Kritische Edition der Libretto-Vorlage Venedig 1723       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Venedig 1723 
SCENA II
 
FSCENA II.
Farnace, Clelia.
 
Farnace. Clelia.
Clelia
 
Cle.
Ecco l'oste romana. Eccomi, infido,
 
ECco l'Oste Romana: Eccomi, infido,
non so ancor se a punirti o a vendicarti.
 
Non sò ancor, se à punirti, ò a vendicarti.
Sciolgansi le catene.
 
Sciolgansi le Catene.
Farnace
 
Far.
O forte Clelia,
 
O' forte Clelia,
(Farnace resta scatenato.)
 
Farnace resta scatenato.
975
io debbo al tuo valore…
 
Io debbo al tuo valore…
Clelia
 
Cle.
Sì, due volte tu debbi
 
Sì, due volte tù debbi,
e vita e libertade
 
E vita, e libertade
al mio braccio e al mio core.
 
Al mio braccio, e al mio core.
Farnace
 
Far.
Onde l'aita
 
Onde l'aita
sì pronta e sì opportuna?
 
Sì pronta, e sì opportuna?
Clelia
 
Cle.
I patti serba
 
I patti serba
980
teco la fé romana. Appena i lini
 
Teco la fè Romana. Appena i Lini
io sciolti avea, mercé a tuo padre, ai venti
 
Io sciolti avea, mercè à tuo Padre, ai venti
su la concessa prora, ai legni armati
 
Sù la concessa prora; Ai Legni armati
per l'aquile ben noti, io mi fo nota;
 
Per l'Aquile ben noti, io mi fò nota;
e del primo fra gl'altri il bordo ascendo:
 
E del primo frà gl'altri il bordo ascendo:
985
narro i comuni casi, e qua gl'affretto,
 
Narro i comuni casi; E qua gl'affretto:
addito i siti e i forti muri; al lido,
 
Addito i siti, e i forti muri; al Lido,
onde scossi gli abbiam, giaccion le travi.
 
Onde scossi gli abbiam, giaccion le Travi.
D'armi latine al suon temuto e al nome,
 
D'armi Latine al suon temuto; e al nome,
o son vinte le guardie o poste in fuga,
 
O' son vinte le Guardie, ò poste in fuga,
990
o ai doni, ai prieghi, al tuo favore, al mio
 
O' ai doni, ai prieghi, al tuo favore; al mio
accordanci l'impresa…
 
Accordanci l'impresa…
Farnace
 
Far.
Io teco unisco
 
Io teco unisco
la disperata destra.
 
La disperata destra.
Clelia
 
Cle.
O destra infida,
 
O' destra infida,
ben merti esser inerme. Ecco una spada.
 
Ben merti esser inerme. Ecco una spada
(Fa porgere una spada a Farnace.)
 
Fà porgere una spada à Farnace.
Farnace
 
Far.
Quella reca, che al fianco, o dèi! mi tolse
 
Quella reca, che al fianco, ò Dei! mi tolse
995
ingiusto padre.
 
Ingiusto Padre,
Clelia
 
Cle.
Ingiusto
 
Ingiusto
chi ha punito l'inganno e il tradimento?
 
Chi hà punito l'inganno, e il tradimento?
Che a te renda un suo dono? O fatal brando,
 
FChe à tè renda un suo dono? o fatàl brando
(Osservando l'impugnatura della spada ch'ella tiene nelle mani.)
 
Osservando l'impugnatura della spada ch'ella tiene nelle mani.
a' quali cifre incisa è l'elce aurata?
 
A' quali cifre incisa è l'Elce aurata?
Su l'ignote mie fasce io meco serbo
 
Sù l'ignote mie fasce io meco serbo
1000
lavor conforme: un'angue…
 
Lavor conforme: un'Angue…
Farnace
 
Far.
Ah non si perda
 
Ah non si perda
l'istante a la vendetta.
 
L'istante a la vendetta.
Clelia
 
Cl.
I regi muri
 
I regj Muri
già sono invasi.
 
gia sono invasi.
Farnace
 
Far.
Il calle
 
Il Calle
apre a noi la rovina. Or d'ampio ponte
 
Apre à noi la rovina: Or d'ampio Ponte
si varchi il dorso e, nel feroce assalto,
 
Si varchi il dorso, e nel feroce assalto,
1005
siam vindici e compagni. In mezzo l'armi
 
Siam Vindici, e compagni. In mezzo l'armi
precedo.
 
Precedo.
Farnace Clelia
 
Far. Cl.
Amor mi segua a vendicarmi.
 
Amor mi segua a vendcarmi
(Parte Farnace.)
 
Parte Farnace.
Clelia
 
Cle.
    Per vendicar l'amato
 
    Per vendicar l'amato,
o per punir l'ingrato,
 
O' per punir l'ingrato,
stelle, che mai farò?
 
