Kritische Edition des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung des Autographs 
ATTO PRIMO
 
Camerone nel palazzo del marchese comune a tutta la servitù, con varie porte per cui s'entra nelle anticamere. Vi si vedono tavole, sedie, panche, livree, vesti di camera ed altri vestiti appiccati alla muraglia.
 
SCENA III
 
N° 1 Duetto
 
Auretta
 
Auretta
    Così si fa:
 
Così si fà
due paroline,
 
Due paroline
quattr'occhiatine
 
quattr'occhiatine
ci fruttan più
 
ci fruttan più
5
che non si crede;
 
che non si crede,
(Accenna Chichibio.)
 
e non s'avvede
 
e non s'avvede
chi amar non sa.
 
chi amar non sà.
Chichibio
 
Chichibio
    Così si fa?
 
Così si fà?
A civettine
 
à civettine
10
innocentine,
 
innocentine
come sei tu,
 
come sei tù,
chi presta fede
 
chi presta fede,
or ben si vede
 
or ben si vede
ch'è un baccalà.
 
ch'è un Baccalà.
Auretta
 
Auretta
15
    Tu mi fai torto;
 
tu mi fai torto;
non son mai giunta
 
non son mai giunta
a offender te.
 
à offender te,
Chichibio
 
Chichibio
Mi vedrai morto
 
mi vedrai morto
dal mal di punta,
 
dal mal di Punto
20
già crepo, ahimè!…Variante in den Textwiederholungen:
già crepo… ahimè!…
 
già crepo, ahimè!…
Auretta
 
Auretta
    Non morir, mia speme amata;
 
non morir mia speme amata,
gran pazzia sarebbe affé!Variante in den Textwiederholungen:
gran pazzia sarebbe affé.
 
gran pazzia sarebbe affè!
Chichibio
 
Chichibio
Ah già l'alma è stivalata,
 
ah già l'alma è stivalata
e rimedio più non c'è.
 
e rimedio più non c'è.
Auretta
 
Auretta
(Piange.)
 
(piange)
25
    Al mio pianto cedi almeno.
 
al mio pianto cedi almeno
Chichibio
 
Chichibio
(Piange anch'egli.)
 
(piange)
Di ricotta ho il cor nel seno.
 
di ricotta hò il cor nel seno
Auretta
 
Auretta
Dunque di'…
 
dunque dì..
Chichibio
 
Chichibio
Che vuoi da me?
 
che vuoi da' me?
Auretta
 
Auretta
Siamo amici.
 
siamo amici.
Chichibio
 
Chichibio
Siamo amici.
 
siamo amici.
Auretta
 
Auretta
Siamo amanti.
 
siamo amanti.
Chichibio
 
Chichibio
Siamo amanti.
 
siamo amanti
Chichibio, Auretta
 
Auretta/Chichibio
30
Io son tuo|tua da capo a piè.
 
io son tua|tuo da capo à piè.
a due
 
    Non più smorfie, non più pianti;
 
non più smorfie non più pianti;
vanne al diavol gelosia!
 
vanne al Diavol gelosia
Sia ricetto l'alma mia
 
sia ricetto a l'alma mia
sol d'amor e sol di fé.
 
sol d'amor e sol di fe.
SCENA VI
 
N° 2 Aria
 
Auretta
 
Auretta:
35
    Se fosse qui nascoso
 
se fosse quì nascoso
quell'Argo mio geloso,
 
quell'Argo mio geloso
oh poverina me!
 
O poverina me!
    Direbbe: "oh maledetta,
 
direbbe: o maledetta!
pettegola, fraschetta!
 
Pettegola, fraschetta!
40
La fedeltà dov'è?"
 
la fedeltà dov'è? –
    Pur sono innocente;
 
pur sono innocente
se fosse presente,
 
se fosse presente
direbbe tra sé:
 
direbbe trà se:
    "oh qui non c'è pericolo;
 
oh qui non c'è pericolo
45
un caso sì ridicolo
 
un caso si ridicolo
goder si deve affé."
 
goder si deve affè.
Chichibio
 
Chichibio:
(Accostandosi.)
 
    Un caso sì ridicolo
 
un caso si ridicolo
goder si deve affé!
 
goder si deve affè!
N° 3 Aria
 
Chichibio
 
Chichibio
    Ogni momento
 
Ogni momento
50
dicon le donne:
 
dicon le Donne
"siamo colonne
 
siamo colonne
di fedeltà."
 
di fedeltà
    Ma picciol vento
 
ma picciol vento
d'un cincinnato
 
d'un cincinnato
55
inzibettato
 
inzibettato
cader le fa.
 
cader le fà;
    Non dico delle brutte;
 
non dico delle brutte
son sode quasi tutte,
 
son sode quasi tutte
se vento non ci va.
 
se vento non ci và
60
    Delle belle
 
delle belle
vanarelleDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „Delle belle / vanarelle“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „belle“ und „vanarelle“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
vanarelle
io non parlo, già si sa;
 
io non parlo già si sà;
    già si vede
 
già si vede
che la fedeDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „già si vede / che la fede“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „vede“ und „fede“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
che la fede
nelle belle è rarità.
 
nelle belle è rarità.
(Parte.)
 


Appartamento di Don Pippo.
 
SCENA VIII
 
Scena VIII
Don Pippo in veste di camera, poi Auretta, indi Chichibio.
 
