Kritische Edition der Libretto-Vorlage Turin 1767       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Turin 1767 
SCENA V
 
FSCENA V.
Sifare con seguito di soldati, e detta.
 
Sifare con seguito di soldati, e detta.
Sifare
 
Sif.
Che fai, regina?
 
CHe fai, Regina?
Aspasia
 
Asp.
Ah sei pur salvo?
 
Ah, sei pur salvo?
Sifare
 
Sif.
(Gli toglie di mano la tazza e la getta per terra.)
 
Ismene
 
Ismene gli toglie di mano la tazza, e la getta per terra.
franse a tempo i miei ceppi. Al suol si spanda
 
Franse a tempo i miei ceppi. Al suol si spanda
la bevanda letal.
 
La bevanda letal.
Aspasia
 
Asp.
Non vedi, incauto,
 
Non vedi, incauto,
che più lungo il penar forse mi rendi
 
Che più lungo il penar forse mi rendi,
1105
e nuovamente il genitore offendi?
 
E nuovamente il genitore offendi?
Sifare
 
Sif.
Serbisi Aspasia in vita, e poi del resto
 
Serbisi Aspasia in vita, e poi del resto
abbian cura gli dèi. Per tua custodia,
 
Abbian cura gli Dei. Per tua custodia,
finché dura la pugna,
 
Finchè dura la pugna,
vengano quegli armati;
 
Vengano quegli armati;
alle tue stanze
 
alle tue stanze
1110
sollecita ritorna. Ivi, se tanto
 
Sollecita ritorna. Ivi, se tanto
merito d'ottener, attendi in pace
 
Merito d'ottener, attendi in pace,
che della nostra sorte
 
Che della nostra sorte
decidano altri casi.
 
Decidano altri casi.
Aspasia
 
Asp.
E mi lasci così?
 
E mi lasci così?
Sifare
 
Sif.
Dover più sacro
 
Dover più sacro
1115
da te lontano, o cara,
 
Da te lontano, o cara,
il tuo Sifare or chiama.
 
Il tuo Sifare or chiama.
Ove più serve
 
Ove più serve
la mischia io volo.
 
La mischia io volo.
A Mitridate accanto,
 
A Mitridate accanto
là roterò la spada
 
Là roterò la spada,
e dal suo petto
 
e dal suo petto
svierò le ferite.
 
Svierò le ferite.
Ei, benché ingiusto,
 
Ei benchè ingiusto,
1120
ahi, pur m'è padre! E, se nol salvo ancora,
 
Ahi, pur m'è padre! e se nol salvo ancora,
tutto ho perduto ed ho la vita a sdegno.
 
FTutto ho perduto, ed ho la vita a sdegno.
Aspasia
 
Asp.
Oh di padre miglior figlio ben degno!
 
Oh di padre miglior figlio ben degno!
    Secondi il ciel pietoso
 
    Secondi il Ciel pietoso
sì generoso ardore,
 
Sì generoso ardore,
1125
ma ti sovvenga Amore
 
Ma ti sovvenga Amore,
ch'io vivo, o caro, in te.
 
Ch'io vivo, o caro, in te.
    Nel cimentar te stesso
 
    Nel cimentar te stesso
ti stia nell'alma impresso
 
Ti stia nell'alma impresso
quanto tu devi al padre
 
Quanto tu devi al padre,
1130
e quanto devi a me.
 
E quanto devi a me.
(Parte seguita da' soldati suddetti.)
 
parte seguita da' soldati suddetti.
SCENA VI
 
SCENA VI.
Sifare.
 
Sifare.
Che mi val questa vita
 
CHe mi val questa vita,
in cui goder non spero
 
In cui goder non spero
un momento di bene, in cui degg'io
 
Un momento di bene, in cui degg'io
in eterno contrasto
 
In eterno contrasto
1135
fra l'amore ondeggiar e 'l dover mio?
 
Fra l'amore ondeggiar, e 'l dover mio?
Se ancor me la togliete,
 
Se ancor me la togliete,
io vi son grato, o dèi. Troppo compensa
 
Io vi son grato, o Dei. Troppo compensa
quei dì ch'io perdo il vanto
 
Quei dì, ch'io perdo, il vanto
di morire innocente, e chi in sembianza
 
Di morire innocente, e chi in sembianza
1140
può chiuderli d'eroe visse abbastanza.
 
