Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Librettos 
    Lascia la greggia, o Fillide,
 
    Lascia la greggia, o Fillide,
la greggia a te sì cara;
 
La greggia a te sì cara;
lascia le fonti e i pascoli,
 
Lascia le fonti, e i pascoli,
e vieni meco a l'ara;
 
E vieni meco a l'ara;
5
ivi adunati i cori
 
Ivi adunati i cori
troverai de le ninfe e dei pastori.
 
Troverai de le Ninfe, e dei Pastori.
    Ivi a la facil'Iside1Inventrice della medicina.
 
    Ivi a la facil'Iside *)Inventrice della Medicina.
per man de' sacerdoti
 
Per man de' sacerdoti
vedrai tra gl'inni e i cantici
 
Vedrai tra gl'inni, e i cantici
10
doni offerire e voti;
 
Doni offerire, e voti;
perfin l'avaro Elpino
 
Perfin l'avaro Elpino
porta un serto di fior del suo giardino.
 
Porta un serto di fior del suo giardino.
    Quell'agnelletto candido,
 
    Quell'Agnelletto candido
ch'ora ti scherza avanti,
 
Ch'ora ti scherza avanti,
15
tu prendi teco ed ornalo
 
Tu prendi teco, ed ornalo
di rose e di amaranti;
 
Di rose, e di amaranti,
non vuò, Fillide mia,
 
Non vuò, Fillide mia,
che fra tanti il tuo don l'ultimo sia.
 
Che fra tanti il tuo don l'ultimo sia.
    Oggi la vaga Ofelia,Am 12. Oktober 1785 sang Nancy Storacedie Rolle der Ofelia bei der Erstaufführung von Antonio SalierisOper La grotta di Trofonio (Libretto von Giovanni Battista Casti) im Wiener Hoftheater. Ihre Rückkehr auf die Bühne nach der Stimmkrise war bereits am 19. September im Wiener Hoftheater bei der Aufführung der Oper il re Teodoro in Venezia von Giovanni Paisielloerfolgt, bei der sie die Rolle der Lisetta sang.
Vgl. dazu Dorothea Link, „Nancy Storace's annus horribilis, 1785“, in: Newsletter of the Mozart Society of America 8/1 (2014), S. 1-7.
 
    Oggi la vaga Ofelia,
20
onor di queste selve,
 
Onor di queste selve,
quella cui vide Arcadia
 
Quella cui vide Arcadia
empier d'amor le belve,
 
Empier d'amor le belve,
oggi fia che ritenti
 
Oggi fia che ritenti
nel bel tempio di Pan gli usati accenti.
 
Nel bel Tempio di Pan gli usati accenti.
25
    Già quattro lune volseroNach der Stimmkrise, die Nancy Storaceam 1. Juni 1785 als Eginia während der Erstaufführung der Oper Gli sposi malcontenti ihres Bruders Stephen Storaceim Wiener Hoftheater erlitten hatte, vergingen mehr als vier Monate („quattro lune“ = „vier Monde“) bis zum 12. Oktober 1785, als die Sängerin die Rolle der Ofelia bei der Premiere von Antonio SalierisOper La grotta di Trofonio sang.
Vgl. dazu Dorothea Link, „Nancy Storace's annus horribilis, 1785“, in: Newsletter of the Mozart Society of America 8/1 (2014), S. 1-7.
 
    Già quattro Lune volsero
dopo l'infausta notte,2Accennasi l'infausta sera in cui è mancata la voce a la gentil cantatrice.Am 1. Juni 1785 versagte Nancy Storacedie Stimme bei der Uraufführung von Gli sposi malcontenti ihres Bruders Stephen Storace(Libretto von Gaetano Brunati), in der sie die Rolle der Eginia verkörperte.
Vgl. Michael Kelly, Reminiscences, London 1826, Bd. 1, S. 234).
 
Dopo l'infausta Notte, *)Accennasi l'infausta sera in cui è mancata la voce a la gentil Cantatrice.
che sorte a noi contraria
 
Che sorte a noi contraria
da le tenarie grotte
 
Da le tenarie grotte
trasse quel tosco atroce
 
Trasse quel tosco atroce,
30
che il varco chiuse a la più dolce voce.
 
