Kritische Edition der Libretto-Vorlage Turin 1757       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Turin 1757 
SCENA I
 
SCENA PRIMA.
 
Camera chiusa con porte, sedia, e tavolino con sopra da scrivere.
Tito e Publio.
 
TITO, e PUBLIO.
Publio
 
Publ.
Già de' pubblici giochi,
 
GIà de' pubblici giochi,
signor, l'ora trascorre. Il dì solenne
 
Signor, l'ora trascorre. Il dì solenne
sai che non soffre il trascurargli. È tutto
 
Sai, che non soffre il trascurargli. È tutto
1060
colà d'intorno alla festiva arena
 
Colà d'intorno alla festiva arena
il popolo raccolto, e non si attende
 
Il popolo raccolto; e non si attende,
che la presenza tua. Ciascun sospira
 
Che la presenza tua. Ciascun sospira
dopo il noto periglio
 
Dopo il noto periglio
di rivederti salvo. Alla tua Roma
 
Di rivederti salvo. Alla tua Roma
1065
non differir sì bel contento.
 
Non differir sì bel contento.
Tito
 
Tito.
Andremo,
 
Andremo,
Publio, fra poco. Io non avrei riposo,
 
Publio, fra poco. Io non avrei riposo,
se di Sesto il destino
 
Se di Sesto il destino
pria non sapessi. Avrà 'l Senato ormai
 
Pria non sapessi. Avrà 'l Senato ormai
le sue discolpe udite; avrà scoperto,
 
FLe sue discolpe udite; avrà scoperto,
1070
vedrai, ch'egli è innocente; e non dovrebbe
 
Vedrai, ch'egli è innocente; e non dovrebbe
tardar molto l'avviso.
 
Tardar molto l'avviso.
Publio
 
Publ.
Ah troppo chiaro
 
Ah troppo chiaro
Lentulo favellò.
 
Lentulo favellò.
Tito
 
Tito.
Lentulo forse
 
Lentulo forse
cerca al fallo un compagno
 
Cerca al fallo un compagno,
per averlo al perdono. Ei non ignora
 
Per averlo al perdono. Ei non ignora,
1075
quanto Sesto m'è caro. Arte comune
 
Quanto Sesto m'è caro. Arte comune
questa è de' rei. Pur dal Senato ancora
 
Questa è de' rei. Pur dal Senato ancora
non torna alcun! Che mai sarà? Va', chiedi
 
Non torna alcun! Che mai sarà? Va, chiedi,
che si fa, che s'attende. Io tutto voglio
 
Che si fa, che s'attende. Io tutto voglio
saper pria di partir.
 
Saper pria di partir.
Publio
 
Publ.
Vado; ma temo
 
Vado; ma temo
1080
di non tornar nunzio felice.
 
Di non tornar nunzio felice.
Tito
 
Tito.
E puoi
 
E puoi
creder Sesto infedele? Io dal mio core
 
Creder Sesto infedele? Io dal mio core
il suo misuro, e un impossibil parmi
 
Il suo misuro; e un impossibil parmi,
ch'egli m'abbia tradito.
 
Ch'egli m'abbia tradito.
Publio
 
Publ.
Ma, signor, non han tutti il cor di Tito.
 
Ma, Signor, non han tutti il cor di Tito.
1085
    Tardi s'avvede
 
    Tardi s'avvede
d'un tradimento
 
D'un tradimento,
chi mai di fede
 
FChi mai di fede
mancar non sa.
 
Mancar non sa.
    Un cor verace,
 
    Un cor verace,
1090
pieno d'onore,
 
Pieno d'onore,
non è portento,
 
Non è portento,
se ogn'altro core
 
Se ogn'altro core
crede incapace
 
Crede incapace
d'infedeltà.
 
D'infedeltà. Parte.
(Parte.)
 
SCENA II
 
SCENA II.
Tito e poi Annio.
 
TITO, e poi ANNIO.
Tito
 
Tito.
1095
No, così scellerato
 
NO; così scellerato
il mio Sesto non credo. Io l'ho veduto
 
Il mio Sesto non credo. Io l'ho veduto
non sol fido ed amico,
 
Non sol fido, ed amico,
ma tenero per me. Tanto cambiarsi
 
Ma tenero per me. Tanto cambiarsi
un'alma non potrebbe. Annio, che rechi?
 
Un'alma non potrebbe. Annio, che rechi?
1100
L'innocenza di Sesto,
 
L'innocenza di Sesto,
come la tua, di', si svelò? Che dice?
 
Come la tua, di', si svelò? Che dice?
Consolami.
 
Consolami.
Annio
 
Ann.
Ah signor! Pietà per lui
 
Ah Signor! pietà per lui
io vengo ad implorar.
 
Io vengo ad implorar.
Tito
 
FTito.
Pietà! Ma dunque
 
Pietà! Ma dunque
sicuramente è reo?
 
Sicuramente è reo?
Annio
 
Ann.
Quel manto, ond'io
 
Quel manto, ond'io
1105
parvi infedele, egli mi diè. Da lui
 
Parvi infedele, egli mi diè. Da lui
sai che seppesi il cambio. A Sesto in faccia
 
Sai, che seppesi il cambio. A Sesto in faccia
esser da lui sedotto
 
Esser da lui sedotto
Lentulo afferma, e l'accusato tace.
 
Lentulo afferma, e l'accusato tace.
Che sperar si può mai?
 
Che sperar si può mai?
Tito
 
Tito.
Speriamo, amico,
 
Speriamo, amico,
1110
speriamo ancora. Agl'infelici è spesso
 
Speriamo ancora. A gl'infelici è spesso
colpa la sorte; e quel che vero appare,
 
Colpa la sorte; e quel, che vero appare,
sempre vero non è. Tu n'hai le prove:
 
Sempre vero non è. Tu n'hai le prove.
con la divisa infame
 
Con la divisa infame
mi vieni innanzi; ognun t'accusa; io chiedo
 
Mi vieni innanzi; ognun t'accusa; io chiedo
1115
degl'indizi ragion; tu non rispondi,
 
Degl'indizj ragion; tu non rispondi,
palpiti, ti confondi… A tutti vera
 
Palpiti, ti confondi… A tutti vera
non parea la tua colpa? E pur non era.
 
Non parea la tua colpa? E pur non era.
Chi sa? Di Sesto a danno
 
Chi sa? Di Sesto a danno
può il caso unir le circostanze istesse
 
Può il caso unir le circostanze istesse,
1120
o somiglianti a quelle.
 
O somiglianti a quelle.
Annio
 
Ann.
Il ciel volesse!
 
Il Ciel volesse!
Ma se poi fosse reo?
 
Ma se poi fosse reo?
Tito
 
Tito.
Ma se poi fosse reo, dopo sì grandi
 
Ma se poi fosse reo, dopo sì grandi
prove dell'amor mio, se poi di tanta
 
Prove dell'amor mio; se poi di tanta
enorme ingratitudine è capace,
 
FEnorme ingratitudine è capace,
1125
saprò scordarmi appieno
 
Saprò scordarmi appieno
anch'io… Ma non sarà. Lo spero almeno.
 
