Kritische Edition des vertonten Textes (Partiturtext)   Kritische Edition des Librettos (Libretto)  
Scena II
Scena II
Ascanio solo.
Ascanio.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
Perché tacer degg'io?
Perché ignoto volermi all'idol mio?
Che dura legge, o dea!
Che oscura legge, o dea,
Mi desti in seno
è mai questa per me! Mi desti in seno
tu le fiamme innocenti; i giusti affetti
tu le fiamme innocenti; i giusti affetti
150
solleciti, fomenti; e, a lei vicino,
solleciti, fomenti; e poi tu stessa
nel più lucido corso il mio destino
150
nel più lucido corso il mio destino
improvvisa sospendi?…
improvvisa sospendi?…
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi?…
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi?…
Perché tacer degg'io?
155
Perché ignoto volermi all'idol mio?
Folle! Che mai vaneggio!
Folle! Che mai vaneggio?
So che m'ama la dea:
So che m'ama la dea:
mi fido a lei.
mi fido a lei.
Deh perdonami, o madre, i dubbi miei.
155
Deh perdonami, o madre, i dubbi miei.
Ma la ninfa dov'è? Tra queste rive
Ma la ninfa dov'è? Tra queste rive
160
chi m'addita il mio bene? Ah sì, cor mio,
chi m'addita il mio bene? Ah sì, cor mio,
lo scoprirem ben noi.
lo scoprirem ben noi.
Dove in un volto
Dove in un volto
tutti apparir de la virtù vedrai
tutti apparir de la virtù vedrai
i più limpidi rai, dove congiunte
160
i più limpidi rai, dove congiunte
facile maestà, grave dolcezza,
facile maestà, grave dolcezza,
165
ingenua sicurezza
ingenua sicurezza
e celeste pudore, ove in due lumi
e celeste pudore, ove in due lumi
tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
le grazie delicate e il genio ardente,
165
le grazie delicate e il genio ardente,
là vedrai la mia sposa.
là vedrai la mia sposa.
A te il diranno
A te il diranno
170
i palpiti soavi, i moti tuoi:
i palpiti soavi, i moti tuoi:
ah sì, cor mio, la scoprirem ben noi.
ah sì, cor mio, la scoprirem ben noi.
N° 5 Aria
Ascanio
    Cara, lontano ancora
    Cara, lontano ancora
la tua virtù m'accese:
170
la tua virtù m'accese:
al tuo bel nome allora
al tuo bel nome allora
175
appresi a sospirar.
appresi a sospirar.
    Invan ti celi, o cara:
    Invan ti celi, o cara:
quella virtù sì rara
quella virtù sì rara
nella modestia istessa
175
nella modestia istessa
più luminosa appar.
più luminosa appar.
Scena III
Scena III
Ascanio, Fauno, Coro di pastori.
Ascanio, Fauno, Coro di pastori.
N° 6 Coro di pastori
Coro
Coro
180
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.Variante in den Textwiederholungen:
qui l'incateni Amor.
180
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
(Ritirandosi in disparte.)
(Ritirandosi in disparte.)
Ma qual canto risona?
Ma qual canto risona?
185
Qual turba di pastor mi veggio intorno?
Qual turba di pastor mi veggio intorno?
Fauno
Fauno
(Non badando ad Ascanio.)
(Non badando ad Ascanio.)
Qui dove il loco e l'arte
Qui dove il loco e l'arte
apre comodo spazio
apre comodo spazio
ai solenni concili, al sacro rito,
185
ai solenni concili, al sacro rito,
qui venite, o pastori. Il giorno è questo
qui venite, o pastori. Il giorno è questo
190
sacro a la nostra diva. Al suo bel nome,
sacro a la nostra diva. Al suo bel nome,
non a Bacco e a Vertunno,
non a Bacco e a Vertunno,
render grazie sogliamo
render grazie sogliamo
presso al cader del fortunato autunno.
190
presso al cader del fortunato autunno.
