Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Librettos 
SCENA III
 
SCENA III.
Sesto ed Annio.
 
Sesto, ed Annio.
Annio
 
Ann.
110
Amico, ecco il momento
 
Amico, ecco il momento
di rendermi felice. All'amor mio
 
Di rendermi felice. All'amor mio
Servilia promettesti. Altro non manca
 
Servilia promettesti. Altro non manca
che d'Augusto l'assenso. Ora da lui
 
Che d'Augusto l'assenso. Ora da lui
impetrarlo potresti.
 
Impetrarlo potresti
Sesto
 
Sest.
Ogni tua brama,
 
Ogni tua brama,
115
Annio, m'è legge. Impaziente anch'io
 
Annio, m'è legge. Impaziente anch'io
questo nuovo legame, Annio, desio.
 
Questo nuovo legame, Annio, desio.
Annio, Sesto
 
Ann. e Sest. a 2.
    Deh prendi un dolce amplesso,
 
    Deh prendi un dolce amplesso
amico mio fedel,
 
Amico mio fedel:
e ognor per me lo stesso
 
    E ognor per me lo stesso
120
ti serbi amico il ciel.
 
Ti serbi amico il ciel.
(Partono.)
 
(partono.)


Parte del Foro Romano magnificamente adornato d'archi, obelischi e trofei; in faccia aspetto esteriore del Campidoglio e magnifica strada per cui vi si ascende.
 
SCENA IV
 
FSCENA IV.
 
Parte del Foro romano magnificamente adornato d'archi, obelischi, e trofei: in faccia aspetto esteriore del Campidoglio, e magnifica strada, per cui vi si ascende.
Publio, senatori romani e i legati delle province soggette, destinati a presentare al Senato gli annui imposti tributi. Mentre Tito preceduto da' littori, seguito da' pretoriani e circondato da numeroso popolo scende dal Campidoglio, cantasi il seguente coro.
 
Publio, Senatori romani, e i Legati delle provincie soggette, destinati a presentare al Senato gli annui imposti tributi. Mentre Tito, preceduto da Littori, seguito da Pretoriani, e circondato da numeroso popolo, scende dal Campidoglio, cantasi il seguente.
Coro
 
Coro.
    Serbate, o dèi custodi
 
    Serbate, o Dei custodi
della romana sorte,
 
Della Romana sorte
in Tito il giusto, il forte,
 
In Tito il giusto, il forte
l'onor di nostra età.
 
L'onor di nostra età.
125
    Voi gl'immortali allori
 
    Voi gl'immortali allori
sulla cesarea chioma,
 
Sulla cesarea chioma,
voi custodite a Roma
 
Voi custodite a Roma
la sua felicità.
 
La sua felicità.
    Fu vostro un sì gran dono,
 
    Fù vostro un sì gran dono:
130
sia lungo il dono vostro;
 
Sia lungo il dono vostro;
l'invidi al mondo nostro
 
L'invidj al mondo nostro
il mondo che verrà.
 
Il mondo, che verrà.
(Nel fine del coro suddetto Annio e Sesto da diverse parti.)
 
(Nel fine del Coro suddetto, Annio, e Sesto da diverse parti)
Publio
 
FPub.
(A Tito.)
 
Te della patria il padre
 
Te della Patria il Padre (a Tit.)
oggi appella il Senato; e mai più giusto
 
Oggi appella il Senato: e mai più giusto
135
non fu ne' suoi decreti, o invitto Augusto.
 
Non fù ne' suoi decreti, o invitto Augusto.
Annio
 
Ann.
Né padre sol, ma sei
 
Nè padre sol, ma sei
suo nume tutelar. Più che mortale
 
Suo Nume tutelar. Più che mortale
giacché altrui ti dimostri, a' voti altrui
 
Giacchè altrui ti dimostri, a' voti altrui
comincia ad avvezzarti. Eccelso tempio
 
Comincia ad avvezzarti. Eccelso tempio
140
ti destina il Senato, e là si vuole
 
Ti destina il Senato: e là si vuole
che fra divini onori
 
Che fra divini onori
anche il nume di Tito il Tebro adori.
 
Anche il Nume di Tito il Tebro adori.
Publio
 
Publ.
Quei tesori che vedi,
 
Quei tesori, che vedi,
delle serve province annui tributi,
 
Delle serve Provincie annui tributi,
145
all'opra consagriam. Tito non sdegni
 
All'opra consagriam. Tito non sdegni
questi del nostro amor publici segni.
 
Questi del nostro amor publici segni.
Tito
 
Tit.
Romani, unico oggetto
 
Romani, unico oggetto
è de' voti di Tito il vostro amore,
 
E' de' voti di Tito il vostro amore:
ma il vostro amor non passi
 
Ma il vostro amor non passi
150
tanto i confini suoi
 
Tanto i confini suoi
che debbano arrossirne e Tito e voi.
 
