Kritische Edition der Libretto-Vorlage Venedig 1723       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Venedig 1723 
ATTO PRIMO
 
FATTO PRIMO.
Piazza attorniata da portici, li quali sostengono spaziose logge con statue e acquedotti; guglie di diversa mole e struttura; porta da mare nel prospetto, per la quale entra Sifare con seguito d'uffiziali e soldati nella piazza, incontrato da Arbate e seguaci con le chiavi sopra bacile. Popolo affollato occupa i portici. Drapello di scelta milizia sotto l'armi. Da un'eminente loggia scorgesi Ismene con comitiva, la quale viene opportunamente scendendo dallo scalone interiore.
 
SCENA PRIMA
 
SCENA PRIMA.
 
Piazza attorniata da Portici, li quali sostengono spaziose Logge con Statue, & Acquedotti: Guglie di diversa mole, e struttura: Porta da Mare nel Prospetto, per la quale entra Sifare con seguito d'Uffiziali, e Soldati nella Piazza incontrato da Arbate, e Seguaci con le Chiavi sopra Baccile. Popolo affollato occupa i Portici. Drapello di scelta Milizia sotto l'armi. Da un eminente Loggia scorgesi Ismene con comitiva, la quale viene opportunamente scendendo dallo scalone interiore.
Sifare, Arbate.
 
Sifare. Arbate.
Arbate
 
Arb.
Entra, signor: son tue le patrie mura,
 
ENtra, Signor: son tue le Patrie Mura:
il volgo, la milizia; il fido Arbate,
 
Il Volgo, la Milizia, il fido Arbate
in pegno al vassallaggio e al pronto amore,
 
In pegno al Vassallaggio, e al pronto amore;
t'offre le chiavi e ti presenta il core.
 
T'offre le Chiavi, e ti presenta il core.
Sinfonia
 
Sinfonia
Li soldati che compongono il drapello salutano militarmente Sifare con giuoco di bandiere ed alabardine.
 
Li soldati, che compongono il Drapello salutano militarmente Sifare con giuoco di Bandiere, ed Alabardine.
Sifare
 
Sif.
5
Ben conosce Ninfea nel re di Colco
 
Ben conosce Ninfea nel Re di Colco
il suo vero signor: tocca a Sifare
 
Il suo vero Signor: Tocca à Sifare
quest'appendice al regno e questa terra
 
Quest'appendice al Regno, e questa Terra,
e questa fede: Arbate
 
E questa fede: Arbate
altrui dovea negarla; e gir Farnace
 
Altrui dovea negarla; E gir Farnace
10
altrove a cercar fede,
 
Altrove à cercar fede,
a farsi vincitore o a farsi erede.
 
A farsi Vincitore, ò a farsi Erede.
Arbate
 
Arb.
Né la forza né i doni,
 
Nè la forza, ne i doni,
signor, del tuo german scossa dal petto
 
FSignor del tuo German scossa dal petto
m'avrian l'invitta fé, se del gran padre
 
M'avrian l'invitta fè, se del Gran Padre
15
nuncio di morte ei non venia; più giorni
 
Nuncio di morte ei non venia: Più giorni
creder non volli ai tristi casi, al grido,
 
Creder non volli ai tristi casi, al grido
ai bruni lini, al duol comun…
 
Ai bruni Lini, al duol comun…
Sifare
 
Sif.
Purtroppo
 
Pur troppo
de l'Asia il gran monarca, amici, è morto;
 
De l'Asia il Gran Monarca, Amici, è morto;
e insuperbisce Roma.
 
E insuperbisce Roma.
20
Là, in riva a l'alto Eufrate,
 
Là in Riva à l'alto Eufrate,
l'invitto Mitridate
 
L'invitto Mitridate,
e pugnando e vincendo, oh ciel! fu vinto,
 
E pugnando, e vincendo, O ciel! fù vinto,
e tra stragi de' vinti ei vinse estinto.
 
E tra stragi de vinti ei vinse estinto.
E morto, e chi del mondo
 
E morto, e chi del Mondo
25
fu vindice e dei regi,
 
Fu vindice, e dei Regi,
non lascia a vendicar l'onta fatale
 
Non lascia à vendicar l'onta fatale,
che un figlio a l'altro figlio oggi rivale.
 
Che un Figlio à l'ltro Figlio oggi Rivale.
Arbate
 
Arb.
Dunque dell'universo
 
Dunque del Universo
un angolo rimoto e poca terra,
 
Un angolo rimoto, e poca Terra,
30
che appena il sol rischiara e 'l mar flagella,
 
Che appena il sol rischiara, e 'l mar flagella
rende di Mitridate
 
Rende di Mitridate,
fra lor nemici i figli?
 
Frà lor, nemici i Figli?
Sifare
 
Sif.
A così ignobil prezzo
 
A così ignobil prezzo
non si sdegna Sifare. Abbia Farnace,
 
Non si sdegna Sifare. Abbia Farnace,
35
in vantaggio a l'etade, e questi flutti
 
In vantaggio à l'Etade, e questi flutti,
e questi stagni, e quanto
 
E questi Stagni, e quanto
di Roma gli promette
 
Di Roma gli promette
la frode o l'amistade.
 
La frode, ò l'amistade.
Arbate
 
Arb.
Ah ben conobbi
 
Ah ben conobbi
in lui l'ingiusta speme allor che accanto
 
In lui l'ingiusta speme, allorche accanto
40
seco condusse, a questi lidi, alquante
 
Seco condusse, à questi Lidi, alquante
romane scorte…
 
Romane scorte…
Sifare
 
Sif.
E vero?
 
E vero?
Arbate
 
Arb.
E qui dentro soggiorna e seco tratta,
 
E quì dentro soggiorna, e seco tratta
or cortese or sdegnoso, e pronto e scaltro,
 
Or cortese, or sdegnoso, e pronto, e scaltro,
sollecito e segreto uom, che del Lazio
 
Sollecito, e segreto Uom, che del Lazio
45
s'ostenta messagger, giovane agl'anni…
 
S'ostenta Messagger, Giovane à gl'anni…
Sifare
 
FSif.
Nol soffrirò presente.
 
Nol soffrirò presente.
Guari di tempo è nel suo cor Farnace
 
Guari di tempo, è nel suo cor Farnace
degenere e romano.
 
Degenere, e Romano.
A l'ombra patria io serberò la fede
 
A l'ombra Patria io serberò la fede,
50
e a la latina gente odio immortale.
 
E à la Latina Gente odio immortale.
Ma per altra cagion sarem fra noi
 
Mà per altra cagion sarem frà noi,
più infesti e più nemici.
 
Più infesti, e più nemici.
Arbate
 
Arb.
D'onde mai fia più grande,
 
D'onde mai fia più grande,
signor, l'ira fraterna?
 
