Kritische Edition des vertonten Textes (Partiturtext)   Kritische Edition des Librettos (Libretto)  
PARTE PRIMA
PARTE PRIMA
Scena I
Scena I
Area spaziosa destinata alle solenni adunanze pastorali, limitata da una corona d'altissime e fronzute querce che vagamente distribuite all'intorno conciliano un'ombra freschissima e sacra. Veggonsi lungo la serie degli alberi verdi rialzamenti di terreno presentati dalla natura e in varia forma inclinati dall'arte per uso di sedervi con graziosa irregolarità i pastori. Nel mezzo sorge un altare agreste, in cui vedesi scolpito l'animal prodigioso da cui si dice che pigliasse il nome la città d'Alba. Dagl'intervalli che s'aprono fra un albero e l'altro si domina una deliziosa e ridente campagna, sparsa di qualche capanna e cinta in mediocre distanza d'amene colline onde scendono copiosi e limpidi rivi. L'orizzonte va a terminare in azzurrissime montagne, le cui cime si perdono in un cielo purissimo e sereno.
Area spaziosa destinata alle solenni adunanze pastorali, limitata da una corona d'altissime e fronzute querce che vagamente distribuite all'intorno conciliano un'ombra freschissima e sacra. Veggonsi lungo la serie degli alberi verdi rialzamenti di terreno presentati dalla natura e in varia forma inclinati dall'arte per uso di sedervi con graziosa irregolarità i pastori. Nel mezzo sorge un altare agreste, in cui vedesi scolpito l'animal prodigioso da cui si dice che pigliasse il nome la città d'Alba. Dagl'intervalli che s'aprono fra un albero e l'altro si domina una deliziosa e ridente campagna, sparsa di qualche capanna e cinta in mediocre distanza d'amene colline onde scendono copiosi e limpidi rivi. L'orizzonte va a terminare in azzurrissime montagne, le cui cime si perdono in un cielo purissimo e sereno.
N° 1
Venere in atto di scender dal suo carro. Ascanio a lato di esso. Le Grazie e quantità di Geni che cantano e danzano accompagnando la dea. Scesa questa, il carro velato da una legger nuvoletta si dilegua per l'aria.
Venere in atto di scender dal suo carro. Ascanio a lato di esso. Le Grazie e quantità di Geni che cantano e danzano accompagnando la dea. Scesa questa, il carro velato da una legger nuvoletta si dilegua per l'aria.
N° 2 Coro di Geni e Grazie
(Cantano e ballano.)
Coro di Geni
Coro di Geni
    Di te più amabile,
    Di te più amabile,
né dea maggiore,
né dea maggiore,
celeste Venere,
celeste Venere,
no, non si dà.
no, non si dà.
Parte del coro
Parte del coro
5
    Tu sei degli uomini,
5
    Tu sei degli uomini,
o dea, l'amore:
o dea, l'amore:
di te sua gloria
di te sua gloria
il ciel si fa.
il ciel si fa.
Parte del coro
Parte del coro
    Se gode un popolo
    Se gode un popolo
10
del tuo favore,
10
del tuo favore,
più dolce imperio
più dolce imperio
cercar non sa.
cercar non sa.
Coro
Coro
    Con fren sì placido
    Con fren sì placido
reggi ogni core,
reggi ogni core,
15
che più non bramasi
15
che più non bramasi
la libertà.
la libertà.
Recitativo
Venere
Venere
(Al suo seguito che si ritira nell'indietro della scena disponendosi vagamente.)
(Al suo seguito che si ritira nell'indietro della scena disponendosi vagamente.)
Geni, Grazie ed Amori,
Geni, Grazie ed Amori,
fermate il piè, tacete;
fermate il piè, tacete;
frenate, sospendete,
frenate, sospendete,
20
fide colombe, il volo:
20
fide colombe, il volo:
questo è il sacro al mio nume amico suolo.
questo è il sacro al mio nume amico suolo.
Ecco, Ascanio, mia speme, ecco le piagge
Ecco, Ascanio, mia speme, ecco le piagge
che visitammo insieme
che visitammo insieme
il tuo gran padre ed io. Quel tempo ancora
il tuo gran padre ed io. Quel tempo ancora
25
con piacer mi rammento. Anco i presagi
25
con piacer mi rammento. Anco i presagi
parvero disegnar che un giorno fora
parvero disegnar che un giorno fora
del mio favore oggetto
del mio favore oggetto
questo popolo eletto.
questo popolo eletto.
(Accennando l'altare.)
(Accennando l'altare.)
In quell'altare
In quell'altare
vedi la belva incisa
vedi la belva incisa
30
che, d'insolite lane ornata il tergo,
30
che, d'insolite lane ornata il tergo,
a noi comparve. Il grand'Enea lo pose
a noi comparve. Il grand'Enea lo pose
per memoria del fatto: e quindi 'l nome
per memoria del fatto: e quindi il nome
prenderà la città ch'oggi da noi
prenderà la città ch'oggi da noi
avrà illustre principio. Io fin d'allora
avrà illustre principio. Io fin d'allora
35
qui delle grazie mie prodiga sono
35
qui de le grazie mie prodiga sono
al popolo felice, e qui 'l mio core
al popolo felice, e qui 'l mio core
fa sovente ritorno
fa sovente ritorno
dalla beata sfera ove soggiorno.
da la beata sfera ove soggiorno.
Ma qui presente ognora
Ma qui presente ognora
40
con la mia deità regnar non posso:
40
con la mia deità regnar non posso:
tu qui regna in mia vece. Il grande, il pio,
tu qui regna in mia vece. Il grande, il pio,
il tuo buon genitor, che d'Ilio venne
il tuo buon genitor, che d'Ilio venne
a le sponde latine, or vive in cielo
a le sponde latine, or vive in cielo
altro dio fra gli dèi:
altro dio fra gli dèi:
45
e soave mia cura ora tu sei.