Il ministro del cielo, il saggio Aceste,
Il ministro del cielo, il saggio Aceste,
195
sembra che tardi. In gran pensieri avvolto
sembra che tardi. In gran pensieri avvolto
pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
d'un'insolita gioia il sacro volto.
d'un'insolita gioia il sacro volto.
Forse il dono promesso è a noi vicino:
195
Forse il dono promesso è a noi vicino:
forse la dea pietosa
forse la dea pietosa
200
del fido popol suo compie il destino.
del fido popol suo compie il destino.
N° 7 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si replica il Coro de Pastori“ ersetzt. Bei der Abschrift D ist der Chor ausgeschrieben. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 36.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
200
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
(Il coro siede lungo la serie degli alberi disponendosi vagamente.)
(Il coro siede lungo la serie degli alberi disponendosi vagamente.)
Recitativo
Fauno
Fauno
(Volgendosi ad Ascanio.)
(Volgendosi ad Ascanio.)
205
Ma tu chi sei, che ignoto
Ma tu chi sei, che ignoto
qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
pur mi fa sovvenir quando alcun dio
pur mi fa sovvenir quando alcun dio
fra i mortali discende. E qual desioVariante in den Textwiederholungen:
tra i mortali discende. E qual desio
205
tra i mortali discende. E qual desio
ti conduce fra noi?
ti conduce fra noi?
Ascanio
Ascanio
(Accostandosi a Fauno.)
(Accostandosi a Fauno.)
Stranier son io.
Stranier son io.
210
Qua vaghezza mi guida
Qua vaghezza mi guida
di visitare i vostri colli ameni,
di visitare i vostri colli ameni,
i puri stagni e per il verde piano
i puri stagni e per il verde piano
queste vostre feconde acque correnti.
210
queste vostre feconde acque correnti.
Tra voi, beate genti,
Tra voi, beate genti,
215
fama è nel Lazio che natura amica
fama è nel Lazio che natura amica
tutti raccolga i beni
tutti raccolga i beni
che coll'altre divide.
che coll'altre divide.
Fauno
Fauno
Ah più deggiamo
Ah più deggiamo
al favor d'una diva: e non già quale
215
al favor d'una diva: e non già quale
irreverente il volgo
irreverente il volgo
220
talor sogna gli dèi, ma qual è in cielo
talor sogna gli dèi, ma qual è in cielo
alma figlia di Giove. Il suo sorriso
alma figlia di Giove. Il suo sorriso
dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
questo suol rasserena. Ella que' beni,
220
questo suol rasserena. Ella que' beni,
che natura ne diè, cura, difende,
che natura ne diè, cura, difende,
225
gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
semina l'agio e seco
semina l'agio e seco
l'alma fecondità. Ne le capanne
l'alma fecondità. Ne le capanne
guida l'industria e in libertà modesta
225
guida l'industria e in libertà modesta
la trattien, la fomenta. Il suo favore
la trattien, la fomenta. Il suo favore
230
è la nostra rugiada, e i lumi suoi
è la nostra rugiada, e i lumi suoi
pari all'occhio del sol sono per noi.
pari all'occhio del sol sono per noi.
N° 8 Aria
Fauno
    Se il labbro più non dice,
    Se il labbro più non dice,
non giudicarlo ingrato.
230
non giudicarlo ingrato.
Chi a tanto bene è nato
Chi a tanto bene è nato
235
sa ben quanto è felice,
sa ben quanto è felice,
ma poi spiegar nol sa.
ma poi spiegar nol sa.
    Quando agli amici tuoi
    Quando agli amici tuoi
torni sul patrio lido,
235
torni sul patrio lido,
vivi e racconta poi:
vivi e racconta poi:
240
"ho visto il dolce nido
"ho visto il dolce nido
de la primiera età."
de la primiera età."
