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  Kritische Edition des Libretto-Zweitdrucks       Diplomatische Übertragung des Libretto-Zweitdrucks 
ATTO PRIMO
 
FATTO PRIMO.
Bottega di caffè.
 
SCENA I
 
SCENA PRIMA.
 
Bottega di Caffè.
Ferrando, Guilelmo, Don Alfonso.
 
Ferrando, Guilelmo, D. Alfonso.
Ferrando
 
Fer.
    La mia Dorabella
 
    La mia Dorabella
capace non è:
 
Capace non è:
fedel quanto bella
 
Fedel quanto bella
il cielo la fe'.
 
Il cielo la fè.
Guilelmo
 
Guil.
5
    La mia Fiordiligi
 
    La mia Fiordiligi
tradirmi non sa:
 
Tradirmi non sa,
uguale in lei credo
 
Uguale in lei credo
costanza a beltà.
 
Costanza a beltà.
Don Alfonso
 
D. Al.
    Ho i crini già grigi,
 
    Ho i crini già grigi
10
ex cathedra parlo;
 
Ex cathedra parlo,
ma tali litigi
 
Ma tali litigi
finiscano qua.
 
Finiscano quà.
Guilelmo, Ferrando
 
FFer./Guil.
 
a 2
    No, detto ci avete
 
    No, detto ci avete
che infide esser ponno;
 
Che infide esser ponno,
15
provar cel dovete,
 
Provar cel dovete,
se avete onestà.
 
Se avete onestà.
 
Don Alfonso
 
D. Al.
    Tai prove lasciamo…
 
    Tai prove lasciamo…
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Metton mano alla spada.)
 
No no, le vogliamo;
 
No, no le vogliamo:
o fuori la spada,
 
O fuori la spada
20
rompiam l'amistà.
 
Rompiam l'amistà. (metton mano alla spada.)
 
a 3
(Ognuno a parte.)
 
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
    Sul vivo mi tocca
 
    Sul vivo mi tocca
chi lascia di bocca
 
Chi lascia di bocca (ognuno a parte)
sortire un accento
 
Sortire un accento
che torto le fa.
 
Che torto le fa.
Don Alfonso
 
Al.
 
25
    Oh pazzo desire!
 
    O pazzo desire!
Cercar di scoprire
 
Cercar di scoprire
quel mal che trovato
 
Quel mal che trovato
meschini ci fa.
 
Meschini ci fa.
 
Guilelmo
 
Guil.
Fuor la spada: scegliete
 
Fuor la spada: sciegliete
30
qual di noi più vi piace.
 
Qual di noi più vi piace.
Don Alfonso
 
D. Al.
(Placido.)
 
Io son uomo di pace,
 
Io son uomo di pace, (placido.)
e duelli non fo se non a mensa.
 
E duelli non fò se non a mensa.
Ferrando
 
Fer.
O battervi, o dir subito
 
O battervi, o dir subito
perché d'infedeltà le nostre amanti
 
Perchè d'infedeltà le nostre amanti
35
sospettate capaci.
 
Sospettate capaci.
Don Alfonso
 
D. Al.
Cara semplicità, quanto mi piaci!
 
Cara semplicità quanto mi piaci!
Ferrando
 
Fer.
Cessate di scherzar, o giuro al cielo!…
 
Cessate di scherzar, o giuro al cielo!…
Don Alfonso
 
D. Al.
Ed io, giuro alla terra,
 
Ed io, giuro alla terra,
non scherzo, amici miei;
 
Non scherzo, amici miei;
40
solo saper vorrei
 
Solo saper vorrei
che razza d'animali
 
FChe razza d'animali
son queste vostre belle,
 
Son queste vostre belle,
se han come tutti noi carne, ossa e pelle,
 
Se han come tutti noi carne, ossa, e pelle,
se mangian come noi, se veston gonne,
 
Se mangian come noi, se veston gonne,
45
alfin se dèe, se donne son…
 
Alfin se Dee, se donne son…
Guilelmo, Ferrando
 
Fer./Guil.
 
a 2
Son donne,
 
Son donne
ma… son tali, son tali…
 
Ma… son tali, son tali…
 
Don Alfonso
 
D. Al.
E in donne pretendete
 
E in donne pretendete
di trovar fedeltà?
 
Di trovar fedeltà?
Quanto mi piaci mai, semplicità!
 
Quanto mi piaci mai, semplicità.
(Scherzando.)
 
50
    È la fede delle femine
 
(scherzando.)    E la fede delle femine
come l'araba fenice:
 
Come l'araba Fenice;
che vi sia ciascun lo dice,
 
Che vi sia ciascun lo dice;
dove sia nessun lo sa.Als Vorlage für die erste Strophe von No. 2 Terzetto „È la fede delle femine“ (Don Alfonso, V. 51–54) diente Pietro Metastasios Aria aus Demetrio (II/3, V. 779):

     È la fede degli amanti
come l'araba fenice;
che vi sia ciascun lo dice;
dove sia nessun lo sa.

     Se tu sai dov'ha ricetto,
dove muore e torna in vita,
me l'addita e ti prometto
di serbar la fedeltà.
Vgl. Anna Laura Bellina, Luigi Tessarolo, Pietro Metastasio: Drammi per musica (http://www.progettometastasio.it/pietrometastasio/).
Vgl. dazu Faye Ferguson und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Così fan tutte (Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/18), Kassel 2003, S. XXI.
 
Dove sia nessun lo sa.
Ferrando
 
Fer.
(Con foco.)
 
    La fenice è Dorabella.
 
    La Fenice è Dorabella, (con foco.)
Guilelmo
 
Guil.
(Con foco.)
 
55
La fenice è Fiordiligi.
 
La Fenice è Fiordiligi.
Don Alfonso
 
D. Al.
Non è questa, non è quella,
 
Non è questa, non è quella,
non fu mai, non vi sarà.
 
Non fu mai, non vi sarà.
    È la fede etc.Die Wiederkehr der ersten Strophe (Don Alfonso, V. 51–54) und der ersten beiden Verse der folgenden Strophe (Ferrando bzw. Guilelmo, V. 55–56) in Mozarts Vertonung wird entsprechend der Richtlinien der kritischen Edition nicht wiedergegeben. Im Libretto-Erstdruck und im Libretto-Nachdruck wird auf die Wiederholung durch die abgekürzte Angabe des ersten Verses „È la fede etc.“ hingewiesen, wodurch unklar bleibt, ob hier die Wiederholung der ersten Strophe oder auch der weiteren beiden Verse der zweiten Strophe wie in Mozarts Vertonung gemeint ist.
 
E la fede etc. …
Ferrando
 
Fer.
Scioccherie di poeti!
 
Scioccherie di Poeti!
Guilelmo
 
Guil.
60
Scempiaggini di vecchi!
 
Scempiaggini di vecchi.
Don Alfonso
 
D. Al.
Orbene, udite,
 
Or bene; udite
ma senza andar in collera:
 
Ma senza andar in collera:
qual prova avete voi che ognor costanti
 
Qual prova avete voi, che ognor costanti
vi sien le vostre amanti,
 
Vi sien le vostri amanti;
chi vi fe' sicurtà che invariabili
 
Chi vi fe sicurtà, che invariabili
65
sono i lor cori?
 
Sono i lor cori?
Ferrando
 
Fer.
Lunga esperienza…
 
Lunga esperienza…
Guilelmo
 
Guil.
Nobil educazion…
 
Nobil educazion…
Ferrando
 
FFer.
Pensar sublime…
 
Pensar sublime…
Guilelmo
 
Guil.
Analogia d'umor…
 
Analogia d'umor…
Ferrando
 
Fer.
Disinteresse…
 
Disinteresse…
Guilelmo
 
Guil.
Immutabil carattere…
 
Immutabil carattere…
Ferrando
 
Fer.
Promesse…
 
Promesse…
Guilelmo
 
Guil.
Proteste…
 
Proteste…
Ferrando
 
Fer.
Giuramenti…
 
Giuramenti…
Don Alfonso
 
D. Al.
70
Pianti, sospir, carezze, svenimenti.
 
Pianti, sospir, carezze, svenimenti.
Lasciatemi un po' ridere…
 
Lasciatemi un po ridere…
Ferrando
 
Fer.
Cospetto!
 
Cospetto!
Finite di deriderci?
 
Finite di deriderci?
Don Alfonso
 
D. Al.
Pian piano:
 
Pian piano.
e se toccar con mano
 
E se toccar con mano
oggi vi fo che come l'altre sono?
 
Oggi vi fò che come l'altre sono?
Guilelmo
 
Guil.
75
Non si può dar.
 
Non si può dar.
Ferrando
 
Fer.
Non è.
 
Non è.
Don Alfonso
 
D. Al.
Giochiam?
 
Giochiam:
Ferrando
 
Fer.
Giochiamo.
 
Giochiamo:
Don Alfonso
 
D. Al.
Cento zecchini?
 
Cento zecchini.
Guilelmo
 
Guil.
E mille, se volete.
 
E mille se volete.
Don Alfonso
 
D. Al.
Parola?
 
Parola.
Ferrando
 
Fer.
Parolissima.
 