45
e soave mia cura oggi tu sei.
Ascanio
Ascanio
Madre, che tal ti piace
Madre, che tal ti piace
esser da me chiamata anzi che dea,
esser da me chiamata anzi che dea,
quanto ti deggio mai!
quanto ti deggio mai!
Venere
Venere
Già quattro volte, il sai,
Già quattro volte, il sai,
50
condusse il sol su questi verdi colli
50
condusse il sol su questi verdi colli
il pomifero autunno,
il pomifero autunno,
dacché al popolo amico il don promisi
da che al popolo amico il don promisi
de la cara mia stirpe. Ognuno attende,
de la cara mia stirpe. Ognuno attende,
ognun brama vederti: all'are intorno
ognun brama vederti: all'are intorno
55
ognun supplice cade, e il bel momento
55
ognun supplice cade, e il bel momento
affretta ognun con cento voti e cento.
affretta ognun con cento voti e cento.
N° 3 Aria
Venere
    L'ombra de' rami tuoi
    L'ombra de' rami tuoi
l'amico suolo aspetta.
l'amico suolo aspetta.
Vivi, mia pianta eletta:
Vivi, mia pianta eletta:
60
degna sarai di me.
60
degna sarai di me.
    Già questo cor comprende
    Già questo cor comprende
quel che sarai di poi,
quel che sarai di poi,
già di sue cure intende
già di sue cure intende
l'opra lodarsi in te.
l'opra lodarsi in te.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
65
Ma la ninfa gentil che il seme onora
65
Ma la ninfa gentil che il seme onora
d'Ercole invitto?… Ah di'… la sposa mia,
d'Ercole invitto?… Ah di'… la sposa mia,
Silvia, Silvia dov'è? Tanto di lei
Silvia, Silvia dov'è? Tanto di lei
tu parlasti al mio cor, tanto la fama
tu parlasti al mio cor, tanto la fama
n'empie sua tromba, e tanto bene aspetta
n'empie sua tromba, e tanto bene aspetta
70
da le mie nozze il mondo…
70
da le mie nozze il mondo…
Venere
Venere
Amata prole,
Amata prole,
pria che s'asconda il sole
pria che s'asconda il sole
sposo sarai de la più saggia ninfa
sposo sarai de la più saggia ninfa
che di sangue divin nascesse mai.
che di sangue divin nascesse mai.
Già sui raggi dell'alba in sonno apparvi
Già sui raggi dell'alba in sonno apparvi
75
ad Aceste custode
75
ad Aceste custode
de la vergine illustre. Egli già scende
de la vergine illustre. Egli già scende
dal sacro albergo e, al popolo felice
dal sacro albergo e, al popolo felice
e a la ninfa tuo bene
e a la ninfa tuo bene
del fausto annuncio apportator, qui viene.
del fausto annuncio apportator, qui viene.
Ascanio
Ascanio
80
Ah, cara madre… dimmi…
80
Ah, cara madre… dimmi…
dunque vicina è l'ora?…
dunque vicina è l'ora?…
Ma chi sa s'ella m'ami?
Ma chi sa s'ella m'ami?
Venere
Venere
Ella ti adora.
Ella ti adora.
Ascanio
Ascanio
Se mai più non mi vide!
Se mai più non mi vide!
Venere
Venere
A lei son note
A lei son note
le tue sembianze.
le tue sembianze.
Ascanio
Ascanio
E come?
E come?
Venere
Venere
85
Amor, per cenno mio,
85
Amor, per cenno mio,
ordì nobile inganno.
ordì nobile inganno.
Ascanio
Ascanio
E che mai fece?
E che mai fece?
Venere
Venere
Volge il quart'anno omai
Volge il quart'anno omai
che de la ninfa a lato
che de la ninfa a lato
Amor veglia in tua vece. Ei le tue forme
Amor veglia in tua vece. Ei le tue forme
90
veste appunto qual te. Tali le gote,
90
veste appunto qual te. Tali le gote,
tai le labbra e le luci e tai le chiome,
tai le labbra e le luci e tai le chiome,
tale il suon de le voci. Appunto come
tale il suon de le voci. Appunto come
l'un'all'altra colomba
l'una all'altra colomba
del mio carro somiglia,
del mio carro somiglia,
95
tale Amor ti somiglia.
95
tale Amor ti somiglia.
Ascanio
Ascanio
E quale, o dea,
E quale, o dea,
presso all'amata ninfa
presso all'amata ninfa
è l'ufficio d'Amore?
è l'ufficio d'Amore?
Venere
Venere
In sonno a lei
In sonno a lei
misto tra' lievi sogni appare ognora.
misto tra' lievi sogni appare ognora.
Te stesso a lei dipigne; e tal ne ingombra
Te stesso a lei dipigne; e tal ne ingombra
100
la giovinetta mente,
100
la giovinetta mente,
che te, vegliando ancora,
che te, vegliando ancora,
la vaga fantasia sempre ha presente.
la vaga fantasia sempre ha presente.
Ascanio
Ascanio
Che leggiadro prodigio
Che leggiadro prodigio
tu mi sveli, o gran dea! Ma che più tardo?
tu mi sveli, o gran dea! Ma che più tardo?
105
Voliam dunque a la ninfa. A' piedi suoi
105
Voliam dunque a la ninfa. A' piedi suoi
giurar vo' la mia fé…
giurar vo' la mia fé…
Venere
Venere
Solo tu devi
Solo tu devi
ire in traccia di lei;
ire in traccia di lei;
me chiaman altre cure:
me chiaman altre cure:
non è solo un mortal caro agli dèi.
non è solo un mortal caro agli dèi.