Stelle, che mai farò?
1010
    Stelle, del mio natale,
 
    Stelle del mio Natale,
da voi, nel dì fatale,
 
Da voi, nel dì fatale,
dite, qual scorta avrò?
 
Dite, qual scorta avrò.
    Per…
 
    Per…

Fabriche reali, dal prospetto delle quali scorgesi attaccata la reggia da soldatesche romane, le quali, respinte dopo stretto conflitto dalli Asiatici, prendono precipitosa fuga lungo il ponte ad archi piantato sopra profonda palude. In lontano navili che abbruciano sul mare. Clelia e Farnace con la spada ignuda alle mani s'avanzano dentro la reggia. Farnace viene inseguito sul ponte da Sifare, disarmato e fatto prigioneiro da' suoi seguaci.
 
SCENA III
 
SCENA III.
 
abFbriche reali, dal Prospetto delle quali, scorgesi attaccata la Reggia da soldatesche Romane, le quali respinte dopo stretto conflitto dalli Asiatici, prendono precipitosa fuga, lungo il Ponte ad archi piantato sopra profonda Palude. In lontano Navilj che abbruciano sul Mare. Clelia, e Farnace con la spada ignuda alle mani s'avanzano dentro la Reggia. Farnace viene inseguito sul Ponte da Sifare, disarmato, e fatto Prigioneiro da suoi seguaci.
Viene Mitridate dentro le fabbriche reali appoggiato al braccio d'Arbate, il quale tiene la di lui spada ignuda nelle proprie mani. Clelia in atto di sciogliersi la sciarpa per fasciare il braccio sinistro, che appare insanguinato, di Mitridate.
 
FViene Mitridate dentro le Fabbriche reali appoggiato al braccio d'Arbate, il quale tiene la di lui spada ignuda nelle proprie mani. Clelia in atto di sciogliersi la sciarpa per fasciare il braccio sinistro, che appare insanguinato di Mitridate.
Mitridate, Arbate, Clelia.
 
Mitridate. Arbate. Clelia.
Mitridate
 
Mitr.
    O mia destra, nel piagarmi
 
    O' Mia destra nel piagarmi,
1015
non sapesti
 
Non sapesti
far ch'io mora vincitor.
 
Far ch'io mora vincitor.
Rendimi, Arbate, il brando: Mitridate
 
Rendimi, Arbate, il brando: Mitridate
morir vuol di sua mano.
 
Morir vuol di sua mano.
Arbate
 
Arb.
È vinto, o re, l'assalitor romano.
 
E vinto, ò Rè l'assalitor Romano.
Mitridate
 
Mitr.
1020
Non s'attenda ch'ei vinca, e poi si mora.
 
Non s'attenda, ch'ei vinca, e poi si mora.
E tu, prode romano, a me nemico
 
E tù, Prode Romano, a me nemico
sei sol col toglier morte?
 
Sei sol, col toglier morte?
Clelia
 
Cle.
A me concedi
 
A' me concedi
(Fasciandogli co la sciarpa il braccio ferito.)
 
Fasciandogli co la sciarpa il braccio ferito.
che de l'Asia a l'eroe quest'umil destra
 
Che de l'Asia a l'Eroe quest'umil destra
serbi e vita e la gloria.
 
Serbi e vita, e la gloria.
Mitridate
 
Mitr.
Ho vinto, e tanto
 
Hò vinto, e tanto,
1025
e a la mia gloria e a la mia vita basti.
 
E a la mia gloria, e a la mia vita basti.
Clelia
 
Cle.
A me concedi, o sire,
 
A me concedi, ò Sire,
(Levasi l'elmo e spargonsi le treccie.)
 
Levasi l'Elmo; e spargonsi le Treccie.
a femmina tradita, e quella io sono,
 
A' femmina tradita, E quella io sono,
sotto virili arnesi…
 
Sotto virili Arnesi…
Mitridate
 
Mitr.
Oh ciel!
 
O' Ciel!
Clelia
 
Cl.
Concedi,
 
Concedi
che tradita dal figlio…
 
Che tradita dal Figlio…
Mitridate
 
Mitr.
Empio nemico!
 
Empio nemico!
Clelia
 
Cle.
1030
Io vendichi il gran padre,
 
Io vendichi il Gran Padre,
e de l'invitto braccio
 
E de l'invitto Braccio
ferito e feritore, il sangue io terga.
 
Ferito, e feritore, il sangue io terga.
Arbate
 
Arb.
Al don di libertà, del brando insigne,
 
Al don di libertà, del Brando insigne,
che Lepido creduta a lei porgesti,
 
Che Lepido creduta a lei porgesti,
1035
ver la regia tua man gl'ufizi rende.
 
