Kritische Edition der Berabeitung des Librettos für Anfossi       Diplomatische Übertragung der Bearbeitung des Librettos für Anfossi 
SCENA III
 
SCENA III.
Celia sola.
 
Celia sola.
Celia
 
Cel.
Ah no; si dissuada il mio germano
 
AH no: si dissuada il mio Germano
da un tale eccesso. Ei porge
 
Da un tale eccesso. Ei porge
nella morte di Giunia a' suoi nemici
 
Nella morte di Giunia a' suoi nemici
l'armi contro di sé. D'un Mario è figlia,
 
L'armi contro di sè. D'un Mario è figlia,
e questo Mario ancor ne' propri amici
 
E questo Mario ancor ne' proprj amici
vive a' suoi danni. Io sento
 
Vive a' suoi danni. Io sento
timor per il germano,
 
Timor per il Germano,
amistade per Giunia
 
Amistade per Giunia
e provo a un tempo, nel mio cor ristretti,
 
E provo a un tempo nel mio cor ristretti,
e di questa e di quel gli opposti affetti.
 
E di questa, e di quel gli opposti affetti.
    So quanto affanno in petto
 
    So quanto affanno in petto
desta un amor tiranno;
 
Desta un amor tiranno:
so che un sprezzato affanno
 
So che un sprezzato affanno
odio diventa ancor.
 
Odio diventa ancor.
    Ma so il tormento ancora
 
    Ma so il tormento ancora,
che prova un cor costante,
 
Che prova un cor costante,
se un abborrito amante
 
Se un abborrito amante
gli chiede a forza amor.
 
Gli chiede a forza amor.
(Parte.)
 
(parte.

Orti pensili.
 
Orti pensili.
SCENA IV
 
SCENA IV.
Giunia, indi Silla.
 
Giunia, indi Silla.
Giunia
 
Giu.
Quai sento ad ogni passo
 
QUai sento ad ogni passo
palpiti in questo seno?
 
Palpiti in questo seno?
(Per partire.)
 
[per partire
Silla
 
Sil.
Arresta, o Giunia, il passo.
 
Arresta, o Giunia, il passo.
Giunia
 
Giu.
Oh dèi! Mi lascia
 
Oh Dei! Mi lascia
altrove gir.
 
Altrove gir.
Silla
 
Sil.
T'arresta.
 
T'arresta.
Giunia
 
Giu.
E che pretendi?
 
E che pretendi?
Silla
 
Sil.
Sentimi. I tuoi disprezzi
 
Sentimi. I tuoi disprezzi
mi sdegnano a ragion. Superba, ingrata,
 
Mi sdegnano a ragion. Superba, ingrata,
provochi ad ogni eccesso
 
Provochi ad ogni eccesso
l'oltraggiato cor mio…
 
L'oltraggiato cor mio…
Ma nel vederti… oddio!
 
Ma nel vederti… Oddìo!…
Pur sì cara mi sei
 
Pur sì cara mi sei,
che obblio tutto ad un tratto i sdegni miei.
 
Che obblio tutto ad un tratto i sdegni miei.
Giunia
 
Giu.
Tal debolezza, o Silla,
 
Tal debolezza, o Silla,
meco invano tu vanti.
 
Meco invano tu vanti.
O placato o sdegnoso,
 
O placato, o sdegnoso,
egualmente mi sei tu sempre odioso.
 
Egualmente mi sei tu sempre odioso.
Silla
 
Sil.
Giunia feroce, un dittator tu irrìti;
 
Giunia feroce, un Dittator tu irriti;
non sai tu, che di sangue…
 
Non sai tu, che di sangue…
Ma no, cara, perdona:
 
Ma, no, cara, perdona:
non son io quel tiranno
 
Non son io quel tiranno,
che credermi potresti. Ah! Se il tuo ciglio
 
Che credermi potresti. Ah! Se il tuo ciglio
soltanto men severo a me rivolgi,
 
Soltanto men severo a me rivolgi,
tutta l'ira dal sen, cara, mi togli.
 
Tutta l'ira dal sen, cara, mi togli.
Se le accosta.
 
Se le accosta.
Giunia
 
Giu.
Scostati, o traditor. Prega o minaccia,
 
Scostati, o traditor. Prega, o minaccia,
sei lo stesso per me. Ti sdegno amante,
 
Sei lo stesso per me. Ti sdegno amante,
non ti curo sdegnato.
 
