Kritische Edition der Bearbeitung des Librettos für J. C. Bach       Diplomatische Übertragung der Bearbeitung des Librettos für J. C. Bach 

LUCIO SILLA

DRAMMA PER MUSICA

DA RAPPRESENTARSI ALLA CORTE ELETTORALE PALATINA
in occasione del felicissimo giorno del nome del SERENISSIMO ELETTORE.

MANNHEIM,
nella stamperia elettorale ed accademica.
 
LUCIO SILLA.


DRAMMA

PER MUSICA

DA RAPPRESENTARSI ALLA

CORTE

ELETTORALE PALATINA

IN OCCASIONE DEL

FELICISSIMO GIORNO DEL NOME
DEL

SERENISSIMO ELETTORE.

MANNHEIM
NELLA STAMPERIA ELETTORALE, ED ACCADEM



ARGOMENTO

Son note nell'istoria le inimicizie di Lucio Silla e di Caio Mario. È palese altresì il modo con cui il primo trionfò del suo emulo. Non può a Silla negarsi il vanto di gran guerriero felice in tutte le sue marziali intraprese. Ma colla crudeltà, colla avarizia, colla volubilità e colle dissolutezze adombrò la gloria del proprio valore. I molti suoi amori lo caratterizzarono per uomo celebre nella galanteria quanto glorioso nell'armi; e questa inclinazione, come ci assicura Plutarco, gli fu compagna sino nell'età sua più avanzata. Lucio Cinna, da esso inalzato a sommi onori colla promessa di secondarlo e d'assisterlo, celò poi contro di lui sotto le sembianze dell'amicizia un odio il più implacabile. Aufidio, tribuno menzognero adulatore, fu quello che precipitar facea Silla negli eccessi i più vergognosi. Fra l'incostanza, l'avarizia e la crudeltà, che lo dominavano, era soggetto talora a quei rimorsi che non si allontanano da un core in cui per anche non si sono affatto estinti i lumi della ragione e gl'impulsi della virtù. Odioso a tutta Roma lo resero le stragi, l'usurpatasi dittatura, la proscrizione e la morte di tanti cittadini; ma degna fu d'ogni encomio la volontaria sua abdicazione, per cui cedette le insegne di dittatore, richiamando in Roma tutti i proscritti e anteponendo all'impero e alle grandezze la tranquillità d'una oscura vita privata. Dall'istoria non meno rilevasi che la famiglia de' Cecili fu sempre affezionatissima al partito di Caio Mario.
Plutarcoin Silla.
 
ARGOMENTO.



     Son note nell'istoria le inimicizie
di L. Silla, e di C. Mario. È pa-
lese altresi il modo, con cui il primo
trionfò del suo emulo. Non può a
Silla negarsi il vanto di gran guer-
riero felice in tutte le sue marziali
intraprese. Ma colla crudeltà, colla
avarizia, colla volubilità, e colle dis-
solutezze adombrò la gloria del pro-
prio valore. I molti suoi amori lo
caratterizzarono per uomo celebre
nella galanteria, quanto glorioso nell'
armi; e questa inclinazione, come ci
assicura Plutarco, gli fu compagna
sino nell'età sua più avanzata. L. Cin-
na, da esso inalzato a sommi onori,
colla promessa di secondarlo, e d'as-
sisterlo, celò poi contro di lui sotto le
sembianze dell'amicizia un'odio il
più implacabile. Aufidio tribuno,
menzognero adulatore, fu quello, che
precipitar facea Silla negli eccessi i
più vergognosi. Frà l'incostanza,
l'avarizia, e la crudeltà, che lo do-
minavano, era soggetto talora a quei
rimorsi, che non si allontanano da un
core, in cui per anche non si sono af-
fatto estinti i lumi della ragione, e
gl'impulsi della virtù. Odioso a tutta
Roma lo resero le stragi, l'usurpatasi
dittatura, la proscrizione, e la morte
di tanti cittadini; ma degna fu d'o-
gni encomio la volontaria sua abdica-
zione, per cui cedette le insegne di dittatore, richiamando in Roma tutti
i proscritti, e anteponendo all'impero,
e alle grandezze la tranquillità d'una
oscura vita privata. Dall'istoria non
meno rilevasi che la famiglia de' Ceci-
lj fu sempre affezionatissima al par-
tito di C. Mario. Plutarc. in Sylla.

La scena è in Roma nel palazzo
di Lucio Silla, e ne' luoghi contigui
al medesimo.

     La scena è in Roma nel palazzo di Lucio Silla e ne' luoghi contigui al medesimo.
 


INTERLOCUTORI

Lucio Silla, dittatore.

Il signor Antonio Raaff.

 
INTERLOCUTORI.


LUCIO SILLA, dittatore.

Il signor Antonio Raaff,


GIUNIA, figlia di Cajo Mario, e pro-
messa sposa di

La signora Dorotea Wendeling,
virtuosa di camera di S.A.S.E.