Ver la regia tua man gl'ufizj rende.
Mitridate
 
Mitr.
Femmina! Ah chi ti spinse, o qual furore,
 
Femmina! Ah chi ti spinse, ò qual furore,
fra i primi, al duro assalto?
 
FFrà i primi, al duro assalto?
Arbate
 
Arb.
Qual nume poi placò i tuoi sdegni?
 
Qual nume poi placò i tuoi sdegni?
Mitridate
 
Mit.
E quale importuna pietà ti mosse, allora,
 
E quale Importuna pietà ti mosse, allora,
1040
che per piagarmi il petto il ferro io spinsi,
 
Che per piagarmi il petto il ferro io spinsi,
a respingerne il colpo, e far che impiaghi
 
A respingerne il colpo, e far che impiaghi
solo il sinistro braccio… O numi, io veggo
 
Solo il sinistro Braccio… O' numi, Io veggo
(Osserva la fascia.)
 
Osserva la fascia.
nella medica fascia impressi i segni.
 
Nella medica fascia impressi i segni;
Arbate
 
Arb.
E i fasti del tuo nome.
 
E i Fasti del tuo nome.
Mitridate
 
Mitr.
Osserva, Arbate,
 
Osserva, Arbate,
1045
e l'aquila traffitta e l'angue avvolto
 
E l'Aquila traffitta, e l'Angue avvolto,
ei caratteri frigi.
 
Ei Caratteri Frigj.
Clelia
 
Cle.
Anche del brando
 
Anche del Brando
io gli ammirai su l'elce.
 
Io gli ammirai sù l'Elce.
Arbate
 
Arb.
Di Stratonica l'ago, oh dèi, trappunse
 
Di Stratonica l'Ago, o Dei, trappunse
queste fregiate tele; e a la bambina
 
Queste fregiate Tele; E à la Bambina
1050
(d'Edelvira fu il nome)
 
(D'Edelvira fù il nome)
che al nemico Pompeo diede in ostaggio,
 
Che al nemico Pompeo diede in ostaggio,
compose indi le fasce.
 
Compose indi le fasce.
Clelia
 
Cl.
Oh ciel, che intendo!
 
O' Ciel che intendo!
Arbate
 
Arb.
Fra queste avvolta, in pegno
 
Frà queste avvolta, in pegno
de gl'offerti tesori, in aurea cuna
 
De gl'offerti Tesori, in aurea cuna;
1055
di nascosto la porse…
 
Di nascosto la porse…
(Comparisce Sifare con seguito d'armati, da quali è cinto Farnace.)
 
Comparisce Sifare con seguito d'armati, da quali è cinto Farnace.
Vedi il prode Sifare,
 
Vedi il Prode Sifare,
signor, che i tuoi nemici
 
Signor, che i tuoi nemici
vide, vinse, gl'uccise e gl'arse al lido;
 
Vide, vinse, gl'uccise, e gl'arse al Lido;
prigioniero è Farnace.
 
Progioniero è Farnace.
SCENA IV
 
SCENA IV.
Mitridate, Arbate, Clelia, Sifare, Farnace.
 
Mitridate. Arbate. Clelia. Sifare. Farnace.
Sifare
 
Sif.
1060
Sire, se di mia fede, ancora incerta
 
SIre, se di mia fede, ancora incerta
è la paterna mente,
 
E la Paterna mente,
punisci il vincitor: vinto a tuoi piedi
 
FPunisci il vincitor: vinto à tuoi piedi
è l'altro figlio; e la mia destra…
 
E l'altro Figlio; E la mia destra…
Mitridate
 
Mit.
Intesi: vanne; e, se vive ancor, va', salva Ismene.
 
Intesi: Vanne; e se vive ancor, và, salva Ismene.
(S'ichina Sifare e parte sollecitamente con pochi.)
 
S'ichina Sifare, e parte sollecitamente con pochi.
1065
Né pur merti mirar la faccia irata,
 
Ne pur merti mirar la faccia irata,
(Verso Farnace.)
 
Verso Farnace
perfido, del tuo re.
 
Perfido, del tuo Rè.
Clelia
 
Cle.
Perdona…
 
Perdona…
Farnace
 
Far.
Padre…
 
Padre…
Mitridate
 
Mitr.
Osi pregar? Va': il tuo destino attendi.
 
Osi pregar? và: Il tuo destino attendi.
(Parte Farnace scortato da guardie.)
 
Parte Farnace scortato da Guardie.
In vario aspetto, o cielo, a Mitridate
 
In vario aspetto, ò Cielo, a Mitridate
oggi mostri i suoi figli. In te ravviso,
 
Oggi mostri i suoi Figli. In te ravviso,
1070
femmina, un nuovo innesto
 
Femmina, un nuovo innesto
di casi e di fortuna. Onde tenesti,
 
Di casi, e di fortuna. Onde tenesti,
dimmi, la fatal tela?
 