Recitativo
Ascanio
Ascanio
(Quanto soavi al core
(Quanto soavi al core
de la tua stirpe, o dea,
240
de la tua stirpe, o dea,
sonan mai queste lodi!)
sonan mai queste lodi!)
Fauno
Fauno
(Guardando da un lato nell'interno della scena. Il coro si alza e si avanza.)
(Guardando da un lato nell'interno della scena. Il coro si alza e si avanza.)
Ecco, pastori,
Ecco, pastori,
245
ecco lento dal colle
ecco lento dal colle
il venerando Aceste; al par con lui
il venerando Aceste; al par con lui
ecco scende la ninfa…
ecco scende la ninfa…
Ascanio
Ascanio
Oh ciel, qual ninfa?
Oh ciel, qual ninfa?
Parla, dimmi, o pastor…
245
Parla, dimmi, o pastor…
Fauno
Fauno
Silvia, d'Alcide
Silvia, d'Alcide
chiara stirpe divina.
chiara stirpe divina.
Ascanio
Ascanio
(Ahimè, cor mio,
(Ahimè, cor mio,
250
frena gl'impeti tuoi:
frena gl'impeti tuoi:
l'adorata mia sposa ecco vicina.)
l'adorata mia sposa ecco vicina.)
Fauno
Fauno
(Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.)
(Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.)
Mira, o stranier, come il bel passo move
Mira, o stranier, come il bel passo move
maestosa e gentile: a le seguaci
250
maestosa e gentile: a le seguaci
come umana sorride,
come umana sorride,
255
come tra lor divide
come tra lor divide
i guardi e le parole. In que' begli atti
i guardi e le parole. In que' begli atti
non par che scolta sia
non par che scolta sia
l'altezza del pensiero, e di quell'alma
255
l'altezza del pensiero, e di quell'alma
la soave armonia?
la soave armonia?
Ascanio
Ascanio
(È vero, è vero.
(È vero, è vero.
260
Più resister non so. Se qui l'attendo
Più resister non so. Se qui l'attendo
scopro l'arcano e al giuramento io manco.
scopro l'arcano e al giuramento io manco.
Partasi omai.)
Partasi omai.)
Fauno
Fauno
Garzone, a te non lice
Garzone, a te non lice
qui rimaner, ché la modesta Silvia
260
qui rimaner, ché la modesta Silvia
non vorria testimon de' suoi pensieri
non vorria testimon de' suoi pensieri
265
un ignoto straniere. E se desio
un ignoto straniere. E se desio
d'ammirarla vicino e al patrio suolo
d'ammirarla vicino e al patrio suolo
fama portar de' pregi suoi t'accese,
fama portar de' pregi suoi t'accese,
là confuso ti cela.
265
là confuso ti cela.
(Accennando il coro de' pastori.)
(Accennando il coro de' pastori.)
Ascanio
Ascanio
S'adempia il tuo voler, pastor cortese.
S'adempia il tuo voler, pastor cortese.
(Si ritira e si suppone confuso fra il coro. Il coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste e di Silvia.)
(Si ritira e si suppone confuso fra il coro. Il coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste e di Silvia.)
Scena IV
Scena IV
Ascanio, Fauno, Coro, Aceste, Silvia con seguito di pastorelle.
Ascanio, Fauno, Coro, Aceste, Silvia con seguito di pastorelle.
N° 9 Coro di pastori e pastorelle o ninfe, e ballo
Coro
Coro
270
    Hai di Diana il core,
    Hai di Diana il core,
di Pallade la mente.
di Pallade la mente.
Sei dell'erculea gente,
Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.
270
saggia donzella, il fior.
Parte del coro
Parte del coro
    I vaghi studi e l'arti
    I vaghi studi e l'arti
275
son tuo diletto e vanto,
son tuo diletto e vanto,
e de le muse al canto
e delle muse al canto
presti l'orecchio ancor.
presti l'orecchio ancor.
Coro
Coro
    Sei dell'erculea gente,
275
    Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.Variante in den Textwiederholungen:
saggia donzella, il fiore.
saggia donzella, il fior.