Ascanio
Ascanio
110
Sì, le dirò ch'io sono
110
Sì, le dirò ch'io sono
Ascanio tuo, che questo cor l'adora,
Ascanio tuo, che questo cor l'adora,
che di celeste diva
che di celeste diva
stirpe son io…
stirpe son io…
Venere
Venere
No, non scoprirti ancora.
No, non scoprirti ancora.
Ascanio
Ascanio
Oh ciel! Perché?
Oh ciel! Perché?
Venere
Venere
Ti fida.
Ti fida.
115
Vedila pur; ma taci
115
Vedila pur; ma taci
chi tu sei, donde vieni e chi ti guida.
chi tu sei, donde vieni e chi ti guida.
Ascanio
Ascanio
Che silenzio crudel!
Che silenzio crudel!
Venere
Venere
Dimmi, non brami
Dimmi, non brami
veder con gli occhi tuoi fino a qual segno
veder con gli occhi tuoi fino a qual segno
Silvia t'adori? A qual sublime arrivi
Silvia t'adori? A qual sublime arrivi
120
la sua virtù? Quanto sia degno oggetto
120
la sua virtù? Quanto sia degno oggetto
d'amor, di meraviglia e di rispetto?
d'amor, di meraviglia e di rispetto?
Questa dunque è la via.
Questa dunque è la via.
Ascanio
Ascanio
Dunque s'adempia,
Dunque s'adempia,
o madre, il tuo voler. Giuro celarmi
o madre, il tuo voler. Giuro celarmi
fin che a te piace. Oggi mostrar ti voglio
fin che piace al tuo nume.
125
sin dove anch'io son d'ubbidir capace.
Venere
Venere
125
Ah vieni, o figlio,
Vieni al mio seno. A quella docil mente,
vieni al mio seno. A quella docil mente,
a quel tenero core, a quel rispetto
a quel tenero core, a quel rispetto
che nutri per gli dèi ti riconosco
che nutri per gli dèi ti riconosco
prole più degna ognora
prole più degna ognora
130
e del padre e di me. Qui fra momenti
130
e del padre e di me. Qui fra momenti
mi rivedrai. De la tua sposa intanto
mi rivedrai. De la tua sposa intanto
cauto ricerca: ammira
cauto ricerca: ammira
come di bei costumi
come di bei costumi
a te per tempo ordisce
a te per tempo ordisce
135
la tua felicità, come con lei
135
la tua felicità, come con lei
nella mirabil opra
ne la mirabil opra
e l'arte e la natura e il ciel s'adopra.
e l'arte e la natura e il ciel s'adopra.
(In atto di partire.)
(In atto di partire.)
N° 4 Coro di Geni e Grazie
Coro
Coro
    Di te più amabile,
    Di te più amabile,
né dea maggiore,
né dea maggiore,
140
celeste Venere,
140
celeste Venere,
no, non si dà.
no, non si dà.
(Parte Venere seguita dal coro che canta e le danza intorno.)
(Parte Venere seguita dal coro che canta e le danza intorno.)
    Con fren sì placido
    Con fren sì placido
reggi ogni core,
reggi ogni core,
che più non bramasi
che più non bramasi
145
la libertà.
145
la libertà.
Scena II
Scena II
Ascanio solo.
Ascanio.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
Perché tacer degg'io?
Perché ignoto volermi all'idol mio?
Che dura legge, o dea!
Che oscura legge, o dea,
Mi desti in seno
è mai questa per me! Mi desti in seno
tu le fiamme innocenti; i giusti affetti
tu le fiamme innocenti; i giusti affetti
150
solleciti, fomenti; e, a lei vicino,
solleciti, fomenti; e poi tu stessa
nel più lucido corso il mio destino
150
nel più lucido corso il mio destino
improvvisa sospendi?…
improvvisa sospendi?…
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi?…
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi?…
Perché tacer degg'io?
155
Perché ignoto volermi all'idol mio?
Folle! Che mai vaneggio!
Folle! Che mai vaneggio?
So che m'ama la dea:
So che m'ama la dea:
mi fido a lei.
mi fido a lei.
Deh perdonami, o madre, i dubbi miei.
155
Deh perdonami, o madre, i dubbi miei.
Ma la ninfa dov'è? Tra queste rive
Ma la ninfa dov'è? Tra queste rive
160
chi m'addita il mio bene? Ah sì, cor mio,
chi m'addita il mio bene? Ah sì, cor mio,
lo scoprirem ben noi.
lo scoprirem ben noi.
Dove in un volto
Dove in un volto
tutti apparir de la virtù vedrai
tutti apparir de la virtù vedrai
i più limpidi rai, dove congiunte
160
i più limpidi rai, dove congiunte
facile maestà, grave dolcezza,
facile maestà, grave dolcezza,
165
ingenua sicurezza
ingenua sicurezza
e celeste pudore, ove in due lumi
e celeste pudore, ove in due lumi
tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
le grazie delicate e il genio ardente,
165
le grazie delicate e il genio ardente,
là vedrai la mia sposa.
là vedrai la mia sposa.
A te il diranno
A te il diranno
170
i palpiti soavi, i moti tuoi:
i palpiti soavi, i moti tuoi:
ah sì, cor mio, la scoprirem ben noi.
ah sì, cor mio, la scoprirem ben noi.
N° 5 Aria
Ascanio
    Cara, lontano ancora
    Cara, lontano ancora
la tua virtù m'accese:
170
la tua virtù m'accese:
al tuo bel nome allora
al tuo bel nome allora
175
appresi a sospirar.
appresi a sospirar.
    Invan ti celi, o cara:
    Invan ti celi, o cara:
quella virtù sì rara
quella virtù sì rara
nella modestia istessa
175
nella modestia istessa
più luminosa appar.
più luminosa appar.
Scena III
Scena III
Ascanio, Fauno, Coro di pastori.
Ascanio, Fauno, Coro di pastori.
N° 6 Coro di pastori
Coro
Coro
180
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.Variante in den Textwiederholungen:
qui l'incateni Amor.
