Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Librettos 
PARTE PRIMA
 
FPARTE PRIMA
Scena I
 
Scena I.
Area spaziosa destinata alle solenni adunanze pastorali, limitata da una corona d'altissime e fronzute querce che vagamente distribuite all'intorno conciliano un'ombra freschissima e sacra. Veggonsi lungo la serie degli alberi verdi rialzamenti di terreno presentati dalla natura e in varia forma inclinati dall'arte per uso di sedervi con graziosa irregolarità i pastori. Nel mezzo sorge un altare agreste, in cui vedesi scolpito l'animal prodigioso da cui si dice che pigliasse il nome la città d'Alba. Dagl'intervalli che s'aprono fra un albero e l'altro si domina una deliziosa e ridente campagna, sparsa di qualche capanna e cinta in mediocre distanza d'amene colline onde scendono copiosi e limpidi rivi. L'orizzonte va a terminare in azzurrissime montagne, le cui cime si perdono in un cielo purissimo e sereno.
 
Area spaziosa, destinata alle solenni adunanze pastorali, limitata da una corona d'altissime e fronzute querce, che vagamente distribuite all'intorno conciliano un'ombra freschissima e sacra. Veggonsi lungo la serie degli alberi verdi rialzamenti di terreno, presentati dalla natura, e in varia forma inclinati dall'arte per uso di sedervi con graziosa irregolarità i pastori. Nel mezzo sorge un altare agreste, in cui vedesi scolpito l'animal prodigioso, da cui si dice, che pigliasse il nome la Città d'Alba. Dagl'intervalli, che s'aprono fra un albero, e l'altro si domina una deliziosa, e ridente campagna, sparsa di qualche capanna, e cinta in mediocre distanza d'amene colline, onde scendono copiosi e limpidi rivi. L'orizzonte va a terminare in azzurrissime montagne, le cui cime si perdono in un cielo purissimo e sereno.
Venere in atto di scender dal suo carro. Ascanio a lato di esso. Le Grazie e quantità di Geni che cantano e danzano accompagnando la dea. Scesa questa, il carro velato da una legger nuvoletta si dilegua per l'aria.
 
VENERE in atto di scender dal suo carro. ASCANIO a lato di esso. Le Grazie, e quantità di Genj, che cantano, e danzano accompagnando la Dea. Scesa questa, il carro velato da una legger nuvoletta si dilegua per l'aria.
Coro di Geni
 
Coro di Genj
    Di te più amabile,
 
    DI te più amabile,
né dea maggiore,
 
Nè Dea maggiore,
celeste Venere,
 
Celeste Venere,
no, non si dà.
 
No non si dà.
Parte del coro
 
FParte del Coro
5
    Tu sei degli uomini,
 
    Tu sei degli uomini,
o dea, l'amore:
 
O Dea, l'amore:
di te sua gloria
 
Di te sua gloria
il ciel si fa.
 
Il Ciel si fa.
Parte del coro
 
Parte del Coro
    Se gode un popolo
 
    Se gode un popolo
10
del tuo favore,
 
Del tuo favore,
più dolce imperio
 
Più dolce imperio
cercar non sa.
 
Cercar non sa.
Coro
 
Coro
    Con fren sì placido
 
    Con fren sì placido
reggi ogni core,
 
Reggi ogni core,
15
che più non bramasi
 
Che più non bramasi
la libertà.
 
La libertà.
Venere
 
Venere
(Al suo seguito che si ritira nell'indietro della scena disponendosi vagamente.)
 
Geni, Grazie ed Amori,
 
Genj, Grazie, ed Amori, Al suo seguito, che si ritira nell'indietro della scena, disponendosi vagamente.
fermate il piè, tacete;
 
Fermate il piè, tacete
frenate, sospendete,
 
Frenate, sospendete,
20
fide colombe, il volo:
 
Fide colombe il volo:
questo è il sacro al mio nume amico suolo.
 
Questo è il sacro al mio Nume amico suolo.
Ecco, Ascanio, mia speme, ecco le piagge
 
Ecco Ascanio mia speme, ecco le piagge,
che visitammo insieme
 
Che visitammo insieme
il tuo gran padre ed io. Quel tempo ancora
 
Il tuo gran Padre, ed io. Quel tempo ancora
25
con piacer mi rammento. Anco i presagi
 
Con piacer mi rammento. Anco i presagi
parvero disegnar che un giorno fora
 
Parvero disegnar, che un giorno fora
del mio favore oggetto
 
Del mio favore oggetto
questo popolo eletto.
 
Questo popolo eletto.
(Accennando l'altare.)
 
In quell'altare
 
In quell'altare Accennando l'altare.
vedi la belva incisa
 
FVedi la belva incisa,
30
che, d'insolite lane ornata il tergo,
 
Che d'insolite lane ornata il tergo
a noi comparve. Il grand'Enea lo pose
 
A noi comparve. Il grand'Enea lo pose
per memoria del fatto: e quindi il nome
 
Per memoria del fatto: e quindi il nome
prenderà la città ch'oggi da noi
 
Prenderà la Città, ch'oggi da noi
avrà illustre principio. Io fin d'allora
 
Avrà illustre principio. Io fin d'allora
35
qui de le grazie mie prodiga sono
 
Qui de le grazie mie prodiga sono
al popolo felice, e qui 'l mio core
 
Al popolo felice: e qui 'l mio core
fa sovente ritorno
 
Fa sovente ritorno
da la beata sfera ove soggiorno.
 
Da la beata sfera, ove soggiorno.
Ma qui presente ognora
 
Ma qui presente ognora
40
con la mia deità regnar non posso:
 
Con la mia Deità regnar non posso:
tu qui regna in mia vece. Il grande, il pio,
 
Tu qui regna in mia vece. Il grande, il pio,
il tuo buon genitor, che d'Ilio venne
 
Il tuo buon Genitor, che d'Ilio venne
a le sponde latine, or vive in cielo
 
A le sponde latine, or vive in cielo
altro dio fra gli dèi:
 
Altro Dio fra gli Dei:
45
e soave mia cura oggi tu sei.
 