Non ti curo sdegnato.
Silla
 
Sil.
Dunque vuoi?…
 
Dunque vuoi…
Giunia
 
Giu.
Sì, vogl'io
 
Sì, vogl'io
detestarti e morir.
 
Detestarti, e morir.
Silla
 
Sil.
Morir?
 
Morir?
Giunia
 
Giu.
La morte
 
La morte
non teme un cor roman. Lascia ch'io parta,
 
Non teme un cor Roman. Lascia, ch'io parta,
o da te stesso agli occhi miei t'invola.
 
O da te stesso agli occhi miei t'invola.
Silla
 
Sil.
Superba, morirai, ma non già sola.
 
Superba, morirai, ma non già sola.
    Impallidir fra poco
 
    Impallidir fra poco
vedrò quel ciglio audace.
 
Vedrò quel ciglio audace.
Barbaro qual ti piace
 
Barbaro qual ti piace
questo mio cor sarà.
 
Questo mio cor sarà.
    Forse nell'ore estreme
 
    Forse nell'ore estreme
lo invocherai col pianto;
 
Lo invocherai col pianto;
ma l'amoroso incanto
 
Ma l'amoroso incanto
più forza non avrà.
 
Più forza non avrà.
(Parte.)
 
(parte.
SCENA V
 
SCENA V.
Giunia, poi Cinna.
 
Giunia, poi Cinna.
Giunia
 
Giu.
Che intesi, eterni dèi!
 
CHe intesi, Eterni Dei!
Ah che l'incauto sposo
 
Ah, che l'incauto Sposo
agli occhi del tiran non è più ascoso!
 
Agli occhi del tiran non è più ascoso!
Cinna
 
Cin.
Giunia, di te finora
 
Giunia, di te fin ora
affannoso cercai. Sappi che Aufidio
 
Affannoso cercai. Sappi, che Aufidio
per ordine di Silla
 
Per ordine di Silla
il Senato raduna;
 
Il Senato raduna;
e in faccia ai padri e al popolo romano
 
E in faccia ai Padri, e al Popolo Romano
sappi che il dittator vuol la tua mano.
 
Sappi, che il Dittator vuol la tua mano.
Giunia
 
Giu.
Invan. Son io la sola
 
Invan. Son'io la sola
arbitra di me stessa.
 
Arbitra di me stessa.
Ma prima, Cinna, oddio! dimmi: il mio sposo
 
Ma prima, Cinna, oddio! dimmi il mio Sposo
sai tu dove or s'aggiri? Io per lui tremo.
 
Sai tu dove or s'aggiri? Io per lui tremo.
Ch'egli in Roma dimora,
 
Ch'egli in Roma dimora,
sappi che Silla omai più non ignora.
 
Sappi, che Silla omai più non ignora.
Cinna
 
Cin.
Come, Giunia, lo sai?
 
Come, Giunia, lo sai?
Giunia
 
Giu.
Ben lo compresi
 
Ben lo compresi
dai misteriosi detti
 
Dai misteriosi detti
del dittator istesso.
 
Del Dittator istesso.
Cinna
 
Cin.
Ah non si tardi
 
Ah! non si tardi
dunque il colpo a vibrar! E da te stessa
 
Dunque il colpo a vibrar; e da te stessa
questo colpo dipende. Al nuzial letto
 
Questo colpo dipende. Al nuzial letto
segui l'empio tiranno ove t'invita;
 
Segui l'empio tiranno, ove t'invita;
ma in quello, per tu man, perda la vita.
 
Ma in quello per tu man perda la vita.
Giunia
 
Giu.
Cinna, che dici mai!
 
Cinna, che dici mai!
con tradimento vil…
 
Con tradimento vil…
Cinna
 
Cin.
No, ti sovvenga
 
No: Ti sovvenga,
che l'eccidio de' rei
 
Che l'eccidio de' rei
è un spettacolo grato a' sommi dèi.
 
E’ un spettacolo grato a' sommi Dei.
Giunia
 
Giu.
Se d'un plebeo pur sacra
 
Se d'un plebeo pur sacra
è la vita fra noi, Cinna, tu invano
 
E’ la vita fra noi, Cinna, tu invano
farmi rea di sua morte ora presumi.
 