180
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
(Ritirandosi in disparte.)
(Ritirandosi in disparte.)
Ma qual canto risona?
Ma qual canto risona?
185
Qual turba di pastor mi veggio intorno?
Qual turba di pastor mi veggio intorno?
Fauno
Fauno
(Non badando ad Ascanio.)
(Non badando ad Ascanio.)
Qui dove il loco e l'arte
Qui dove il loco e l'arte
apre comodo spazio
apre comodo spazio
ai solenni concili, al sacro rito,
185
ai solenni concili, al sacro rito,
qui venite, o pastori. Il giorno è questo
qui venite, o pastori. Il giorno è questo
190
sacro a la nostra diva. Al suo bel nome,
sacro a la nostra diva. Al suo bel nome,
non a Bacco e a Vertunno,
non a Bacco e a Vertunno,
render grazie sogliamo
render grazie sogliamo
presso al cader del fortunato autunno.
190
presso al cader del fortunato autunno.
Il ministro del cielo, il saggio Aceste,
Il ministro del cielo, il saggio Aceste,
195
sembra che tardi. In gran pensieri avvolto
sembra che tardi. In gran pensieri avvolto
pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
d'un'insolita gioia il sacro volto.
d'un'insolita gioia il sacro volto.
Forse il dono promesso è a noi vicino:
195
Forse il dono promesso è a noi vicino:
forse la dea pietosa
forse la dea pietosa
200
del fido popol suo compie il destino.
del fido popol suo compie il destino.
N° 7 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si replica il Coro de Pastori“ ersetzt. Bei der Abschrift D ist der Chor ausgeschrieben. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 36.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
200
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
(Il coro siede lungo la serie degli alberi disponendosi vagamente.)
(Il coro siede lungo la serie degli alberi disponendosi vagamente.)
Recitativo
Fauno
Fauno
(Volgendosi ad Ascanio.)
(Volgendosi ad Ascanio.)
205
Ma tu chi sei, che ignoto
Ma tu chi sei, che ignoto
qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
pur mi fa sovvenir quando alcun dio
pur mi fa sovvenir quando alcun dio
fra i mortali discende. E qual desioVariante in den Textwiederholungen:
tra i mortali discende. E qual desio
205
tra i mortali discende. E qual desio
ti conduce fra noi?
ti conduce fra noi?
Ascanio
Ascanio
(Accostandosi a Fauno.)
(Accostandosi a Fauno.)
Stranier son io.
Stranier son io.
210
Qua vaghezza mi guida
Qua vaghezza mi guida
di visitare i vostri colli ameni,
di visitare i vostri colli ameni,
i puri stagni e per il verde piano
i puri stagni e per il verde piano
queste vostre feconde acque correnti.
210
queste vostre feconde acque correnti.
Tra voi, beate genti,
Tra voi, beate genti,
215
fama è nel Lazio che natura amica
fama è nel Lazio che natura amica
tutti raccolga i beni
tutti raccolga i beni
che coll'altre divide.
che coll'altre divide.
Fauno
Fauno
Ah più deggiamo
Ah più deggiamo
al favor d'una diva: e non già quale
215
al favor d'una diva: e non già quale
irreverente il volgo
irreverente il volgo
220
talor sogna gli dèi, ma qual è in cielo
talor sogna gli dèi, ma qual è in cielo
alma figlia di Giove. Il suo sorriso
alma figlia di Giove. Il suo sorriso
dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
questo suol rasserena. Ella que' beni,
220
questo suol rasserena. Ella que' beni,
che natura ne diè, cura, difende,
che natura ne diè, cura, difende,
225
gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
semina l'agio e seco
semina l'agio e seco
l'alma fecondità. Ne le capanne
l'alma fecondità. Ne le capanne
guida l'industria e in libertà modesta
225
guida l'industria e in libertà modesta
la trattien, la fomenta. Il suo favore
la trattien, la fomenta. Il suo favore
230
è la nostra rugiada, e i lumi suoi
è la nostra rugiada, e i lumi suoi
pari all'occhio del sol sono per noi.
pari all'occhio del sol sono per noi.
N° 8 Aria
Fauno
    Se il labbro più non dice,
    Se il labbro più non dice,
non giudicarlo ingrato.
230
non giudicarlo ingrato.
Chi a tanto bene è nato
Chi a tanto bene è nato
235
sa ben quanto è felice,
sa ben quanto è felice,
ma poi spiegar nol sa.
ma poi spiegar nol sa.
    Quando agli amici tuoi
    Quando agli amici tuoi
torni sul patrio lido,
235
torni sul patrio lido,
vivi e racconta poi:
vivi e racconta poi:
240
"ho visto il dolce nido
"ho visto il dolce nido
de la primiera età."
de la primiera età."
Recitativo
Ascanio
Ascanio
(Quanto soavi al core
(Quanto soavi al core
de la tua stirpe, o dea,
240
de la tua stirpe, o dea,
sonan mai queste lodi!)
sonan mai queste lodi!)
Fauno
Fauno
(Guardando da un lato nell'interno della scena. Il coro si alza e si avanza.)
(Guardando da un lato nell'interno della scena. Il coro si alza e si avanza.)
Ecco, pastori,
Ecco, pastori,
245
ecco lento dal colle
ecco lento dal colle
il venerando Aceste; al par con lui
il venerando Aceste; al par con lui
ecco scende la ninfa…
ecco scende la ninfa…
Ascanio
Ascanio
Oh ciel, qual ninfa?
Oh ciel, qual ninfa?
Parla, dimmi, o pastor…
245
Parla, dimmi, o pastor…
Fauno
Fauno
Silvia, d'Alcide
Silvia, d'Alcide
chiara stirpe divina.
chiara stirpe divina.