Signor, l'ira Fraterna?
Sifare
 
Sif.
55
Ascolta, Arbate, e stupirai d'un core
 
Ascolta, Arbate, e stupirai d'un core
e guerriero ed amante.
 
E guerriero, ed amante.
Colei, che del gran padre
 
Colei, che del Gran Padre
rapì gl'alti deliri e l'alma forte,
 
Rapì gl'alti deliri, e l'alma forte,
colei, che qua condusse
 
Colei, che qua condusse.
60
Farnace a farti guerra e a farsi amante.
 
Farnace à farti guerra, e a farsi amante.
La greca e vaga Ismene…
 
La Greca, e vaga Ismene…
Arbate
 
Arb.
Che mai, signor?
 
Che mai Signor?
Sifare
 
Sif.
Ismene
 
Ismene
sarà oggetto agl'affetti e pregio a l'armi.
 
Sarà oggetto à gl'affetti, e pregio à l'armi
Antica è questa cura: e fin che visse
 
Antica è questa cura: E fin che visse
65
il padre e piansi e tacqui; ora un fratello
 
Il Padre, e piansi, e tacqui: Ora un Fratello
è assai minor rivale.
 
E assai minor Rivale.
Dov'è la bella fronte in che si pasca
 
Dov'è la bella Fronte, in che si pasca
l'avido sguardo?
 
L'avido sguardo?
Arbate
 
(Additandogli Ismene che stà osservando da Loggia, e viene scendendo.)
(Additandogli Ismene che sta osservando da loggia e viene scendendo.)
 
Arb.
Mira:
 
Mira:
ella è tua spettatrice; ella al tuo arrivo
 
Ella è tua spettatrice: Ella al tuo arrivo
70
fu lieta, e in tuo favore
 
Fù lieta; E in tuo favore
fur, tra' primi, i suoi voti. Ella già scende.
 
Fur, trà primi, i suoi Voti. Ella già scende.
Tu di quel cor t'accerta…
 
Tù di quel cor t'accerta…
Sifare
 
Sif.
(Oh cor bramato!)
 
(O' cor bramato!)
Arbate
 
Arb.
Di me, signor, a tuo piacer disponi
 
Di mè; Signor, à tuo piacer disponi,
e di questi vassalli. I cenni attendo:
 
E di questi Vassalli. I cenni attendo:
75
e del morto sovrano
 
E del morto Sovrano
a l'erede miglior la fede io rendo.
 
A l'Erede miglior la fede io rendo.
(Parte.)
 
(parte.
Sifare
 
F(Incontrando Ismene, che scende canta da se.)
(Incontrando Ismene, che scende, canta da sé.)
 
Sif.
    Vagheggia il bel sembiante
 
    Vagheggia il bel sembiante.
virtù de l'alma amante,
 
Virtù de l'alma amante,
e ai rai non t'abbagliar.
 
E ai rai non t'abbagliar.
80
    Fa' che non esca amore,
 
    Fà che non esca amore,
mirando, dal mio core,
 
Mirando, dal mio core,
né s'alzi a sospirar.
 
Ne s'alzi a sospirar.
    Vagheggia…
 
    Vagheggia…
SCENA II
 
SCENA II.
Sifare, Ismene.
 
Sifare. Ismene.
Sifare
 
Sif.
Ismene, appena posso
 
ISmene, appena posso
85
(senza pensar al padre e al mio rossore)
 
(Senza pensar al Padre, e al mio rossore)
salutarti reina.
 
Salutarti Reina.
Ismene
 
Ism.
A te ricorro,
 
A tè ricorro,
stringo l'amica destra, e priego e piango;
 
Stringo l'amica destra, e priego, e piango;
e ti chiamo in aita. Afflitta, incerta,
 
E ti chiamo in aita. Afflitta, incerta,
reina, ahi, solo al nome, e pria che sposa
 
Reina, ahi, solo al nome, e pria che Sposa
90
vedova, mesta e sola
 
Vedova, mesta, e sola
ti priego; e 'l mio disastro
 
Ti priego; E 'l mio disastro
dirti non oso, i casi e 'l mio nemico.
 
Dirti non oso, i casi, e 'l mio nemico.
Sifare
 
Sif.
Se qua venni a giovarti, oh me felice!
 
Se quà venni à giovarti, oh me felice!
Ismene
 
Ism.
Il mio nemico, oh se 'l sapessi! tale
 
Il mio Nemico, oh se 'l sapessi? Tale
95
tu forse non l'avrai. Dal sangue stesso,
 
Tù forse non l'avrai: Dal sangue stesso,
che a te il germano egli mi viene, audace
 
Che à tè il Germano egli mi viene: Audace
son se l'accuso; il sai ch'egl'è Farnace.
 
Son, se l'accuso; Il sai ch'egl'è Farnace.
Non s'offenda Sifare: empio ed ingiusto,
 
Non s'offenda Sifare: Empio ed ingiusto,
profano al padre, al core,
 
Profano al Padre, Al core,
100
ch'è libero e che l'odia, impone amore.
 
Ch'è libero, e che l'odia, impone amore.
Del mirto marital cinta le chiome
 
Del mirto marital cinta le chiome
là, da quell'ara infausta, ov'ei m'attende,
 
Là da quell'Ara infausta, ov'ei m'attende,
andrò sposa ad Averno
 
Andrò Sposa ad Averno
vedova di suo padre: è tuo l'oltraggio,
 
FVedova di suo Padre: E tuo l'oltraggio,
105
signor, deh mi difendi;
 
Signor, deh mi difendi;
ben so la tua pietade e 'l tuo coraggio.
 
Ben sò la tua pietade, e 'l tuo coraggio.
Sifare
 
Sif.
Lungi da te Farnace
 
Lungi da tè Farnace,
sia amante e sia tiranno; e qui mi scorgi
 
Sia amante, e sia Tiranno; e quì mi scorgi
tuo servo e tuo campione.
 
Tuo servo, e tuo Campione.
Ismene
 
Ism.
O de' miei mali
 
O' de miei mali
110
gentil conforto!
 
Gentil Conforto?
Sifare
 
Sif.
Ah forse
 
Ah forse
non ti son note, Ismene,
 
Non ti son note, Ismene,
tutte le tue sventure.
 
Tutte le tue sventure.
Ismene
 
Ism.
Che resta da temersi a l'infelice?
 
Che resta da temersi à l'infelice?
Sifare
 
Sif.
Se delitto è l'amarti, il solo reo
 
Se delitto è l'amarti, il solo reo
115
non è Farnace, e degno
 
Non è Farnace,e degno
di lui son più di pena. Io sono…
 
Di lui son più di pena. Io sono…
Ismene
 
Ism.
Come!
 