Parolissima.
Don Alfonso
 
D. Al.
E un cenno, un motto, un gesto
 
E un cenno, un motto, un gesto
giurate di non far di tutto questo
 
Giurate di non far di tutto questo
80
alle vostre Penelopi?
 
Alle vostre Penelopi.
Ferrando
 
Fer.
Giuriamo.
 
Giuriamo.
Don Alfonso
 
D. Al.
Da soldati d'onore?
 
Da soldati d'onore
Guilelmo
 
Guil.
Da soldati d'onore.
 
Da soldati d'onore,
Don Alfonso
 
D. Al.
E tutto quel farete
 
E tutto quel farete
ch'io vi dirò di far?
 
Ch'io vi dirò di far.
Ferrando
 
FFer.
Tutto.
 
Tutto
Guilelmo
 
Guil.
Tuttissimo.
 
Tuttissimo.
Don Alfonso
 
D. Al.
85
Bravissimi!
 
Bravissimi.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
 
a 2
Bravissimo,
 
Bravissimo,
signor Don Alfonsetto!
 

     Alfonsetto!
Signor Don
 
Ferrando
 
Fer.
A spese vostre
 
A spese vostre
or ci divertiremo.
 
Or ci divertiremo.
Guilelmo
 
Guil.
(A Ferrando.)
 
E de' cento zecchini che faremo?
 
E de' cento zecchini che faremo?
 
(a Ferr.)
Ferrando
 
Fer.
    Una bella serenata
 
    Una bella serenata
90
far io voglio alla mia dea.
 
Far io voglio alla mia Dea,
Guilelmo
 
Guil.
In onor di Citerea
 
    In onor di Citerea
un convito io voglio far.
 
Un convito io voglio far.
Don Alfonso
 
D. Al.
    Sarò anch'io de' convitati?
 
    Sarò anch'io de' convitati?
Guilelmo, Ferrando
 
Fer./Guil.
Ci sarete, sì signor.
 
Ci sarete si Signor.
A tre
 
a 3
95
E che brindis' replicati
 
E che brindis replicati
far vogliamo al dio d'amor!
 
Far vogliamo al Dio d'amor!
(Partono.)
 
(Partono.)


Giardino sulla spiaggia del mare.
 
SCENA II
 
SCENA II.
 
Giardino sulla spiaggia del mare.
Dorabella e Fiordiligi che guardano un ritratto che lor pende al fianco.
 
Dorab. Fiordiligi che guardano un ritratto che lor pende al fianco.
Fiordiligi
 
Fiord.
    Ah guarda, sorella,
 
    Ah guarda sorella.
se bocca più bella,
 
Se bocca più bella,
se aspetto più nobile
 
FSe aspetto più nobile
100
si può ritrovar.
 
Si può ritrovar.
Dorabella
 
Dor.
    Osserva tu un poco
 
    Osserva tu un poco
che foco ha ne' sguardi!
 
Che foco ha ne' sguardi!
Se fiamma, se dardi
 
Se fiamma, se dardi
non sembran scoccar.
 
Non sembran scoccar?
Fiordiligi
 
Fiord.
105
    Si vede un sembiante
 
    Si vede un sembiante
guerriero ed amante.
 
Guerriero, ed amante;
Dorabella
 
Dor.
Si vede una faccia
 
Si vede una faccia,
che alletta e minaccia.
 
Che alletta, e minaccia.
Fiordiligi
 
Fiord.
    Io sono felice.
 
    Io sono felice:
Dorabella
 
Dor.
110
Felice son io.
 
Felice son io.
A due
 
a 2.
    Se questo mio core
 
    Se questo mio core,
mai cangia desio,
 
Mai cangia desio
amore mi faccia
 
Amore – mi faccia
vivendo penar.
 
Vivendo penar.
Fiordiligi
 
Fiord.
115
Mi par che stammattina volentieri
 
Mi par che stammattina volentieri
farei la pazzarella: ho un certo foco,
 
Farei la pazzarella: ho un certo foco,
un certo pizzicor entro le vene…
 
Un certo pizzicor entro le vene…
Quando Guilelmo viene… se sapessi
 
Quando Guilelmo viene… se sapessi
che burla gli vo' far!
 
Che burla gli vo far!
Dorabella
 
Dor.
Per dirti il vero
 
Per dirti il vero
120
qualche cosa di nuovo
 
Qualche cosa di nuovo
anch'io nell'alma provo: io giurerei
 
Anch'io nell'alma provo: io giurerei
che lontane non siam dagli imenei.
 
Che lontane non siam dagli imenei.
Fiordiligi
 
Fiord.
Dammi la mano: io voglio astrolicarti.
 
Dammi la mano: io voglio astrolicarti.
Uh che bell'emme! E questo
 
Uh che bell'Emme! e questo
125
è un pi. Va bene: matrimonio presto.
 
E un : va bene: matrimonio presto.
Dorabella
 
FDor.
Affé che ci avrei gusto!
 
Affè che ci avrei gusto!
Fiordiligi
 
Fiord.
Ed io non ci avrei rabbia.
 
Ed io non ci avrei rabbia.
Dorabella
 
Dor.
Ma che diavol vuol dir che i nostri sposi
 
Ma che diavol vuol dir che i nostri sposi
ritardano a venir? Son già le sei…
 
Ritardano a venir? son già le sei…
Fiordiligi
 
Fiord.
130
Eccoli.
 
Eccoli.
SCENA III
 
SCENA III.
Le sudette, Don Alfonso.
 
Le sudette, D. Alfonso.
Fiordiligi
 
Fiord.
Non son essi: è Don Alfonso,
 
Non son essi: è Don Alfonso
l'amico lor.
 
L'amico lor!
Dorabella
 
Dor.
Ben venga
 
Ben venga
il signor Don Alfonso!
 
Il signor Don Alfonso:
Don Alfonso
 
D. Al.
Riverisco!
 
Riverisco:
Fiordiligi
 
Fiord.
Cos'è? Perché qui solo? Voi piangete?
 
Cos'è? perchè qui solo? voi piangete?
Parlate, per pietà! Che cosa è nato?
 
Parlate per pietà! che cosa è nato?
135
L'amante…
 
L'amante…
Dorabella
 
Dor.
L'idol mio…
 
L'idol mio…
Don Alfonso
 
D. Al.
Barbaro fato!
 
Barbaro fato!
    Vorrei dir e cor non ho…
 
    Vorrei dir, e cor non ho…
Balbettando il labbro va…
 
Balbettando il labbro va…
Fuor la voce uscir non può…
 
Fuor la voce uscir non può…
ma mi resta mezza qua.
 
Ma mi resta mezza quà.
140
    Che farete? Che farò?
 
    Che farete? che farò?
Oh che gran fatalità!
 
Oh che gran fatalità!
Dar di peggio non si può:
 
Dar di peggio non si può…
ho di voi, di lor pietà.
 
Ho di voi, di lor pietà.
Fiordiligi
 
Fiord.
Stelle! Per carità, signor Alfonso,
 
Stelle! per carità, signor Alfonso,
145
non ci fate morir.
 
Non ci fate morir.
Don Alfonso
 
FD. Al.
Convien armarvi,
 
Convien armarvi
figlie mie, di costanza.
 
Figlie mie di costanza.
Dorabella
 
Dor.
Oh dèi! Qual male
 
Oh Dei! qual male
è addivenuto mai, qual caso rio?
 
E' addivenuto mai, qual caso rio?
Forse è morto il mio bene?
 
Forse è morto il mio bene?
Fiordiligi
 
Fiord.
È morto il mio?
 
E' morto il mio?
Don Alfonso
 
D. Al.
Morti non son, ma poco men che morti.
 
Morti non son, ma poco men che morti.
Dorabella
 
Dor.
150
Feriti?
 
Feriti?
Don Alfonso
 
D. Al.
No.
 
No:
Fiordiligi
 
Fiord.
Ammalati?
 
Ammalati?
Don Alfonso
 
D. Al.
Neppur.
 
Neppur.
Fiordiligi
 
Fiord.
Che cosa, dunque?
 
Che cosa dunque?
Don Alfonso
 
D. Al.
Al marzial campo
 
Al marzial campo,
ordin regio li chiama.
 
Ordin regio li chiama:
Fiordiligi, Dorabella
 
Dor./Fiord.
Ohimè! Che sento!
 
Ohimè! che sento!
Fiordiligi
 
Fiord.
E partiran?
 
E partiran?
Don Alfonso
 
D. Al.
Sul fatto.
 
Sul fatto.
Dorabella
 
Dor.
E non v'è modo
 
E non v'è modo
d'impedirlo?
 
D'impedirlo?
Don Alfonso
 
D. Al.
Non v'è.
 
Non v'è.
Fiordiligi
 
Fiord.
Né un solo addio?…
 
Nè un solo addio?…
Don Alfonso
 
D. Al.
155
Gli infelici non hanno
 
Gli infelici non hanno
coraggio di vedervi;
 
Coraggio di vedervi;
ma se voi lo bramate,
 
Ma se voi lo bramate,
son pronti…
 
Son pronti…
Dorabella
 
Dor.
Dove son?
 