Ascanio
Ascanio
(Ahimè, cor mio,
(Ahimè, cor mio,
250
frena gl'impeti tuoi:
frena gl'impeti tuoi:
l'adorata mia sposa ecco vicina.)
l'adorata mia sposa ecco vicina.)
Fauno
Fauno
(Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.)
(Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.)
Mira, o stranier, come il bel passo move
Mira, o stranier, come il bel passo move
maestosa e gentile: a le seguaci
250
maestosa e gentile: a le seguaci
come umana sorride,
come umana sorride,
255
come tra lor divide
come tra lor divide
i guardi e le parole. In que' begli atti
i guardi e le parole. In que' begli atti
non par che scolta sia
non par che scolta sia
l'altezza del pensiero, e di quell'alma
255
l'altezza del pensiero, e di quell'alma
la soave armonia?
la soave armonia?
Ascanio
Ascanio
(È vero, è vero.
(È vero, è vero.
260
Più resister non so. Se qui l'attendo
Più resister non so. Se qui l'attendo
scopro l'arcano e al giuramento io manco.
scopro l'arcano e al giuramento io manco.
Partasi omai.)
Partasi omai.)
Fauno
Fauno
Garzone, a te non lice
Garzone, a te non lice
qui rimaner, ché la modesta Silvia
260
qui rimaner, ché la modesta Silvia
non vorria testimon de' suoi pensieri
non vorria testimon de' suoi pensieri
265
un ignoto straniere. E se desio
un ignoto straniere. E se desio
d'ammirarla vicino e al patrio suolo
d'ammirarla vicino e al patrio suolo
fama portar de' pregi suoi t'accese,
fama portar de' pregi suoi t'accese,
là confuso ti cela.
265
là confuso ti cela.
(Accennando il coro de' pastori.)
(Accennando il coro de' pastori.)
Ascanio
Ascanio
S'adempia il tuo voler, pastor cortese.
S'adempia il tuo voler, pastor cortese.
(Si ritira e si suppone confuso fra il coro. Il coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste e di Silvia.)
(Si ritira e si suppone confuso fra il coro. Il coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste e di Silvia.)
Scena IV
Scena IV
Ascanio, Fauno, Coro, Aceste, Silvia con seguito di pastorelle.
Ascanio, Fauno, Coro, Aceste, Silvia con seguito di pastorelle.
N° 9 Coro di pastori e pastorelle o ninfe, e ballo
Coro
Coro
270
    Hai di Diana il core,
    Hai di Diana il core,
di Pallade la mente.
di Pallade la mente.
Sei dell'erculea gente,
Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.
270
saggia donzella, il fior.
Parte del coro
Parte del coro
    I vaghi studi e l'arti
    I vaghi studi e l'arti
275
son tuo diletto e vanto,
son tuo diletto e vanto,
e de le muse al canto
e delle muse al canto
presti l'orecchio ancor.
presti l'orecchio ancor.
Coro
Coro
    Sei dell'erculea gente,
275
    Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.Variante in den Textwiederholungen:
saggia donzella, il fiore.
saggia donzella, il fior.
Parte del coro
Parte del coro
280
    Ha nel tuo core il nido
    Ha nel tuo core il nido
ogni virtù più bella,
ogni virtù più bella,
ma la modestia è quella
ma la modestia è quella
che vi risplende ognor.
280
che vi risplende ognor.
Coro
Coro
    Hai di Diana il core,
    Hai di Diana il core,
285
di Pallade la mente.
di Pallade la mente.
Sei dell'erculea gente,
Sei dell'erculea gente,
saggia donzella, il fior.
saggia donzella, il fior.
Recitativo
Aceste
Aceste
Oh generosa diva,
285
Oh generosa diva,
oh delizia degli uomini, oh del cielo
oh delizia degli uomini, oh del cielo
290
ornamento e splendor! Che più potea
ornamento e splendor! Che più potea
questo suol fortunato
questo suol fortunato
aspettarsi da te? Qual più ti resta,
aspettarsi da te? Qual più ti resta,
fido popol devoto,
290
fido popol devoto,
per la sua deità preghiera o voto?
per la sua deità preghiera o voto?
295
Ogni cosa è compiuta.
Ogni cosa è compiuta.
Dell'indigete Enea
Dell'indigete Enea
la sospirata prole
la sospirata prole
vostra sarà pria che tramonti il sole.
295
vostra sarà pria che tramonti il sole.
N° 10 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori Venga Venga“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 44.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
300
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Aceste
Aceste
Di propria man la dea
300
Di propria man la dea
a voi la donerà. Né basta ancora:
a voi la donerà. Né basta ancora:
305
qui novella città sorger vedrete,
qui novella città sorger vedrete,
de la diva e del figlio opra sublime.
de la diva e del figlio opra sublime.
Questi poveri alberghi,
Questi poveri alberghi,
queste capanne anguste
305
queste capanne anguste
fieno eccelsi palagi e moli auguste.
fieno eccelsi palagi e moli auguste.
310
Altre dell'ampie moli
Altre dell'ampie moli
saran sacre a le ninfeDie Edition folgt hier anders als die NMA die Fassung der autographen Partitur und der Abschrift F („Altre dell’ampie moli saran sacre a le ninfe“) entgegen der Fassung des Libretto-Erstdrucks und der Abschrift B („Altre dell’ampie moli saran sacre a le muse“)., altre custodi
saran sacre a le muse, altre custodi
de le prische memorie ai dì venturi,
de le prische memorie ai dì venturi,
altre ai miseri asilo,
310
altre ai miseri asilo,
altre freno agli audaci, altre tormento
altre freno agli audaci, altre tormento
315
a la progenie rea del mostro orrendo
a la progenie rea del mostro orrendo
che già infamia e spavento
che già infamia e spavento
fu dei boschi aventini
fu dei boschi aventini
e periglio funesto a noi vicini.
315
e periglio funesto a noi vicini.