Può chiudergli d'Eroe visse abbastanza.
    Se 'l rigor d'ingrata sorte
 
    Se 'l rigor d'ingrata sorte
rende incerta la mia fede,
 
Rende incerta la mia fede,
ah palesi almen la morte
 
Ah palesi almen la morte
di quest'alma il bel candor.
 
Di quest'alma il bel candor.
1145
    D'una vita io son già stanco
 
    D'una vita io son già stanco,
che m'espone al mondo in faccia
 
FChe m'espone al mondo in faccia
a dover l'indegna taccia
 
A dover l'indegna taccia
tollerar di traditor.
 
Tollerar di traditor.
(Si ritira.)
 
Si ritira.

Interno di torre corrispondente alle mura di Ninfea.
 
SCENA VII
 
SCENA VII.
 
Interno di Torre corrispondente alle mura di Ninfea.
Farnace incatenato e sedente sopra un sasso.
 
Farnace incatenato, e sedente sopra un sasso.
Farnace
 
Far.
Sorte crudel, stelle inimiche, i frutti
 
SOrte crudel, stelle inimiche, i frutti
1150
son questi che raccolgo
 
Son questi, che raccolgo
da sì belle speranze?
 
Da sì belle speranze?
Io nobil germe
 
Io nobil germe
di regio augusto tralce,
 
Di regio augusto tralce,
io di più regni
 
io di più regni
primogenito erede
 
Primogenito erede
siedo ad un sasso e invece
 
Siedo ad un sasso, e in vece
1155
di calcar soglio ho la catena al piede?
 
Di calcar soglio ho la catena al piede?
Spiriti di Farnace,
 
Spiriti di Farnace,
ove siete? Che fate? Ah ch'io vi sento
 
Ove siete? Che fate? Ah, ch'io vi sento
fremere in questo sen di rabbia e d'ira,
 
Fremere in questo sen di rabbia, e d'ira,
e il cor feroce alla vendetta aspira.
 
E il cor feroce alla vendetta aspira.
1160
Ma qual vendetta? Quella
 
Ma qual vendetta? Quella,
che a me Roma promise? Eh che l'ingrata
 
Che a me Roma promise? Eh che l'ingrata
forse abusar pretese
 
FForse abusar pretese
di mia credulità. Finché potei
 
Di mia credulità. Finchè potei
giovare a' suoi disegni
 
Giovare a' suoi disegni
1165
m'adulò scaltramente: or, che non serbo
 
M'adulò scaltramente: or che non serbo
l'ombra nemmen di quel che fui, mi lascia
 
L'ombra nemmen di quel che fui, mi lascia
vilmente in abbandono…
 
Vilmente in abbandono…
(Vedesi aprire nel muro una gran breccia, per cui entra Marzio seguito da' suoi soldati.)
 
Oh ciel, qual odo
 
Oh Ciel, qual odo
 
Vedesi aprire nel muro una gran breccia, per cui entra Marzio seguito da' suoi soldati.
strepito d'armi!… A replicati colpi
 
Strepito d'armi!… A replicati colpi
qual forza esterna i muri
 
Qual forza esterna i muri
1170
percosse ed or li atterra! È sogno il mio,
 
Percosse, ed or gli atterra! E' sogno il mio,
o vegliando vaneggio?
 
O vegliando vaneggio?
Che più temer, che più sperar degg'io?
 
Che più temer, che più sperar degg'io?
SCENA VIII
 
SCENA VIII.
Marzio con seguito di Romani, e detto.
 
Marzio con seguito di Romani, e detto.
Marzio
 
Mar.
Teco i patti, o Farnace,
 
TEco i patti, o Farnace,
serba la fé romana.
 
Serba la fè Romana.
Io gli giurai
 
Io gli giurai,
1175
e gli adempio or così. Cadano a terra
 
E gli adempio or così. Cadano a terra
gl'indegni lacci, e t'armi
 
Gl'indegni lacci, e t'armi
ferro vendicator la nobil destra.
 
Ferro vendicator la nobil destra.
(Viene sciolto Farnace, e un romano gli porge l'armi.)
 
