Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Librettos 
SCENA XIII
 
Scena XIII
Pulcherio, Eugenia, poi Bettina da zingara, indi Don Asdrubale che ritorna.
 
Fernando, Emilia, poi Laurina da Zingara, indi Don Anibale, che ritorna.
Pulcherio
 
Fern:
Siete contenta?
 
Siete contenta?
Eugenia
 
Emil:
Eppure io tremo ancora.
 
Eppure jo tremo ancora.
Se mai scopre l'inganno, se ricorre…
 
Se mai scopre l'inganno, se ricorre…
Pulcherio
 
Fern.
Eh via, che lo spavento
 
Eh via, che lo spavento
gli fa passare ogni pensiero; e poi,
 
Gli fà passare ogni pensiero, e poi
1225
se voi non lo volete,
 
FSe voi non lo volete,
chi può obbligarvi a dir di sì?
 
Chi può obligarvi a dir di si?
Eugenia
 
Emil:
(Guardando fra la scena.)
 
Che miro!
 
Che miro! (guardando frà la scena)
Una vaga fanciulla che s'appressa.
 
Una vaga Fanciulla, che s'appressa.
Pulcherio
 
Fern.
Pare una zingaretta.
 
Pare una Zingaretta;
Eugenia
 
Emil:
Quanto, quanto è carina e vezzosetta.
 
Quanto, quanto, è carina, e vezzosetta.
Bettina
 
Laur:
1230
    Ecco la zingarella
 
    Ecco la Zingarella
galante, onesta e bella.
 
Galante, onesta, e bella.
D'Egitto è qui venuta
 
D'Egitto è qui venuta
la zingara vezzosa;
 
La Zingara vezzosa;
se date qualche cosa,
 
Se date qualche cosa
1235
è pronta a indovinar.
 
È pronta a indovinar.
Eugenia
 
Emil:
Pare tutta Bettina.
 
Pare tutta Laurina.
Pulcherio
 
Fern.
Si rassomiglia assai…
 
Si rassomiglia assai…
(Vedendo Don Asdrubale.)
 
Venite, amico.
 
venite amico. (vedendo D. Anibale)
Ecco qui una leggiadra zingarella.
 
Ecco qui una leggiadra Zingarella.
Don Asdrubale
 
D: An:
(Numi! o son pazzo, oppur Bettina è quella.)
 
(Numi! o son pazzo, oppur Laurina è quella.)
Pulcherio
 
Fern.
1240
Oh via, bella figliola,
 
Oh via, bella Figliola,
diteci la ventura.
 
Di teci la ventura.
Don Asdrubale
 
D: An:
(A Pulcherio.)
 
Ah caro amico,
 
Ah caro amico (a fernando)
che spasso, che piacer! Bocconio cerca
 
Che spasso, che piacer: Sempronio cerca
Eugenia da per tutto
 
Emilia dapertutto,
e non la trova.
 
E non la trova.
Bettina
 
Laur:
Io credo
 
Io credo
1245
che non la troverà,
 
Che non la troverà.
perché Eugenia, che cerca,
 
Perchè Emilia, che cerca,
(Accennando Eugenia.)
 
eccola là.
 
eccola là. (accenando Emilia)
Eugenia
 
Emil:
(Ohimè!)
 
(Oimè!
Don Asdrubale
 
D: An.
(Che cosa sento!)
 
(Che cosa sento!)
Bettina
 
Laur:
(Ad Eugenia.)
 
Voi credete
 
Voi credete
sposarvi al vostro amante, poverina!
 
Sposarvi al vostro amante, poverina! (ad Emilia)
Bisognerà veder se vuol Bettina.
 
Bisognerà veder se vuol Laurina.
Pulcherio
 
Fern:
1250
Ma questo è troppo.
 
Ma questo è troppo.
Eugenia
 
Emil:
(Oh cielo!)
 
(Oh cielo!)
Bettina
 
Laur:
(A Don Asdrubale.)
 
Voi, signor Rodomonte,
 
Voi Signor Rodomonte, (a d. Anibale)
a tornarvene in guerra vi consiglio,
 
A: tornarvene in guerra vi consigljo,
o vi farò tremar come un coniglio.
 
O vi farò tremar, come un conigljo.
Eugenia
 
Emil:
Ah Bettina tu sei: ti riconosco.
 
Ah Laurina tu sei: ti riconosco;
1255
Tu sei la mia nemica.
 