E soave mia cura oggi tu sei.
Ascanio
 
Ascan.
Madre, che tal ti piace
 
Madre, che tal ti piace
esser da me chiamata anzi che dea,
 
Esser da me chiamata, anzi che Dea,
quanto ti deggio mai!
 
Quanto ti deggio mai!
Venere
 
Venere
Già quattro volte, il sai,
 
Già quattro volte, il sai,
50
condusse il sol su questi verdi colli
 
Condusse il Sol su questi verdi colli
il pomifero autunno,
 
Il pomifero Autunno,
da che al popolo amico il don promisi
 
Da che al popolo amico il don promisi
de la cara mia stirpe. Ognuno attende,
 
De la cara mia stirpe. Ognuno attende,
ognun brama vederti: all'are intorno
 
Ognun brama vederti: all'are intorno
55
ognun supplice cade, e il bel momento
 
FOgnun supplice cade: e il bel momento
affretta ognun con cento voti e cento.
 
Affretta ognun con cento voti e cento.
    L'ombra de' rami tuoi
 
    L'ombra de' rami tuoi
l'amico suolo aspetta.
 
L'amico suolo aspetta.
Vivi, mia pianta eletta:
 
Vivi mia pianta eletta:
60
degna sarai di me.
 
Degna sarai di me.
    Già questo cor comprende
 
    Già questo cor comprende
quel che sarai di poi,
 
Quel che sarai di poi;
già di sue cure intende
 
Già di sue cure intende
l'opra lodarsi in te.
 
L'opra lodarsi in te.
Ascanio
 
Ascan.
65
Ma la ninfa gentil che il seme onora
 
Ma la Ninfa gentil, che il seme onora
d'Ercole invitto?… Ah di'… la sposa mia,
 
D'Ercole invitto…? Ah dì…, la Sposa mia,
Silvia, Silvia dov'è? Tanto di lei
 
Silvia Silvia dov'è? Tanto di lei
tu parlasti al mio cor, tanto la fama
 
Tu parlasti al mio cor; tanto la fama
n'empie sua tromba, e tanto bene aspetta
 
N'empie sua tromba, e tanto bene aspetta
70
da le mie nozze il mondo…
 
Da le mie nozze il Mondo…
Venere
 
Venere
Amata prole,
 
Amata Prole
pria che s'asconda il sole
 
Pria che s'asconda il Sole,
sposo sarai de la più saggia ninfa
 
Sposo sarai de la più saggia Ninfa,
che di sangue divin nascesse mai.
 
Che di sangue divin nascesse mai.
Già sui raggi dell'alba in sonno apparvi
 
Già su i raggi dell'alba in sonno apparvi
75
ad Aceste custode
 
Ad Aceste custode
de la vergine illustre. Egli già scende
 
De la Vergine illustre. Egli già scende
dal sacro albergo e, al popolo felice
 
Dal sacro albergo: e al popolo felice,
e a la ninfa tuo bene
 
E a la Ninfa tuo bene,
del fausto annuncio apportator, qui viene.
 
Del fausto annuncio apportator qui viene.
Ascanio
 
FAscan.
80
Ah, cara madre… dimmi…
 
Ah cara Madre… dimmi…
dunque vicina è l'ora?…
 
Dunque vicina è l'ora…?
Ma chi sa s'ella m'ami?
 
Ma chi sa, s'ella m'ami?
Venere
 
Venere
Ella ti adora.
 
Ella ti adora.
Ascanio
 
Ascan.
Se mai più non mi vide!
 
Se mai più non mi vide!
Venere
 
Venere
A lei son note
 
A lei son note
le tue sembianze.
 
Le tue sembianze.
Ascanio
 
Ascan.
E come?
 
E come?
Venere
 
Venere
85
Amor, per cenno mio,
 
Amor, per cenno mio
ordì nobile inganno.
 
Ordì nobile inganno.
Ascanio
 
Ascan.
E che mai fece?
 
E che mai fece?
Venere
 
Venere
Volge il quart'anno omai
 
Volge il quart'anno omai,
che de la ninfa a lato
 
Che de la Ninfa a lato
Amor veglia in tua vece. Ei le tue forme
 
Amor veglia in tua vece. Ei le tue forme
90
veste appunto qual te. Tali le gote,
 
Veste appunto qual te. Tali le gote,
tai le labbra e le luci e tai le chiome,
 
Tai le labbra e le luci, e tai le chiome,
tale il suon de le voci. Appunto come
 
Tale il suon de le voci. Appunto come
l'una all'altra colomba
 
L'una all'altra colomba
del mio carro somiglia,
 
Del mio carro somiglia,
95
tale Amor ti somiglia.
 
Tale Amor ti somiglia.
Ascanio
 
Ascan.
E quale, o dea,
 
E quale, o Dea,
presso all'amata ninfa
 
Presso all'amata Ninfa
è l'ufficio d'Amore?
 
E' l'ufficio d'Amore?
Venere
 
Venere
In sonno a lei
 
In sonno a lei
misto tra' lievi sogni appare ognora.
 
Misto tra' lievi sogni appare ognora.
Te stesso a lei dipigne; e tal ne ingombra
 
Te stesso a lei dipigne: e tal ne ingombra
100
la giovinetta mente,
 
FLa giovinetta mente,
che te, vegliando ancora,
 
Che te, vegliando ancora
la vaga fantasia sempre ha presente.
 
La vaga fantasia sempre ha presente.
Ascanio
 
Ascan.
Che leggiadro prodigio
 
Che leggiadro prodigio
tu mi sveli, o gran dea! Ma che più tardo?
 
Tu mi sveli, o gran Dea! Ma che più tardo?
105
Voliam dunque a la ninfa. A' piedi suoi
 
Voliam dunque a la Ninfa. A' piedi suoi
giurar vo' la mia fé…
 
Giurar vo' la mia fe…
Venere
 
Venere
Solo tu devi
 
Solo tu devi
ire in traccia di lei;
 
Ire in traccia di lei;
me chiaman altre cure:
 
Me chiaman altre cure:
non è solo un mortal caro agli dèi.
 