Anch'io… Ma non sarà. Lo spero almeno.
SCENA III
 
SCENA III.
Publio con foglio, e detti.
 
PUBLIO con foglio, e detti.
Publio
 
Publ.
Cesare, nol diss'io? Sesto è l'autore
 
CEsare, nol diss'io? Sesto è l'autore
della trama crudel.
 
Della trama crudel.
Tito
 
Tito.
Publio, ed è vero?
 
Publio, ed è vero?
Publio
 
Publ.
Purtroppo. Ei di sua bocca
 
Pur troppo. Ei di sua bocca
1130
tutto affermò. Co' complici il Senato
 
Tutto affermò. Co' complici il Senato
alle fiere il condanna.
 
Alle fiere il condanna.
Ecco il decreto
 
Ecco il decreto
terribile, ma giusto;
 
Terribile, ma giusto; Dà il foglio a Tito.
(Dà il foglio a Tito.)
 
né vi manca, o signor, che 'l nome augusto.
 
Nè vi manca, o Signor, che 'l nome augusto.
Tito
 
Tito.
(Si getta a sedere.)
 
Onnipotenti dèi!
 
Onnipotenti Dei! Si getta a sedere.
Annio
 
Ann.
(Inginocchiandosi.)
 
1135
Ah pietoso monarca…
 
Ah pietoso Monarca… Inginocchiandosi.
Tito
 
Tito.
Annio, per ora
 
Annio, per ora
lasciami in pace.
 
Lasciami in pace. Annio si leva.
(Annio si leva.)
 
Publio
 
FPubl.
Alla gran pompa unite
 
Alla gran pompa unite
sai che le genti ormai…
 
Sai, che le genti ormai…
Tito
 
Tito.
Lo so. Partite.
 
Lo so. Partite. Publio si ritira.
(Publio si ritira.)
 
Annio
 
Ann.
    Pietà, signor, di lui.
 
    Pietà, Signor, di lui.
So che il rigore è giusto;
 
So, che il rigore è giusto;
1140
ma norma i falli altrui
 
Ma norma i falli altrui
non son del tuo rigor.
 
Non son del tuo rigor.
    Se a' prieghi miei non vuoi,
 
    Se a' prieghi miei non vuoi,
se all'error suo non puoi,
 
Se all'error suo non puoi,
donalo al cor d'Augusto,
 
Donalo al cor d'Augusto,
1145
donalo a te, signor.
 
Donalo a te, Signor. Parte.
(Parte.)
 
SCENA IV
 
SCENA IV.
Tito solo a sedere.
 
TITO solo a sedere.
Tito
 
Che orror! Che tradimento!
 
CHe orror! che tradimento!
Che nera infedeltà! Fingersi amico,
 
Che nera infedeltà! Fingersi amico;
essermi sempre al fianco, ogni momento
 
Essermi sempre al fianco; ogni momento
esiger dal mio core
 
Esiger dal mio core
1150
qualche prova d'amore, e starmi intanto
 
Qualche prova d'amore; e starmi intanto
preparando la morte! Ed io sospendo
 
Preparando la morte! Ed io sospendo
ancor la pena? E la sentenza ancora
 
Ancor la pena? E la sentenza ancora
non segno…
 
FNon segno…
Ah sì, lo scellerato mora.
 
Ah sì, lo scellerato mora. Prende la penna per sottoscrivere, e poi s'arresta.
(Prende la penna per sottoscrivere e poi s'arresta.)
 
Mora… Ma senza udirlo
 
Mora… Ma senza udirlo
1155
mando Sesto a morir? Sì, già l'intese
 
Mando Sesto a morir? Sì; già l'intese
abbastanza il Senato. E s'egli avesse
 
Abbastanza il Senato. E s'egli avesse
qualche arcano a svelarmi?
 
Qualche arcano a svelarmi?
(Depone la penna, intanto esce una guardia.)
 
Olà. (S'ascolti,
 
(Olà) S'ascolti, Depone la penna, intanto esce una guardia.
e poi vada al supplizio.) A me si guidi
 
E poi vada al supplizio. (A me si guidi
Sesto.
 
Sesto.)
(Parte la guardia.)
 
È pur di chi regna
 
È pur di chi regna Parte la guardia.
1160
infelice il destino!
 
Infelice il destino!
(S'alza.)
 
A noi si niega
 
A noi si niega S'alza.
ciò che a' più bassi è dato. In mezzo al bosco
 
Ciò, che a' più bassi è dato. In mezzo al bosco
quel villanel mendìco, a cui circonda
 
Quel villanel mendico, a cui circonda
ruvida lana il rozzo fianco, a cui
 
Ruvida lana il rozzo fianco, a cui
è mal fido riparo
 
È mal fido riparo
1165
dall'ingiurie del ciel tugurio informe,
 
Dall'ingiurie del Ciel tugurio informe,
placido i sonni dorme,
 
Placido i sonni dorme;
passa tranquillo i dì. Molto non brama;
 
Passa tranquillo i dì; molto non brama;
sa chi l'odia e chi l'ama; unito o solo
 
Sa, chi l'odia, e chi l'ama; unito, o solo
torna sicuro alla foresta, al monte;
 
Torna sicuro alla foresta, al monte;
1170
e vede il core a ciascheduno in fronte.
 
E vede il core a ciascheduno in fronte.
Noi fra tante grandezze
 
Noi fra tante grandezze
sempre incerti viviam, ché in faccia a noi
 
FSempre incerti viviam; che in faccia a noi
la speranza o il timore
 
La speranza, o il timore
su la fronte d'ognun trasforma il core.
 
Su la fronte d'ognun trasforma il core.
1175
Chi dall'infido amico,
 
Chi dall'infido amico,
olà, chi mai
 
(olà) chi mai
questo temer dovea?
 
Questo temer dovea?
SCENA V
 
SCENA V.
Publio e Tito.
 
PUBLIO, e TITO.
Tito
 
Tito.
Ma, Publio, ancora
 
MA, Publio, ancora
Sesto non viene.
 
Sesto non viene.
Publio
 
Publ.
Ad eseguire il cenno
 
Ad eseguire il cenno
già volaro i custodi.
 
Già volaro i custodi.
Tito
 
Tito.
Io non comprendo
 
Io non comprendo
un sì lungo tardar.
 
Un sì lungo tardar.
Publio
 
Publ.
Pochi momenti
 
Pochi momenti
1180
sono scorsi, o signor.
 
Sono scorsi, o Signor.
Tito
 
Tito.
Vanne tu stesso,
 
Vanne tu stesso;
affrettalo.
 
Affrettalo.
Publio
 
Publ.
Ubbidisco.
 
Ubbidisco.
(Nel partire.)
 