Dimmi, la fatal Tela?
Clelia
 
Cle.
Signor, allor che crebbi
 
Signor; Allorche crebbi
da l'infantile etate, aio romano
 
Da l'infantile Etate, Aio Romano
1075
prendi, mi disse, a te la fascia io rendo,
 
Prendi, mi disse, a tè la Fascia io rendo,
che t'avvolse bambina. I tuoi natali,
 
Che t'avvolse Bambina: I tuoi Natali,
che ti nascondo, un dì, da l'auree cifre,
 
Che ti nascondo, un dì, da l'auree cifre,
forse fia che ne apprendi. Or cingi il brando
 
Forse fia, che ne apprendi; Or cingi il Brando
e cerca il tuo destino. Al quarto lustro
 
E cerca il tuo destino: Al quarto Lustro
1080
che di mia vita io conto appena…
 
Che di mia vita io conto appena…
Arbate
 
Arb.
Appunto,
 
Appunto,
son vent'anni, signor, che il cielo avverso
 
Son vent'anni, Signor, che il Cielo avverso.
fu al tuo regno tradito…
 
Fù al tuo regno tradito…
Clelia
 
Cle.
Dunque io sono…
 
Dunque io sono…
Mitridate
 
Mitr.
Conosco
 
Conosco
la sventurata figlia.
 
La sventurata Figlia.
Arbate
 
Arb.
Oh sorte!
 
O' sorte!
Clelia
 
Cle.
O padre,
 
O' Padre,
1085
lascia, che il sangue mio, su la tua destra
 
Lascia, che il sangue mio, sù la tua destra
da le mie fasce asciutto, ora co' baci…
 
Da le mie Fasce asciutto, ora co' baci…
(In atto di baciargli la mano.)
 
In atto di baciargli la mano.
Mitridate
 
Mitr.
L'indole generosa e i strani eventi
 
L'indole generosa, e i strani Eventi,
fanno che di tua madre
 
Fanno, che di tua Madre,
in te mi scordi, o figlia.
 
FIn te mi scordi ò Figlia.
(Abbracciandola.)
 
abbracciandola.
Arbate
 
Arb.
1090
Ridan gl'astri felici,
 
Ridan gl'astri felici,
Edelvira, a' tuoi fati.
 
Edelvira, a tuoi fati.
Mitridate
 
Mitr.
Arbate, al duolo
 
Arbate, al duolo
io sento ormai la piaga accerba. A Ismene,
 
Io sento ormai la piaga accerba. A' Ismene,
se salva è ancora, ai figli, alla reina
 
Se salva è ancora, ai Figli, alla Reina.
narra i presenti casi:
 
Narra i presenti casi:
1095
nella festosa arena a me presenti
 
Nella festosa Arena, a me presenti
siano a' trionfi estremi;
 
Siano à trionfi estremi;
e ne festeggi l'Asia, e Roma tremi.
 
E ne festeggi l'Asia, e Roma tremi.
Mitridate
 
    Roma, ho vinto: a te immortale,
 
    Roma, hó vinto: a te immortale,
nel morire, il gran nemico
 
Nel morire, il gran Nemico
1100
viverà nel tuo terror.
 
Viverà nel tuo terror.
    Ombra invitta e trionfale,
 
    Ombra invitta, e Trionfale,
passeggiando anche l'Eliso,
 
Passeggiando anche l'Eliso,
temerai me vincitor.
 
Temerai me vincitor.
    Roma…
 
    Roma…
SCENA V
 
SCENA V.
Edelvira.
 
Edelvira.
1105
O a Edelvira germano, o a Clelia amante,
 
O' a Edelvira Germano, ò a Clelia amante,
a me stessa ed al padre
 
A me stessa ed al Padre
è traditor Farnace. Or gli perdono,
 
E' Traditor Farnace: Or gli perdono,
giacché né sposa a lui né amante sono.
 
Giacche ne Sposa a lui, ne amante sono.
Edelvira
 
    Vi respiro, aure native,
 
    Vi respiro, Aure native
1110
agitate a' miei vagiti,
 
Agitate a miei vagiti,
e ai lamenti del mio amor.
 
E ai lamenti del mio amor.
    Più soavi io vi respiro,
 
    Più soavi io vi respiro,
or che acerbe voi non sete
 
Or che acerbe voi non sete
ai sospiri del mio cor.
 
Ai sospiri del mio cor
1115
    Vi respiro…
 
    Vi respiro…

Appartamento rimoto. Ismene tiene nelle mani squarciate le reali bende del deposto diadema ed è seguitata da Irene.
 
SCENA VI
 
FSCENA VI.
 
