Kritische Edition des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung der Abschrift A 
ATTO PRIMO
 
Atto Primo
Piazza di Ninfea con veduta in lontano della porta della città.
 
SCENA I
 
Scena Prima
Sifare con seguito d'uffiziali e soldati, ed Arbate coi capi de' cittadini, uno de' quali porta sopra un bacile le chiavi della città.
 
Sifare, ed Arbate
Recitativo
 
Arbate
 
Arb.
Vieni, signor. Più che le mie parole
 
Vieni, Signor. piu che le mie parole
l'omaggio delle schiere,
 
l'ommaggio delle schiere
del popolo il concorso e la dipinta
 
del popolo il concorso e la dipinta
sul volto di ciascun gioia sincera
 
sul volto di ciascun gioia sincera
5
abbastanza ti spiegaIm Erstdruck des Librettos und in der Libretto-Vorlage Turin 1767 steht das Verb „spiegare“ („zeigen“) im Singular („spiega“ = „er/sie/es zeigt“), in den Abschriften A und B im Plural („spiegan“ = „sie zeigen“), sodass der ursprüngliche Elfsilbler:

"abbastan3za ti spie6ga^in que(8)sto gior10no"

in den Abschriften durch den Wegfall der Synärese zwischen „spiega“ und „in“ eine metrisch überzählige Silbe erhält. Da Mozart in den Abschriften die letzte Silbe „-ga“ im Wort „spiega“ und das folgende Wort „in“ mit einem einzigen Ton eindeutig als eine einzige metrische Silbe vertont hat, ist das Plural „spiegan“ auch in musikalischer Hinsicht als Fehler zu betrachten. Denn durch den Konstonanten „n“ am Ende des Wortes wird die Synärese unmöglich gemacht, die für die Zusammenführung der beiden Silben zu einem einzigen Ton erforderlich ist. Die Edition folgt daher wie die NMA dem metrisch und musikalisch korrekten Wortlaut des Librettos (bzw. der Libretto-Vorlage).
in questo giorno
 
abbastanza ti spiegan in questo giorno
quanto esulti Ninfea nel tuo ritorno.
 
quanto esulti Ninfea nel tuo ritorno.
Sifare
 
Sif.
Questi di vostra fede
 
questi di vostra fede
contrassegni gradisco. Altri maggiori
 
contrassegni gradisco altri maggiori
però ne attesi, e non dovea ricetto
 
però ne attesi, e non dovea ricetto
10
qui Farnace trovar.
 
qui Farnace trovar.
Arbate
 
Arb.
Del regno adunque
 
del Regno adunque
può già la gelosiaIm Erstdruck des Librettos und in der Libretto-Vorlage Turin 1767 „la gelosia“ (Nominativ Singular), in den Abschriften A und B „le gelosie“ (Nominativ Plural). Da das entsprechende Verb („può“) im Singular steht, wählt die Edition hier wie die NMA die grammatikalisch korrekte Form des Nominativ Singular nach dem Erstdruck des Librettos (bzw. nach der Vorlage des Librettos). render nemico
 
può già le gelosie render nemico
Sifare del german?
 
Sifare del german?
Sifare
 
Sif.
La bella greca,
 
la bella greca,
che del gran Mitridate
 
che del gran Mitridate
gli affetti meritò, di questo seno
 
gli affetti meritò, di questo seno
15
fu pur anche la fiamma, ed è la prima
 
fù pur anche la fiamma, ed è la prima
cagion, benché innocente,
 
cagion, benche innocente
delle gare fraterne.
 
delle gare fraterne.
Arbate
 
Arb.
Oh quanto ti precorse
 
oh quanto ti precorse
colle brame e coi voti
 
colle brame, e coi voti
20
il dolente suo cor!
 
il dolente suo cor
Sifare
 
Sif.
Se il ver mi narri,
 
se il ver mi narri,
molto a sperar mi resta; e tutto io spero,
 
molto a sperar mi resta, e tutto io spero
se di Roma fra il servo e fra 'l nemico
 
se di Roma fra il servo, e frà l'nemico,
osa Arbate appigliarsi
 
osa Arbate appigliarsi
al partito miglior.
 
al partito meglior
Arbate
 
Arb.
Se l'oso?Alternative Variante nach dem Erstdruck des Librettos:
Se l'oso!
E puoi
 
se l'oso? e puoi
25
dubitarne, o signor?
 
dubitarne, o Signor?
Quel zelo istesso,
 
quel zelo istesso
che al tuo gran genitore
 
che al tuo gran genitore
mi strinse, in tuo favore
 
mi strinse, in tuo favore
qui tutto impegno, e tu vedrai Farnace,
 
qui tutto impegno, e tu vedrai Farnace
mercé del mio valor, della mia fede,
 
mercè del mio valor, della mia fede
30
girne altrove a cercar e sposa e sede.
 
girne altrove à cercar, e Sposa, e sede
(Parte col suo seguito.)
 