I tuoi littori
 
I tuoi Littori Nel partire.
veggonsi comparir. Sesto dovrebbe
 
Veggonsi comparir. Sesto dovrebbe
non molto esser lontano. Eccolo.
 
Non molto esser lontano. Eccolo.
Tito
 
FTito.
Ingrato!
 
Ingrato!
All'udir che s'appressa
 
All'udir, che s'appressa,
1185
già mi parla a suo pro l'affetto antico.
 
Già mi parla a suo pro l'affetto antico.
Ma no, trovi il suo prence e non l'amico.
 
Ma no; trovi il suo Prence, e non l'amico. Tito siede, e si compone in atto di maestà.
(Tito siede e si compone in atto di maestà.)
 
SCENA VI
 
SCENA VI.
Tito, Publio, Sesto e custodi. Sesto, entrato appena, si ferma.
 
TITO, PUBLIO, SESTO, e Custodi. SESTO entrato appena si ferma.
Sesto
 
Sesto.
(Guardando Tito.)
 
(Numi! È quello ch'io miro
 
(NUmi! È quello, ch'io miro, Guardando Tito.
di Tito il volto?
 
Di Tito il volto?
Ah la dolcezza usata
 
Ah la dolcezza usata
più non ritrovo in lui! Come divenne
 
Più non ritrovo in lui! Come divenne
1190
terribile per me!)
 
Terribile per me!)
Tito
 
Tito.
(Stelle! Ed è questo
 
(Stelle! Ed è questo
il sembiante di Sesto?
 
Il sembiante di Sesto?
Il suo delitto
 
Il suo delitto
come lo trasformò! Porta sul volto
 
Come lo trasformò! Porta sul volto
la vergogna, il rimorso e lo spavento.)
 
La vergogna, il rimorso, e lo spavento.)
Publio
 
Publ.
(Mille affetti diversi ecco a cimento.)
 
(Mille affetti diversi ecco a cimento.)
Tito
 
Tito.
(A Sesto con maestà.)
 
1195
Avvicinati.
 
Avvicinati. A Sesto con maestà.
Sesto
 
Sesto.
(Oh voce
 
(Oh voce,
che mi piomba sul cor!)
 
Che mi piomba sul cor!)
Tito
 
FTito.
(A Sesto con maestà.)
 
Non odi?
 
Non odi? A Sesto con maestà.
Sesto
 
Sesto.
(S'avanza due passi e si ferma.)
 
(Oh dio!
 
(Oh Dio! S'avanza due passi, e si ferma.
Mi trema il piè, sento bagnarmi il volto
 
Mi trema il piè; sento bagnarmi il volto
da gelido sudore,
 
Da gelido sudore;
l'angoscia del morir non è maggiore.)
 
L'angoscia del morir non è maggiore.)
Tito
 
Tito.
1200
(Palpita l'infedel.)
 
(Palpita l'infedel.)
Publio
 
Publ.
(Dubbio mi sembra
 
(Dubbio mi sembra,
se il pensar che ha fallito
 
Se il pensar, che ha fallito,
più dolga a Sesto o se il punirlo a Tito.)
 
Più dolga a Sesto, o se il punirlo a Tito.)
Tito
 
Tito.
(E pur mi fa pietà.) Publio, custodi,
 
(E pur mi fa pietà.) Publio, custodi,
lasciatemi con lui.
 
Lasciatemi con lui.
Sesto
 
Sesto.
(No, di quel volto
 
(No; di quel volto
1205
non ho costanza a sostener l'impero.)
 
Non ho costanza a sostener l'impero.) Parte Publio, e le guardie.
(Parte Publio e le guardie.)
 
Tito
 
Tito.
(Rimasto solo con Sesto depone l'aria maestosa.)
 
Ah Sesto, è dunque vero?
 
Ah Sesto, è dunque vero? Tito rimasto solo con Sesto depone l'aria maestosa.
Dunque vuoi la mia morte? E in che t'offese
 
Dunque vuoi la mia morte? E in che t'offese
il tuo prence, il tuo padre,
 
Il tuo Prence, il tuo padre,
il tuo benefattor? Se Tito augusto
 
Il tuo benefattor? Se Tito Augusto
1210
hai potuto obbliar, di Tito amico
 
Hai potuto obblíar, di Tito amico
come non ti sovvenne? Il premio è questo
 
Come non ti sovvenne? Il premio è questo
della tenera cura
 
Della tenera cura,
ch'ebbe sempre di te? Di chi fidarmi
 
FCh'ebbe sempre di te? Di chi fidarmi
in avvenir potrò, se giunse, oh dèi!
 
In avvenir potrò, se giunse, oh Dei!
1215
anche Sesto a tradirmi? E lo potesti?
 
Anche Sesto a tradirmi? E lo potesti?
E il cor te lo sofferse?
 
E il cor te lo sofferse?
Sesto
 
Sesto.
(Prorompe in un dirottissimo pianto e se gli getta a' piedi.)
 
Ah Tito! Ah mio
 
Ah Tito! ah mio Prorompe in un dirottissimo pianto, e se gli getta a' piedi.
clementissimo prence!
 
Clementissimo Prence!
Non più, non più; se tu veder potessi
 
Non più, non più; se tu veder potessi
questo misero cor, spergiuro, ingrato
 
Questo misero cor, spergiuro, ingrato
1220
pur ti farei pietà. Tutte ho sugli occhi
 
Pur ti farei pietà. Tutte ho sugli occhi
tutte le colpe mie, tutti rammento
 
Tutte le colpe mie; tutti rammento
i benefizi tuoi; soffrir non posso
 
I benefizj tuoi; soffrir non posso
né l'idea di me stesso
 
Nè l'idea di me stesso,
né la presenza tua. Quel sacro volto,
 
Nè la presenza tua. Quel sacro volto,
1225
la voce tua, la tua clemenza istessa
 
La voce tua, la tua clemenza istessa
diventò mio supplizio. Affretta almeno,
 
Diventò mio supplizio. Affretta almeno,
affretta il mio morir. Toglimi presto
 
Affretta il mio morir. Toglimi presto
questa vita infedel; lascia ch'io versi,
 
Questa vita infedel; lascia, ch'io versi,
se pietoso esser vuoi,
 
Se pietoso esser vuoi,
1230
questo perfido sangue a' piedi tuoi.
 
Questo perfido sangue a' piedi tuoi.
Tito
 
Tito.
Sorgi, infelice.
 
Sorgi, infelice Si leva.
(Sesto si leva.)
 
(Il contenersi è pena
 
(Il contenersi è pena
a quel tenero pianto.) Or vedi a quale
 
A quel tenero pianto.) Or vedi, a quale
lagrimevole stato
 
Lagrimevole stato
un delitto riduce, una sfrenata
 
FUn delitto riduce, una sfrenata
1235
avidità d'impero! E che sperasti
 
Avidità d'impero! E che sperasti
di trovar mai nel trono? Il sommo forse
 
Di trovar mai nel trono? Il sommo forse
d'ogni contento? Ah sconsigliato! Osserva
 
D'ogni contento? Ah sconsigliato! Osserva,
quai frutti io ne raccolgo;
 
Quai frutti io ne raccolgo;
e bramalo, se puoi.
 