Che il varco chiuse a la più dolce voce.
    Era il gentil spettacolo
 
    Era il gentil spettacolo
incominciato appena,
 
Incominciato appena,
quando tra i plausi e il giubilo
 
Quando tra i plausi, e il giubilo
la musica sirena
 
La musica Sirena
35
vezzosa altrui s'offerse
 
Vezzosa altrui s'offerse,
e la nettarea bocca al canto aperse.Anspielung auf den ersten Auftritt von Nancy Storacein der Rolle der Eginia in Scena V von Atto primo bei der Uraufführung der Oper Gli sposi malcontenti ihres Bruders Stephen Storace(Libretto von Gaetano Brunati), in Atto I, Scena V.
Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785, Atto primo, Scena V.
 
E la nettarea bocca al canto aperse.
    Già di dolcezza l'aere
 
    Già di dolcezza l'aere
empion le prime note,
 
Empion le prime note,
già caldo il sen risentesi,
 
Già caldo il sen risentesi,
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già palpita e si scuote,
 
Già palpita, e si scuote,
e scopre i vari affetti
 
E scopre i vari affetti
l'anima che presente i suoi diletti.
 
L'anima che presente i suoi diletti.
    Di vecchio altero e burbero
 
    Di vecchio altero, e burbero
nuora innocente e saggia,Anspielung auf die Handlung der Oper Gli sposi malcontenti von Stephen Storace(Libretto von Gaetano Brunati), bei dessen Premiere Nancy Storacedie Primadonna-Partie der Eginia verkörperte. Die Opera comica thematisiert u.a. den Gegensatz zwischen der frisch verheirateten Eginia alias Nancy Storace („nuora innocente e saggia“) und ihrem ihr abgeneigten Schwiegervater Rosmondo („vecchio altero e burbero“), gesungen von Francesco Benucci.
Vgl. dazu insbesondere Scena V und Scena VI von Atto primo in der digitalen Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785.
 
Nuora innocente e saggia,
45
soffrir non sa la rigida
 
Soffrir non sa la rigida
legge che i dritti oltraggia,Anspielung auf den in Scena V von Atto primo thematisierten Gemütszustand der von Nancy Storacein Stephen StoracesOper Gli sposi malcontenti gesungenen Partie der Eginia, der die strengen Verpflichtungen der Ehe (= „la rigida legge“) zunächst zu eng erscheinen, da sie ihren Ehemann Casimiro zwar schätzt, aber nicht wirklich liebt. (Vgl. etwa Eginias Satz im Rezitativ zu Beginn von Scena VI von Atto primo: „Inver sol stima, e non è amore il mio“) in der digitalen Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785.
 
Legge che i dritti oltraggia,
e come può contende
 
E come può contende
col cinico feroce e si difende.Anspielung auf den im Rezitativ und Duetto der Scena VI von Atto primo ausgetragenen Konflikt zwischen Eginia (alias Nancy Storace) und ihrem Schweigervater Rosmondo (alias Francesco Benucci) in der Oper Gli sposi malcontenti von Stephen Storace.
Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785, Atto primo, Scena VI.
 
Col Cinico feroce, e si difende.
    Ferve il contrasto, e fervono
 
    Ferve il contrasto, e fervono
50
i moti insiem del core,
 
I moti insiem del core,
l'ira, il dolor, la collera
 
L'ira, il dolor, la collera
brillan per gli occhi fuore,Anspielung auf die musikalisch dargestellten affetti des im Rezitativ und Duetto der Scena VI von Atto primo ausgetragenen Konflikts zwischen Eginia (alias Nancy Storace) und ihrem Schweigervater Rosmondo (alias Francesco Benucci) in der Oper Gli sposi malcontenti von Stephen Storace.
Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785, Atto primo, Scena VI.
 
Brillan per gli occhi fuore,
che il dotto mastro3Il signor Stefano Storace, giovine di genio e valore estraordinario, compositore di quella musica e fratello della virtuosa medesima.Hinweis auf Stephen Storace, den Bruder von Nancy Storaceund Komponist der Oper Gli sposi malcontenti, bei derer Uraufführung am 1. Juni 1785 die Sängerin ihre Stimmkrise erlitt. ha spesso
 
Che il dotto Mastro *)Il Signor Stefano Storace giovine di genio, e valore estraordinario, compositore di quella musica; e fratello della Virtuosa medesima.ha spesso
or quello, or questo, or l'uno e l'altro espresso.
 