Tu sei la mia Nemica.
Bettina
 
Laur:
Sì, son quella,
 
Si son quella,
e v'odio con ragione.
 
E' v'odio con ragione.
Don Asdrubale
 
D: An:
(Ma questa è impertinenza, è ostinazione.)
 
(Ma questa è impertinenza, è ostinazione.)
Bettina
 
Laur:
Perché veniste qua? M'avria sposato
 
Perchè veniste quà? m'avria sposato
quel signore del forse, ed or per voi
 
Quel signore del forse, ed or per voi
1260
resto una zitelluccia
 
Resto una Zittelluccia
in casa ad invecchiar senza marito.
 
In casa ad invecchiar senza Marito.
Pulcherio
 
FFern.
Via, via, capiterà qualche partito.
 
Via, via, capiterà qualche partito.
Bettina
 
Laur:
Ha da piacere a me.
 
Hà da piacere a mè.
(A Pulcherio.)
 
Voi sol potreste
 
Voi sol potreste (a fernando)
rimpiazzare il suo posto entro il mio core,
 
Rimpiazzare il suo posto entro il mio core,
1265
e contenta sarei del vostro amore.
 
E contenta sarei del vostro amore.
Questo sol può placarmi,
 
Questo sol può placarmi,
altrimenti al mio zio
 
Altrimenti al mio Zio
scoprirò i vostri inganni
 
Scoprirò i vostri inganni,
e farò che tra voi nascano ognora,
 
E farò, che tra voi nascano ognora,
1270
senza stancarmi mai,
 
Senza stancarmi mai,
pianti, risse, discordie, affanni e guai.
 
Pianti, risse, discordie, affanni, e guai. (parte)
(Parte.)
 
(Restano sorpresi e dopo qualche tempo parlano.)
 
Don Asdrubale
 
D: Ant:
Udisti?
 
Udisti? (restano sorpresi, e doppo qualche tempo, parlano)
Eugenia
 
Emil:
Intesi.
 
Intesi.
Don Asdrubale
 
D: An.
(A Pulcherio.)
 
Ah caro amico…
 
Ah caro amico… (a fernando)
Pulcherio
 
Fern.
(Un gelo
 
(Un gelo mi sento in mezzo al core.)
mi sento in mezzo al core.)
 
Eugenia
 
Emil:
Andrà dal zio,
 
Andrà dal Zio scoprirà i nostri intrighi,…
scoprirà i nostri intrighi…
 
Don Asdrubale
 
D. An.
Che tu stesso,
 
Che tu stesso
1275
crudel, ci consigliasti.
 
Crudel ci consigljasti.
Pulcherio
 
Fern.
Ah perché mai
 
Ah perchè mai
tanto finor la libertà vantai!
 
Tanto finor la libertà vantai.
Don Asdrubale
 
D: An:
Finalmente Bettina
 
finalmente, Laurina
è onesta e spiritosa.
 
È onesta, e spiritosa.
Via, sposatela, amico.
 
Via sposatela, Amico.
Eugenia
 
Emil:
Mille volte
 
Mille volte
1280
voi la lodaste.
 
Voi la Lodaste.
Pulcherio
 
Fern.
(E la fuggivo appunto,
 
(E la fuggivo appunto,
perché il mio core la temeva.)
 
Perche il mio core la temeva.)
Don Asdrubale
 
D. An.
Amico,
 
Amico
deh parla almeno.
 
Deh parla almeno.
Eugenia
 
Emil:
Almeno rispondete.
 
Almeno rispondete.
Don Asdrubale
 
D: An:
(Scostandosi come disgustato.)
 
Ah senza sposa io resto.
 
Ah senza sposa jo resto. (scostandosi come disgustato)
Eugenia
 
Emil:
1285
Senza il mio bene.
 
Senza il mio Bene.
Pulcherio
 
Fern:
(Che laberinto è questo!)
 
(Che laberinto è questo!)
 
Eugenia
 
Emil:
    Senza di te, ben mio:
 
    Senza di tè Ben mio:
lontana da chi adoro
 
Lontana da chi adoro;
(ah che in pensarlo io moro!)
 
(Ah, che in pensarlo jo moro!)
forse restar dovrò.
 
Forse restar dovrò.
Don Asdrubale
 
D: An.
1290
    Viver non posso, oh dio!
 