N° 11 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori Venga Venga“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 45.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
320
venga il crescente onor.
venga il crescente onor.
    Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
Recitativo
Aceste
Aceste
(Rivolto a Silvia.)
(Rivolto a Silvia.)
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno
320
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno
de la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
de la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
325
oggi sposa sarai. Oggi d'Ascanio
oggi sposa sarai. Oggi d'Ascanio
il conforto sarai, l'amor, la speme:
il conforto sarai, l'amor, la speme:
ambi di questo suolo
ambi di questo suolo
la delizia e il piacer sarete insieme.
325
la delizia e il piacer sarete insieme.
N° 12 Aria
Aceste
    Per la gioia in questo seno
    Per la gioia in questo seno
330
l'alma, oh dio! balzar mi sento.
l'alma, oh dio! balzar mi sento.
All'eccesso del contento,
All'eccesso del contento,
no, resistere non sa.
no, resistere non sa.
    Silvia cara, amici miei,
330
    Silvia cara, amici miei,
se con me felici siete,
se con me felici siete,
335
ah venite e dividete
ah venite, dividete
il piacer che in cor mi sta.
il piacer che in cor mi sta.
Recitativo
Silvia
Silvia
(Misera! Che farò?) Narrami, Aceste:
(Misera! Che farò?) Narrami, Aceste:
onde sai tutto ciò?
335
onde sai tutto ciò?
Aceste
Aceste
La dea me 'l disse.
La dea me 'l disse.
Silvia
Silvia
Quando?
Quando?
Aceste
Aceste
Non bene ancora
Non bene ancora
340
si tignevan le rose
si tignevan le rose
de la passata aurora.
de la passata aurora.
Silvia
Silvia
E che t'impose?
E che t'impose?
Aceste
Aceste
D'avvertirne te stessa,
D'avvertirne te stessa,
d'avvertirne i pastori; e poi disparve
340
d'avvertirne i pastori; e poi disparve
versando dal bel crin divini odori.
versando dal bel crin divini odori.
Silvia
Silvia
345
(Ah che più far non so. Taccio?… Mi scopro?…)
(Ah che più far non so. Taccio?… Mi scopro?…)
Aceste
Aceste
(Ma la ninfa si turba?…
(Ma la ninfa si turba?…
Numi! Che sarà mai?…)
Numi! Che sarà mai?…)
Silvia
Silvia
(No, che non lice
(No, che non lice
in simil uopo all'anime innocenti
345
in simil uopo all'anime innocenti
celar gli affetti loro.) Odimi, Aceste…
celar gli affetti loro.) Odimi, Aceste…
Aceste
Aceste
350
Cieli! Che dir mi vuoi?
Cieli! Che dir mi vuoi?
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
Silvia
Silvia
Padre… Oh numi!… Che pena!… Io sono amante.
Padre… Oh numi!… Che pena!… Io sono amante.
Aceste
Aceste
(Ahimè, respiro alfine.)
350
(Ahimè, respiro alfine.)
E ti affanni perciò? Non è d'amore
E ti affanni perciò? Non è d'amore
355
degno il tuo sposo? O credi
degno il tuo sposo? O credi
colpa l'amarlo?
colpa l'amarlo?
Silvia
Silvia
Anzi, qual nume, o padre,
Anzi, qual nume, o padre,
lo rispetto e l'onoro. I pregi suoi
lo rispetto e l'onoro. I pregi suoi
tutti ho fissi nell'alma. Ognun favella
355
tutti ho fissi nell'alma. Ognun favella
di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
360
chi diletto d'Urania, e chi l'appella
chi diletto d'Urania, e chi l'appella
de le muse sostegno;
de le muse sostegno;
chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
Del suo gran padre in lui
360
Del suo gran padre in lui
il magnanimo cor chi dice impresso,
il magnanimo cor chi dice impresso,
365
chi de la dea celeste
chi de la dea celeste
l'immensa carità trasfusa in esso.
l'immensa carità trasfusa in esso.
N° 13 Cavatina
Silvia
    Sì, ma d'un altro amoreVariante in den Textwiederholungen:
Sì, ma sento d'un altro amore,
    Sì, ma d'un altro amore
sento la fiamma in petto:
365
sento la fiamma in petto:
e l'innocente affetto
e l'innocente affetto
370
solo a regnar non è.
solo a regnar non è.
Recitativo
Aceste
Aceste
Ah no, Silvia, t'inganni,
Ah no, Silvia, t'inganni,
innocente che sei. Già per lung'uso
innocente che sei. Già per lung'uso
io più di te la tua virtù conosco.
370
io più di te la tua virtù conosco.
Spiega il tuo core, o figlia.
Spiega il tuo core, o figlia.
375
E al tuo fido custode or ti consiglia.
E al tuo fido custode or ti consiglia.
Silvia
Silvia
Odi, Aceste, e stupisci. Il dì volgea
Odi, Aceste, e stupisci. Il dì volgea
che la mia fé donai
che la mia fé donai
d'esser sposa d'Ascanio all'alma dea.
375
d'esser sposa d'Ascanio all'alma dea.
Mille imagini liete,
Mille imagini liete,
380
che avean color da quel felice giorno,
che avean color da quel felice giorno,
venian volando a la mia mente intorno,
venian volando alla mia mente intorno,
ed ella in dolce sonno
ed ella in dolce sonno
s'obliava innocente preda a loro;
380
s'obliava innocente preda a loro;
quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta,
quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta,
ma desta sì, poiché sugli occhi ancora
ho non men che nel cor quel vago oggetto,
385
comparve un giovanetto. Il biondo crine
apparve un giovanetto. Il biondo crine
sul tergo gli volava, e mista al giglio
385
sul tergo gli volava, e mista al giglio
ne la guancia vezzosa
ne la guancia vezzosa
gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
Padre, non più, perdona.
