Kritische Edition der Libretto-Vorlage Turin 1767       Diplomatische Übertragung der Libretto-Vorlage Turin 1767 
ATTO SECONDO
 
FATTO SECONDO.
Camera reale.
 
SCENA I
 
SCENA PRIMA.
 
Camera Reale.
Ismene e Farnace.
 
Ismene, e Farnace.
Ismene
 
Ism.
Questo è l'amor, Farnace,
 
QUesto è l'amor, Farnace,
455
questa è la fé che mi giurasti? E quando
 
Questa è la fè, che mi giurasti? E quando
varco provincie e regni, e al mar m'affido
 
Varco provincie, e regni, e al mar m'affido
sol per unirmi teco,
 
Sol per unirmi teco,
sol per stringere un nodo
 
Sol per stringere un nodo,
da cui d'Asia la sorte,
 
Da cui d'Asia la sorte,
460
da cui la mia felicità dipende,
 
Da cui la mia felicità dipende,
di conoscermi appena
 
Di conoscermi appena
tu mostri, ingrato, ed io schernita amante
 
Tu mostri, ingrato, ed io schernita amante
ti trovo adorator d'altro sembiante?
 
Ti trovo adorator d'altro sembiante?
Farnace
 
Far.
Che vuoi ch'io dica, o principessa? È vero
 
Che vuoi, ch'io dica, o Principessa? E' vero
465
che un tempo t'adorai,
 
Che un tempo t'adorai;
ma forse il mio
 
ma forse il mio
più che stabile affetto
 
Più che stabile affetto
fu genio passegger.
 
Fu genio passegger.
Da te lontano
 
Da te lontano
venne l'ardor scemando a poco a poco,
 
Venne l'ardor scemando a poco a poco,
si estinse alfin e a un nuovo amor diè loco.
 
Si estinse alfin, e a un nuovo amor diè loco.
Ismene
 
Ism.
470
Anch'io da te lontana
 
Anch'io da te lontana
vissi finora, e pur
 
Vissi finora, e pur…
Farnace
 
Far.
Questi d'amore
 
Questi d'amore
sono i soliti scherzi, e tu più saggia,
 
FSono i soliti scherzi, e tu più saggia,
senza dolerti tanto
 
Senza dolerti tanto
de' tradimenti miei,
 
De' tradimenti miei,
475
sprezzarmi infido e consolar ti déi.
 
Sprezzarmi infido, e consolar ti dei.
Ismene
 
Ism.
Inver deve assai poco
 
Inver deve assai poco
la perdita costar d'un simil bene,
 
La perdita costar d'un simil bene:
ma nata al soglio Ismene
 
Ma nata al soglio Ismene
deve un altro dovere aver presente.
 
Deve un altro dovere aver presente.
480
Non basta alle mie pari
 
Non basta alle mie pari
chi le disprezza il disprezzar. Richiede
 
Chi le disprezza il disprezzar. Richiede
o riparo o vendetta
 
O riparo, o vendetta
quell'oltraggio ch'io soffro, e a Mitridate
 
Quell'oltraggio ch'io soffro, e a Mitridate
saprò chiederla io stessa.
 
Saprò chiederla io stessa.
Farnace
 
Far.
Ad irritarlo
 
Ad irritarlo
485
contro un figlio abborrito
 
Contro un figlio abborrito
poca fatica hai da durar; ma intanto
 
Poca fatica hai da durar: ma intanto
non sperar, no, che possa il suo rigore
 
Non sperar, no, che possa il suo rigore
dar nuova vita ad un estinto amore.
 
Dar nuova vita ad un estinto amore.
    Va', l'error mio palesa
 
    Va, l'error mio palesa,
490
e la mia pena affretta,
 
E la mia pena affretta,
ma cara la vendetta
 
Ma cara la vendetta
forse ti costerà.
 
Forse ti costerà.
    Quando sì lieve offesa
 
    Quando sì lieve offesa
punita in me vedrai,
 
Punita in me vedrai,
495
te stessa accuserai
 
Te stessa accuserai
di troppa crudeltà.
 
Di troppa crudeltà.parte.
(Parte.)
 
SCENA II
 
SCENA II.
Ismene e Mitridate con seguito, che le viene all'incontro.
 
Ismene, e Mitridate con seguito, che le viene all'incontro.
Ismene
 
Ism.
Perfido, ascolta… Ah Mitridate!
 
PErfido, ascolta… Ah Mitridate!
Mitridate
 
Mit.
In volto
 
In volto
abbastanza io ti leggo, o principessa,
 
FAbbastanza io ti leggo, o Principessa,
ciò che vuoi dir, ciò che tu brami. Avrai
 
Ciò, che vuoi dir, ciò che tu brami. Avrai
500
di Farnace vendetta. Egli del pari
 
Di Farnace vendetta. Egli del pari
te offende e il genitor.
 
Te offende, e il genitor.
Solo una prova
 
Solo una prova
mi basta ancor de' suoi delitti, e poi
 
Mi basta ancor de' suoi delitti, e poi
decisa è la sua sorte,
 
Decisa è la sua sorte,
né l'esser figlio il salverà da morte.
 
Nè l'esser figlio il salverà da morte.
Ismene
 
Ism.
505
Parli di morte? Ah sire,
 
Parli di morte? Ah Sire,
perdona: il vuo' pentito,
 
Perdona: il vuo' pentito,
ma non estinto.
 
Ma non estinto.
Mitridate
 
Mit.
E un pentimento attendi
 
E un pentimento attendi
da sì protervo cor?
 
Da sì protervo cor?
Vanne e comincia
 
Vanne, e comincia
a scordarti di lui. Più degno sposo
 
A scordarti di lui. Più degno sposo
510
forse in Sifare avrai.
 
Forse in Sifare avrai.
Ismene
 
Ism.
Ma quello non sarà che tanto amai.
 
Ma quello non sarà, che tanto amai.
(Si ritira.)
 
si ritira.
SCENA III
 
SCENA III.
Mitridate e poi Aspasia.
 
Mitridate, e poi Aspasia.
Mitridate
 
Mit.
Santi numi del ciel, voi che vedete
 
SAnti Numi del Ciel, voi, che vedete
qual orrido governo
 
Qual orrido governo
fanno di questo cor odio ed amore,
 
Fanno di questo cor odio, ed amore,
515
fate almen ch'io non trovi
 
Fate almen, ch'io non trovi
una nuova materia al mio dolore.
 
Una nuova materia al mio dolore.
Aspasia
 
Asp.
Eccomi a' cenni tuoi.
 
Eccomi a' cenni tuoi.
Mitridate
 
Mit.
Diletta Aspasia,
 
Diletta Aspasia,
dopo mille disastri a te mi rende
 
Dopo mille disastri a te mi rende
sazia alfin la mia stella
 
Sazia alfin la mia stella,
520
e t'offre agli occhi miei sempre più bella.
 