Che debbano arrossirne e Tito, e voi.
Quegli offerti tesori
 
Quegli offerti tesori
non ricuso però. Cambiarne solo
 
Non ricuso però. Cambiarne solo
l'uso pretendo. Udite. Oltre l'usato
 
L'uso pretendo Udite: oltre l'usato
155
terribile il Vesevo ardenti fiumi
 
Terribile il Vesevo ardenti fiumi
dalle fauci eruttò, scosse le rupi,
 
Dalle fauci eruttò: scosse le rupi:
riempié di ruine
 
Riempiè di ruine
i campi intorno e le città vicine.
 
I campi intorno, e le città vicine.
Le desolate genti
 
Le desolate genti
160
fuggendo van, ma la miseria opprime
 
Fuggendo van: ma la miseria opprime
quei che al foco avvanzar. Serva quell'oro
 
Quei che al foco avvanzar. Serva quell'oro
di tanti afflitti a riparar lo scempio.
 
Di tanti afflitti a riparar lo scempio.
Questo, o Romani, è fabbricarmi il tempio.
 
Questo, o Romani, è fabbricarmi il Tempio.
Annio
 
FAnn.
Oh vero eroe!
 
Oh vero Eroe!
Publio
 
Pub.
Quanto di te minori
 
Quanto di te minori
165
tutti i premi son mai, tutte le lodi!
 
Tutti i premj son mai tutte le lodi!
Tito
 
Tit.
Basta, basta, o miei fidi.
 
Basta, basta, o miei fidi.
Sesto a me s'avvicini; Annio non parta;
 
Sesto a me s'avvicini: Annio non parta.
ogn'altro s'allontani.
 
Ogn'altro s'allontani.
(Si ritirano tutti fuori dell'atrio, e vi rimangono Tito, Sesto ed Annio.)
 
Annio
 
Ann.
(Adesso, o Sesto,
 
(Adesso, o Sesto, Si ritirano tutti fuori dell'Atrio, e vi rimangono, Tito, Sesto, ed Annio.
parla per me.)
 
Parla per me.)
Sesto
 
Sest.
Come, signor, potesti
 
Come, Signor, potesti
170
la tua bella regina…
 
La tua bella Regina?…
Tito
 
Tit.
Ah Sesto, amico,
 
Ah, Sesto amico,
che terribil momento! Io non credei…
 
Che terribil momento! Io non credei…
Basta, ho vinto: partì.
 
Basta; hò vinto: partì.
Tolgasi adesso
 
Tolgasi adesso
a Roma ogni sospetto
 
A Roma ogni sospetto
di vederla mia sposa.
 
Di vederla mia sposa.
Una sua figlia
 
Una sua figlia,
175
vuol veder sul mio soglio,
 
Vuol veder sul mio soglio,
e appagarla convien. Giacché l'amore
 
E appagarla convien. Giacchè l'amore
scelse invano i miei lacci, io vo' che almeno
 
Scelse in vano i miei lacci, io vò, che almeno
l'amicizia li scelga. Al tuo s'unisca,
 
L'amicizia li scelga. Al tuo s'unisca,
Sesto, il cesareo sangue. Oggi mia sposa
 
Sesto, il cesareo sangue. Oggi mia sposa
180
sarà la tua germana.
 
Sarà la tua germana.
Sesto
 
Sest.
Servilia?
 
Servilia?
Tito
 
Tit.
Appunto.
 
Appunto.
Annio
 
Ann.
(Oh me infelice!)
 
(Oh me infelice!)
Sesto
 
Sest.
(Oh dèi!
 
(Oh Dei!
Annio è perduto.)
 
Annio è perduto.)
Tito
 
Tit.
Udisti?
 
Udisti?
Che dici? Non rispondi?
 
Che dici? non rispondi?
Sesto
 
Sest.
E chi potrebbe
 
E chi potrebbe
risponderti, signor? M'opprime a segno
 
Risponderti Signor? M'opprime a segno
185
la tua bontà che non ho cor… Vorrei…
 
La tua bontà. Che non hò cor… vorrei…
Annio
 
FAnn.
(Sesto è in pena per me.)
 
(Sesto è in pena per me.)
Tito
 
Tit.
Spiegati. Io tutto
 
Spiegati. Io tutto
farò per tuo vantaggio.
 
Farò per tuo vantaggio
Sesto
 
Sest.
(Ah si serva l'amico.)
 
(Ah si serva l'amico.)
Annio
 
Ann.
(Annio, coraggio.)
 
(Annio coraggio.)
Sesto
 
Sest.
Tito…
 
Tito…
Annio
 
Ann.
Augusto, conosco
 
Augusto, conosco
190
di Sesto il cor. Fin dalla cuna insieme
 
Di Sesto il cor. Fin dalla cuna insieme
tenero amor ne stringe. Ei, di sé stesso
 
Tenero amor ne stringe. Ei di se stesso
modesto estimator, teme che sembri
 
Modesto estimator teme, che sembri
sproporzionato il dono e non s'avvede
 
Sproporzionato il dono: e non s'avvede
ch'ogni distanza eguaglia
 
Ch'ogni distanza eguaglia
195
d'un cesare il favor. Ma tu consiglio
 
D'un Cesare il favor. Ma tu consiglio
da lui prender non déi. Come potresti
 
Da lui prender non dei. Come potresti
sposa elegger più degna
 
Sposa elegger più degna
dell'impero e di te? Virtù, bellezza,
 
Dell'impero, e di te? Virtù, bellezza,
tutto è in Servilia. Io le conobbi in volto
 
Tutto è in Servilia. Io le conobbi in volto
200
ch'era nata a regnar. De' miei presagi
 
Ch'era nata a regnar. De' miei presagi
l'adempimento è questo.
 