E bramalo, se puoi.
Sesto
 
Sesto.
No, questa brama
 
No, questa brama
1240
non fu che mi sedusse.
 
Non fu, che mi sedusse.
Tito
 
Tito.
Dunque che fu?
 
Dunque che fu?
Sesto
 
Sesto.
La debolezza mia,
 
La debolezza mia,
la mia fatalità.
 
La mia fatalità.
Tito
 
Tito.
Più chiaro almeno
 
Più chiaro almeno
spiegati.
 
Spiegati.
Sesto
 
Sesto.
Oh dio! Non posso.
 
Oh Dio! Non posso.
Tito
 
Tito.
Odimi, o Sesto.
 
Odimi, o Sesto.
Siam soli, il tuo sovrano
 
Siam soli; il tuo Sovrano
1245
non è presente. Apri il tuo core a Tito,
 
Non è presente. Apri il tuo core a Tito,
confidati all'amico. Io ti prometto
 
Confidati all'amico. Io ti prometto,
che Augusto nol saprà. Del tuo delitto
 
Che Augusto nol saprà. Del tuo delitto
di' la prima cagion. Cerchiamo insieme
 
Di' la prima cagion. Cerchiamo insieme
una via di scusarti. Io ne sarei
 
Una via di scusarti. Io ne sarei
1250
forse di te più lieto.
 
Forse di te più lieto.
Sesto
 
Sesto.
Ah! La mia colpa
 
Ah! la mia colpa
non ha difesa.
 
Non ha difesa.
Tito
 
Tito.
In contraccambio almeno
 
In contraccambio almeno
d'amicizia lo chiedo. Io non celai
 
FD'amicizia lo chiedo. Io non celai
a la tua fede i più gelosi arcani:
 
A la tua fede i più gelosi arcani;
merito ben che Sesto
 
Merito ben, che Sesto
1255
mi fidi un suo segreto.
 
Mi fidi un suo segreto.
Sesto
 
Sesto.
(Ecco una nuova
 
(Ecco una nuova
spezie di pena! O dispiacere a Tito
 
Spezie di pena! O dispiacere a Tito,
o Vitellia accusar.)
 
O Vitellia accusar.)
Tito
 
Tito.
(Comincia a turbarsi.)
 
Dubiti ancora?
 
Dubiti ancora? Tito comincia a turbarsi.
Ma, Sesto, mi ferisci
 
Ma, Sesto, mi ferisci
nel più vivo del cor. Vedi che troppo
 
Nel più vivo del cor. Vedi, che troppo
1260
tu l'amicizia oltraggi
 
Tu l'amicizia oltraggi
con questo diffidar. Pensaci.
 
Con questo diffidar. Pensaci.
(Con impazienza.)
 
Appaga
 
Appaga
il mio giusto desio.
 
Il mio giusto desío. Con impazienza.
Sesto
 
Sesto.
(Con impeto di disperazione.)
 
(Ma qual astro splendeva al nascer mio!)
 
(Ma qual astro splendeva al nascer mio!) Con impeto di disperazione.
Tito
 
Tito.
E taci? E non rispondi? Ah già che puoi
 
E taci? E non rispondi? Ah già che puoi
1265
tanto abusar di mia pietà…
 
Tanto abusar di mia pietà…
Sesto
 
Sesto.
Signore…
 
Signore…
Sappi dunque… (Che fo?)
 
Sappi dunque… (Che fo?)
Tito
 
Tito.
Siegui.
 
Siegui.
Sesto
 
Sesto.
(Ma quando
 
(Ma quando
finirò di penar?)
 
Finirò di penar?)
Tito
 
FTito.
Parla una volta:
 
Parla una volta.
che mi volevi dir?
 
Che mi volevi dir?
Sesto
 
Sesto.
Ch'io son l'oggetto
 
Ch'io son l'oggetto
dell'ira degli dèi; che la mia sorte
 
Dell'ira degli Dei; che la mia sorte
1270
non ho più forza a tollerar; ch'io stesso
 
Non ho più forza a tollerar; ch'io stesso
traditor mi confesso, empio mi chiamo;
 
Traditor mi confesso, empio mi chiamo;
ch'io merito la morte e ch'io la bramo.
 
Ch'io merito la morte, e ch'io la bramo.
Tito
 
Tito.
Sconoscente!
 
Sconoscente!
(Ripiglia l'aria di maestà.)
 
E l'avrai.
 
E l'avrai.
(Alle guardie che saranno uscite.)
 
Custodi, il reo
 
Custodi, il reo Tito ripiglia l'aria di maestà.
toglietemi dinanzi.
 
Toglietemi dinanzi. Alle guardie, che saranno uscite.
Sesto
 
Sesto.
Il bacio estremo
 
Il bacio estremo
1275
su quella invitta man…
 
Su quella invitta man…
Tito
 
Tito.
(Non lo concede.)
 
Parti.
 
Parti. Non lo concede.
Sesto
 
Sesto.
Fia questo
 
Fia questo
l'ultimo don. Per questo solo istante
 
L'ultimo don. Per questo solo istante
ricordati, signor, l'amor primiero.
 
Ricordati, Signor, l'amor primiero.
Tito
 
Tito.
(Senza guardarlo.)
 
Parti: non è più tempo.
 
Parti; non è più tempo. Senza guardarlo.
Sesto
 
Sesto.
È vero, è vero.
 
È vero, è vero.
    Vo disperato a morte,
 
    Vo disperato a morte;
1280
né perdo già costanza
 
Nè perdo già costanza
a vista del morir.
 
A vista del morir.
    Funesta la mia sorte
 
F    Funesta la mia sorte
la sola rimembranza
 
La sola rimembranza,
ch'io ti potei tradir.
 
Ch'io ti potei tradir. Parte con le guardie.
(Parte con le guardie.)
 
SCENA VII
 
SCENA VII.
Tito solo.
 
TITO solo.
Tito
 
1285
E dove mai s'intese
 
E Dove mai s'intese
più contumace infedeltà? Poteva
 
Più contumace infedeltà? Poteva
il più tenero padre un figlio reo
 
Il più tenero padre un figlio reo
trattar con più dolcezza? Anche innocente
 
Trattar con più dolcezza? Anche innocente
d'ogn'altro error, saria di vita indegno
 
D'ogn'altro error, saría di vita indegno
1290
per questo sol. Deggio alla mia negletta
 
Per questo sol. Deggio alla mia negletta
disprezzata clemenza una vendetta.
 
Disprezzata clemenza una vendetta. Va con isdegno verso il tavolino, e s'arresta.
(Va con isdegno verso il tavolino e s'arresta.)
 