E t'offre agli occhi miei sempre più bella.
No, non credea che tanto il dì bramato
 
FNo, non credea, che tanto il dì bramato
d'un felice imeneo
 
D'un felice imeneo
si avesse a dilungar, né ch'io dovessi,
 
Si avesse a dilungar, nè ch'io dovessi
per colpa del mio fato empio, incostante,
 
Per colpa del mio fato empio, incostante
525
misero a te sembrar prima che amante.
 
Misero a te sembrar prima, che amante.
Pur quest'amore, o cara,
 
Pur quest'amore, o cara,
fra tanti asili a me cercar non lascia
 
Fra tanti asili a me cercar non lascia,
che il luogo in cui tu sei, e a te da presso
 
Che il luogo, in cui tu sei, e a te da presso
le sventure maggiori
 
Le sventure maggiori
530
saran dolci per me, se pursventura
 
Saran dolci per me, se pur sventura
per te non fosse il mio ritorno. Assai
 
Per te non fosse il mio ritorno. Assai
mi son teco spiegato, e il pegno illustre,
 
Mi son teco spiegato, e il pegno illustre,
che porti di mia fé, quanto mi devi
 
Che porti di mia fè, quanto mi devi,
ti rammenta abbastanza. Oggi nel tempio
 
Ti rammenta abbastanza. Oggi nel Tempio
535
anche la tua mi si assicuri: altrove
 
Anche la tua mi si assicuri: altrove
la mia gloria ne chiama, ed io ritorno
 
La mia gloria ne chiama, ed io ritorno
farò teco alle navi al novo giorno.
 
Farò teco alle navi al novo giorno.
Aspasia
 
Asp.
Signor, tutto tu puoi: chi mi diè vita
 
Signor, tutto tu puoi: chi mi diè vita,
del tuo voler schiava mi rese, e sia
 
Del tuo voler schiava mi rese, e sia
540
sol l'ubbidirti la risposta mia.
 
Sol l'ubbidirti la risposta mia.
Mitridate
 
Mit.
Di vittima costretta in guisa adunque
 
Di vittima costretta in guisa adunque
meco all'ara verrai,
 
Meco all'ara verrai,
ed io, tiranno
 
ed io tiranno
forse d'un cor che m'aborrisce, allora
 
Forse d'un cor, che m'abborrisce, allora
che mia sposa ti rendo
 
Che mia sposa ti rendo,
545
a te nulla dovrò?
 
A te nulla dovrò?
Barbara, intendo:
 
Barbara, intendo:
tu sdegni un infelice. E purla sorte
 
Tu sdegni un infelice. "E pur la sorte
tutto non m'involò; mi resta assai
 
Tutto non m'involò; mi resta assai
per riparar le mie rovine; e quando
 
Per riparar le mie rovine; e quando
tolto ingiusta m'avesse ogn'altro bene,
 
Tolto ingiusta m'avesse ogn'altro bene,
550
di Mitridate il nome
 
Di Mitridate il nome
mi resterebbe ancor. Ah questo solo
 
FMi resterebbe ancor. Ah questo solo
d'ogni re più felice
 
D'ogni Re più felice
maggior mi renderebbe, e Aspasia istessa,
 
Maggior mi renderebbe, e Aspasia istessa,
se avesse il cor degli avi suoi, vedrei
 
Se avesse il cor degli avi suoi, vedrei
555
con men torbido aspetto,
 
Con men torbido aspetto,
con più teneri accenti al suo dovere
 
Con più teneri accenti al suo dovere
congiungere i suoi voti, al mio destino
 
Congiungere i suoi voti, al mio destino
oppor la stima almen, se non l'amore,
 
Oppor la stima almen, se non l'amore,
e procurar sollievo al mio dolore.
 
E procurar sollievo al mio dolore.
560
Oh ciel! Tu non rispondi?
 
Oh Ciel! tu non rispondi?
E confusa frattanto
 
E confusa frattanto
fuggi il mio sguardo e mi nascondi il pianto?
 
Fuggi il mio sguardo, e mi nascondi il pianto?
Aspasia
 
Asp.
Io, signor? E perché? Quando al tuo cenno
 
Io, Signor? E perchè? Quando al tuo cenno
Aspasia non contrasta
 
Aspasia non contrasta,
565
bastar forse non dée?
 
Bastar forse non dee?
Mitridate
 
Mit.
No, che non basta:
 
No, che non basta:
più che non credi io ti comprendo, e vedo
 
Più che non credi io ti comprendo, e vedo,
che il ver purtroppo a me fu detto. Un figlio
 
Che il ver pur troppo a me fu detto. Un figlio
qui ti seduce, e tu l'ascolti, ingrata.
 
Quì ti seduce, e tu l'ascolti, ingrata.
Ma di quel pianto infido
 
Ma di quel pianto infido
570
poco ei godrà. Custodi,
 
Poco ei godrà. Custodi,
Sifare a me.
 
Sifare a me. escono due Guardie, che ricevuto l'ordine si ritirano.
(Escono due guardie che, ricevuto l'ordine, si ritirano.)
 
Aspasia
 
Asp.
Che far pretendi? Ah sire,
 
Che far pretendi? Ah Sire,
Sifare…
 
Sifare…
Mitridate
 
Mit.
Il so, m'è fido, e forse meno
 
Il so, m'è fido, e forse meno
arrossirei se d'un malnato affetto
 
Arrossirei, se d'un malnato affetto
potesse un figlio tal esser l'oggetto.
 
FPotesse un figlio tal esser l'oggetto.
575
Ma che tenti Farnace
 
Ma che tenti Farnace
sin rapirmi la sposa, e che tu adori
 
Sin rapirmi la sposa, e che tu adori
un empio ed un audace
 
Un empio, ed un audace,
che privo di virtù, senza rossore…
 
Che privo di virtù, senza rossore…
Vieni, o figlio, è tradito il genitore.
 
Vieni, o figlio, è tradito il genitore.
(A Sifare che giunge.)
 
a Sifare, che giunge.
SCENA IV
 
SCENA IV.
Sifare e i suddetti.
 
Sifare, e i suddetti.
Aspasia
 
Asp.
580
(Respiro, oh dèi!)
 
(REspiro, o Dei!)
Sifare
 
Sif.
Signor, che avvenne?
 
Signor, che avvenne?
Mitridate
 
Mit.
Amante
 
Amante
è il tuo german d'Aspasia, essa di lui.
 