L'adempimento è questo.
Sesto
 
Sest.
(Annio parla così! Sogno o son desto?)
 
(Annio parla così? Sogno, o son desto!)
Tito
 
Tit.
Ebben, recane a lei,
 
Ebben recane a lei,
Annio, tu la novella. E tu mi siegui,
 
Annio, tu la novella; E tu mi siegui,
205
amato Sesto, e queste
 
Amato Sesto; e queste
tue dubbiezze deponi. Avrai tal parte
 
Tue dubbiezze deponi. Avrai tal parte
tu ancor nel soglio, e tanto
 
Tu ancor nel soglio, e tanto
t'innalzerò, che resterà ben poco
 
T'innalzerò, che resterà ben poco
dello spazio infinito
 
Dello spazio infinito,
210
che fraposer gli dèi fra Sesto e Tito.
 
Che fraposer gli Dei fra Sesto, e Tito.
Sesto
 
Sest.
Questo è troppo, o signor. Modera almeno,
 
Questo è troppo, o Signor. Modera almeno,
se ingrati non ci vuoi,
 
Se ingrati non ci vuoi,
modera, Augusto, i benefici tuoi.
 
Modera, Augusto, i beneficj tuoi.
Tito
 
FTit.
Ma che, se mi niegate
 
Ma che? (se mi niegate
215
che benefico io sia, che mi lasciate?
 
Che benefico io sia) che mi lasciate?
    Del più sublime soglio
 
    Del più sublime soglio
l'unico frutto è questo:
 
L'unico frutto è questo:
tutto è tormento il resto
 
Tutto è tormento il resto;
e tutto è servitù.
 
E tutto è servitù.
220
    Che avrei, se ancor perdessi
 
    Che avrei, se ancor perdessi,
le sole ore felici
 
Le sole ore felici
ch'ho nel giovar gli oppressi,
 
C'hò nel giovar gli oppressi:
nel sollevar gli amici,
 
Nel sollevar gli amici:
nel dispensar tesori
 
Nel dispensar tesori
225
al merto e alla virtù?
 
Al merto, e alla virtù.
(Parte con Sesto.)
 
(parte con Sesto.)
SCENA V
 
SCENA V.
Annio e poi Servilia.
 
Annio, e poi Servilia.
Annio
 
Ann.
Non ci pentiam. D'un generoso amante
 
Non ci pentiam. D'un generoso amante
era questo il dover.
 
Era questo il dover.
Mio cor, deponi
 
Mio cor, deponi
le tenerezze antiche. È tua sovrana
 
Le tenerezze antiche: è tua Sovrana
chi fu l'idolo tuo. Cambiar conviene
 
Chi fù l'idolo tuo. Cambiar conviene
230
in rispetto l'amore. Eccola. Oh dèi!
 
In rispetto l'amore. Eccola. Oh Dei!
Mai non parve sì bella agli occhi miei.
 
Mai non parve sì bella agli occhi miei.
Servilia
 
Ser.
Mio ben…
 
Mio ben.
Annio
 
Ann.
Taci, Servilia. Ora è delitto
 
Taci, Servilia. Ora è delitto
il chiamarmi così.
 
Il chiamarmi così.
Servilia
 
Ser.
Perché?
 
Perchè?
Annio
 
Ann.
Ti scelse
 
Ti scelse
Cesare (che martir!) per sua consorte.
 
Cesare (che martir!) per sua consorte.
235
A te (morir mi sento), a te m'impose
 
FA te (morir mi sento) a te m'impose
di recarne l'avviso (oh pena!), ed io…
 
Di recarne l'avviso (oh pena!) ed io…
io fui… (parlar non posso). Augusta, addio!
 
Io fui… (parlar non posso) Augusta; addio!
Servilia
 
Ser.
Come! Fermati. Io sposa
 
Come! fermati. Io sposa
di Cesare? E perché?
 
Di Cesare? E perchè?
Annio
 
Ann.
Perché non trova
 
Perchè non trova
240
beltà, virtù che sia
 
Beltà, virtù che sia
più degna d'un impero, anima… Oh stelle!
 
Più degna d'un Impero, anima… oh stelle!
Che dirò? Lascia, Augusta,
 
Che dirò? lascia, Augusta,
deh lasciami partir.
 
Deh lasciami partir.
Servilia
 
Ser.
Così confusa
 
Così confusa
abbandonar mi vuoi? Spiegati, dimmi:
 
Abbandonarmi vuoi? Spiegati: dimmi,
245
come fu? Per qual via…
 
Come fù? Per qual via?…
Annio
 
Ann.
Mi perdo, s'io non parto, anima mia.
 
Mi perdo, s'io non parto, anima mia.
    Ah perdona al primo affetto
 
    Ah perdonna al primo affetto
questo accento sconsigliato:
 
Questo accento sconsigliato,
colpa fu del labbro usato
 
Colpa fù del labbro, usato
250
a così chiamarti ognor.
 