Or quello, or questo, or l'uno, e l'altro espresso.
55
    Il serpeggiante fremito
 
    Il serpeggiante fremito
che a l'armonia si mesce,
 
Che a l'armonia si mesce,
gli applausi ed il dibattito
 
Gli applausi, ed il dibattito
che ognor rinforza e cresce,
 
Che ognor rinforza, e cresce
l'ancor ansante attrice
 
L'ancor ansante Attrice
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richiama in scena, e contrastar non lice.Da Pontes poetische Umschreibung der szenischen Handlung der Oper von Stephen StoraceGli sposi malcontenti bis zur Stimmkrise von Nancy Storacescheint hier den Bericht von Michael Kelly, der damals die Rolle des Primo uomo Casimiro sang, zu bestätigen. Demnach versagte Nancy Storace die Stimme bei der Premiere der Oper inmitten des ersten Aktes (vgl. Michael Kelly, Reminiscences, London 1826, Bd. 1, S. 234)
Zwei mögliche Momente für Nancy Storaces plötzliche Stimmkrise während der Uraufführung der Oper kämen nach dem Text von Da Ponte in Frage: Entweder das Rezitativ mit Duett von Eginia (Nancy Storace) und Rosmondo (Francesco Benucci) in Scena VI von Atto primo, dessen dramatische Konfliktsituation Da Ponte ausführlich beschreibt; oder die Scena XII von Atto primo, in der Nancy Storace nach dem Duett wieder in Szene tritt, worauf Da Ponte mit den Worten „l’ancor ansante attrice / richiama in scena, e constrastar non lice“ („die noch atemlose Darstellerin / auf die Bühne zurückruft, und sie darf sich nicht weigern.“) eventuell hinweist.
Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks, Wien: Anton Kroys 1785.
 
Richiama in scena, e contrastar non lice.
    Ma non sì ratto il fulmine
 
    Ma non sì ratto il fulmine
esce di man di Giove,
 
Esce di man di Giove,
non così d'arco rapido
 
Non così d'arco rapido
pennuto dardo move,
 
Pennuto dardo move,
65
come il fatal veleno
 
Come il fatal veleno
seccò sue fauci e le piombò sul seno.
 
Seccò sue fauci, e le piombò sul seno.
    Qual se improvvisa nuvola
 
    Qual se improvvisa nuvola
l'argentea luna asconde,
 
L'argentea Luna asconde
d'un negro ammanto copresi
 
D'un negro ammanto copresi
70
il ciel, la terra e l'onde,
 
Il Ciel, la terra, e l'onde,
tale in quel duro istante
 
Tale in quel duro istante
il muto spettator cangia sembiante.
 
Il muto spettator cangia sembiante.
    Tenta ma indarno i soliti
 
    Tenta ma indarno i soliti
sentier canori il labro,
 
Sentier canori il labro,
75
rende la roca e gracile
 
Rende la roca, e gracile
voce un suono aspro e scabro;
 
Voce un suono aspro, e scabro;
e, come egro che sogna,
 
E come egro che sogna
esprimer non può mai quello che agogna.
 
Esprimer non puo mai quello che agogna.
    Tu del commosso popolo
 
    Tu del commosso popolo
80
non obbliasti il duolo,
 
Non obbliasti il duolo,
che del verace merito
 
Che del verace merito
è testimonio solo;
 
E' testimonio solo;
tu sai che afflitte e meste
 
Tu sai che afflitte, e meste
tornar le pastorelle a le foreste.
 
Tornar le Pastorelle a le foreste.
85
    Dopo quel dì le Grazie
 
    Dopo quel dì le Grazie
lasciaro i colli e i piani,
 
Lasciaro i colli, e i piani,
lasciaro i giochi e l'orgie4Feste di Bacco.
 
Lasciaro i giochi e l' *)Feste di Bacco. Orgie
i fauni ed i silvani,
 
I Fauni, ed i Silvani,
e le pietose ninfe
 
E le pietose Ninfe
90
i monti abbandonar, gli antri e le linfe.
 
I monti abbandonar, gli antri, e le linfe.
    La gemebonda tortora5La eccellente compagnia italiana sentì moltissimo la mancanza di questa virtuosa.
 
    La gemebonda Tortora *)La eccellente compagnia italiana, sentì moltissimo la mancanza di questa Virtuosa.
neglesse i bei mirteti,
 
Neglesse i bei Mirteti,
i capineri e i passeri
 
I Capineri, e i Passeri
parver cantar men lieti,
 
Parver cantar men lieti,
95
e i cigni e gli uscignuoli
 
E i Cigni, e gli Uscignuoli
sciolser lungo l'Alfeo6Fiume d'Arcadia. più tardi i voli.
 