Vendetta! Ah Tito! E tu sarai capace
 
Vendetta! Ah Tito! E tu sarai capace
d'un sì basso desio che rende eguale
 
D'un sì basso desío, che rende eguale
l'offeso all'offensor? Merita invero
 
L'offeso all'offensor? Merita in vero
1295
gran lode una vendetta, ove non costi
 
Gran lode una vendetta, ove non costi
più che il volerla. Il torre altrui la vita
 
Più che il volerla. Il torre altrui la vita
è facoltà comune
 
È facoltà comune
al più vil della terra; il darla è solo
 
Al più vil della terra; il darla è solo
de' numi e de' regnanti. Eh viva… Invano
 
FDe' Numi, e de' Regnanti. Eh viva… In vano
1300
parlan dunque le leggi? Io lor custode
 
Parlan dunque le leggi? Io lor custode
l'eseguisco così? Di Sesto amico
 
L'eseguisco così? Di Sesto amico
non sa Tito scordarsi? Han pur saputo
 
Non sa Tito scordarsi? Han pur saputo
obbliar d'esser padri e Manlio e Bruto.
 
Obblíar d'esser padri e Manlio, e Bruto.
Sieguansi i grandi esempi.
 
Sieguansi i grandi esempj. Siede.
(Siede.)
 
Ogn'altro affetto
 
Ogn'altro affetto
1305
d'amicizia e pietà taccia per ora.
 
D'amicizia, e pietà taccia per ora.
Sesto è reo: Sesto mora.
 
Sesto è reo; Sesto mora. Sottoscrive.
(Sottoscrive.)
 
Eccoci alfine
 
Eccoci al fine
su le vie del rigore.
 
Su le vie del rigore. S'alza.
(S'alza.)
 
Eccoci aspersi
 
Eccoci aspersi
di cittadino sangue, e s'incomincia
 
Di cittadino sangue, e s'incomincia
dal sangue d'un amico. Or che diranno
 
Dal sangue d'un amico. Or che diranno
1310
i posteri di noi? Diran che in Tito
 
I posteri di noi? Diran, che in Tito
si stancò la clemenza,
 
Si stancò la clemenza,
come in Silla e in Augusto
 
Come in Silla, e in Augusto
la crudeltà. Forse diran che troppo
 
La crudeltà. Forse diran, che troppo
rigido io fui; ch'eran difese al reo
 
Rigido io fui; ch'eran difese al reo
1315
i natali e l'età; che un primo errore
 
I natali, e l'età; che un primo errore
punir non si dovea; che un ramo infermo
 
Punir non si dovea; che un ramo infermo
subito non recide
 
Subito non recide
saggio cultor, se a risanarlo invano
 
Saggio cultor, se a risanarlo in vano
molto pria non sudò; che Tito alfine
 
FMolto pria non sudò; che Tito al fine
1320
era l'offeso e che le proprie offese,
 
Era l'offeso, e che le proprie offese,
senza ingiuria del giusto,
 
Senza ingiuria del giusto,
ben poteva obbliar… Ma dunque io faccio
 
Ben poteva obblíar… Ma dunque io faccio
sì gran forza al mio cor? Né almen sicuro
 
Sì gran forza al mio cor? Nè almen sicuro
sarò ch'altri m'approvi? Ah non si lasci
 
Sarò, ch'altri m'approvi? Ah non si lasci
1325
il solito cammin.
 
Il solito cammin.
(Lacera il foglio.)
 
Viva l'amico,
 
Viva l'amico, Lacera il foglio.
benché infedele; e se accusarmi il mondo
 
Benchè infedele; e se accusarmi il Mondo
vuol pur di qualch'errore,
 
Vuol pur di qualch'errore,
m'accusi di pietà,
 
M'accusi di pietà,
non di rigore.
 
non di rigore. Getta il foglio lacerato.
(Getta il foglio lacerato.)
 
Publio.
 
Publio.
SCENA VIII
 
SCENA VIII.
Tito e Publio.
 
TITO, e PUBLIO.
Publio
 
Publ.
Cesare.
 
CEsare.
Tito
 
Tito.
Andiamo
 
Andiamo
1330
al popolo che attende.
 
Al popolo, che attende.
Publio
 
Publ.
E Sesto?
 
E Sesto?
Tito
 
Tito.
E Sesto
 
E Sesto
venga all'arena ancor.
 
Venga all'arena ancor.
Publio
 
Publ.
Dunque il suo fato…
 
Dunque il suo fato…
Tito
 
Tito.
Sì, Publio, è già deciso.
 
Sì, Publio, è già deciso.
Publio
 
FPubl.
(Oh sventurato!)
 
(Oh sventurato!)
Tito
 
Tito.
    Se all'impero, amici dèi,
 
    Se all'impero, amici Dei,
necessario è un cor severo,
 
Necessario è un cor severo,
1335
o togliete a me l'impero
 
O togliete a me l'impero,
o a me date un altro cor.
 
O a me date un altro cor.
    Se la fé de' regni miei
 
    Se la fè de' regni miei
con l'amor non assicuro,
 
Con l'amor non assicuro,
d'una fede io non mi curo
 
D'una fede io non mi curo,
1340
che sia frutto del timor.
 
Che sia frutto del timor. Parte.
(Parte.)
 
SCENA IX
 
SCENA IX.
Vitellia uscendo dalla porta opposta richiama Publio che seguiva Tito.
 
VITELLIA uscendo dalla porta opposta richiama PUBLIO, che seguiva TITO.
Vitellia
 
Vitel.
Publio, ascolta.
 
PUblio, ascolta.
Publio
 
Publ.
(In atto di partire.)
 
Perdona:
 
Perdona; In atto di partire.
deggio a Cesare appresso
 
Deggio a Cesare appresso
andar…
 
Andar…
Vitellia
 
Vitel.
Dove?
 
Dove?
Publio
 
Publ.
(Come sopra.)
 
All'arena.
 
All'arena. Come sopra.
Vitellia
 
Vitel.
E Sesto?
 
E Sesto?
Publio
 
Publ.
Anch'esso.
 
Anch'esso.
Vitellia
 
FVitel.
Dunque morrà?
 
Dunque morrà?
Publio
 
Publ.
(Come sopra.)
 
Purtroppo.
 
Pur troppo. Come sopra.
Vitellia
 
Vitel.
(Ahimè!) Con Tito
 
(Aimè!) Con Tito
1345
Sesto ha parlato?
 
Sesto ha parlato?
Publio
 
Publ.
E lungamente.
 
E lungamente.
Vitellia
 
Vitel.
E sai
 
E sai
quel ch'ei dicesse?
 
Quel, ch'ei dicesse?
Publio
 
Publ.
No, solo con lui
 
No; solo con lui
restar Cesare volle: escluso io fui.
 
Restar Cesare volle; escluso io fui. Parte.
(Parte.)
 
SCENA X
 
SCENA X.
Vitellia, e poi Annio e Servilia da diverse parti.
 