Appartamento rimoto. Ismene tiene nelle mani squarciate le reali Bende del deposto Diadema ed è seguitata da Irene.
Ismene, Irene.
 
Ismene. Irene.
Irene
 
Ire.
Ahi, che tentasti Ismene? I dèi pietosi
 
AHi che tentasti Ismene? I Dei pietosi
t'infransero quei lacci.
 
T'infransero quei lacci:
Ismene
 
Ism.
A me, reina,
 
A me, Reina,
lascia punir me stessa.
 
Lascia punir me stessa.
Irene
 
Ire.
Il tuo Sifare
 
Il tuo Sifare
sì, tuo, né tel contendo, al gran periglio
 
Sì tuo, ne tel contendo, al gran periglio
1120
de l'assalita reggia e accorre e pugna,
 
De l'assalita Reggia, e accorre, e pugna,
e sarà vincitor. Deh vivi; attendi
 
E sarà vincitor: Deh vivi; Attendi
più liete le vicende, e al gran cordoglio
 
Più liete le vicende, e al gran cordoglio
dal comune destin consiglio apprendi.
 
Dal comune destin consiglio apprendi.
Irene
 
    Temo anch'io; anche il mio core
 
    Temo anch'io; anche il mio Core
1125
sente amore,
 
Sente amore,
ma virtù lo sa sprezzar.
 
Mà virtù lo sà sprezzar.
    Amo e temo, e sveno in petto
 
    Amo, e temo, e sveno in petto
ogni affetto,
 
Ogni affetto,
fuor che il grande di regnar.
 
Fuor che il grande di regnar.
1130
    Temo…
 
    Temo…
SCENA VII
 
SCENA VII.
Ismene.
 
Ismene.
De l'infausto diadema,
 
DE l'infausto Diadema
o sciagurate bende! a gl'occhi il pianto
 
O' sciagurate Bende! A gl'occhi il pianto
sol mi tergeste; e al collo
 
Sol mi tergeste; E al Colo
non sapeste formar funi di morte.
 
Non sapeste formar funi di morte.
1135
Pera chi vi compose, e chi a la fronte
 
FPera chi vi compose; e chi à la fronte
ne fece il don malvagio. Inutil dono,
 
Ne fece il don malvagio. Innutil dono
ti lacero e ti getto, e a te non debbo stage{(Gettando le bende.)}
 
Ti lacero, e ti getto; e a te non debbo stage{Gettando le bende.}
la gioia del morir. Altri stromenti
 
La gioja del morir: Altri stromenti
(Comparisce un eunuco moro, il quale presenta ad Ismene uno stile e vaso d'argento sopra bacile.)
 
stageComparisce un Eunuco moro, il quale presenta ad Ismene uno Stile, e Vaso d'Argento sopra Bacile.
all'uffizio fatal saran più pronti,
 
All'uffizio fatal saran più pronti,
1140
e a me più cari… Il ferro
 
E a mè più cari… Il ferro,
ed il velen mi sono offerti? Un core
 
Ed il velen mi sono offerti? Un core
è poco per due morti. Or via, si scelga
 
E poco per due morti: Or via si scelga
almen la più feroce. Ah Mitridate,
 
Almen la più feroce. Ah Mitridate,
(Pigliando lo stile.)
 
Pigliando lo Stile.
io debbo pur morir per tuo comando,
 
Io debbo pur morir, per tuo comando,
1145
e per tuo dono. O duol, non fosti a Ismene
 
E per tuo dono: O duol, non fosti a Ismene
pria di lui sì pietoso? Eccomi: ho in pugno
 
Pria di lui sì pietoso? Eccomi: Ho in pugno
il ferro; e al sen l'immergo. O mio Sifare,
 
Il ferro; e al sen l'immergo. O mio Sifare
(Si asside.)
 
si asside.
o tra l'armi trafitto o ucciso in pena
 
O trà l'armi trafitto, o ucciso in pena
de l'amor, che svelai,
 
De l'amor, che svelai,
1150
tu forse ombra innocente e generosa,
 
Tù forse ombra innocente, e generosa,
se passeggi l'Eliso, in sen non serbi
 
Se passeggi l'Eliso, in sen non serbi
l'immagine d'Ismene. Oh se vedessi
 
L'immagine d'Ismene. Oh, se vedessi
lo squallor sul mio viso, il crin disciolto,
 
Lo squallor sul mio viso, il crin disciolto,
le languide pupille! Ahimè, se udissi
 
Le languide pupille; Aimè se udissi
1155
i gemiti funesti, i tronchi accenti,
 
I gemiti funesti, i tronchi accenti,
se m'udissi e vedessi a morte accanto!
 
Se m'udissi, e vedessi a morte accanto;
Ben conosco il tuo amor, vedrei il tuo pianto.
 
