Kritische Editon des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung des Autographs 
N° 6 Aria
 
Emilio
 
Emilio
    Voi colaggiù ridete
 
Voi collaggiú ridete
d'un fanciullin che piange,
 
d'un fanciullin che piange
ché la cagion vedete
 
che la caggion vedete
200
del folle suo dolor.
 
del folle suo dolor
    Quassù di voi si ride,
 
quassú di voi si ride
ché dell'età sul fine,
 
che dell'etá su 'l fine
tutti canuti il crine,
 
tutti canuti il crine
siete fanciulli ancor.
 
siete fanciulli ancor
Recitativo
 
Scipione
 
scip.
205
Publio, padre, ah lasciate
 
Publio Publio padre Ah! lasciate,
ch'io rimanga con voi! Lieto abbandono
 
ch'io rimanga con voi. lieto abbandono
quel soggiorno laggiù troppo infelice.
 
quel soggiorno laggiú troppo infelice.
Fortuna
 
for:
Ancor non è permesso.
 
ancor non é permesso.
Costanza
 
cos.
Ancor non lice.
 
ancor non lice
Publio
 
pub:
Molto a viver ti resta.
 
molto á viver ti resta.
Scipione
 
scip:
Io vissi assai;
 
io vissi assai;
210
basta, basta per me.
 
basta, basta per me
Emilio
 
emil:
Sì, ma non basta
 
sí, ma non basta
a' disegni del fato, al ben di Roma,
 
a' disegni del fato, al ben di Roma,
al mondo, al ciel.
 
al mondo, al ciel.
Publio
 
pub:
Molto facesti, e molto
 
molto facesti, e molto
di più si vuol da te. Senza mistero
 
di piú si vuol da te: senza mistero
non vai, Scipione, altero
 
non vai scipione altero
215
e degli aviti e de' paterni allori.
 
e degli aviti, e de' paterni allori:
I gloriosi tuoi primi sudori
 
i gloriosi tuoi primi sudori
per le campagne ibere
 
per le campagne ibere
a caso non spargesti, e non a caso
 
á caso non spargesti e non á caso
porti quel nome in fronte
 
porti quel nome in fronte,
220
che all'Africa è fatale. A me fu dato
 
che all'affrica é fatale. á me fú dato
il soggiogar sì gran nemica, e tocca
 
il soggiogar si gran nemica, e tocca
il distruggerla a te. Va', ma prepara
 
il distruggerla á te. vá, ma prepara
non meno alle sventure
 
non meno alle sventure,
che a' trionfi il tuo petto. In ogni sorte
 
che a' trionfi il tuo petto. in ogni sorte
225
l'istessa è la virtù. L'agita, è vero,
 
l'istessa é la virtú l'agita, é vero
il nemico destin, ma non l'opprime;
 
il nemico destin má non l'opprime;
e quando è men felice, è più sublime.
 
e quando é men felice, é piú sublime.
N° 7 Aria
 
Publio
 
Publio
    Quercia annosa su l'erte pendici
 
Quercia annosa sull'erte pendice
fra 'l contrasto dei venti nemiciVariante in den Textwiederholungen:
fra il contrasto dei venti nemici
 
fra il contrasto dei venti nemici
230
più sicura, più salda si fa.
 
piu sicura, piú salda si fá
    Ché, se il verno le chiome le sfronda,
 
che se il verno le chiome le sfronde
più nel suolo col piè si profonda,
 
piu nel suolo col pie si profonda
forza acquista se perde beltà.
 
forza acquista se perde beltá.
Recitativo
 
Scipione
 
scip:
Giacché al voler de' fati
 
giacché al voler de' fatti
235
l'opporsi è vano, ubbidirò.
 
l'opporsi é vano, ubbidiró
Costanza
 
cos:
Scipione,
 
scipione
or di sceglier è tempo.
 