Recitativo
 
Don Pippo
 
Don Pippo:
Oh pazzo, oh pazzo, oh pazzo,
 
O pazzo, o pazzo, o pazzo,
65
pazzissimo Biondello! Il giorno è questo
 
pazzissimo Biondello! il giorno è questo
che resterai scornato,
 
che resterai scornato,
spolpato, spennacchiato. Un anno intiero
 
spolpato; spennacchiato. un anno intiero
non ti bastò di tempo
 
non ti bastò dì tempo
per ficcar quel tuo naso nella rocca
 
per ficcar quel tuo naso nella Rocca,
70
e conseguir mia figlia? Oh quanto meglio
 
e conseguir mia figlia? oh quanto meglio
direbbe il motto su quel tuo portone,
 
direbbe il motto sù quel tuo Portone,
che sì erudito par e sì facondo:
 
che si erudito par, e si facondo:
"il più pazzo di me non vide il mondo".
 
il più pazzo di me non vide il mondo.
Auretta
 
Auretta.
Eccellenza, buongiorno.
 
Eccellenza, buongiorno.
Don Pippo
 
Don Pippo
Oh mia diletta,
 
O mia diletta,
75
oh melliflua Auretta!
 
O melliflua Auretta!
Auretta
 
Auretta
Che comanda?
 
che comanda?
Don Pippo
 
Don Pippo
Tu sei la mia Didone,
 
tu sei la mia Didone
e dopo le mie nozze immantinente
 
e dopo le mie nozze immantinente
esser vogl'io Enea, il tuo servente.
 
esser vogl'io Enea il tuo servente.
Auretta
 
Auretta:
Capperi! Questa sì saria fortuna!
 
capperi! questa si saria fortuna;
Don Pippo
 
Don Pippo
80
Ma Chichibio che fa?
 
ma chichibio che fà?
Auretta
 
Auretta
Batte la luna.
 
batte la Luna.
Don Pippo
 
Don Pippo
È reo in crimen lese. Inarca il ciglio…
 
è reo in crimenlese. inarca il ciglio…
Sognai…
 
sognai…
Auretta
 
Auretta
…forse le nozze?
 
forse le nozze?
Don Pippo
 
Don Pippo
Appunto. Citerea,
 
appunto. citerea
le Grazie e gli Amoretti
 
le grazie e gli amoretti
85
all'Eccellenza mia
 
all'Eccellenza mia
festeggiavano intorno.
 
festeggiavano intorno.
Era sul far del giorno, e mentre andavo
 
era sul far del giorno, e mentre andavo
in dolce visibilio, il maledetto
 
in dolce visibilio, il maledetto
destommi, e mi trovai solo nel letto.
 
destommi, e mi trovai solo nel letto.
Auretta
 
Auretta:
90
Chichibio non ne ha colpa; ei non sapea…
 
chichibio non ne hà colpa; ei non sapea
Don Pippo
 
Don Pippo
Sarà così, se tu lo dici; adunque,
 
sarà così, se tu lo dici; adunque
pastosissima Auretta,
 
Pastosissima Auretta,
in grazia tua, e già che sposo io sono,
 
in grazia tua, e già che sposo io sono
venga, mi baci il lembo, e gli perdono.
 
venga, mi baci il lembo e gli perdono.
(Accenna il lembo della veste.)
 
Auretta
 
Auretta:
95
Eccolo qui.
 
Eccolo quì.
Don Pippo
 
Don Pippo.
Chichibio,
 
chichibio
quello ch'è stato è stato. Ora m'udite,
 
quello ch'è stato, è stato. ora m'udite,
e tutti i cenni miei fidi eseguite.
 
e tutti i cenni miei fidi eseguite.
SCENA X
 
N° 4 Aria e Terzetto
 
Aria
 
Don Pippo
 
    Siano pronte alle gran nozze
 
cento e trentasei carrozze.Variante in der ersten Erscheinung des Verses:
cento… e trenta… e sei…
 
100
Da ippogrifi sian tirate,
 
che i più lesti son di piè.
 
All'Ariosto domandate
 
la lor stalla omai dov'è.
 
    Le camiscie a centinaia,
 
105
calze e scarpe cento paia,
 
le perucche di Strigonia
 
siano in punto trentatré.
 
Già verran di Babilonia
 
co' pennacchi i miei lacchè.
 
Terzetto
 
Auretta
 
110
    E i vestiti ed i cappelli?
 
Don Pippo
 
Tutti cari, nuovi e belli.
 
Chichibio
 
Gioie, fibbie, occhiali e guanti?
 
Don Pippo
 
Non vo' cederla ad un re;
 
tutto sia di brillanti
 
115
di colore mordorè.
 
(Ad Auretta.)
 
    A te raccommando
 
la stalla e cantina,
 
staffieri,
 
scudieriDer Zeilenumbruch im Sechssilbler „staffieri, / scudieri“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „staffieri“ und „scudieri“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Sechssilbler dargestellt.
 
e i cabriolè.
 
(A Chichibio.)
 
120
    Tu va' preparando
 
dispensa, cucina,
 
i letti,
 
confetti,Der Zeilenumbruch im Sechssilbler „i letti, / confetti,“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „letti“ und „confetti“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Sechssilbler dargestellt.
 
liquori e caffè;
 
e quando
 
commandoDer Zeilenumbruch im Sechssilbler „e quando / commando“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „quando“ und „commando“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Sechssilbler dargestellt.
 