Come!
Sifare
 
Sif.
Io per comun destin, per tuo disastro,
 
Io per comun destin, per tuo disastro,
quanto il padre e 'l germano,
 
Quanto il Padre, e 'l Germano,
sono d'Ismene amante; amante antico,
 
Sono d'Ismene amante; Amanate antico
120
occulto ed innocente, ed a Farnace
 
Occulto ed innocente, ed à Farnace
in ciò nulla conforme.
 
In ciò nulla conforme.
Ismene
 
Ism.
Oh ciel, che intendo?
 
O' ciel che intendo?
Sifare
 
Sif.
Non ti sdegnar: da me difesa
 
Non ti sdegnar: Da mè difesa
avrai contra 'l suo amore e contra 'l mio.
 
Avrai contra 'l suo amore, e contra 'l mio.
Lontana da Farnace
 
Lontana da Farnace
125
lungi vorrai Sifare?
 
Lungi vorrai Sifare?
Sarai quanto al nemico,
 
Sarai quanto al nemico,
nemica al difensore?
 
Nemica al difensore?
Attendo il tuo comando:
 
Attendo il tuo comando
dovrò, per compiacerti,
 
Dovrò per compiacerti,
130
oh dio! più non amarti?
 
O' Dio! più non amarti?
Ismene
 
Ism.
Ohimè, Sifare…
 
Oimè Sifare…
Sifare
 
Sif.
Senti
 
Senti
di me qualche pietade?
 
Di me qualche pietade?
Ismene
 
Ism.
Del mio presente fato,
 
Del mio presente fato,
prence, se sei cortese,
 
prence, se sei cortese,
135
non t'abusar cotanto.
 
Non t'abusar cotanto.
Sifare
 
Sif.
Che me ne abusi? Oh dèi! Senza mercede
 
Che me ne abusi? O' Dei! senza mercede.
se ti difendo, Ismene, e senza speme,
 
FSe ti difendo Ismene, e senza speme.
son forse ingiusto? Allor che premio ai merti,
 
Son forse ingiusto? Allorche premio ai merti,
se 'l vuoi, sara obedirti e non vederti?
 
Se 'l vuoi, sara obedirti, e non vederti?
Ismene
 
Ism.
140
Contra Farnace io chieggio aita; è questo,
 
Contra Farnace io chieggio aita. E questo,
Sifare, il gran desio:
 
Sifare il gran desio:
tu mi difendi; e d'uopo
 
Tu mi difendi; E' d'uopo
d'usarmi ingiusta forza, ah non avrai,
 
D'usarmi ingiusta forza, ah, non avrai,
onde, senza spiacermi,
 
Onde senza spiacermi,
145
io t'accordi il piacer di rivedermi.
 
Io t'accordi il piacer di rivedermi.
    Questi piangenti rai
 
    Questi piangenti rai
ridendo ti vedrai
 
Ridendo ti vedrai
sul volto a balenar.
 
Sul volto a balenar.
    Il labro, che ti prega,
 
    Il labro, che ti prega,
150
se pregherai d'un guardo,
 
Se pregherai d'un guardo,
non te 'l saprà negar.
 
Non te 'l saprà negar.
    Questi…
 
    Questi…
 
SCENA III
 
SCENA III.
Sifare, poi Clelia.
 
Sifare. poi Clelia.
Sifare
 
Sif.
Alma mia, che piangesti, e sei pregata
 
ALma mia, che piangesti, e sei pregata
da chi pregar temesti;
 
Da chi pregar temesti;
155
se non piagne lo sposo,
 
Se non piagne lo Sposo,
e se in odio ha l'amante,
 
E se in odio ha l'amante,
hai più rimorsi
 
Hai più rimorsi,
per non sperar Ismene… Al sago, a gl'atti,
 
Per non sperar Ismene… Al sago, à gl'atti,
a l'indole superba, egli è romano,
 
A l'indole superba, Egli è Romano
160
colui, che il passo accosta.
 
Colui, che il passo accosta.
(Scorgendo Clelia, che se gli presenta.)
 
Cle.
Clelia
 
E son Romano,
E son romano,
 
(Scorgendo Clelia che se gli presenta.)
Sifare, e pace reco e lode bramo
 
Sifare, e pace reco, e lode bramo
al tuo valor che onoro.
 
Al tuo valor, che onoro.
Al germano Farnace amico invito
 
Al Germano Farnace Amico invito
io porsi, e grati uffizi.
 
FIo porsi, e grati uffizj.
165
Di Stratonica al figlio or mi rivolgo
 
Di Stratonica al Figlio, or, mi rivolgo
più lieto e più sicuro. Ha già deciso
 
Più lieto, e più sicuro. Ha già deciso
di nostre guerre il fato. Io vengo…
 
Di nostre guerre il fato: Io vengo…
Sifare
 
Sif.
Hai detto
 
molto, o romano. Io troppo inteso. Il dritto
 
Hai detto molto o Romano; Io troppo inteso. Il dritto
ti salva de le genti, e tanto appena
 
Ti salva de le Genti, e tanto appena,
170
ciò, che sperar osasti,
 
Ciò che sperar osasti,
t'accordo per virtude
 
T'accordo per virtude
figlio di Mitridate. Or vanne, e fuggi
 
Figlio di Mitridate. Or vanne, e fuggi,
e temi il tuo nemico.
 
E temi il tuo nemico.
Clelia
 
Cle.
A me non lice
 
A' mè non lice
pregarti con viltade; e non in dono,
 
Pregarti con viltade; e non in dono,
175
ma per ragion, ti chieggo un giorno. Io debbo
 
Ma per ragion, ti chieggo un giorno. Io debbo
di Ciprigna su l'ara, al tuo Farnace,
 
Di Ciprigna su l'Ara, al tuo Farnace,
a la sua nova sposa, ai dèi spregiati
 
A la sua nova Sposa, ai Dei spregiati
mostrar la fé spergiura, i patti antichi
 
Mostrar la fè spergiura, i patti antichi
ed i traditi amori. Io debbo…
 
Ed i traditi amori. Io debbo…
Sifare
 
Sif.
Un giorno
 
Un giorno
180
non ti nego al partir; ché, se privato
 
Non ti nego al partir; che se privato
messagger qua ti spinge onor d'amante,
 
Messagger quà ti spinge onor d'Amante,
o vergine latina, odi, Sifare
 
O vergine Latina, odi, Sifare
in ciò non hai nemico, e sperar puoi
 
In ciò non hai nemico: E sperar puoi
che adempia, in questo giorno, i voti tuoi.
 
Che adempia, in questo giorno, i voti tuoi.
185
    Dei talami su l'ara,
 
    Dei Talami su l'Ara,
la destra, ch'è infedele,
 
La destra ch'è infedele
amor non giurerà.
 
