Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung der Nachträge in der Handschrift des Librettos 
SCENA XIII
 
Calandrino, Auretta e Chichibio nell'anticamera.
 
Calandrino
 
Vel dissi e vel ridico: in questa sera
 
465
sposi felici voi sarete e ricchi,
 
altrettanto promettevi Biondello,
 
purché con qualche imbroglio
 
facciate che il marchese
 
non possa uscir di casa fin ch'il ponte
 
470
terminato non sia.
 
Men vado, or nota v'è la mente mia.
 
(Parte.)
 
Auretta
 
Chichibio.
 
Chichibio
 
Auretta.
 
Auretta
 
Udisti?
 
Chichibio
 
Udii. Noi sposi?
 
Auretta
 
Anzi ricchi e felici. Oh qual contento!
 
Chichibio
 
Oh questa me la godo!
 
Auretta
 
E tu, sposino,
 
475
sarai ancor geloso?
 
Chichibio
 
Io nol so dirti.
 
Auretta
 
Verrà poi il perucchiere?
 
Chichibio
 
Oibò.
 
Auretta
 
Il sartore?
 
Chichibio
 
Questo nemen.
 
Auretta
 
Ma chi mi vestirà?
 
Chichibio
 
Tu stessa.
 
Auretta
 
Ma chi la chioma,
 
480
chi mi pettinerà?
 
Chichibio
 
Io.
 
Auretta
 
Ma quest'è poco. E il calzolaio,
 
il marchese?
 
Chichibio
 
Verrà due volte all'anno.
 
Auretta
 
Più non ti voglio; troppo sei tiranno.
 
Chichibio
 
Via via, s'aggiusterem, andiamo, andiamo,
 
485
giacché la sorte è qui, non la perdiamo.
 
(Partono.)
 
SCENA XIV
 
Don Pippo ch'esce da una porticina segreta travestito in abito rozzo, che si va rassettando.
 
Nobilissime carni, perdonate
 
se or di rustico cencio vi ricopro.
 
Per poco sol l'adopro,
 
finché incognito passi alla mia rocca.
 
490
In questo estremo giorno più che mai
 
dall'insidie guardarla
 
e attento visitarla mi conviene.
 
Chi mai la fa a Don Pippo
 
lo stimo certo più d'un Aristippo.
 


Veduta antecedente della rocca.
 
SCENA XV
 
Calandrino e Biondello con falegnami che portano la legna per il ponte, poi Celidora e Lavina salite per mezzo d'una scala a mano sopra le mura, indi Chichibio ed Auretta, alla fine Don Pippo colle guardie della rocca.
 
Finale
 
Calandrino
 
495
    Su via, putti, presto, presto,
 
impiantate i cavalletti,
 
e le travi
 
colle chiaviDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „e le travi / colle chiavi“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „travi“ und „chiavi“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
rassodatele a dover.
 
Biondello
 
    Capomastro, siate lesto,
 
500
solo un'asse vi s'assetti
 
senza chiassi,
 
purch'io passiDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „senza chiassi, / purch'io passi“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „chiassi“ und „passi“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
senza avervi da cader.
 
Lavina
 
    Corri, corri, Celidora,
 
qui si suda e si lavora
 
505
per la nostra libertà.
 
Celidora
 
    Bravi, bravi, allegramente,
 
già vi manca poco o niente,
 
e contento ognun sarà.
 
Calandrino, Lavina
 
 
    A quel vecchio maledetto
 
510
mostreremo i fichi freschi.
 
 
Celidora, Biondello
 
 
E quel conte Lionetto
 
con gran naso resterà.
 
 
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
 
    Se la godremo
 
poi questa sera
 
515
e rideremo
 
in verità.
 
 
Celidora, Lavina
 
 
    Ma se il marchese
 
ci arriva addosso?
 
A nostre spese
 
520
si riderà.
 
 
Auretta
 
(Frettolosa.)
 
    Miei signori, oh guai, oh guai!
 
Biondello
 
Cosa dici? Che mai fu?
 
Chichibio
 
Il padrone è già sortito.
 
Auretta
 
Il marchese non c'è più.
 
Calandrino
 
525
    Sarà forse andato in fiera
 
a comprare qualche cosa
 
per Lavina sua sposa:
 
qui venir non penserà.
 
Celidora, Biondello, Lavina
 
 
    Ma se pur venirci pensa,
 
530
poiché il diavol non fa festa,
 
io scommetto la mia testa
 
che ognun mal la passerà.
 
 
Chichibio
 
    Andiam spiando,
 
Auretta mia,
 
535
per ogni via
 
della città.
 
Auretta
 
    Andiam. Se a caso
 
qui 'l caccia il vento,
 
in un momento
 
540
saremo qua.
 
(Partono, poi ritornano.)
 
Don Pippo
 
(Da sé, di lontano.)
 
    Corpo di Satanasso!
 
Cosa vuol dir quel chiasso?
 
Che diavol si lavora?
 
Che gente è quella lì?
 
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
 
545
    Ma il ponte non va avanti,
 
pur gli uomini son tanti!
 
Travaglian più d'un ora.
 
Che gente è questa qui?
 
 
Don Pippo
 
(Verso la porta della rocca.)
 
    Fuora, guardie della rocca,
 
550
collo spiedo e colla rocca,
 
ite meco, e quei bricconi
 
siate preste ad arrestar.
 
(Auretta e Chichibio corrono.)
 
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina, Chichibio, Auretta
 
 
    Viene la guardia.
 
Ah siam traditi,
 
555
siamo spediti,
 
ahimè, ahimè!
 
 
Don Pippo con gli altri
 
 
    Non c'è più tempo,
 
non c'è ragione;
 
andar prigione
 
560
conviene affé.
 
 
Don Pippo
 
    Io sono offeso:
 
la mia eccellenza
 
la prepotenza
 
soffrir non de'.
 
(Alle ragazze.)
 
565
    E voi pettegole
 
la pagherete:
 
v'accorgerete
 
dopo il suppé.
 
Lavina
 
    Io cercavo il cardellino
 
570
che di gabbia mi fuggì.
 
Celidora
 
Ascoltavo un canarino,
 
il cui canto mi rapì.
 
Don Pippo
 
    Voi tacete, siete pazze,
 
questa è tutta falsità.
 
Tutti gli altri
 
 
575
Non han colpa le ragazze,
 
tu sei pazzo, già si sa.
 
 
Don Pippo
 
    Su via, guardie, li prendete,
 
in prigion il conducete.
 
Tutti gli altri
 
 
Se voi guardie vi movete,
 
580
il bastone proverete.
 
 
Tutti
 
 
Ed ognun si pentirà.
 
 
Don Pippo
 
 
    Alto, all'armi, o miei soldati,
 
orsù, via, venite a' fatti.
 
 
Tutti gli altri
 
 
Resteranno minchionati;
 
585
a restar saremmo matti.
 
Si vedrà chi vincerà.
 
 
(Scappano tutti via, e le guardie con Don Pippo gli corrono dietro.)
 
Fine dell'atto primo.