125
sia pronto il suppè.
 
(Sta pensoso.)
 
Auretta
 
    Oh questa sì ch'è bella,
 
in stalla una zitella
 
farà comparsa affé.
 
Chichibio
 
    Oh questa è graziosina,
 
130
farò una gelatina,Variante in den Textwiederholungen:
la gelatina,
 
farò un buon fricassè.Variante in den Textwiederholungen:
il fricassé.
 
Don Pippo
 
    Andate,
 
(Sono per partire.)
 
restate,Variante in den Textwiederholungen:
restate…
Der Zeilenumbruch im Sechssilbler „Andate, / restate,“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „Andate“ und „restate“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Sechssilbler dargestellt.
 
(Si fermano.)
 
partite,Variante in den Textwiederholungen:
udite…
 
udite;Variante in den Textwiederholungen:
partite…
Der Zeilenumbruch im Sechssilbler „partite, / udite;“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „partite“ und „udite“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Sechssilbler dargestellt.
 
(Partono ridendo.)
 
ognun badi a sé.
 
135
    Qual giorno felice
 
godere mi lice!
 
Qual gioia per me!
 
(Parte.)
 


A destra mura che rinchiudono la città, di cui si vedranno gli edifici più alti. Queste formano un semicircolo, il quale ha in prospettiva una fortezza di cui non si vede che la parte di dietro, cioè il rovescio d'una fabrica antica con una torre alta quattro piani. Fra questa fabrica e le muraglie che la circondano, dalle cime d'alti cipressi si conoscerà esservi un giardino. Avanti le mura della rocca si vedrà una gran fossa con bastione, che va a finire con un folto bosco che si vede dietro alla fortezza e viene a terminare la parte sinistra del semicircolo opposta alle mura della città. Nell'angolo della muraglia, che si perde fra il bosco, si vede un pertugio come una porta diroccata ricoperto di frondi degli alberi vicini, da cui sogliono segretamente uscire le due donzelle.
 
SCENA XI
 
Aria
 
Biondello
 
    Che parli, che dica
 
quel viso di pazzo;
 
140
ho Venere amica,
 
Cupido è per me.
 
    De' matti non curo
 
la furia e schiamazzo;
 
del mio più sicuro
 
145
trionfo non c'è.
 
    Oh quanto voglio ridere
 
stasera a quel suppè;
 
sentir quel vecchio a stridere
 
è un gran baccano affé.
 
(Si nasconde.)
 
N° 5 Quartetto
 
//Quartetto.//
Celidora
 
Celidora
(Esce dal pertugio.)
 
150
    S'oggi, oh dèi, sperar mi fate
 
s'oggi oh Dei sperar mi fate
la mia cara libertà,
 
la mia cara libertà;
ah di me non vi burlate;
 
ah di me non vi burlate;
saria troppa crudeltà.
 
saria troppa crudeltà.
Biondello
 
Biondello
(Uscendo.)
 
    Qui son io, pupille amate,
 
quì son'io, pupille amate,
155
dubbio alcun non vi sarà.
 
dubbio alcun, non vi sarà.
A Don Pippo le risate
 
à Don Pippo le risate
questa sera ognun farà.
 
questa sera ognun farà.
Lavina
 
Lavina
(Uscendo dal pertugio.)
 
    Chi m'addita quel ch'adoro?
 
chi m'addita quel ch'adoro?
Calandrino mio dov'è?
 
calandrino mio dov'è?
160
S'ei non vien, zitella io moro;
 
s'ei non vien, zitella io moro;
non v'è medico per me.Variante in den Textwiederholungen:
non v'è medico per me, no.
 
non v'è medico per me.
Calandrino
 
BiondelloDie von Calandrino gesungene Strophe hat Mozart im autographen Partitur-Entwurf von No. 5 Quartetto „S’oggi, oh dèi, sperar mi fate“ irrtümlicherweise im Notensystem von Biondello notiert.
    Eccol qui, mio bel tesoro.
 
Eccol quì, mio bel tesoro.
Ho un buon recipe per te,
 
hò un buon recipe per te,
buone nuove a tuo ristoro,
 
buone nuove à tuo ristoro
165
presto udrai il come, il che.
 
presto udrai il come il che.
Celidora, Lavina
 
Celidora/Lavina
    Ma fia poi vero,
 
ma fia poi vero
oppur mentite?
 
oppur mentite?
Badate e dite
 
badate e dite
la verità.
 
la verità.
Biondello, Calandrino
 
Biondello/Calandrino
170
    Amor sincero
 
amor sincero
menzogne ardite
 
menzogne ardite
mai proferite
 
mai proferite
certo non ha.
 
certo non hà.
Biondello
 
Biondello
    In un amico
 
in un amico
175
confido e spero.
 
confido e spero.
Calandrino
 
Calandrino
Io ve lo dico:
 
io ve lo dico
oggi verrà!
 
oggi verrà!
Celidora, Biondello, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello
    Ma qui ti voglio:
 
mà qui ti voglio:
e se non viene?
 
e se non viene?
a quattro
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
180
Un bell'imbroglio
 
un bell'imbroglio
sarebbe affé.
 
sarebbe affè.
Calandrino
 
Calandrino
    Zitti, zitti, or mi sovviene…
 
Zitti Zitti or mi sovviene
O la barca di Caronte,
 
ò la barca di Caronte,
o di Coclite quel ponte…
 
ò di coclite quel Ponte…
Celidora, Biondello, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello
185
Meglio il ponte piace a me.
 
meglio il Ponte piace à me.
Calandrino
 
Calandrino
Meglio il ponte anche a me.
 
meglio il Ponte anche à me
a quattro
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
    Questo è l'unico spediente.
 
