Kritische Edition des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung des Autographs 
SCENA V
 
Annio e poi Servilia.
 
Recitativo
 
Annio
 
Non ci pentiam. D'un generoso amante
 
era questo il dover.
 
Mio cor, deponi
 
220
le tenerezze antiche. È tua sovrana
 
chi fu l'idolo tuo. Cambiar conviene
 
in rispetto l'amore. Eccola. Oh dèi!
 
Mai non parve sì bella agli occhi miei.
 
Servilia
 
Mio ben…
 
Annio
 
Taci, Servilia. Ora è delitto
 
225
il chiamarmi così.
 
Servilia
 
Perché?
 
Annio
 
Ti scelse
 
Cesare (che martir!) per sua consorte.
 
A te (morir mi sento), a te m'impose
 
di recarne l'avviso (oh pena!), ed io…
 
io fui… (parlar non posso). Augusta, addio.
 
Servilia
 
230
Come! Fermati. Io sposa
 
di Cesare? E perché?
 
Annio
 
Perché non trova
 
beltà, virtù che sia
 
più degna d'un impero, anima… Oh stelle!
 
Che dirò? Lascia, Augusta,
 
235
deh lasciami partir.
 
Servilia
 
Così confusa
 
abbandonar mi vuoi? Spiegati, dimmi:
 
come fu? Per qual via…
 
Annio
 
Mi perdo, s'io non parto, anima mia.
 
N° 7 Duetto
 
N:° 6.
Annio
 
Annio.
    Ah perdona al primo affetto
 
Ah perdona al primo affetto
240
questo accento sconsigliato:
 
questo accento sconsigliato:
colpa fu del labbro usato
  45
colpa fù del labbro usato
a così chiamarti ognor.
 
à così chiamarti ognor.
Servilia
 
Servillia
    Ah tu fosti il primo oggetto
 
Ah tu fosti il primo oggetto
che finor fedel amai,
 
che finor fedel amai
245
e tu l'ultimo sarai
 
e tu l'ultimo sarai
ch'abbia nido in questo cor.Die Edition folgt hier der Fassung der autographen Partitur bzw. der Abschrift D ("ch'abbia nido in questo cor") und entscheidet sich damit gegen die Fassungen der Abschriften C, C1 und des Libretto-Erstdrucks ("come fosti il primo amor"). Möglicherweise wurde der Text der Abschriften C und C1 nach dem Libretto-Erstdruck nachgebessert, worauf die Streichungen in der Abschrift C hindeuten.
  50
ch'abbia nido in questo cor.
Annio
 
Annio.
    Cari accenti del mio bene!
 
cari accenti del mio bene.
Servilia
 
Servillia
Oh mia dolce cara spene!
 
oh mia dolce cara spene.
a due
 
Servillia/Annio.
Più che ascolto i sensi tuoi,
 
piú che ascolto i sensi tuoi
250
in me cresce più l'ardor.
 
in me cresce più l'ardor.
    Quando un'alma è all'altra unita
  55
text002x{quando un alma è all'altra unita}
qual piacere un cor risente!
 
text001x{qual piacere un cor risente!}
Ah si tronchi dalla vita
 
ah si tronchi dalla vita
tutto quel che non è amor.
 
tutto quel che non é amor.
(Partono.)
 


Ritiro delizioso nel soggiorno imperiale sul Colle Palatino.
 
SCENA VI
 
Tito e Publio con un foglio.
 
Recitativo
 
Tito
 
255
Che mi rechi in quel foglio?
 
Publio
 
I nomi ei chiude
 
de' rei che osar con temerari accenti
 
de' cesari già spenti
 
la memoria oltraggiar.
 
Tito
 
Barbara inchiesta
 
che agli estinti non giova e somministra
 
260
mille strade alla frode
 
d'insidiar gl'innocenti.
 
Publio
 
Ma v'è, signor, chi lacerare ardisce
 
anche il tuo nome.
 
Tito
 
E che perciò? Se 'l mosse
 
leggerezza, nol curo;
 
265
se follia, lo compiango;
 
se ragion, gli son grato; e se in lui sono
 
impeti di malizia, io gli perdono.
 
Publio
 
Almen…
 
SCENA VII
 
Servilia e detti.
 
Recitativo
 
Servilia
 
Di Tito al piè…
 
Tito
 
Servilia! Augusta!
 
Servilia
 
Ah signor, sì gran nome
 
270
non darmi ancora. Odimi prima: io deggio
 
palesarti un arcan.
 
Tito
 
Publio, ti scosta;
 
ma non partir.
 