Parte
SCENA II
 
Scena 2.da
Sifare col suo seguito, ed Aspasia.
 
Sifare ed Aspasia
Recitativo
 
Sifare
 
Sif.
Se a me s'unisce Arbate,
 
Se a me s'unisce Arbate
che non posso ottener?
 
che non posso ottener?
Aspasia
 
Asp.
Il tuo soccorso,
 
Il tuo soccorso
signor, vengo a implorar. Afflitta, incerta,
 
Signor vengo à implorar, afflitta incerta
vedova pria che sposa al miglior figlio
 
Vedova pria che sposa al miglior Figlio
35
di Mitridate il chiedo. Ah non sia vero
 
di Mitridate il chiedo? ah non sia vero?
che il sangue che t'unisce al tuo germano
 
che il sangue, che t'unisce al tuo germano,
d'una infelice al pianto
 
d'una infelice al pianto
prevalga in questo dì. Barbaro, audace,
 
prevalga in questo di. Barbaro, audace
ingiurioso al padre, egli al mio core,
 
ingiurioso al padre, egli al mio core,
40
ch'è libero e che l'odia, impone amore.
 
ch'e libero, e che l'odia impone amore.
Sifare
 
Sif.
Regina, i tuoi timori,
 
Regina i tuoi timori
deh calma per pietà. Finch'io respiro
 
deh calma per pietà: finch'io respiro,
libero è il tuo voler, e andrà Farnace
 
libero e il tuo voler, e andrà Farnace
forza altrove ad usar. Ma chi t'adora
 
forza altrove ad usar. ma chi t'adora,
45
se chiami delinquente,
 
se chiami delinquente
sappi ch'io son di lui meno innocente.
 
sappi, ch'io son di lui meno innocente
Aspasia
 
Asp.
(Che ascolto, oh ciel!)
 
che ascolto, oh ciel
Sifare
 
Sif.
Non ti sdegnar: diverso
 
non ti sdegnar: diverso
dall'amor del germano
 
dell'amor del germano
di Sifare è l'amor. No, mia conquista,
 
di Sifare e l'amor. Nò mia conquista
50
se da lui ti difendo,
 
se da lui ti difendo
non diverrai. Ma quando
 
non diverrai. ma quando,
t'avrò resa a te stessa,
 
t'avrò resa a te stessa
abborrirai
 
abborirai
quanto il nemico il difensore? Ed io,
 
quanto il nemico il difensore? ed io,
per premio di mia fé, per compiacerti,
 
per premio di mia fè per compiacerti
55
risolvere dovrò di non vederti?
 
risolvere dovrò di non vederti?
Aspasia
 
Asp.
Dello stato in cui sono,
 
dello stato in cui sono
prence, se sei cortese,
 
Prence, se sei cortese
tanto non abusar.Alternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
tanto non t'abusar.
 
tanto non abusar
Sifare
 
Sif.
Io non ne abuso
 
io non ne abuso
allor che ti difendo
 
allor che ti difendo,
60
senza sperar mercé, quando prometto,
 
senza sperar mercè quando prometto
bell'Aspasia, ubbidirti e poi celarmi
 
bell'Aspasia, ubbidirti, e poi celarmi
per sempre agl'occhiAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
agli occhi
tuoi.
 
per sempre agl'occhi tuoi.
Aspasia
 
Asp.
Forse prometti
 
forse prometti
ciò ch'eseguir non sei capace.
 
ciò ch'esseguir non sei capace.
Sifare
 
Sif.
E ad onta
 
e ad'onta
de' giuramenti miei dunque paventi
 
de giuramenti miei dunque paventi,
65
ch'io possa teco ancora
 
ch'io possa teco ancora
tiranno divenir?
 
tiranno divenir?
Aspasia
 
Asp.
Contro Farnace
 
contro Farnace
chiedo aita, o signor. Dall'empie mani
 
chiedo aita, o Signor. dall'empie mani
salvami pria: questo èAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
quest'è
il mio voto. Allora
 
salvami pria questo è il mio voto. allora
d'usarmi iniqua forza
 
d'usarmi iniqua forza
70
d'uopo non ti sarà, perch'io t'accordi
 
d'uopo non ti sarà perch'io t'accordi
di vedermi il piacer, e tu fors'anche
 
di vedermi il piacer e tu fors'anche
meglio conoscerai qual sia quel core
 
meglio conoscerai qual sia quel core
che oraAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
ch'ora
ingiusto accusar puoi di rigore.
 
che ora ingiusto accusar puoi di rigore
N° 1 Aria
 
Aspasia
 
Aspasia
    Al destin che la minaccia
 
Al Destin che La minaccia
75
togli, oh dio! quest'alma oppressa:
 
togli oh Dio quest'alma oppressa
prima rendimi a me stessa
 
prima rendimi a me stessa
e poi sdegnati con me.
 
e poi sdegnati con me
    Come vuoi d'un rischio in faccia
 
Come Vuoi d'un rischio in faccia
ch'io risponda a' detti tuoi?
 
ch'io risponda a detti tuoi
80
Ah conoscermi tu puoi,
 
ah conoscermi tù poi
e ilAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
e 'l
mio cor ben sai qual è.Variante in den Textwiederholungen der Abschrift B:
il mio cor ben sai qual è.
 
e il mio cor ben sai qual è
(Si ritira.)
 