Amor non giurerà.
    Di chi è romano amante
 
    Di chi è Romano amante
vendicherò il furore
 
Vendicherò il furore
190
d'amar greca beltà.
 
D'amar Greca beltà.
 
SCENA IV
 
SCENA IV.
Clelia.
 
Clelia.
Clelia
 
Di me son io messaggio; e del mio onore
 
DI mè son'io messaggio. E del mio onore
l'odio or cerco in vendetta, ed or l'amore.
 
L'odio or cerco in vendetta, ed or l'amore.
Tratta da stranio clima e ignote fasce,
 
FTratta da stranio Clima, e ignote fasce,
stelle! cambiai fortuna, e patria e nome,
 
Stelle? cambiai fortuna, e Patria, e nome
195
ah voi me 'l rivelate!
 
Ah voi me'l rivelate.
Sin da infantile etade, ardir, destino,
 
Sin da infantile etade, ardir, destino,
spirto di guerra, al sesso
 
Spirto di guerra, al sesso
infuse altri costumi, e duro usbergo
 
Infuse altri costumi, e duro usbergo
mi cinsi e 'l biondo crin strinsi con l'elmo,
 
Mi cinsi, e 'l biondo crin strinsi con l'elmo,
200
e tra romane squadre il sangue sparsi.
 
E trà Romane squadre il sangue sparsi;
Ben sallo il mio nemico; il sa Farnace,
 
Ben sallo il mio nemico; il sa Farnace
che ferito mi vinse, e prigioniero…
 
Che ferito mi vinse, e prigioniero…
Ma fra me, che ridico? Oggi a l'infido
 
Ma frà mè, che ridico? oggi a l'infido
rinfaccierò i miei casi, e in altri arnesi
 
Rinfaccierò i miei casi, e in altri arnesi,
205
o colla morte mia farò palesi.
 
O colla morte mia farò palesi.
Clelia
 
    O roterò la spada,
 
    O roterò la spada,
o su l'altar di rose
 
O su l'Altar di Rose,
ti rapirò lo strale,
 
Ti rapirò lo strale
o maritale Amor!
 
O' maritale Amor.
210
    Già nel piagar l'ingrato
 
    Gia nel piagar l'ingrato
nemico un giorno amato
 
Nemico un giorno amato
lo sgriderò fremendo,
 
Lo sgriderò fremendo,
o sposo traditor!
 
O Sposo Traditor.
    O roterò…
 
    O roterò…

Tempio di Venere e d'Imeneo con li simolacri d'argento su piedestalli d'oro e con geroglifici di vaga invenzione. Ara nel mezzo adornata di mirti e di rose festosamente intrecciate ed illuminata da facelle impugnate da volanti amorini.
 
SCENA V
 
SCENA V.
 
Tempio di Venere, e d'Imeneo con li simolacri d'Argento su Piedestalli d'oro, e con Geroglifici di vaga invenzione. Ara nel mezzo adornata di mirti, e di Rose festosamente intrecciate, ed illuminata da facelle impugnate da volanti Amorini.
Farnace, Ismene.
 
Farnace. Ismene.
Farnace
 
Far.
215
Ardon le fauste tede, e i numi amici
 
ARdon le fauste Tede, e i Numi amici
ci attendon su l'ara.
 
Ci attendon sù l'Ara.
(In atto di presentargli diadema reale recato da paggi sopra bacile.)
 
FPrendi da la mia destra i Regj pegni
Prendi da la mia destra i regi pegni
 
In atto di presentargli Diadema Reale reccato da Paggi sopra Bacile.
de la paterna fé. Là dagl'Elisi
 
De la Paterna fè. La da gl'Elisi
arrida Mitridate; e grato erede
 
Arrida Mitridate; E grato Erede
220
senta a sue nozze il figlio.
 
Senta à sue Nozze il Figlio.
(Ismene sta fra sé pensosa.)
 
Ismene stà frà sè pensosa.
Il Ponto aspetta, o bella, il tuo sembiante
 
Il Ponto aspetta, ò Bella, il tuo sembiante,
che gl'illustri quel soglio. Andiamo sposi
 
Che gl'illustri quel soglio. Andiamo Sposi
agl'ampi regni, e resti
 
A gl'ampj Regni, e resti
Sifare a dominar le scarse arene.
 
Sifare à dominar le scarse arene.
225
Abbraccia…
 
Abbraccia…
(In atto di stender le braccia.)
 
Ism.
Ismene
 
Attendi ormai,
Attendi ormai,
 
in atto di stender le braccia.
prence, questa mia destra? Ella fu tarda
 
Prence, questa mia destra? Ella fu tarda
al tuo gran padre, e sol promessa. Amore
 
Al tuo Gran Padre, e sol promessa. Amore
adopri meco o forza? Io già nol sento,
 
Adopri meco ò forza? Io già nol sento,
e non la temo. Avvolta
 
E non la temo. Avvolta
230
d'acerbi affanni ho l'alma, e l'alta offerta
 
D'acerbi affanni hò l'alma: E l'alta offerta
o importuna è ad Ismene o non la merta.
 
O importuna è ad Ismene, ò non la merta.
(Esce Sifare dal vestibolo del tempio, ove da un altro canto vedesi Clelia che sta osservando in disparte.)
 
Esce Sifare dal vestibolo del Tempio, ove da un'altro canto vedesi Clelia, che stà osservando in disparte.
Farnace
 
Far.
Ah dimmi qual dolor…
 
Ah dimmi qual dolor…
Ismene
 
Ism.
Non ti son nota?
 
Non ti son nota?
In Efeso son nata, e d'avi eroi
 
In Efeso son nata, e d'Avi Eroi,
e a Roma son nemica, e al padre mio
 
E à Roma son nemica, e al Padre mio,
235
cerco vendetta ed alla patria oppressa.
 
Cerco vendetta, ed alla Patria oppressa:
Non ho brando né forze, ho solo il core;
 
Non hò brando, né forze: Hò solo il core:
che a Farnace lo sposi?
 
Che a Farnace lo Sposi?
A te di Roma amico? Oh rio dolore!
 
A tè di Roma amico? oh rio dolore!
Farnace
 
Far.
Che di Roma rammenti e d'amistade?
 
Che di Roma rammenti è d'amistade?
240
E qual dolor t'ingombra? Io di mia fede
 
E qual dolor t'ingombra? Io di mia fede
qui non rispondo. I veri
 
Qui non rispondo. I veri
sensi nell'alma ascondi, e varia e incerta.
 
Sensi nell'alma ascondi: E varia, e incerta.
 
 
SCENA VI
 
FSCENA VI.
Farnace, Ismene, Sifare, poi Clelia.
 
