti nemici
230
più sicura, più salda si fa.
230
più sicura, più salda si fa.
    Ché, se il verno le chiome le sfronda,
    Ché, se 'l verno le chiome le sfronda,
più nel suolo col piè si profonda,
più nel suolo col piè si profonda,
forza acquista se perde beltà.
forza acquista se perde beltà.
Recitativo
Scipione
Scipione
Giacché al voler de' fati
Giacché al voler de' fati
235
l'opporsi è vano, ubbidirò.
235
l'opporsi è vano, ubbidirò.
Costanza
Costanza
Scipione,
Scipione,
or di sceglier è tempo.
or di scegliere è tempo.
Fortuna
Fortuna
Istrutto or sei:
Istrutto or sei:
puoi giudicar fra noi.
puoi giudicar fra noi.
Scipione
Scipione
Publio, si vuole
Publio, si vuole
ch'una di queste dèe…
ch'una di queste dèe…
Publio
Publio
Tutto m'è noto.
Tutto m'è noto.
Eleggi a voglia tua.
Eleggi a voglia tua.
Scipione
Scipione
Deh mi consiglia,
Deh mi consiglia,
240
gran genitor.
240
gran genitor.
Emilio
Emilio
Ti usurperebbe, o figlio,
Ti usurperebbe, o figlio,
la gloria della scelta il mio consiglio.
la gloria della scelta il mio consiglio.
Fortuna
Fortuna
Se brami esser felice,
Se brami esser felice,
Scipio, non mi stancar: prendi il momento
Scipio, non mi stancar: prendi il momento
in cui t'offro il crin.
in cui t'offro il mio crin.
Scipione
Scipione
Ma tu, che tanto
Ma tu, che tanto
245
importuna mi sei, di': qual ragione
245
importuna mi sei, di': qual ragione
tuo seguace mi vuol? Perché degg'io
tuo seguace mi vuol? Perché degg'io
sceglier più te che l'altra?
sceglier più te che l'altra?
Fortuna
Fortuna
E che farai
E che farai
s'io non secondo amica
s'io non secondo amica
l'imprese tue? Sai quel ch'io posso? Io sono
l'imprese tue? Sai quel ch'io posso? Io sono
250
d'ogni mal, d'ogni bene
250
d'ogni mal, d'ogni bene
l'arbitra colaggiù. Questa è la mano
l'arbitra colaggiù. Questa è la mano
che sparge a suo talento e gioie e pene,
che sparge a suo talento e gioie e pene,
ed oltraggi ed onori,
ed oltraggi ed onori,
e miserie e tesori. Io son colei
e miserie e tesori. Io son colei
255
che fabbrica, che strugge,
255
che fabbrica, che strugge,
che rinnova gl'imperi. Io, se mi piace,
che rinnova gl'imperi. Io, se mi piace,
in soglio una capanna, io, quando voglio,
in soglio una capanna, io, quando voglio,
cangio in capanna un soglio. A me soggetti
cangio in capanna un soglio. A me soggetti
sono i turbini in cielo,
sono i turbini in cielo,
260
son le tempeste in mar. Delle battaglie
260
son le tempeste in mar. Delle battaglie
io regolo il destin. Se fausta io sono,
io regolo il destin. Se fausta io sono,
dalle perdite istesse
dalle perdite istesse
fo germogliar le palme; e s'io m'adiro,
fo germogliar le palme; e s'io m'adiro,
svelgo di man gli allori
svelgo di man gli allori
265
sul compir la vittoria ai vincitori.
265
sul compir la vittoria ai vincitori.
Che più? Dal regno mio
Che più? Dal regno mio
non va esente il valore,
non va esente il valore,
non la virtù; ché, quando vuol la sorte,
non la virtù; ché, quando vuol la sorte,
sembra forte il più vil, vile il più forte;
sembra forte il più vil, vile il più forte;
270
e a dispetto d'Astrea
270
e a dispetto d'Astrea
la colpa è giusta e l'innocenza è rea.
la colpa è giusta e l'innocenza è rea.