Non è solo un Mortal caro a gli Dei.
Ascanio
 
Ascan.
110
Sì, le dirò ch'io sono
 
Sì, le dirò ch'io sono
Ascanio tuo, che questo cor l'adora,
 
Ascanio tuo; che questo cor l'adora;
che di celeste diva
 
Che di celeste Diva
stirpe son io…
 
Stirpe son io…
Venere
 
Venere
No, non scoprirti ancora.
 
No, non scoprirti ancora.
Ascanio
 
Ascan.
Oh ciel! Perché?
 
O ciel! perchè?
Venere
 
Venere
Ti fida.
 
Ti fida.
115
Vedila pur; ma taci
 
Vedila pur; ma taci
chi tu sei, donde vieni e chi ti guida.
 
Chi tu sei, d'onde vieni, e chi ti guida.
Ascanio
 
Ascan.
Che silenzio crudel!
 
Che silenzio crudel!
Venere
 
Venere
Dimmi, non brami
 
Dimmi, non brami
veder con gli occhi tuoi fino a qual segno
 
Veder con gli occhi tuoi fino a qual segno
Silvia t'adori? A qual sublime arrivi
 
Silvia t'adori? a qual sublime arrivi
120
la sua virtù? Quanto sia degno oggetto
 
La sua virtù? quanto sia degno oggetto
d'amor, di meraviglia e di rispetto?
 
D'amor, di meraviglia, e di rispetto?
Questa dunque è la via.
 
FQuesta dunque è la via.
Ascanio
 
Ascan.
Dunque s'adempia,
 
Dunque s'adempia,
o madre, il tuo voler. Giuro celarmi
 
O Madre, il tuo voler. Giuro celarmi
fin che piace al tuo nume.
 
Fin che piace al tuo nume.
Venere
 
Venere
125
Ah vieni, o figlio,
 
Ah vieni, o figlio,
vieni al mio seno. A quella docil mente,
 
Vieni al mio seno. A quella docil mente,
a quel tenero core, a quel rispetto
 
A quel tenero core, a quel rispetto,
che nutri per gli dèi ti riconosco
 
Che nutri per gli Dei, ti riconosco
prole più degna ognora
 
Prole più degna ognora
130
e del padre e di me. Qui fra momenti
 
E del Padre, e di me. Qui fra momenti
mi rivedrai. De la tua sposa intanto
 
Mi rivedrai. De la tua Sposa intanto
cauto ricerca: ammira
 
Cauto ricerca: ammira
come di bei costumi
 
Come di bei costumi
a te per tempo ordisce
 
A te per tempo ordisce
135
la tua felicità, come con lei
 
La sua felicità, come con lei
ne la mirabil opra
 
Ne la mirabil opra
e l'arte e la natura e il ciel s'adopra.
 
E l'arte, e la natura, e il ciel s'adopra. In atto di partire.
(In atto di partire.)
 
Coro
 
Coro
    Di te più amabile,
 
    Di te più amabile
né dea maggiore,
 
Nè Dea maggiore,
140
celeste Venere,
 
Celeste Venere
no, non si dà.
 
No non si dà. Parte Venere seguita dal Coro, che canta, e le danza intorno.
(Parte Venere seguita dal coro che canta e le danza intorno.)
 
    Con fren sì placido
 
    Con fren sì placido
reggi ogni core,
 
Reggi ogni core,
che più non bramasi
 
Che più non bramasi
145
la libertà.
 
La libertà.
Scena II
 
FScena II.
Ascanio.
 
ASCANIO.
Ascanio
 
Che oscura legge, o dea,
 
CHe oscura legge, o Dea,
è mai questa per me! Mi desti in seno
 
E' mai questa per me! Mi desti in seno
tu le fiamme innocenti; i giusti affetti
 
Tu le fiamme innocenti: i giusti affetti
solleciti, fomenti; e poi tu stessa
 
Solleciti, fomenti: e poi tu stessa
150
nel più lucido corso il mio destino
 
Nel più lucido corso il mio destino
improvvisa sospendi?…
 
Improvvisa sospendi…?
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi?…
 
Ah dal mio cor qual sagrifizio attendi…?
Folle! Che mai vaneggio?
 
Folle! che mai vaneggio?
So che m'ama la dea:
 
So, che m'ama la Dea:
mi fido a lei.
 
mi fido a lei.
155
Deh perdonami, o madre, i dubbi miei.
 
Deh perdonami, o Madre, i dubbj miei.
Ma la ninfa dov'è? Tra queste rive
 
Ma la Ninfa dov'è? Tra queste rive
chi m'addita il mio bene? Ah sì, cor mio,
 
Chi m'addita il mio bene? Ah sì cor mio
lo scoprirem ben noi.
 
Lo scoprirem ben noi.
Dove in un volto
 
Dove in un volto
tutti apparir de la virtù vedrai
 
Tutti apparir de la virtù vedrai
160
i più limpidi rai, dove congiunte
 
I più limpidi rai: dove congiunte
facile maestà, grave dolcezza,
 
Facile maestà, grave dolcezza,
ingenua sicurezza
 
Ingenua sicurezza,
e celeste pudore, ove in due lumi
 
E celeste pudore: ove in due lumi
tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
 
Tu vedrai sfolgorar d'un'alta mente
165
le grazie delicate e il genio ardente,
 
Le grazie delicate, e il genio ardente,
là vedrai la mia sposa.
 
Là vedrai la mia Sposa.
A te il diranno
 
A te il diranno
i palpiti soavi, i moti tuoi:
 
FI palpiti soavi, i moti tuoi:
ah sì, cor mio, la scoprirem ben noi.
 
Ah sì cor mio la scoprirem ben noi.
    Cara, lontano ancora
 
    Cara, lontano ancora
170
la tua virtù m'accese:
 
La tua virtù m'accese:
al tuo bel nome allora
 
Al tuo bel nome allora
appresi a sospirar.
 