(Publio si ritira.)
 
Servilia
 
Che del cesareo alloro
 
me, fra tante più degne,
 
generoso monarca, inviti a parte,
 
275
è dono tal che desteria tumulto
 
nel più stupido cor. Ma…
 
Tito
 
Parla.
 
Servilia
 
Il core,
 
signor, non è più mio: già da gran tempo
 
Annio me lo rapì.
 
Valor che basti
 
non ho per obbliarlo. Anche dal trono
 
280
il solito sentiero
 
farebbe a mio dispetto il mio pensiero.
 
So che oppormi è delitto
 
d'un cesare al voler, ma tutto almeno
 
sia noto al mio sovrano;
 
285
poi, se mi vuol sua sposa, ecco la mano.
 
Tito
 
Grazie, o numi del ciel.
 
Pur si ritrova
 
chi s'avventuri a dispiacer col vero.
 
Alla grandezza tua la propria pace
 
Annio pospone! Tu ricusi un trono
 
290
per essergli fedele! Ed io dovrei
 
turbar fiamme sì belle? Ah non produceVariante in den Textwiederholungen:
turbar fiamme sì belle? Oh, non produce
 
sentimenti sì rei di Tito il core.
 
Sgombra ogni tema. Io voglio
 
stringer nodo sì degno,
 
e n'abbia poi
 
295
cittadini la patria eguali a voi.
 
Servilia
 
Oh Tito! Oh Augusto! Oh vera
 
delizia de' mortali! Io non saprei
 
come il grato mio cor…
 
Tito
 
Se grata appieno
 
esser mi vuoi, Servilia, agli altri inspira
 
300
il tuo candor. Di pubblicar procura
 
che grato a me si rende,
 
più del falso che piace, il ver che offende.
 
N° 8 Aria
 
N:° 9.Aria.
Tito
 
Tito
    Ah se fosse intorno al trono
 
Ah, se fosse intorno al Trono
ogni cor così sincero,
  60
ogni cor così sincereo,
305
non tormento un vasto impero,
 
non Tormento un vasto Impero,
ma saria felicità.
 
ma saria felicità.
    Non dovrebbero i regnanti
 
non dovrebbero i Regnanti
tollerar sì grave affanno
 
tollerar si grave affanno,
per distinguer dall'inganno
  65
per distinguer dall'Inganno
310
l'insidiata verità.
 
l'insidiata veritá.
(Parte.)
 
SCENA VIII
 
Servilia, poi Vitellia.
 
Recitativo
 
Servilia
 
Felice me!
 
Vitellia
 
Posso alla mia sovrana
 
offrir del mio rispetto i primi omaggi?
 
Posso adorar quel volto
 
per cui d'amor ferito
 
315
ha perduto il riposo il cor di Tito?
 
 
Servilia
 
Non esser meco irata:
 
forse la regia destra è a te serbata.
 
(Parte.)
 
SCENA IX
 
Vitellia, poi Sesto.
 
Recitativo
 
Vitellia
 
Ancora mi schernisce?
 
Questo soffrir degg'io
 
320
vergognoso disprezzo? Ah con qual fasto
 
qui mi lascia costei! Barbaro Tito,
 
ti parea dunque poco
 
Berenice antepormi? Io dunque sono
 
l'ultima de' viventi.
 
Ah trema, ingrato,
 
325
trema d'avermi offesa. Oggi 'l tuo sangue…
 
Sesto
 
Mia vita.
 
Vitellia
 
Ebben, che rechi? Il Campidoglio
 
è acceso? È incenerito?
 
Lentulo dove sta? Tito è punito?
 
Sesto
 
Nulla intrapresi ancor.
 
Vitellia
 
Nulla! E sì franco
 
330
mi torni innanzi? E con qual merto ardisci
 
di chiamarmi tua vita?
 
Sesto
 
È tuo comando
 
il sospendere il colpo.
 
Vitellia
 
E non udisti
 
i miei novelli oltraggi? Un altro cenno
 
aspetti ancor? Ma ch'io ti creda amante,
 
335
dimmi, come pretendi,
 
se così poco i miei pensieri intendi?
 
Sesto
 
Se una ragion potesse
 
almen giustificarmi…
 
Vitellia
 
Una ragione!
 
Mille n'avrai, qualunque sia l'affetto
 
340
da cui prenda il tuo cor regola e moto.
 
È la gloria il tuo voto? Io ti propongo
 
la patria a liberar.
 
Sei d'un'illustre
 
ambizion capace? Eccoti aperta
 
una strada all'impero.
 