or di sceglier é tempo
Fortuna
 
for:
Istrutto or sei:
 
istrutto or sei;
puoi giudicar fra noi.
 
puoi giudicar fra noi.
Scipione
 
scip:
Publio, si vuole
 
publio, si vuole,
ch'una di queste dèe…
 
ch'una di queste dee…
Publio
 
pub:
Tutto m'è noto.
 
tutto m'é noto.
Eleggi a voglia tua.
 
eleggi á voglia tua.
Scipione
 
scip:
Deh mi consiglia,
 
Deh mi consiglia
240
gran genitor.
 
gran genitor.
Emilio
 
emil:
Ti usurperebbe, o figlio,
 
ti usurperebbe, o figlio,
la gloria della scelta il mio consiglio.
 
la gloria della scelta il mio consiglio.
Fortuna
 
for:
Se brami esser felice,
 
se brami esser felice,
Scipio, non mi stancar: prendi il momento
 
scipio, non mi stancar. prendi il momento,
in cui t'offro il crin.
 
in cui t'offro il crin.
Scipione
 
scip:
Ma tu, che tanto
 
má tu, che tanto
245
importuna mi sei, di': qual ragione
 
importuna mi sei, dí, qual ragione
tuo seguace mi vuol? Perché degg'io
 
tuo seguace mi vuol? perché degg'io
sceglier più te che l'altra?
 
sceglier piú te, che l'altra?
Fortuna
 
for:
E che farai
 
e che farai,
s'io non secondo amica
 
s'io non secondo amica
l'imprese tue? Sai quel ch'io posso? Io sono
 
l'imprese tue? sai quel, ch'io posso? io sono
250
d'ogni mal, d'ogni bene
 
d'ogni mal, d'ogni bene
l'arbitra colaggiù. Questa è la mano
 
l'arbitra collaggiú questa é la mano,
che sparge a suo talento e gioie e pene,
 
che sparge á tuosuo talento e gioie, e pene,
ed oltraggi ed onori,
 
ed oltraggi ed onori,
e miserie e tesori. Io son colei
 
e miserie, e tesori. io son con lei
255
che fabbrica, che strugge,
 
che fabbrica, che strugge
che rinnova gl'imperi. Io, se mi piace,
 
che rinnova l'imperi: io se mi piace
in soglio una capanna, io, quando voglio,
 
in soglio una campanna, io quando voglio,
cangio in capanna un soglio. A me soggetti
 
cangio in campanna un soglio. á me soggetti
sono i turbini in cielo,
 
sono i turbini in cielo
260
son le tempeste in mar. Delle battaglie
 
son le tempeste in mar. delle battaglie
io regolo il destin. Se fausta io sono,
 
io regolo il destin. se fausta io sono,
dalle perdite istesse
 
dalle perdite istesse
fo germogliar le palme; e s'io m'adiro,
 
fó germogliar le palme: e s'io m'adiro,
svelgo di man gli allori
 
svelgo di man gli allori
265
sul compir la vittoria ai vincitori.
 
su'lsu 'l comprir la vittoria ai vincitori.
Che più? Dal regno mio
 
che piu? dal regno mio
non va esente il valore,
 
non vá esente il valore,
non la virtù; ché, quando vuol la sorte,
 
non la virtú: che quando vuol la sorte
sembra forte il più vil, vile il più forte;
 
sembra forte il piú vil, vile il piú forte:
270
e a dispetto d'Astrea
 
e a dispetto d'astrea
la colpa è giusta e l'innocenza è rea.
 
la colpa é giusta, e l'innocenza é rea.
N° 8 Aria
 
Fortuna
 
fortuna
    A chi serena io miro
 
A chi serena io giro
chiaro è di notte il cielo;
 
chiaro é di notte il cielo
torna per lui nel gelo
 
chiaro é di notte iltorna per lui nel gielo
275
la terra a germogliar.
 