Questo è l'unico spespediente.
Or si vada a trovar gente.
 
questo è l'or si vada à trovar gente
Fuora, fuora,|all'armi, all'armi,Während der Vers 189 „Fuora, fuora, all’armi, all’armi“ im Libretto allen vier Rollen zugeordnet ist, lässt Mozart in seinem autographen Partitur-Entwurf den ersten Teil „Fuora, fuora“ von Biondello und Calandrino und den zweiten Teil „all’armi, all’armi“ von Celidora und Lavinia singen.
 
fuora, fuora,|all'armi all'armi,
190
qui fatica non si sparmi,
 
non si guardi nonquì fatica non si sparmi
non si guardi,
 
non si guardi
non si tardi,Der Zeilenumbruch im Achtsilbler „non si guardi, / non si tardi,“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „guardi“ und „tardi“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
non si tardi
più non chiedasi il perché.
 
più non chiedasi il perchè.
(Biondello e Calandrino partono.)Im Anschluss an das Quartetto „S’oggi, o déi, sperar mi fate“ sind folgende Abschnitte bzw. Szenen des Libretto-Entwurfs (Quelle C1), wohl von Wolfgang Amadé Mozart, mit schwarzer Tinte gestrichen worden:

- Fortsetzung der ursprünglichen Scena VIII (Recitativo mit Aria der Lavina „Se rammento“, Bl. 11v, Z. 1–25)
- Scena IX (Recitativo mit Aria der Celidora „Due tenere zitelle“, Bl. 11v, Z. 28 bis Bl. 12r, Z. 18)
- Scena X und Scena XI (Szenen in der Wohnung des Don Pippo, Bl.12r, Z. 19 bis Bl. 13r, Z. 6).

Lediglich die Angabe: „Scena IX / Celidora, e detta.“ (Bl. 11v, Z. 26, 27) sowie die szenische Anweisung für Szene XI: „Scena XI. / Don Pippo, ch’esce da una porticina / segreta travestito in abito rozzo, che / si và rassettando“ (Bl. 12v, Z. 25–28) sind belassen worden.

Für die Streichung des Schlusses der ursprünglichen Scena VIII und der Scena IX (Texte für Lavina und Celidora, Bl. 11v, Z. 1, bis Bl. 12r, Z. 18) liefert Mozart selbst eine Erklärung in seinem Brief an den Vater vom 24. Dezember 1783:

„[…] Zu Ende der neu eingeschaltenen scene der 2 frauenzimmer im Ersten Ackt schreibt h: Abate [Varesco]: – siegue la scena VIII. che prima era la VII. e così cangiansi di mano in mano i numeri. – nach dieser beschreibung muß ich ganz wieder verhoffen vermuthen, daß die scene nach dem quartett alwo beÿde Donne eine nach der andern ihr liedchen am fenster herabsingen, bleiben solle. – das kann ohnmöglich seÿn. – dadurch würde der akt nicht allein umsonst und nichts verlängert, sondern sehr abgeschmackt – es war mir immer sehr lächerlich zu lesen. – Celidora: tu quì m’attendi, amica. alla Custode farmi veder vogl’io; ci andrai tu puoi. Lavina. si dolce amica, addio. (Celidora parte) Lavina Singt ihre aria. | celidora kommt wieder und sagt : | Eccomi, or vanne etc: und nun geht Lavina, und celidora singt ihre aria. – sie lösen einander ab, wie die Soldaten auf der wacht. – ferners ist es auch viel natürlicher daß, da sie im quartett alle einig sind, ihren abgeredeten anschlag auszuführen, die Männer sich fort machen um die dazugehörigen leute aufzusuchen, und die 2 frauenzimmer ruhig sich in ihre clausur begeben. – alles was man ihnen noch erlauben kann, sind ein paar zeilen Recitativ. doch, ich glaube auch ganz sicher daß es niemalen darauf angesehen war, daß die scene bleiben soll, sondern daß es nur vergessen worden anzuzeigen, daß sie aus bleibt. – […]“

Vgl. BD 773, Z. 24–32, in: Mozart Briefe und Dokumente – Online-Edition, herausgegeben von der Internationalen Stiftung Mozarteum, Salzburg (Projektleitung DME: Ulrich Leisinger, Projektverantwortliche: Anja Morgenstern).
 
SCENA XIII
 
DuettoIm Unterschied zu allen anderen von Mozart vertonten Nummern von L’oca del Cairo lässt sich das Duetto „Ho un pensiero nel cervello“ (Auretta/Chichibio) nicht eindeutig einordnen, da der Text dieser Nummer im Libretto-Entwurf (Quelle C1) fehlt. Zwei mögliche Positionierungen kommen hier in Fragen:

1. Im Anschluss an das Recitativo der Scena XIII im ersten Akt
2. An einer nicht näher zu verortenden Stelle im zweiten oder dritten Akt.