345
Renderti fortunato
 
può la mia mano? Corri,
 
mi vendica, e son tua.
 
D'altri stimoli hai d'uopo?
 
Sappi che Tito amai,
 
350
che del mio cor l'acquisto
 
ei t'impedì, che se rimane in vita
 
si può pentir, ch'io ritornar potrei,
 
non mi fido di me, forse ad amarlo.
 
Or va', se non ti move
 
355
desio di gloria, ambizione, amore;
 
se tolleri un rivale
 
che usurpò, che contrasta,
 
che involarti potrà gli affetti miei,
 
degl'uomini 'l più vil dirò che sei.
 
Sesto
 
360
Quante vie d'assalirmi!
 
Basta, basta, non più, già m'inspirasti,
 
Vitellia, il tuo furore. Arder vedrai
 
fra poco il Campidoglio, e questo acciaro
 
nel sen di Tito… (Ah sommi dèi! Qual gelo
 
365
mi ricerca le vene…)
 
Vitellia
 
Ed or che pensi?
 
Sesto
 
Ah Vitellia!
 
Vitellia
 
Il previdi:
 
tu pentito già sei.Die Edition folgt hier wie die NMA der Fassung des Libretto-Erstdrucks und der Libretto-Vorlage von Metastasio („tu pentito già sei.“) und entscheidet sich damit gegen die Fassungen der Abschrift C („che pentito già sei.“) bzw. der Abschriften C1 und D („che tu pentito già sei.“) Durch die Relativkonjunktion „che“ anstelle des Personalpronomens „tu“ wirkt der Text der drei Abschriften stilistisch weniger überzeugend. Die Fassung der beiden letzten Abschriften (C1 und D) enthält außerdem eine metrisch überzählige Silbe.
 
Sesto
 
Non son pentito,
 
ma…
 
Vitellia
 
Non stancarmi più. Conosco, ingrato,
 
che amor non hai per me. Folle ch'io fui!
 
370
Già ti credea, già mi piacevi, e quasi
 
cominciavo ad amarti. Agli occhi miei
 
involati per sempre
 
e scordati di me.
 
Sesto
 
Fermati: io cedo,
 
io già volo a servirti.
 
Vitellia
 
Eh non ti credo.
 
375
M'ingannerai di nuovo. In mezzo all'opra
 
ricorderai…
 
Sesto
 
No, mi punisca Amore
 
se penso ad ingannarti.
 
Vitellia
 
Dunque corri! Che fai? Perché non parti?
 
N° 9 Aria
 
N:° 7. Aria.
Sesto
 
Sesto
    Parto; ma tu, ben mio,
 
Parto, ma tu ben mio
380
meco ritorna in pace.
 
meco ritorna in pace
Sarò qual più ti piace,
 
sarò qual piú ti piace,
quel che vorrai farò.Variante in den Textwiederholungen:
quel che vorrai farò, sì.
  70
quel che vorrai farò.
    Guardami, e tutto obblio
 
Guardami e tutto obblio
e a vendicarti io volo.
 
e á vendicarti io volo
385
A questo sguardo solo
 
à questo sguardo solo
da me si penserà.
 
da me si penserà
    (Ah qual poter, oh dèi!
  75
Ah qual poter oh Dei!
donaste alla beltà.)
 
donaste alla beltá.
(Parte.)
 
stage032x{}
SCENA X
 
Vitellia, poi Publio ed Annio.
 
Recitativo
 
Vitellia
 
Vedrai, Tito, vedrai che alfin sì vile
 
390
questo volto non è. Basta a sedurti
 
gli amici almen, se ad invaghirti è poco.
 
Ti pentirai…
 
Publio
 
Tu qui, Vitellia? Ah corri:
 
va Tito alle tue stanze.
 
Annio
 
Vitellia, il passo affretta:
 
395
Cesare di te cerca.
 
Vitellia
 
Cesare!
 
Publio
 
Ancor nol sai?
 
Sua consorte t'elesse.
 
Annio
 
Tu sei la nostra augusta, e il primo omaggio
 
già da noi ti si rende.
 
Publio
 
400
Ah principessa,
 
andiam: Cesare attende.
 