SCENA III
 
Scena 3.
Sifare col suo seguito.Variante nach den Abschriften A, B und C:
Sifare solo.
 
Sifare solo
Recitativo accompagnato
 
Sifare
 
Qual tumulto nell'alma
 
Qual tumulto nell'alma
quel parlar mi destò!
 
quel parlar mi destò
Con più di forza
 
con più di forza
rigermogliar vi sento,
 
rigermogliar vi sento
85
speranze mie quasi perdute. Un nuovo
 
speranze mie quasi perdute un nuovo
sprone per voi s'aggiunge
 
sprone per voi s'aggiunse
oggi alla mia virtù. Tronchinsi ormai
 
oggi alla mia virtù Tronchinsi ormai
le inutili dimore, e la mercede
 
le inutili dimore e la mercede,
che prometter mi sembra il caro bene,
 
che prometter mi sembra il caro bene
90
ah si meriti almen, se non s'ottiene.
 
Ah si merita almen se non s'ottiene
N° 2 Aria
 
Sifare
 
Sifare
    Soffre il mio cor con pace
 
Soffre il mio cor con pace
una beltà tiranna;
 
una beltà tiranna
l'orgoglio d'un audace,
 
l'orgoglio d'un audace
no, tollerar non sa.
 
nò tollerar non sò
95
    M'affanna e non mi offendeAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
m'offende
 
m'affanna e non mi offende
chi può negarmi amore,
 
chi può negarmi amore
ma di furor m'accende
 
ma di furor m'accende
chi mio rival si fa.
 
chi mio rival si fà
(Parte col suo seguito.)
 

Tempio di Venere con ara accesa ed adorna di mirti e di rose.
 

Tempio di Venere con ara accesa ed adorna di mirti e di rose.
SCENA IV
 
Scena 4.a
Farnace, Aspasia, soldati di Farnace all'intorno e sacerdoti vicini all'ara.
 
Farnace ed Aspasia
Recitativo
 
Farnace
 
Far.
Sino aAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
Sin a
quando, o regina,
 
Sino a quando, o Regina
100
sarai contraria alle mie brame? Ah fuggi,
 
sarai contraria alle mie brame? Ah fuggi,
vieni.Im Erstdruck des Librettos „sì, fuggi e meco vieni.“, in Mozarts Vertonung (Abschriften A und B) nur „vieni.“, sodass dem ursprünglichen Siebensilbler nun fünf metrische Silben fehlen.
 
Vieni,
Te impaziente attende
 
te impaziente attende
di Ponto il soglio, e ognun veder ti brama
 
di Ponto il soglio e ognun veder ti brama
sua regina e mia sposa. All'ara innanzi
 
sua Regina e mia sposa all'ara innanzi
105
dammi la destra, e mentre
 
dammi la destra, e mentre
con auspizio più lieto
 
con auspizio più lieto
s'assicura il diadema alle tue tempia,
 
s'assicura il diadema alle tue tempia
le promesse del padre il figlio adempia.
 
le promesse del Padre il figlio adempia
Aspasia
 
Asp.
Per vendicarAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
vendicare
un padre
 
Per vendicar un Padre
110
dai Romani trafitto
 
d'ai Romani traffitto
scettri non hoAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
scettri io non ho
, non ho soldati, e solo
 
scettri non hò, non o soldati, e solo
unico avanzo delle mie fortune
 
l'unico avanzo delle mie fortune
mi resta il mio gran cor. Ah questo almeno
 
mi resta il mio gran cor. Ah questo almeno,
serbi la fé dovuta al genitore,
 
serbi la fè dovuta al genitore
115
né si vegga la figlia
 
ne si vegga la figlia
porger la man sacrilega ed auHier bricht in allen Abschriften das Rezitativ ab. Vgl. Luigi Ferdinando Tagliavini, „Vorwort“ zu Mitridate, re di Ponto (Neue Mozart-Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/4), Kassel 1966 S. XII und ders., Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/4), Kassel 1978, S. 85.
Der restliche Text des Rezitativs ist nach dem Libretto-Erstdruck 1770 ergänzt worden.
dace
 
porger la man sacrilega, ed au
all'amico di Roma, al vil Farnace.
 
Farnace
 
Quai deboli pretesti
 
son questi che t'infingi, e chi ti disse
 
120
che amico a Roma io son?
 
(La piglia a forza per mano.)
 
Sposa or ti voglio,
 
e al mio volere omai contrasti invano.
 
Aspasia
 
(Guardando agitata per la scena.)
 