N° 8 Aria
Fortuna
    A chi serena io miro
    A chi serena io miro
chiaro è di notte il cielo;
chiaro è di notte il cielo;
torna per lui nel gelo
torna per lui nel gelo
275
la terra a germogliar.
275
la terra a germogliar.
    Ma se a taluno io giro
    Ma se a taluno io giro
torbido il guardo e fosco,
torbido il guardo e fosco,
fronde gli niega il bosco,
fronde gli niega il bosco,
onde non trova in mar.
onde non trova in mar.
Recitativo
Scipione
Scipione
280
E a sì enorme possanza
280
E a sì enorme possanza
chi s'opponga non v'è?
chi s'opponga non v'è?
Costanza
Costanza
Sì, la Costanza.
Sì, la Costanza.
Io, Scipio, io sol prescrivo
Io, Scipio, io sol prescrivo
limiti e leggi al suo temuto impero.
limiti e leggi al suo temuto impero.
Dove son io non giunge
Dove son io non giunge
285
l'instabile a regnar, ché in faccia mia
285
l'instabile a regnar, ché in faccia mia
non han luce i suoi doni
non han luce i suoi doni
né orror le sue minacce. È ver che oltraggio
né orror le sue minacce. È ver che oltraggio
soffron talor da lei
soffron talor da lei
il valor, la virtù; ma le bell'opre,
il valor, la virtù; ma le bell'opre,
290
vindice de' miei torti, il tempo scopre.
290
vindice de' miei torti, il tempo scopre.
Son io, non è costei,
Son io, non è costei,
che conservo gl'imperi: e gli avi tuoi,
che conservo gl'imperi: e gli avi tuoi,
la tua Roma lo sa. Crolla ristretta
la tua Roma lo sa. Crolla ristretta
da Brenno, è ver, la libertà latina
da Brenno, è ver, la libertà latina
295
nell'angusto Tarpeo; ma non ruina.
295
nell'angusto Tarpeo; ma non ruina.
Dell'Aufido alle sponde
Dell'Aufido alle sponde
si vede, è ver, miseramente intorno
si vede, è ver, miseramente intorno
tutta perir la gioventù guerriera
tutta perir la gioventù guerriera
il console roman; ma non dispera.
il console roman; ma non dispera.
300
Annibale s'affretta
300
Annibale s'affretta
di Roma ad ottener l'ultimo vanto,
di Roma ad ottener l'ultimo vanto,
e co' vessilli suoi quasi l'adombra;
e co' vessilli suoi quasi l'adombra;
ma trova in Roma intanto
ma trova in Roma intanto
prezzo il terren che 'l vincitore ingombra.
prezzo il terren che 'l vincitore ingombra.
305
Son mie prove sì belle, e a queste prove
305
Son mie prove sì belle, e a queste prove
non resiste Fortuna. Ella si stanca,
non resiste Fortuna. Ella si stanca,
e alfin cangiando aspetto
e alfin cangiando aspetto
mia suddita diventa a suo dispetto.
mia suddita diventa a suo dispetto.
N° 9 Aria
Costanza
    Biancheggia in mar lo scoglio,
    Biancheggia in mar lo scoglio,
310
par che vacilli, e pare
310
par che vacilli, e pare
che lo sommerga il mare
che lo sommerga il mare
fatto maggior di sé.
fatto maggior di sé.
    Ma dura a tanto orgoglio
    Ma dura a tanto orgoglio
quel combattuto sasso,
quel combattuto sasso,
315
e 'l mar tranquillo e basso
315
e 'l mar tranquillo e basso
poi gli lambisce il piè.
poi gli lambisce il piè.
Recitativo
Scipione
Scipione
Non più. Bella Costanza,
Non più. Bella Costanza,
guidami dove vuoi. D'altri non curo,
guidami dove vuoi. D'altri non curo,
eccomi tuo seguace.
eccomi tuo seguace.
Fortuna
Fortuna
E i doni miei?