Viene sciolto Farnace, e un Romano gli porge l'armi.
Farnace
 
FFar.
Ah Marzio, amico, invano
 
Ah Marzio, amico, invano
io dunque non sperai…
 
Io dunque non sperai…
Marzio
 
Mar.
Dal campo, in cui
 
Dal campo, in cui
1180
del tuo periglio, o prence,
 
Del tuo periglio, o Prence,
fui spettator, uscito appena un legno
 
Fui spettator, uscito appena un legno
trovo al lido e v'ascendo. Arride il vento
 
Trovo al lido, e v'ascendo. Arride il vento
alle mie brame impazienti,
 
Alle mie brame impazienti,
e in breve
 
e in breve
fra le navi di Roma
 
Fra le navi di Roma
1185
giungo inatteso.
 
Giungo inatteso.
Al duce
 
Al Duce
prima dell'armi, indi a' soldati io narro
 
Prima dell'armi, indi a' soldati io narro
il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme
 
Il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme
quel popolo d'eroi, chiede vendetta,
 
Quel popolo d'Eroi, chiede vendetta,
e nel chiederla all'aure
 
E nel chiederla all'aure
1190
dispiega i lin, l'ancore scioglie e vola
 
Dispiega i lin, l'ancore scioglie, e vola
ver Ninfea furibondo. Invan contrasta
 
Ver Ninfea furibondo. Invan contrasta
allo sbarco improvviso
 
Allo sbarco improvviso
d'asiatici guerrieri
 
D'Asiatici guerrieri
disordinata turba,
 
Disordinata turba,
e sotto il ferro
 
e sotto il ferro
1195
o cade oppressa o cerca
 
O cade oppressa, o cerca
nella città lo scampo. Ai vincitori
 
Nella Città lo scampo. Ai vincitori
cresce l'ardir l'evento,
 
Cresce l'ardir l'evento,
come ai vinti il timor,
 
Come ai vinti il timor,
e il primo io sono
 
e il primo io sono
la nota torre ad assalir. Fugati
 
La nota torre ad assalir. Fugati
1200
son dai merli i custodi,
 
Son dai merli i custodi,
e al grave urtar delle ferrate travi
 
E al grave urtar delle ferrate travi
crolla il muro, si fende, e un varco alfine
 
Crolla il muro, si fende, e un varco al fine
m'apron libero a te quelle rovine.
 
M'apron libero a te quelle rovine.
Farnace
 
Far.
Oh sempre in ogn'impresa
 
Oh sempre in ogn'impresa
1205
fortunato ed invitto
 
FFortunato, ed invitto
genio roman! Ma il padre?
 
Genio Roman! Ma il padre?
Marzio
 
Mar.
O estinto o vivo
 
O estinto, o vivo
sarà dall'armi nostre
 
Sarà dall'armi nostre
il più illustre trofeo.
 
Il più illustre trofeo.
Se ancor non cadde,
 
Se ancor non cadde,
a momenti ei cadrà.
 
A momenti ei cadrà.
De' tuoi seguaci
 
De' tuoi seguaci
1210
lo stuol disperso intanto
 
Lo stuol disperso intanto
salvo ti vegga e t'accompagni al trono
 
Salvo ti vegga, e t'accompagni al trono,
di cui Roma al suo amico oggi fa dono.
 
Di cui Roma al suo amico oggi fa dono.
    Se di regnar sei vago,
 
    Se di regnar sei vago,
già pago è il tuo desio,
 
Già pago è il tuo desío,
1215
e se vendetta vuoi
 
E se vendetta vuoi
di tutti i torti tuoi,
 
Di tutti i torti tuoi,
da te dipenderà.
 
Da te dipenderà.
    Di chi ti volle oppresso
 
    Di chi ti volle oppresso
già la superbia è doma,
 
Già la superbia è doma,
1220
mercé il valor di Roma,
 
Mercè il valor di Roma,
mercé quel fatto istesso
 
Mercè quel fatto istesso,
che ognor ti seguirà.
 
Che ognor ti seguirà.
(Parte col suo seguito.)
 
Parte col suo seguito.
SCENA IX
 
SCENA IX.
Farnace.
 
Farnace.
Vadasi…
 
Vadasi…
Oh ciel, ma dove
 
Oh Ciel, ma dove
spingo l'ardito piè!
 