Padre, non più, perdona.
390
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
va dietro a le lusinghe
390
va dietro a le lusinghe
dell'imagin gentil che lo innamora.
dell'imagin gentil che lo innamora.
Aceste
Aceste
(Che amabile candor!) Segui, che avvenne?
(Che amabile candor!) Segui, che avvenne?
Silvia
Silvia
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
395
regnò nel petto mio, di sé m'accese,
regnò nel petto mio, di sé m'accese,
i miei pensieri ei solo
395
i miei pensieri ei solo
tutti occupar pretese, i sonni miei
tutti occupar pretese, i sonni miei
di sé solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
di sé solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
la cui sembianza ignota,
la cui sembianza ignota,
400
ma la virtù m'è nota,
ma la virtù m'è nota,
meraviglia e rispetto al cor m'ispira;
400
meraviglia e rispetto al cor m'inspira;
dall'altro poi l'imaginato oggetto
dall'altro poi l'imaginato oggetto
tenerezza ed amor mi desta in petto.
tenerezza ed amor mi desta in petto.
Aceste
Aceste
No, figlia, non temer. Senti la mano
No, figlia, non temer. Senti la mano
405
de la pietosa dea. Questa bell'opra
de la pietosa dea. Questa bell'opra
opra è di lei.
405
opra è di lei.
Silvia
Silvia
Che dici?
Che dici?
Come? Parla, che fia?
Come? Parla, che fia?
Aceste
Aceste
Piacque a la diva
Piacque a la diva
di stringere il bel nodo: in ogni guisa
di stringere il bel nodo: in ogni guisa
vi dispone il tuo core e in sen ti pinge
vi dispone il tuo core e in sen ti pinge
410
la sembianza d'Ascanio.
le sembianze d'Ascanio.
Silvia
Silvia
E come il sai?
E come il sai?
Aceste
Aceste
Sento che in cor mi parla
410
In cor mi parla
un sentimento ignoto,
un sentimento ignoto,
la tua virtù me 'l dice, e m'assicura
la tua virtù me 'l dice, e m'assicura
il favor de la dea.
il favor de la dea.
Silvia
Silvia
Numi! Chi fia
Numi! Chi fia
415
più di me fortunata? Oh Ascanio, oh sposo!
più di me fortunata? Oh Ascanio, oh sposo!
Dunque per te, mio bene,
Dunque per te, mio bene,
l'amoroso desio
415
l'amoroso desio
si raddoppia così dentro al cor mio?
si raddoppia così dentro al cor mio?
Amo adunque il mio sposo
Amo adunque il mio sposo
420
quando un bel volto adoro? Amo lui stesso
quando un bel volto adoro? Amo lui stesso
quando mille virtù pregio ed onoro?
quando mille virtù pregio ed onoro?
N° 14 Aria
Silvia
    Come è felice stato
420
    Come è felice stato
quello d'un'alma fida,
quello d'un'alma fida,
ove innocenza annida,
ove innocenza annida,
425
e non condanna amor!
e non condanna amor!
    Del viver suo beato
    Del viver suo beato
sempre contenta è l'alma:
425
sempre contenta è l'alma:
e sempre in dolce calma
e sempre in dolce calma
va palpitando il cor.
va sospirando il cor.
Recitativo
Aceste
Aceste
430
Silvia, mira che il sole omai s'avanza
Silvia, mira che il sole omai s'avanza
oltre il meriggio. È tempo
oltre il meriggio. È tempo
che si prepari ognuno
430
che si prepari ognuno
ad accoglier la dea. Su via, pastori,
ad accoglier la dea. Su via, pastori,
a coronarci andiam di frondi e fiori.
a coronarci andiam di frondi e fiori.
435
Tu con altri pastor, Fauno, raccogli
Tu con altri pastor, Fauno, raccogli
vaghi rami e ghirlande e qui le reca,
vaghi rami e ghirlande e qui le reca,
onde sia il loco adorno
435
onde sia il loco adorno
quanto si può per noi. Tu ancor prepara
quanto si può per noi. Tu ancor prepara
parte de' cari frutti, onde sull'ara
parte de' cari frutti, onde sull'ara
440
con le odorate gomme ardan votivo
con le odorate gomme ardan votivo
sagrifizio a la dea che a noi li dona.
sagrificio a la dea che a noi li dona.
Se questo dì è festivo
440
Se questo dì è festivo
ogni anno al suo gran nome, or che si deve
ogni anno al suo gran nome, or che si deve
quando sì fausta a noi
quando sì fausta a noi
445
reca il maggior de' benefici suoi?
reca il maggior de' benefici suoi?
N° 15 Coro di pastoriFür die Wiederholung des Chors N° 6 „Venga de’ sommi eroi“ hat Mozart in der autographen Partitur nur die Bassstimme ausgeschrieben und darüber die Bezeichnung „Coro di Pastori“ eingetragen. Bei den Abschriften B, C, D, E, F ist der Satz nicht ausgeschrieben, sondern durch die Angabe am Ende des vorhergehenden Rezitativs „Si Replica il Coro de Pastori“ ersetzt. Im Libretto-Erstdruck ist der Text des Chors wiederholt. Vgl. dazu Luigi Ferdinando Tagliavini, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 52.
Coro
Coro
    Venga de' sommi eroi,
    Venga de' sommi eroi,
venga il crescente onor.
445
venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
qui lo incateni Amor.
(Partono tutti fuorché Ascanio.)
(Partono tutti fuorché Ascanio.)
Scena V
Scena V
Ascanio e poi Venere e Coro di Geni.
Ascanio e poi Venere e Coro di Geni.