E' il tuo german d'Aspasia, essa di lui.
Tu, la cui fé non scuote
 
Tu, la cui fè non scuote
d'un german, d'una madre il vile esempio,
 
D'un german, d'una madre il vile esempio,
dalle trame d'un empio
 
Dalle trame d'un empio
585
libera Mitridate, a quest'ingrata
 
Libera Mitridate, a quest'ingrata
rammenta il suo dover, dille che tema
 
Rammenta il suo dover, dille, che tema
d'irritar l'ire mie, che amor sprezzato
 
D'irritar l'ire mie, che amor sprezzato
può diventar furore in un momento
 
Può diventar furore in un momento,
e che tardo sarebbe il pentimento.
 
E che tardo sarebbe il pentimento.
(A Sifare.)
 
590
    Tu che fedel mi sei,
 
    Tu, che fedel mi sei, a Sifare.
serbami, oh dio! quel core;
 
Serbami, oh Dio! quel core:
(Ad Aspasia.)
 
tu, ingrata, i sdegni miei
 
Tu, ingrata, i sdegni miei ad Aspasia.
lascia di cimentar.
 
Lascia di cimentar.
    Per poco ancor sospendo
 
    Per poco ancor sospendo
595
pietoso il mio furore;
 
Pietoso il mio furore;
ma se crudel mi rendo,
 
Ma se crudel mi rendo,
di me non ti lagnar.
 
Di me non ti lagnar.parte.
(Parte.)
 
SCENA V
 
FSCENA V.
Sifare ed Aspasia.
 
Sifare, ed Aspasia.
Sifare
 
Sif.
Che dirò? Che ascoltai? Numi! E fia vero
 
CHe dirò? Che ascoltai? Numi! e fia vero,
che sia di tanto sdegno
 
Che sia di tanto sdegno
600
sol Farnace cagion perché a te caro?
 
Sol Farnace cagion, perchè a te caro?
Aspasia
 
Asp.
A me caro Farnace? Oh dèi! Non basta
 
A me caro Farnace? Oh Dei! non basta,
che per sempre io mi veda in questo giorno
 
Che per sempre io mi veda in questo giorno
divisa dal mio ben, ch'io mi condanni
 
Divisa dal mio ben, ch'io mi condanni
serva del mio dover a un pianto eterno,
 
Serva del mio dover a un pianto eterno,
605
che s'aggiunge al mio duolo anche lo scherno?
 
Che s'aggiunge al mio duolo anche lo scherno?
A me caro Farnace? A Mitridate,
 
A me caro Farnace? A Mitridate,
che del mio cor non penetrò l'arcano,
 
Che del mio cor non penetrò l'arcano,
perdono un tal sospetto,
 
Perdono un tal sospetto,
non a Sifare, no.
 
Non a Sifare, no.
Sifare
 
Sif.
Scusa, o regina,
 
Scusa, o Regina,
610
chi né sperar né vendicarsi ardisce.
 
Chi nè sperar, nè vendicarsi ardisce.
Ma dall'ire paterne
 
Ma dall'ire paterne
che posso argomentar? Che alle sue brame
 
Che posso argomentar? Che alle sue brame
un altro amor s'oppone
 
Un altro amor s'oppone
Mitridate si lagna.
 
Mitridate si lagna.
Or qual è mai
 
Or qual è mai
615
il rival fortunato?
 
Il rival fortunato?
Aspasia
 
Asp.
Ancor nol sai?
 
Ancor nol sai?
Dubiti ancor? Di': chi pregai poc'anzi
 
FDubiti ancor? Di', chi pregai poc'anzi,
perché mi fosse scudo
 
Perchè mi fosse scudo
contro un'ingiusta forza? E chi finora
 
Contro un'ingiusta forza? E chi finora
senza movermi a sdegno
 
Senza movermi a sdegno
620
di parlarmi d'amor, dimmi, fu degno?
 
Di parlarmi d'amor, dimmi, fu degno?
Sifare
 
Sif.
Che intendo! Io dunque sono
 
Che intendo! Io dunque sono
l'avventuroso reo? Sifare, oh cieli!
 
L'avventuroso reo? "Sifare, oh Cieli!
Gli amorosi tuoi sguardi
 
Gli amorosi tuoi sguardi
meritarsi poté?
 
Meritarsi potè?
Aspasia
 
Asp.
Purtroppo, o prence,
 
Pur troppo, o Prence,
625
mi seducesti, e mio malgrado ancora
 
Mi seducesti, e mio malgrado ancora
sento che questo cor sempre t'adora.
 
Sento, che questo cor sempre t'adora.
Da una legge tiranna
 
Da una legge tiranna
costretta io tel celai, ma alfine… Oh dèi!
 
Costretta io tel celai; ma alfine… Oh Dei!
Che reca Arbate?
 
Che reca Arbate?
SCENA VI
 
SCENA VI.
Arbate e detti.
 
Arbate, e detti.
Arbate
 
Arb.
Alla tua fede il padre,
 
ALla tua fede il padre,
630
Sifare, applaude e, trattenendo il colpo
 
Sifare, applaude, e trattenendo il colpo,
che Farnace opprimea, nel campo entrambi
 
Che Farnace opprimea, nel Campo entrambi
chiama i figli ed Aspasia.
 
Chiama i figli, ed Aspasia.
Ivi sua sposa
 
Ivi sua Sposa
vuol che si renda alfin chi di reina
 
Vuol, che si renda alfin chi di Reina
già porta il nome, e vuol che nota ai prenci
 
Già porta il nome, e vuol, che nota ai Prenci
635
sia l'alta idea ch'egli matura in mente.
 
Sia l'alta idea, ch'egli matura in mente.
Anche Ismene presente,
 
Anche Ismene presente,
spettatrice non vana a quel ch'io credo,
 
Spettatrice non vana a quel ch'io credo,
si brama al gran congresso. Il cenno è questo,
 
Si brama al gran congresso. Il cenno è questo:
recato io l'ho: da voi s'adempia il resto.
 
FRecato io l'ho: da voi s'adempia il resto.
640
    D'un padre l'affetto,
 
    D'un padre l'affetto,
l'amor d'un regnante
 
L'amor d'un regnante
te sgorga più amante,
 
Te sgorga più amante,
te ognor più fedel.
 
Te ognor più fedel.
    La vostra innocenza
 
    La vostra innocenza
645
gl'ispiri nel petto
 
Gl'inspiri nel petto
pietade, clemenza
 
Pietade, clemenza
pel figlio infedel.
 
Pel figlio infedel.Parte.
(Parte.)
 
SCENA VII
 
SCENA VII.
Sifare ed Aspasia.
 
Sifare, ed Aspasia.
Aspasia
 
Asp.
Oh giorno di dolore!
 
OH giorno di dolore!
Sifare
 
Sif.
Oh momento fatale
 
Oh momento fatale,
650
che mi fa de' viventi il più felice
 
Che mi fa de' viventi il più felice,
e 'l più misero ancor! Ché non tacesti,
 
E 'l più misero ancor! Che non tacesti,
adorata regina? Io t'avrei forse
 
Adorata Regina? Io t'avrei forse
con più costanza in braccio
 
Con più costanza in braccio
mirata al genitor.
 