    Viver non posso, oh Dio!
a sì crudel martoro;
 
A si crudel Martoro;
tu sei il mio bel tesoro,
 
Tu sei il mio bel Tesoro,
dirti di più non so.
 
Dirti di più non sò.
Eugenia
 
Emil:
Ma pur spero…
 
Ma pur spero…
Don Asdrubale
 
D. An:
Spero anch'io…
 
Spero anch'jo…
a due
 
a 2.
1295
Ah perché m'affanno, oh dio!
 
Ah perchè m'affanno, oh Dio!
Perché mai mi strazio il cor?
 
Perchè mai mi strazio il Cor
Eugenia
 
Emil:
Senti, senti, amor mi dice
 
Senti, senti, amor mi dice,
che tu m'ami, che tu speri.
 
Fche tù m'ami, che tu speri.
Don Asdrubale
 
D. An.
Ah che ascolto? Oh me felice,
 
Ah, che ascolto? oh me felice,
1300
dolci accenti lusinghieri!
 
Dolci accenti Lusinghieri.
a due
 
a 2.
È impossibil nel mirarti
 
E impossibil, nel mirarti,
non languire, non amarti,
 
Non lanquire non amarti,
non sentir gran gioia in sen.
 
Non sentir gran gioja in sen.
Eugenia
 
Emil:
Non più duol.
 
Non più duol.
Don Asdrubale
 
D: An.
Non più timor.
 
Non più timor.
Eugenia
 
Emil:
1305
Care mie viscere.
 
Care mie viscere.
Don Asdrubale
 
D. An:
Mio dolce amor.
 
Mio dolce amor.
a due
 
a 2.
    Dunque speriamo,
 
Dunque speriamo;
dunque balliamo,
 
Dunque balliamo,
che or or felici
 
Che oror felici
saremo appien.
 
Saremo appien. (partono)
(Partono.)
 
SCENA ULTIMA
 
Scena ultima
Bocconio, poi tutti a suo tempo.
 
Sempronio poi tutti a suo tempo.
Bocconio
 
Semp:
1310
Eugenia non si trova; e se Don Ercole
 
Emilia, non si trova; e se Don Ercole,
con que' baffi domanda dove sta,
 
Con que' baffi domanda dove stà
cosa gl'avrò da dire?… Chi lo sa?
 
Cosa gl'avrò, da dire?… Chi lo sà?
Che nozze disgraziate,
 
Che Nozze disgraziate,
nozze di crepacuor, di bastonate!
 
Nozze di crepacuor di bastonate.
Gervasio
 
Ger:
1315
Signor Bocconio, avete fatto assai:
 
Signor Sempronio avette fatto assai:
io più non trovo Eugenia
 
Iò più non trovo Emilia
la mia cara pupilla;
 
La mia cara Pupilla;
a Roma sarà andata,
 
A Roma sarà andata
e voi sol fatta avete la frittata.
 
E voi sol fatta avete la Frittata.
Bocconio
 
Semp:
1320
    Ah Bocconio poverello,
 
Ah Sempronio poverello,
ah di me cosa sarà!
 
Ah di me cosa sarà!
È un Vessuvio il mio cervello
 
È un Vessuvio il mio cervello,
che pensando e ripensando
 
Che pensando, e ripensando,
bolle, fuma e se ne va.
 
Bolle, fuma e se nè và (parte per cercar di nuovo Emilia)
(Parte per cercar di nuovo Eugenia.)
 
Pulcherio
 
Fern:
(Torna Pulcherio con Bettina per la mano.)
 
1325
    Orsù, per contentare
 
Orsù per contentare (torna fernando con Laur: per la mano)
Eugenia e Don Asdrubale
 
Emilia, e Don Anibale,
io vuo', senza far gabale,
 
Io vuo', senza far gabale,
Bettina qui sposar.
 
Laurina qui sposar.
Bettina
 
Laur:
    Son sposa finalmente;
 
Son sposa finalmente,
1330
donne mie, che ve ne pare?
 
Donne mie, che ve ne pare?
Ma ci ho avuto a faticare
 
Ma ci hò avuto a faticare,
e mi costa in verità.
 
FE mi costa in verità.
Pulcherio
 
Fern:
    Bettinuccia bella bella,
 
Laurinuccia bella bella
non so star senza di te;
 
Non sò star senza ditè;
1335
ah barona tristarella,
 
Ah barona, tristarella,
tu m'hai posto il laccio al piè.
 
