Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Librettos 
SCENA XVI
 
FSCENA XVI.
 
stage149x{Luogo magnifico, che introduce a vasto Anfiteatro, da cui per diversi archi scuopresi la parte interna. Si vedranno già nell'arena i complici della congiura condannati alle fiere.}
Nel tempo che si canta il coro, preceduto da' littori, circondato da' senatori e patrizi romani e seguito da' pretoriani esce Tito, e dopo Annio e Servilia da diverse parti.
 
stage150x{Nel tempo, che si canta il Coro, preceduto da' Littori, circondato da' Senatori, e Patrizi Romani, e seguito da' Pretoriani esce Tito, e dopo Annio, e Servilia da diverse parti.}
Coro
 
Coro.
    Che del ciel, che degli dèi
 
    Che del Ciel, che degli Dei
tu il pensier, l'amor tu sei,
 
Tu il pensier, l'amor tu sei,
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grand'eroe, nel giro angusto
 
Grand'Eroe nel giro angusto
si mostrò di questo dì.
 
Si mostrò di questo dì.
    Ma cagion di maraviglia
 
    Ma cagion di maraviglia
non è già, felice Augusto,
 
Non è già, felice Augusto,
che gli dèi chi lor somiglia
 
Che gli Dei chi lor somiglia,
930
custodiscano così.
 
Custodiscano così.
Tito
 
Tit.
Pria che principio a' lieti
 
Pria che principio a' lieti
spettacoli si dia, custodi, innanzi
 
Spettacoli si dia, custodi, innanzi
conducetemi il reo. (Più di perdono
 
Conducetemi il reo. (Più di perdono
speme non ha. Quanto aspettato meno
 
Speme non hà. Quanto aspettato meno
935
più caro esser gli dée.)
 
Più caro esser gli dee).
Annio
 
Ann.
Pietà, signore.
 
Pietà Signore.
Servilia
 
Ser.
Signor, pietà.
 
Signor pietà.
Tito
 
FTit.
Se a chiederla venite
 
Se a chiederla venite
per Sesto, è tardi. È il suo destin deciso.
 
Per Sesto, è tardi. E' il suo destin deciso
Annio
 
Ann.
E sì tranquillo in viso
 
E sì tranquillo in viso
lo condanni a morir?
 
Lo condanni a morir?
Servilia
 
Ser.
Di Tito il core
 
Di Tito il core
940
come il dolce perdé costume antico?
 
Come il dolce perdè costume antico?
Tito
 
Tit.
Ei si appressa: tacete.
 
Ei si appressa: tacete.
Servilia
 
Ser.
Oh Sesto!
 
Oh Sesto!
Annio
 
Ann.
Oh amico!
 
Oh amico!
SCENA XVII
 
SCENA XVII.
Tito, Publio e Sesto fra' littori, poi Vitellia e detti.
 
stage151x{Publio e Sesto fra Littori, poi Vitellia e detti.}
Tito
 
Tit.
Sesto, de' tuoi delitti
 
Sesto, de' tuoi delitti
tu sai la serie e sai
 
Tu sai la serie, e sai
qual pena ti si dée. Roma sconvolta,
 
Qual pena ti si dee. Roma sconvolta,
945
l'offesa maestà, le leggi offese,
 
L'offesa Maestà, le leggi offese
l'amicizia tradita, il mondo, il cielo
 
L'amicizia tradita, il mondo, il cielo
voglion la morte tua. De' tradimenti
 
Voglion la morte tua. De' tradimenti
sai pur ch'io son l'unico oggetto. Or senti.
 
Sai pur ch'io son l'unico oggetto: or senti.
Vitellia
 
Vit.
(S'inginocchia.)
 
Eccoti, eccelso Augusto,
 
Eccoti, eccelso Augusto,
950
eccoti al piè la più confusa…
 
Eccoti al piè la più confusa…
 
stage152x{(s'inginocchia)}
Tito
 
Tit.
Ah sorgi!
 
Ah sorgi,
Che fai? Che brami?
 
Che fai? che brami?
Vitellia
 
Vit.
Io ti conduco innanzi
 
Io ti conduco innanzi
l'autor dell'empia trama.
 
L'autor dell'empia trama.
Tito
 
Tit.
Ov'è? Chi mai
 
Ov'è? Chi mai
preparò tante insidie al viver mio?
 
Preparò tante insidie al viver mio?
Vitellia
 
FVit.
Nol crederai.
 
Nol crederai.
Tito
 
Tit.
Perché?
 
Perchè?
Vitellia
 
Vit.
Perché son io.
 
Perchè son io.
Tito
 
Tit.
955
Tu ancora?
 