Sifare, dove sei?
 
SCENA V
 
Sifare con soldati, e detti.
 
Recitativo
 
Sifare
 
Ferma, o germano,
 
ed in Aspasia apprendi
 
Sifare a rispettar.
 
Farnace
 
(Ad Aspasia con risentimento.)
 
Intendo, ingrata,
 
125
meglio adesso il tuo cor. De' tuoi rifiuti
 
costui forse è cagion. Ei di Farnace
 
è amante più felice, e men ti spiace.
 
Sifare
 
(A Farnace.)
 
Suo difensor qui sono, e chi quel core
 
tiranneggiar pretende
 
130
di tutto il mio furor degno si rende.
 
Farnace
 
Con tanto fasto in Colco
 
a favellar sen vada
 
Sifare a' suoi vassalli.
 
Sifare
 
In Colco e in questa
 
reggia così posso parlar.
 
Farnace
 
Potresti
 
135
qui pur per le mie mani
 
versar l'alma col sangue.
 
Sifare
 
(Vuol metter mano alla spada, e così pure Farnace.)
 
A tanto ardire
 
così rispondo.
 
Aspasia
 
(Trattenendo i due fratelli.)
 
Ah no, fermate.
 
SCENA VI
 
Arbate e detti.
 
Recitativo
 
Arbate
 
All'ire
 
freno, principi, olà. D'armate prore
 
già tutto è ingombro il mar, e Mitridate
 
140
di sé stesso a recar più certo avviso
 
al porto di Ninfea viene improvviso.
 
Sifare
 
Il padre!
 
Farnace
 
Mitridate!
 
Arbate
 
A me foriero
 
ne fu rapido legno. Ah si deponga
 
ogni gara fra voi, cessi ogni lite,
 
145
e meco il padre ad onorar venite.
 
N° 3 Aria
 
Arbate
 
Arbate
    L'odio nel cor frenate,
 
L'odio nel cor frenate
torni fra voi la pace,
 
torni fra voi la pace
o un padre paventate
 
o un padre paventate
che perdonar non sa.
 
che perdonar non sà
150
    S'oggi il fraterno amore
 
s'oggi il fraterno amore
cessa in entrambi e tace,
 
cessa in entrambi o tace
dal giusto suo rigore
 
dal giusto suo rigore
chi vi difenderà?Variante in den Textwiederholungen der Abschriften A, B und C:
chi vi difenderà, chi?
 
chi vi difenderà
(Parte.)
 
SCENA VII
 
Scena 7.ma
Farnace, Aspasia, Sifare, soldati dei due principi e sacerdoti.
 
Farnace, Aspasia, Sifare
Recitativo
 
Farnace
 
Far.
Principe, che facemmo!
 
Principe, che facemmo
Sifare
 
Sif.
Io nel mio core
 
Io nel mio core
155
rimproveri non sento.
 
rimproveri non sento
Aspasia
 
Asp.
(Oh ritorno fatal!) Sifare, addio.
 
(oh ritorno fatal!) Sifare, addio.
N° 4 Aria
 
Aspasia
 
aspasia
    Nel sen mi palpita
 
Nel sen mi palpita
dolente il core;
 
dolente il core
mi chiama a piangere
 
mi chiama à piangere
160
il mio dolore;
 
il mio dolore
non so resistere,
 
non so resistere
non so restar.
 
non sò restar
    Ma se di lagrime
 
ma se di lagrime
umido ho il ciglio,
 
umido il ciglio
165
è solo, credimi,
 
é solo credimi
il tuo periglio
 
il tuo periglio
la cagion barbara
 
la cagion barbara
del mio penar.
 
del mio penar
(Parte, e si ritirano pure i sacerdoti.)
 
SCENA VIII
 
Scena 8.a
Farnace, Sifare e i loro soldati.
 
Farnace, e Sifare
Recitativo
 
Farnace
 
Far.
Un tale addio, germano,
 
Un tale addio, germano
170
si spiega assai; ma il tempo
 
si spiega assai ma il tempo
altro esige da noi. Ritorna il padre
 
altro esige da noi. ritorna il Padre
quanto infelice più, tanto più fiero.
 
quanto infelice più tanto più fiero.
Pensaci: in tuo favore
 
Pensaci: in tuo favore
tu pronte hai le tue schiere, a me non manca
 
tu pronte hai le tue schiere à me non manca
175
un altro braccio. Il nostro
 
un'altro braccio. Il nostro
perdono si assicuri: a lui l'ingresso
 
perdono si assicuri: a lui l'ingresso
della città si chiuda,
 
della Città si chiuda,
e giuste ei dia le leggi, o si deluda.
 
e giusto ei dia le leggi o si deluda.
Sifare
 
Sif.
Noto a me stesso io son, noto abbastanza
 
noto a me stesso io son noto abbastanza
180
m'è il genitor; ma quando
 
m'e il genitor: ma quando
ritorna Mitridate
 
ritorna Mitridate
più non so che ubbidir.
 