A così chiamarti ognor.
Servilia
 
Servilia.
    Ah tu fosti il solo oggetto
 
    Ah tu fosti il solo oggetto
che finor fedel amai,
 
Che finor fedel amai;
e tu l'ultimo sarai
 
E tu l'ultimo sarai,
come fosti il primo amor.
 
Come fosti il primo amor.
Annio
 
Annio.
255
    Cari accenti del mio bene!
 
    Cari accenti del mio bene.
Servilia
 
Servilia.
Oh mia dolce cara spene!
 
Oh mia dolce cara spene.
a due
 
a 2.
Più che sento i sensi tuoi,
 
Più che sento i sensi tuoi
in me cresce più l'ardor.
 
In me cresce più l'ardor.
    Qual piacere il cor risente
 
F    Qual piacere il cor risente
260
quando un'alma è all'altra unita!…
 
Quando un'alma è all'altra unita!…
Ah si tronchi dalla vita
 
Ah si tronchi dalla vita
tutto quel che non è amor.
 
Tutto quel che non è amor.
(Partono.)
 
(partono.


Ritiro delizioso nel soggiorno imperiale sul Colle Palatino.
 
SCENA VI
 
SCENA VI.
 
(Ritiro delizioso nel Sogiorno Imperiale sul colle Palatino.)
Tito e Publio con un foglio.
 
Tito, e Publio con un foglio.
Tito
 
Tit.
Che mi rechi in quel foglio?
 
Che mi rechi in quel foglio?
Publio
 
Pub.
I nomi ei chiude
 
I nomi ei chiude
de' rei che osar con temerari accenti
 
De' rei, che osar con temerarj accenti
265
de' cesari già spenti
 
De' Cesari già spenti
la memoria oltraggiar.
 
La memoria oltraggiar.
Tito
 
Tit.
Barbara inchiesta
 
Barbara inchiesta,
che agli estinti non giova e somministra
 
Che agli estinti non giova, e somministra
mille strade alla frode
 
Mille strade alla frode
d'insidiar gl'innocenti.
 
D'insidiar gl'innocenti.
Publio
 
Pub.
270
Ma v'è, signor, chi lacerare ardisce
 
Ma v'è Signor, chi lacerare ardisce
anche il tuo nome.
 
Anche il tuo nome.
Tito
 
Tit.
E che perciò? Se 'l mosse
 
E che perciò? Se 'l mosse
leggerezza, nol curo;
 
Leggerezza; nol curo:
se follia, lo compiango;
 
Se follia; lo compiango.
se ragion, gli son grato; e se in lui sono
 
Se ragion; gli son grato! e se in lui sono
275
impeti di malizia, io gli perdono.
 
Impeti di malizia; io gli perdono
Publio
 
Pub.
Almen…
 
Almen…
SCENA VII
 
FSCENA VII.
Servilia e detti.
 
Serviglia, e detti.
Servilia
 
Ser.
Di Tito al piè…
 
Di Tito al piè…
Tito
 
Tit.
Servilia! Augusta!
 
Servilia! Augusta!
Servilia
 
Ser.
Ah signor, sì gran nome
 
Ah Signor, sì gran nome
non darmi ancora. Odimi prima: io deggio
 
Non darmi ancora. Odimi prima… lo deggio
palesarti un arcan.
 
Palesarti un arcan.
Tito
 
Tit.
Publio, ti scosta;
 
Publio, ti scosta;
280
ma non partir.
 
Ma non partir. (Publ. si ritira.)
(Publio si ritira.)
 
Servilia
 
Ser.
Che del cesareo alloro
 
Che del Cesareo alloro
me, fra tante più degne,
 
Me fra tante più degne,
generoso monarca, inviti a parte,
 
Generoso Monarca, inviti a parte,
è dono tal che desteria tumulto
 
E' dono tal che desteria tumulto
nel più stupido cor. Ma…
 
Nel più stupido cor. Ma…
Tito
 
Tit.
Parla.
 
Parla.
Servilia
 
Ser.
Il core,
 
Il core
285
signor, non è più mio: già da gran tempo
 
Signor, non è più mio. Già da gran tempo
Annio me lo rapì.
 
Annio me lo rapì.
Valor che basti
 
Valor che basti
non ho per obbliarlo. Anche dal trono
 
Non hò per obbliarlo. Anche dal Trono
il solito sentiero
 
Il solito sentiero
farebbe a mio dispetto il mio pensiero.
 
Farebbe a mio dispetto il mio pensiero.
290
So che oppormi è delitto
 
Sò, che oppormi è delitto
d'un cesare al voler, ma tutto almeno
 
D'un Cesare al voler: ma tutto almeno.
sia noto al mio sovrano;
 
Sia noto al mio Sovrano;
poi, se mi vuol sua sposa, ecco la mano.
 
Poi, se mi vuol sua sposa, ecco la mano.
Tito
 
Tit.
Grazie, o numi del ciel.
 
Grazie, o Numi del Ciel.
Pur si ritrova
 
Pur si ritrova
295
chi s'avventuri a dispiacer col vero.
 