Spingo l'ardito piè!
Mi porge, è vero,
 
Mi porge, è vero,
1225
fortuna il crin; ma qual orrendo eccesso
 
Fortuna il crin, ma qual orrendo eccesso
per appagar mie brame,
 
FPer appagar mie brame,
per vendicar miei torti
 
Per vendicar miei torti
mi costringe a compir!
 
Mi costringe a compir!
Ah vi risento,
 
Ah vi risento;
o sacre di natura
 
O sacre di natura
1230
voci possenti, o fieri
 
Voci possenti, o fieri
rimorsi del mio cor. Empio a tal segno,
 
Rimorsi del mio cor. Empio a tal segno,
no, ch'io non son,
 
No, ch'io non son,
e a questo prezzo, a questo,
 
e a questo prezzo, a questo,
trono,
 
Trono,
Aspasia, Romani, io vi detesto.
 
Aspasia, Romani, io vi detesto.
    Già dagli occhi il velo è tolto,
 
    Già dagli occhi il velo è tolto,
1235
vili affetti, io v'abbandono:
 
Vili affetti, io v'abbandono:
son pentito e non ascolto
 
Son pentito, e non ascolto,
che i latrati del mio cor.
 
Che i latrati del mio cor.
    Tempo è omai che al primo impero
 
    Tempo è omai, che al primo impero
la ragione in me ritorni:
 
La ragione in me ritorni:
1240
già ricalco il bel sentiero
 
Già ricalco il bel sentiero
della gloria e dell'onor.
 
Della gloria, e dell'onor.
(Parte.)
 
parte.

Gran cortile nella reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli romani che abbruciano sul mare.
 
SCENA X
 
SCENA X.
 
FGran Cortile nella Reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli Romani, che abbruciano sul mare.
Nell'aprirsi della scena si vedono, dagli Asiatici respinti con vigore, i Romani che, di qua e di là fuggendo confusamente, si dileguano. Preceduto intanto dalle sue guardie e portato sopra una spezie di cocchio formato dall'intreccio di vari scudi, si avanza Mitridate ferito. Gli vengono al fianco Sifare ed Arbate, e lo siegue il rimanente delle milizie.
 
Nell'aprirsi della Scena si vedono dagli Asiatici respinti con vigore i Romani, che di quà e di là fuggendo confusamente si dileguano. Preceduto intanto dalle sue Guardie, e portato sopra una spezie di cocchio formato dall'intreccio di varj scudi si avanza Mitridate ferito. Gli vengono al fianco Sifare, ed Arbate, e lo siegue il rimanente delle milizie.
Mitridate
 
Mit.
Figlio, amico, non più. La sorte mia
 
FIglio, Amico, non più. La sorte mia
dall'amor vostro esige altro che pianto.
 
Dall'amor vostro esige altro che pianto.
Quanto al ciel piacque e quanto
 
Quanto al Ciel piacque, e quanto
1245
fu in mio poter, l'Asia ed il mondo oppresso
 
Fu in mio poter, l'Asia, ed il Mondo oppresso
vendicato ho finor. Nemico a Roma,
 
Vendicato ho finor. Nemico a Roma
a un tirannico giogo
 
A un tirannico giogo
il collo non piegai: d'infausti giorni
 
Il collo non piegai: d'infausti giorni
per me più che per altri
 
Per me più che per altri
1250
van ripieni i suoi fasti, e son mie glorie
 
Van ripieni i suoi fasti, e son mie glorie
fin le perdite mie, le sue vittorie.
 
FFin le perdite mie, le sue vittorie.
Se morte intempestiva
 
Se morte intempestiva
tronca i disegni miei, se a Mitridate
 
Tronca i disegni miei, se a Mitridate
spirar più non è dato
 
Spirar più non è dato,
1255
come bramò dell'arsa Roma in seno,
 
Come bramò, dell'arsa Roma in seno,
brando straniero almeno
 
Brando straniero almeno
non ha l'onor del colpo. Ei cade estinto,
 
Non ha l'onor del colpo. Ei cade estinto,
ma di sua mano, e vincitor, non vinto.
 