1. Sollte Mozart das Duetto für den ersten Akt komponiert haben, dann erscheint seine Eingliederung im Anschluss an das Recitativo der Scena XIII, wie sie auch von Otto Jahn vorgeschlagen wurde, plausibel (vgl. Andreas Holschneider, Kritischer Bericht (Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/13), Kassel 1998, S. 40f).
Im Recitativo der Scena XIII gibt Calandrino den zwei Bediensteten von Don Pippo, Auretta und Chichibio, den Auftrag, ihren Herrn am Verlassen seines Palastes zu hindern, damit Biondello und Calandrino in der Zwischenzeit selbst mithilfe einer improvisierten Brücke über den Festungsgraben Celidora und Lavina aus dem Turm befreien können, in dem diese gefangen gehalten werden. Im Gegenzug dafür verspricht Calandrino dem Dienerpaar, dass er und Biondello es reichlich belohnen und ihm zur Hochzeit verhelfen werden. Im Duetto thematisieren Auretta und Chichibio nun genau dieses Vorhaben: den Befreiungsplan von Biondello und Calandrino (Verse 1–8), ihre Aufgabe, Don Pippo am Verlassen seines Palastes zu hindern (Verse 9–19), und schließlich ihre Hoffnungen auf das Geld und ihre Hochzeit (Verse 20–21).
Diese szenische Situation entspricht auch den Angaben im Handlungsentwurf (Quelle C2). Ihm zufolge erhalten Auretta und Chichibio an dieser Stelle des ersten Aktes von Biondello und Calandrino den Auftrag, die Kleider von Don Pippo zu verstecken, damit dieser seinen Palast nicht verlassen kann, während Biondello und Calandrino über die Brücke Celidora und Lavina aus dem Turm befreien:

[Biondello e Calandrino] Consultano assieme e trovano necessario dar buone parole e prometter buona somma di denaro ad Auretta ed a Chichibio, con sicurezza di farli sposi ricchi e felici ancor in questo giorno, purché almeno per un'ora, finché fosse fatto e gettato il ponte, nascondessero al marchese i suoi vestiti sicché non potesse sortire, standosene essi intanto lontani dal palazzo.

Laut Handlungsentwurf (Quelle C2) verlieren sich die zwei Diener dann in ihren Hoffnungen und Träumen über ihr künftiges Zusammenleben, sodass Don Pippo den Palast verlässt, noch bevor sie ihn daran hindern können, wie dann in der nachfolgenden Scena XIV des Libretto-Entwurfts (Quelle C1) deutlich wird:

Così si fece, e questi promisero il tutto, ma poi, inebriati dalla speranza e perdutisi in ragionare de' loro amori e della vicina loro felicità, troppo si trattengono per via, ed intanto il marchese, vestitosi da sé, esce così soletto, ed essendo in quel giorno più sollecito che mai, va visitando tutti i contorni della rocca, finché giunge al luogo, dove trova chi lavora a fabbricar il ponte.

Das Duetto „Ho un pensiero nel cervello“ passt nun nicht nur sprachlich und inhaltlich als geschlossene Nummer nach dem Recitativo der Scena XIII des Libretto-Entwurfs (Quelle C1), sondern ist auch durchaus geeignet, um den Affekt der Hoffnung und Freude dramaturgisch und musikalisch zu verdeutlichen, in dem Auretta und Chichibio beim Gedanken an ihre Zukunftspläne verweilen, wie dies an der entsprechenden Stelle im Handlungsentwurf des ersten Aktes (Quelle C2) vorgesehen ist.

Nur im Hinblick auf die Rollenhierarchie der Oper erweist sich die Positionierung des Duettos im Anschluss an das Recitativo der Scena XIII als problematisch, da dadurch dem niederen Dienerpaar Auretta/Chichibio zusammen mit dem N° 1 Duetto „Così si fa“ im ersten Akt gleich zwei Duetten zugefallen wären. Im Entwurfsstadium, in dem sich die Oper damals befand, stand allerdings die Gesamtanzahl und die Verteilung der geschlossenen Nummern offenbar noch nicht fest, sodass sich diese Frage sehr wahrscheinlich noch nicht stellte.

2. In dem wenig wahrscheinlichen Fall, dass Librettist und Komponist sich bereits in diesem Entwurfsstadium der Oper Gedanken über die genaue Verteilung der geschlossenen Nummern in allen drei Akten gemacht hätten, ist nicht auszuschließen, dass das zweite Duetto von Auretta und Chichibio „Ho un pensiero nel cervello“ auch für eine andere Stelle im zweiten und dritten Akt vorgesehen wäre, um das Gleichgewicht in der Rollenhierarchie im ersten Akt zu bewahren. Der einzige Hinweis auf eine mögliche Platzierung des Duettos nach dem ersten Akt ist die Erwähnung des „battello“ („Boot“) im dritten Vers der Nummer. Im Handlungsentwurf des Librettos (Quelle C2) ist in der zweiten Szene des dritten Aktes ebenfalls von einem „battello“ die Rede, einem Boot, mit dem Biondello aufs offene Meer hinausgefahren ist, nachdem er erfahren hatte, dass seine Geliebte Celidora den Marquis Don Pippo heiraten werde. Abgesehen davon, dass ansonsten keine weitere Parallelen zwischen dieser Stelle im Handlungsentwurf und dem Duetto „Ho un pensiero nel cervello“ bestehen – weder im Inhalt noch im Affekt –, gibt es im Handlungsentwurf keine Indizien für ein mögliches Duetto von Auretta und Chichibio. Da im Handlungsentwurf des zweiten und dritten Aktes keine weiteren Hinweise auf eine Einfügung des Duettos zu finden sind, ist eine Platzierung der Nummer in einem der beiden Akte als unwahrscheinlich zu betrachten.