Dove son?
Don Alfonso
 
D. Al.
Amici, entrate.
 
Amici, entrate.
SCENA IV
 
FSCENA IV.
I sudetti; Ferrando, Guilelmo in abito da viaggio etc.
 
I sudetti, Ferrando, Guilelmo in abito da viaggio etc.
Guilelmo
 
Guil.
    Sento, oddio, che questo piede
 
    Sento oddio, che questo piede
160
è restio nel girle avante.
 
E' restìo nel girle avante;
Ferrando
 
Fer.
Il mio labbro palpitante
 
    Il mio labbro palpitante;
non può detto pronunziar.
 
Non può detto pronunziar.
Don Alfonso
 
D. Al.
    Nei momenti i più terribili
 
Nei momenti i più terribili
sua virtù l'eroe palesa.
 
Sua virtù l'Eroe palesa;
Fiordiligi, Dorabella
 
Dor./Fiord.
165
Or che abbiam la nuova intesa,
 
    Or che abbiam la nuova intesa
a voi resta a fare il meno:
 
A voi resta a fare il meno:
fate core, a entrambe in seno
 
Fate core: a entrambe in seno
immergeteci l'acciar.
 
Immergeteci l'acciar.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
    Idol mio, la sorte incolpa
 
    Idol mio la sorte incolpa
170
se ti deggio abbandonar.
 
Se ti deggio abbandonar.
Dorabella
 
Dor.
(A Ferrando.)
 
    Ah no no, non partirai!
 
    Ah no, no non partirai!
Fiordiligi
 
Fiord.
(A Guilelmo.)
 
No, crudel, non te ne andrai!
 
No crudel non te ne andrai.
Dorabella
 
Dor.
Voglio pria cavarmi il core!
 
    Voglio pria cavarmi il core.
Fiordiligi
 
Fiord.
Pria ti vo' morire ai piedi!
 
Pria ti vo morire ai piedi.
Ferrando
 
Fer.
(A Don Alfonso.)
 
175
(Cosa dici?)
 
    (Cosa dici?)
Guilelmo
 
Guil.
(A Don Alfonso.)
 
(Te n'avvedi?)
 
(Te n'avvedi?)
Don Alfonso
 
D. Al.
(Ai due amanti.)
 
(Saldo, amico: finem lauda.)
 
(Saldo amico: finem lauda.)
A cinque
 
a 5.
    Il destin così defrauda
 
    Il destin così defrauda
le speranze de' mortali.
 
Le speranze de' mortali.
Ah chi mai fra tanti mali,
 
Ah chi mai fra tanti mali,
180
chi mai può la vita amar?
 
Chi mai può la vita amar.
Guilelmo
 
Guil.
Non piangere, idol mio.
 
Non piangere, idol mio.
Ferrando
 
FFer.
Non disperarti,
 
Non disperarti
adorata mia sposa.
 
Adorata mia sposa.
Don Alfonso
 
D. Al.
Lasciate lor tal sfogo: è troppo giusta
 
Lasciate lor tal sfogo: è troppo giusta
la cagion di quel pianto.
 
La cagion di quel pianto.
(Gli amanti si abbracciano teneramente.)
 
Fiordiligi
 
Fiord.
185
Chi sa s'io più ti veggio!
 
Chi sa s'io più ti veggio! (si abbracciano teneramente.)
Dorabella
 
Dor.
Chi sa se più ritorni!
 
Chi sa se più ritorni!
Fiordiligi
 
Fiord.
Lasciami questo ferro: ei mi dia morte,
 
Lasciami questo ferro: ei mi dia morte
se mai barbara sorte
 
Se mai barbara sorte
in quel seno a me caro…
 
In quel seno a me caro…
Dorabella
 
Dor.
190
Morrei di duol, d'uopo non ho d'acciaro.
 
Morrei di duol, d'uopo non ho d'acciaro.
Ferrando
 
Fer.
Non farmi, anima mia,
 
Non farmi anima mia,
questi infausti presagi;
 
Questi infausti presagi;
proteggeran gli dèi
 
Proteggeran gli Dei
la pace del tuo cor ne' giorni miei.
 
La pace del tuo cor ne' giorni miei.
Guilelmo, Ferrando
 
Fer./Guil.
 
a 2
195
    Al fato dan legge
 
    Al Fato dan legge
quegli occhi vezzosi;
 
Quegli occhi vezzosi;
Amor li protegge,
 
Amor li protegge,
né i loro riposi
 
Nè i loro riposi
le barbare stelle
 
Le barbare stelle
200
ardiscon turbar.
 
Ardiscon turbar.
    Il ciglio sereno,
 
    Il ciglio sereno,
mio bene, a me gira;
 
Mio bene, a me gira;
felice al tuo seno
 
Felice al tuo seno
io spero tornar.
 
Io spero tornar.
 
Don Alfonso
 
D. Al.
 
205
(La comedia è graziosa, e tutti due
 
(La comedia è graziosa, e tutti due
fan ben la loro parte.)
 
Fan ben la loro parte.) (suono di tamburo in distanza.)
(Suono di tamburo in distanza.)
 
Ferrando
 
FFer.
Oh cielo! Questo
 
Oh cielo! questo
è il tamburo funesto
 
E' il tamburo funesto
che a divider mi vien dal mio tesoro.
 
Che a divider mi vien dal mio tesoro.
Don Alfonso
 
D. Al.
Ecco, amici, la barca.
 
Ecco, amici, la barca.
Fiordiligi
 
Fiord.
Io manco.
 
Io manco.
Dorabella
 
Dor.
Io moro.
 
Io moro.
SCENA V
 
SCENA V.
I sudetti.
 
Marcia militare in qualche distanza, poi il seguente coro.
 
Marchia militare in qualche distanza, poi il seguente.
Coro
 
Coro.
210
    Bella vita militar!
 
    Bella vita militar!
Ogni dì si cangia loco,
 
Ogni dì si cangia loco
oggi molto, doman poco,
 
Oggi molto, doman poco,
ora in terra ed or sul mar.
 
Ora in terra, ed or sul mar.
    Il fragor di trombe e pifferi,
 
    Il fragor di trombe, e pifferi
215
lo sparar di schioppi e bombe
 
Lo sparar di schioppi, e bombe
forza accresce al braccio e all'anima,
 
Forza accresce al braccio, e all'anima
vaga sol di trionfar.
 
Vaga sol di trionfar.
    Bella vita militar!
 
    Bella vita militar.
Don Alfonso
 
D. Al.
Non v'è più tempo, amici: andar conviene
 
Non v'è più tempo, amici; andar conviene
220
ove il destino, anzi il dover v'invita.
 
Ove il destino, anzi il dover v'invita.
Fiordiligi
 
Fiord.
Mio cor…
 
Mio cor…
Dorabella
 
Dor.
Idolo mio…
 
Idolo mio…
Ferrando
 
Fer.
Mio ben…
 
Mio ben…
Guilelmo
 
FGuil.
Mia vita…
 
Mia vita…
Fiordiligi
 
Fiord.
Ah per un sol momento…
 
Ah per un sol momento…
Don Alfonso
 
D. Al.
Del vostro reggimento
 
Del vostro Reggimento
già è partita la barca.
 
Già è partita la barca
225
Raggiungerla convien coi pochi amici
 
Raggiungerla convien coi pochi amici
che su legno più lieve
 
Che su legno più lieve
attendendo vi stanno.
 
Attendendo vi stanno.
Guilelmo, Ferrando
 
Fer./Guil.
 
a 2
Abbracciami, idol mio.
 
Abbracciami idol mio.
 
Fiordiligi, Dorabella
 
Fiord./Dor.
 
a 2
Muoio d'affanno.
 
Muojo d'affanno.
 
Fiordiligi
 
Fiord.
(Piangendo.)
 
    Di… scri…ver…mi… ogni… gior…no…
 
Di… scri…ver…mi… ogni… gior…no
230
giurami… vita… mia…
 
Giurami… vita… mia… (piangendo.)
Dorabella
 
Dor.
(Piangendo.)
 
Due vol…te… an…cora…
 
Due vol…te… an…cora…
tu… scri…vimi… se… puoi…
 
Tu… scri…vimi… se… puoi…
Ferrando
 
Fer.
Sii certa… o cara…
 
Sii certa; o cara…
Guilelmo
 
Guil.
Non… dubitar… mio bene…
 
Non… dubitar mio bene…
Don Alfonso
 
D. Al.
 
(Io crepo se non rido.)
 
(Io crepo se non rido.)
Fiordiligi
 
Fiord.
Sii costante a me sol…
 
Sii costante a me sol…
Dorabella
 
Dor.
Serbati fido.
 
Serbati fido:
Ferrando
 
Fer.
235
Addio!
 
Addio:
Guilelmo
 
Guil.
Addio!
 
Addio:
Fiordiligi, Dorabella
 
Dor./Fiord.
Addio!
 
Addio:
Fiordiligi, Dorabella, Guilelmo, Ferrando
 
a 4.
Mi si divide il cor, bell'idol mio.
 
Mi si divide il cor, bell'idol mio.