la terra á germogliar.
    Ma se a taluno io giro
 
ma se á taluno io giro
torbido il guardo e fosco,
 
torbido il quardo, e fosco
fronde gli niega il bosco,
 
fronde gli niega il bosco
onde non trova in mar.
 
onde non trova in mar.
Recitativo
 
Scipione
 
scip:
280
E a sì enorme possanza
 
E a si enorme possanza
chi s'opponga non v'è?
 
chi s'opponga, non v'é?
Costanza
 
cos:
Sì, la Costanza.
 
si la costanza.
Io, Scipio, io sol prescrivo
 
io, scipio io sol prescrivo
limiti e leggi al suo temuto impero.
 
limiti, e leggi al suo temuto impero.
Dove son io non giunge
 
Dove son'io non giunge
285
l'instabile a regnar, ché in faccia mia
 
l'instabile á regnar; che in faccia mia
non han luce i suoi doni
 
non han luce i suoi doni,
né orror le sue minacce. È ver che oltraggio
 
ne orror le sue minaccie. é ver, che oltraggio
soffron talor da lei
 
soffron talor da lei
il valor, la virtù; ma le bell'opre,
 
il valor, la virtú; ma le bell'opre
290
vindice de' miei torti, il tempo scopre.
 
vindice de' miei torti il tempo scopre.
Son io, non è costei,
 
son io, non é costei,
che conservo gl'imperi: e gli avi tuoi,
 
che conservo gl'imperi: e gli avi tuoi
la tua Roma lo sa. Crolla ristretta
 
la tua Roma lo sá. crolla ristretta
da Brenno, è ver, la libertà latina
 
da brenno, é ver, la liberta latina
295
nell'angusto Tarpeo; ma non ruina.
 
nell'angusto tarpeo; ma non ruina.
Dell'Aufido alle sponde
 
dell'aufido alle sponde
si vede, è ver, miseramente intorno
 
si vede, é ver, miseramente intorno
tutta perir la gioventù guerriera
 
tutta perir la gioventú querriera
il console roman; ma non dispera.
 
il consolo Roman; ma non dispera
300
Annibale s'affretta
 
Annibale s'affretta
di Roma ad ottener l'ultimo vanto,
 
di Roma ad ottener l'ultimo vanto,
e co' vessilli suoi quasi l'adombra;
 
e co' vessilli suoi quasi l'adombra;
ma trova in Roma intanto
 
ma trova in Roma fra tanto
prezzo il terren che 'l vincitore ingombra.
 
prezzo il terren, che 'l vincitore ingombra.
305
Son mie prove sì belle, e a queste prove
 
son mie prove si belle, e a queste prove
non resiste Fortuna. Ella si stanca,
 
non resiste fortuna. ella si stanca;
e alfin cangiando aspetto
 
e al fin cangiando aspetto
mia suddita diventa a suo dispetto.
 
mia suddita diventa á miosuo dispetto.
N° 9 Aria
 
Costanza
 
costanza
    Biancheggia in mar lo scoglio,
 
biancheggia in mar lo scoglio:
310
par che vacilli, e pare
 
par che vacilli e pare
che lo sommerga il mare
 
che lo sommerga il mare
fatto maggior di sé.
 
fatto maggior di se.
    Ma dura a tanto orgoglio
 
Ma dura á tanto orgoglio
quel combattuto sasso,
 
quel combattuto sasso
315
e 'l mar tranquillo e basso
 
e 'l mar tranquillo e basso
poi gli lambisce il piè.
 
poi gli lambisce il pié.
Recitativo
 
Scipione
 
scip:
Non più. Bella Costanza,
 
non piú. bella costanza,
guidami dove vuoi. D'altri non curo,
 
quidami, dove vuoi. d'altri non curo
eccomi tuo seguace.
 
eccomi tuo sequace
Fortuna
 
for:
E i doni miei?
 
e i doni miei?
Scipione
 
scip:
320
Non bramo e non ricuso.
 