Sciolser lungo l'Alfeo*Fiume d'Arcadia. più tardi i voli.
    Dietro l'adunco vomere
 
    Dietro l'adunco vomere
andaro egri i bifolchi,
 
Andaro egri i bifolchi,
né ristorati sparsero
 
Nè ristorati sparsero
100
sudor per glebe e solchi,
 
Sudor per glebe, e solchi,
i tori stessi e l'agne
 
I tori stessi, e l'agne
parver languir per l'arcadi campagne.
 
Parver languir per l'arcadi campagne.
    Solo i maligni satiri
 
    Solo i maligni Satiri
lieti per monti e valli
 
Lieti per monti, e valli
105
di strigi al fischio e d'upupe
 
Di strigi al fischio, e d'upupe
menar carole e balli;
 
Menar carole, e balli;
e per caverne e rupi
 
E per caverne, e rupi
dal contento ulular gl'invidi lupi.
 
Dal contento ulular gl'invidi Lupi.
    Ma non è sempre barbara
 
    Ma non è sempre barbara
110
con noi la sorte, o Fille,
 
Con noi la sorte, o Fille,
ad ore fosche e torbide
 
Ad ore fosche, e torbide
alterna ore tranquille,
 
Alterna ore tranquille,
e le beate gioie
 
E le beate gioje
reca su l'ali ancor dopo le noie.
 
Reca su l'ali ancor dopo le noje.
115
    Già di salute il vivido
 
    Già di salute il vivido
raggio a la bella apparve,
 
Raggio a la Bella apparve,
già l'importuno e torpido
 
Già l'importuno, e torpido
umor disciolto sparve;
 
Umor disciolto sparve;
e a l'armonica gola
 
E a l'armonica gola
120
l'usitata virtù dal ciel rivola.
 
L'usitata virtù dal Ciel rivola.
    Ah fra l'ardente ed avida
 
    Ah fra l'ardente, ed avida
calca che cresce ognora
 
Calca che cresce ognora
passa, mia cara, affrettati;
 
Passa, mia cara, affrettati;
già de la festa è l'ora;
 
Già de la festa è l'ora;
125
già de l'orchestra varia
 
Già de l'Orchestra varia
i sonori preludi empiono l'aria.
 
I sonori preludj empiono l'aria.
    Tacete omai da' platani,
 
    Tacete omai da' Platani,
malefiche cornacchie,
 
Malefiche cornacchie,
e voi, cicale garrule,
 
E voi, cicale garrule,
130
tra i cespi e tra le macchie
 
Tra i cespi, e tra le macchie
ite a celarvi intanto,
 
Ite a celarvi intanto,
non si turbi da voi sì dolce canto.
 
Non si turbi da voi sì dolce canto.
    Udite il suon, cui perdere
 
    Udite il suon cui perdere
non feo di sua dolcezza
 
Non feo di sua dolcezza,
135
quella che il volgo instabile
 
Quella che il volgo instabile
brama cotanto e apprezza
 
Brama cotanto, e apprezza
rea novità, che incerto
 
Rea Novità, che incerto
non rende mai, per quanto invecchi, il merto.
 
Non rende mai, per quanto invecchi, il merto.
    Qui non di van capriccio
 
    Quì non di van capriccio
140
soverchia melodia,
 
Soverchia melodia,
che a lungo opprime e tedia
 
Che a lungo opprime, e tedia
quanto piaceva in pria;
 
Quanto piaceva in pria;
non falsa arte che pinge
 
Non falsa arte che pinge
l'orca nei boschi e in mar le querce finge.
 
L'Orca nei boschi, e in mar le quercie finge.
145
    D'idee sublimi e nobili
 
    D'idee sublimi, e nobili
il bello in lei si forma,
 
Il bello in lei si forma,
grande, ma ognor con grazia,
 
Grande, ma ognor con grazia,
ricca, ma ognor con norma,
 
Ricca, ma ognor con norma,
né per variarsi è mai
 
Nè per variarsi è mai
150
flebil nel riso ed ilare ne' lai.
 
Flebil nel riso, ed ilare ne' lai.
    Ai sensi ed al carattere
 
    Ai sensi, ed al carattere
conforma e gesto e ciglia;
 
Conforma e gesto, e ciglia;
e con la voce l'abito
 
E con la voce l'abito
di quell'affetto piglia
 
Di quell'affetto piglia,
155
che in lei dipinse il vate,
 
Che in lei dipinse il Vate,
d'odio, d'amor, di sdegno o di pietate.
 