Il coro ripete:
 

FIl coro ripete.
    Bella vita militar etc.
 
Bella vìta militar etc. (le amanti restano immobili sulla sponda del mare: la barca allontanasi tra suon di tamburi etc.)
(Le amanti restano immobili sulla sponda del mare, la barca allontanasi tra suon di tamburi etc.)
 
SCENA VI
 
SCENA VI.
Le sudette e Don Alfonso.
 
Le sudette e D. Alfonso.
Dorabella
 
Dor.
(In atto di chi rinviene da un letargo.)
 
Dove son?
 
Dove son? (in atto di chi rinviene da un letargo.)
Don Alfonso
 
D. A.
Son partiti.
 
Son partiti.
Fiordiligi
 
Fior.
Oh dipartenza
 
Oh dipartenza
crudelissima, amara!
 
Crudelissima amara!
Don Alfonso
 
D. Al.
Fate core,
 
Fate core,
240
carissime figliuole.
 
Carissime figliuole; (Da lontano facendo motto col fazzoletto.)
(Da lontano facendo motto col fazzoletto.)
 
Guardate, da lontano
 
Guardate, da lontano
vi fan cenno con mano i cari sposi.
 
Vi fan cenno con mano i cari sposi.
Fiordiligi
 
Fiord.
 
Buon viaggio, mia vita!
 
Buon viaggio, mia vita:
Dorabella
 
Dor.
 
Buon viaggio!
 
Buon viaggio.
Fiordiligi
 
Fiord.
Oh dèi! Come veloce
 
Oh Dei! come veloce
245
se ne va quella barca! Già sparisce!
 
Se ne va quella barca! già sparisce!
Già non si vede più! Deh faccia il cielo
 
Già non si vede più. Deh faccia il cielo
ch'abbia prospero corso.
 
Ch'abbia prospero corso.
Dorabella
 
Dor.
Faccia che al campo giunga
 
Faccia che al campo giunga
con fortunati auspici.
 
Con fortunati auspici:
Don Alfonso
 
D. Al.
250
E a voi salvi gli amanti, a me gli amici.
 
E a voi salvi gli amanti, a me gli amici.
A tre
 
Fa 3
    Soave sia il vento,
 
    Soave sia il vento
tranquilla sia l'onda,
 
Tranquilla sia l'onda,
ed ogni elemento
 
Ed ogni elemento
benigno risponda
 
Benigno risponda
255
ai nostri desir.
 
Ai nostri desir. (partono le due donne.)
(Partono le due donne.)
 
SCENA VII
 
SCENA VII.
Don Alfonso solo.
 
Don Alfonso
 
D. Al.
Non son cattivo comico! Va bene…
 
Non son cattivo comico! va bene…
Al concertato loco i due campioni
 
Al concertato loco i due Campioni
di Ciprigna e di Marte
 
Di Ciprigna, e di Marte
mi staranno attendendo: or senza indugi
 
Mi staranno attendendo; or senza indugi,
260
raggiungerli conviene… Quante smorfie…
 
Raggiungerli conviene… quante smorfie,
quante buffonerie!…
 
Quante buffonerie!…
Tanto meglio per me…
 
Tanto meglio per me…
cadran più facilmente:
 
Cadran pìù facilmente:
questa razza di gente è la più presta
 
Questa razza di gente è la più presta
265
a cangiarsi d'umore. Oh poverini!
 
A cangiarsi d'umore: oh poverini!
Per femina giocar cento zecchini?
 
Per femina giocar cento zecchini?
"Nel mare solca e nell'arena semina,
 
"Nel mare solca, e nell'arena semina
e il vago vento spera in rete accogliere
 
"E il vago vento spera in rete accolgere
chi fonda sue speranze in cor di femina."Zitiert nach Jacopo Sannazzaro, Arcadia [Neapel 1504], Ecloga VIII, V. 10–12:

Nell'onde solca e nell'arene semina,
e 'l vago vento spera in rete accogliere
chi sue speranze funda in cor di femina.



Vgl. dazu Faye Ferguson und Wolfgang Rehm, „Vorwort“ zu Così fan tutte (Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/18), Kassel 2003, S. XXII.
 
"Chi fonda sue speranze in cor di femina.


Camera gentile con diverse sedie, un tavolino etc. Tre porte: due laterali, una di mezzo.
 
SCENA VIII
 
FSCENA VIII.
 
Camera gentile con diverse sedie; un tavolino etc. tre porte: due laterali; una di mezzo.
Despina che sta facendo il cioccolatte.
 
Despina che sta facendo il cioccolatte.
Despina
 
Desp.
270
Che vita maledetta
 
Che vita maladetta
è il far la cameriera!
 
E' il far la cameriera!
Dal mattino alla sera
 
Dal mattino alla sera
si fa, si suda, si lavora, e poi
 
Si fa, si suda, si lavora, e poi
di tanto che si fa nulla è per noi.
 
Di tanto che si fa nulla è per noi.
275
È mezza ora che sbatto,
 
E' mezza ora che sbatto,
il cioccolatte è fatto, ed a me tocca
 
Il cioccolatte è fatto, ed a me tocca,
restar ad odorarlo a secca bocca?
 
Restar ad odorarlo a secca bocca?
Non è forse la mia come la vostra,
 
Non è forse la mia come la vostra
o garbate signore,
 
O garbate signore,
280
che a voi dessi l'essenza e a me l'odore?
 
Che a voi dessi l'essenza, e a me l'odore?
Perbacco, vo' assaggiarlo… Cospettaccio!
 
Per Bacco vo assaggiarlo: cospettaccio!
Com'è buono! Vien gente.
 
Com'è buono! vien gente! (si forbe la bocca.)
(Si forbe la bocca.)
 
Oh ciel, son le padrone!
 
Oh ciel son le padrone:
Madame, ecco la vostra collazione.
 
Madame, ecco la vostra collazione.
SCENA IX
 
FSCENA IX.
Despina. Dorabella e Fiordiligi ch'entrano disperatamente etc. Despina presenta il cioccolatte sopra una guantiera. Dorabella gitta tutto a terra.
 
Desp. Dor. Fiord. ch'entrano disperatamente etc. Desp. presenta il cioccolatte sopra una guantiera. Dor. gitta tutto a terra.
Despina
 
Desp.
285
Diamine! Cosa fate?
 
Diamine! cosa fate?
Fiordiligi
 
Fiord.
Ah!
 
Ah! (si cavano entrambe tutti gli ornamenti donneschi, etc.)
Dorabella
 
Dor.
Ah!
 
Ah!
(Si cavano entrambe tutti gli ornamenti donneschi etc.)
 
Despina
 
Desp.
Che cosa è nato?
 
Che cosa è nato?
Fiordiligi
 
Fiord.
Ov'è un acciaro?
 
Ov'è un acciaro?
Dorabella
 
Dor.
Un veleno dov'è?…
 
Un veleno dov'è?…
Despina
 
Desp.
Padrone, dico!…
 
Padrone dico!…
Dorabella
 
Dor.
Ah
 
Ah
scostati, paventa il tristo effetto
 
scostati, paventa il tristo effetto
d'un disperato affetto.
 
D'un disperato affetto:
290
Chiudi quelle finestre… Odio la luce…
 
Chiudi quelle finestre… odio la luce,
odio l'aria che spiro… odio me stessa…
 
Odio l'aria che spiro… odio me stessa,
chi schernisce il mio duol… chi mi consola.
 
Chi schernisce il mio duol… chi mi consola.
Deh fuggi, per pietà, lasciami sola.
 
Deh fuggi per pietà, lasciami sola.
    Smanie implacabili
 
    Smanie implacabili
295
che m'agitate,
 
Che m'agitate,
entro quest'anima
 
Entro quest'anima
più non cessate
 
Più non cessate
fin che l'angoscia
 
Fin che l'angoscia
mi fa morir.
 
Mi fa morir.
300
    Esempio misero
 
    Esempio misero
d'amor funesto
 
D'amor funesto
darò all'Eumenidi,
 
Darò all'Eumenidi
se viva resto,
 
FSe viva resto
col suono orribile
 
Col suono orribile
305
de' miei sospir.
 
De' miei sospir: (si metton a sedere in disparte da forsennate.)
(Dorabella e Fiordiligi si metton a sedere in disparte da forsennate.)
 
Despina
 
Desp.
Signora Dorabella,
 
Signora Dorabella,
signora Fiordiligi,
 
Signora Fiordiligi,
dite: cosa è stato?
 
Dite cosa è stato?
Dorabella
 
Dor.
Oh terribil disgrazia!
 
Oh terribil disgrazia!
Despina
 
Desp.
310
Sbrigatevi, in buonora.
 
Sbrigatevi in buonora.
Fiordiligi
 
Fiord.
Da Napoli partiti
 
Da Napoli partiti
sono gli amanti nostri.
 
Sono gli amanti nostri.
Despina
 
Desp.
(Ridendo.)
 
Non c'è altro?
 
Non c'è altro? (ridendo.)
Ritorneran.
 
Ritorneran.
Dorabella
 
Dor.
Chi sa!
 
Chi sa!
Despina
 
Desp.
(Come sopra.)
 