Appresi a sospirar.
    Invan ti celi, o cara:
 
    In van ti celi, o cara:
quella virtù sì rara
 
Quella virtù si rara
175
nella modestia istessa
 
Nella modestia istessa
più luminosa appar.
 
Più luminosa appar.
Scena III
 
Scena III.
Ascanio, Fauno, Coro di pastori.
 
ASCANIO, FAUNO, CORO DI PASTORI.
Coro
 
Coro
    Venga de' sommi eroi,
 
    VEnga de' sommi Eroi,
venga il crescente onor.
 
Venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
 
    Più non s'involi a noi:
180
qui lo incateni Amor.
 
Qui lo incateni amor.
Ascanio
 
Ascan.
(Ritirandosi in disparte.)
 
Ma qual canto risona?
 
Ma qual canto risona? Ritirandosi in disparte.
Qual turba di pastor mi veggio intorno?
 
Qual turba di Pastor mi veggio intorno?
Fauno
 
Fauno
(Non badando ad Ascanio.)
 
Qui dove il loco e l'arte
 
Qui dove il loco e l'arte Non badando ad Ascanio.
apre comodo spazio
 
Apre comodo spazio
185
ai solenni concili, al sacro rito,
 
Ai solenni concilj, al sacro rito,
qui venite, o pastori. Il giorno è questo
 
FQui venite o Pastori. Il giorno è questo
sacro a la nostra diva. Al suo bel nome,
 
Sacro a la nostra Diva. Al suo bel nome,
non a Bacco e a Vertunno,
 
Non a Bacco, e a Vertunno,
render grazie sogliamo
 
Render grazie sogliamo
190
presso al cader del fortunato autunno.
 
Presso al cader del fortunato Autunno.
Il ministro del cielo, il saggio Aceste,
 
Il Ministro del cielo, il saggio Aceste
sembra che tardi. In gran pensieri avvolto
 
Sembra, che tardi. In gran pensieri avvolto
pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
 
Pur dianzi il vidi. A lui splendea ridente
d'un'insolita gioia il sacro volto.
 
D'un'insolita gioja il sacro volto.
195
Forse il dono promesso è a noi vicino:
 
Forse il dono promesso è a noi vicino:
forse la dea pietosa
 
Forse la Dea pietosa
del fido popol suo compie il destino.
 
Del fido Popol suo compie il destino.
Coro
 
Coro
    Venga de' sommi eroi,
 
    Venga de' sommi Eroi
venga il crescente onor.
 
Venga il crescente onor.
200
Più non s'involi a noi:
 
    Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
 
Qui lo incateni Amor. Il Coro siede lungo la serie degli alberi, disponendosi vagamente.
(Il coro siede lungo la serie degli alberi disponendosi vagamente.)
 
Fauno
 
Fauno
(Volgendosi ad Ascanio.)
 
Ma tu chi sei, che ignoto
 
Ma tu chi sei, che ignoto Volgendosi ad Ascanio.
qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
 
Qui t'aggiri fra noi? Quel tuo sembiante
pur mi fa sovvenir quando alcun dio
 
Pur mi fa sovvenir, quando alcun Dio
205
tra i mortali discende. E qual desio
 
Tra i mortali discende. E qual desío
ti conduce fra noi?
 
Ti conduce fra noi?
Ascanio
 
Ascan.
(Accostandosi a Fauno.)
 
Stranier son io.
 
Stranier son io. Accostandosi a Fauno.
Qua vaghezza mi guida
 
Qua vaghezza mi guida
di visitare i vostri colli ameni,
 
Di visitare i vostri colli ameni,
i puri stagni e per il verde piano
 
FI puri stagni, e per il verde piano
210
queste vostre feconde acque correnti.
 
Queste vostre feconde acque correnti.
Tra voi, beate genti,
 
Tra voi, beate genti,
fama è nel Lazio che natura amica
 
Fama è nel Lazio, che Natura amica
tutti raccolga i beni
 
Tutti raccolga i beni
che coll'altre divide.
 
Che coll'altre divide.
Fauno
 
Fauno
Ah più deggiamo
 
Ah più deggiamo
215
al favor d'una diva: e non già quale
 
Al favor d'una Diva: e non già quale
irreverente il volgo
 
Irreverente il volgo
talor sogna gli dèi, ma qual è in cielo
 
Talor sogna gli Dei, ma qual è in cielo
alma figlia di Giove. Il suo sorriso
 
Alma figlia di Giove. Il suo sorriso,
dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
 
Dall'amoroso cerchio, onde ne guarda,
220
questo suol rasserena. Ella que' beni,
 
Questo suol rasserena. Ella que' beni,
che natura ne diè, cura, difende,
 
Che natura ne diè, cura, difende,
gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
 
Gli addolcisce, gli aumenta. In questi campi
semina l'agio e seco
 
Semina l'agio, e seco
l'alma fecondità. Ne le capanne
 
L'alma fecondità. Ne le capanne
225
guida l'industria e in libertà modesta
 
Guida l'industria; e in libertà modesta
la trattien, la fomenta. Il suo favore
 
La trattien, la fomenta. Il suo favore
è la nostra rugiada, e i lumi suoi
 
E' la nostra rugiada: e i lumi suoi
pari all'occhio del sol sono per noi.
 
Pari all'occhio del Sol sono per noi.
    Se il labbro più non dice,
 
    Se il labbro più non dice,
230
non giudicarlo ingrato.
 
Non giudicarlo ingrato.
Chi a tanto bene è nato
 
Chi a tanto bene è nato
sa ben quanto è felice,
 
Sa ben quanto è felice,
ma poi spiegar nol sa.
 
Ma poi spiegar nol sa.
    Quando agli amici tuoi
 
F    Quando agli Amici tuoi
235
torni sul patrio lido,
 
Torni sul patrio lido,
vivi e racconta poi:
 
Vivi, e racconta poi:
"ho visto il dolce nido
 
Ho visto il dolce nido
de la primiera età."
 