Tu m'hai posto il Laccio al piè.
Bettina
 
Laur:
    Che vi spiace?
 
Che vi spiace?
Pulcherio
 
Fern:
Oh questo no.
 
Oh questo nò.
a due
 
a 2.
Ho trovata la mia pace,
 
Hò trovata la mia pace,
sempre Amor ringrazierò.
 
Sempre amor ringrazierò.
Pulcherio
 
Fern:
(Appena vede giungere Eugenia con Don Asdrubale.)
 
1340
    Non più, non più timore:
 
Non più, non più timore, (appena vede giungere Emilia con D Anibale)
sposatevi all'istante.
 
Sposatevi all'istante
Ha vinto, ha vinto Amore,
 
Ha vinto, hà vinto amore
e anch'io mi vuo' sposar.
 
E anch'jo mi vuò sposar. (da la Mano a Laurina)
(Dà la mano a Bettina.)
 
Eugenia
 
Emil:
    Calmata è alfin la pena.
 
Calmata è alfin la pena.
Don Asdrubale
 
D: An:
1345
Il duolo è già calmato.
 
Il duolo è già calmato;
a due
 
a 2.
E un'aura più serena
 
E un'aura più serena
comincio a respirar.
 
Comincio a respirar.
Eugenia
 
Emil:
    Dammi la mano, o caro,
 
Dammi la mano, o caro.
in segno del tuo amor.
 
In segno del tuo amor (si danno la mano)
Don Asdrubale
 
D: An:
1350
Eccola pronta, o cara,
 
Eccola pronta o cara:
e insiem ti dono il cuor.
 
E insiem ti dono il cuor.
(Si danno la mano.)
 
a due
 
a 2.
Noi siamo sposi già.
 
Noi siamo sposi già.
Bettina
 
Laur:
    Amica, i miei trasporti
 
Amica i miei trasporti
vi prego a perdonare.
 
Vi prego a perdonare,
1355
Anzi vi vuo' abbracciare
 
Anzi vi vuo' abbracciare
in pegno del mio amor.
 
In pegno del mio amor.
a quattro
 
a 4.
    La pace è stabilita;
 
La pace è stabilità
che dolce amabil vita
 
Che dolce amabil vita
vogliam passare ognor!
 
Vogljam passare ognor.
Gervasio
 
Ger:
(Ad Eugenia.)
 
1360
    Giacché, con mio rossore,
 
Giacchè, con mio rossore, (ad Emilia)
Bocconio ricusate
 
Sempronio ricusate,
e l'uffizial sposate,
 
E L'uffizial sposate,
vi mando a far squartar.
 
Vi mando a far squartar.
Metilde
 
Met:
    Mentre non posso avere
 
Mentre non posso avere
1365
chi tanto ognor bramai,
 
Chi tanto ognor bramai;
Gervasio m'ama assai
 
Geronzio m'amo assai
e a lui mi vuo' attaccar.
 
E a lui mi vuo attaccar. (gli porge la mano)
(Gli porge la mano.)
 
Gervasio
 
Ger:
    Presto la man prendete,
 
Presto la Man prendete,
degna di me voi siete.
 
Degna di me voi siete. (gli stringe la mano)
(Gli stringe la mano.)
 
Gervasio, Metilde
 
a 2.
1370
Non v'è che più sperar.
 
Non v'è che più sperar.
Non v'è che più bramar.
 
Non v'è che più bramar.
Bocconio
 
Semp:
    Signor Don Ercole, io non la trovo;
 
Signor Don Ercole, jo non la trovo
Eugenia a Roma sarà tornata.
 
Emilia a Roma sarà tornata.
(Ah già prevedo qualche stoccata,
 
F(Ah già prevedo qualche stoccata,
1375
non alzo gl'occhi per non guardar.)
 
Non alzo gl'occhi per non guardar.)
a sei
 
a 6
 
    Oh che piacere, che spasso è questo!
 
Oh che piacere, che spasso è questo,
Sì sì, dal ridere non posso star.
 
Si si dal ridere non posso star.
Bocconio
 
Semp:
Se voi ridete, per mio diletto
 
Se voi ridete; per mio diletto,
anch'io vuo' ridere, lo posso far.
 