CECILIO, senatore proscritto.

Il sig. Francesco Roncaglia,
virtuoso di camera di S.A.S.E.


LUCIO CINNA, patrizio Romano, amico
di Cecilio, e nemico
occulto di Lucio Silla.

Il sig.Gio. Battista Zonca, vir-
tuoso di camera di S. A. S. E.


CELIA, sorella di Lucio Silla.

La signora Elisabetta Wendeling,
virtuosa di camera di S. A. S. E.


AUFIDIO, tribuno, amico di Lucio Silla.

Il sig. Pietro Paolo Carnoli, vir-
tuoso di camera di S. A. S. E.


CORI di nobili Romani, e popolo.

Giunia, figlia di Caio Mario e promessa sposa di Cecilio.

La signora Dorotea Wendeling,virtuosa di camera di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

Cecilio, senatore proscritto.

Il signor Francesco Roncaglia,virtuoso di camera di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

 

Celia, sorella di Lucio Silla.

La signora Elisabetta Wendeling,virtuosa di camera di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

Lucio Cinna, patrizio romano, amico di Cecilio e nemico occulto di Lucio Silla.

Il signor Giovanni Battista Zonca,virtuoso di camera di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

Aufidio, tribuno, amico di Lucio Silla.

Il signor Pietro Paolo Carnoli,virtuoso di camera di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

Cori di nobili romani e popolo.

 

La poesia è del signor DE GAMERA, per ordine di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale adattata al comodo del compositor della musica mediante diversi cambiamenti fatti nell’atto secondo dal VERAZI, segretario intimo e poeta della corte.


 

La musica è nuova composizione del celebre signor GIOVANNI CHRISTIANO BACH, maestro di musica di S. M.Sua Maestà la regina d’Inghilterra.


Le decorazioni sono di nuova invenzione del signor LORENZO QUAGLIO, architetto teatrale di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale



 

Li balli sono del signor STEFANO LAUCHERY, maestro de’ balli all’attual servizio di S. A. S. E.Sua Altezza Serenissima Elettorale

 


MUTAZIONI DI SCENE

NELL'ATTO PRIMO

I. Recinto solitario sparso di molti alberi con rovine d'edifizi diroccati. Riva del Tebro. In distanza veduta del Monte Quirinale con picciolo tempio in cima.

 
MUTAZIONI DI SCENE.


NELL'ATTO PRIMO.

I. Recinto solitario, sparso di molti alberi,
con rovine d'edifizi diroccati.Ri-
va del Tebro. In distanza veduta del
monte Quirinale, con picciolo tem-
pio in cima.


II. Appartamenti, con statue delle più
celebri donne di Roma.


III. Oscurissimo luogo sepolcrale, con
i monumenti degli eroi Romani.



NELL'ATTO SECONDO.

IV. Portico in vista d'ampio cortile.
V. Orti pensili.
VI. Campidoglio antico.

NELL'ATTO TERZO

VII. Atrio, che introduce alle carceri.
VIII. Tempio di Vesta. Sacro impene-
trabil recinto nel fondo, con ara
magnifica, ove dalle Vestali si
custodisce il fuoco sagro, a cui fan-
no allusione gl’imitativi interni or-
namenti del rilucente vasto edifizio.

II. Appartamenti con statue delle più celebri donne di Roma.

III. Oscurissimo luogo sepolcrale con i monumenti degli eroi romani.

 

NELL'ATTO SECONDO

IV. Portico in vista d'ampio cortile.

V. Orti pensili.

VI. Campidoglio antico.

 

NELL'ATTO TERZO

VII. Atrio che introduce alle carceri.

VIII. Tempio di Vesta. Sacro impenetrabil recinto nel fondo con ara magnifica ove dalle Vestali si custodisce il fuoco sagro a cui fanno allusione gl’imitativi interni ornamenti del rilucente vasto edifizio.


COMPARSE
Senatori.
Donzelle.
Nobili.
Vestali.
Guardie.
Soldati.
Popolo.
 
 
La poesia è del signor DE GAMERA, per
ordine di S. A. S. E. adattata al comodo
del compositor della musica, medianti
diversi cambiamenti fatti nell’atto
secondo dal VERAZJ, segretario
intimo, e poeta della corte. La musica è nuova composizione del ce-
lebre signor GIO. CHRISTIANO
BACH, maestro di musica di S. M.
la Regina d’Inghilterra.Le decorazioni sono di nuova invenzione
del sig. LORENZO QUAGLIO, ar-
chitetto teatrale di S. A. S. E.Li balli sono del signor STEFANO LAU-
CHERY, maestro de’ balli all’attual
servizio di S. A. S. E.
 
COMPARSE.SENATORI.DONZELLE NOBILI.VESTALI.GUARDIE.SOLDATI.POPOLO.