Ben conosco il tuo amor, vedrei il tuo pianto.
Sul labro io lieta moro, e piago il seno.
 
Sul labro, io lieta moro, e piago il seno.
(In atto di ferirsi.)
 
In atto di ferirsi.
(Sopragiunge Sifare. Ismene alzasi, e le cade lo stile di mano.)
 
Sopragiunge Sifare. Ismene alzasi, e le cade lo Stile di mano.
SCENA VIII
 
FSCENA VIII.
Sifare, Ismene.
 
Sifare. Ismene.
Sifare
 
Sif.
Vivi, reina.
 
VIvi Reina.
Ismene
 
Ism.
Oh ciel!
 
O Ciel?
Sifare
 
Sif.
Vivi; il comanda,
 
Vivi; Il comanda,
1160
reina, il re tuo sposo. Vivi, o madre,
 
Reina, il Re tuo Sposo: Vivi o Madre,
te ne priega un tuo figlio.
 
Te ne priega un tuo Figlio.
Ismene
 
Ism.
In qual punto ti veggo!
 
In qual punto ti veggo!
E, allor ch'ho da morir, quai nomi ascolto
 
E allor ch'hò da morir, quai nomi ascolto
di reina e di madre?
 
Di Reina, e di Madre?
Sifare
 
Sif.
I tristi eventi
 
I tristi eventi
1165
a me fe' noti Arbate. Altre venture
 
A me fè noti Arbate. Altre venture
appresta il fato. Vivi, al re t'affretta;
 
Appresta il fato: Vivi; Al Re t'affretta;
ten priego. Ei vinse, e sé ferio. Di figlio
 
Te 'n priego: Ei vinse, e se ferio. Di Figlio
prove ha fatte il mio brando. Il reo Farnace
 
Prove ha fatte il mio Brando. Il reo Farnace
è prigionier. Mi spingo
 
E prigionier. Mi spingo,
1170
a' regi cenni, a torti, a morte. Vivi,
 
A Regj cenni, a torti, a morte: Vivi,
non t'attristar, t'affretta.
 
Non t'attristar, t'affretta.
Ismene
 
Ism.
Ad altra pena
 
Ad altra pena
peggior di questa morte? Oh dio!
 
Peggior di questa morte? oh Dio!
Sifare
 
Sif.
Sovvienti
 
Sovvienti
di chi sei sposa, Ismene, e a chi son figlio.
 
Di chi sei Sposa Ismene, e a chi son Figlio.
Deh con nuove ripulse, il re, ch'è offeso,
 
Deh con nuove ripulse, il Rè, ch'è offeso
1175
più non s'offenda; e intanto,
 
Più non s'offenda; e intanto,
non ci costi l'amor, che solo il pianto.
 
Non ci costi l'amor, che solo il pianto.
Ismene
 
Ism.
De l'amor mio ben pagherò le pene,
 
De l'amor mio ben pagherò le pene,
Sifare, senza doglia, a Mitridate;
 
Sifare, senza doglia, a Mitridate;
ma quali pene, oh dio, di questo core,
 
Ma quali pene, oh Dio, di questo core,
1180
sentir quindi punito anche il tuo amore?
 
Sentir quindi punito anche il tuo amore?
Sifare
 
Sif.
O generosa Ismene, il mio periglio
 
O generosa Ismene, il mio periglio
non è tua colpa. Il reo
 
Non è tua colpa: Il reo
de l'arcano tradito,
 
De l'Arcano tradito
Farnace, è già punito. Egli…
 
Farnace, e già punito. Egli…
Ismene
 
Ism.
Me stessa
 
Me stessa
1185
punici: io son la rea.
 
Punici: Io son la rea:
A la finta pietade, a le sagaci
 
A la finta pietade, a le sagaci
ricerche, al mite aspetto,
 
FRicerche, al mite aspetto,
a lusinghe, ad offerte, a Mitridate,
 
A lusinghe, ad offerte, A Mitridate,
che 'l chiedea, che 'l pregava, il nostro amore,
 
Che 'l chiedea, che 'l pregava, Il nostro amore,
1190
che dissi nostro? Il mio,
 
Che dissi nostro? il mio,
di mia bocca svelai. Egli…
 
Di mia bocca svelai. Egli.
Sifare
 
Sif.
O felici
 
O' felici
perigli! Il troppo amore
 
Perigli! Il troppo amore
tradì dunque l'amore?
 
Tradì dunque l'amore?
Per sì bella cagion, più non mi spiace
 
Per sì bella cagion, più non mi spiace
1195
l'ira del padre. Io corro
 
L'ira del Padre. Io corro
a lui figlio innocente e lieto amante,
 
A lui Figlio innocente, e lieto amante,
e, se 'l vuol, anche reo. Sì, corro al padre,
 
E se 'l vuol, anche reo: Sì, corro al Padre,
t'attendo, e ti vedrò reina e madre.
 