VITELLIA, e poi ANNIO, e SERVILIA da diverse parti.
Vitellia
 
Vitel.
Non giova lusingarsi:
 
NOn giova lusingarsi;
Sesto già mi scoperse. A Publio istesso
 
Sesto già mi scoperse. A Publio istesso
1350
si conosce sul volto. Ei non fu mai
 
Si conosce sul volto. Ei non fu mai
con me sì ritenuto; ei fugge; ei teme
 
Con me sì ritenuto; ei fugge; ei teme
di restar meco. Ah! Secondato avessi
 
Di restar meco. Ah! secondato avessi
gl'impulsi del mio cor. Per tempo a Tito
 
Gl'impulsi del mio cor. Per tempo a Tito
dovea svelarmi e confessar l'errore.
 
Dovea svelarmi, e confessar l'errore.
1355
Sempre in bocca d'un reo, che la detesta,
 
Sempre in bocca d'un reo, che la detesta,
scema d'orror la colpa. Or questo ancora
 
FScema d'orror la colpa. Or questo ancora
tardi saria. Seppe il delitto Augusto,
 
Tardi saría. Seppe il delitto Augusto,
e non da me. Questa ragione istessa
 
E non da me. Questa ragione istessa
fa più grave…
 
Fa più grave…
Servilia
 
Servil.
Ah Vitellia!
 
Ah Vitellia!
Annio
 
Ann.
Ah principessa!
 
Ah Principessa!
Servilia
 
Servil.
1360
Il misero germano…
 
Il misero germano…
Annio
 
Ann.
Il caro amico…
 
Il caro amico…
Servilia
 
Servil.
È condotto a morir.
 
È condotto a morir.
Annio
 
Ann.
Fra poco in faccia
 
Fra poco in faccia
di Roma spettatrice
 
Di Roma spettatrice
delle fiere sarà pasto infelice.
 
Delle fiere sarà pasto infelice.
Vitellia
 
Vitel.
Ma che posso per lui?
 
Ma che posso per lui?
Servilia
 
Servil.
Tutto. A' tuoi prieghi
 
Tutto. A' tuoi prieghi
1365
Tito lo donerà.
 
Tito lo donerà.
Annio
 
Ann.
Non può negarlo
 
Non può negarlo
alla novella augusta.
 
Alla novella Augusta.
Vitellia
 
Vitel.
Annio, non sono
 
Annio, non sono
augusta ancor.
 
Augusta ancor.
Annio
 
Ann.
Pria che tramonti il sole
 
Pria che tramonti il Sole,
Tito sarà tuo sposo. Or, me presente,
 
Tito sarà tuo sposo. Or, me presente,
per le pompe festive il cenno ei diede.
 
Per le pompe festive il cenno ei diede.
Vitellia
 
Vitel.
1370
(Dunque Sesto ha taciuto! Oh amore! Oh fede!)
 
(Dunque Sesto ha taciuto! Oh amore! oh fede!)
Annio, Servilia, andiam. (Ma dove corro
 
FAnnio, Servilia, andiam. (Ma dove corro
così senza pensar?) Partite, amici:
 
Così senza pensar?) Partite, amici;
vi seguirò.
 
Vi seguirò.
Annio
 
Ann.
Ma se d'un tardo aiuto
 
Ma se d'un tardo aiuto
Sesto fidar si dée, Sesto è perduto.
 
Sesto fidar si dee, Sesto è perduto. Parte.
(Parte.)
 
Vitellia
 
Vitel.
(A Servilia.)
 
1375
Precedimi tu ancora. Un breve istante
 
Precedimi tu ancora. Un breve istante A Servilia.
sola restar desio.
 
Sola restar desío.
Servilia
 
Servil.
Deh non lasciarlo
 
Deh non lasciarlo
nel più bel fior degli anni
 
Nel più bel fior degli anni
perir così. Sai che finor di Roma
 
Perir così. Sai, che fin or di Roma
fu la speme e l'amore. Al fiero eccesso
 
Fu la speme, e l'amore. Al fiero eccesso
1380
chi sa chi l'ha sedotto? In te sarebbe
 
Chi sa, chi l'ha sedotto? In te sarebbe
obbligo la pietà. Quell'infelice
 
Obbligo la pietà. Quell'infelice
t'amò più di sé stesso: avea fra' labbri
 
T'amò più di se stesso; avea fra' labbri
sempre il tuo nome, impallidia qualora
 
Sempre il tuo nome; impallidía, qualora
si parlava di te. Tu piangi!
 
Si parlava di te. Tu piangi!
Vitellia
 
Vitel.
Ah! Parti.
 
Ah! parti.
Servilia
 
Servil.
1385
Ma tu perché restar? Vitellia, ah parmi…
 
Ma tu perchè restar? Vitellia, ah parmi…
Vitellia
 
Vitel.
Oh dèi! Parti: verrò, non tormentarmi.
 
Oh Dei! Parti, verrò, non tormentarmi.
Servilia
 
FServil.
    S'altro che lagrime
 
    S'altro, che lagrime
per lui non tenti,
 
Per lui non tenti,
tutto il tuo piangere
 
Tutto il tuo piangere
1390
non gioverà.
 
Non gioverà.
    A questa inutile
 
    A questa inutile
pietà che senti,
 
Pietà, che senti,
oh quanto è simile
 
Oh quanto è simile
la crudeltà!
 
La crudeltà! Parte.
(Parte.)
 
SCENA XI
 
SCENA XI.
Vitellia sola.
 
VITELLIA sola.
Vitellia
 
1395
Ecco il punto, o Vitellia,
 
ECco il punto, o Vitellia,
d'esaminar la tua costanza. Avrai
 
D'esaminar la tua costanza. Avrai
valor che basti a rimirare esangue
 
Valor, che basti a rimirare esangue
il tuo Sesto fedel? Sesto che t'ama
 
Il tuo Sesto fedel? Sesto, che t'ama
più della vita sua? Che per tua colpa
 
Più della vita sua? Che per tua colpa
1400
divenne reo? Che t'ubbidì crudele?
 
Divenne reo? Che t'ubbidì crudele?
Che ingiusta t'adorò? Che in faccia a morte
 
Che ingiusta t'adorò? Che in faccia a morte
sì gran fede ti serba? E tu fra tanto,
 
Sì gran fede ti serba? E tu fra tanto
non ignota a te stessa, andrai tranquilla
 
Non ignota a te stessa, andrai tranquilla
al talamo d'Augusto? Ah! Mi vedrei
 
Al talamo d'Augusto? Ah! mi vedrei
1405
sempre Sesto d'intorno; e l'aure e i sassi
 
FSempre Sesto d'intorno. E l'aure, e i sassi
temerei che loquaci
 
Temerei, che loquaci
mi scoprissero a Tito. A' piedi suoi
 
Mi scoprissero a Tito. A' piedi suoi
vadasi il tutto a palesar; si scemi
 
Vadasi il tutto a palesar; si scemi
il delitto di Sesto,
 
Il delitto di Sesto,
1410
se scusar non si può. Speranze, addio,
 
Se scusar non si può. Speranze, addío,
d'impero e d'imenei: nutrirvi adesso
 
D'impero, e d'imenei; nutrirvi adesso
stupidità saria. Ma, pur che sempre
 
Stupidità saría. Ma, pur che sempre
questa smania crudel non mi tormenti,
 
Questa smania crudel non mi tormenti,
si gettin pur l'altre speranze a' venti.
 