Dementsprechend wird in der vorliegenden kritischen Edition das Duetto „Ho un pensiero nel cervello“ nach dem Recitativo der Scena XIII des Atto primo eingeordnet. Die NMA druckt die Nummer hingegen im Anhang I der Ausgabe ab, ohne ihr einen Ort im Libretto zuzuweisen (vgl. W. A. Mozart, L’Oca del Cairo, Neue Mozart Ausgabe, Serie II: Bühnenwerke 5/13, vorgelegt von Friedrich-Heinrich Neumann, Kassel 1960, Andreas Holschneider, S. 79-86).

Es ist durchaus möglich, dass sich Mozart am Ende für eine Streichung der gesamten Scena XIII samt Duetto „Ho un pensiero nel cervello“ entschieden hat, eventuell um das Gleichgewicht bei der Verteilung der geschlossenen Nummern zwischen den Rollen im ersten Akt zu bewahren oder auch nur um den ersten Akt zu kürzen. Für diese Annahme sprechen die Striche, mit denen im Libretto-Entwurf (Quelle C1) mit schwarzer Tinte der Text des Rezitativs mit Arie der Lavina im Anschluss an das Quartetto der Scena XI (ursprünglich Scena VIII) sowie der Text der darauffolgenden Szenen XII, XIII und XIV (ursprünglich Scena IX, X und XI) getilgt wurde und die wahrscheinlich auf Mozart zurückgehen (vgl. dazu den Kommentar zur Szenenanweisung: Biondello e Calandrino partono am Ende des Quartetto der Scena XI).

Für die Streichung des Schlusses der Scena XI und der Scena XII (Texte für Lavina und Celidora) liefert Mozart selbst eine Erklärung in seinem Brief an den Vater vom 24. Dezember 1783:

„[…] Zu Ende der neu eingeschaltenen scene der 2 frauenzimmer im Ersten Ackt schreibt h: Abate [Varesco]: – siegue la scena VIII. che prima era la VII. e così cangiansi di mano in mano i numeri. – nach dieser beschreibung muß ich ganz wieder verhoffen vermuthen, daß die scene nach dem quartett alwo beÿde Donne eine nach der andern ihr liedchen am fenster herabsingen, bleiben solle. – das kann ohnmöglich seÿn. – dadurch würde der akt nicht allein umsonst und nichts verlängert, sondern sehr abgeschmackt – es war mir immer sehr lächerlich zu lesen. – Celidora: tu quì m’attendi, amica. alla Custode farmi veder vogl’io; ci andrai tu puoi. Lavina. si dolce amica, addio. (Celidora parte) Lavina Singt ihre aria. | celidora kommt wieder und sagt : | Eccomi, or vanne etc: und nun geht Lavina, und celidora singt ihre aria. – sie lösen einander ab, wie die Soldaten auf der wacht. – ferners ist es auch viel natürlicher daß, da sie im quartett alle einig sind, ihren abgeredeten anschlag auszuführen, die Männer sich fort machen um die dazugehörigen leute aufzusuchen, und die 2 frauenzimmer ruhig sich in ihre clausur begeben. – alles was man ihnen noch erlauben kann, sind ein paar zeilen Recitativ. doch, ich glaube auch ganz sicher daß es niemalen darauf angesehen war, daß die scene bleiben soll, sondern daß es nur vergessen worden anzuzeigen, daß sie aus bleibt. – […]“

Vgl. BD 773, Z. 24–32, in: Mozart Briefe und Dokumente – Online-Edition, herausgegeben von der Internationalen Stiftung Mozarteum, Salzburg (Projektleitung DME: Ulrich Leisinger, Projektverantwortliche: Anja Morgenstern).

Für die Streichung der Scena XIII und XIV ist hingegen keine Erklärung von Mozart überliefert, doch die Tatsache, dass der Text beider Szenen im Libretto-Entwurf mit der gleichen schwarzen Tinte wie bei der Scena XI und XII gestrichen wurde, legt die Vermutung nahe, dass auch Scena XIII und XIV ausgelassen werden sollten. In diesem Fall hätte der Strich wohl auch das Duetto zu Scena XIII „Ho un pensiero nel cervello“ betroffen. Da die Vertonung von L’oca del Cairo nicht über ein provisorisches Entwurfsstadium hinausging, bleibt die Frage letztlich offen, ob das Duetto, dessen Text sogar im Libretto-Entwurf fehlt, im ersten Akt miteingezogen werden sollte oder nicht.
 