più non sò che ubbidir.
Farnace
 
Far.
Ad esso almeno
 
ad esso almeno
cautamente si celi
 
cautamente si celi
il segreto comun, né sia tradito
 
il segreto comun, nè sia tradito
185
dal germano il german.
 
dal germano il german.
Sifare
 
Sif.
Saprò geloso,
 
saprò geloso
anche con mio periglio,
 
anche con mio periglio
fido german serbarmi e fido figlio.
 
fido german serbarmi, e fido Figlio.
N° 5 Aria
 
Sifare
 
Sifare
    Parto: nel gran cimento
 
Parto nel gran cimento
sarò germano e figlio,
 
saró germano e Figlio
190
egualeAlternative Schreibweise in den Textwiederholungen der Abschriften A und C:
egual
al tuo periglio
 
e quale al tuo periglio
la sorte mia sarà.
 
La sorte mia sará
    Opera a tuo talento,
 
Operá tuo tarento
né in me mancar già mai
 
nè in me mancar gia mai
vedrai la fedeltà.
 
vedrai La fedeltà
(Parte co' suoi soldati.)
 
SCENA IX
 
Scena 9.a
Farnace, suoi soldati e Marzio.
 
Farnace, e Marzio
Recitativo
 
Farnace
 
Far.
195
Eccovi in un momento
 
Eccoti in un momento
sconvolti, o miei disegni.
 
sconvolti o miei disegni
Marzio
 
Mar.
A un vil timore
 
à un vil timore
Farnace ancor non s'abbandoni.
 
Farnace ancor non s'abbandoni.
Farnace
 
Far.
E quale
 
e quale
speranza a me più resta,
 
speranza a me più resta
se nemica fortuna
 
se nemica fortuna
200
sul capo mio tutto il suo sdegno aduna?
 
sul capo mio tutto il suo sdegno aduna
Marzio
 
Mar.
Maggior d'ogn'altro fato
 
maggior d'ogni altro fato,
è il gran fato di Roma, e pria che sorga
 
è il gran fato di Roma. e pria che sorga,
nel ciel novella aurora,
 
nel ciel novella aurora
ne avrai più certe prove.
 
ne avrai più certe prove
Farnace
 
Far.
Alla tua fede
 
alla tua fede
205
mi raccomando, amico: il mio periglio
 
mi raccomando amico. il mio periglio
tu stesso vedi. In mia difesa, ah tosto
 
tu stesso vedi. in mia difesa ah tosto
movan l'aquile altere a cui precorre
 
movan l'aguile altere, à cui precorre
la vittoria e il terror. Poi quando ancora
 
la Vittoria e il terror. poi quando ancora
sia di Roma maggior l'empio mio fato,
 
sia di Roma maggior l'empio mio fato
210
ah si mora bensì, ma vendicato.
 
ah si mora bensi, ma vendicato
N° 6 Aria
 
Farnace
 
Farnace
    Venga pur, minacci e frema
 
Venga pur minacci e frema
l'implacabil genitore;
 
L'implacabil genitore
al suo sdegno, al suo furore
 
al suo sdegno al suo furore
questo cor non cederà.Variante in den Textwiederholungen der Abschriften A, B und C:
questo cor non cederà, no, no.
 
questo cor non cederà
215
    Roma in me rispetti e tema
 
Roma in me rispetti e tema
men feroce e men severo,
 
men feroce e men severo
o più barbaro e più fiero
 
o piu barbaro o piu fiero
l'ira sua mi renderà.
 
L'ira sua mi rendera
(Parte con Marzio, seguito da' suoi soldati.)
 

Porto di mare con due flotte ancorate in siti opposti del canale. Da una parte veduta della città di Ninfea.
 
SCENA X
 
 
Si viene accostando al suono di lieta sinfonia un'altra squadra di vascelli, dal maggior de' quali sbarcanoMitridate ed Ismene, quegli seguito dalla guardia reale e questa da una schiera di Parti.Arbate con seguito gli accoglie sul lido. Si prosiegue poi di mano in mano lo sbarco delle soldatesche, le quali si vanno disponendo in bella ordinanza su la spiaggia.
 
N° 7 Marcia
 
N° 8 Cavata
 
Mitridate
 
Mitrid:e
    Se di lauri il crine adorno,
 
se di lauri il crine adorno
220
fide spiagge, a voi non torno,
 
fide spiaggie a voi non torno
tinto almen non porto il volto
 
tinto almen non porto il volto
di vergogna e di rossor.
 
di vergogna e di rossor
    Anche vinto ed anche oppresso
 
anche vinto ed anche oppresso
io mi serbo ognor l'istesso
 
io mi serbo ognor l'istesso
225
e vi reco in petto accolto
 
e vi reco in petto accolto
sempre eguale il mio gran cor.
 
sempre eguale il mio gran cor
 
Scena 10.ma
 
Mitridate, Ismene, ed Arbate
Recitativo
 
Mitridate
 
Mit.
Tu mi rivedi, Arbate,
 
Tu mi rivedi, Arbate
ma quel più non rivedi
 
ma quel che non rivedi
felice Mitridate a cui di Roma
 
felice Mitridate a cui di Roma
230
lungamente fu dato
 
lungamente fù dato
bilanciare il destin. Tutti ha dispersi
 
bilanciare il destin. tutti a dispersi
d'otto lustri i sudor solAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
sola
una notte
 
d'otto lustri i sudor sol una notte
a Pompeo fortunata, a me fatale.
 