D'odio, d'amor, di sdegno, o di pietate.
    Se gaia al miser ospite7Accennasi l'opera del Teodoro.Gemeint ist hier die Oper Il re Teodoro in Venezia von Giovanni Paisiello(Libretto von Giovanni Battista Casti), die am 23. August 1784 im k.k. National-Hoftheater Wien (mit Marianna Piccinelliin der Rolle der Lisetta) uraufgeführt wurde.

     Nancy Storacesang die Partie der Lisetta bei weiteren Aufführungen der Oper am Wiener Hoftheater im Jahr 1785, u.a. am 20. April bei ihrem ersten Auftritt nach der Geburt ihrer Tochter sowie am 19. September bei ihrer neuerlichen Rückkehr auf die Bühne nach der Stimmkrise. (Vgl. dazu Dorothea Link, „Nancy Storace's annus horribilis, 1785“, in: Newsletter of the Mozart Society of America 8/1 (2014), S. 1-7.

     Da Ponte spielt hier auf die erste Szene im ersten Akt der Oper von Paisiello an, in der Lisetta (alias Nancy Storace) dem von Geldsorgen geplagten König Theodor zur Aufmunterung eine Tasse Kaffee bringt. (Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks: München, Bayerische Staatsbibliothek (D-Mbs), Signatur: Slg.Her 1757, Scena I.)
 
    Se gaja al miser Ospite (*)Accennasi l'opera del Teodoro.
reca tazza chinese,
 
Reca tazza chinese
veste le note e le anima
 
Veste le note, e le anima
160
con l'azion cortese,
 
Con l'azion cortese,
e par che il canto rida,
 
E par che il canto rida,
se "il malumor a discacciar"Zitat aus dem von Lisetta zusammen mit Gafforio und Taddeo gesungenen zweiten Vers der Quartine am Ende der Scena prima von Atto primo der Oper Il re Teodoro in Venezia von Giovanni Paisiello(Libretto von Giovanni Battista Casti):

Gafforio, Taddeo, Lisetta

     Eh via, state allegramente,
dissipate il malumor.

Teodoro

     Vi ringrazio, buona gente,
vi ringrazio del buon cor.


Vgl. die digitale Reproduktion des Libretto-Erstdrucks: München, Bayerische Staatsbibliothek (D-Mbs), Signatur: Slg.Her 1757, S. 20.
l'affida.
 
Se il mal'umor a discacciar l'affida.
    Fille, cos'hai, tu palpiti,
 
    Fille, cos'hai tu palpiti,
tu di color ti cangi,
 
Tu di color ti cangi,
165
tu smani a la sua smania,
 
Tu smanj a la sua smania,
al pianto suo tu piangi?
 
Al pianto suo tu piangi?
Respira, omai, respira,
 
Respira omai respira,
è finto quell'amor, finta quell'ira.
 
E' finto quell'amor, finta quell'ira.
    Sul genitor fanatico
 
    Sul Genitor fanatico
170
finti i sospetti sono,
 
Finti i sospetti sono,
finte del corso principeAnspielung auf die Handlung der Oper von Giovanni PaisielloIl re Teodoro in Venezia und deren Titelrolle, die historische Figur des Freiherren Theodor Stephan von Neuhoff, der 1736 als Theodor I. zum König von Korsika gewählt wurde.

Vgl. das Argomento im Libretto-Erstdruck: München, Bayerische Staatsbibliothek (D-Mbs), Signatur: Slg.Her 1757, S. (4)–11.
 
Finte del Corso Principe
sono le nozze e il trono;
 
Sono le nozze, e il trono;
ma tutto vero or credi,
 
Ma tutto vero or credi,
perché tutto in natura e senti e vedi.
 
Perchè tutto in natura e senti, e vedi.
175
    Ah tu che avvezza a fingere
 
    Ah tu che avvezza a fingere
fin da' prim'anni sei,
 
Fin da prim'anni sei,
guardala, Fille, guardala:
 
Guardala, Fille, guardala;
imparerai da lei
 
Imparerai da lei
l'arte che tanto studi,
 
L'arte che tanto studi,
180
ed almeno non saprò se mi deludi.
 
Ed almeno non saprò se mi deludi.


Anglia te genuit; Thusci rapuere; tenent nunc
 


Anglia te genuit: Thusci rapuere: tenent nunc
Germani; celebrant templa, theatra, domus.
 
Germani; celebrant templa, theatra, domus.

Un pastor d'Arcadia
 

Un Pastor d'Arcadia.


PRESSO GIUSEPPE NOB. DE KURZBEK

1785
 


PRESSO GIUSEPPE NOB. DE KURZBEK.

1785.