T'attendo, e ti vedrò Reina, e Madre.
Sifare
 
    Nel mirar la regia fronte
 
    Nel mirar la regia fronte
1200
folgorar serena ai rai,
 
Folgorar serena ai rai,
mi vedrai
 
Mi vedrai
sol di gioia in volto il pianto.
 
Sol di gioja in volto, il pianto.
    Il mio amor sarà di figlio,
 
    Il mio amor sarà di Figlio,
il mio cor, senza periglio,
 
I l mio cor senza periglio
1205
starà ognor, madre, al tuo canto.
 
Starà, ognor Madre, al tuo canto.
    Nel…
 
    Nel…
SCENA IX
 
SCENA IX.
Ismene sola.
 
Ismene sola.
Andrò, numi, dinnante
 
ANdrò, Numi, dinnante
ad amante deluso, a re sdegnato
 
Ad Amante deluso, A' Rè sdegnato
e a rifiutato sposo? Andrò… Si vada,
 
E a rifiutato Sposo? Andrò… Si vada,
1210
e tu mi guida, o sorte,
 
E tu mi guida ò sorte,
o sposa o rea, su 'l regio trono, o a morte.
 
O' Sposa, ò rea, sù 'l regio Trono, ò a morte.
Ismene
 
    Vado lieta al trono ormai,
 
    Vado lieta al Trono ormai,
se quel cor, che tanto amai,
 
Se quel cor, che tanto amai,
e mi prega e me lo esorta.
 
E mi prega, e me lo esorta.
1215
    Vo al morir più lieta ancora,
 
F    Vò al morir più lieta ancora,
se al morir più m'innamora
 
Se al morir più m'innamora
quel bel duol che mi conforta.
 
Quel bel duol, che mi conforta.
    Vado…
 
    Vado…

Cortile regio, il quale tramutasi poi in ampio anfiteatro, dove comparisce da tutti i lati sontuosa machina, rappresentante l'Asia in trionfo ed in festa con deitadi apparenti dentro una nuvolosa. Sopra soglio trionfale, per i gradini del quale sono disposti diversi sedili, vedesi assiso Mitridate col sinistro braccio fasciato. Farnace viene ultimo cinto da guardie.
 
SCENA ULTIMA
 
SCENA ULTIMA.
 
Cortile regio, il quale tramutasi poi in ampio Anfiteatro, dove comparisce da tutti i lati sontuosa Machina, rappresentante l'Asia in Trionfo, ed in Festa con Deitadi apparenti dentro una nuvolosa. Sopra soglio Trionfale, per i gradini del quale sono disposti diversi sedili, vedesi assiso Mitridate col sinistro Braccio fasciato. Farnace viene ultimo cinto da Guardie.
Tutti.
 
TUTTI.
Mitridate
 
Mitr.
    Volea pur, superba Roma,
 
    VOlea pur, superba Roma,
1220
sul tuo colo incatenato,
 
Sul tuo Colo incatenato,
col mio piè fiaccar l'orgoglio.
 
Col mio piè fiaccar l'orgoglio.
    Sì, volea per l'ampie stragi,
 
    Si Volea per l'ampie stragi,
vinta Europa e Italia doma,
 
Vinta Europa, e Italia Doma
re salir sul Campidoglio.
 
Re salir sul Campidoglio.
1225
    Volea…
 
    Volea…
Quanto fu in mio poter, quanto concesso
 
Quanto fù in mio poter, quanto concesso
hanno i gelosi numi, ho vendicato,
 
Hanno i gelosi Numi, Hò vendicato,
e l'Asia e l'universo.
 
E l'Asia, e l'universo.
Moro ad aspra ferita,
 
Moro ad aspra ferita;
1230
moro, né l'altrui brando
 
Moro, ne l'altrui Brando
col regio sangue o co' la morte onoro.
 
Col regio sangue, ò co' la morte onoro.
Tutti
 
Tutti.
    Vivi, eroe de l'Asia invitto,
 
    Vivi Eroe del'Asia invitto
e a fregiar l'augusta chioma
 
E à fregiar l'Augusta Chioma,
vanne, e sfronda i lauri a Roma.
 
FVanne, e sfronda i Lauri a Roma.
Mitridate
 
Mitr.
1235
Questo sangue, che spargo, e questa morte
 
Questo sangue, che spargo, e questa morte
che trionfando io sento,
 
Che trionfando io sento,
è gloria del mio brando? Al tuo valore
 
E gloria del mio Brando? Al tuo valore
è premio, o figlio; Ismene,
 
E premio ò Figlio; Ismene,
un'eroica vendetta è del tuo amore.
 