à Pompeo fortunata a me fatale.
Ismene
 
Ism.
Il rammentar che vale,
 
il rammentar che vale,
235
signor, una sventura
 
Signor, una sventura
per cui la gloria tua nulla s'oscura?
 
per cui la gloria tua nulla s'oscura?
Tregua i pensier funesti
 
tregua i pensier funesti
su quest'amico lido
 
su quest'amico lido
per breve spazio almeno abbian da noi.
 
per breve spazio almeno abbian da noi,
240
Dove son, Mitridate, i figli tuoi?
 
dove son Mitridate i figli tuoi?
Arbate
 
Arb.
Dalla reggia vicina
 
Dalla Reggia Vicina
ecco gli affretta al piè del genitore
 
ecco gli affretta al piè del genitore
il rispetto e l'amore.
 
il rispetto, e l'amore.
SCENA XI
 
Scena 11.ma
Sifare, Farnace dalla città, e detti.
 
Sifare, Farnace, e Detti
Recitativo
 
Sifare
 
Sif.
SullaAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
Su la
temuta destra
 
Sulla temuta destra
245
mentre l'un figlio e l'altro un bacio imprime,
 
mentre l'un figlio, e l'altro un baccio imprime
tutti i sensi del cor, padre, t'esprime.
 
tutti i sensi del cor. Padre, t'esprime.
Mitridate
 
Mit.
Principi, qual consiglio in sì grand'uopo
 
Principi, qual consiglio in si grand'uopo,
e la Colchide, e il Ponto,
 
e la Colchide, e il Ponto
che al tuo valor commisi, e alla tua fede,
 
che al tuo voler commisi, e alla tua fede,
250
vi fece abbandonar?
 
vi fece abbandonar.
Farnace
 
Far.
L'infausto grido
 
L'infausto grido
della tua morte l'un dell'altro ignaro
 
della tua morte l'un dell'altro ignaro
qua ne trasse, o signor. Noi fortunati,
 
quà ne trasse o Signor. noi fortunati
che, nel renderci rei
 
che nel renderci rei
del trasgredito cenno, il bel contento
 
del trasgredito cenno il bel contento
255
abbiamIm Erstdruck des Librettos und in der Libretto-Vorlage Turin 1767 „abbiam“, in den Abschriften A und B „abbiamo“, sodass der ursprüngliche Elfsilbler:

„abbiam2 di riveder6 sano chi tan10to“

in den Abschriften durch die Ergänzung des apokopierten Schlussvokals eine metrisch überzählige Silbe erhält. Da Mozart in den Abschriften keinen Ton für diese metrisch überzählige Silbe vorgesehen hat, ist die Ergänzung des apokopierten Schlussvokals auch in musikalischer Hinsicht als Fehler zu betrachten. Die Edition folgt daher wie die NMA dem metrisch und musikalisch korrekten Wortlaut des Librettos (bzw. der Libretto-Vorlage).
di riveder salvo chi tanto
 
abbiamo di riveder salvo chi tanto
stato è finora e sospirato e pianto!
 
stato è finora, e sospirato, e pianto.
Ismene
 
Ism.
Perché fra i suoi contenti
 
Perche frà i tuoi contenti
dissimula Farnace
 
disimula Farnace
quello che prova in riveder la figlia
 
quello, che prova in riveder la figlia
260
del partico monarca?
 
del Partico monarcha
Farnace
 
Far.
(Oh rimprovero acerbo!)
 
oh rimprovero accerbo.
Mitridate
 
Mit.
Entrambi, o figli,
 
entrambi o Figli
men giudice che padre
 
me giudice che Padre
voi qui mi ritrovate. Il primo intanto
 
Voi qui mi rirovate Il primo intanto
l'imprudente trascorso
 
l'imprudente trascorso
265
ad emendar tu sii, Farnace. Ismene,
 
ad emendar tu sij Farnace Ismene
che amasti, il so, viene tua sposa: in lei
 
che amasti, il sò, Viene tua sposa, in lei
di Mitridate al combattuto soglio
 
di Mitridate al combattuto soglio
ravvisa un nuovo appoggio; al nodo eccelso,
 
ravvisa un nuovo appoggio: al nodo eccelso
ch'io stesso ricercai, l'alma prepara
 
ch'io stesso ricercai L'alma prepara
270
e di tal sorte a farti degno impara.
 