Parte del coro
Parte del coro
280
    Ha nel tuo core il nido
    Ha nel tuo core il nido
ogni virtù più bella,
ogni virtù più bella,
ma la modestia è quella
ma la modestia è quella
che vi risplende ognor.
280
che vi risplende ognor.
Coro
Coro
    Hai di Diana il core,
    Hai di Diana il core,
285
di Pallade la mente.
di Pallade la mente.
Sei dell'erculea gente,
Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.
saggia donzella, il fior.
Recitativo
Aceste
Aceste
Oh generosa diva,
285
Oh generosa diva,
oh delizia degli uomini, oh del cielo
oh delizia degli uomini, oh del cielo
290
ornamento e splendor! Che più potea
ornamento e splendor! Che più potea
questo suol fortunato
questo suol fortunato
aspettarsi da te? Qual più ti resta,
aspettarsi da te? Qual più ti resta,
fido popol devoto,
290
fido popol devoto,
per la sua deità preghiera o voto?
per la sua deità preghiera o voto?
295
Ogni cosa è compiuta.
Ogni cosa è compiuta.
Dell'indigete Enea
Dell'indigete Enea
la sospirata prole
la sospirata prole
vostra sarà pria che tramonti il sole.
295
vostra sarà pria che tramonti il sole.
N° 10 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori Venga Venga“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 44.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
300
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Aceste
Aceste
Di propria man la dea
300
Di propria man la dea
a voi la donerà. Né basta ancora:
a voi la donerà. Né basta ancora:
305
qui novella città sorger vedrete,
qui novella città sorger vedrete,
de la diva e del figlio opra sublime.
de la diva e del figlio opra sublime.
Questi poveri alberghi,
Questi poveri alberghi,
queste capanne anguste
305
queste capanne anguste
fieno eccelsi palagi e moli auguste.
fieno eccelsi palagi e moli auguste.
310
Altre dell'ampie moli
Altre dell'ampie moli
saran sacre a le ninfeDie Edition folgt hier anders als die NMA die Fassung der autographen Partitur und der Abschrift F („Altre dell’ampie moli saran sacre a le ninfe“) entgegen der Fassung des Libretto-Erstdrucks und der Abschrift B („Altre dell’ampie moli saran sacre a le muse“)., altre custodi
saran sacre a le muse, altre custodi
de le prische memorie ai dì venturi,
de le prische memorie ai dì venturi,
altre ai miseri asilo,
310
altre ai miseri asilo,
altre freno agli audaci, altre tormento
altre freno agli audaci, altre tormento
315
a la progenie rea del mostro orrendo
a la progenie rea del mostro orrendo
che già infamia e spavento
che già infamia e spavento
fu dei boschi aventini
fu dei boschi aventini
e periglio funesto a noi vicini.
315
e periglio funesto a noi vicini.
N° 11 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori Venga Venga“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 45.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
320
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
    Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Aceste
Aceste
(Rivolto a Silvia.)
(Rivolto a Silvia.)
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno
320
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno
de la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
de la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
325
oggi sposa sarai. Oggi d'Ascanio
oggi sposa sarai. Oggi d'Ascanio
il conforto sarai, l'amor, la speme:
il conforto sarai, l'amor, la speme:
ambi di questo suolo
ambi di questo suolo
la delizia e il piacer sarete insieme.
325
la delizia e il piacer sarete insieme.
N° 12 Aria
Aceste
    Per la gioia in questo seno
    Per la gioia in questo seno
330
l'alma, oh dio! balzar mi sento.
l'alma, oh dio! balzar mi sento.
All'eccesso del contento,
All'eccesso del contento,
no, resistere non sa.
no, resistere non sa.
    Silvia cara, amici miei,
330
    Silvia cara, amici miei,
se con me felici siete,
se con me felici siete,
335
ah venite e dividete
ah venite, dividete
il piacer che in cor mi sta.
il piacer che in cor mi sta.