De la primiera età.
Ascanio
 
Ascan.
(Quanto soavi al core
 
(Quanto soavi al core
240
de la tua stirpe, o dea,
 
De la tua Stirpe, o Dea,
sonan mai queste lodi!)
 
Sonan mai queste lodi!)
Fauno
 
Fauno
(Guardando da un lato nell'interno della scena. Il coro si alza e si avanza.)
 
Ecco, pastori,
 
Ecco Pastori, Guardando da un lato nell'interno della Scena. Il Coro si alza, e si avanza.
ecco lento dal colle
 
Ecco lento dal colle
il venerando Aceste; al par con lui
 
Il venerando Aceste; al par con lui
ecco scende la ninfa…
 
Ecco scende la Ninfa…
Ascanio
 
Ascan.
Oh ciel, qual ninfa?
 
Oh ciel, qual Ninfa?
245
Parla, dimmi, o pastor…
 
Parla, dimmi, o Pastor…
Fauno
 
Fauno
Silvia, d'Alcide
 
Silvia, d'Alcide
chiara stirpe divina.
 
Chiara stirpe divina.
Ascanio
 
Ascan.
(Ahimè, cor mio,
 
(Ahimè cor mio,
frena gl'impeti tuoi:
 
Frena gl'impeti tuoi:
l'adorata mia sposa ecco vicina.)
 
L'adorata mia Sposa ecco vicina.)
Fauno
 
Fauno
(Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.)
 
Mira, o stranier, come il bel passo move
 
Mira, o Stranier, come il bel passo move Accennando ad Ascanio, il quale pure sta attentamente guardando dallo stesso lato.
250
maestosa e gentile: a le seguaci
 
Maestosa, e gentile: a le seguaci
come umana sorride,
 
Come umana sorride,
come tra lor divide
 
Come tra lor divide
i guardi e le parole. In que' begli atti
 
FI guardi, e le parole. In que' begli atti
non par che scolta sia
 
Non par, che scolta sia
255
l'altezza del pensiero, e di quell'alma
 
L'altezza del pensiero, e di quell'alma
la soave armonia?
 
La soave armonia?
Ascanio
 
Ascan.
(È vero, è vero.
 
(E' vero, è vero.
Più resister non so. Se qui l'attendo
 
Più resister non so. Se qui l'attendo,
scopro l'arcano e al giuramento io manco.
 
Scopro l'arcano, e al giuramento io manco.
Partasi omai.)
 
Partasi omai.)
Fauno
 
Fauno
Garzone, a te non lice
 
Garzone, a te non lice
260
qui rimaner, ché la modesta Silvia
 
Qui rimaner, che la modesta Silvia
non vorria testimon de' suoi pensieri
 
Non vorria testimon de' suoi pensieri
un ignoto straniere. E se desio
 
Un ignoto straniere. E se desío
d'ammirarla vicino e al patrio suolo
 
D'ammirarla vicino, e al patrio suolo
fama portar de' pregi suoi t'accese,
 
Fama portar de' pregi suoi t'accese,
265
là confuso ti cela.
 
Là confuso ti cela. Accennando il Coro de' Pastori.
(Accennando il coro de' pastori.)
 
Ascanio
 
Ascan.
S'adempia il tuo voler, pastor cortese.
 
S'adempia il tuo voler, pastor cortese. Si ritira, e si suppone confuso fra il Coro. Il Coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste, e di Silvia.
(Si ritira e si suppone confuso fra il coro. Il coro s'avanza da un lato alla volta di Aceste e di Silvia.)
 
Scena IV
 
Scena IV.
Ascanio, Fauno, Coro, Aceste, Silvia con seguito di pastorelle.
 
ASCANIO, FAUNO, CORO, ACESTE, SILVIA, CON SEGUITO DI PASTORELLE.
Coro
 
Coro
    Hai di Diana il core,
 
    HAi di Diana il core,
di Pallade la mente.
 
Di Pallade la mente.
Sei dell'erculea gente,
 
Sei dell'Erculea gente
270
saggia donzella, il fior.
 
Saggia Donzella il fior.
Parte del coro
 
FParte del Coro
    I vaghi studi e l'arti
 
    I vaghi studj, e l'arti
son tuo diletto e vanto,
 
Son tuo diletto, e vanto:
e delle muse al canto
 
E delle Muse al canto
presti l'orecchio ancor.
 
Presti l'orecchio ancor.
Coro
 
Coro
275
    Sei dell'erculea gente,
 
    Sei dell'Erculea gente
saggia donzella, il fior.
 
Saggia Donzella il fior.
Parte del coro
 
Parte del Coro
    Ha nel tuo core il nido
 
    Ha nel tuo core il nido
ogni virtù più bella,
 
Ogni virtù più bella:
ma la modestia è quella
 
Ma la modestia è quella,
280
che vi risplende ognor.
 
Che vi risplende ognor.
Coro
 
Coro
    Hai di Diana il core,
 
    Hai di Diana il core,
di Pallade la mente.
 
di Pallade la mente,
Sei dell'erculea gente,
 
Sei dell'Erculea gente,
saggia donzella, il fior.
 
Saggia Donzella il fior.
Aceste
 
Aceste
285
Oh generosa diva,
 
Oh generosa Diva,
oh delizia degli uomini, oh del cielo
 
Oh delizia degli uomini, oh del cielo
ornamento e splendor! Che più potea
 
Ornamento, e splendor! che più potea
questo suol fortunato
 
Questo suol fortunato
aspettarsi da te? Qual più ti resta,
 
Aspettarsi da te? Qual più ti resta,
290
fido popol devoto,
 
Fido popol devoto,
per la sua deità preghiera o voto?
 
Per la sua Deità preghiera, o voto.
Ogni cosa è compiuta.
 
Ogni cosa è compiuta.
Dell'indigete Enea
 
Dell'Indigete Enea
la sospirata prole
 
La sospirata Prole,
295
vostra sarà pria che tramonti il sole.
 