Farmi rea di sua morte ora presumi.
Pensiamo alla salvezza
 
Pensiamo alla salvezza
del mio sposo adorato;
 
Del mio sposo adorato;
che alla nostra vendetta
 
Che alla nostra vendetta
penserà il ciel pietoso. Or va', t'affretta:
 
Penserà il Ciel pietoso. Or và, t'affretta:
va' in traccia di Cecilio,
 
Và in traccia di Cecilio,
digli che, se m'è fido,
 
Digli, che se m'è fido,
serbi i miei ne' suoi giorni. A te l'affido.
 
Serbi i miei ne' suoi giorni. A te l'affido.
    Ah non sai che l'idol mio
 
    Ah, non sai, che l'idol mio
forse più non rivedrò.
 
Forse più non rivedrò.
Va', il consola e digli, oddio!
 
Và il consola, e digli, oddio!
che fedele io morirò.
 
Che fedele io morirò.
    No, non dargli un sì gran duolo:
 
    No, non dargli un sì gran duolo:
troppo barbaro è il dolor!
 
Troppo barbaro è il dolor!
Digli, sì, ma digli solo
 
Digli, sì,… ma digli solo,
che fedel mi serbi il cor.
 
Che fedel mi serbi il cor.
(Parte.)
 
(parte.
SCENA VI
 
SCENA VI.
Cinna, poi Cecilio senza manto con spada nuda.
 
Cinna, poi Cecilio senza manto, con Spada nuda.
Cinna
 
Cin.
No, no: si affretti il colpo.
 
NO, no: si affretti il colpo.
Se d'offender gli dèi
 
Se d'offender gli Dei
avesse un dì temuto,
 
Avesse un dì temuto,
la libertà non dovria Roma a Bruto.
 
La libertà non dovria Roma a Bruto.
Ma qui Cecilio… Ah dove
 
Ma quì Cecilio… Ah, dove
il furor ti trasporta?
 
Il furor ti trasporta?
Cecilio
 
Cec.
Il braccio mio
 
Il braccio mio
non ritener. Su' passi
 
Non ritener. Su' passi
del tiranno si voli: il nudo acciaro
 
Del tiranno si voli: il nudo acciaro
gli squarci il sen.
 
Gli squarci il sen.
(Per partire.)
 
(per partire.
Cinna
 
Cin.
T'arresta.
 
T'arresta.
Ma donde nasce questa
 
Ma donde nasce questa
improvvisa ira tua?
 
Improvvisa ira tua?
Cecilio
 
Cec.
So che oggi a forza
 
So che oggi a forza
Silla la man di sposa
 
Silla la man di sposa
vuole da Giunia; e timido il Senato
 
Vuole da Giunia; e timido il Senato
la violenza approva.
 
La violenza approva.
Lasciami.
 
Lasciami.
Cinna
 
Cin.
Ah no, m'ascolta…
 
Ah, no. M'ascolta…
Cecilio
 
Cec.
E perché tardi
 
E perchè tardi
la vendetta comun?
 
La vendetta comun?
Cinna
 
Cin.
Sol perché bramo
 
Sol perchè bramo,
che dubbiosa non sia.
 
Che dubbiosa non sia.
Cecilio
 
Cec.
Dubbiosa non sarà.
 
Dubbiosa non sarà.
Cinna
 
Cin.
Lascia pur che al Senato
 
Lascia pur che al Senato
si presenti il tiranno: ivi il tuo braccio
 
Si presenti il tiranno: ivi il tuo braccio
seconderanno a gara i nostri fidi.
 
Seconderanno a gara i nostri fidi.
Non dubitar. Trattienti
 
Non dubitar. Trattienti
per un momento solo.
 
Per un momento solo.
Tutto a dispor per la grand'opra io volo.
 
Tutto a dispor per la grand'opra, io volo.
    La fiamma che accende
 
    La fiamma, che accende
quell'alma sdegnosa
 
Quell'alma sdegnosa
incauta la rende
 
Incauta la rende
se ardita la fa.
 
Se ardita la fa.
    Pensar ti conviene
 
    Pensar ti conviene;
che arrischi ad un tratto
 
Che arrischi ad un tratto
te stesso, il tuo bene,
 
Te stesso, il tuo bene,
l'altrui libertà.
 