Mirata al genitor.
Aspasia
 
Asp.
Deh non cerchiamo
 
Deh non cerchiamo
655
d'indebolirci inutilmente. Io tutto
 
D'indebolirci inutilmente. Io tutto
ciò che m'impone il mio dover comprendo,
 
Ciò, che m'impone il mio dover, comprendo,
ma di tua fede anche una prova attendo.
 
Ma di tua fede anche una prova attendo.
Sifare
 
Sif.
Che puoi bramar?
 
Che puoi bramar?
Aspasia
 
Asp.
Dagli occhi miei t'invola,
 
Dagli occhi miei t'invola,
non vedermi mai più.
 
Non vedermi mai più.
Sifare
 
Sif.
Crudel comando!
 
Crudel comando!
Aspasia
 
Asp.
660
Necessario però. Troppo m'è nota
 
Necessario però. Troppo m'è nota
la debolezza mia, forse maggiore
 
La debolezza mia; forse maggiore
di lei non è la mia virtù: potrebbe
 
FDi lei non è la mia virtù: potrebbe
nel vederti talor fuggir dal seno
 
Nel vederti talor fuggir dal seno
un indegno sospiro, e l'alma poi
 
Un indegno sospiro, e l'alma poi
665
verso l'unico e solo
 
Verso l'unico, e solo
suo ben, da cui la vuol divisa il cielo,
 
Suo ben, da cui la vuol divisa il Cielo,
prender così furtivamente il volo.
 
Prender così furtivamente il volo.
Misera, qual orrore
 
Misera, qual orrore
sarebbe il mio! Quale il rimorso! E come
 
Sarebbe il mio! quale il rimorso! e come
670
potrei lavar macchia sì rea giammai,
 
Potrei lavar macchia sì rea giammai,
se non col sangue mio! Deh se fu pura
 
Se non col sangue mio! Deh se fu pura
la fiamma tua, da un tal cimento, o caro,
 
La fiamma tua, da un tal cimento, o caro,
libera la mia gloria. Il duro passo
 
Libera la mia gloria. Il duro passo
ti costa, il so; ma questo passo, oh quanto
 
Ti costa, il so; ma questo passo oh quanto
675
anche a me costerà d'affanno e pianto!
 
Anche a me costerà d'affanno, e pianto!
Sifare
 
Sif.
Non più, regina, oh dio! non più. Se vuoi
 
Non più, Regina, oh Dio! non più. Se vuoi
Sifare ubbidiente, a questo segno
 
Sifare ubbidiente, a questo segno
tenera almen non dimostrarti a lui.
 
Tenera almen non dimostrarti a lui.
Quel favellar, da cui
 
Quel favellar, da cui
680
tutto scorgo il tuo cor, più che sanarle
 
Tutto scorgo il tuo cor, più che sanarle
irrita le mie piaghe e, nel momento
 
Irrita le mie piaghe, e nel momento,
che da te mi divide,
 
Che da te mi divide
del comun dover l'aspro rigore,
 
Del comun dover l'aspro rigore,
mi farebbe al tuo piè morir d'amore.
 
Mi farebbe al tuo piè morir d'amore.
685
    Lungi da te, mio bene,
 
    Lungi da te, mio bene,
se vuoi ch'io porti il piede,
 
Se vuoi, ch'io porti il piede,
non rammentar le pene
 
Non rammentar le pene,
che provi, o cara, in te.
 
Che provi, o cara, in te.
    Parto, mia bella, addio,
 
    Parto, mia bella, addio,
690
ché, se con te più resto,
 
Che se con te più resto
ogni dovere obblio,
 
Ogni dovere obblío,
mi scordo ancor di me.
 
Mi scordo ancor di me.Si ritira.
(Si ritira.)
 
SCENA VIII
 
FSCENA VIII.
Aspasia.
 
Aspasia.
Grazie ai numi partì. Ma tu qual resti,
 
GRazie ai Numi partì. Ma tu qual resti,
sventurato
 
Sventurato
mio cor! Ah giacché fosti
 
mio cor! Ah giacchè fosti
695
di pronunziar capace
 
Di pronunziar capace
la
 
La
sentenza crudel, siegui l'impresa
 
sentenza crudel, siegui l'impresa,
che ti dettò virtù. Scorda un oggetto
 
Che ti dettò virtù. Scorda un oggetto
per te fatal, rifletti alla tua gloria
 
Per te fatal, rifletti alla tua gloria,
e assicura così la tua vittoria.
 
E assicura così la tua vittoria.
700
Ingannata ch'io son!
 
Ingannata ch'io son!
Come scordarlo,
 
Come scordarlo,
se più amabile sempre
 
Se più amabile sempre
ad onta del volere alla mia mente
 
Ad onta del volere alla mia mente
il ribelle pensier l'offre presente?
 
Il ribelle pensier l'offre presente?
No, che tanto valore
 
No, che tanto valore
705
io non mi sento in sen.
 
Io non mi sento in sen.
Tentar lo posso,
 
Tentar lo posso,
e il tenterò, poiché 'l prescrive, ahi lassa!
 
E il tenterò, poichè ‘l prescrive, ahi lassa!
tanto giusto il dover quanto inumano;
 
Tanto giusto il dover, quanto inumano;
ma lo sperar di conseguirlo è vano.
 
Ma lo sperar di conseguirlo è vano.
    Fra' dubbi affetti miei
 
    Fra' dubbj affetti miei
710
cede la mia costanza,
 
Cede la mia costanza,
e sempre più s'avanza
 
E sempre più s'avanza
l'affanno del mio cor.
 
L'affanno del mio cor.
    Se rea non mi bramate,
 
    Se rea non mi bramate,
perché, tiranni dèi,
 
Perchè, tiranni Dei,
715
l'immagin vi lasciate
 
L'immagin vi lasciate
d'un troppo caro amor?
 
D'un troppo caro amor?
(Parte.)
 
parte.

Campo di Mitridate, le di cui milizie si vedono disposte alla marcia con attrezzi militari e col bagaglio sopra elefanti, cammelli e carri. Alla destra del teatro e sul davanti gran padiglione reale con sedili. Indietro folta selva che poi si abbatte.
 
SCENA IX
 
SCENA IX.
 
FCampo di Mitridate, le di cui milizie si vedono disposte alla marcia, con attrezzi militari, e col bagaglio sopra Elefanti, Cammeli, e carri. Alla destra del Teatro, e sul davanti gran Padiglione Reale con sedili. Indietro folta selva, che poi si abbatte.
Mitridate, Ismene ed Arbate, guardie reali vicino al padiglione e soldati parti in faccia al medesimo.
 