Un Eroica vendetta è del tuo amore.
1240
Vincitor di me stesso
 
Vincitor di me stesso
sol da virtude e da mie piaghe io moro;
 
Sol da virtude, e da mie piaghe io moro;
felice, che in morir, non veggo intorno
 
Felice, che in morir, non veggo intorno
l'aquile, che squarciate. A te la debbo
 
L'Aquile, che squarciate. A Te la debbo
questa gioia, Sifare. Or che ti rendo,
 
Questa gioja, Sifare. Or che ti rendo
1245
e qual mercé? Scedami al fianco Irene.
 
E qual mercè? Scedami al fianco Irene.
(Irene si asside sul soglio.)
 
Irene si asside sul soglio.
Qual mercede ti rendo?
 
Qual mercede ti rendo?
Te, che più dei trofei, che più del regno,
 
Te, che più dei Trofei, che più del Regno,
che più del cor, Ismene, a me sei cara.
 
Che più del cor, Ismene, a me sei cara,
Te, bella Ismene, il core
 
Te, Bella Ismene, il Core
1250
al mio prode Sifare, al caro erede,
 
Al mio Prode Sifare, al caro Erede,
credilo al mio morir, ora ti cede.
 
Credilo al mio morir, ora ti cede.
Sifare Ismene
 
Sif. Ism.
Invitto eroe.
 
Invitto Eroe.
Mitridate
 
Mitr.
Sul soglio
 
Sul soglio
e in faccia a l'Asia, sposi or qui vi voglio.
 
E in faccia à l'Asia, Sposi or qui vi voglio
(Ismene, Sifare assidonsi sul soglio. Tramutasi la scena, e formasi la machina.)
 
Ismene, Sifare assidonsi sul soglio. Tramutasi la scena, e formasi la Machina.
Tutti
 
Tutti
    O de l'Asia invitto eroe,
 
    O' de l'Asia Invitto Eroe,
1255
se vincesti il tuo gran core,
 
Se vincesti il tuo gran Core,
vanne al Lazio vincitore.
 
Vanne al Lazio vincitore.
Irene
 
Ire.
Sire, ai voti de l'Asia, a quei del mondo,
 
Sire, ai voti de l'Asia, a quei del Mondo,
rispetteran l'eroica vita i dèi.
 
Rispetteran l'Eroica vita i Dei.
Ma fra l'altre tue imprese, a me lo sposo
 
Ma frà l'altre tue imprese, a me lo Sposo
1260
fa' che illustri in Farnace un bel perdono.
 
Fà che illustri, in Farnace, un bel perdono.
Sifare, Edelvira
 
Sif. Edevl.
Deh perdona al germano…
 
Deh perdona al Germano…
Farnace
 
Far.
Il sangue, o padre,
 
Il sangue ò Padre,
spargerò in tua vendetta; e figlio sono.
 
Spargerò in tua vendetta: e Figlio sono.
Mitridate
 
FMitr.
A Roma ei sia nemico; e a voi lo dono.
 
A Roma ei sia nemico; e a voi lo dono.
(Arbate presenta una spada a Farnace, il quale, cingesela al fianco, ascende a baciar la mano a Mitridate, ed assidonsi tutti per i gradini nel soglio.)
 
Arbate presenta una spada à Farnace, il quale cingesela al fianco; ascende à baciar la mano à Mitridate, ed assidonsi tutti per i gradini nel soglio.
Tutti
 
Tutti
    O re forte, o re clemente,
 
    O' Re forte, ò Re Clemente
1265
più che eroe nel mondo sei,
 
Più che Eroe nel mondo sei
pari solo a te, agli dèi.
 
Pari solo à tè , à gli Dei.
(Scendono dalla machina satiretti e baccanti, e formano danze baccanali intrecciate al suono ed al canto.)
 
Scendono dalla Machina Satiretti, e Baccanti, e formano Danze Baccanali intrecciate al suono, ed al canto.
CORO
 
CORO
    Vivi, o re de l'Asia invitto,
 
    Vivi ò Rè de l'Asia Invitto,
e a fregiar l'augusta chioma,
 
E a fregiar l'Augusta Chioma,
vanne, e sfronda i lauri a Roma.
 
Vanne, e sfronda i Lauri a Roma,
1270
    O de l'Asia invitto eroe,
 
    O' de l'Asia Invitto Eroe,
se vincesti il tuo gran core
 
Se vincesti il tuo gran core
vanne al Lazio vincitore.
 
Vanne al Lazio vincitore.
    O re forte, o re clemente,
 
    O' Re forte, ò Rè Clemente,
più che eroe nel mondo sei,
 
Più che Eroe nel mondo sei
1275
pari solo a te e agli dèi.
 
Pari solo a Te, e agli Dei.