Come "chi sa"?
 
Come chi sa? (com. sopra.)
Dove son iti?
 
Dove son iti?
Dorabella
 
Dor.
Al campo di battaglia.
 
Al campo di battaglia.
Despina
 
Desp.
315
Tanto meglio per loro:
 
Tanto meglio per loro:
li vedrete tornar carchi d'alloro.
 
Li vedrete tornar carchi d'alloro.
Fiordiligi
 
Fiord.
Ma ponno anche perir.
 
Ma ponno anche perir.
Despina
 
Desp.
Allora, poi,
 
Allora poi
tanto meglio per voi.
 
Tanto meglio per voi.
Fiordiligi
 
Fiord.
(Sorge arrabbiata.)
 
Sciocca, che dici?
 
Sciocca, che dici? (sorge arrabbiata.)
Despina
 
Desp.
La pura verità: due ne perdete,
 
La pura verità, due ne perdete,
320
vi restan tutti gli altri.
 
Vi restan tutti gli altri.
Fiordiligi
 
Fiord.
Ah perdendo Guilelmo
 
Ah perdendo Guilelmo
mi pare ch'io morrei.
 
Mi pare ch'io morrei!
Dorabella
 
Dor.
Ah Ferrando perdendo
 
Ah Ferrando perdendo
mi par che viva a sepellirmi andrei.
 
Mi par che viva a sepellirmi andrei.
Despina
 
Desp.
325
Brave, "vi par", ma non è ver: finora
 
Brave, vi par, ma non è ver: finora
non vi fu donna che d'amor sia morta.
 
FNon vi fu donna che d'amor sia morta.
Per un uomo morir! Altri ve n'hanno
 
Per un uomo morir! altri ve n'hanno
che compensano il danno.
 
Che compensano il danno:
Dorabella
 
Dor.
E credi che potria
 
E credi che potria,
330
altro uomo amar chi s'ebbe per amante
 
Altro uomo amar chi s'ebbe per amante
un Guilelmo, un Ferrando?
 
Un Guilelmo, un Ferrando?
Despina
 
Desp.
Han gli altri ancora
 
Han gli altri ancora
tutto quello ch'hanno essi.
 
Tutto quello ch'hanno essi.
Un uomo adesso amate,
 
Un uomo adesso amate
335
un altro n'amerete: uno val l'altro,
 
Un'altro n'amerete: uno val l'altro,
perché nessun val nulla.
 
Perchè nessun val nulla:
Ma non parliam di ciò: sono ancor vivi,
 
Ma non parliam di ciò; sono ancor vivi,
e vivi torneran; ma son lontani,
 
E vivi torneran; ma son lontani,
e, piuttosto che in vani
 
E piuttosto che in vani
340
pianti perdere il tempo,
 
Pianti perdere il tempo,
pensate a divertirvi.
 
Pensate a divertirvi.
Fiordiligi
 
Fiord.
(Con trasporto di collera.)
 
Divertirci?
 
Divertirci? (con trasporto di collera.)
Despina
 
Desp.
Sicuro! E, quel ch'è meglio,
 
Sicuro! e quel ch'è meglio
far all'amor come assassine e come
 
Far all'amor come assassine, e come
345
faranno al campo i vostri cari amanti.
 
Faranno al campo i vostri cari amanti.
Dorabella
 
Dor.
Non offender così quelle alme belle,
 
Non offender così quelle alme belle
di fedeltà, d'intatto amore esempi.
 
Di fedeltà, d'intatto amore esempi.
Despina
 
Desp.
Via via, passaro i tempi
 
Via via passaro i tempi
da spacciar queste favole ai bambini.
 
Da spacciar queste favole ai bambini.
350
In uomini, in soldati
 
In Uomini, in Soldati,
sperare fedeltà?
 
Sperare fedeltà?
 
Non vi fate sentir, per carità!
 
Non vi fate sentir per carità!
    Di pasta simile
 
    Di pasta simile
son tutti quanti:
 
Son tutti quanti:
355
le fronde mobili,
 
Le fronde mobili,
l'aure incostanti
 
FL'aure incostanti
han più degli uomini
 
Han più degli uomini
stabilità.
 
Stabilità.
    Mentite lagrime,
 
    Mentite lagrime,
360
fallaci sguardi,
 
Fallaci sguardi,
voci ingannevoli,
 
Voci ingannevoli,
vezzi bugiardi
 
Vezzi bugiardi
son le primarie
 
Son le primarie
lor qualità.
 
Lor qualità.
365
    In noi non amano
 
    In noi non amano
che 'l lor diletto;
 
Che 'l lor diletto;
poi ci dispregiano,
 
Poi ci dispregiano,
neganci affetto,
 
Neganci affetto,
né val da' barbari
 
Nè val da' barbari
370
chieder pietà.
 
Chieder pietà.
    Paghiam, o femmine,
 
    Paghiam, o femmine,
d'ugual moneta
 
D'ugual moneta
questa malefica
 
Questa malefica
razza indiscreta:
 
Razza indiscreta;
375
amiam per comodo,
 
Amiam per comodo,
per vanità.
 
Per vanità.
    La la la lera
 
La la la lera
la ra la ra.
 
La ra la ra. (partono.)
(Partono.)
 
SCENA X
 
SCENA X.
Don Alfonso solo, poi Despina, indi Guilelmo e Ferrando.
 
Don Alf. solo poi Desp.
Don Alfonso
 
D. Alf.
Che silenzio! Che aspetto di tristezza
 
Che silenzio! che aspetto di tristezza
380
spirano queste stanze! Poverette!
 
Spirano queste stanze! poverette!
Non han già tutto il torto.
 
FNon han già tutto il torto:
Bisogna consolarle: infin che vanno
 
Bisogna consolarle: in fin che vanno
i due creduli sposi,
 
I due creduli sposi,
com'io loro commisi, a mascherarsi,
 
Com'io loro commisi, a mascherarsi
385
pensiam cosa può farsi…
 
Pensiam cosa può farsi…
Temo un po' per Despina… Quella furba
 
Temo un po per Despina,… quella furba
potrebbe riconoscerli… potrebbe
 
Potrebbe riconoscerli; potrebbe
rovesciarmi le machine… Vedremo…
 
Rovesciarmi le machine,… vedremo…
Se mai farà bisogno,
 
Se mai farà bisogno,
390
un regaletto a tempo, un zecchinetto
 
Un regaletto a tempo, un zecchinetto
per una cameriera è un gran scongiuro.
 
Per una Cameriera è un gran scongiuro.
Ma per esser sicuro si potria
 
Ma per esser sicuro si potria
metterla in parte a parte del secreto
 
Metterla in parte a parte del secreto.
Eccellente è il progetto…
 
Eccellente è il progetto…
395
La sua camera è questa…
 
La sua camera è questa…
(Batte.)
 
Despinetta!
 
Despinetta; (batte.)
Despina
 
Desp.
Chi batte?
 
Chi batte.
Don Alfonso
 
D. Al.
Oh!
 
Oh:
Despina
 
Desp.
Ih!
 
Ih:
 
Don Alfonso
 
D. Al.
Despina mia,
 
Despina mia,
di te bisogno avrei.
 
Di te bisogno avrei.
Despina
 
Desp.
Ed io niente di lei.
 
Ed io niente di lei.
Don Alfonso
 
D. Al.
400
Ti vo' fare del ben.
 
Ti vo fare del ben:
Despina
 
Desp.
Non n'ho bisogno:
 
Non n'ho bisogno
un uomo come lei non può far nulla.
 
Un uomo come lei non può far nulla.
Don Alfonso
 
D. Al.
(Mostrandole una moneta d'oro.)
 
Parla piano ed osserva.
 
Parla piano ed osserva. (mostrandole una moneta d'oro.)
Despina
 
Desp.
Me la dona?
 
Me lo dona?
Don Alfonso
 
D. Al.
Sì, se meco sei buona.
 
Si, se meco sei buona.
Despina
 
FDesp.
E che vorrebbe?
 
E che vorrebbe?
È l'oro il mio giulebbe.
 
E' l'oro il mio giulebbe.
Don Alfonso
 
D. Al.
Ed oro avrai,
 
Ed oro avrai,
405
ma ci vuol fedeltà.
 
Ma ci vuol fedeltà.
Despina
 
Desp.
Non c'è altro? Son qua.
 
Non c'è altro? son quà.
Don Alfonso
 
D. Al.
Prendi ed ascolta.
 
Prendi ed ascolta.
Sai che le tue padrone
 
Sai che le tue padrone
han perduti gli amanti…
 
Han perduti gli amanti.
Despina
 
Desp.
Lo so.
 
Lo so.
Don Alfonso
 
D. Al.
Tutti i lor pianti,
 
Tutti i lor pianti
410
tutti i deliri loro anco tu sai…
 
Tutti i deliri loro anco tu sai.
Despina
 
Desp.
So tutto.
 