Mitridate, Ismene, ed Arbate, Guardie Reali vicino al Padiglione, e soldati Parti in faccia al medesimo.
Mitridate
 
Mit.
Qui, dove la vendetta
 
QUì, dove la vendetta
si prepara dell'Asia, o principessa,
 
Si prepara dell'Asia, o Principessa,
meco seder ti piaccia.
 
Meco seder ti piaccia.
(Siedono Mitriate ed Ismene.)
 
Siedono Mitriate, ed Ismene.
Ismene
 
Ism.
A' cenni tuoi
 
A' cenni tuoi
720
pronta ubbidisco. Ma Farnace?
 
Pronta ubbidisco. Ma Farnace?
Mitridate
 
Mit.
Ancora,
 
Ancora,
mercé di tue preghiere,
 
Mercè di tue preghiere,
pende indeciso il suo destino. Al cielo
 
Pende indeciso il suo destino. Al Cielo
piacesse almen ch'oltre un rivale in lui
 
Piacesse almen, ch'oltre un rivale in lui
non ritrovassi un traditor!
 
Non ritrovassi un traditor!
Ismene
 
Ism.
Che dici!
 
Che dici!
Mitridate
 
Mit.
725
Forse purtroppo il ver. De' miei nemici
 
Forse pur troppo il ver. De' miei nemici
ei mendica il favore,
 
Ei mendica il favore
per quel che intendo, ed ha romano il cuore.
 
FPer quel che intendo, ed ha Romano il cuore.
Ismene
 
Ism.
Che possa, oh dèi! Farnace
 
Che possa, oh Dei! Farnace
d'attentato sì vil esser capace?
 
D'attentato sì vil esser capace?
Mitridate
 
Mit.
730
Tosto lo scorgerò. Vengano, Arbate,
 
Tosto lo scorgerò. Vengano, Arbate,
i figli a me.
 
I figli a me.
Arbate
 
Arb.
Già gli hai presenti, o sire.
 
Già gli hai presenti, o Sire.
SCENA X
 
SCENA X.
Farnace, Sifare e detti.
 
Farnace, Sifare, e detti.
Mitridate
 
Mit.
Sedete, o prenci, e m'ascoltate.
 
SEdete, o Prenci, e m'ascoltate.
(Siedono Sifare e Farnace.)
 
È troppo
 
E' troppo Siedono Sifare, e Farnace.
noto a voi Mitridate
 
Noto a voi Mitridate,
per creder ch'egli possa in ozio vile
 
Per creder, ch'egli possa in ozio vile
735
passar più giorni ed aspettar che venga
 
Passar più giorni, ed aspettar, che venga
qui di nuovo a cercarlo il ferro ostile.
 
Quì di nuovo a cercarlo il ferro ostile.
Più magnanimi sensi
 
Più magnanimi sensi
nutre un mio par. Con suo stupor finora
 
Nutre un mio par. Con suo stupor finora
dalle cadute mie sempre più forte
 
Dalle cadute mie sempre più forte
740
sorger l'Asia mi vide, e attende adesso
 
Sorger l'Asia mi vide, e attende adesso
di riveder quel Mitridate istesso.
 
Di riveder quel Mitridate istesso.
Il terribile acciaro
 
Il terribile acciaro
riprendo, o figli, e da quest'erme arene
 
Riprendo, o figli, e da quest'erme arene
cinto d'armi e di gloria
 
Cinto d'armi, e di gloria
745
l'onor m'affretto a vendicar del soglio,
 
L'onor m'affretto a vendicar del soglio,
ma non già su Pompeo, sul Campidoglio.
 
Ma non già su Pompeo, sul Campidoglio.
Sifare
 
Sif.
Sul Campidoglio?
 
Sul Campidoglio?
Farnace
 
Far.
(Oh van consiglio!)
 
(Oh van consiglio!)
Mitridate
 
FMit.
Ah forse
 
Ah forse
cinta da inaccessibili difese
 
Cinta da inaccessibili difese
Roma credete, o vi spaventa il lungo
 
Roma credete, o vi spaventa il lungo
750
disastroso sentiero? E pur nel giro
 
Disastroso sentiero? "E pur nel giro
sol di tre lune alle sue mura intorno
 
Sol di tre lune alle sue mura intorno
spero vedermi. A me d'Europa aperto
 
Spero vedermi. A me d'Europa aperto
tien lo Scita l'ingresso, e verran meco
 
Tien lo Scita l'ingresso, e verran meco
alla comun vendetta i fieri Daci,
 
Alla comun vendetta i fieri Daci,
755
i robusti Germani e i Galli audaci.
 
I robusti Germani, e i Galli audaci.
Al torrente fatale
 
Al torrente fatale
come resisterà priva di tante
 
Come resisterà priva di tante
forze, che in Asia aduna in mia ruina,
 
Forze, che in Asia aduna in mia ruina,
la moribonda libertà latina?
 
La moribonda libertà Latina?
760
Di trionfar la via
 
Di trionfar la via
Annibale ne insegna, e a Roma in seno
 
Annibale ne insegna, e a Roma in seno
Roma è facil vittoria.
 
Roma è facil vittoria.
All'Asia intanto
 
All'Asia intanto
non manchi un Mitridate, ed essa il trovi,
 
Non manchi un Mitridate, ed essa il trovi,
Farnace, in te. Sposo ad Ismene i regni
 
Farnace, in te. Sposo ad Ismene i regni
765
difendi e i doni suoi: passa l'Eufrate,
 
Difendi, e i doni suoi: passa l'Eufrate,
combatti, e là sui sette colli, ov'io
 
Combatti, e là sui sette colli, ov'io
eretto avrò felicemente il trono,
 
Eretto avrò felicemente il trono,
di tue vittorie a me poi giunga il suono.
 
Di tue vittorie a me poi giunga il suono.
Farnace
 
Far.
Ahi, qual nemico nume
 
Ahi qual nemico Nume
770
sì forsennata impresa
 
Sì forsennata impresa
può dettarti, o signor?
 
Può dettarti, o Signor?
Dunque vorrai
 
Dunque vorrai
implacabil nell'odio
 
Implacabil nell'odio
lottar sempre co' fati e, come avesse
 
Lottar sempre co' fati, e come avesse
tutto già tolto a te l'altrui vittoria,
 
Tutto già tolto a te l'altrui vittoria,
775
non cercherai che di perir con gloria?
 
Non cercherai che di perir con gloria?
A tal estremo ancora
 
A tal estremo ancora
giunto non sei. Vinto ha Pompeo, nol niego,
 
FGiunto non sei. Vinto ha Pompeo, nol niego,
ma quanta de' tuoi regni
 
Ma quanta de' tuoi regni
parte illesa riman! Questa piuttosto
 
Parte illesa riman! Questa piuttosto
780
sia tua cura serbar. Se t'allontani,
 
Sia tua cura serbar. Se t'allontani,
chi fido resterà? Chi m'assicura
 
Chi fido resterà? Chi m'assicura
del volubile Parto, e come…
 
Del volubile Parto, e come…
Sifare
 
Sif.
Eh chiudi
 
Eh, chiudi
le ardite labbra, o più rispetto almeno
 
Le ardite labbra, o più rispetto almeno
trovi il padre in un figlio. Al gran disegno
 
Trovi il padre in un figlio. Al gran disegno
785
degno del cor di Mitridate, o sire,
 
Degno del cor di Mitridate, o Sire,
Sifare applaude.
 