Farnace. Ismene. Sifare. poi Clelia.
Sifare
 
Sif.
Se incerta è la reina altri pensieri
 
SE incerta è la Reina; Altri pensieri
convengono a Farnace.
 
Convengono a Farnace.
Farnace
 
Far.
 
È per lui forse,
 
E per lui forse,
245
Ismene, il tuo cordoglio? È dunque questo,
 
Ismene, il tuo cordoglio? E dunque questo,
Sifare, il gran disegno? E dal tuo Colco…
 
Sifare, il gran dissegno? E dal tuo Colco
Ismene
 
Ism.
Ei vien de l'Asia a far vendetta.
 
Ei vien de l'Asia à far vendetta.
Sifare
 
Sif.
Io vengo
 
Io vengo
figlio di Mitridate ombra insepolta
 
Figlio di Mitridate ombra insepolta,
e invendicata. Io vengo
 
E invendicata. Io vengo
250
a consigliar la comun gloria. È tempo
 
A consigliar la comun gloria. E tempo
di sdegno, e non d'amori;
 
Di sdegno, e non d'amori;
(S'accosta Clelia.)
 
s'accosta Clelia.
di guerreggiar col Lazio…
 
Di guerreggiar col Lazio…
Ismene
 
Ism.
E non dei cori.
 
E non dei cori.
Farnace
 
Far.
Egl'è del tuo forse l'eroe?
 
Egl'è del tuo forse l'Eroe?
Sifare
 
Sif.
Se 'l sono!
 
Se 'l sono,
Ad altra sorte i dolci affetti io serbo.
 
Ad altra sorte i dolci affetti io serbo.
Farnace
 
Far.
255
(Prende risolutamente per mano Ismene per condurla a l'ara nuzziale.)
 
Ed io gl'adempio. Ai numi
Ed io gl'adempio. Ai numi
 
Prende rissolutamente per mano Ismene per condurla à l'Ara Nuzziale.
t'accosta; e questa destra…
 
T'accosta; E questa destra?…
Ismene
 
Ism.
Oh ciel! Presumi…
 
O Ciel! Presumi…
(Scuotendosi.)
 
scuotendosi.
 
Sifare
 
Sif.
(In atto di metter mano su la spada.)
 
in atto di metter mano sù la spada.
Degenere ed audace…
 
Degenere ed audace…
Clelia
 
Cle.
Ingrato, infido…
 
Ingrato, Infido…
(Avventandosi con la spada contro Farnace.)
 
avventandosi con la spada contro Farnace.
Io vendico Sifare, Ismene e Roma.
 
Io vendico Sifare, Ismene, e Roma.
(Ismene si sbraccia da Farnace.)
 
Ismene si sbraccia da Farnace.
Ismene, Sifare
 
Ism./Sif. à 2
Ah vil nemico…
 
Ah vil nemico…
 
(Sifare tolge colla spada il colpo di Clelia.)
 
Sifare tolge colla spada il colpo di Clelia.
Farnace
 
Far.
Morte
 
Morte
260
dal mio rival costui non merta.
 
Dal mio Rival costui non merta
(Farnace copre Clelia con le medesme.)
 
(Farnace copre Clelia con le medeme.)
Ismene, Sifare
 
FIsm./Sif. à 2
Oh sorte!
 
O' sorte:
Sifare
 
Sif.
S'abbassin l'armi e si traffigga.
 
S'abbassin l'armi, e si traffigga
(Le guardie muovono l'armi.)
 
(Le Guardie muovono l'armi.)
Clelia
 
Cle.
Reo
 
Reo
nel punir chi è spergiuro io già non sono;
 
Nel punir chi è spergiuro io già non sono:
pur gitto il brando e vo tra l'armi.
 
Pur gitto il Brando, e vò trà l'armi.
(Mette la spada a terra e va tra le guardie.)
 
(Mette la spada a Terra e và trà le Guardie.)
Sifare
 
Sif.
Avvinto
 
Avvinto
braccio romano, or or, sia di catene.
 
Braccio Romano, or or, sia di catene.
265
Ch'è indegno a vendicar Sifare…
 
Ch'è indegno à vendicar Sifare…
Ismene
 
Ism.
E Ismene.
 
E Ismene.
(Guardie pongono le catene al braccio di Clelia.)
 
(Guardie pongono le catene al braccio di Clelia.)
Farnace
 
Far.
Dai lacci io scioglierò.
 
Dai lacci io scioglierò.
Sifare
 
Sif.
(In atto d'impedire le guardie.)
 
Virtù s'adopri
Virtù s'adopri
 
In atto d'impedire le Guardie.
anche fra i sdegni; il piede
 
Anche frà i sdegni; il piede
egl'abbia sciolto ai passi entro la reggia.
 
Egl'abbia sciolto ai passi entro la Reggia:
Farnace
 
Far.
Vo' che a lui libertà…
 
Vò che à lui libertà…
Clelia
 
Cle.
270
Clelia ti sembro (e dessa io sono)
 
Clelia ti sembro. (e d'essa io sono)
in Lepido, o malvagio? Ella non chiede
 
In Lepido, ò Malvagio? Ella non chiede
da te la libertà: vuol la tua fede.
 
Da te la libertà; vuol la tua fede.
Clelia
 
    Sai che tra squadre esangue,
 
    Sai che trà squadre esangue,
pietà de l'empio sangue,
 
Pietà del'empio sangue,
275
col pianto un dì mostrò.
 
Col pianto un dì mostrò.
    Sai che a l'ingrata fede,
 
    Sai che à l'ingrata fede,
sciolto da' lacci il piede,
 
Sciolto da lacci il piede,
la pace ella donò.
 
La pace ella donò.
    Sai…
 
    Sai…
SCENA VII
 
SCENA VII.
Farnace, Ismene, Sifare, poi Arbate.
 
Farnace. Ismene. Sifare. poi Arbate.
Sifare
 
Sif.
280
Odi, Farnace, il ragionar superbo
 
ODi, Farnace, il ragionar superbo
de l'amico romano?
 
De l'amico Romano?
Ismene
 
Ism.
Udisti i patti
 
Udisti i patti
d'amor che violasti?
 
FD'amor, che violasti?
Farnace
 
Far.
In vostro danno
 
In vostro danno
io serberò patti di guerra…
 
Io serberò patti di guerra…
Arbate
 
Arb.
Il cielo
 
Il Cielo,
è già di vele ingombro, e 'l mar d'abeti:
 
E già di vele ingombro, e 'l mar d'Abeti:
285
principi, qual furor? E fasto il grido
 
Principi, qual furor? E fasto il grido.
reca di sé novelle; e invitto e vivo
 
Reca di se novellle; e invitto, e vivo
al lido è Mitridate.
 