E i doni miei?
Scipione
Scipione
320
Non bramo e non ricuso.
320
Non bramo e non ricuso.
Fortuna
Fortuna
E il mio furore?
E 'l mio furore?
Scipione
Scipione
Non sfido e non pavento.
Non sfido e non pavento.
Fortuna
Fortuna
Invan potresti,
Invan potresti,
Scipio, pentirti un dì. Guardami in viso,
Scipio, pentirti un dì. Guardami in viso,
pensaci, e poi decidi.
pensaci, e poi decidi.
Scipione
Scipione
Ho già deciso.
Ho già deciso.
N° 10 Aria
Scipione
    Di' che sei l'arbitra
    Di' che sei l'arbitra
325
del mondo intero,
325
del mondo intero,
ma non pretendere
ma non pretendere
perciò l'impero
perciò l'impero
d'un'alma intrepida,
d'un'alma intrepida,
d'un nobil cor.
d'un nobil cor.
330
    Te vili adorino,
330
    Te vili adorino,
nume tiranno,
nume tiranno,
quei che non prezzano,
quei che non prezzano,
quei che non hanno
quei che non hanno
che 'l basso merito
che 'l basso merito
335
del tuo favor.
335
del tuo favor.
Recitativo
Fortuna
Fortuna
E v'è mortal che ardisca
E v'è mortal che ardisca
negarmi i voti suoi? che il favor mio
negarmi i voti suoi? che 'l favor mio
non procuri ottener?
non proccuri ottener?
Scipione
Scipione
Sì, vi son io.
Sì, vi son io.
Recitativo
Fortuna
Fortuna
E ben, provami
E ben, provami
avversa. Olà, venite,
avversa. Olà, venite,
340
orribili disastri, atre sventure,
340
orribili disastri, atre sventure,
ministre del mio sdegno:
ministre del mio sdegno:
quell'audace opprimete; io vel consegno.
quell'audace opprimete; io vel consegno.
Scipione
Scipione
Stelle! Che fia? Qual sanguinosa luce!
Stelle! Che fia? Qual sanguinosa luce!
Che nembi! Che tempeste!
Che nembi! Che tempeste!
345
Che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
345
Che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
per le sconvolte sfere
per le sconvolte sfere
terribile fragor! Cento saette
terribile fragor! Cento saette
mi striscian fra le chiome, e par che tutto
mi striscian fra le chiome, e par che tutto
vada sossopra il ciel.
vada sossopra il ciel.
No, non pavento,
No, non pavento,
350
empia Fortuna: invan minacci; invano,
350
empia Fortuna: invan minacci; invano,
perfida, ingiusta dea… Ma chi mi scuote?
perfida, ingiusta dea… Ma chi mi scuote?
Con chi parlo? Ove son? Di Masinissa
Con chi parlo? Ove son? Di Masinissa
questo è pure il soggiorno. E Publio? E il padre?
questo è pure il soggiorno. E Publio? E 'l padre?
E gli astri? E il ciel? Tutto sparì. Fu sogno
E gli astri? E 'l ciel? Tutto sparì. Fu sogno
355
tutto ciò ch'io mirai?
355
tutto ciò ch'io mirai?
No, la Costanza
No, la Costanza
sogno non fu; meco rimase: io sento
sogno non fu; meco rimase: io sento
il nume suo che mi riempie il petto.
il nume suo che mi riempie il petto.
V'intendo, amici dèi: l'augurio accetto.
V'intendo, amici dèi: l'augurio accetto.
Licenza
Licenza
Recitativo
Soprano per la Licenza
Non è Scipio, o signore, (ah chi potrebbe
Non è Scipio, o signore, (ah chi potrebbe
360
mentir dinanzi a te!) non è l'oggetto
360
mentir dinanzi a te!) non è l'oggetto
Scipio de' versi miei: di te ragiono
Scipio de' versi miei: di te ragiono
quando parlo di lui. Quel nome illustre
quando parlo di lui. Quel nome illustre
è un vel di cui si copre
è un vel di cui si copre
il rispettoso mio giusto timore.
il rispettoso mio giusto timore.