L'altrui libertà.
(Parte.)
 
[parte.
SCENA VII
 
SCENA VII.
Cecilio, poi Giunia.
 
{Cecilio, poi Giunia.
Cecilio
 
Cec.
Dell'amico ai consigli
 
DEll'amico ai consigli
si ceda per un poco. Io qui mi celo…
 
Si ceda per un poco. Io quì mi celo…
Ma qual ventura! Oh cielo,
 
Ma qual ventura! oh cielo.
Giunia sen vien. Giunia, ben mio…
 
Giunia se n' vien. Giunia, ben mio…
Giunia
 
Giu.
Tu qui, Cecilio! Oddio!
 
Tu quì, Cecilio! Oddio!
Cecilio
 
Cec.
Sposa, che avvenne?
 
Sposa, che avvenne?
Giunia
 
Giu.
Ah dove,
 
Ah, dove,
sconsigliato, t'innoltri? È noto a Silla
 
Sconsigliato, t'innoltri? E' noto a Silla
che sul Tebro tu vivi. Ah va': sicura
 
Che sul Tebro tu vivi. Ah, và: sicura
la tua vita non è fra queste mura.
 
La tua vita non è fra queste mura.
Ah fuggi: qui vicino
 
Ah, fuggi: quì vicino
il dittator s'aggira; e se a quel ciglio…
 
Il Dittator s'aggira; e se a quel ciglio…
Cecilio
 
Cec.
Giunia, il tuo rischio è il mio maggior periglio.
 
Giunia, il tuo rischio è il mio maggior periglio.
Giunia
 
Giu.
Celati per pietade;
 
Celati per pietade;
né accrescere, idol mio, nel tuo periglio
 
Nè accrescere, idol mio, nel tuo periglio
nuova cagion di pianto a questo ciglio.
 
Nuova cagion di pianto a questo ciglio.
Cecilio
 
Cec.
Eterni dèi, lasciarti,
 
Eterni Dei, lasciarti,
celarmi, abbandonarti
 
Celarmi, abbandonarti
all'empie insidie, all'ira
 
All'empie insidie, all'ira
d'un traditor che alle tue nozze aspira?
 
D'un traditor, che alle tue nozze aspira?
E tu stessa, mia cara,
 
E tu stessa, mia cara,
me lo puoi consigliar?
 
Me lo puoi consigliar?
Giunia
 
Giu.
Al suo dolore,
 
Al suo dolore,
a' suoi spaventi invola
 
A' suoi spaventi invola
il cor di chi t'adora.
 
Il cor di chi t'adora.
Se ciò non basta, io tel comando ancora.
 
Se ciò non basta, io te l' comando ancora.
Cecilio
 
Cec.
Ancor mi celerò. Ma, oddio! rammenta
 
Ancor mi celerò. Ma, oddio!, rammenta
che amore e gelosia
 
Che amore, e gelosia
l'impero han del mio cor; e che se a lungo
 
L'impero han del mio cor; e che se a lungo
incerto ei deve palpitarmi in seno,
 
Incerto ei deve palpitarmi in seno,
possibil non sarà ch'io serbi il freno.
 
Possibil non sarà ch'io serbi il freno.
    A partir tu mi condanni,
 
    A partir tu mi condanni,
dolce fiamma del cor mio.
 
Dolce fiamma del cor mio.
Parto, sì. Rimanti. Addio.
 
Parto, sì. Rimanti. Addio.
Serba a me fedele il cor.
 
Serba a me fedele il cor.
(Parte.)
 
(parte.
SCENA VIII
 
SCENA VIII.
Giunia sola.
 
Giunia sola.
Giunia
 
Oh come il mio spavento
 
OH come il mio spavento
vieppiù divien maggior! Più non si tardi:
 
Vieppiù divien maggior! Più non si tardi:
il Senato mi vegga. Al di lui piede
 
Il Senato mi vegga. Al di lui piede
grazia e pietà s'implori; e, s'ei la nega,
 
Grazia, e pietà s'implori; e s'ei la nega,
se de' numi il favor oggi mi manca,
 
Se de' Numi il favor oggi mi manca,
muoiasi pur, che di morir son stanca.
 
Muojasi pur, che di morir son stanca.
(Parte.)
 
[p.

Campidoglio.
 
