Kritische Edition der Libretto-Vorlage Venedig 1723       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Venedig 1723 
SCENA XI
 
SCENA XI.
Mitridate, Arbate.
 
Mitridate. Arbate.
Mitridate
 
Mitr.
Dopo mille vittorie, oh ciel, tu vedi,
 
DOpo mille vittorie, ò Ciel tu vedi,
415
Arbate, il tuo monarca
 
Arbate, il tuo Monarca,
e sconfitto e fugace. Inerme, ignoto,
 
E sconfitto, e fugace. Inerme, ignoto,
e da Fasi e dal Caucaso gelato,
 
E da Fasi, edal Caucaso gelato,
raccolsi su l'Eusino i sparsi abeti
 
Raccolsi sù l'Eusino i sparsi Abeti,
e questi fidi armati; e meco Irene
 
E questi fidi Armati; E meco Irene
420
qua reca ad un dei figli
 
Quà reca ad un dei Figli
gl'amici scettri in dote; or tu mi vedi
 
Gl'amici scettri in Dote; or tu mi vedi,
e infelice ed amante. Ismene ingrata
 
E infelice ed amante: Ismene ingrata
s'asconde a Mitridate?
 
S'asconde à Mitridate?
Arbate
 
Arb.
Ismene, o sire,
 
Ismene, ò Sire,
t'asconde il suo dolor.
 
T'asconde il suo dolor:
Mitridate
 
Mitr.
Ah tu mi vedi
 
Ah tu mi vedi
425
fra due figli ribelli, e non due eredi.
 
Frà due Figli ribelli, e non due Eredi.
A lor, che lo vietai, dimmi, hai conteso
 
A lor, che lo vietai, dimmi, hai conteso
questo sogiorno? Ai doni offerto? o reso?
 
Questo sogiorno? Ai doni offerto? ò reso?
Arbate
 
Arb.
Da quelle armate prore
 
Da quelle armate prore,
e minacciò Farnace e scosse i muri
 
FE minacciò Farnace, e scosse i Muri
430
colle robuste travi; e qui le scorgi:
 
Colle robuste Travi; e quì le scorgi:
del tuo destin cessi a la fama, allora
 
Del tuo destin cessi à la fama: Allora
fu accolto il buon Sifare.
 
Fù accolto il buon Sifare:
Mitridate
 
Mitr.
È questi il figlio
 
E questi il Figlio
degenere a la madre, e a me più fido;
 
Degenere a la Madre, e à mè più fido;
e ben so che Farnace,
 
E ben sò che Farnace,
435
su l'Eufrate pugnado e vinto in guerra,
 
Sù l'Eufrate pugnado, e vinto in guerra
al suo nemico e vincitor romano
 
Al suo nemico e vincitor Romano,
e libertade ed il favor già chiese;
 
E libertade, ed il favor già chiese:
ben so… Ma, dimmi, Arbate,
 
Ben sò… Mà, dimmi, Arbate,
a qual di lor fu più cortese Ismene;
 
A qual di lor fù più cortese Ismene;
440
a chi, dimmi, è più cara?
 
A chi, dimmi, è più cara?
Che udisti e che vedesti?
 
Che udisti, e che vedesti?
Arbate
 
Arb.
Odi: ed amori
 
Odj, ed amori,
e strani casi io qui non narro.
 
E strani casi io quì non narro:
Mitridate
 
Mitr.
Intendo
 
Intendo
i tuoi silenzi. O sdegno,
 
I tuoi silenzj: O sdegno,
(Alzandosi dal seggio.)
 
alzandosi dal seggio.
virtù t'affreni, e del mio amor l'ingegno.
 
Virtù t'affreni, e del mio amor l'ingegno.
Mitridate
 
445
    Sdegno e guerra entrambi in petto,
 
    Sdegno, e guerra entrambi in petto,
ma cambiando il fiero aspetto,
 
Mà cambiando il fiero aspetto,
le sembianze impresti amor.
 
Le sembianze impresti amor.
    Chiusa in seno arda la face,
 
    Chiusa in seno arda la face,
fremer d'onta, e mostra pace
 
Fremer d'onta, e mostra pace
450
arte sia d'alto furor.
 
Aret sia d'alto furor.
    Sdegno…
 
    Sdegno…