Vostra sarà pria che tramonti il Sole.
Coro
 
Coro
    Venga de' sommi eroi,
 
    Venga de' sommi Eroi,
venga il crescente onor.
 
Venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
 
F    Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
 
Qui lo incateni Amor.
Aceste
 
Aceste
300
Di propria man la dea
 
Di propria man la Dea
a voi la donerà. Né basta ancora:
 
A voi la donerà. Nè basta ancora.
qui novella città sorger vedrete,
 
Qui novella Città sorger vedrete
de la diva e del figlio opra sublime.
 
De la Diva, e del Figlio opra sublime.
Questi poveri alberghi,
 
Questi poveri alberghi,
305
queste capanne anguste
 
Queste capanne anguste
fieno eccelsi palagi e moli auguste.
 
Fieno eccelsi palagi, e moli auguste.
Altre dell'ampie moli
 
Altre dell'ampie moli
saran sacre a le muse, altre custodi
 
saran sacre a le Muse: altre custodi
de le prische memorie ai dì venturi,
 
De le prische memorie ai dì venturi:
310
altre ai miseri asilo,
 
Altre ai miseri asilo:
altre freno agli audaci, altre tormento
 
Altre freno agli audaci: altre tormento
a la progenie rea del mostro orrendo
 
A la progenie rea del mostro orrendo,
che già infamia e spavento
 
Che già infamia, e spavento
fu dei boschi aventini
 
Fu dei boschi aventini,
315
e periglio funesto a noi vicini.
 
E periglio funesto a noi vicini.
Coro
 
Coro
    Venga de' sommi eroi,
 
    Venga de' sommi Eroi,
venga il crescente onor.
 
Venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
 
    Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
 
Qui lo incateni Amor.
Aceste
 
Aceste
(Rivolto a Silvia.)
 
320
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno
 
Oh mia gloria, oh mia cura, oh amato pegno Rivolto a Silvia.
de la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
 
De la stirpe d'Alcide, oh Silvia mia,
oggi sposa sarai. Oggi d'Ascanio
 
Oggi Sposa sarai. Oggi d'Ascanio
il conforto sarai, l'amor, la speme:
 
FIl conforto sarai, l'amor, la speme:
ambi di questo suolo
 
Ambi di questo suolo
325
la delizia e il piacer sarete insieme.
 
La delizia, e il piacer sarete insieme.
    Per la gioia in questo seno
 
    Per la gioja in questo seno
l'alma, oh dio! balzar mi sento.
 
L'Alma, o Dio! balzar mi sento.
All'eccesso del contento,
 
All'eccesso del contento
no, resistere non sa.
 
No resistere non sa.
330
    Silvia cara, amici miei,
 
    Silvia cara, amici miei,
se con me felici siete,
 
Se con me felici siete,
ah venite, dividete
 
Ah venite, dividete
il piacer che in cor mi sta.
 
Il piacer, che in cor mi sta.
Silvia
 
Silvia
(Misera! Che farò?) Narrami, Aceste:
 
(Misera! che farò?) Narrami Aceste,
335
onde sai tutto ciò?
 
Onde sai tutto ciò?
Aceste
 
Aceste
La dea me 'l disse.
 
La Dea me 'l disse.
Silvia
 
Silvia
Quando?
 
Quando?
Aceste
 
Aceste
Non bene ancora
 
Non bene ancora
si tignevan le rose
 
Si tignevan le rose
de la passata aurora.
 
De la passata aurora.
Silvia
 
Silvia
E che t'impose?
 
E che t'impose?
Aceste
 
Aceste
D'avvertirne te stessa,
 
D'avvertirne te stessa,
340
d'avvertirne i pastori; e poi disparve
 
D'avvertirne i Pastori: e poi disparve,
versando dal bel crin divini odori.
 
Versando dal bel crin divini odori.
Silvia
 
Silvia
(Ah che più far non so. Taccio?… Mi scopro?…)
 
(Ah che più far non so. Taccio…? mi scopro…?)
Aceste
 
Aceste
(Ma la ninfa si turba?…
 
(Ma la Ninfa si turba…?
Numi! Che sarà mai?…)
 
Numi! che sarà mai…?)
Silvia
 
Silvia
(No, che non lice
 
(No, che non lice
345
in simil uopo all'anime innocenti
 
FIn simil uopo all'anime innocenti
celar gli affetti loro.) Odimi, Aceste…
 
Celar gli affetti loro.) Odimi Aceste…
Aceste
 
Aceste
Cieli! Che dir mi vuoi?
 
Cieli! Che dir mi vuoi?
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
 
Qual duol ti opprime in sì felice istante?
Silvia
 
Silvia
Padre… Oh numi!… Che pena!… Io sono amante.
 
Padre… Oh Numi…! Che pena…! Io sono amante.
Aceste
 
Aceste
350
(Ahimè, respiro alfine.)
 
(Ahimè, respiro alfine.)
E ti affanni perciò? Non è d'amore
 
E ti affanni perciò? Non è d'amore
degno il tuo sposo? O credi
 
Degno il tuo Sposo? O credi
colpa l'amarlo?
 
Colpa l'amarlo?
Silvia
 
Silvia
Anzi, qual nume, o padre,
 
Anzi, qual Nume, o Padre,
lo rispetto e l'onoro. I pregi suoi
 
Lo rispetto, e l'onoro. I pregi suoi
355
tutti ho fissi nell'alma. Ognun favella
 
Tutti ho fissi nell'Alma. Ognun favella
di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
 
Di sue virtù. Chi caro a Marte il chiama,
chi diletto d'Urania, e chi l'appella
 
Chi diletto d'Urania, e chi l'appella
de le muse sostegno;
 
De le Muse sostegno:
chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
 
Chi n'esalta la mano, e chi l'ingegno.
360
Del suo gran padre in lui
 
Del suo gran Padre in lui
il magnanimo cor chi dice impresso,
 
Il magnanimo cor chi dice impresso;
chi de la dea celeste
 
Chi de la Dea celeste
l'immensa carità trasfusa in esso.
 