Chi s'avventuri a dispiacer col vero.
Alla grandezza tua la propria pace
 
Alla grandezza tua la propria pace
Annio pospone! Tu ricusi un trono
 
Annio pospone! Tu ricusi un trono
per essergli fedele! Ed io dovrei
 
Per essergli fedele! ed io dovrei
turbar fiamme sì belle? Ah non produce
 
FTurbar fiamme sì belle! Ah non produce
300
sentimenti sì rei di Tito il core.
 
Sentimenti sì rei di Tito il core.
Sgombra ogni tema. Io voglio
 
Sgombra ogni tema. Io voglio
stringer nodo sì degno,
 
Stringer nodo sì degno,
e n'abbia poi
 
e n'abbia poi
cittadini la patria eguali a voi.
 
Cittadini la patria eguali a voi.
Servilia
 
Ser.
Oh Tito! Oh Augusto! Oh vera
 
Oh Tito! oh Augusto! oh vera
305
delizia de' mortali! Io non saprei
 
Delizia de' mortali! Io non saprei
come il grato mio cor…
 
Come il grato mio cor…
Tito
 
Tit.
Se grata appieno
 
Se grata appieno
esser mi vuoi, Servilia, agli altri inspira
 
Esser mi vuoi, Servilia, agli altri inspira
il tuo candor. Di pubblicar procura
 
Il tuo candor. Di pubblicar procura,
che grato a me si rende,
 
Che grato a me si rende,
310
più del falso che piace, il ver che offende.
 
Più del falso che piace, il ver che offende.
    Ah se fosse intorno al trono
 
    Ah, se fosse intorno al Trono
ogni cor così sincero,
 
Ogni cor così sincero,
non tormento un vasto impero,
 
Non tormento un vasto impero,
ma saria felicità.
 
Ma saria felicità.
315
    Non dovrebbero i regnanti
 
    Non dovrebbero i Regnanti
tollerar sì grave affanno
 
Tollerar sì grave affanno
per distinguer dall'inganno
 
Per distinguer dall'inganno
l'insidiata verità.
 
L'insidita verità.
(Parte.)
 
(parte.)
SCENA VIII
 
SCENA VIII.
Servilia, poi Vitellia.
 
Servilia, poi Vitellia.
Servilia
 
Ser.
Felice me!
 
Felice me!
Vitellia
 
Vit.
Posso alla mia sovrana
 
Posso alla mia Sovrana
320
offrir del mio rispetto i primi omaggi?
 
Offrir del mio rispetto i primi omaggi?
Posso adorar quel volto
 
FPosso adorar quel volto
per cui d'amor ferito
 
Per cui d'amor ferito
ha perduto il riposo il cor di Tito?
 
Hà perduto il riposo il cor di Tito?
 
Servilia
 
Ser.
Non esser meco irata:
 
Non esser meco irata:
325
forse la regia destra è a te serbata.
 
Forse la regia destra è a te serbata. (parte.)
(Parte.)
 
SCENA IX
 
SCENA IX.
Vitellia, poi Sesto.
 
Vitellia, poi Sesto.
Vitellia
 
Vit.
Ancora mi schernisce?
 
Ancora mi schernisce?
Questo soffrir degg'io
 
Questo soffrir degg'io
vergognoso disprezzo? Ah con qual fasto
 
Vergognoso disprezzo? Ah con qual fasto
qui mi lascia costei! Barbaro Tito,
 
Qui mi lascia costei! barbaro Tito
330
ti parea dunque poco
 
Ti parea dunque poco
Berenice antepormi? Io dunque sono
 
Berenice antepormi? Io dunque sono
l'ultima de' viventi.
 
L'ultima de' viventi.
Ah trema, ingrato,
 
Ah trema ingrato,
trema d'avermi offesa. Oggi 'l tuo sangue…
 
Trema d'avermi offesa. Oggi 'l tuo sangue…
Sesto
 
Sest.
Mia vita.
 
Mia vita.
Vitellia
 
Vit.
Ebben, che rechi? Il Campidoglio
 
Ebben, che rechi? Il campidoglio
335
è acceso? È incenerito?
 
E' acceso? è incenerito?
Lentulo dove sta? Tito è punito?
 
Lentulo dove sta? Tito è punito?
Sesto
 
Sest.
Nulla intrapresi ancor.
 
Nulla intrapresi ancor.
Vitellia
 
Vit.
Nulla! E sì franco
 
Nulla! e sì franco
mi torni innanzi? E con qual merto ardisci
 
Mi torni innanzi? E con qual merto ardisci
di chiamarmi tua vita?
 
Di chiamarmi tua vita?
Sesto
 
Sest.
È tuo comando
 
E' tuo comando
340
il sospendere il colpo.
 
Il sospendere il colpo.
Vitellia
 
Vit.
E non udisti
 
E non udisti
i miei novelli oltraggi? Un altro cenno
 
I miei novelli oltraggi? un altro cenno
aspetti ancor? Ma ch'io ti creda amante,
 
Aspetti ancor? Ma ch'io ti creda amante
dimmi, come pretendi,
 
Dimmi, come pretendi,
se così poco i miei pensieri intendi?
 