Chichibio
 
Chichibio
    Ho un pensiero nel cervello
 
hò un pensiero nel cervello
onde fo la conclusione
 
onde fò la conclusione,
195
che Biondello in batello
 
che Biondello in Batello
quella torre vuol scalar.
 
quella torre, vuol scalar.
Auretta
 
Auretta
    Senti il mio ch'è ancor più bello:
 
Senti il mio ch'è ancor più bello
tu sei pur, o fanfarone,
 
tu sei pur, o Fanfarone
l'asinello pazzarelloVariante in den Textwiederholungen:
sì, l'asinello pazzarello
 
l'asinello pazzarello
200
che per l'aria vuol volar.
 
che per l'aria vienvuol volar
Chichibio
 
Chichibio
    Obligato, obligato!
 
obligato, obligato
Ma cerchiamo quella chiave.
 
mà cerchiamo quella chiave
Auretta
 
Auretta
Io ben l'approvo.
 
io ben l'approvo;
a due
 
Chichibio/Auretta
Ma ove sia chi potria
 
ma ove sia chi potrebbepotria
205
in cent'anni indovinar?Variante in den Textwiederholungen:
Chi?
 
in cent'anni indovinar?
Auretta
 
Auretta
    A temer le guardie abbiamo!
 
à temer le guardie abbiamo
Chichibio
 
Chichibio
    Se d'Astolfo il corno trovo,
 
se d'Astolfo il corno trovo
son chi sono, con quel suono
 
son quichi sono, con quel suono
quelle guardie vuo' scacciar.
 
quelle guardie vuò scacciar.
a due
 
Chichibio/Auretta
210
    Ma ad un corno non pensiamo,
 
mà ad un corno non pensiamo
già col tempo sel ritrova.
 
già col tempo se 'l ritrova.
Or pensiamo a quel che giova
 
or pensiamo à quel che giova
altri e noi a consolar.
 
altri e noi à consolar
(Partono.)
 


Veduta antecedente della rocca.
 
SCENA XV
 
Calandrino e Biondello con falegnami che portano la legna per il ponte, poi Celidora e Lavina salite per mezzo d'una scala a mano sopra le mura, indi Chichibio ed Auretta, alla fine Don Pippo colle guardie della rocca.
 
N° 6 Finale
 
finale.
Calandrino
 
Calandrino
    Su via, putti, presto, presto,
 
sù via putti, presto, presto
215
impiantate i cavalletti,
 
impiantate i cavalletti
e le travi
 
e le travi
colle chiaviDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „e le travi / colle chiavi“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „travi“ und „chiavi“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
colle chiavi
rassodatele a dover.
 
rassodatele à dover
Biondello
 
Biondello.
    Capomastro, siate lesto,
 
capomastro, siate lesto
solo un'asse vi s'assetti
 
solo un asse vi s'assetti
220
senza chiassi,
 
senza chiassi
purch'io passiDer Zeilenumbruch im Achtsilbler „senza chiassi, / purch'io passi“ ist in der kritischen Edition nach der Handschrift des Librettos (Quelle C1) beibehalten worden, um den Binnenreim zwischen den Wörtern „chiassi“ und „passi“ hervorzuheben. Durch den zusätzlichen Rechtseinzug des zweiten Versteils wird in der kritischen Edition die Zusammengehörigkeit der zwei Zeilen zu einem einzigen Achtsilbler dargestellt.
 
purch'io passi
senz'avervi da cader.
 
senz'avervi da cader.
Lavina
 
Lavina.
    Corri, corri, Celidora,
 
corri, corri, celidora
qui si suda e si lavora
 
quì si suda e si lavora
per la nostra libertà.
 
per la nostra libertà.
Celidora
 
Celidora
225
    Bravi, bravi, allegramente,
 
Bravi bravi, allegramente
già vi manca poco o niente,
 
già vi manca poco o niente
e contento ognun sarà.
 
e s contento ognun sarà.
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
    A quel vecchio maledetto
 
à quel vechio maledetto
mostreremo i fichi freschi.
 
mostreremo i fichi freschi
230
E quel conte Lionetto
 
e quel Conte Lionetto
con gran naso resterà.
 
con gran naso resterà
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
    Se la godremo
 
se la godremo
poi questa sera
 
poi questa sera
e rideremo
 
e rideremo
235
in verità.
 
in verità.
Celidora, Lavina
 
Celidora/Lavina
    Ma se il marchese
 
ma se il marchese
ci arriva addosso?
 
ci arriva addosso! –
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
A nostre spese
 
à nostre spese
si riderà.
 
si riderà.
Auretta
 
Auretta:
(Frettolosa.)
 
240
    Miei signori, oh guai, oh guai!
 
miei signori, o guai, oh guai!
 
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lav/Biondello/Calandrino
Cosa dici? Che mai fu?
 
Cosa dici? che mai fù?
Chichibio, Auretta
 
Auretta:/Chichibio
Il padrone è già sortito,
 
Il Padrone è già sortito,
il marchese non c'è più.
 
il padromarchese non c'è più.
Calandrino
 
Calandrino
    Sarà forse andato in fiera
 
sarà forse andato in fiera
245
a comprare qualche cosa
 
à comprare qualche cosa,
per Lavina sua sposa:
 
per lavina sua sposa
qui venir non penserà.
 
quì venir non penserà.
Celidora, Biondello, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello
    Ma se pur venirci pensa,
 
ma, se pur venirci pensa
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
poiché il diavol non fa festa,
 
poichè il Diavol non fà festa,
250
io scommetto la mia testa
 
io scommetto la mia testa
ch'ognun mal la passerà.
 
ch'ognun mal la passerà.
Chichibio
 
Chichibio
    Andiam sperando,
 
Andiam sperando
Auretta mia,
 
Auretta mia
per ogni via
 
per ogni via
255
della città.
 
della città.
Auretta
 
Auretta:
    Andiam. Se a caso
 
Andiam. se à caso
qui 'l caccia il vento,
 
qui 'l caccia il vento
Chichibio, Auretta
 
Auretta:/Chichibio
in un momento
 
in un momento
saremo qua.
 
saremo quà.
(Partono, poi ritornano.)
 