Ma di sua mano, e vincitor, non vinto.
Sifare
 
Sif.
Perché, avverso destino,
 
Perchè, avverso destino,
1260
atto sì disperato
 
Atto sì disperato
prevenir non potei!
 
Prevenir non potei!
Mitridate
 
Mit.
Per tempo ancora
 
Per tempo ancora
giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi
 
Giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi
la tua fé rimirata e 'l tuo valore.
 
La tua fè rimirata, e 'l tuo valore.
Per te prostrate al suolo
 
Per te prostrate al suolo
1265
giaccion l'aquile altere,
 
Giaccion l'Aquile altere,
a rivi il sangue
 
a rivi il sangue
per le vie di Ninfea
 
Per le vie di Ninfea
scorre per te de' miei nemici, e morde
 
Scorre per te de' miei nemici, e morde
più d'un roman quella catena istessa
 
Più d'un Roman quella catena istessa,
che a me già minacciò, quella cui tanto
 
Che a me già minacciò, quella, cui tanto
1270
presso a cader poc'anzi
 
Presso a cader poc'anzi
del nemico in poter ebbi in orrore,
 
Del nemico in poter ebbi in orrore,
che pria morir che d'incontrarla elessi.
 
Che pria morir, che d'incontrarla elessi.
Potessi almen, potessi
 
Potessi almen, potessi
egual premio a tant'opre…
 
Egual premio a tant'opre…
SCENA XI
 
FSCENA XI.
Aspasia e detti.
 
Aspasia, e detti.
Mitridate
 
Mit.
Ah vieni, o dolce
 
AH vieni, o dolce
1275
dell'amor mio tenero oggetto e scopo
 
Dell'amor mio tenero oggetto, e scopo
di mie furie infelice. Ad esse il cielo
 
Di mie furie infelice. Ad esse il Cielo
non invan ti sottrasse, e puoi tu sola
 
Non invan ti sottrasse, e puoi tu sola
scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede
 
Scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede
sarebbe a un figlio tal scettro e corona
 
Sarebbe a un figlio tal scettro, e corona
1280
senza la destra tua. Dal grato padre
 
Senza la destra tua. Dal grato padre
l'abbia egli in dono, e possa eterno obblio
 
L'abbia egli in dono, e possa eterno obblío
frattanto cancellar dai vostri cori
 
Frattanto cancellar dai vostri cori
la memoria crudel de' miei furori.
 
La memoria crudel de' miei furori.
Aspasia
 
Asp.
Vivi, o signor, e ad ambi almen conserva,
 
Vivi, o Signor, e ad ambi almen conserva,
1285
se felice ne vuoi,
 
Se felice ne vuoi,
il maggior d'ogni ben ne' giorni tuoi.
 
Il maggior d'ogni ben ne' giorni tuoi.
Mitridate
 
Mit.
Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio,
 
Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio,
alla tua sicurezza.
 
Alla tua sicurezza.
Invan da tanti
 
Invan da tanti,
e sì forti nemici
 
E sì forti nemici
1290
difenderti presumi. Ancorché vinti,
 
Difenderti presumi. Ancorchè vinti,
di nuovo ad assalirti ira e dispetto
 
Di nuovo ad assalirti ira, e dispetto
li condurrà più baldanzosi. Altrove,
 
Gli condurrà più baldanzosi. Altrove,
finché a te lo concede
 
Finchè a te lo concede
la fuga lor, per riparar tue forze,
 
La fuga lor, per riparar tue forze,
1295
la tua vita, il tuo nome
 
La tua vita, il tuo nome
corri a celar. D'ogni dover t'assolvo
 
FCorri a celar. D'ogni dover t'assolvo
richiesto alla mia tomba.
 
Richiesto alla mia tomba.
Sifare
 
Sif.
Ah lascia, o padre,
 
Ah lascia, o padre,
che pria sul reo Farnace
 
Che pria sul reo Farnace
vada a punir…
 
Vada a punir…
SCENA XII
 
SCENA XII.
Ismene con Farnace che si getta a' piedi di Mitridate, e detti.
 
Ismene con Farnace, che si getta a' piedi di Mitridate, e detti.
Ismene
 
Ism.
Reo non si chiami, o sire,
 
REo non si chiami, o Sire,
1300
chi reca illustri prove al regio piede
 
Chi reca illustri prove al regio piede
del pentimento suo, della sua fede.
 