Sifare applaude.
È giusto
 
E' giusto,
che là, donde le offese
 
Che là, donde le offese
vengono a noi, della vendetta il peso
 
Vengono a noi, della vendetta il peso
tutto vada a cader. Solo ti piaccia
 
Tutto vada a cader. Solo ti piaccia
790
a men canuta etade
 
A men canuta etade
affidarne la cura, e mentre in Asia
 
Affidarne la cura, e mentre in Asia
la viltà di Farnace
 
La viltà di Farnace
ti costringe a restar, cedi l'onore
 
Ti costringe a restar, cedi l'onore
di trionfar sul Tebro al mio valore.
 
Di trionfar sul Tebro al mio valore.
Farnace
 
Far.
795
Vana speranza. A Roma
 
Vana speranza. A Roma
siamo indarno nemici. Al tempo, o padre,
 
Siamo indarno nemici. Al tempo, o padre,
con prudenza si serva e, se ti piace,
 
Con prudenza si serva, e se ti piace,
si accetti, il dirò pur, l'offerta pace.
 
Si accetti, il dirò pur, l'offerta pace.
Mitridate
 
Mit.
(Brami, Ismene, di più? L'empio già quasi
 
(Brami, Ismene, di più? L'empio già quasi
800
da sé stesso si scopre.) E chi di questa
 
Da se stesso si scopre.) E chi di questa
è il lieto apportator?
 
E' il lieto apportator?
SCENA XI
 
FSCENA XI.
Marzio e detti.
 
Marzio, e detti.
Marzio
 
Mar.
Signor, son io.
 
SIgnor, son io.
Mitridate
 
Mit.
(S'alza impetuosamente da sedere, e seco si alzano tutti.)
 
Cieli! Un roman nel campo?
 
Cieli! Un Roman nel campo?
 
s'alza impetuosamente da sedere, e seco si alzano tutti.
Sifare
 
Sif.
Ei con Farnace
 
Ei con Farnace
venne in Ninfea.
 
Venne in Ninfea.
Mitridate
 
Mit.
Ed io l'ignoro! Arbate,
 
Ed io l'ignoro! Arbate,
si disarmi Farnace, e nel profondo
 
Si disarmi Farnace, e nel profondo
805
della torre maggior la pena attenda
 
Della torre maggior la pena attenda
dovuta a' suoi delitti.
 
Dovuta a' suoi delitti. Arbate si fa consegnare la spada da Farnace.
(Arbate si fa consegnare la spada da Farnace.)
 
Marzio
 
Mar.
Almen…
 
Almen…
Mitridate
 
Mit.
Non odo
 
Non odo
chi un figlio mi sedusse. Onde venisti,
 
Chi un figlio mi sedusse. Onde venisti,
temerario, ritorna; il tuo supplicio
 
Temerario, ritorna; il tuo supplicio
sospendo sol perché narrar tu possa
 
Sospendo sol, perchè narrar tu possa
810
ciò che udisti e vedesti alla tua Roma.
 
Ciò, che udisti, e vedesti alla tua Roma.
Marzio
 
Mar.
Io partirò, ma tuo malgrado in breve
 
Io partirò; ma tuo malgrado in breve
colei che sordo sprezzi e che m'invia
 
Colei, che sordo sprezzi, e che m'invia,
ritroverà di farsi udir la via.
 
Ritroverà di farsi udir la via. parte.
(Parte.)
 
SCENA XII
 
SCENA XII.
Mitridate, Ismene, Sifare, Farnace, Arbate, guardie reali, ecc.
 
Mitridate, Ismene, Sifare, Farnace, Arbate, Guardie Reali, ec.
Mitridate
 
Mit.
Inclita Ismene, oh quanto
 
INclita Ismene, oh quanto
815
arrossisco per te!
 
Arrossisco per te!
Ismene
 
FIsm.
Lascia il rossore
 
Lascia il rossore
a chi nel concepir sì reo disegno
 
A chi nel concepir sì reo disegno
d'un tanto genitor si rese indegno.
 
D'un tanto genitor si rese indegno.
    So quanto a te dispiace
 
    So quanto a te dispiace
l'error d'un figlio ingrato;
 
L'error d'un figlio ingrato:
820
ma pensa alla tua pace,
 
Ma pensa alla tua pace,
questa tu déi serbar.
 
Questa tu dei serbar.
    Spettacolo novello
 
    Spettacolo novello
non è, se un arboscello
 
Non è, se un arboscello
dal tronco, donde è nato,
 
Dal tronco, donde è nato,
825
si vede tralignar.
 
Si vede tralignar.
(Parte seguita da' suoi Parti.)
 
parte seguita da' suoi Parti.
SCENA XIII
 
SCENA XIII.
Mitridate, Farnace, Sifare, Arbate, ecc.
 
Mitridate, Farnace, Sifare, Arbate, ec.
Farnace
 
Far.
Ah giacché son tradito,
 
AH giacchè son tradito,
tutto si sveli omai. Per quel sembiante,
 
Tutto si sveli omai. Per quel sembiante,
che fa purtroppo il mio maggior delitto,
 
Che fa pur troppo il mio maggior delitto,
ad oltraggiarti, o padre,
 
Ad oltraggiarti, o padre,
830
sappi che non fui solo. È a te rivale
 
Sappi, che non fui solo. E' a te rivale
Sifare ancor, ma più fatal; ché, dove
 
Sifare ancor, ma più fatal; che dove
ripulse io sol trovai, sprezzi e rigore,
 
Ripulse io sol trovai, sprezzi, e rigore,
ei di me più gradito ottenne amore.
 
Ei di me più gradito ottenne amore.
 
 
 
(Parte condotto via da Arbate e dalle guardie reali.)
 
parte condotto via da Arbate, e dalle Guardie Reali.
SCENA XIV
 
SCENA XIV.
Mitridate, Sifare e quindi Aspasia, ecc.
 
Mitridate, Sifare, e quindi Aspasia, ec.
Sifare
 
Sif.
E crederai, signor…
 
E Crederai, Signor…
Mitridate
 
Mit.
Saprò fra poco
 
Saprò fra poco
835
quanto creder degg'io. Colà in disparte
 
FQuanto creder degg'io. Colà in disparte
ad Aspasia, che viene,
 
Ad Aspasia, che viene,
celati e taci. Violato il cenno
 
Celati, e taci. Violato il cenno
ambi vi renderà degni di morte.
 