non bramo e non ricuso
Fortuna
 
for:
E il mio furore?
 
e il mio furore?
Scipione
 
scip:
Non sfido e non pavento.
 
non sfido, e non pavento.
Fortuna
 
for:
Invan potresti,
 
invan potresti,
Scipio, pentirti un dì. Guardami in viso,
 
scipio, pentirti un dí. quardami in visoviso
pensaci, e poi decidi.
 
pensaci e poi decidi.
Scipione
 
scip:
Ho già deciso.
 
hó giá deciso
N° 10 Aria
 
Aria
Scipione
 
scipio.
    Di' che sei l'arbitra
 
di che sei l'arbitra
325
del mondo intero,
 
del mondo intero
ma non pretendere
 
ma non pretendere
perciò l'impero
 
perció l'impero
d'un'alma intrepida,
 
d'un alma intrepida
d'un nobil cor.
 
d'un nobil cor.
330
    Te vili adorino,
 
te vili adorino,
nume tiranno,
 
nume tiranno
quei che non prezzano,
 
quei che non prezzano,
quei che non hanno
 
quei che non hanno
che 'l basso merito
 
che 'l basso merito
335
del tuo favor.
 
del tuo favor.
Recitativo
 
Fortuna
 
for:
E v'è mortal che ardisca
 
e v'é mortal che ardisca
negarmi i voti suoi? che il favor mio
 
negarmi i voti suoi! che il favor mio
non procuri ottener?
 
non procuri ottener!
Scipione
 
scip:
Sì, vi son io.
 
sí vi son'io
Recitativo
 
Fortuna
 
fortuna:
E ben, provami
 
E ben provami
avversa. Olà, venite,
 
avversa. olà, venite
340
orribili disastri, atre sventure,
 
orribili disastri atre sventure
ministre del mio sdegno:
 
ministre del mio sdegno:
quell'audace opprimete; io vel consegno.
 
quell'audace opprimete; io vel consegno.
Scipione
 
scipio:
Stelle! Che fia? Qual sanguinosa luce!
 
stelle! che fia? qual sanguinosa luce!
Che nembi! Che tempeste!
 
che nenembi! che tempeste!
345
Che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
 
che tenebre son queste! Ah qual rimbomba
per le sconvolte sfere
 
per le sconvolte sfere
terribile fragor! Cento saette
 
terribile fragor? cento saete
mi striscian fra le chiome, e par che tutto
 
mi striscian fra le chiome; e par, che tutto
vada sossopra il ciel.
 
vada sossopra il ciel.
No, non pavento,
 
nó, non pavento,
350
empia Fortuna: invan minacci; invano,
 
empia fortuna invan minacci invano
perfida, ingiusta dea… Ma chi mi scuote?
 
Perfida, ingiusta dea… ma chi mi scuote?
Con chi parlo? Ove son? Di Masinissa
 
con chi parlo? ove son? di Massinissa
questo è pure il soggiorno. E Publio? E il padre?
 
questo é pure il soggiorno. e publio? e il padre
E gli astri? E il ciel? Tutto sparì. Fu sogno
 
e gli astri e il ciel? tutto sparí. fú sogno
355
tutto ciò ch'io mirai?
 
tutto cio ch'io mirai?
No, la Costanza
 
nó la costanza
sogno non fu; meco rimase: io sento
 
sogno non fú meco rimase io sento
il nume suo che mi riempie il petto.
 
il nume suo, che mi riempie il petto.
V'intendo, amici dèi: l'augurio accetto.
 
v'intendo amici Dei: l'augurio accetto.
Licenza
 
Licenza.
Recitativo
 
Soprano per la Licenza
 
licenza
Non è Scipio, o signore, (ah chi potrebbe
 
non é scipio, o signore (Ah chi potrebbe
360
mentir dinanzi a te!) non è l'oggetto
 
mentir dinanzi á te!) non é l'ogge
Scipio de' versi miei: di te ragiono
 
scipio de' versi miei: di te ragiono,
quando parlo di lui. Quel nome illustre
 
quando parlo di lui. quel nome illustre
è un vel di cui si copre
 
é un vel di cui si copre
il rispettoso mio giusto timore.
 
