Kritische Edition des Libretto-Erstdrucks (Libretto 1)   Kritische Edition des Libretto-Zweitdrucks (Libretto 2)  
SCENA IV
SCENA IV
Idomeneo, Elettra.
Idomeneo, Elettra.
Elettra
Elettra
Sire, da Arbace intesi
Sire, da Arbace intesi
quanto la tua clemenza
quanto la tua clemenza
s’interessa per me. Già all’infinito
s’interessa per me. Già all’infinito
giunser le grazie tue, l’obbligo mio.
505
giunser le grazie tue, l’obbligo mio.
550
Or, tua mercé, verdeggia in me la speme
Or, tua mercé, verdeggia in me la speme
di vedere ben tosto
di vedere ben tosto
depresso de’ ribelli il folle orgoglio.
depresso de’ ribelli il folle orgoglio.
E come a tanto amore
E come a tanto amore
corrisponder potrò?
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corrisponder potrò?
Idomeneo
Idomeneo
Di tua difesa
Di tua difesa
555
ha l’impegno Idamante, a lui men vado,
ha l’impegno Idamante, a lui men vado,
farò che adempia or or l’intento mio,
farò che adempia or or l’intento mio,
il suo dover, e appaghi il tuo disio.
il suo dover, e appaghi il tuo disio.
(Parte.)
(Parte.)
SCENA V
SCENA V
Elettra sola.
Elettra sola.
Chi mai del mio provò piacer più dolce?
Chi mai del mio provò piacer più dolce?
Parto, e l’unico oggetto
515
Parto, e l’unico oggetto
560
che amo ed adoro, oh dèi!
che amo ed adoro, oh dèi!
meco sen vien? Ah troppo,
meco sen vien? Ah troppo,
troppo angusto è il mio cor a tanta gioia!
troppo angusto è il mio cor a tanta gioia!
Lunge della rivale
Lunge della rivale
farò ben io con vezzi e con lusinghe
520
farò ben io con vezzi e con lusinghe
565
che quel fuoco, che pria
che quel fuoco, che pria
spegnere non potei,
spegnere non potei,
a quei lumi s’estingua e avvampi ai miei.
a quei lumi s’estingua e avvampi ai miei.
Aria
Aria
    Idol mio! Se ritroso
    Idol mio! Se ritroso
altra amante a me ti rende,
525
altra amante a me ti rende,
570
non m’offende
non m’offende
rigoroso,
rigoroso,
più m’alletta austero Amor.
più m’alletta austero Amor.
    Scaccerà vicino ardore
    Scaccerà vicino ardore
dal tuo sen l’ardor lontano:
530
dal tuo sen l’ardor lontano:
575
più la mano
più la mano
può d’Amore
può d’Amore
s’è vicin l’amante cor.
s’è vicin l’amante cor.
(S’ode da lontano armoniosa marcia.)
(S’ode da lontano armoniosa marcia.)
Odo da lunge armonioso suono
Odo da lunge armonioso suono
che all’imbarco mi chiama. Orsù si vada.
535
che all’imbarco mi chiama. Orsù si vada.
(Parte in fretta.)
(Parte in fretta.)
(Si sente sempre più vicina la marcia a misura che si muta la scena.)
(Si sente sempre più vicina la marcia a misura che si muta la scena.)
Porto di Sidone con bastimenti lungo le spiagge.
Porto di Sidone con bastimenti lungo le spiagge.
SCENA VI
SCENA VI
Elettra, truppa d’argivi, di cretesi e dè marinari.
Elettra, truppa d’argivi, di cretesi e dè marinari.
Elettra
Elettra
580
Ecco, lo stuolo argivo impaziente
alle navi m’attende.
Sidonie sponde! O voi
Sidonie sponde! O voi
per me di pianto e duol, d’amor nemico
per me di pianto e duol, d’amor nemico
crudo ricetto, or che astro più clemente
crudo ricetto, or che astro più clemente
585
a voi mi toglie, io vi perdono, e in pace
a voi mi toglie, io vi perdono, e in pace
al lieto partir mio
540
al lieto partir mio
alfin vi lascio e do l’estremo addio!
alfin vi lascio e do l’estremo addio!
Coro
Coro
Tutti
Tutti
    Placido è il mar, andiamo:
    Placido è il mar, andiamo:
tutto ci rassicura.
tutto ci rassicura.
590
Felice avrem ventura:
Felice avrem ventura:
su su, partiamo or or.
545
su su, partiamo or or.
Elettra
Elettra
    Soavi Zeffiri,
    Soavi Zeffiri,
soli spirate,
soli spirate,
del freddo Borea
del freddo Borea
595
l’ira calmate,
l’ira calmate,
d’aura piacevole
550
d’aura piacevole
cortesi siate,
cortesi siate,
se da voi spargesi
se da voi spargesi
per tutto amor.
per tutto amor.
Tutti
Tutti
600
    Placido è il mar, andiamo:
    Placido è il mar, andiamo:
tutto ci rassicura.
555
tutto ci rassicura.
Felice avrem ventura:
Felice avrem ventura:
su su, partiamo or or.
su su, partiamo or or.
Elettra
    Speranza amabile!
605
Nel cor amante
tu sei quel fomite,
onde costante
amor ravvivasi,
né può sue piante
610
altrove volgere
lungi dal cor.
Tutti
    Placido è il mar, andiamo;
tutto ci rassicura.
Felice avrem ventura,
615
su su, partiamo or or.
Elettra
    Fiore gratissimo
è la speranza,
che frutto portaci
con la costanza
620
d’amor propizio.
Sì dolce stanza
nel cor degl’uomini
conservi ognor.
Tutti
    Placido è il mar, andiamo;
625
tutto ci rassicura.