Tu ancora?
Sesto, Servilia
 
Sest./ens009x{a 2}/Ser.
Oh stelle!
 
Oh Stelle!
Annio, Publio
 
Ann./ens010x{a 2}/Pub.
Oh numi!
 
Oh Numi!
Tito
 
Tit.
E quanti mai,
 
E quanti mai
quanti siete a tradirmi?
 
Quanti siete a tradirmi?
Vitellia
 
Vit.
Io la più rea
 
Io la più rea
son di ciascuno! Io meditai la trama,
 
Son di ciascuno! Io meditai la trama:
il più fedele amico
 
Il più fedele amico
io ti sedussi, io del suo cieco amore
 
Io ti sedussi: io del suo cieco amore
960
a tuo danno abusai.
 
A tuo danno abusai.
Tito
 
Tit.
Ma del tuo sdegno
 
Ma del tuo sdegno
chi fu cagion?
 
Chi fù cagion?
Vitellia
 
Vit.
La tua bontà. Credei
 
La tua bontà. Credei
che questa fosse amor. La destra e 'l trono
 
Che questa fosse amor. La destra e 'l trono
da te sperava in dono, e poi negletta
 
Da te sperava in dono, e poi negletta
restai due volte e procurai vendetta.
 
Restai due volte, e procurai vendetta.
Tito
 
Tit.
965
Ma che giorno è mai questo? Al punto stesso
 
Ma che giorno è mai questo? Al punto stesso,
che assolvo un reo ne scopro un altro! E quando
 
Che assolvo un reo, ne scopro un altro? e quando
troverò, giusti numi,
 
Troverò, giusti Numi,
un'anima fedel? Congiuran gli astri,
 
Un'anima fedel? Congiuran gli astri,
cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
 
Cred'io, per obbligarmi a mio dispetto
970
a diventar crudel. No, non avranno
 
A diventar crudel. No: non avranno
questo trionfo. A sostener la gara
 
FQuesto trionfo. A sostener la gara
già m'impegnò la mia virtù. Vediamo
 
Già m'impegnò la mia virtù. Vediamo,
se più costante sia
 
Se più costante sia
l'altrui perfidia o la clemenza mia.
 
L'altrui perfidia, o la clemenza mia:
975
Olà, Sesto si sciolga; abbian di nuovo
 
Olà: Sesto si sciolga: abbian di nuovo
Lentulo e i suoi seguaci
 
Lentulo, e i suoi seguaci
e vita e libertà; sia noto a Roma
 
E vita, e libertà: sia noto a Roma,
ch'io son lo stesso e ch'io
 
Ch'io son lo stesso, e ch'io
tutto so, tutti assolvo e tutto obblio.
 
Tutto sò, tutti assolvo, e tutto obblio.
Sesto, Vitellia
 
Sesto Vitellia ens011x{a 2}.
980
    Tu, è ver, m'assolvi, Augusto;
 
    Tu è ver, m'assolvì, Augusto,
ma non m'assolve il core
 
Ma non m'assolve il core,
che piangerà l'errore
 
Che piangerà l'errore,
finché memoria avrà.
 
Fin chè memoria avrà.
Tito
 
Tito.
    Il vero pentimento
 
    Il vero pentimento,
985
di cui tu sei capace
 
Di cui tu sei capace,
val più d'una verace
 
Val più d'una verace
costante fedeltà.
 
Costante fedeltà.
Servilia, Annio
 
Servilia, Annio ens012x{a 2}.
    Oh generoso! Oh grande!
 
    Oh generoso! oh grande!
E chi mai giunse a tanto?
 
E chi mai giunse a tanto?
990
Mi trae dagli occhi il pianto
 
Mi trae dagli occhi il pianto
l'eccelsa sua bontà.
 
L'eccelsa sua bontà.
Tutti
 
Tutti.
    Eterni dèi, vegliate
 
    Eterni Dei, vegliate
sui sacri giorni suoi:
 
Sui sacri giorni suoi:
a Roma in lui serbate
 
FA Roma in lui serbate
995
la sua felicità.
 
La sua felicità.
Tito
 
Tito.
    Troncate, eterni dèi,
 
    Troncate, eterni Dei,
troncate i giorni miei
 
Troncate i giorni miei
quel dì che il ben di Roma
 
Quel dì, che il ben di Roma
mia cura non sarà.
 
Mia cura non sarà.
Tutti e Coro
 
Tutti e Coro.
1000
    Eterni dèi, vegliate
 
    Eterni Dei, vegliate
sui sacri giorni suoi:
 
Sui sacri giorni suoi.
a Roma in lui serbate
 
A Roma in lui serbate
la sua felicità.
 
La sua felicítà.
FINE.
 
stage153x{FINE.}