Ambi vi renderà degni di morte.
Udisti?
 
Udisti?
Sifare
 
Sif.
Udii. (Deh non tradirmi, o sorte.)
 
Udii. (Deh non tradirmi, oh sorte.)
(Si nasconde dietro al padiglione.)
 
si nasconde dietro al padiglione.
Mitridate
 
Mit.
840
Ecco l'ingrata. Ah seco
 
Ecco l'ingrata. Ah seco
l'arte si adopri e dal suo labbro il vero
 
L'arte si adopri, e dal suo labbro il vero
con l'inganno si tragga. Alfin, regina,
 
Con l'inganno si tragga. Alfin, Regina,
torno in me stesso e con rossor ravviso
 
Torno in me stesso, e con rossor ravviso,
che il volerti mia sposa
 
Che il volerti mia sposa
845
al mio stato ed al tuo troppo disdice.
 
Al mio stato, ed al tuo troppo disdice.
Grave d'anni, infelice,
 
Grave d'anni, infelice,
fuggitivo e rammingo io più non sono
 
Fuggitivo, e rammingo io più non sono
che un oggetto funesto, e tu saresti
 
Che un oggetto funesto, e tu saresti
congiunta a Mitridate
 
Congiunta a Mitridate
850
sventurata per sempre. Ingiusto meno
 
Sventurata per sempre. Ingiusto meno
egli sia teco e, quando guerra e morte
 
Egli sia teco, e quando guerra, e morte
parte a cercar, con un miglior consiglio
 
Parte a cercar, con un miglior consiglio
per isposo ad Aspasia offra un suo figlio.
 
Per isposo ad Aspasia offra un suo figlio.
Sifare
 
Sif.
(Che intesi!)
 
(Che intesi!)
Aspasia
 
Asp.
(Oh ciel!)
 
(Oh Ciel!)
Mitridate
 
Mit.
Non è Farnace: invano
 
Non è Farnace: invano
855
vorresti unirti a quell'indegno, e questa
 
Vorresti unirti a quell'indegno, e questa
destra, che tanto amai per mio tormento,
 
Destra, che tanto amai per mio tormento,
solo a Sifare io cedo.
 
Solo a Sifare io cedo.
Sifare
 
Sif.
(Oh tradimento!)
 
(Oh tradimento!)
Aspasia
 
Asp.
Eh lascia
 
Eh lascia
di più affliggermi, o sire. A Mitridate
 
Di più affliggermi, o Sire. A Mitridate
860
so che fui destinata e so ch'entrambi
 
FSo, che fui destinata, e so, ch'entrambi
siamo in questo momento all'ara attesi.
 
Siamo in questo momento all'ara attesi.
Vieni.
 
Vieni.
Mitridate
 
Mit.
Lo veggo, Aspasia: a mio dispetto
 
Lo veggo, Aspasia: a mio dispetto
vuoi serbar per Farnace
 
Vuoi serbar per Farnace
tutti gli affetti del tuo core ingrato,
 
Tutti gli affetti del tuo core ingrato,
865
e già l'odio e 'l disprezzo
 
E già l'odio, e 'l disprezzo
passò dal padre al figlio sventurato.
 
Passò dal padre al figlio sventurato.
Aspasia
 
Asp.
Io sprezzarlo, signor?
 
Io sprezzarlo, Signor?
Mitridate
 
Mit.
Più non m'oppongo.
 
Più non m'oppongo.
La vergognosa fiamma
 
La vergognosa fiamma
siegui a nutrir e, mentre illustre morte
 
Siegui a nutrir; e mentre illustre morte
870
in un qualche del mondo angolo estremo
 
In un qualche del mondo angolo estremo
vo' col figlio a cercar, col tuo Farnace
 
Vo' col figlio a cercar, col tuo Farnace
tu qui servi ai Romani. Andiamo, io voglio
 
Tu quì servi ai Romani. Andiamo, io voglio
di tanti tuoi rifiuti
 
Di tanti tuoi rifiuti
vendicarmi sul campo
 
Vendicarmi sul campo
875
con darti io stesso in braccio a un vil ribelle.
 
Con darti io stesso in braccio a un vil ribelle.
Sifare
 
Sif.
(Ah seguisse a tacer, barbare stelle!)
 
(Ah, seguisse a tacer, barbare stelle!)
Aspasia
 
Asp.
Pria morirò.
 
Pria morirò.
Mitridate
 
Mit.
Tu fingi invano.
 
Tu fingi invano.
Aspasia
 
Asp.
Io, sire?
 
Io, Sire?
Mal mi conosci, e poiché alfin non credo
 
Mal mi conosci, e poichè alfin non credo,
che ingannarmi tu voglia…
 
Che ingannarmi tu voglia…
Sifare
 
Sif.
(Oh incauta!)
 
(Oh incauta!)
Aspasia
 
Asp.
Apprendi
 
Apprendi,
880
che per Farnace mai
 
Che per Farnace mai
non s'accese il mio cor, che prima ancora
 
Non s'accese il mio cor, che prima ancora
di meritar l'onor d'un regio sguardo
 
Di meritar l'onor d'un regio sguardo
quel tuo figlio fedel, quello che tanto,
 
FQuel tuo figlio fedel, quello, che tanto,
perché simile al padre e a te diletto…
 
Perchè simile al padre, e a te diletto…
Mitridate
 
Mit.
885
L'amasti? Ed ei t'amava?
 
L'amasti? Ed ei t'amava?
Aspasia
 
Asp.
Ah fu l'affetto
 
Ah fu l'affetto
reciproco, o signor… Ma che? Nel volto
 
Reciproco, o Signor… Ma che? nel volto
ti cangi di color?
 
Ti cangi di color?
Mitridate
 
Mit.
Sifare.
 
Sifare.
Aspasia
 
Asp.
(Oh dio!
 
(Oh Dio!
Sifare è qui?)
 
Sifare è quì?)
Sifare
 
Sif.
(Facendosi avanti.)
 
Tutto è perduto.
 
Tutto è perduto. Facendosi avanti.
Aspasia
 
Asp.
(A Mitridate.)
 
Io dunque
 
Io dunque
fui tradita, o crudel?
 
Fui tradita, o crudel? a Mitridate.
Mitridate
 
Mit.
Io solo, io solo
 
Io solo, io solo
890
son finora il tradito.
 
Son finora il tradito.
Olà, soldati,
 
Olà, Soldati,
sotto le scuri omai cada la selva
 
Sotto le scuri omai cada la selva,
che ingombra il suol.
 
Che ingombra il suol.
Voi nella reggia, indegni,
 
Voi nella Reggia, indegni,
fra breve attendo. Ivi la mia vendetta
 
Fra breve attendo. Ivi la mia vendetta
render pria di partir saprò famosa
 
Render pria di partir saprò famosa
895
colla strage de' figli e della sposa.
 
