Kritische Editon des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung des Autographs 
N° 10 Aria
 
Aria
Scipione
 
scipio.
    Di' che sei l'arbitra
 
di che sei l'arbitra
325
del mondo intero,
 
del mondo intero
ma non pretendere
 
ma non pretendere
perciò l'impero
 
perció l'impero
d'un'alma intrepida,
 
d'un alma intrepida
d'un nobil cor.
 
d'un nobil cor.
330
    Te vili adorino,
 
te vili adorino,
nume tiranno,
 
nume tiranno
quei che non prezzano,
 
quei che non prezzano,
quei che non hanno
 
quei che non hanno
che 'l basso merito
 
che 'l basso merito
335
del tuo favor.
 
del tuo favor.
Recitativo
 
Fortuna
 
for:
E v'è mortal che ardisca
 
e v'é mortal che ardisca
negarmi i voti suoi? che il favor mio
 
negarmi i voti suoi! che il favor mio
non procuri ottener?
 
non procuri ottener!
Scipione
 
scip:
Sì, vi son io.
 
sí vi son'io
Recitativo
 
Fortuna
 
fortuna:
E ben, provami
 
E ben provami
avversa. Olà, venite,
 
avversa. olà, venite
340
orribili disastri, atre sventure,
 
orribili disastri atre sventure
ministre del mio sdegno:
 
ministre del mio sdegno:
quell'audace opprimete; io vel consegno.
 
quell'audace opprimete; io vel consegno.
Scipione
 
scipio:
Stelle! Che fia? Qual sanguinosa luce!
 
stelle! che fia? qual sanguinosa luce!
Che nembi! Che tempeste!
 
che nenembi! che tempeste!
345
Che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
 
che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
per le sconvolte sfere
 
per le sconvolte sfere
terribile fragor! Cento saette
 
terribile fragor? cento saete
mi striscian fra le chiome, e par che tutto
 
mi striscian fra le chiome; e par, che tutto
vada sossopra il ciel.
 
vada sossopra il ciel.
No, non pavento,
 
nó, non pavento,
350
empia Fortuna: invan minacci; invano,
 
empia fortuna invan minacci invano
perfida, ingiusta dea… Ma chi mi scuote?
 
Perfida, ingiusta dea… ma chi mi scuote?
Con chi parlo? Ove son? Di Masinissa
 
con chi parlo? ove son? di Massinissa
questo è pure il soggiorno. E Publio? E il padre?
 
questo é pure il soggiorno. e publio? e il padre
E gli astri? E il ciel? Tutto sparì. Fu sogno
 
e gli astri e il ciel? tutto sparí. fú sogno
355
tutto ciò ch'io mirai?
 
tutto cio ch'io mirai?
No, la Costanza
 
nó la costanza
sogno non fu; meco rimase: io sento
 
sogno non fú meco rimase io sento
il nume suo che mi riempie il petto.
 
il nume suo, che mi riempie il petto.
V'intendo, amici dèi: l'augurio accetto.
 
v'intendo amici Dei: l'augurio accetto.
Licenza
 
Licenza.
Recitativo
 
Soprano per la Licenza
 
licenza
Non è Scipio, o signore, (ah chi potrebbe
 
non é scipio, o signore (Ah chi potrebbe
360
mentir dinanzi a te!) non è l'oggetto
 
mentir dinanzi á te!) non é l'ogge
Scipio de' versi miei: di te ragiono
 
scipio de' versi miei: di te ragiono,
quando parlo di lui. Quel nome illustre
 
quando parlo di lui. quel nome illustre
è un vel di cui si copre
 
é un vel di cui si copre
il rispettoso mio giusto timore.
 
il rispettoso mio giusto timore.
365
Ma Scipio esalta il labbro,
 
ma scipio esalta il labro,
e Girolamoil core.Die Azione teatrale Il sogno di Scipione wurde ursprünglich für den Salzburger Fürsterzbischof Sigmund von Schrattenbach (damals Brotherr und Gönner von Leopold und Wolfgang Amadé Mozart) komponiert. Ursprünglicher Anlass für die Komposition könnte der Jahrestag der Konsekration von Schrattenbach am 21. Dezember 1771, der 50. Jahrestag seiner Priesterweihe am 19. Januar 1772 oder sein Geburtstag am 28. Februar 1771 gewesen sein. Als Vater und Sohn Mozart am 15. Dezember 1771 von der zweiten Italienreise nach Salzburg zurückkehrten, lag Erzbischof Schrattenbach jedoch im Sterben. Nach seinem Tod am 16. Dezember 1771 wurde Erzbischof Hieronymus von Colloredo als neuer Erzbischof von Salzburg gewählt. Dementsprechend widmete Mozart das Werk im Rezitativ der Licenza um. Wie eine genaue Untersuchung des Autographs des Rezitativs durch Ultraviolettphotographie ergeben hat, stand in den Takten 10 und 11 unter dem von Leopold Mozart eingetragenen Namen des endgültigen Widmungsträgers Girolamo (Hieronymus) der von Wolfgang Amadé Mozart geschriebene Name Sigismondo (Siegismund). Vgl. dazu Josef-Horst Lederer, „Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. VIIf.
 
e Sigismondodi Girolamo il core.
N° 11 Aria della LicenzaMöglicherweise für die Inthronisation seines neuen Dienstherren Hieronymus von Colloredo am 29. April 1772 hat Mozart den Text der Aria della Licenza nochmals vertont. Die nachkomponierte Aria della Licenza II (Nr. 11b) wurde dann von Leopold Mozart in das Autograph zwischen die ursprüngliche Aria della Licenza I (Nr. 11a) und den Schlusschor (Nr. 12) eingefügt. Vgl. dazu Josef-Horst Lederer,„Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. IXf und Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/6), Kassel 1979, S. 17.
 
Soprano per la Licenza
 
soprano per la Licenza
    Ah perché cercar degg'io
 
Ah perché cercar degg'io
fra gli avanzi dell'oblio
 
frá gli avanzi del oblío
ciò che in te ne dona il ciel!
 
ció che in te ne dona il ciel
    Di virtù chi prove chiede,
 
di virtú chi prove chichiede
370
l'ode in quegli e in te le vede:
 
l'ode in quelli, e in te le vede
e l'orecchio ognor del guardo
 
e l'orecchio ognor tel quardo
è più tardo e men fedel.
 
é piú tardo e men fedel.
N° 12 Coro
 
Coro
 
Soprano/Alto/tenore/Basso
    Cento volte con lieto sembiante,
 
cento volte con lieteo sembiante
prence eccelso, dall'onde marineVariante in den Textwiederholungen:
prince eccelso, dall'onde marine
 
grand'augustoPrence Eccelso, dall'onde marine
375
torni l'alba d'un dì sì seren.
 
torni l'alba d'un dí si seren.
    E rispetti la diva incostante
 
e rispetti la diva incostante
quella mitra che porti sul crine,
 
quella frondamitra che porti su 'l crine
l'alma grande che chiudi nel sen.
 
l'alma grande che chiuchiudi nel sen.
FINE.
 
Fine