Se così poco i miei pensieri intendi?
Sesto
 
FSest.
345
Se una ragion potesse
 
Se una ragion potesse
almen giustificarmi…
 
Almen giustificarmi?
Vitellia
 
Vit.
Una ragione!
 
Una ragione!
Mille n'avrai, qualunque sia l'affetto
 
Mille n'avrai, qualunque sia l'affetto
da cui prenda il tuo cor regola e moto.
 
Da cui prenda il tuo cor regola, e moto.
È la gloria il tuo voto? Io ti propongo
 
E' la gloria il tuo voto? Io ti propongo
350
la patria a liberar.
 
La patria a liberar.
Sei d'un'illustre
 
Sei d'un illustre
ambizion capace? Eccoti aperta
 
Anbizion capace? eccoti aperta
una strada all'impero.
 
Una strada all'Impero.
Renderti fortunato
 
Renderti fortunato
può la mia mano? Corri,
 
Può la mia mano? Corri,
355
mi vendica, e son tua.
 
Mi vendica, e son tua.
D'altri stimoli hai d'uopo?
 
D'altri stimoli hai d'uopo?
Sappi che Tito amai,
 
Sappi, che Tito amai,
che del mio cor l'acquisto
 
Che del mio cor l'acquisto
ei t'impedì, che se rimane in vita
 
Ei t'impedì: che se rimane in vita,
360
si può pentir, ch'io ritornar potrei,
 
Si può pentir: ch'io ritornar potrei
non mi fido di me, forse ad amarlo.
 
(Non mi fido di me) forse ad amarlo.
Or va', se non ti move
 
Or va: se non ti move
desio di gloria, ambizione, amore;
 
Desio di gloria, ambizione, amore;
se tolleri un rivale
 
Se tolleri un rivale,
365
che usurpò, che contrasta,
 
Che usurpò, che contrasta,
che involarti potrà gli affetti miei,
 
Che involarti potrà gli affetti miei,
degli uomini 'l più vil dirò che sei.
 
Degli uomini 'l più vil dirò che sei.
Sesto
 
Sest.
Quante vie d'assalirmi!
 
Quante vie d'assalirmi!
Basta, basta, non più, già m'inspirasti,
 
Basta, basta non più, già m'inspirasti,
370
Vitellia, il tuo furore. Arder vedrai
 
Vitellia, il tuo furore. Arder vedrai
fra poco il Campidoglio, e quest'acciaro
 
Fra poco il campidoglio, e quest'acciaro
nel sen di Tito… (Ah sommi dèi! Qual gelo
 
Nel sen di Tito… (ah sommi Dei! qual gelo
mi ricerca le vene…)
 
Mi ricerca le vene…)
Vitellia
 
Vit.
Ed or che pensi?
 
Ed or che pensi?
Sesto
 
FSest.
Ah Vitellia!
 
Ah Vitellia!
Vitellia
 
Vit.
Il previdi:
 
Il previdi,
375
tu pentito già sei.
 
Tu pentito già sei.
Sesto
 
Sest.
Non son pentito,
 
Non son pentito,
ma…
 
Ma…
Vitellia
 
Vit.
Non stancarmi più. Conosco, ingrato,
 
Non stancarmi più. Conosco, ingrato,
che amor non hai per me. Folle ch'io fui!
 
Che amor non hai per me. Folle, ch'io fui!
Già ti credea, già mi piacevi, e quasi
 
Già ti credea; già mi piacevi, e quasi
cominciavo ad amarti. Agli occhi miei
 
Cominciavo ad amarti. Agli occhi miei
380
involati per sempre
 
Involati per sempre,
e scordati di me.
 
E scordati di me.
Sesto
 
Sest.
Fermati: io cedo,
 
Fermati: io cedo
io già volo a servirti.
 
Io già volo a servirti.
Vitellia
 
Vit.
Eh non ti credo.
 
Eh non ti credo:
M'ingannerai di nuovo. In mezzo all'opra
 
M'ingannerai di nuovo. In mezzo all'opra
ricorderai…
 
Ricorderai…
Sesto
 
Sest.
No, mi punisca Amore
 
Nò: mi punisca amore,
385
se penso ad ingannarti.
 
Se penso ad ingannarti.
Vitellia
 
Vit.
Dunque corri! Che fai? Perché non parti?
 
Dunque corri; che fai? Perchè non parti?
Sesto
 
Sesto.
    Parto; ma tu, ben mio,
 
    Parto, ma tu ben mio,
meco ritorna in pace.
 
Meco ritorna in pace:
Sarò qual più ti piace,
 
Sarò qual più ti piace
390
quel che vorrai farò.
 
Quel che vorrai farò.
    Guardami, e tutto obblio
 
    Guardami, e tutto obblio,
e a vendicarti io volo.
 
E a vendicarti io volo:
A questo sguardo solo
 
A questo sguardo solo
da me si penserà.
 
Da me si penserà
395
    (Ah qual poter, oh dèi!
 
    (Ah qual poter oh Dei!
donaste alla beltà.)
 
Donaste alla beltà.) (parte.)
(Parte.)
 