Al Lido è Mitridate.
Farnace Sifare
 
Far. Sif.
Il padre?
 
Il Padre?
Ismene
 
Ism.
Oh numi!
 
O numi
Mitridate?
 
Mitridate?
Arbate
 
Arb.
Foriero
 
Foriero
ne fu rapido legno. Armate squadre
 
Ne fù rapido legno. Armate squadre
290
di Parti egli conduce; e seco approda
 
Di Parti egli conduce; E seco approda
vedova al letto, e di quei regni erede
 
Vedova al Letto, e di quei Regni Erede
la giovinetta Irene…
 
La giovinetta Irene…
Ismene
 
Ism.
Oh nuova sposa
 
Oh, nuova Sposa
venisse ella al mio sposo?
 
Venisse ella al mio sposo?
Arbate
 
Arb.
A che si bada,
 
A che si bada;
egregi figli, a sì gran padre? È tempo
 
Egregi Figli à sì Gran Padre? E tempo
295
depor le gare, e pronti al lido…
 
Depor le gare, e pronti al Lido…
Farnace
 
Far.
(Oh fato!
 
(O Fato
Ritorna il padre, e la mia vita e amore
 
Ritorna il Padre, e la mia vita, e amore
sono in periglio.)
 
Sono in periglio)
Sifare
 
Sif.
(Ove trascorre il core!)
 
(Ove trascorre il core!)
Arbate
 
Arb.
E tu sospiri al gran ritorno? Accorri:
 
E tù sospiri al gran ritorno? Accorri:
accogli nel monarca e sposo e amante.
 
Accogli nel Monrca e Sposo, e Amante.
Farnace
 
Far.
300
(È Clelia avvinta; e qui verran sdegnate,
 
(E Clelia avvinta; E qui verran sdegante,
o tarde o in onta mia, l'armi romane,
 
O tarde, ò in onta mia, l'Armi Romane,
che pur attendo.)
 
Che pur attendo)
Sifare
 
Sif.
(Incerti
 
(Incerti
consigli di quest'alma, io non v'intendo.)
 
Consigli di quest'alma, io non v'intendo)
Arbate
 
Arb.
Tu, fra poco reina, ancor non scuoti
 
Tù fra poco Reina, ancor non scuoti
305
la pigra doglia? Accorri.
 
La pigra doglia? Accorri.
 
(Sifare, Farnace si stringono insieme in atto d'abboccarsi.)
 
Sifare, Farnace si stringono insieme in atto d'abboccarsi.
Ismene
 
Ism.
Qual rieda Mitridate, o amante o sposo,
 
Qual rieda Mitridate, o Amante, ò Sposo,
me ritrova infelice. Il tristo viso
 
Me ritrova infelice. Il tristo viso,
fia che a' suoi primi sguardi io meglio asconda.
 
Fia che à suoi primi sguardi io meglio asconda.
Nel ritorno fatale
 
Nel ritorno fatale
310
te vendica, Farnace, il mio dolore.
 
Te vendica, Farnace, il mio dolore:
Ohimè, Sifare, ascolta,
 
Oimè, Sifare, ascolta,
ti parla, e ben l'intende, il mio rossore.
 
Ti parla; e ben l'intende, il mio rossore.
Ismene
 
    Tace il labro, e sospirando
 
F    Tace il labro; E sospirando
al dolor, che la tormenta,
 
Al dolor che la tormenta,
315
l'alma implora e par si penta,
 
L'alma implora, e par si penta,
col tacer, tarda pietà.
 
Col tacer, tarda pietà.
    Più non osa la costanza
 
    Più non osa la costanza
adular certa speranza
 
Adular certa speranza
che rassembra infedeltà.
 
Che rassembra infedeltà.
320
    Tace…
 
    Tace…
 
 
SCENA VIII
 
SCENA VIII.
Farnace, Sifare, Arbate.
 
Farnace. Sifare. Arbate.
Arbate
 
Arb.
Precorro, e al regio legno
 
PRecorro: E al Regio Legno
stendo la destra al gran monarca. Intanto
 
Stendo la destra al Gran Monarca. Intanto
tra 'l popolo e tra i viva,
 
Tra 'l Popolo, e trà i Viva,
venite, o prenci, ad onorar la riva.
 
Venite, ò Prenci ad onorar la Riva
(Parte.)
 
(parte.)
Sifare
 
Sif.
325
Non più, germano, il padre
 
Non più, Germano, Il Padre
abbiam presente.
 
Abbiam presente.
Farnace
 
Far.
Ei torna,
 
Ei torna,
e vinto, e più sdegnoso e più feroce:
 
E vinto, e più sdegnoso, e più feroce:
dobbiam temerlo.
 
Dobbiam temerlo.
Sifare
 
Sif.
Amanti
 
Amanti
siamo ingiusti, e rivali al padre, a noi.
 
Siamo ingiusti, e Rivali al Padre, A noi.
Farnace
 
Far.
330
Che farem mai? Geloso
 
Che farem mai? Geloso
egl'è, quanto crudele.
 
Egl'è quanto crudele.
Sifare
 
Sif.
A Ismene amata
 
A Ismene amata
costerà troppo il nostro amor.
 
Costerà troppo il nostro amor.
Farnace
 
Far.
Peggiore,
 
Peggiore,
perché più caro a lei, fia la tua sorte,
 
Perche più caro à lei, fia la tua sorte;
se comune il periglio.
 
Se comune il periglio.
È in tuo favore
 
E in tuo favore
335
la plebe e la milizia; e pronte al mio
 
La Plebe, e la Milizia; E pronte al mio
avrò ben altre spade: i forti muri
 
Avrò ben altre spade: I forti Muri
sian chiusi al padre; e ai figli
 
Sian chiusi al Padre; E ai Figli,
o giuste dia le leggi o le riceva.
 
O giuste dia le leggi, ò le riceva.
Sifare
 
Sif.
Conosco il mio delitto; e noto è il padre.
 
Conosco il mio delitto; E noto è il Padre.
340
Di Stratonica nato, io gli son figlio
 
Di Stratonica nato, Io gli son Figlio
di te men innocente:
 
FDi te men' innocente:
pur malgrado a la doglia, e ad altro affetto,
 
Pur mal grado à la doglia, e ad altro affetto,
da natura e virtude,
 
Da natura, e virtude
e a temerlo e ad amarlo io son costretto.
 
E a temerlo, e ad amarlo io son costretto.
Farnace
 
[Far.]
345
Siam figli, e ancor fratelli,
 
Siam Figli, e ancor Fratelli,
e se siamo rivali, ah siamlo, almeno,
 
E se siamo Rivali, Ah siamlo, almeno,
segreti, e non nemici. I nostri sdegni
 
Segreti, e non nemici. I nostri sdegni
non ci accusinio al padre: egli è pur troppo
 
Non ci accusinio al Padre: Egli è pur troppo
sagace, e al finger pronto…
 
Sagace, e al finger pronto…
Sifare
 
Sif.
Util consiglio!
 