L'immensa carità trasfusa in esso.
    Sì, ma d'un altro amore
 
    Sì, ma d'un altro Amore
365
sento la fiamma in petto:
 
Sento la fiamma in petto:
e l'innocente affetto
 
E l'innocente affetto
solo a regnar non è.
 
Solo a regnar non è.
Aceste
 
Aceste
Ah no, Silvia, t'inganni,
 
Ah no, Silvia t'inganni,
innocente che sei. Già per lung'uso
 
Innocente che sei. Già per lung'uso
370
io più di te la tua virtù conosco.
 
FIo più di te la tua virtù conosco.
Spiega il tuo core, o figlia.
 
Spiega il tuo core, o Figlia.
E al tuo fido custode or ti consiglia.
 
E al tuo fido custode or ti consiglia.
Silvia
 
Silvia
Odi, Aceste, e stupisci. Il dì volgea
 
Odi Aceste, e stupisci. Il dì volgea,
che la mia fé donai
 
Che la mia fe donai
375
d'esser sposa d'Ascanio all'alma dea.
 
D'esser Sposa d'Ascanio all'alma Dea.
Mille imagini liete,
 
Mille imagini liete,
che avean color da quel felice giorno,
 
Che avean color da quel felice giorno;
venian volando alla mia mente intorno,
 
Venian volando alla mia mente intorno.
ed ella in dolce sonno
 
Ed ella in dolce sonno
380
s'obliava innocente preda a loro;
 
S'obliava innocente preda a loro;
quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta,
 
Quand'ecco, oh Cielo! a me, non so, se desta;
ma desta sì, poiché sugli occhi ancora
 
Ma desta sì, poichè su gli occhi ancora
ho non men che nel cor quel vago oggetto,
 
Ho non men che nel cor quel vago oggetto,
apparve un giovanetto. Il biondo crine
 
Apparve un giovanetto. Il biondo crine
385
sul tergo gli volava, e mista al giglio
 
Sul tergo gli volava; e mista al giglio
ne la guancia vezzosa
 
Ne la guancia vezzosa
gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
 
Gli fioriva la rosa: il vago ciglio…
Padre, non più, perdona.
 
Padre, non più, perdona.
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
 
L'indiscreto pensier, parlando ancora,
390
va dietro a le lusinghe
 
Va dietro a le lusinghe
dell'imagin gentil che lo innamora.
 
Dell'imagin gentil, che lo innamora.
Aceste
 
Aceste
(Che amabile candor!) Segui, che avvenne?
 
(Che amabile candor!) segui, che avvenne?
Silvia
 
Silvia
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
 
Ah da quel giorno il lusinghier sembiante
regnò nel petto mio, di sé m'accese,
 
Regnò nel petto mio; di se m'accese;
395
i miei pensieri ei solo
 
I miei pensieri ei solo
tutti occupar pretese, i sonni miei
 
FTutti occupar pretese: i sonni miei
di sé solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
 
Di se solo ingombrò. Da un lato Ascanio,
la cui sembianza ignota,
 
La cui sembianza ignota,
ma la virtù m'è nota,
 
Ma la virtù m'è nota,
400
meraviglia e rispetto al cor m'inspira;
 
Meraviglia, e rispetto al cor m'inspira:
dall'altro poi l'imaginato oggetto
 
Dall'altro poi l'imaginato oggetto
tenerezza ed amor mi desta in petto.
 
Tenerezza, ed amor mi desta in petto.
Aceste
 
Aceste
No, figlia, non temer. Senti la mano
 
No, figlia, non temer. Senti la mano
de la pietosa dea. Questa bell'opra
 
De la pietosa Dea. Questa bell'opra
405
opra è di lei.
 
Opra è di lei.
Silvia
 
Silvia
Che dici?
 
Che dici?
Come? Parla, che fia?
 
Come? parla, che fia?
Aceste
 
Aceste
Piacque a la diva
 
Piacque a la Diva.
di stringere il bel nodo: in ogni guisa
 
Di stringere il bel nodo: In ogni guisa
vi dispone il tuo core e in sen ti pinge
 
Vi dispone il tuo core, e in sen ti pinge
le sembianze d'Ascanio.
 
Le sembianze d'Ascanio.
Silvia
 
Silvia
E come il sai?
 
E come il sai?
Aceste
 
Aceste
410
In cor mi parla
 
In cor mi parla
un sentimento ignoto,
 
un sentimento ignoto,
la tua virtù me 'l dice, e m'assicura
 
La tua virtù me 'l dice, e m'assicura
il favor de la dea.
 
Il favor de la Dea.
Silvia
 
Silvia
Numi! Chi fia
 
Numi! chi fia
più di me fortunata? Oh Ascanio, oh sposo!
 
Più di me fortunata? Oh Ascanio, oh Sposo!
Dunque per te, mio bene,
 
Dunque per te, mio Bene,
415
l'amoroso desio
 
L'amoroso desío
si raddoppia così dentro al cor mio?
 
Si raddoppia così dentro al cor mio?
Amo adunque il mio sposo
 
Amo adunque il mio Sposo
quando un bel volto adoro? Amo lui stesso
 
FQuando un bel volto adoro? Amo lui stesso
quando mille virtù pregio ed onoro?
 
Quando mille virtù pregio, ed onoro?
420
    Come è felice stato
 
    Come è felice stato
quello d'un'alma fida,
 
Quello d'un alma fida,
ove innocenza annida,
 
Ove innocenza annida,
e non condanna amor!
 
E non condanna amor!
    Del viver suo beato
 
    Del viver suo beato
425
sempre contenta è l'alma:
 
Sempre contenta è l'alma:
e sempre in dolce calma
 
E sempre in dolce calma
va sospirando il cor.
 
Va sospirando il cor.
Aceste
 
Aceste
Silvia, mira che il sole omai s'avanza
 
Silvia, mira, che il Sole omai s'avanza
oltre il meriggio. È tempo
 
Oltre il meriggio. E' tempo,
430
che si prepari ognuno
 
Che si prepari ognuno
ad accoglier la dea. Su via, pastori,
 
Ad accoglier la Dea. Su via Pastori
a coronarci andiam di frondi e fiori.
 