So tutto.
Don Alfonso
 
D. Al.
Orben, se mai,
 
Or ben, se mai
per consolarle un poco
 
Per consolarle un poco,
e trar, come diciam, chiodo per chiodo,
 
E trar come diciam, chiodo per chiodo,
tu ritrovassi il modo
 
Tu ritrovassi il modo
415
da metter in lor grazia
 
Da metter in lor grazia
due soggetti di garbo
 
Due soggetti di garbo,
che vorrieno provar, già mi capisci…
 
Che vorrieno provar, già mi capisci…
C'è una mancia per te di venti scudi,
 
C'è una mancia per te di venti scudi
se li fai riuscir.
 
Se li fai riuscir.
Despina
 
Desp.
Non mi dispiace
 
Non mi dispiace
420
questa proposizione.
 
Questa proposizione.
Ma con quelle buffone… Basta, udite:
 
Ma con quelle buffone… basta udite:
son giovani, son belli e sopra tutto
 
Son giovani, son belli, e sopra tutto
hanno una buona borsa
 
Hanno una buona borsa
i vostri concorrenti?
 
I vostri concorrenti?
425
(Per me questa mi preme.)
 
(Per me questa mi preme:)
Don Alfonso
 
D. Al.
Han tutto quello
 
Han tutto quello
che piacer può alle donne di giudizio.
 
Che piacer può alle donne di giudizio.
Li vuoi veder?
 
FLi vuoi veder?
Despina
 
Desp.
E dove son?
 
E dove son?
Don Alfonso
 
D. Al.
Son lì.
 
Son lì:
Li posso far entrar?
 
Li posso far entrar? (D. Al. fa entrar gli amanti.)
Despina
 
Desp.
Direi di sì.
 
Direi di sì.
(Don Alfonso fa entrar gli amanti travestiti.)
 
 
Don Alfonso
 
D. Al.
    Alla bella Despinetta
 
    Alla bella Despinetta
430
vi presento, amici miei;
 
Vi presento amici miei;
non dipende che da lei
 
Non dipende che da lei
consolar il vostro cor.
 
Consolar il vostro cor.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Con tenerezza affettata.)
 
    Per la man che lieto io bacio,
 
    Per la man che lieto io bacio,
 
(con tenerezza affettata.)
per quei rai di grazie pieni,
 
Per quei rai di grazie pieni,
435
fa' che volga a me sereni
 
Fa che volga a me sereni
i begli occhi il mio tesor.
 
I begli occhi il mio tesor.
Despina
 
Desp.
(Da sé, ridendo.)
 
    Che sembianze! Che vestiti!
 
    Che sembianze! che vestiti!
Che figure! Che mustacchi!
 
Che figure! che mustacchi! (dase ridendo.)
Io non so se son vallacchi
 
Io non so se son Vallacchi,
440
o se turchi son costor.
 
O se Turchi son costor.
Don Alfonso
 
D. Al.
(Piano a Despina.)
 
    (Che ti par di quell'aspetto?)
 
    (Che ti par di quel aspetto.) (piano a Despina.)
Despina
 
Desp.
 
(Per parlarvi schietto schietto,
 
Per parlarvi schietto, schietto,
hanno un muso fuor dell'uso,
 
Hanno un muso fuor dell'uso,
vero antidoto d'amor.)
 
Vero antidoto d'amor.
 
Guilelmo, Ferrando, Don Alfonso
 
D. Al./Guil./Fer.
 
445
    (Or la cosa è appien decisa:
 
    Or la cosa è appien decisa;
se costei non li|ci ravvisa,
 
Se costei non li|ci ravvisa
non c'è più nessun timor.)
 
Non c'è più nessun timor.
Despina
 
Desp.
(Ridendo, da sé.)
 
    Che figure! Che mustacchi!
 
    Che figure! che mustacchi!
Io non so se son vallacchi
 
Io non so se son Vallacchi,
450
o se turchi son costor.
 
O se Turchi son costor.
 
Fiordiligi, Dorabella
 
Fiord./Dor.F
(Dentro le quinte.)
 
    Ehi, Despina! Olà, Despina!
 
Ehì Despina! olà Despina.
 
(dentro le quinte.)
Despina
 
Desp.
Le padrone!
 
Le padrone!
Don Alfonso
 
D. Al.
(A Despina.)
 
Ecco l'istante!
 
Ecco l'istante! (a Desp.)
Fa' con arte: io qui m'ascondo.
 
Fa con arte: io qui m'ascondo.
(Si ritira.)
 
(si ritira.)
SCENA XIIn der autographen Partitur erscheint die Angabe „SCENA XI“ vor No. 13 Sestetto „Alla bella Despinetta“. Im Libretto-Erstdruck und im Libretto-Nachdruck beginnt SCENA XI erst beim Auftritt von Fiordiligi und Dorabella inmitten des Sextetts. Die Angaben der Personen sind zu Beginn von SCENA X der kritischen Edition des Libretto-Erstdruck bzw. des Libretto-Nachdrucks sowie zu Beginn von SCENA XI des vertonten Textes entsprechend ergänzt worden.
 
SCENA XI.
I sudetti, Fiordiligi, Dorabella.
 
I sudetti Fiord. Dor.
Fiordiligi, Dorabella
 
Fiord./Dor.
 
    Ragazzaccia tracotante,
 
    Ragazzaccia tracotante,
455
che fai lì con simil gente?
 
Che fai lì con simil gente;
Falli uscire immantinente,
 
Falli uscire immantinente,
o ti fo pentir con lor.
 
O ti fò pentir con lor.
Guilelmo, Ferrando, Despina
 
Fer./Guil./Desp.
(S'inginocchiano.)
 
    Ah madame, perdonate:
 
    Ah Madame perdonate: (s'inginocchiano.)
al bel piè languir mirate
 
Al bel piè languir mirate
460
due meschin, di vostro merito
 
Due meschin di vostro merito
spasimanti adorator.
 
Spasimanti adorator.
Fiordiligi, Dorabella
 
Dor./Fiord.
    Giusti numi! Cosa sento?
 
    Giusti Numi! cosa sento?
Dell'enorme tradimento
 
Dell'enorme tradimento
chi fu mai l'indegno autor?
 
Chi fu mai l'indegno autor.
Guilelmo, Ferrando, Despina
 
Desp./Guil./Fer.
465
    Deh calmate quello sdegno!
 
    Deh calmate quello sdegno!
 
a 6.
Fiordiligi, Dorabella
 
Dor./Fiord.
Ah che più non ho ritegno!
 
Ah che più non ho ritegno!
Tutta piena ho l'alma in petto
 
Tutta piena ho l'alma in petto
di dispetto e di furor.
 
Di dispetto, e di furor.
(Da sé.)
 
    Ah perdon, mio bel diletto,
 
Ah perdon mio bel diletto,
470
innocente è questo cor.
 
FInnocente, è questo cor.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Da sé.)
 
Qual diletto è a questo petto
 
    Qual diletto, è a questo petto
quella rabbia e quel furor.
 
Quella rabbia, e quel furor.
Despina, Don Alfonso
 
Desp./D. Al,
(Da sé, Don Alfonso dalla porta.)
 
Mi dà un poco di sospetto
 
    Mi dà un poco di sospetto (D. Al. dalla porta.)
quella rabbia e quel furor.
 
Quella rabbia, è quel furor.
 
Don Alfonso
 
D. Al.
475
Che susurro! Che strepito!
 
Che susurro! che strepito!
Che scompiglio è mai questo! Siete pazze,
 
Che scompiglio è mai questo! siete pazze,
care le mie ragazze?
 
Care le mie ragazze?
Volete sollevar il vicinato?
 
Volete sollevar il vicinato?
Cosa avete? Che è nato?
 
Cosa avete? che è nato?
Dorabella
 
Dor.
(Con furore.)
 
Oh ciel! Mirate:
 
Oh ciel! mirate
480
uomini in casa nostra!
 
Uomini in casa nostra? (con furore.)
Don Alfonso
 
D. Al.
(Senza guardarli.)
 
Che male c'è?
 
Che male c'è? (senza guardarli.)
Fiordiligi
 
Fiord.
(Con foco.)
 
Che male? In questo giorno!…
 
Che male? in questo giorno?
Dopo il caso funesto!…
 
Dopo il caso funesto? (con foco.)
Don Alfonso
 
D. Al.
Stelle! Sogno o son desto? Amici miei,
 
Stelle! sogno, o son desto? amici miei,
miei dolcissimi amici!
 
Miei dolcissimi amici?
485
Voi qui? Come? Perché? Quando? In qual modo?
 
Voi quì? come? perche! quando! in qual modo
Numi! Quanto ne godo!
 
Numi! quanto ne godo!
 
(Secondatemi.)
 
(secondatemi.)
Ferrando
 
Fer.
Amico Don Alfonso!
 
Amico D. Alfonso! (si abbracciano con trasporto.)
Guilelmo
 
Guil.
Amico caro!
 
Amico caro!
(Si abbracciano con trasporto.)
 
Don Alfonso
 
D. Al.
Oh bella improvvisata!
 
Oh bella improvvisata!
Despina
 
Desp.
 
Li conoscete voi?
 
Li conoscete voi?
Don Alfonso
 
D. Al.
(Come sopra.)
 
490
Se li conosco! Questi
 
Se li conosco! questi (come sopra.)
sono i più dolci amici
 
Sono i più dolci amici
ch'io m'abbia in questo mondo,
 
Ch'io m'abbia in questo mondo,
e vostri ancor saranno.
 