Colla strage de' figli, e della sposa.
    Già di pietà mi spoglio,
 
    Già di pietà mi spoglio,
anime ingrate, il seno:
 
Anime ingrate, il seno:
per voi già sciolgo il freno,
 
Per voi già sciolgo il freno,
perfidi, al mio furor.
 
Perfidi, al mio furor.
900
    Padre ed amante offeso
 
    Padre, ed amante offeso
voglio vendetta e voglio
 
Voglio vendetta, e voglio,
che opprima entrambi il peso
 
Che opprima entrambi il peso
del giusto mio rigor.
 
Del giusto mio rigor.
(Parte; segue il taglio della selva, indi la marcia dell'esercito che si ritira.)
 
Parte, siegue il taglio della selva, indi la marcia dell'Esercito, che si ritira.
SCENA XV
 
FSCENA XV.
Sifare ed Aspasia.
 
Sifare, ed Aspasia.
Aspasia
 
Asp.
Sifare, per pietà, stringi l'acciaro
 
SIfare, per pietà stringi l'acciaro,
905
e in me de' mali tuoi
 
E in me de' mali tuoi
punisci di tua man la rea sorgente.
 
Punisci di tua man la rea sorgente.
Sifare
 
Sif.
Che dici, anima mia? N'è reo quel fato
 
Che dici, anima mia? N'è reo quel fato,
che ingiusto mi persegue. Egli m'ha posto
 
Che ingiusto mi persegue. Egli m'ha posto
in ira al padre, ei mio rival lo rese,
 
In ira al padre, ei mio rival lo rese,
910
ed or l'indegna via
 
Ed or l'indegna via
di penetrar nell'altrui cor gli apprese.
 
Di penetrar nell'altrui cor gli apprese.
Aspasia
 
Asp.
Ah se innocente, o caro,
 
Ah se innocente, o caro,
mi ti mostra il tuo amor, non lascia almeno
 
Mi ti mostra il tuo amor, non lascia almeno
d'esser meco pietoso. Eccoti il petto,
 
D'esser meco pietoso. Eccoti il petto,
915
ferisci omai. Di Mitridate, oh dio!
 
Ferisci omai. Di Mitridate, oh Dio!
si prevenga il furor.
 
Si prevenga il furor.
Sifare
 
Sif.
Col sangue mio,
 
Col sangue mio,
sol che Aspasia lo voglia,
 
Sol che Aspasia lo voglia,
tutto si sazierà. Me condannando
 
Tutto si sazierà. Me condannando
forse assolverti ei dée. Tu fosti, e sei
 
Forse assolverti ei dee. Tu fosti, e sei
920
la fiamma sua, né d'un tiranno al core
 
La fiamma sua, nè d'un tiranno al core
favellerà con men di forza Amore.
 
Favellerà con men di forza Amore.
Ah per gli dèi, regina,
 
Ah per gli Dei, Regina,
sappiti consigliare: a compiacerlo
 
Sappiti consigliare: a compiacerlo
renditi pronta, o almen ti fingi; alfine
 
Renditi pronta, o almen ti fingi: alfine
925
pensa ch'egli m'è padre; a lui giurando
 
FPensa, ch'egli m'è padre; a lui giurando
eterna fede ascendi il trono, e lascia
 
Eterna fede ascendi il trono, e lascia,
che nella sorte sua barbara tanto
 
Che nella sorte sua barbara tanto
Sifare non ti costi altro che pianto.
 
Sifare non ti costi altro, che pianto:
Aspasia
 
Asp.
Io sposa di quel mostro
 
Io sposa di quel mostro,
930
il cui spietato amore
 
Il cui spietato amore
ci divide per sempre?
 
Ci divide per sempre?
Sifare
 
Sif.
E pur poc'anzi
 
E pur poc'anzi
non parlavi così.
 
Non parlavi così.
Aspasia
 
Asp.
Tutta non m'era
 
Tutta non m'era
la sua barbarie ancor ben nota. Or come
 
La sua barbarie ancor ben nota. Or come
un tale sposo all'ara
 
Un tale sposo all'ara
935
potrei seguir,
 
Potrei seguir,
come accoppiar la destra
 
come accoppiar la destra
a una destra potrei tuttor fumante
 
A una destra potrei tuttor fumante
del sangue, ahimè, del trucidato amante?
 
Del sangue, aimè, del trucidato amante?
No, Sifare, perdona,
 
No, Sifare, perdona,
io più nol posso, e invan mel chiedi.
 
Io più nol posso, e invan mel chiedi.
Sifare
 
Sif.
E vuoi…
 
E vuoi…
Aspasia
 
Asp.
940
Sì, precederti a Dite. A me non manca
 
Sì, precederti a Dite. A me non manca
per valicar quel passo
 
Per valicar quel passo
e coraggio ed ardir, ma non l'avrei
 
E coraggio, ed ardir; ma non l'avrei
per mirar del mio ben le angosce estreme.
 
Per mirar del mio ben le angosce estreme.
Sifare
 
Sif.
No, mio bel cor, noi moriremo insieme.
 
No, mio bel cor, noi moriremo insieme.
945
    Se viver non degg'io,
 
    Se viver non degg'io,
se tu morir pur déi,
 
Se tu morir pur dei,
lascia, bell'idol mio,
 
Lascia, bell'idol mio,
ch'io mora almen con te.
 
Ch'io mora almen con te.
Aspasia
 
FAsp.
    Con questi accenti, oh dio!
 
    Con questi accenti, oh Dio!
950
cresci gli affanni miei:
 
Cresci gli affanni miei:
troppo tu vuoi, ben mio,
 
Troppo tu vuoi, ben mio,
troppo tu chiedi a me.
 
Troppo tu chiedi a me.
Sifare
 
Sif.
Dunque…
 
Dunque…
Aspasia
 
Asp.
Deh taci.
 
Deh taci.
Sifare
 
Sif.
Oh dèi!
 
Oh Dei!
a due
 
 
a 2
    Barbare stelle ingrate,
 
    Barbare stelle ingrate,
955
ah m'uccidesse adesso
 
Ah m'uccidesse adesso
l'eccesso del dolor!
 
L'eccesso del dolor!
Sifare
 
Sif.
    Sempre peggior diviene
 
Sempre peggior diviene
l'aspetto del mio fato;
 
L'aspetto del mio fato.
passo di pene in pene,
 
Passo di pene in pene,
960
tutto diventa orror.
 
Tutto diventa orror.
    E un fulmine non viene
 
E un fulmine non viene
a trapassarne il cor!
 
A trapassarne il cor!
(Partono.)
 
Partono.
Fine dell'atto secondo.
 
Fine dell'Atto secondo.