il rispettoso mio giusto timore.
365
Ma Scipio esalta il labbro,
 
ma scipio esalta il labro,
e Girolamoil core.Die Azione teatrale Il sogno di Scipione wurde ursprünglich für den Salzburger Fürsterzbischof Sigmund von Schrattenbach (damals Brotherr und Gönner von Leopold und Wolfgang Amadé Mozart) komponiert. Ursprünglicher Anlass für die Komposition könnte der Jahrestag der Konsekration von Schrattenbach am 21. Dezember 1771, der 50. Jahrestag seiner Priesterweihe am 19. Januar 1772 oder sein Geburtstag am 28. Februar 1771 gewesen sein. Als Vater und Sohn Mozart am 15. Dezember 1771 von der zweiten Italienreise nach Salzburg zurückkehrten, lag Erzbischof Schrattenbach jedoch im Sterben. Nach seinem Tod am 16. Dezember 1771 wurde Erzbischof Hieronymus von Colloredo als neuer Erzbischof von Salzburg gewählt. Dementsprechend widmete Mozart das Werk im Rezitativ der Licenza um. Wie eine genaue Untersuchung des Autographs des Rezitativs durch Ultraviolettphotographie ergeben hat, stand in den Takten 10 und 11 unter dem von Leopold Mozart eingetragenen Namen des endgültigen Widmungsträgers Girolamo (Hieronymus) der von Wolfgang Amadé Mozart geschriebene Name Sigismondo (Siegismund). Vgl. dazu Josef-Horst Lederer, „Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. VIIf.
 
e Sigismondodi Girolamo il core.
N° 11 Aria della LicenzaMöglicherweise für die Inthronisation seines neuen Dienstherren Hieronymus von Colloredo am 29. April 1772 hat Mozart den Text der Aria della Licenza nochmals vertont. Die nachkomponierte Aria della Licenza II (Nr. 11b) wurde dann von Leopold Mozart in das Autograph zwischen die ursprüngliche Aria della Licenza I (Nr. 11a) und den Schlusschor (Nr. 12) eingefügt. Vgl. dazu Josef-Horst Lederer,„Vorwort“ zu Il sogno di Scipione (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 6/9), Kassel 1977, S. IXf und Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/6), Kassel 1979, S. 17.
 
Soprano per la Licenza
 
soprano per la Licenza
    Ah perché cercar degg'io
 
Ah perché cercar degg'io
fra gli avanzi dell'oblio
 
frá gli avanzi del oblío
ciò che in te ne dona il ciel!
 
ció che in te ne dona il ciel
    Di virtù chi prove chiede,
 
di virtú chi prove chichiede
370
l'ode in quegli e in te le vede:
 
l'ode in quelli, e in te le vede
e l'orecchio ognor del guardo
 
e l'orecchio ognor tel quardo
è più tardo e men fedel.
 
é piú tardo e men fedel.
N° 12 Coro
 
Coro
 
Soprano/Alto/tenore/Basso
    Cento volte con lieto sembiante,
 
cento volte con lieteo sembiante
prence eccelso, dall'onde marineVariante in den Textwiederholungen:
prince eccelso, dall'onde marine
 
grand'augustoPrence Eccelso, dall'onde marine
375
torni l'alba d'un dì sì seren.
 
torni l'alba d'un dí si seren.
    E rispetti la diva incostante
 
e rispetti la diva incostante
quella mitra che porti sul crine,
 
quella frondamitra che porti su 'l crine
l'alma grande che chiudi nel sen.
 
l'alma grande che chiuchiudi nel sen.
FINE.
 
Fine