E vostri ancor saranno.
Fiordiligi
 
FFiord.
E in casa mia che fanno?
 
E in casa mia che fanno?
Guilelmo
 
Guil.
Ai vostri piedi
 
Ai vostri piedi
495
due rei, due delinquenti, ecco, madame!
 
Due rei, due delinquenti, ecco Madame!
Amor…
 
Amor…
Dorabella
 
Dor.
Numi! Che sento?
 
Numi! che sento?
(Le donne si ritirano, essi le inseguono.)
 
Ferrando
 
Fer.
Amor, il nume
 
Amor il Nume… (Le donne si ritirano essi le inseguono.)
sì possente, per voi qui ci conduce.
 
Si possente per voi, qui ci conduce.
Guilelmo
 
Guil.
Vista appena la luce
 
Vista appena la luce
di vostre fulgidissime pupille…
 
Di vostre fulgidissime pupille…
Ferrando
 
Fer.
500
…che alle vive faville…
 
Che alle vive faville…
Guilelmo
 
Guil.
…farfallette amorose e agonizzanti…
 
Farfallette amorose, e agonizzanti…
Ferrando
 
Fer.
…vi voliamo davanti…
 
Vi voliamo davanti…
Guilelmo
 
Guil.
…ed ai lati ed a retro…
 
Ed ai lati, ed a retro…
Ferrando
 
Fer.
…per implorar pietade in flebil metro!
 
Per implorar pietade in flebil metro!
Fiordiligi
 
Fiord.
505
Stelle, che ardir!
 
Stelle che ardir!
Dorabella
 
Dor.
Sorella, che facciamo?
 
Sorella che facciamo?
Fiordiligi
 
Fiord.
Temerari, sortite
 
Temerari, sortite, (Desp. sorte impaurita.)
fuori di questo loco!
 
Fuori di questo loco:
(Despina sorte impaurita.)
 
E non profani
 
e non profani
l'alito infausto degl'infami detti
 
L'alito infausto degl'infami detti
nostro cor, nostro orecchio e nostri affetti.
 
Nostro cor, nostro orecchio, e nostri affetti.
510
Invan per voi, per gli altri invan si cerca
 
Invan per voi, per gli altri invan si cerca
le nostre alme sedur: l'intatta fede
 
Le nostre alme sedur: l'intatta fede
che per noi già si diede ai cari amanti
 
Che per noi già si diede ai cari amanti
saprem loro serbar infino a morte,
 
Saprem loro serbar infino a morte,
a dispetto del mondo e della sorte.
 
A dispetto del mondo, e della sorte.
515
    Come scoglio immoto resta
 
F    Come scoglio immoto resta
contra i venti e la tempesta,
 
Contra i venti, e la tempesta,
così ognor quest'alma è forte
 
Così ognor quest'alma è forte
nella fede e nell'amor.
 
Nella fede, e nell'amor.
    Con noi nacque quella face
 
    Con noi nacque quella face
520
che ci piace e ci consola,
 
Che ci piace, e ci consola,
e potrà la morte sola
 
E potrà la morte sola
far che cangi affetto il cor.
 
Far che cangi affetto il cor.
    Rispettate, anime ingrate,
 
    Rispettate, anime ingrate
questo esempio di costanza,
 
Questo esempio di costanza;
525
e una barbara speranza
 
E una barbara speranza
non vi renda audaci ancor.
 
Non vi renda audaci ancor. (van per partire Fer. la richiama Guil. richiama l'altra.)
(Van per partire. Ferrando la richiama, Guilelmo richiama l'altra.)
 
Ferrando
 
Fer.
(A Fiordiligi.)
 
Ah non partite!
 
Ah non partite!
Guilelmo
 
Guil.
(A Dorabella.)
 
Ah barbara, restate!
 
Ah barbare restate! (a Dor.)
(A Don Alfonso.)
 
Che vi pare?
 
Che vi pare? (a D. Alf.)
Don Alfonso
 
D. Al.
 
(Aspettate.)
 
(Aspettate.)
(Alle due amanti.)
 
Per carità, ragazze,
 
Per carità, ragazze,
530
non mi fate più far trista figura.
 
Non mi fate più far trista figura.
Dorabella
 
Dor.
(Con foco.)
 
E che pretendereste?
 
E che pretendereste? (con foco.)
Don Alfonso
 
D. Al.
Eh nulla… ma mi pare…
 
Eh nulla… ma mi pare…
che un pochin di dolcezza…
 
Che un pochin di dolcezza…
Alfin son galantuomini
 
Alfin son galantuomini,
535
e sono amici miei.
 
E sono amici miei.
Fiordiligi
 
Fiord.
Come! E udire dovrei…
 
Come! e udire dovrei?
Guilelmo
 
Guil.
…le nostre pene
 
Le nostre pene
e sentirne pietà!
 
E sentirne pietà!
La celeste beltà degli occhi vostri
 
La celeste beltà degli occhi vostri
la piaga aprì nei nostri,
 
La piaga aprì nei nostri
540
cui rimediar può solo
 
FCui rimediar può solo
il balsamo d'amore.
 
Il balsamo d'amore.
Un solo istante il core aprite, o belle,
 
Un solo istante il core aprite, o belle
a sue dolci facelle, o a voi davanti
 
A sue dolci facelle, o a voi davanti
spirar vedrete i più fedeli amanti.
 
Spirar vedrete i più fedeli amanti.
(A Fiordiligi.)
 
545
Rivolgete a lui lo sguardo.
 
Rivolgete a lui lo sguardo. (a Fiord.)
 
    Non siate ritrosi,
 
    Non siate ritrosi
occhietti vezzosi:
 
Occhietti vezzosi
due lampi amorosi
 
Due lampi amorosi
vibrate un po' qua.
 
Vibrate un po quà.
550
    Voi siete forieri
 
    Voi siete forieri
di dolci pensieri:
 
Di dolci pensieri
chi guardavi un poco
 
Chi guardavi un poco
di foco si fa.
 
di foco si fa.
    Non è colpa nostra
 
    Non è colpa nostra
555
se voi ci abbruciate:
 
Se voi ci abbruciate
morir non ci fate
 
Morir non ci fate
in sì buona età.
 
In sì buona età.
    Felici rendeteci,
 
    Felici rendeteci,
amate con noi;
 
Amate con noi,
560
e noi felicissime
 
E noi felicissime
faremo anche voi.
 
Faremo anche voi;
Guardate, toccate,
 
Guardate, toccate,
il tutto osservate:
 
Il tutto osservate;
siam due cari matti,
 
Siam due cari matti
565
siam forti e ben fatti;
 
Siam forti, e ben fatti,
e come ognun vede,
 
FE come ognun vede,
sia merito o caso,
 
Sia merito, o caso,
abbiamo bel piede,
 
Abbiamo bel piede,
bell'occhio, bel naso;
 
Bell'occhio bel naso;
570
e questi mustacchi
 
E questi mustacchi
chiamare si possono
 
Chiamare si possono
trionfi degli uomini,
 
Trionfi degli uomini,
pennacchi d'amor.
 
Pennacchi d'amor.
(Qui le ragazze partono con collera.)
 
(qui le ragazze partono con collera.)
 
 
SCENA XII
 
SCENA XII.
Don Alfonso, Guilelmo, Ferrando.
 
D. Alfonso, Guil. Ferrando.
(I due amanti ridono smoderatamente e burlano Don Alfonso.)
 
I due amanti ridono smoderatamente, e burlano Don Alfonso.
 
Don Alfonso
 
D. Alf.
    E voi ridete?
 
E voi ridete?
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Ridono fortissimo.)
 
575
Certo, ridiamo.
 
Certo ridiamo. (ridono fortissimo.)
Don Alfonso
 
D. Al.
Ma cosa avete?
 
Ma cosa avete?
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Come sopra.)
 
Già lo sappiamo.
 
Già lo sappiamo. (come sopra.)
Don Alfonso
 
D. Al.
Ridete piano.
 
Ridete piano.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
Parlate invano.
 
Parlate invano.
Don Alfonso
 
D. Al.
580
    Se vi sentissero,
 
Se vi sentissero,
se vi scoprissero,
 
FSe vi scoprissero,
si guasterebbe
 
Si guasterebbe
tutto l'affar.
 
Tutto l'affar.
 
a 3.
Guilelmo, Ferrando
 
Guil./Fer.
(Ridono sottovoce sforzandosi di non ridere.)
 
    Ah che dal ridere
 
    Ah che dal ridere (ridono sotto voce sforzandosi di non ridere.)
585
l'alma dividere,
 
L'alma dividere,
ah che le viscere
 
Ah che le viscere
sento scoppiar.
 
Sento scoppiar.
Don Alfonso
 
D. Al.
(Da sé.)
 
    Mi fa da ridere
 
    Mi fa da ridere
questo lor ridere,
 
Questo lor ridere
590
ma so che in piangere
 
Ma so che in piangere
dée terminar.
 
Dee terminar.
 