Anch'jo vuò ridere lo posso far.
Bettina
 
Laur:
1380
    Io che son zingara, caro vecchietto,
 
Io che son Zingara, caro vecchietto,
cose assai belle vuo' indovinar.
 
Cose assai belle vuò indovinar.
a sei
 
a 6
 
Oh che piacere, che spasso è questo!
 
Oh che piacere, che spasso è questo,
Sì sì, dal ridere non posso star.
 
Si si dal ridere non posso star.
Bettina
 
Laur:
(A Bocconio.)
 
    Eugenia è quella ch'è già sposata,
 
Emilia è quella ch'è già sposata; (a Sempronio)
1385
con Don Asdrubale s'è maritata;
 
Con Don Anibale s'è maritata,
(Prendendo per la mano Pulcherio.)
 
ed io Bettina, la nipotina,
 
Ed jo Laurina La Nipotina,
seppi lo sposo pur ritrovar.
 
Seppi lo Sposo pur ritrovar. (prendendo per la mano fernando)
Gervasio
 
Ger:
(A Bocconio.)
 
La mia pupilla fu capricciosa,
 
La mia Pupilla fù capricciosa; (a Sempronio)
ma rovinaste voi sol la cosa;
 
Ma rovinaste voi sol la cola
1390
pertanto siete il sposo deluso,
 
Per tanto siete il sposo deluso;
ed io Metilde seppi sposar.
 
Ed jo Metilde seppi sposar. (dandosi nuovamente la mano)
(Dandosi nuovamente la mano.)
 
Bocconio
 
Semp.
    Ah scellerati, gente falsaria!
 
Ah scellerati, gente falzaria.
a sei
 
a 6
 
Zitto, tacete, nemmeno l'aria,
 
Zitto, tacete, nemmeno L'aria,
nemmen la terra l'ha da saper.
 
Nemmen la Terra L'hà da saper.
Bocconio
 
1395
    Voglio gridare da disperato.
 
Voglio gridare da Disperato.
a sei
 
a 6
 
Zitto, tacete, vecchio insensato,
 
Zitto, tacete vecchio insensato
ché far de' strepiti non è dover.
 
Che far de' strepiti non è dover.
Bocconio
 
Semp.
    Ma quest'è troppo, signor tutore…
 
Ma quest'è troppo signor Tutore…
 
Gervasio
 
Ger:
Io vi ripeto che stiate zitto.
 
Io vi ripeto, che stiate Zitto.
 
1400
Ché reo voi siete di gran delitto,
 
Che reo voi siete di gran delitto,
fanciulla tenera voler sposar.
 
Fanciulla tenera voler sposar.
Bocconio
 
Semp:
    Dunque silenzio, non parlo più:
 
Dunque silenzio, non parlo più:
compatiranno, perdoneranno…
 
Compatiranno, perdoneranno…
Signor tutore, quest'è virtù.
 
Signor Tutore quest è virtù.
a sei
 
a 6:
 
1405
    Voi pur allegro dovete stare.
 
Voi pur allegro dovete stare.
Eugenia, Don Asdrubale
 
Emil:/D:An/a 2.
Finché avrò vita vi voglio amare.
 
Finchè avrò vita vi voglio amare.
Bocconio
 
Semp:
    (E non è poco che mi promettino
 
(E non è poco, che mi promettino
di rallegrarmi, d'amarmi ancora.)
 
Di rallegrarmi, d'amarmi ancora)
Vecchi imparate, quand'è cert'ora,
 
Vecchj imparate, quand'e cert'ora,
1410
a liete nozze di non pensar.
 
A liete Nozze di non pensar
Tutti
 
Tutti
    Allegri dunque, si scherzi e rida
 
Allegri dunque si scherzi, e rida
fra lieti e amabili piacer diversi.
 
Fra lieti, e amabili piacer diversi:
Suonin violini, suonin traversi;
 
Suonin Violini suonin Traversi;
i violoncelli, oboe e violette,
 
I Violoncelli, oboe, e Violette
1415
ed i fagotti, corni e trombette
 
Ed i fagotti, corni, e Trombette,
insiem coi timpani s'odan sonar:
 
Insiem coi Timpani s'odan sonar.
ché in festa e giubilo qui s'ha da vivere,
 
Che in festa e gjubito qui s'hà da vivere,
e allegri sempre vogliamo star.
 
E Allegri sempre, vogliamo star.
Fine dell'opera.
 
Fine dell'Opera.