Util consiglio!
(S'abbracciano.)
 
350
T'abbraccio; e in petto io serbo
 
T'abbraccio; e in petto io serbo s'abbracciano
colla fraterna fé dover di figlio.
 
Colla fraterna fè, dover di Figlio.
 
SCENA IX
 
SCENA IX.
Farnace.
 
Farnace.
Farnace
 
Clelia, Ismene, german, padre, Romani,
 
CLelia, Ismene, German, Padre, Romani,
già sento ad agitarmi il dubio core
 
Già sento ad' agitarmi il dubio core
gelosia, fede, amor, onta e furore.
 
Gelosia, Fede, Amor, Onta, e furore.
Farnace
 
355
    Furie, che m'agitate,
 
    Furie che m'agitate,
l'orror da me sgombrate,
 
L'orror da me sgombrate,
sin che consiglio apprenda
 
Sin che consiglio apprenda
da sdegno e da dolor.
 
Da sdegno, e da dolor.
    Son figlio o son rivale,
 
    Son Figlio, ò son Rivale,
360
son grato o son ribelle,
 
Son grato, ò son Ribelle,
dite, nemiche stelle?
 
Dite; nemiche Stelle?
Ah torna in sen l'orror.
 
Ah torna in sen l'orror.
    Furie…
 
    Furie…
 

Porto di mare, che si va ristringendo in semicerchio al lido, d'onde sporgesi lungo molo da faro da torre scoperta in iscorcio. Due squadre di vasselli ancorate in siti opposti del canale. Dal lontano squadra di vasselli in atto di mainar le vele, da uno de' quali scendono Mitridate ed Irene serviti da Arbate in palischermo, che viene remigando alla riva. Da uno de' lati mura della piazza con porta a rivellino, da l'altro fila d'alberi, tra' quali sono distesi padiglione reale con seggi ed altre tende inferiori. Sul lido machine murali; sbarco di milizie; Farnace e Sifare da la porta de la piazza con seguito numeroso.
 
SCENA X
 
SCENA X.
 
Porto di Mare, che si và ristringendo in semicerchio al Lido, d'onde sporgesi lungo Molo da Faro daFTorre scoperta in Iscorcio.&#160:Due squadre di Vasselli ancorate in siti opposti del Canale. Dal lontano, squadra di Vasselli in atto di mainar le vele; da uno de quali scendono Mitridate, ed Irene serviti da Arbate in Palischermo, che viene remigando alla Riva. Da uno de lati, Mura della Piazza con Porta à Rivellino: Da l'altro, fila d'Alberi, trà quali sono distesi Padiglione Reale con seggi, ed altre Tende inferiori. Sul Lido Machine Murali: Sbarco di Milizie. Farnace, e Sifare da la Porta de la Piazza con seguito numeroso.
Sinfonia strepitosa
 
Sinfonia strepitosa
Mitridate, Irene, Arbate, Sifare, Farnace.
 
Mitridate. Irene. Arbate. Sifare. Farnace.
Mitridate
 
Mitri.
    Aure amate, del bel labro
 
    AUre amate, del bel labro
365
riedo i fiati a respirar.
 
Riedo i fiati à respirar
Irene
 
Ire.
    Da voi bramo, aurette alate,
 
    Da voi bramo aurette alate
che a me voli in sen l'amor.
 
Che à me voli in sen l'amor.
Mitridate
 
Mitri.
Per poco v'arrestate,
 
Per poco v'arrestate
spirti di guerra. Amore
 
Spirti di guerra. Amore
370
prema con noi l'arene,
 
Prema con noi l'Arene
ei scenda al fianco… Ah qui non scorgo Ismene.
 
Ei scenda al fianco… Ah, qui non scorgo Ismene.
Irene
 
Ire.
Vedi i prenci tuoi figli. Io gli ravviso
 
Vedi i Prenci tuoi Figli: Io gli ravviso
a l'auree vesti e a lo splendor del viso.
 
A l'auree vesti, e à lo splendor del viso.
 
Sifare, Farnace
 
Sif./Far. à 2.
Invitto padre, a la tua regia destra
 
Invitto Padre à la tua Regia destra
Sifare
 
Sif.
375
e Sifare
 
E Sifare.
Farnace
 
Far.
e Farnace
 
E Farnace
(S'inchinano al bacio della mano.)
 
S'inchinano al bacio della mano.
Sifare
 
Sif.
baci imprime di figlio
 
Baci imprime di Figlio.
Farnace
 
Far.
e di vassallo.
 
E di Vassallo
Irene
 
Ire.
(Mio cor, par che ti sembri
 
(Mio cor, par che ti sembri
più amabile Sifare, e vago ai rai.)
 
Più amabile Sifare, e vago ai rai.)
(Guardando l'uno e l'altro.)
 
Fguardando l'uno, e l'altro.
Farnace, Sifare
 
Far./Sif. à 2.
Reina illustre,
 
Reina illustre.
Sifare
 
Sif.
al tuo felice guardo
 
Al tuo felice guardo
380
ride de l'Asia
 
Ride de l'Asia.
Farnace
 
Far.
e de' suoi regi il fato.
 
E de suoi Regi il Fato.
Irene
 
Ire.
Al vostro brando ed alla destra forte,
 
Al vostro brando, ed alla destra forte,
la reina de' Parti
 
La Reina de Parti
legherà amica fede e miglior sorte.
 
Legherà amica fede, e miglior sorte.
(Sbarcano milizie, le quali vengono regolarmente disposte da Arbate; e frattanto li personaggi s'accostano al padiglione.)
 
Sbarcano milizie, le quali vengono regolarmente disposte da Arbate: e frattanto li Personaggi s'accostano al Padiglione.
Mitridate
 
Mitri.
Miei figli, a questi lidi,
 
Miei Figli: A questi Lidi,
385
nel gran d'uopo de l'Asia,
 
Nel gran d'uopo de l'Asia,
lungi da Colco e Ponto,
 
Lungi da Colco, e Ponto,
che al tuo valor commisi e a la tua fede,
 
Che al tuo valor commisi,e à la tua fede
(Verso l'uno e l'altro.)
 
Verso l'uno, e l'altro.
condur non vi dovea ragion di figli
 
Condur non vi dovea ragion di Figli.
o prudenza di guerra.
 