Don Pippo
 
Don Pippo:
(Da sé, di lontano.)
 
(da se, di lontano.)
260
    Corpo di Satanasso!
 
corpo di satanasso! –
Cosa vuol dir quel chiasso?
 
cosa vuol dir quel chiasso? –
Che diavol si lavora?
 
che diavol si lavora?
Che gente è quella lì?Variante in den Textwiederholungen:
Che gente!
 
che gente è quella li? –
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina
 
Celidora/Lavina/Biondello/Calandrino
    Ma il ponte non va avanti,
 
ma il ponte non và avanti
265
pur gli uomini son tanti!
 
pur gli uomini son tanti!
Travaglian più d'un ora.
 
travaglian più d'un ora
Che gente è questa qui?
 
che gente è gquesta quì.
Don Pippo
 
Don Pippo:
(Verso la porta della rocca.)
 
    Fuora, guardie della rocca,
 
fuora guardie della Rocca
 
collo spiedo e colla rocca,
 
collo spiedo e colla rocca,
270
ite meco, e quei bricconi
 
ite meco, e quei bricconi
siate preste ad arrestar.
 
siate preste ad arrestar.
Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina, Chichibio, Auretta
 
Celidora/ Lavina/Auretta/Chichibio/Biondello/Calandrino
(Correndo.)
 
Correndo
    Viene la guardia.
 
viene la guardia
Ah siam traditi,Variante in den Textwiederholungen:
Ah siam traditi!
 
Ah siam traditi! –
siamo spediti,Variante in den Textwiederholungen:
Ah siam spediti!
 
siamo spediti
275
ahimè! ahimè!
 
Ahimè! Ahimè!
Don Pippo, Celidora, Biondello, Calandrino, Lavina, Chichibio, Auretta
 
Celidora/Lavina/Auretta/Chichibio/Biondello/Calandrino/Don Pippo
    Non c'è più tempo,
 
non c'è più tempo
non c'è ragione;
 
non c'è ragione
andar prigioneVariante in den Textwiederholungen:
sì, andar prigione
 
andar prigione
conviene affé.|conviene, ahimè!
 
conviene affè.|conviene, ahimè!
Don Pippo
 
Don Pippo
280
    Io sono offeso:
 
io sono offeso:
la mia eccellenza
 
la mia Eccellenza,
la prepotenza
 
la prepotenza
soffrir non de'.Variante in den Textwiederholungen:
soffrir non de', no, no, no!
 
soffrir non dè.
(Alle ragazze.)
 
(alle Ragazze)
    E voi pettegole
 
e pvoi pettegole,
285
la pagherete:
 
la pagherete
v'accorgerete
 
v'accorgerete
dopo il suppé.
 
dopo il suppè.
Lavina
 
Lavina:
    Io cercavo il cardellino
 
io cercavo il cardellino
che di gabbia mi fuggì.
 
che di gabbia mi fuggì.
Celidora
 
Celidora
290
Ascoltavo un canarino
 
ascoltavo un canarino
il cui canto mi rapì.
 
il cui canto mi rapì.
Don Pippo
 
Don Pippo
    Voi tacete, siete pazze,
 
voi tacete siete pazze
questa è tutta falsità.
 
questa è tutta falsità
Tutti gli altri
 
Celidora/Lavina/Auretta/Chichibio/Biondello/Calandrino
Non han colpa le ragazze,
 
non han colpa le Ragazze
295
tu sei pazzo, già si sa.
 
tu sei pazzo già si sà.
 
Don Pippo
 
Don Pippo
    Su via, guardie, li prendete,
 
sù via guardie, li prendete
in prigion il conducete.
 
in prigion il conducete
Tutti gli altri
 
Celidora/Lavina/Auretta/Chichibio/Biondello/Calandrino
Se voi guardie vi movete,
 
se voi guardie vi movete
il bastone proverete.
 
il Bastone proverete
Tutti
 
Celidora/Lavina/Auretta/Chichibio/Biondello/Calandrino/Don Pippo
300
Ed ognun si pentirà.
 
ed ognun si pentirà.
 
 
Don Pippo
 
Don Pippo
    Alto, all'armi, o miei soldati,
 
Alto all'armi o miei soldati
orsù, via, venite a' fatti.
 
orsù via venite à fati
Tutti gli altri
 
Celidora/Lavina/Auretta/Biondello/Calandrino/Chichibio
    Resteranno minchionati;
 
resteranno minchionati
a restar saremmo matti.
 
à restar saremmo matti
Tutti e Coro
 
Celidora/Lavina/Auretta/Biondello/Calandrino/Don Pippo/Chichibio/Coro:
305
Si vedrà chi vincerà.Varianten in den Textwiederholungen:
Si vedrà.
Si vedrà, sì.
sì, si vedrà chi vincerà.
 
si vedrà chi vincerà
 
(Scappano tutti via, e le guardie con Don Pippo gli corrono dietro.)
 
Fine dell'atto primo.