Si gettin pur l'altre speranze a' venti.
1415
    Getta il nocchier talora
 
    Getta il nocchier talora
pur que' tesori all'onde,
 
Pur que' tesori all'onde,
che da remote sponde
 
Che da remote sponde
per tanto mar portò.
 
Per tanto mar portò.
    E giunto al lido amico
 
    E giunto al lido amico
1420
gli dèi ringrazia ancora
 
Gli Dei ringrazia ancora,
che ritornò mendico,
 
Che ritornò mendico,
ma salvo ritornò.
 
Ma salvo ritornò. Parte.
(Parte.)
 


Luogo magnifico che introduce a vasto anfiteatro di cui per diversi archi scopresi la parte interna. Si vedranno già nell'arena i complici della congiura condannati alle fiere.
 
SCENA XII
 
FSCENA XII.
 
Luogo magnifico, che introduce a vasto anfiteatro, di cui per diversi archi scopresi la parte interna. Si vedranno già nell'arena i complici della congiura condannati alle fiere.
Nel tempo che si canta il coro, preceduto da' littori, circondato da' senatori e patrizi romani e seguito da' pretoriani esce Tito, e dopo Annio e Servilia da diverse parti.
 
Nel tempo, che si canta il Coro, preceduto da' Littori, circondato da' Senatori, e Patrizj Romani, e seguito da' Pretoriani esce TITO, e dopo ANNIO, e SERVILIA da diverse parti.
Coro
 
CORO.
    Che del ciel, che degli dèi
 
    CHe del Ciel, che degli Dei
tu il pensier, l'amor tu sei,
 
Tu il pensier, l'amor tu sei,
1425
grand'eroe, nel giro angusto
 
Grand'Eroe, nel giro angusto
si mostrò di questo dì.
 
Si mostrò di questo dì.
    Ma cagion di meraviglia
 
    Ma cagion di meraviglia
non è già, felice Augusto,
 
Non è già, felice Augusto,
che gli dèi chi lor somiglia
 
FChe gli Dei, chi lor somiglia
1430
custodiscano così.
 
Custodiscano così.
Tito
 
Tito.
Pria che principio a' lieti
 
Pria, che principio a' lieti
spettacoli si dia, custodi, innanzi
 
Spettacoli si dia, custodi, innanzi
conducetemi il reo. (Più di perdono
 
Conducetemi il reo. (Più di perdono
speme ei non ha. Quanto aspettato meno
 
Speme ei non ha. Quanto aspettato meno,
1435
più caro esser gli dée.)
 
Più caro esser gli dee.)
Annio
 
Ann.
Pietà, signore.
 
Pietà, Signore.
Servilia
 
Servil.
Signor, pietà.
 
Signor, pietà.
Tito
 
Tito.
Se a chiederla venite
 
Se a chiederla venite
per Sesto, è tardi. È il suo destin deciso.
 
Per Sesto, è tardi. È il suo destin deciso.
Annio
 
Ann.
E sì tranquillo in viso
 
E sì tranquillo in viso
lo condanni a morir?
 
Lo condanni a morir?
Servilia
 
Servil.
Di Tito il core
 
Di Tito il core
1440
come il dolce perdé costume antico?
 
Come il dolce perdè costume antico?
Tito
 
Tito.
Ei s'appressa: tacete.
 
Ei s'appressa; tacete.
Servilia
 
Servil.
Oh Sesto!
 
Oh Sesto!
Annio
 
Ann.
Oh amico!
 
Oh amico!
SCENA XIII
 
FSCENA XIII.
Tito, Publio e Sesto fra' littori, poi Vitellia e detti.
 
PUBLIO, e SESTO fra' Littori, poi VITELLIA, e detti.
Tito
 
Tito.
Sesto, de' tuoi delitti
 
SEsto, de' tuoi delitti
tu sai la serie e sai
 
Tu sai la serie, e sai,
qual pena ti si dée. Roma sconvolta,
 
Qual pena ti si dee. Roma sconvolta,
1445
l'offesa maestà, le leggi offese,
 
L'offesa Maestà, le leggi offese,
l'amicizia tradita, il mondo, il cielo
 
L'amicizia tradita, il Mondo, il Cielo
voglion la morte tua. De' tradimenti
 
Voglion la morte tua. De' tradimenti
sai pur ch'io son l'unico oggetto. Or senti.
 
Sai pur, ch'io son l'unico oggetto. Or senti.
Vitellia
 
Vitel.
(S'inginocchia.)
 
Eccoti, eccelso Augusto,
 
Eccoti, eccelso Augusto, S'inginocchia.
1450
eccoti al piè la più confusa…
 
Eccoti al piè la più confusa…
Tito
 
Tito.
Ah sorgi!
 
Ah sorgi,
Che fai? Che brami?
 
Che fai? che brami?
Vitellia
 
Vitel.
Io ti conduco innanzi
 
Io ti conduco innanzi
l'autor dell'empia trama.
 
L'autor dell'empia trama.
Tito
 
Tito.
Ov'è? Chi mai
 
Ov'è? Chi mai
preparò tante insidie al viver mio?
 
Preparò tante insidie al viver mio?
Vitellia
 
Vitel.
Nol crederai.
 
Nol crederai.
Tito
 
Tito.
Perché?
 
Perchè?
Vitellia
 
Vitel.
Perché son io.
 
Perchè son io.
Tito
 
FTito.
1455
Tu ancora?
 
Tu ancora?
Sesto, Servilia
 
Sesto./Servil.
Oh stelle!
 
Oh stelle!
Annio, Publio
 
Ann./Publ.
Oh numi!
 
Oh Numi!
Tito
 
Tito.
E quanti mai,
 
E quanti mai,
quanti siete a tradirmi?
 
Quanti siete a tradirmi?
Vitellia
 
Vitel.
Io la più rea
 
Io la più rea
son di ciascuno: io meditai la trama,
 
Son di ciascuno; io meditai la trama;
il più fedele amico
 
Il più fedele amico
io ti sedussi, io del suo cieco amore
 
Io ti sedussi; io del suo cieco amore
1460
a tuo danno abusai.
 
A tuo danno abusai.
Tito
 
Tito.
Ma del tuo sdegno
 
Ma del tuo sdegno
chi fu cagion?
 
Chi fu cagion?
Vitellia
 
Vitel.
La tua bontà. Credei
 
La tua bontà. Credei,
che questa fosse amor. La destra e il trono
 
Che questa fosse amor. La destra, e il trono
da te speravo in dono, e poi negletta
 
Da te speravo in dono, e poi negletta
restai due volte e proccurai vendetta.
 