Del pentimento suo, della sua fede.
Opra son di Farnace
 
Opra son di Farnace
quegl'incendi che miri. Egli di Roma
 
Quegl'incendj, che miri. Egli di Roma
volse in danno quell'armi
 
Volse in danno quell'armi,
1305
e quella libertà ch'ebbe da lei,
 
E quella libertà, ch'ebbe da lei,
né per tornare innanzi
 
Nè per tornare innanzi
col bel nome di figlio al padre amato
 
Col bel nome di figlio al padre amato
ebbe rossor di diventarle ingrato.
 
Ebbe rossor di diventarle ingrato.
Mitridate
 
Mit.
Numi, qual nuova è questa
 
Numi, qual nuova è questa
1310
gioia per me! Sorgi, o Farnace, e vieni
 
Gioja per me! Sorgi, o Farnace, e vieni
 
Si alza Farnace, e bacia al padre la mano.
agli amplessi paterni.
 
Agli amplessi paterni.
(Si alza Farnace e bacia al padre la mano.)
 
Or che ritorni
 
Or che ritorni
degno di me, per te ritorno anch'io
 
Degno di me, per te ritorno anch'io
qual ero un giorno: a' tuoi trascorsi accordo
 
Qual ero un giorno, a' tuoi trascorsi accordo
generoso il perdon, t'assolvo e tutta
 
Generoso il perdon, t'assolvo, e tutta
1315
già rendo a te la tenerezza mia.
 
FGià rendo a te la tenerezza mia.
Piaccia agli dèi che fia
 
Piaccia agli Dei, che fia
costante il pentimento e che non debba
 
Costante il pentimento, e che non debba
di Mitridate un figlio
 
Di Mitridate un figlio
contar fra' suoi nemici
 
Contar fra' suoi nemici
1320
un'altra volta ancor l'Asia tradita.
 
Un'altra volta ancor l'Asia tradita.
Farnace
 
Far.
Finché avrò spirto e vita,
 
Finchè avrò spirto, e vita,
a te, signor, lo giuro,
 
A te, Signor, lo giuro,
per la sua libertà, per la sua gloria
 
Per la sua libertà, per la sua gloria
combatterò. Se la promessa obblio,
 
Combatterò. Se la promessa obblío,
1325
piombi sul capo mio
 
Piombi sul capo mio
l'ira del ciel che m'ode, e a tal mi scorga
 
L'ira del Ciel, che m'ode, e a tal mi scorga
di miserie e di mali orrido estremo,
 
Di miserie, e di mali orrido estremo,
che una mano io non trovi
 
Che una mano io non trovi,
che voglia per pietà squarciarmi il seno.
 
Che voglia per pietà squarciarmi il seno.
Mitridate
 
Mit.
1330
Basta così: moro felice appieno.
 
Basta così: moro felice appieno.
 
Farnace ed Ismene
 
Far. ed Ism.
    Gran monarca, al tuo perdono
 
    Gran Monarca, al tuo perdono
qual mercede renderò?
 
Qual mercede renderò?
Sifare ed Aspasia
 
Sif. ed Asp.
    Re possente, a sì bel dono
 
    Re possente, a sì bel dono
come grata mai sarò?
 
Come grata mai sarò?
Mitridate
 
Mitr.
1335
    Se a me grati esser bramate,
 
    Se a me grati esser bramate,
Roma odiate, altro non vuo'.
 
Roma odiate, altro non vuo'.
Sifare, Aspasia, Farnace, Ismene ed Arbate
 
FSif. Asp. Far. Ism. ed Arb. a 5.
    Non si ceda al Campidoglio,
 
    Non si ceda al Campidoglio,
si resista a quell'orgoglio
 
Si resista a quell'orgoglio,
che frenarsi ancor non sa.
 
Che frenarsi ancor non sa.
1340
    Guerra sempre e non mai pace
 
    Guerra sempre, e non mai pace
da noi abbia un genio altero
 
Da noi abbia un Genio altero,
che pretende al mondo intero
 
Che pretende al mondo intero
d'involar la libertà.
 
D'involar la libertà.
FINE DEL DRAMMA.
 
FINE DEL DRAMMA.