Recitativo
Silvia
Silvia
(Misera! Che farò?) Narrami, Aceste:
(Misera! Che farò?) Narrami, Aceste:
onde sai tutto ciò?
335
onde sai tutto ciò?
Aceste
Aceste
La dea me 'l disse.
La dea me 'l disse.
Silvia
Silvia
Quando?
Quando?
Aceste
Aceste
Non bene ancora
Non bene ancora
340
si tignevan le rose
si tignevan le rose
de la passata aurora.
de la passata aurora.
Silvia
Silvia
E che t'impose?
E che t'impose?
Aceste
Aceste
D'avvertirne te stessa,
D'avvertirne te stessa,
d'avvertirne i pastori; e poi disparve
340
d'avvertirne i pastori; e poi disparve
versando dal bel crin divini odori.
versando dal bel crin divini odori.
Silvia
Silvia
345
(Ah che più far non so. Taccio?… Mi scopro?…)
(Ah che più far non so. Taccio?… Mi scopro?…)
Aceste
Aceste
(Ma la ninfa si turba?…
(Ma la ninfa si turba?…
Numi! Che sarà mai?…)
Numi! Che sarà mai?…)
Silvia
Silvia
(No, che non lice
(No, che non lice
in simil uopo all'anime innocenti
345
in simil uopo all'anime innocenti
celar gli affetti loro.) Odimi, Aceste…
celar gli affetti loro.) Odimi, Aceste…
Aceste
Aceste
350
Cieli! Che dir mi vuoi?
Cieli! Che dir mi vuoi?
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
Silvia
Silvia
Padre… Oh numi!… Che pena!… Io sono amante.
Padre… Oh numi!… Che pena!… Io sono amante.
Aceste
Aceste
(Ahimè, respiro alfine.)
350
(Ahimè, respiro alfine.)
E ti affanni perciò? Non è d'amore
E ti affanni perciò? Non è d'amore
355
degno il tuo sposo? O credi
degno il tuo sposo? O credi
colpa l'amarlo?
colpa l'amarlo?
Silvia
Silvia
Anzi, qual nume, o padre,
Anzi, qual nume, o padre,
lo rispetto e l'onoro. I pregi suoi
lo rispetto e l'onoro. I pregi suoi
tutti ho fissi nell'alma. Ognun favella
355
tutti ho fissi nell'alma. Ognun favella
di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
360
chi diletto d'Urania, e chi l'appella
chi diletto d'Urania, e chi l'appella
de le muse sostegno;
de le muse sostegno;
chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
Del suo gran padre in lui
360
Del suo gran padre in lui
il magnanimo cor chi dice impresso,
il magnanimo cor chi dice impresso,
365
chi de la dea celeste
chi de la dea celeste
l'immensa carità trasfusa in esso.
l'immensa carità trasfusa in esso.
N° 13 Cavatina
Silvia
    Sì, ma d'un altro amoreVariante in den Textwiederholungen:
Sì, ma sento d'un altro amore,
    Sì, ma d'un altro amore
sento la fiamma in petto:
365
sento la fiamma in petto:
e l'innocente affetto
e l'innocente affetto
370
solo a regnar non è.
solo a regnar non è.
Recitativo
Aceste
Aceste
Ah no, Silvia, t'inganni,
Ah no, Silvia, t'inganni,
innocente che sei. Già per lung'uso
innocente che sei. Già per lung'uso
io più di te la tua virtù conosco.
370
io più di te la tua virtù conosco.
Spiega il tuo core, o figlia.
Spiega il tuo core, o figlia.
375
E al tuo fido custode or ti consiglia.
E al tuo fido custode or ti consiglia.
Silvia
Silvia
Odi, Aceste, e stupisci. Il dì volgea
Odi, Aceste, e stupisci. Il dì volgea
che la mia fé donai
che la mia fé donai
d'esser sposa d'Ascanio all'alma dea.