365
Ma Scipio esalta il labbro,
365
Ma Scipio esalta il labbro,
e Girolamoil core.Die Azione teatrale Il sogno di Scipione wurde ursprünglich für den Salzburger Fürsterzbischof Sigmund von Schrattenbach (damals Brotherr und Gönner von Leopold und Wolfgang Amadé Mozart) komponiert. Ursprünglicher Anlass für die Komposition könnte der Jahrestag der Konsekration von Schrattenbach am 21. Dezember 1771, der 50. Jahrestag seiner Priesterweihe am 19. Januar 1772 oder sein Geburtstag am 28. Februar 1771 gewesen sein. Als Vater und Sohn Mozart am 15. Dezember 1771 von der zweiten Italienreise nach Salzburg zurückkehrten, lag Erzbischof Schrattenbach jedoch im Sterben. Nach seinem Tod am 16. Dezember 1771 wurde Erzbischof Hieronymus von Colloredo als neuer Erzbischof von Salzburg gewählt. Dementsprechend widmete Mozart das Werk im Rezitativ der Licenza um. Wie eine genaue Untersuchung des Autographs des Rezitativs durch Ultraviolettphotographie ergeben hat, stand in den Takten 10 und 11 unter dem von Leopold Mozart eingetragenen Namen des endgültigen Widmungsträgers Girolamo (Hieronymus) der von Wolfgang Amadé Mozart geschriebene Name Sigismondo (Siegismund). Vgl. dazu Josef-Horst Lederer, „Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. VIIf.
e Carloil core.Il sogno di Scipione wurde im Jahr 1735 anlässlich der Geburtstagsfeierlichkeiten Kaisers Karls VI. in Wien von Metastasio geschrieben und von Luca Antonio Predieri vertont. Die Azione teatrale nimmt auf die unglücklichen kriegerischen Auseinandersetzungen der österreichischen Truppen in Italien während des Polnischen Thronfolgekrieges (1733-1738) Bezug. Der Widmungsträger Karl VI. wird in der Licenza wie in der enkomiastischen Dichtung der Zeit üblich direkt und unverhohlen angesprochen und gehuldigt.
N° 11 Aria della LicenzaMöglicherweise für die Inthronisation seines neuen Dienstherren Hieronymus von Colloredo am 29. April 1772 hat Mozart den Text der Aria della Licenza nochmals vertont. Die nachkomponierte Aria della Licenza II (Nr. 11b) wurde dann von Leopold Mozart in das Autograph zwischen die ursprüngliche Aria della Licenza I (Nr. 11a) und den Schlusschor (Nr. 12) eingefügt. Vgl. dazu Josef-Horst Lederer,„Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. IXf und Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/6), Kassel 1979, S. 17.
Soprano per la Licenza
    Ah perché cercar degg'io
    Ah perché cercar degg'io
fra gli avanzi dell'oblio
fra gli avanzi dell'obblio
ciò che in te ne dona il ciel!
ciò che in te ne dona il ciel!
    Di virtù chi prove chiede,
    Di virtù chi prove chiede,
370
l'ode in quegli e in te le vede:
l'ode in quegli, in te le vede:
e l'orecchio ognor del guardo
370
e l'orecchio ognor del guardo
è più tardo e men fedel.
è più tardo e men fedel.
N° 12 Coro
Coro
Coro
    Cento volte con lieto sembiante,
    Cento volte con lieto sembiante,
prence eccelso, dall'onde marineVariante in den Textwiederholungen:
prince eccelso, dall'onde marine
grand'Augusto, dall'onde marine
375
torni l'alba d'un dì sì seren.
torni l'alba d'un dì sì seren.
    E rispetti la diva incostante
375
    E rispetti la diva incostante
quella mitra che porti sul crine,
quella fronda che porti sul crine,
l'alma grande che chiudi nel sen.
l'alma grande che chiudi nel sen.
FINE.
FINE.