SCENA X
 
FSCENA X.
Vitellia, poi Publio ed Annio.
 
Vitellia, poi Publio, ed Annio.
Vitellia
 
Vit.
Vedrai, Tito, vedrai che alfin sì vile
 
Vedrai, Tito, vedrai, che alfin sì vile
questo volto non è. Basta a sedurti
 
Questo volto non è. Basta a sedurti
gli amici almen, se ad invaghirti è poco.
 
Gli amici almen, se ad invaghirti è poco.
400
Ti pentirai…
 
Ti pentirai…
Publio
 
Pub.
Tu qui, Vitellia? Ah corri:
 
Tu qui, Vitellia? Ah corri.
va Tito alle tue stanze.
 
Va Tito alle tue stanze.
Annio
 
Ann.
Vitellia, il passo affretta:
 
Vitellia, il passo affretta.
Cesare di te cerca.
 
Cesare di te cerca.
Vitellia
 
Vit.
Cesare!
 
Cesare!
Publio
 
Pub.
Ancor nol sai?
 
Ancor nol sai?
405
Sua consorte t'elesse.
 
Sua consorte t'elesse.
Annio
 
Ann.
Tu sei la nostra augusta, e il primo omaggio
 
Tu sei la nostra Augusta; e il primo omaggio
già da noi ti si rende.
 
Già da noi ti si rende.
Publio
 
Pub.
Ah principessa,
 
Ah Principessa,
andiam: Cesare attende.
 
andiam: Cesare attende.
Vitellia
 
Vitellia.
    Vengo… Aspettate…
 
    Vengo… aspettate…
Sesto…
 
Sesto…
410
Ahimè!… Sesto… È partito?
 
Ahimè! Sesto… è partito?
Oh sdegno mio funesto!
 
Oh sdegno mio funesto!
Oh insano mio furor!
 
Oh insano mio furor!
    Che angustia! Che tormento!
 
    (Che angustia! che tormento!
Io gelo, oh dio! d'orror.
 
Io gelo oh Dio! d'orror.
Publio, Annio
 
Publio Annio a 2
415
Oh come un gran contento,
 
    Oh come un gran contento
come confonde un cor!
 
Come confonde un cor.
(Partono.)
 
(partono.)


Campidoglio come prima.
 
SCENA XI
 
FSCENA XI.
 
Campidoglio, come prima.
Sesto solo, indi Annio, poi Servilia, Publio, Vitellia da diverse parti.
 
Sesto solo, indi Annio poi Serviglia, Publio, Vitellia da diverse parti.
Sesto
 
Oh dèi, che smania è questa!
 
Oh Dei, che smania è questa
Che tumulto ho nel cor! Palpito, agghiaccio,
 
Che tumulto hò nel cor! palpito, agghiaccio,
m'incammino, m'arresto; ogn'aura, ogn'ombra
 
M'incammino, m'artesto; ogn'aura, ogn'ombra
420
mi fa tremare. Io non credea che fosse
 
Mi fà tremare. Io non credea, che fosso
sì difficile impresa esser malvagio.
 
Si difficile impresa esser malvagio.
Ma compirla convien.
 
Ma compirla convien.
Almen si vada
 
Almen si vada
con valor a perir. Valore! E come
 
Con valor a perir. Valore! e come
Può averne un traditor? Sesto infelice!
 
Può averne un traditor? Sesto infelice!
425
Tu traditor! Che orribil nome! Eppure
 
Tu traditor! Che orribil nome! Eppure
t'affretti a meritarlo. E chi tradisci?
 
T'affretti a meritarlo. E chi tradisci?
Il più grande, il più giusto, il più clemente
 
Il più grande, il più giusto, il più clemente
principe della terra, a cui tu devi
 
Principe della terra, a cui tu devi
quanto puoi, quanto sei. Bella mercede
 
Quanto puoi, quanto sei. Bella mercede
430
gli rendi invero! Ei t'innalzò per farti
 
Gli rendi in vero. Ei t'innalzò per farti
il carnefice suo.
 
Il carnefice suo.
M'inghiotta il suolo
 
M'inghiotta il suolo
prima ch'io tal divenga. Ah non ho core,
 
Prima ch'io tal divenga. Ah non hò core,
Vitellia, a secondar gli sdegni tui:
 
Vitellia, a secondar gli sdegni tui.
morrei prima del colpo in faccia a lui.
 
Morrei prima del colpo in faccia a lui.
(Si desta nel Campidoglio un incendio che a poco a poco va crescendo.)
 
(Si desta nel Campidoglio un incendio, che a poco a poco va crescendo.)
435
Arde già il Campidoglio.
 
Arde già il campidoglio.
Un gran tumulto io sento
 
Un gran tumulto io sento
d'armi e d'armati. Ahi! Tardo è il pentimento.
 
D'armi, e d'armati: Ahi! tardo è il pentimento.
    Deh conservate, o dèi,
 
F    Deh conservate, o Dei,
a Roma il suo splendor,
 
A Roma il suo splendor
440
o almeno i giorni miei
 
O almeno i giorni miei
co' suoi troncate ancor.
 