Don Alfonso
 
D. Al.
Si può sapere un poco
 
Si può sapere un poco
la cagion di quel riso?
 
La cagion di quel riso?
Guilelmo
 
Guil.
Oh cospettaccio,
 
Oh cospettaccio,
non vi pare che abbiam giusta ragione,
 
Non vi pare che abbiam giusta ragione
595
il mio caro padrone?
 
Il mio caro Padrone?
Ferrando
 
Fer.
(Scherzando.)
 
Quanto pagar volete,
 
Quanto pagar volete,
e a monte è la scommessa?
 
E a monte è la scommessa?
Guilelmo
 
Guil.
(Sempre scherzando.)
 
Pagate la metà.
 
Pagate la metà. (sempre scherzando.)
Ferrando
 
Fer.
(Come sopra.)
 
Pagate solo
 
Pagate solo
ventiquattro zecchini.
 
Ventiquattro zecchini.
Don Alfonso
 
D. Al.
600
Poveri innocentini!
 
Poveri innocentini!
Venite qua: vi voglio
 
Venite quà vi voglio
porre il ditino in bocca.
 
Porre il ditino in bocca.
Guilelmo
 
Guil.
E avete ancora
 
E avete ancora
coraggio di fiatar?
 
Coraggio di fiatar?
Don Alfonso
 
D. Al.
Avanti sera
 
Avanti sera
ci parlerem.
 
Ci parlerem.
Ferrando
 
FFer.
Quando volete.
 
Quando volete.
Don Alfonso
 
D. Al.
Intanto
 
Intanto
605
silenzio e ubbidienza
 
Silenzio, e ubbidienza,
fino a doman mattina.
 
Fino a doman mattina.
Guilelmo
 
Guil.
Siamo soldati e amiam la disciplina.
 
Siamo soldati, e amiam la disciplina.
Don Alfonso
 
D. Al.
Orbene, andate un poco
 
Or bene: andate un poco
ad attendermi entrambi in giardinetto:
 
Ad attendermi entrambi in giardinetto,
610
colà vi manderò gli ordini miei.
 
Colà vi manderò gli ordini miei.
Guilelmo
 
Guil.
Ed oggi non si mangia?
 
Ed oggi non si mangia?
Ferrando
 
Fer.
Cosa serve?
 
Cosa serve.
A battaglia finita
 
A battaglia finita
fia la cena per noi più saporita.
 
Fia la cena per noi più saporita.
    Un'aura amorosa
 
    Un'aura amorosa
615
del nostro tesoro
 
Del nostro tesoro
un dolce ristoro
 
Un dolce ristoro
al cor porgerà.
 
Al cor porgerà.
    Al cor che nudrito
 
    Al cor che nudrito
da speme, da amore
 
Da speme, da Amore
620
di un'esca migliore
 
Di un'esca migliore
bisogno non ha.
 
Bisogno non ha. (Partono.)
(Ferrando e Guilelmo partono.)
 
SCENA XIII
 
SCENA XIII.
Don Alfonso solo, poi Despina.
 
D. Alf. solo poi Despina.
Oh la saria da ridere: sì poche
 
Oh la saria da ridere: sì poche
son le donne costanti in questo mondo,
 
Son le donne costanti in questo mondo,
e qui ve ne son due… Non sarà nulla…
 
E quì ve ne son due… non sarà nulla…
(Entra Despina.)
 
625
Vieni, vieni, fanciulla, e dimmi un poco
 
Vieni vieni fanciulla, e dimmi un poco
dove sono e che fan le tue padrone.
 
Dove sono, e che fan le tue padrone.
Despina
 
FDesp.
Le povere buffone
 
Le povere buffone
stanno nel giardinetto
 
Stanno nel giardinetto
a lagnarsi coll'aria e colle mosche
 
A lagnarsi coll'aria, e colle mosche
630
d'aver perso gli amanti.
 
D'aver perso gli amanti.
Don Alfonso
 
D. Al.
E come credi
 
E come credi
che l'affar finirà? Vogliam sperare
 
Che l'affar finirà? vogliam sperare
che faranno giudizio?
 
Che faranno giudizio?
Despina
 
Desp.
Io lo farei,
 
Io lo farei;
e dove piangon esse io riderei.
 
E dove piangon esse io riderei.
Disperarsi, strozzarsi
 
Disperarsi, strozzarsi
635
perché parte un amante?
 
Perchè parte un'amante?
Guardate che pazzia!
 
Guardate che pazzia!
Se ne pigliano due, s'uno va via.
 
Se ne pigliano due, s'uno va via.
Don Alfonso
 
D. Al.
Brava! Questa è prudenza.
 
Brava! questa è prudenza.
 
(Bisogna impuntigliarla.)
 
(Bisogna impuntigliarla.)
Despina
 
Desp.
640
È legge di natura
 
E' legge di natura
e non prudenza sola. Amor cos'è?
 
E non prudenza sola: amor cos'è?
Piacer, comodo, gusto,
 
Piacer, comodo, gusto,
gioia, divertimento,
 
Gioja, divertimento,
passatempo, allegria: non è più amore
 
Passattempo, allegria: non è più amore
645
se incomodo diventa,
 
Se incomodo diventa:
se, invece di piacer, nuoce e tormenta.
 
Se in vece di piacer nuoce e tormenta.
Don Alfonso
 
D. Al.
Ma intanto queste pazze…
 
Ma intanto queste pazze?
Despina
 
Desp.
Quelle pazze
 
Quelle pazze
faranno a modo nostro. È buon che sappiano
 
Faranno a modo nostro: è buon che sappiano
d'esser amate da color.
 
D'esser amate da color.
Don Alfonso
 
D. Al.
Lo sanno.
 
Lo sanno.
Despina
 
Desp.
650
Dunque riameranno.
 
Dunque riameranno,
"Diglielo", si suol dire,
 
Diglielo, si suol dire,
"e lascia fare al diavolo."
 
FE lascia fare al diavolo.
Don Alfonso
 
D. Al.
Ma come
 
Ma come
far vuoi perché ritornino,
 
Far vuoi perchè ritornino
or che partite sono, e che li sentano
 
Or che partiti sono, e che li sentano,
655
e tentare si lascino
 
E tentare si lascino
queste due bestioline?
 
Queste due bestioline?
Despina
 
Desp.
A me lasciate
 
A me lasciate
la briga di condur tutta la machina.
 
La briga di condur tutta la machina;
Quando Despina machina una cosa,
 
Quando Despina machina una cosa
non può mancar d'effetto: ho già menati
 
Non può mancar d'effetto: ho già menati
660
mill'uomini pel naso,
 
Mill'uomini pel naso,
saprò menar due femine. Son ricchi
 
Saprò menar due femine: son ricchi
i due monsù mustacchi?
 
I due Monsù mustacchi?
Don Alfonso
 
D. Al.
Son ricchissimi.
 
Son ricchissimi.
Despina
 
Desp.
Dove son?
 
Dove son?
Don Alfonso
 
D. Al.
Sulla strada
 
Sulla strada
attendendo mi stanno.
 
Attendendo mi stanno.
Despina
 
Desp.
Ite, e sul fatto
 
Ite, e sul fatto
665
per la picciola porta
 
Per la picciola porta
a me riconduceteli: v'aspetto
 
A me riconduceteli: v'aspetto
nella camera mia.
 
Nella camera mia:
Purché tutto facciate
 
Purchè tutto facciate
quel ch'io v'ordinerò, pria di domani
 
Quel ch'io v'ordinerò, pria di domani
670
i vostri amici canteran vittoria;
 
I vostri amici canteran vittoria:
ed essi avranno il gusto, ed io la gloria.
 
Ed essi avranno il gusto, ed io la gloria.
(Partono.)
 
(partono.)


Giardinetto gentile. Due sofà d'erba ai lati.
 
SCENA XIV
 
FSCENA XIV.
 
Giardinetto gentile:
Due Sofà d'erba ai lati.
Dorabella, Fiordiligi.
 
Dorabella, Fiordiligi.
    Ah che tutta in un momento
 
    Ah che tutta in un momento
si cangiò la sorte mia,
 
Si cangiò la sorte mia,
ah che un mar pien di tormento
 
Ah che un mar pien di tormento
675
è la vita omai per me.
 
E' la vita omai per mè.
    Finché meco il caro bene
 
    Finchè meco il caro bene
mi lasciar le ingrate stelle,
 
Mi lasciar le ingrate stelle
non sapea cos'eran pene,
 
Non sapea cos'eran pene,
non sapea languir cos'è.
 
Non sapea languir cos'è.
680
    Ah che tutta in un momento
 
    Ah che tutta in un momento
si cangiò la sorte mia,
 
Si cangiò la sorte mia,
ah che un mar pien di tormento
 
Ah che un mar pien di tormento
è la vita omai per me.
 
E' la vita omai per me.
SCENA XV
 
SCENA XV.
Le sudette; Guilelmo, Ferrando e Don Alfonso dentro le quinte; poi Despina.
 
Le sudette Guil. Fer. e D. Alf. dentro le quinte poi Desp.
Guilelmo, Ferrando
 
Fer./Guil.