e di tal sorte a farti degno impara.
Farnace
 
Far.
Signor…
 
Signor…
Mitridate
 
Mit.
Ai regi tetti
 
ai reggi tetti
dove in brieve tiAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
in breve io ti
seguo, o principessa,
 
dove in brieve ti seguo o Principessa,
e Sifare e Farnace
 
e Sifare, e Farnace.
scorgano i passi tuoi. Meco soltanto
 
scorgano i passi tuoi. meco sol tanto
275
rimanga Arbate.
 
rimanga Arbate.
Ismene
 
Ism.
Io ti precedo, o sire,
 
io ti precedo o Sire
ma porto meco in seno
 
ma porto meco in seno
un segreto timor che mi predice
 
un segreto timor che mi predice
quanto poco il mio cor sarà felice.
 
quanto poco il mio cor sarà felice.
N° 9 Aria
 
Ismene
 
Ismene
    In faccia all'oggetto
 
in faccia al oggetto
280
che m'arde d'amore
 
che m'arde d'amore
dovrei sol diletto
 
dovrei sol diletto
sentirmi nel core,
 
sentirmi nel core
ma sento un tormento
 
ma sento un tormento
che intender non so.
 
che intender non sò
285
    Quel labroAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
labbro
che tace,
 
quel Labro che tace
quel torbido ciglio
 
quel torbido ciglio
la cara mia pace
 
La cara mia pace
già mette in periglio,
 
gia mette in periglio,
già dice che solo
 
già dice che solo
290
penare dovrò.
 
penare dovro
(Parte ed entra nella città con Sifare e Farnace, seguita dai Parti.)
 
SCENA XII
 
Scena 12.ma
Mitridate, Arbate, guardie reali ed esercito schierato.
 
Mitridate, Arbate
Recitativo
 
Mitridate
 
Mit.
Teme Ismene a ragion, ma più di lei
 
teme Ismene à ragion: ma più di lei
teme il mio cor. Sappilo, Arbate: io stesso
 
teme il mio cor: Sappilo Arbate io stesso
dopo il fatal conflitto
 
dopo il fatal conflitto
la fama di mia morte
 
la fama di mia morte
295
confermar tra voi feci, a ciò cheAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
acciò che
poi
 
confermar tra voi feci a ciò che poi
nel giungere improvviso
 
nel giungere improvviso
non fossero gli oltraggi a me celati
 
non fossero gli oltraggi a me celati,
che soffro, oh dio! da due miei figli ingrati.
 
che soffro oh Dio? da due miei figli ingrati.
Arbate
 
Arb.
Da due tuoi figli?
 
da due tuoi figli?
Mitridate
 
Mit.
Ascolta: in mezzo all'ira
 
Ascolta in mezzo al'ira
300
Sifare da Farnace
 
Sifare da Farnace
giusto è ben ch'io distingua.
 
giusto e ben ch'io distingua
Ma qui che si facea? Forse hanno entrambi
 
ma qui che si facea? Forse anno entrambi
preteso amor dalla regina? A quale
 
preteso amor dalla Regina. a quale
di lor sembra che Aspasia
 
di lor sembra che Aspasia
305
dia più facile l'orecchio? Io stesso a lei
 
dia più facile l'orecchio io stesso a lei
in quale aspetto ho da mostrarmi? Ah parla,
 
in quale aspetto o da mostrarmi? Ah parla
e quanto mai vedesti, e quanto sai,
 
e quanto mai vedesti, e quanto sai
fa' che sia noto a Mitridate omaiAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
ormai
.
 
fa che sia noto à Mitridate omai.
Arbate
 
Arb.
Signor, Farnace appena
 
Signor, Farnace appena
310
entrò nella città, che impaziente
 
entrò nella città che impaziente
corse a parlar d'amorAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
d'amore
alla regina,
 
corse a parlar d'amor alla Regina,
a lei di Ponto il trono
 
a lei di Ponto il trono
colla destra di sposo offrendoIm Erstdruck des Librettos und in der Libretto-Vorlage Turin 1767 „offrendo“, in den Abschriften A und B „offerendo“, sodass der ursprüngliche Elfsilbler:

„colla de3stra di spo6so offren8do in do10no.“

in den Abschriften durch die Ergänzung des elidierten Zwischenvokals eine metrisch überzählige Silbe erhält. Da Mozart in den Abschriften keinen Ton für diese metrisch überzählige Silbe vorgesehen hat, ist die Ergänzung des elidierten Zwischenvokals auch in musikalischer Hinsicht als Fehler zu betrachten. Die Edition folgt daher wie die NMA dem metrisch und musikalisch korrekten Wortlaut des Librettos (bzw. der Libretto-Vorlage).
in dono.
 
colla destra di sposo offerendo in dono.
Mitridate
 
Mit.
Empio! Senza lasciarle
 
Empio? Senza lasciale
315
tempo a spargere almeno
 
tempo a spargere almeno
le lagrime dovute al cener mio!
 