O prudenza di guerra.
Sifare
 
Sif.
390
De' tuoi casi, signor, l'incerta fama…
 
De tuoi casi, Signor, l'incerta fama…
Farnace
 
Far.
E il romor di morte…
 
E il romor di morte…
Mitridate
 
Mitri.
Già vi credo innocenti. A voi qui sono
 
Già vi credo innocenti: A voi qui sono
men giudice che padre, e ai fausti numi
 
Men Giudice che Padre: E a i fausti Numi
rendo mercé, che qui vi scorgo e abbraccio.
 
Rendo mercè, che quì vi scorgo, e abbraccio.
(Abbracciandogli.)
 
abbracciandogli.
395
In mezzo a le sconfitte il tuo nemico
 
In mezzo à le sconfitte, il tuo nemico,
non è ancor vinto, o Roma. I Sciti, i Parti,
 
Non è ancor vinto, ò Roma. I Sciti, i Parti,
e l'amica reina e i forti figli
 
E l'amica Reina, e i forti Figli
son pegni a miglior fato. Ai regi tetti,
 
Son pegni à miglior fato. Ai regj Tetti,
e ai geni sacri ella si scorga. Intanto
 
E ai Genj Sacri ella si scorga: Intanto,
400
qui riveggo le squadre; e Mitridate
 
Quì riveggo le squadre; E Mitridate
v'additerà fra poco,
 
V'additerà frà poco,
in vendetta del regno,
 
In vendetta del Regno,
de la sua nuova gloria il gran disegno.
 
De la sua nuova gloria il gran disegno.
(Le milizie sbarcate, battendo l'armi e le bandiere, entrano militarmente nella porta della piazza.)
 
Le Milizie sbarcate, battendo l'armi, e le Bandiere entrano militarmente nella Porta della Piazza.
Irene
 
FIre.
Sire, a la bella Ismene
 
Sire, a la bella Ismene
405
io recherò primiera
 
Io recherò primiera
gl'annunci del tuo cor.
 
Gl'annuncj del tuo cor.
Farnace, Sifare
 
Far./Sif.
(Alma infelice!)
 
(Alma infelice)
Irene
 
Ire.
    Vaghi sguardi, che brillate,
 
    Vaghi sguardi, che brillate
(Verso Sifare.)
 
verso Sifare.
quel splendor, che voi spandete,
 
Quel splendor, che voi spandete,
par che sia l'astro d'amor.
 
Par che sia l'Astro d'amor.
410
    Foschi rai, che non ridete,
 
    Foschi rai, che non ridete,
(Verso Farnace.)
 
verso Farnace.
quella doglia, che mostrate,
 
Quella doglia, che mostrate,
par che sia l'ombra del cor.
 
Par che sia l'ombra del cor.
    Vaghi…
 
    Vaghi…
 
SCENA XI
 
SCENA XI.
Mitridate, Arbate.
 
Mitridate. Arbate.
Mitridate
 
Mitr.
Dopo mille vittorie, oh ciel, tu vedi,
 
DOpo mille vittorie, ò Ciel tu vedi,
415
Arbate, il tuo monarca
 
Arbate, il tuo Monarca,
e sconfitto e fugace. Inerme, ignoto,
 
E sconfitto, e fugace. Inerme, ignoto,
e da Fasi e dal Caucaso gelato,
 
E da Fasi, edal Caucaso gelato,
raccolsi su l'Eusino i sparsi abeti
 
Raccolsi sù l'Eusino i sparsi Abeti,
e questi fidi armati; e meco Irene
 
E questi fidi Armati; E meco Irene
420
qua reca ad un dei figli
 
Quà reca ad un dei Figli
gl'amici scettri in dote; or tu mi vedi
 
Gl'amici scettri in Dote; or tu mi vedi,
e infelice ed amante. Ismene ingrata
 
E infelice ed amante: Ismene ingrata
s'asconde a Mitridate?
 
S'asconde à Mitridate?
Arbate
 
Arb.
Ismene, o sire,
 
Ismene, ò Sire,
t'asconde il suo dolor.
 
T'asconde il suo dolor:
Mitridate
 
Mitr.
Ah tu mi vedi
 
Ah tu mi vedi
425
fra due figli ribelli, e non due eredi.
 
Frà due Figli ribelli, e non due Eredi.
A lor, che lo vietai, dimmi, hai conteso
 
A lor, che lo vietai, dimmi, hai conteso
questo sogiorno? Ai doni offerto? o reso?
 
Questo sogiorno? Ai doni offerto? ò reso?
Arbate
 
Arb.
Da quelle armate prore
 
Da quelle armate prore,
e minacciò Farnace e scosse i muri
 
FE minacciò Farnace, e scosse i Muri
430
colle robuste travi; e qui le scorgi:
 
Colle robuste Travi; e quì le scorgi:
del tuo destin cessi a la fama, allora
 
Del tuo destin cessi à la fama: Allora
fu accolto il buon Sifare.
 
Fù accolto il buon Sifare:
Mitridate
 
Mitr.
È questi il figlio
 
E questi il Figlio
degenere a la madre, e a me più fido;
 
Degenere a la Madre, e à mè più fido;
e ben so che Farnace,
 
E ben sò che Farnace,
435
su l'Eufrate pugnado e vinto in guerra,
 
Sù l'Eufrate pugnado, e vinto in guerra
al suo nemico e vincitor romano
 
Al suo nemico e vincitor Romano,
e libertade ed il favor già chiese;
 
E libertade, ed il favor già chiese:
ben so… Ma, dimmi, Arbate,
 
Ben sò… Mà, dimmi, Arbate,
a qual di lor fu più cortese Ismene;
 
A qual di lor fù più cortese Ismene;
440
a chi, dimmi, è più cara?
 
A chi, dimmi, è più cara?
Che udisti e che vedesti?
 
Che udisti, e che vedesti?
Arbate
 
Arb.
Odi: ed amori
 
Odj, ed amori,
e strani casi io qui non narro.
 
E strani casi io quì non narro:
Mitridate
 
Mitr.
Intendo
 
Intendo
i tuoi silenzi. O sdegno,
 
I tuoi silenzj: O sdegno,
(Alzandosi dal seggio.)
 
alzandosi dal seggio.
virtù t'affreni, e del mio amor l'ingegno.
 
Virtù t'affreni, e del mio amor l'ingegno.
Mitridate
 
445
    Sdegno e guerra entrambi in petto,
 
    Sdegno, e guerra entrambi in petto,
ma cambiando il fiero aspetto,
 
Mà cambiando il fiero aspetto,
le sembianze impresti amor.
 
Le sembianze impresti amor.
    Chiusa in seno arda la face,
 
    Chiusa in seno arda la face,
fremer d'onta, e mostra pace
 
Fremer d'onta, e mostra pace
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arte sia d'alto furor.
 
Aret sia d'alto furor.
    Sdegno…
 
    Sdegno…