Felice avrem ventura,
su su, partiamo or or.
SCENA VII
SCENA VII
Idomeneo, Idamante, Elettra. Seguito del re.
Idomeneo, Idamante, Elettra. Seguito del re.
Idomeneo
Idomeneo
Vattene, prence.
Vattene, prence.
Idamante
Idamante
Oh ciel!
Oh ciel!
Idomeneo
Idomeneo
Troppo t’arresti.
Troppo t’arresti.
Parti, e non dubbia fama
Parti, e non dubbia fama
630
di mille eroiche imprese il tuo ritorno
560
di mille eroiche imprese il tuo ritorno
prevenga. Di regnare
prevenga. Di regnare
se l’arte apprender vuoi, ora incomincia
se l’arte apprender vuoi, ora incomincia
a renderti de’ miseri il sostegno,
a renderti de’ miseri il sostegno,
del padre e di te stesso ognor più degno.
del padre e di te stesso ognor più degno.
Terzetto
Terzetto
Idamante
Idamante
635
    Pria di partir, oh dio!
565
    Pria di partir, oh dio!
soffri che un bacio imprima
soffri che un bacio imprima
sulla paterna man.
sulla paterna man.
Elettra
Elettra
    Soffri che un grato addio
    Soffri che un grato addio
sul labro il cor esprima:
sul labro il cor esprima:
640
addio, degno sovran!
570
addio, degno sovran!
Idomeneo
Idomeneo
(A Elettra.)
(A Elettra.)
    Vanne, sarai felice.
    Vanne, sarai felice.
Figlio! Tua sorte è questa.
Figlio! Tua sorte è questa.
(a 3)
(a 3)
Seconda i voti, o ciel!
Seconda i voti, o ciel!
Elettra
Elettra
    Quanto sperar mi lice!
    Quanto sperar mi lice!
Idamante
Idamante
645
Vado…
575
Vado…
(e il mio cor qui resta.)
(e il mio cor qui resta.)
(a 3)
(a 3)
Addio!
Addio!
Idomeneo, Idamante
Idomeneo, Idamante
(Ognuno da sé.)
(Ognuno da sé.)
a 2
a 2
(Destin crudel!)
(Destin crudel!)
Idamante
Idamante
    (Oh Ilia!)
    (Oh Ilia!)
Idomeneo
Idomeneo
(Oh figlio!)
(Oh figlio!)
Idamante
Idamante
Oh padre! Oh partenza!
Oh padre! Oh partenza!
Elettra
Elettra
Oh dèi! Che sarà?
Oh dèi! Che sarà?
Tutti
Tutti
a 3
a 3
650
    Deh cessi il scompiglio;
580
    Deh cessi il scompiglio;
del ciel la clemenza
del ciel la clemenza
sua man porgerà.
sua man porgerà.
(Vanno verso le navi.)
(Vanno verso le navi.)
(Mentre vanno ad imbarcarsi sorge improvvisa tempesta. Il popolo canta il seguente coro.)
(Mentre vanno ad imbarcarsi sorge improvvisa tempesta. Il popolo canta il seguente coro.)
Coro
Coro
    Qual nuovo terrore!
    Qual nuovo terrore!
Qual rauco mugito!
Qual rauco mugito!
655
De’ numi il furore
585
De’ numi il furore
ha il mare infierito.
ha il mare infierito.
Nettuno, mercé!
Nettuno, mercé!
(Incalza la tempesta, il mare si gonfia, il cielo tuona e lampeggia, e i frequenti fulmini incendiano le navi. Un mostro formidabile s’appresenta fuori dell’onde. Il popolo canta il seguente coro.)
(Incalza la tempesta, il mare si gonfia, il cielo tuona e lampeggia, e i frequenti fulmini incendiano le navi. Un mostro formidabile s’appresenta fuori dell’onde. Il popolo canta il seguente coro.)
Coro
Coro
    Qual odio, qual’ira
    Qual odio, qual’ira
Nettuno ci mostra!
Nettuno ci mostra!
660
Se il cielo s’adira,
590
Se il cielo s’adira,
qual colpa è la nostra?
qual colpa è la nostra?
Il reo qual è?
Il reo qual è?
Idomeneo
Idomeneo
Eccoti in me, barbaro nume! il reo:
Eccoti in me, barbaro nume! il reo:
io solo errai, me sol punisci, e cada
io solo errai, me sol punisci, e cada
665
sopra di me il tuo sdegno. La mia morte
595
sopra di me il tuo sdegno. La mia morte
ti sazi alfin; ma s’altra aver pretendi
ti sazi alfin; ma s’altra aver pretendi
vittima al fallo mio, una innocente
vittima al fallo mio, una innocente
darti io non posso,
darti io non posso,
e se pur tu la vuoi,
e se pur tu la vuoi,
ingiusto sei: pretenderla non puoi.
ingiusto sei: pretenderla non puoi.
(La tempesta continua. I cretesi spaventati fuggono e nel seguente coro col canto e con pantomime esprimono il loro terrore, ciò che tutto forma un’azione analoga e chiude l’atto col solito divertimento.)
(La tempesta continua. I cretesi spaventati fuggono e nel seguente coro col canto e con pantomime esprimono il loro terrore, ciò che tutto forma un’azione analoga e chiude l’atto col solito divertimento.)
Coro
Coro
670
    Corriamo, fuggiamo
600
    Corriamo, fuggiamo
quel mostro spietato.
quel mostro spietato.
Ah preda già siamo!
Ah preda già siamo!
Chi, perfido fato!
Chi, perfido fato!
più crudo è di te?
più crudo è di te?
Fine dell’atto secondo.
Fine dell’atto secondo.