375
d'esser sposa d'Ascanio all'alma dea.
Mille imagini liete,
Mille imagini liete,
380
che avean color da quel felice giorno,
che avean color da quel felice giorno,
venian volando a la mia mente intorno,
venian volando alla mia mente intorno,
ed ella in dolce sonno
ed ella in dolce sonno
s'obliava innocente preda a loro;
380
s'obliava innocente preda a loro;
quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta,
quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta,
ma desta sì, poiché sugli occhi ancora
ho non men che nel cor quel vago oggetto,
385
comparve un giovanetto. Il biondo crine
apparve un giovanetto. Il biondo crine
sul tergo gli volava, e mista al giglio
385
sul tergo gli volava, e mista al giglio
ne la guancia vezzosa
ne la guancia vezzosa
gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
Padre, non più, perdona.
Padre, non più, perdona.
390
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
va dietro a le lusinghe
390
va dietro a le lusinghe
dell'imagin gentil che lo innamora.
dell'imagin gentil che lo innamora.
Aceste
Aceste
(Che amabile candor!) Segui, che avvenne?
(Che amabile candor!) Segui, che avvenne?
Silvia
Silvia
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
395
regnò nel petto mio, di sé m'accese,
regnò nel petto mio, di sé m'accese,
i miei pensieri ei solo
395
i miei pensieri ei solo
tutti occupar pretese, i sonni miei
tutti occupar pretese, i sonni miei
di sé solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
di sé solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
la cui sembianza ignota,
la cui sembianza ignota,
400
ma la virtù m'è nota,
ma la virtù m'è nota,
meraviglia e rispetto al cor m'ispira;
400
meraviglia e rispetto al cor m'inspira;
dall'altro poi l'imaginato oggetto
dall'altro poi l'imaginato oggetto
tenerezza ed amor mi desta in petto.
tenerezza ed amor mi desta in petto.
Aceste
Aceste
No, figlia, non temer. Senti la mano
No, figlia, non temer. Senti la mano
405
de la pietosa dea. Questa bell'opra
de la pietosa dea. Questa bell'opra
opra è di lei.
405
opra è di lei.
Silvia
Silvia
Che dici?
Che dici?
Come? Parla, che fia?
Come? Parla, che fia?
Aceste
Aceste
Piacque a la diva
Piacque a la diva
di stringere il bel nodo: in ogni guisa
di stringere il bel nodo: in ogni guisa
vi dispone il tuo core e in sen ti pinge
vi dispone il tuo core e in sen ti pinge
410
la sembianza d'Ascanio.
le sembianze d'Ascanio.
Silvia
Silvia
E come il sai?
E come il sai?
Aceste
Aceste
Sento che in cor mi parla
410
In cor mi parla
un sentimento ignoto,
un sentimento ignoto,
la tua virtù me 'l dice, e m'assicura
la tua virtù me 'l dice, e m'assicura
il favor de la dea.
il favor de la dea.
Silvia
Silvia
Numi! Chi fia
Numi! Chi fia
415
più di me fortunata? Oh Ascanio, oh sposo!
più di me fortunata? Oh Ascanio, oh sposo!
Dunque per te, mio bene,
Dunque per te, mio bene,
l'amoroso desio
415
l'amoroso desio
si raddoppia così dentro al cor mio?
si raddoppia così dentro al cor mio?
Amo adunque il mio sposo
Amo adunque il mio sposo
420
quando un bel volto adoro? Amo lui stesso
quando un bel volto adoro? Amo lui stesso
quando mille virtù pregio ed onoro?
quando mille virtù pregio ed onoro?
N° 14 Aria
Silvia
    Come è felice stato
420
    Come è felice stato
quello d'un'alma fida,
quello d'un'alma fida,
ove innocenza annida,
ove innocenza annida,
425
e non condanna amor!
e non condanna amor!