Campidoglio.
SCENA IX
 
SCENA IX.
Silla ed Aufidio con seguito di senatori e popolo, indi Giunia fra i senatori.
 
Silla, ed Aufidio con seguito di Senatori, e Popolo: indi Giunia fra i Senatori.
Aufidio
 
Auf.
Signore, i cenni tuoi
 
SIgnore, i cenni tuoi
adempiti già sono.
 
Adempiti già sono.
Silla
 
Sil.
Padri coscritti, io che pugnai per Roma,
 
Padri Coscritti, io che pugnai per Roma,
io che vinsi per lei, io che la face
 
Io che vinsi per lei, io che la face
della civil discordia
 
Della civil discordia
col mio valore estinsi, io che la pace
 
Col mio valore estinsi, io che la pace
per opra mia regnar sul Tebro or vedo,
 
Per opra mia regnar sul Tebro or vedo,
d'ogni trionfo mio premio vi chiedo.
 
D'ogni trionfo mio premio vi chiedo.
Giunia
 
Giu.
(Soccorso, eterni dèi!)
 
(Soccorso, Eterni Dei!)
Silla
 
Sil.
Non ignorate
 
Non ignorate
l'antico odio funesto
 
L'antico odio funesto,
e di Mario e di Silla. Il giorno è questo
 
E di Mario, e di Silla. Il giorno è questo,
in cui tutto mi scordo. Alla sua figlia
 
In cui tutto mi scordo. Alla sua figlia
sacro laccio m'unisca, e il dolce nodo
 
Sacro laccio m'unisca, e il dolce nodo
plachi l'ombra del padre. Un dittatore,
 
Plachi l'ombra del Padre. Un Dittatore,
un cittadin fra i gloriosi allori
 
Un Cittadin fra i gloriosi allori
altro premio non chiede a' suoi sudori.
 
Altro premio non chiede a' suoi sudori.
Giunia
 
Giu.
(Tace il Senato e col silenzio approva
 
(Tace il Senato, e col silenzio approva
d'un tiranno il voler?)
 
D'un tiranno il voler?)
Silla
 
Sil.
Padri, già miro
 
Padri, già miro
ne' volti vostri espresso
 
Ne' volti vostri espresso
il consenso comun. Quei che s'udiro
 
Il consenso comun. Quei che s'udiro
festosi gridi risuonar d'intorno
 
Festosi gridi risuonar d'intorno
son del pubblico voto un certo segno.
 
Son del pubblico voto un certo segno.
(A Giunia.)
 
[a Giun.
Seguimi all'ara omai…
 
Seguimi all'Ara omai…
Giunia
 
Giu.
Scostati, indegno.
 
Scostati, indegno.
A tal viltà discende
 
A tal viltà discende
Roma e il Senato?
 
Roma, e il Senato…
Silla
 
Sil.
Taci, ed or più saggia
a me porgi la mano.
 
Taci; ed or più saggia
A me porgi la mano.
Aufidio
 
Auf.
Così per bocca mia
 
Così per bocca mia
tutto il popolo impone.
 
Tutto il Popolo impone.
Giunia
 
Giu.
(Impugna uno stile.)
 
[impugna uno stile.
Non appressarti, o in seno
 
Non appressarti, o in seno
questo ferro m'immergo.
 
Questo ferro m'immergo…
Silla
 
Sil.
Alla superba
 
Alla superba
l'acciar si tolga, e segua il voler mio.
 
L'acciar si tolga, e segua il voler mio.
SCENA X
 
SCENA X.
Cecilio con spada nuda, e detti; indi Cinna parimenti col ferro in mano.
 
Cecilio con Spada nuda, e Detti, indi Cinna parimenti col ferro in mano.
Cecilio
 
Cec.
Sposa mia, non temer.
 
SPosa mia, non temer…
Silla
 
Sil.
(Chi vedo!)
 
[Chi vedo!]
Giunia
 
Giu.
(Oh dio!)
 
(Oh Dio!)
Aufidio
 
Auf.
(Cecilio!)
 
(Cecilio!)
Silla
 
Sil.
In questa guisa
 
In questa guisa
son tradito da voi!
 
Son tradito da voi!
Quell'audace s'arresti.
 
Quell'audace s'arresti.
(Vien circondato dalle guardie e disarmato.)
 