Restai due volte, e proccurai vendetta.
Tito
 
Tito.
1465
Ma che giorno è mai questo? Al punto istesso
 
Ma che giorno è mai questo? Al punto istesso,
che assolvo un reo ne scopro un altro! E quando
 
Che assolvo un reo, ne scopro un altro! E quando
troverò, giusti numi,
 
Troverò, giusti Numi,
un'anima fedel? Congiuran gli astri,
 
Un'anima fedel? Congiuran gli astri,
cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
 
Cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
1470
a diventar crudel. No, non avranno
 
FA diventar crudel. No; non avranno
questo trionfo. A sostener la gara
 
Questo trionfo. A sostener la gara
già s'impegnò la mia virtù. Vediamo
 
Già s'impegnò la mia virtù. Vediamo,
se più costante sia
 
Se più costante sia
l'altrui perfidia o la clemenza mia.
 
L'altrui perfidia, o la clemenza mia.
1475
Olà, Sesto si sciolga; abbian di nuovo
 
Olà, Sesto si sciolga; abbian di nuovo
Lentulo e i suoi seguaci
 
Lentulo, e i suoi seguaci
e vita e libertà; sia noto a Roma
 
E vita, e libertà; sia noto a Roma,
ch'io son l'istesso e ch'io
 
Ch'io son l'istesso, e ch'io
tutto so, tutti assolvo e tutto obblio.
 
Tutto so, tutti assolvo, e tutto obblío.
Annio, Publio
 
Ann./Publ.
1480
Oh generoso!
 
Oh generoso!
Servilia
 
Servil.
E chi mai giunse a tanto?
 
E chi mai giunse a tanto?
Sesto
 
Sesto.
Io son di sasso.
 
Io son di sasso.
Vitellia
 
Vitel.
Io non trattengo il pianto.
 
Io non trattengo il pianto.
Tito
 
Tito.
Vitellia, a te promisi
 
Vitellia, a te promisi
la destra mia, ma…
 
La destra mia, ma…
Vitellia
 
Vitel.
Lo conosco, Augusto;
 
Lo conosco, Augusto;
non è per me:
 
Non è per me;
dopo un tal fallo il nodo
 
dopo un tal fallo il nodo
1485
mostruoso saria.
 
Mostruoso saría.
Tito
 
Tito.
Ti bramo in parte
 
Ti bramo in parte
contenta almeno. Una rival sul trono
 
Contenta almeno. Una rival sul trono
non vedrai, tel prometto. Altra io non voglio
 
Non vedrai, tel prometto. Altra io non voglio
sposa che Roma, i figli miei saranno
 
Sposa, che Roma; i figli miei saranno
i popoli soggetti,
 
FI popoli soggetti;
1490
serbo indivisi a lor tutti gli affetti.
 
Serbo indivisi a lor tutti gli affetti.
Tu d'Annio e di Servilia
 
Tu d'Annio, e di Servilia
agl'imenei felici unisci i tuoi,
 
Agl'imenei felici unisci i tuoi,
principessa, se vuoi. Concedi pure
 
Principessa, se vuoi. Concedi pure
la destra a Sesto: il sospirato acquisto
 
La destra a Sesto; il sospirato acquisto
1495
già gli costa abbastanza.
 
Già gli costa abbastanza.
Vitellia
 
Vitel.
Infin ch'io viva,
 
In fin ch'io viva,
fia sempre il tuo voler legge al mio core.
 
Fia sempre il tuo voler legge al mio core.
Sesto
 
Sesto.
Ah Cesare! Ah signore! E poi non soffri
 
Ah Cesare! ah Signore! E poi non soffri,
che t'adori la terra? E che destini
 
Che t'adori la Terra? E che destini
tempi il Tebro al tuo nume? E come e quando
 
Tempj il Tebro al tuo Nume? E come, e quando
1500
sperar potrò che la memoria amara
 
Sperar potrò, che la memoria amara
de' falli miei…
 
De' falli miei…
Tito
 
Tito.
Sesto, non più: torniamo
 
Sesto, non più; torniamo
di nuovo amici, e de' trascorsi tuoi
 
Di nuovo amici; e de' trascorsi tuoi
non si parli più mai. Dal cor di Tito
 
Non si parli più mai. Dal cor di Tito
già cancellati sono:
 
Già cancellati sono;
1505
me li scordo, t'abbraccio e ti perdono.
 
Me gli scordo, t'abbraccio, e ti perdono.
Coro
 
FCORO.
    Che del ciel, che degli dèi
 
    Che del Ciel, che degli Dei
tu il pensier, l'amor tu sei,
 
Tu il pensier, l'amor tu sei,
grand'eroe, nel giro angusto
 
Grand'Eroe nel giro angusto
si mostrò di questo dì.
 
Si mostrò di questo dì.
1510
    Ma cagion di meraviglia
 
    Ma cagion di meraviglia
non è già, felice Augusto,
 
Non è già, felice Augusto,
che gli dèi chi lor somiglia
 
Che gli Dei, chi lor somiglia,
custodiscano così.
 
Custodiscano così.
Licenza
 
LICENZA.
Non crederlo, signor; te non pretesi
 
NOn crederlo, Signor; te non pretesi
1515
ritrarre in Tito. Il rispettoso ingegno
 
Ritrarre in Tito. Il rispettoso ingegno
sa le sue forze a pieno,
 
Sa le sue forze a pieno,
né a questo segno io gli rallento il freno.
 
Nè a questo segno io gli rallento il freno.
Veggo ben che ciascuno
 
Veggo ben, che ciascuno
ti riconobbe in lui. So che tu stesso
 
Ti riconobbe in lui. So, che tu stesso
1520
quegli affetti clementi,
 
Quegli affetti clementi,
che in sen Tito sentiva, in sen ti senti.
 
Che in sen Tito sentiva, in sen ti senti.
Ma, Cesare, è mia colpa
 
Ma, Cesare, è mia colpa
la conoscenza altrui?
 
La conoscenza altrui?
È colpa mia che tu somigli a lui?
 
È colpa mia, che tu somigli a lui?
1525
Ah vieta, invitto Augusto,
 
FAh vieta, invitto Augusto,
se le immagini tue mirar non vuoi,
 
Se le immagini tue mirar non vuoi,
vieta alle muse il rammentar gli eroi.
 
Vieta alle Muse il rammentar gli Eroi.
    Sempre l'istesso aspetto
 
    Sempre l'istesso aspetto
ha la virtù verace:
 
Ha la virtù verace;
1530
benché in diverso petto,
 
Benchè in diverso petto,
diversa mai non è.
 
Diversa mai non è.
    E ogni virtù più bella
 
    E ogni virtù più bella
se in te, signor, s'aduna,
 
Se in te, Signor, s'aduna,
come ritrarne alcuna
 
Come ritrarne alcuna,
1535
che non somigli a te?
 
Che non somigli a te?
IL FINE.
 
IL FINE.