N° 10 Terzetto
 
N:° 8. Terzetto
Vitellia
 
Vitellia.
    Vengo… Aspettate…
 
vengo… aspettate…
Sesto!…
 
Sesto!…
Ahimè!… Sesto!… È partito?…Variante in den Textwiederholungen:
Ahimè! Sesto!…
 
Ahimè!… Sesto!… é partito?…
 
ens002x{Anfang}
Oh sdegno mio funesto!
 
oh sdegno mio funesto!
Oh insano mio furor!
  80
oh insano mio furor.
405
    Che angustia! Che tormento!
 
che Angustia che Tormento
Io gelo, oh dio! d'orror.
 
io gelo oh Dio! d'orror.
Annio, Publio
 
Annio/Publio
Oh come un gran contento,
 
oh come un gran Contento
come confonde un cor!
 
come confonde un cor.
 
ens002x{Ende}
(Partono.)
 


Campidoglio come prima.
 
SCENA XI
 
Scena XI.
Sesto solo, indi Annio, poi Servilia, Publio, Vitellia da diverse parti.
 
N° 11 Recitativo accompagnato
 
Recitativo avanti il Quintetto N:° 9.
Sesto
 
Sesto.
Oh dèi, che smania è questa!
  85
O Dei, che smania è questa
410
Che tumulto ho nel cor! Palpito, agghiaccio,
 
che Tumulto ho nel cor. palpito, agghiaccio,
m'incammino, m'arresto; ogn'aura, ogn'ombra
 
m'incammino, m'arresto ogn'aura, ogn'ombra
mi fa tremare. Io non credea che fosse
 
mi fà tremare. io non credea, che fosse
sì difficile impresa esser malvagio.
 
si difficile impresa esser malvagio.
Ma compirla convien.
  90
ma compierla convien
Almen si vada
 
almen si vada
415
con valore a perir. Valore! E come
 
con valore a perir. valore! e come
può averne un traditor? Sesto infelice!
 
può averne un Traditor? - Sesto infelice!
Tu traditor! Che orribil nome! Eppure
 
Tu Traditor! che orribil Nome! eppure
t'affretti a meritarlo. E chi tradisci?
 
t'affretti à meritarlo e chi tradisci? -
Il più grande, il più giusto, il più clemente
  95
il piú grande, il piú giusto, il piú clemente
420
principe della terra, a cui tu devi
 
Principe della Terra, á cui tu devi
quanto puoi, quanto sei. Bella mercede
 
quanto puoi, quanto sei. bella mercede
gli rendi invero! Ei t'innalzò per farti
 
gli rendi in vero. ei t'innalzò per farti
il carnefice suo.
 
il Carnefice suo
M'inghiotta il suolo
 
m'inghiotta il suolo
prima ch'io tal divenga. Ah non ho core,
  100
prima ch'io tal divenga. Ah non hò core,
425
Vitellia, a secondar gli sdegni tuoi:Die Edition folgt hier beim Wort „tuoi“ der autographen Partitur sowie den Abschriften C, C1 und D, obwohl dadurch der reine Reim zum nächsten Vers („morrei prima del colpo in faccia a lui.“) im Libretto-Erstdruck und in der Libretto-Vorlage von Metastasio („tui“ / „sui“) verloren geht.
 
vitellia, á secondar gli sdegni tuoi:
morrei prima del colpo in faccia a lui.
 
morrei prima del colpo in faccia à lui.
S'impedisca…
 
s'impedisca…
(Si desta nel Campidoglio un incendio che a poco a poco va crescendo.)
 
Ma come,
 
ma come
arde già il Campidoglio?
 
arde giá il Campidoglio? -
Un gran tumulto io sento
  105
un gran tumulto io sento
430
d'armi e d'armati. Ahi! Tardo è il pentimento.
 
d'armi, e d'armati; Ahi tardo è il pentimento.
N° 12 Quintetto con coro
 
N:° 9. Quintetto con Coro.
Sesto
 
Sesto.
    Deh conservate, o dèi!
 
Deh conservate o Dei!Deh conservate o Dei!
a Roma il suo splendor,
 
à Roma il suo splendor,
o almeno i giorni miei
 
o almeno i giorni miei
coi suoi troncate ancor.
  110
coi suoi troncate ancor.
Annio
 
Annio.
435
    Amico, dove vai?
 
Amico, dove vai
Sesto
 
Sesto.
Io vado… Lo saprai,
 
io vado… lo saprai
oh dio! per mio rossor.
 
oh Dio! per mio rossor.
(Ascende frettoloso nel Campidoglio.)
 
stage044x{(parte)}
SCENA XII
 
Annio, poi Servilia, indi Publio.
 
Annio
 
Annio.
    Io Sesto non intendo…
 
io sesto non intendo;
Ma qui Servilia viene.
  115
mà qui servilia viene.
Servilia
 
Servilia
440
Ah che tumulto orrendo!
 