[vien circondato dalle Guardie, e disarmato.
Giunia
 
Giu.
(Incauto sposo!)
 
[Incauto Sposo!]
SCENA XI
 
SCENA XI.
In questo Cinna.)
 
(in questo Cinna.
Silla
 
Sil.
Come! D'un ferro armato,
 
Come! D'un ferro armato,
confuso, irresoluto,
 
Confuso, irresoluto,
Cinna, tu pur?
 
Cinna tu pur?
Cinna
 
Cin.
(Oh ciel! Tutto è perduto.
 
[Oh Ciel! tutto è perduto.]
Qualche scusa si cerchi.)
 
[Qualche scusa si cerchi.]
Col nudo acciaro io vidi
 
Col nudo acciaro io vidi
Cecilio fra le schiere aprirsi un varco:
 
Cecilio fra le schiere aprirsi un varco:
temei; perciò a salvarti
 
Temei; perciò a salvarti
da quella destra al parricidio intesa
 
Da quella destra al parricidio intesa,
corsi, e il brando impugnai per tua difesa.
 
Corsi, e il brando impugnai per tua difesa.
Silla
 
Sil.
Ah vanne, amico, e scopri
 
Ah, vanne, amico, e scopri,
se altri perfidi mai…
 
Se altri perfidi mai…
Cinna
 
Cin.
Sulla mia fede,
 
Sulla mia fede,
signor, riposa, e paventar non déi.
 
Signor riposa, e paventar non dei.
(Quasi nel fiero incontro io mi perdei.)
 
(Quasi nel fiero incontro io mi perdei.)
(Parte.)
 
(parte.
Silla
 
Sil.
Nella prigion più nera
 
Nella prigion più nera
traggasi il reo.
 
Traggasi il reo.
Per poco
 
Per poco
quest'aure a te vietate
 
Quest'aure a te vietate
respirar ti vedrò.
 
Respirar ti vedrò.
Tra le ritorte
 
Tra le ritorte
del tradimento audace
 
Del tradimento audace,
tu pur ti pentirai, donna mendace.
 
Tu pur ti pentirai, Donna mendace.
Silla
 
Sil.
    Perfidi, il vostro ardire
 
    Perfidi, il vostro ardire
degno gastigo avrà.
 
Degno gastigo avrà.
Giunia
 
Giu.
    Sfoga a tua voglia l'ire,
 
    Sfoga a tua voglia l'ire,
mostro di crudeltà.
 
Mostro di crudeltà.
Cecilio
 
Cec.
    Sfogati, sì; il morire
 
    Sfogati, sì; il morire
orror per me non ha.
 
Orror per me non ha.
Silla
 
Sil.
Tremar dovrete alteri.
 
Tremar dovrete alteri.
Cecilio
 
Cec.
Sposa, resisti… Addio.
 
Sposa, resisti… Addio…
Giunia
 
Giu.
Non dubitar, ben mio.
 
Non dubitar, ben mio.
 
Cecilio, Silla
 
Cec./Sil./a 2.
Vedo la sua costanza
 
Vedo la sua costanza,
che mi conforta|conturba il cor.
 
Che mi conforta|conturba il cor.
Giunia
 
Giu.
Dammi l'estremo amplesso.
 
Dammi l'estremo amplesso…
Silla
 
Sil.
Tolgansi agli occhi miei.
 
Tolgansi agli occhi miei.
Cecilio
 
Cec.
Crudel!
 
Crudel!
Giunia
 
Giu.
Spietato!
 
Spietato!
Cecilio, Giunia
 
Cec. e Giu. a 2.
Oh dèi!
 
Oh Dei!
Questo momento solo
 
Questo momento solo
di morte è assai peggior!
 
Di morte è assai peggior!
a tre
 
Sil./Cec./Giu./a 3.
Andate|Andiamo pur costanti
 
Andate|Andiamo pur costanti
ad incontrar il fato.
 
Ad incontrar il fato…
(Oh mio destin spietato!
 
(Oh mio destin spietato!
Oh sventutato amor!)
 
Oh sventutato amor!)
(Partono.)
 
[partono.
Fine dell'atto secondo.
 
Fine dell'Atto Secondo.
Il secondo Ballo.
 
Il secondo Ballo.
Un Giardino delizioso con vari accidenti.
 
Un Giardino delizioso con varj accidenti.