Recitativo
Ascanio
Ascanio
450
Cielo! Che vidi mai? Quale innocenza,
Cielo! Che vidi mai? Quale innocenza,
quale amor, qual virtù! Come non corsi
quale amor, qual virtù! Come non corsi
al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
450
al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
Ah questa volta, o dea, quanto penoso
Ah questa volta, o dea, quanto penoso
l'ubbidirti mi fu! Vieni e disciogli
l'ubbidirti mi fu! Vieni e disciogli
Venere sopraggiunge col coro de' Geni.
(Venere sopraggiunge col coro de' Geni.)
455
questo freno crudele…
questo freno crudele…
Venere
Venere
Eccomi, o figlio.
Eccomi, o figlio.
Ascanio
Ascanio
Lascia, lascia ch'io voli
Lascia, lascia ch'io voli
ove il ridente fato
455
ove il ridente fato
mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
quel candor, quella fé, quanto rispetto
quel candor, quella fé, quanto rispetto
460
m'ispirano nell'alma e quanti, oh dio,
m'inspirano nell'alma e quanti, oh dio,
quanti mantici sono al mio desio!
quanti mantici sono al mio desio!
N° 16 Aria
Ascanio
    Ah di sì nobil alma
460
    Ah di sì nobil alma
quanto parlar vorrei!
quanto parlar vorrei!
Se le virtù di lei
Se le virtù di lei
465
tutte saper pretendi,
tutte saper pretendi,
chiedile a questo cor.
chiedile a questo cor.
    Solo un momento in calma
465
    Solo un momento in calma
lasciami, o diva, e poi
lasciami, o diva, e poi
di tanti pregi suoi
di tanti pregi suoi
470
potrò parlarti allor.
potrò parlarti allor.
Recitativo
Venere
Venere
Un'altra prova a te mirar conviene
Un'altra prova a te mirar conviene
della virtù di Silvia. Ancor per poco
470
de la virtù di Silvia. Ancor per poco
soffri, mia speme. Appena
soffri, mia speme. Appena
qui fia la pastoral turba raccolta,
qui fia la pastoral turba raccolta,
475
che di mia gloria avvolta
che di mia gloria avvolta
comparir mi vedrà. Restano, o figlio,
comparir mi vedrà. Restano, o figlio,
restano ancor pochi momenti, e poi…
475
restano ancor pochi momenti, e poi…
Ascanio
Ascanio
Che non pretendi, o dea,
Da un core impaziente
da un impaziente cor! Ma sia che vuoi.
che non pretendi, o dea! Ma sia che vuoi.
Venere
Venere
(Accennando da un lato.)
(Accennando da un lato.)
480
Là dove sale il colle,
Là dove sale il colle,
finché torni quaggiù Silvia il tuo bene,
finché torni quaggiù Silvia il tuo bene,
ricovrianci per ora. In questo piano
480
ricovrianci per ora. In questo piano
de la nova città le prime moli
de la nova città le prime moli
sorgano intanto, e de' ministri miei
sorgano intanto, e de' ministri miei
485
l'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
l'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
dominerem su l'opra, e qua tornando
dominerem su l'opra, e qua tornando
la pastoral famiglia
485
la pastoral famiglia
n'avrà insieme conforto e meraviglia.
n'avrà insieme conforto e meraviglia.
Olà, Geni miei fidi,
Olà, Geni miei fidi,
490
de le celesti forze
de le celesti forze
raccogliete il valor. Qui del mio sangue
raccogliete il valor. Qui del mio sangue
sorga il felice nido, e d'Alba il nome
490
sorga il felice nido, e d'Alba il nome
suoni famoso poi di lido in lido.
suoni famoso poi di lido in lido.
E tu, mio germe, intanto
E tu, mio germe, intanto
495
a mirar t'apparecchia in quel bel core
a mirar t'apparecchia in quel bel core
di virtude il trionfo e quel d'amore.
di virtude il trionfo e quel d'amore.
N° 17 Aria
Venere
    Al chiaror di que' bei rai,Variante in den Textwiederholungen:
Al chiaror di quei bei rai,
495
    Al chiaror di que' bei rai,
se l'amor fomenta l'ali,
se l'amor fomenta l'ali,
ad amar tutti i mortali
ad amar tutti i mortali
500
il tuo cor solleverà.
il tuo cor solleverà.
    Così poi famoso andrai
    Così poi famoso andrai
degli dèi tra' chiari figli,
500
degli dèi tra i chiari figli,
così fia che tu somigli
così fia che tu somigli
alla mia divinità.
a la mia divinità.
N° 18 Coro di Geni e Grazie
Coro
Coro
505
    Di te più amabile,
    Di te più amabile,
né dea maggiore,
né dea maggiore,
celeste Venere,
505
celeste Venere,
no, non si dà.
no, non si dà.
    Con fren sì placido
    Con fren sì placido
510
reggi ogni core,
reggi ogni core,
che più non bramasi
che più non bramasi
la libertà.
510
la libertà.
BalloVom Ballett zwischen dem ersten und dem zweiten Teil der Serenata hat sich nur die Stimme des Basses in der autographen Partitur erhalten. Vgl. dazu: Luigi Ferdinando Tagliavini, „Vorwort“ zu Ascanio in Alba (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1956, S. XIV sowie Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/5), Kassel 1959, S. 57. Die Bassstimme ist im Anhang der NMA abgedruckt.
Molti pastori e pastorelle, secondo l'antecedente comando d'Aceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande e di fiori. Ma, mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantità di Geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi; se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle Grazie e de' Geni veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco ordine d'architettura, con cui dassi principio all'edificazione d'Alba e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti congiunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo che lega l'anteriore con la seguente parte della rappresentazione.
Molti pastori e pastorelle, secondo l'antecedente comando d'Aceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande e di fiori. Ma, mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantità di Geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi; se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle Grazie e de' Geni veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco ordine d'architettura con cui dassi principio all'edificazione d'Alba e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti, congiunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo che lega l'anteriore con la seguente parte della rappresentazione.