le lagrime dovute al cener mio?
E Sifare?
 
e Sifare?
Arbate
 
Arb.
Finora
 
Finora
segno d'amore in lui non vidi, e sembra
 
segno d'amore in lui non viddi e sembra
che, degno figlio diIm Erstdruck des Librettos „a“, in den Abschriften A und B „di“, sodass der ursprüngliche Elfsilbler:

„che, de(2)gno fi4glio^a Mitrida8te, ei vol10ga“

in den Abschriften durch den Wegfall der Synärese zwischen „figlio“ und „a“ eine metrisch überzählige Silbe erhält. Da Mozart in den Abschriften die letzte Silbe des Wort figlio („-glio“) und „di“ mit zwei getrennten Tönen als zwei unterschiedliche metrische Silben vertont hat, folgt die Edition wie die NMA dem Wortlaut der Abschriften trotz der metrisch überzähligen Silbe.
Mitridate, ei volga
 
che degno figlio di Mitridate ei volga
320
sol di guerra pensieri e di vendetta.
 
sol di guerra pensieri e di vendetta.
Mitridate
 
Mit.
Ma pureIm Erstdruck des Librettos „pur“, in den Abschriften A und B „pure“, sodass der ursprüngliche Siebensilbler:

„Ma pur qua3le a Ninfe6a“

in den Abschriften durch die Ergänzung des apokopierten Schlussvokals eine metrisch überzählige Silbe erhält. Da Mozart das Adverb in den Abschriften mit zwei getrennten Tönen als zweisilbiges Wort „pu-re“ vertont hat, folgt die Edition wie die NMA dem Wortlaut der Abschriften trotz der metrisch überzähligen Silbe.
quale a Ninfea
 
ma pure quale à Ninfea
disegno l'affrettò?
 
disegno l'affrettò?
Arbate
 
Arb.
Quel di serbarsi
 
quel di serbartsi
colla forza dell'armi e col coraggio
 
colla forza dell'armi e col coraggio
ciò che parte ei credea del suo retaggio.
 
ciò che parte ei credea del suo retaggio.
Mitridate
 
Mit.
325
Ah questo è il minor premio
 
Ah questo è il minor premio
che un figlio tal propor si deve. A lui
 
che un figlio tal propor si deve a lui
vanne, Arbate, e lo accerta
 
vanne, Arbate, e lo accerta
del paterno amor mio. Farnace intanto
 
del paterno amor mio. Farnace intanto
cautamente si osservi.
 
cautamente si osservi.
Arbate
 
Arb.
Il real cenno
 
Il real cenno
330
io volo ubbidiente
 
io volo ubbidiente
ad eseguir. (Che mai rivolge in mente!)
 
ad esseguir. (che mai rivolge in mente
(Parte.)
 
Parte
SCENA XIII
 
Scena 13.a
Mitridate, guardie reali ed esercito schierato.Variante nach den Abschriften A und B:
Mitridate solo.
 
Mitridate solo
Recitativo accompagnato
 
Mitridate
 
Mitri.
Respira alfin, respira,
 
Respira alfin respira
o cor di Mitridate. Il più crudele
 
o cor di Mitridate. Il più crudele
de' tuoi timori ecco svanì. Quel figlio
 
de tuoi timori ecco svanì quel figlio
335
sì caro a te fido ritrovi, e in lui
 
si caro a te fido ritrovi e in lui
non ti vedrai costretto
 
non ti vedrai costretto
a punire un rival troppo diletto.
 
a punire un rival troppo diletto
M'offenda pur Farnace:
 
m'offenda pur Farnace
egli non offre al mio furor geloso
 
egli non offre al mio furor geloso
340
che un odiato figlio, a me nemico
 
che un odiato figlio a me nemico
e deiAlternative Schreibweise nach dem Erstdruck des Librettos:
de'
Romani ammiratore antico.
 
e dei Romani ammiratore antico
Ah se mai l'ama Aspasia,
 
Ah se mai l'ama Aspasia
se un affetto ei mi toglie a me dovuto,
 
se un affetto ei mi toglie a me dovuto
non speri il traditor da me perdono:
 
non speri il traditor da me perdono
345
per lui mi scordo già che padre io sono.
 
per lui mi scordo già che padre io sono
N° 10 Aria
 
Mitridate
 
Mitridate
    Quel ribelle e quell'ingrato
 
quel ribelle e quel ingrato
vuo' che al piè mi cada esangue,
 
vuò che al piè mi cada esangue
e saprò nell'empio sangue
 
e saprò nell'empio sangue
più d'un fallo vendicar.Variante in den Textwiederholungen der Abschriften A und B:
del ribelle e dell'ingrato più d'un fallo vendicar.
 
più d'un fallo vendicar
(Parte colle sue guardie verso la città, e l'esercito si ritira.)
 
Fine dell'atto primo.