Ah che Tumulto orrendo! -
Annio
 
Annio.
Fuggi di qua, mio bene.
 
fuggi di quà mio bene.
Servilia
 
Servilia
    Si teme che l'incendio
 
si teme che l'incendio
non sia dal caso nato,
 
non sia dal caso nato
ma con peggior disegno
  120
ma con peggior disegno
445
ad arte suscitato.
 
ad arte suscitato
Coro in distanza
 
Coro in distanza
Ah!
 
Ah!
Publio
 
Publio.
    V'è in Roma una congiura;
 
v'è in Roma una Congiura,
per Tito, ahimè, pavento.
 
per Tito ahimé pavento
Di questo tradimento
  125
di questo Tradimento
450
chi mai sarà l'autor?
 
chi mai sarà l'autor? -
Coro
 
Coro
Ah!
 
Ah!
Servilia, Annio, Publio
 
Servilia/Annio/Publio
Le grida, ahimè! ch'io sento…
 
le grida ahimè! ch'io sento
Coro
 
Coro
Ah!
 
Ah!
Servilia, Annio, Publio
 
Servilia/Annio/Publio
…mi fan gelar d'orror.
  130
mi fan gelar d'orror.
(Vitellia entra.)
 
Coro
 
Coro
455
Ah!
 
Ah!
SCENA XIII
 
Vitellia
 
Vitellia
    Chi per pietade, oh dio!
 
chi per pietam'de oh Dio!
m'addita dov'è Sesto?
 
m'addita dov'è Sesto.
(In odio a me son io
 
(in odio à me son'io
ed ho di me terror.)
  135
ed hò = di me terror)
Servilia, Annio, Publio
 
Serv:/Ann:/Publ:
460
    Di questo tradimento
 
di questo tradimento
chi mai sarà l'autor?
 
chi mai sarà l'autor!
Coro
 
Coro
Ah! Ah!
 
ah! ah!
Servilia, Annio, Publio, Vitellia
 
Serv:/Ann:/Pub:/Vitellia
Le grida, ahimè, ch'io sento…
 
le grida ahimé ch'io sento
Coro
 
Coro
Ah! Ah!
  140
Ah! ah!
Servilia, Annio, Publio, Vitellia
 
Serv:/Ann:/Pub:/Vitellia
465
…mi fan gelar d'orror.
 
mi fan gelar d'orror.
Coro
 
Coro
Ah! Ah!
 
Ah! ah!
SCENA XIV
 
Detti e Sesto che scende dal Campidoglio.
 
Sesto
 
Sesto:
    (Ah dove mai m'ascondo?
 
Ah dove mai m'ascondo? -
Apriti, o terra, inghiottimi,
 
apriti o Terra, inghiottimi,
e nel tuo sen profondo
  145
e nel tuo sen profondo
470
rinserra un traditor.)
 
rinserra un Traditor.
Vitellia
 
Vitellia
    Sesto!
 
Sesto! -
Sesto
 
Sesto:
Da me che vuoi?
 
da me che vuoi? -
Vitellia
 
Vitellia
Quai sguardi vibri intorno?…
 
quai sguardi vibri intorno?…
Sesto
 
Sesto:
Mi fa terror il giorno.
  150
mi fà terror il giorno
Vitellia
 
Vitellia
    Tito?…
 
Tito?…
Sesto
 
Sesto:
La nobil alma
 
la nobil alma
475
versò dal sen trafitto.
 
versò dal sen trafitto…
Servilia, Annio, Publio
 
Serv:/Ann:/Pub:
Qual destra rea macchiarsi
 
qual destra rea macchiarsi
poté d'un tal delitto?
  155
potè d'un tal delitto? -
Sesto
 
Sesto:
    Fu l'uom più scellerato,
 
fù l'uom più scellerato:
l'orror della natura,
 
l'orror della Natura
480
fu…
 
fù -
Vitellia
 
Vitellia
Taci,
 
Taci
forsennato:
 
forsennato
ah non ti palesar.
  160
ah non ti palesar
Vitellia e Servilia, Sesto ed Annio, Publio
 
Vitellia e Servilia/Sesto ed Annio./Publio.
    Ah dunque l'astro è spento
 
Ah dunque l'astro è spento
di pace apportator.
 
di pace apportator
Vitellia e Servilia, Sesto ed Annio, Publio, Coro in lontananza
 
Vitellia e Servilia/Sesto ed Annio./Publio./Coro. in Lontananza.
Oh nero tradimento,
 
o nero Tradimento
485
oh giorno di dolor!
 
o giorno di dolor.
Fine dell'atto primo.
 
stage038x{fine dell'Atto I.}