Co' suoi troncate ancor.
Annio
 
Annio.
    Amico, dove vai?
 
    Amico, dove vai?
Sesto
 
Sesto.
Io vado… Lo saprai,
 
    Io vado… lo saprai
oh dio! per mio rossor.
 
Oh Dio! per mio rossor.
(Ascende frettoloso nel Campidoglio.)
 
(Ascende frettoloso nel campidoglio.)
SCENA XII
 
SCENA XII.
Annio, poi Servilia, indi Publio.
 
Annio, poi Servilia, indi publio.
Annio
 
Annio.
445
    Io Sesto non intendo…
 
    Io Sesto non intendo,…
Ma qui Servilia viene.
 
Ma qui Servilia viene.
Servilia
 
Servilia.
Ah che tumulto orrendo!
 
Ah che tumulto orrendo!
Annio
 
Annio.
Fuggi di qua, mio bene.
 
Fuggi di quà mio bene.
Servilia
 
Servilia.
    Si teme che l'incendio
 
    Si teme che l'incendio
450
non sia dal caso nato,
 
Non sia dal caso nato,
ma con peggior disegno
 
Ma con peggior disegno
ad arte suscitato.
 
Ad arte suscitato.
Coro in distanza
 
FCoro in distanza.
…Ah!…
 
…Ah!…
Publio
 
Publio.
    V'è in Roma una congiura;
 
    V'è in Roma una congiura,
455
per Tito, ahimè, pavento.
 
Per Tito ahimè pavento:
Di questo tradimento
 
Di questo tradimento
chi mai sarà l'autor?
 
Chi mai sarà l'autor.
Coro
 
Coro.
…Ah!…
 
…Ah!…
Servilia, Annio, Publio
 
Servilia, Annio, Publio a 3.
Le grida, ahimè, ch'io sento…
 
    Le grida ahimè ch'io sento
460
…mi fan gelar d'orror.
 
Mi fan gelar d'orror.
Coro
 
Coro.
…Ah!…
 
…Ah!…
SCENA XIII
 
SCENA XIII.
Detti e Vitellia.
 
Detti, e Vitellia.
Vitellia
 
Vitellia.
    Chi per pietade, oh dio!
 
    Chi per pietade oh Dio!
m'addita dov'è Sesto?
 
M'addita dov'è Sesto?
(In odio a me son io
 
(In odio a me son'io
465
ed ho di me terror.)
 
Ed ho di me terror.)
Servilia, Annio, Publio
 
Serio Annio Publio a 3.
    Di questo tradimento
 
    Di questo tradimento
chi mai sarà l'autor?
 
Chi mai sarà l'autor!
Coro
 
Coro.
…Ah! Ah!…
 
…Ah! ah!…
Vitellia, Servilia, Annio, Publio
 
FVitellio Serv. Ann. Pub. a 4
Le grida, ahimè, ch'io sento…
 
    Le grida ahimè ch'io sento
470
…mi fan gelar d'orror.
 
Mi fan gelar d'orror.
Coro
 
Coro.
…Ah! Ah!…
 
…Ah! ah!…
SCENA XIV
 
SCENA XIV.
Detti e Sesto che scende dal Campidoglio.
 
Detti, e Sesto che scende dal campidolio.
Sesto
 
Sesto.
    (Ah dove mai m'ascondo?
 
    (Ah dove mai m'ascondo?
Apriti, o terra, inghiottimi,
 
Apriti, o terra, inghiottimi,
e nel tuo sen profondo
 
E nel tuo sen profondo
475
rinserra un traditor.)
 
Rinserra un traditor)
Vitellia
 
Vitellia.
    Sesto!
 
    Sesto! –
Sesto
 
Sesto.
Da me che vuoi?
 
    Da me che vuoi?
Vitellia
 
Vitellia.
Quai sguardi vibri intorno?
 
    Quai sguardi vibri intorno?
Sesto
 
Sesto.
Mi fa terror il giorno.
 
    Mi fa terror il giorno.
Vitellia
 
Vitellia.
    Tito?…
 
    Tito?…
Sesto
 
Sesto.
La nobil alma
 
    La nobil alma
480
versò dal sen trafitto.
 
Versò dal sen trafitto.
Servilia, Annio, Publio
 
Ser. Ann. Pub. a 3
Qual destra rea macchiarsi
 
Qual destra rea macchiarsi
poté d'un tal delitto?
 
Potè d'un tal delitto?
Sesto
 
FSesto.
    Fu l'uom più scellerato,
 
Fù l'uom più scellerato,
l'orror della natura,
 
L'orror della natura,
485
fu…
 
Fù…
Vitellia
 
Vitellia.
Taci,
 
Taci
forsennato:
 
forsennato,
deh non ti palesar.
 
Deh non ti palesar.
a cinque
 
a 5
    Ah dunque l'astro è spento
 
Ah dunque l'astro è spento
di pace apportator.
 
Di pace apportator.
Tutti e Coro
 
Tutti e Coro.
Oh nero tradimento,
 
Oh nero tradimento
490
oh giorno di dolor!
 
Oh giorno di dolor!
Fine dell'atto primo.
 
Fine dell'Atto primo.