    Del viver suo beato
    Del viver suo beato
sempre contenta è l'alma:
425
sempre contenta è l'alma:
e sempre in dolce calma
e sempre in dolce calma
va palpitando il cor.
va sospirando il cor.
Recitativo
Aceste
Aceste
430
Silvia, mira che il sole omai s'avanza
Silvia, mira che il sole omai s'avanza
oltre il meriggio. È tempo
oltre il meriggio. È tempo
che si prepari ognuno
430
che si prepari ognuno
ad accoglier la dea. Su via, pastori,
ad accoglier la dea. Su via, pastori,
a coronarci andiam di frondi e fiori.
a coronarci andiam di frondi e fiori.
435
Tu con altri pastor, Fauno, raccogli
Tu con altri pastor, Fauno, raccogli
vaghi rami e ghirlande e qui le reca,
vaghi rami e ghirlande e qui le reca,
onde sia il loco adorno
435
onde sia il loco adorno
quanto si può per noi. Tu ancor prepara
quanto si può per noi. Tu ancor prepara
parte de' cari frutti, onde sull'ara
parte de' cari frutti, onde sull'ara
440
con le odorate gomme ardan votivo
con le odorate gomme ardan votivo
sagrifizio a la dea che a noi li dona.
sagrificio a la dea che a noi li dona.
Se questo dì è festivo
440
Se questo dì è festivo
ogni anno al suo gran nome, or che si deve
ogni anno al suo gran nome, or che si deve
quando sì fausta a noi
quando sì fausta a noi
445
reca il maggior de' benefici suoi?
reca il maggior de' benefici suoi?
N° 15 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 52.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
445
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
(Partono tutti fuorché Ascanio.)
(Partono tutti fuorché Ascanio.)
Scena V
Scena V
Ascanio e poi Venere e Coro di Geni.
Ascanio e poi Venere e Coro di Geni.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
450
Cielo! Che vidi mai? Quale innocenza,
Cielo! Che vidi mai? Quale innocenza,
quale amor, qual virtù! Come non corsi
quale amor, qual virtù! Come non corsi
al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
450
al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
Ah questa volta, o dea, quanto penoso
Ah questa volta, o dea, quanto penoso
l'ubbidirti mi fu! Vieni e disciogli
l'ubbidirti mi fu! Vieni e disciogli
Venere sopraggiunge col coro de' Geni.
(Venere sopraggiunge col coro de' Geni.)
455
questo freno crudele…
questo freno crudele…
Venere
Venere
Eccomi, o figlio.
Eccomi, o figlio.
Ascanio
Ascanio
Lascia, lascia ch'io voli
Lascia, lascia ch'io voli
ove il ridente fato
455
ove il ridente fato
mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
quel candor, quella fé, quanto rispetto
quel candor, quella fé, quanto rispetto
460
m'ispirano nell'alma e quanti, oh dio,
m'inspirano nell'alma e quanti, oh dio,
quanti mantici sono al mio desio!
quanti mantici sono al mio desio!
N° 16 Aria
Ascanio
    Ah di sì nobil alma
460
    Ah di sì nobil alma
quanto parlar vorrei!
quanto parlar vorrei!
Se le virtù di lei
Se le virtù di lei
465
tutte saper pretendi,
tutte saper pretendi,
chiedile a questo cor.
chiedile a questo cor.
    Solo un momento in calma
465
    Solo un momento in calma
lasciami, o diva, e poi
lasciami, o diva, e poi
di tanti pregi suoi
di tanti pregi suoi
470
potrò parlarti allor.
potrò parlarti allor.
Recitativo
Venere
Venere
Un'altra prova a te mirar conviene
Un'altra prova a te mirar conviene
della virtù di Silvia. Ancor per poco
470
de la virtù di Silvia. Ancor per poco
soffri, mia speme. Appena
soffri, mia speme. Appena
qui fia la pastoral turba raccolta,
qui fia la pastoral turba raccolta,
475
che di mia gloria avvolta
che di mia gloria avvolta
comparir mi vedrà. Restano, o figlio,
comparir mi vedrà. Restano, o figlio,
restano ancor pochi momenti, e poi…
475
restano ancor pochi momenti, e poi…
Ascanio
Ascanio
Che non pretendi, o dea,
Da un core impaziente
da un impaziente cor! Ma sia che vuoi.
che non pretendi, o dea! Ma sia che vuoi.
Venere
Venere
(Accennando da un lato.)
(Accennando da un lato.)
480
Là dove sale il colle,
Là dove sale il colle,
finché torni quaggiù Silvia il tuo bene,
finché torni quaggiù Silvia il tuo bene,
ricovrianci per ora. In questo piano
480
ricovrianci per ora. In questo piano
de la nova città le prime moli
de la nova città le prime moli
sorgano intanto, e de' ministri miei
sorgano intanto, e de' ministri miei
485
l'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
l'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
dominerem su l'opra, e qua tornando
dominerem su l'opra, e qua tornando
la pastoral famiglia
485
la pastoral famiglia
n'avrà insieme conforto e meraviglia.
n'avrà insieme conforto e meraviglia.
Olà, Geni miei fidi,
Olà, Geni miei fidi,
490
de le celesti forze
de le celesti forze
raccogliete il valor. Qui del mio sangue
raccogliete il valor. Qui del mio sangue
sorga il felice nido, e d'Alba il nome
490
sorga il felice nido, e d'Alba il nome
suoni famoso poi di lido in lido.
suoni famoso poi di lido in lido.
E tu, mio germe, intanto
E tu, mio germe, intanto
495
a mirar t'apparecchia in quel bel core
a mirar t'apparecchia in quel bel core
di virtude il trionfo e quel d'amore.
di virtude il trionfo e quel d'amore.
N° 17 Aria
Venere
    Al chiaror di que' bei rai,Variante in den Textwiederholungen:
Al chiaror di quei bei rai,
495
    Al chiaror di que' bei rai,
se l'amor fomenta l'ali,
se l'amor fomenta l'ali,
ad amar tutti i mortali
ad amar tutti i mortali
500
il tuo cor solleverà.
il tuo cor solleverà.
    Così poi famoso andrai
    Così poi famoso andrai
degli dèi tra' chiari figli,
500
degli dèi tra i chiari figli,
così fia che tu somigli
così fia che tu somigli
alla mia divinità.
a la mia divinità.
N° 18 Coro di Geni e Grazie
Coro
Coro
505
    Di te più amabile,
    Di te più amabile,
né dea maggiore,
né dea maggiore,
celeste Venere,
505
celeste Venere,
no, non si dà.
no, non si dà.
    Con fren sì placido
    Con fren sì placido
510
reggi ogni core,
reggi ogni core,
che più non bramasi
che più non bramasi
la libertà.
510
la libertà.
BalloVom Ballett zwischen dem ersten und dem zweiten Teil der Serenata hat sich nur die Stimme des Basses in der autographen Partitur erhalten. Vgl. dazu: Luigi Ferdinando Tagliavini, „Vorwort“ zu Ascanio in Alba (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1956, S. XIV sowie Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 57. Die Bassstimme ist im Anhang der NMA abgedruckt.
Molti pastori e pastorelle, secondo l'antecedente comando d'Aceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande e di fiori. Ma, mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantità di Geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi; se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle Grazie e de' Geni veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco ordine d'architettura, con cui dassi principio all'edificazione d'Alba e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti congiunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo che lega l'anteriore con la seguente parte della rappresentazione.
Molti pastori e pastorelle, secondo l'antecedente comando d'Aceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande e di fiori. Ma, mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantità di Geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi; se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle Grazie e de' Geni veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco ordine d'architettura con cui dassi principio all'edificazione d'Alba e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti, congiunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo che lega l'anteriore con la seguente parte della rappresentazione.