A coronarci andiam di frondi, e fiori:
Tu con altri pastor, Fauno, raccogli
 
Tu con altri Pastor Fauno raccogli
vaghi rami e ghirlande e qui le reca,
 
Vaghi rami, e ghirlande; e qui le reca,
435
onde sia il loco adorno
 
Onde sia il loco adorno
quanto si può per noi. Tu ancor prepara
 
Quanto si può per noi. Tu ancor prepara
parte de' cari frutti, onde sull'ara
 
Parte de' cari frutti, onde sull'ara
con le odorate gomme ardan votivo
 
Con le odorate gomme ardan votivo
sagrificio a la dea che a noi li dona.
 
Sagrificio a la Dea, che a noi li dona.
440
Se questo dì è festivo
 
Se questo dì è festivo
ogni anno al suo gran nome, or che si deve
 
Ogni anno al suo gran nome, or che si deve,
quando sì fausta a noi
 
Quando sì fausta a noi
reca il maggior de' benefici suoi?
 
Reca il maggior de' beneficj suoi?
Coro
 
FCoro
    Venga de' sommi eroi,
 
    Venga de' sommi Eroi
445
venga il crescente onor.
 
Venga il crescente onor.
Più non s'involi a noi:
 
    Più non s'involi a noi:
qui lo incateni Amor.
 
Qui lo incateni Amor. Partono tutti fuorchè Ascanio.
(Partono tutti fuorché Ascanio.)
 
Scena V
 
Scena V.
Ascanio e poi Venere e Coro di Geni.
 
ASCANIO, E POI VENERE, E CORO DI GENJ.
Ascanio
 
Ascan.
Cielo! Che vidi mai? Quale innocenza,
 
CIelo! che vidi mai? quale innocenza,
quale amor, qual virtù! Come non corsi
 
Quale amor, qual virtù! Come non corsi
450
al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
 
Al piè di Silvia, a palesarmi a lei?
Ah questa volta, o dea, quanto penoso
 
Ah questa volta, o Dea, quanto penoso
l'ubbidirti mi fu! Vieni e disciogli
 
L'ubbidirti mi fu. Vieni, e disciogli Venere sopraggiunge col Coro de' Genj.
(Venere sopraggiunge col coro de' Geni.)
 
questo freno crudele…
 
Questo freno crudele…
Venere
 
Venere
Eccomi, o figlio.
 
Eccomi o Figlio.
Ascanio
 
Ascan.
Lascia, lascia ch'io voli
 
Lascia, lascia, ch'io voli
455
ove il ridente fato
 
Ove il ridente fato
mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
 
Mi rapisce, mi vuol. Quel dolce aspetto,
quel candor, quella fé, quanto rispetto
 
Quel candor, quella fe, quanto rispetto
m'inspirano nell'alma e quanti, oh dio,
 
M'inspirano nell'alma, e quanti, o Dio,
quanti mantici sono al mio desio!
 
Quanti mantici sono al mio desío!
460
    Ah di sì nobil alma
 
    Ah di sì nobil alma
quanto parlar vorrei!
 
Quanto parlar vorrei!
Se le virtù di lei
 
Se le virtù di lei
tutte saper pretendi,
 
FTutte saper pretendi,
chiedile a questo cor.
 
Chiedile a questo cor.
465
    Solo un momento in calma
 
    Solo un momento in calma
lasciami, o diva, e poi
 
Lasciami, o Diva, e poi
di tanti pregi suoi
 
Di tanti pregi suoi
potrò parlarti allor.
 
Potrò parlarti allor.
Venere
 
Venere
Un'altra prova a te mirar conviene
 
Un'altra prova a te mirar conviene
470
de la virtù di Silvia. Ancor per poco
 
De la virtù di Silvia. Ancor per poco
soffri, mia speme. Appena
 
Soffri mia speme. Appena
qui fia la pastoral turba raccolta,
 
Qui fia la pastoral turba raccolta,
che di mia gloria avvolta
 
Che di mia gloria avvolta
comparir mi vedrà. Restano, o figlio,
 
Comparir mi vedrà. Restano, o Figlio,
475
restano ancor pochi momenti, e poi…
 
Restano ancor pochi momenti, e poi…
Ascanio
 
Ascan.
Da un core impaziente
 
Da un core impaziente
che non pretendi, o dea! Ma sia che vuoi.
 
Che non pretendi, o Dea! Ma sia che vuoi.
Venere
 
Venere
(Accennando da un lato.)
 
Là dove sale il colle,
 
Là dove sale il Colle, Accennando da un lato.
finché torni quaggiù Silvia il tuo bene,
 
Finchè torni quaggiù Silvia il tuo bene,
480
ricovrianci per ora. In questo piano
 
Ricovrianci per ora. In questo piano
de la nova città le prime moli
 
De la nova città le prime moli
sorgano intanto, e de' ministri miei
 
Sorgano intanto, e de' ministri miei
l'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
 
L'opra vi sudi. Auspici noi dall'alto
dominerem su l'opra, e qua tornando
 
Dominerem su l'opra: e qua tornando
485
la pastoral famiglia
 
La pastoral famiglia,
n'avrà insieme conforto e meraviglia.
 
N'avrà insieme conforto, e meraviglia.
Olà, Geni miei fidi,
 
Olà Genj miei fidi,
de le celesti forze
 
FDe le celesti forze
raccogliete il valor. Qui del mio sangue
 
Raccogliete il valor. Qui del mio sangue
490
sorga il felice nido, e d'Alba il nome
 
Sorga il felice nido; e d'Alba il nome
suoni famoso poi di lido in lido.
 
Suoni famoso poi di lido in lido.
E tu, mio germe, intanto
 
E tu mio germe intanto
a mirar t'apparecchia in quel bel core
 
A mirar t'apparecchia in quel bel core
di virtude il trionfo e quel d'amore.
 
Di virtude il trionfo, e quel d'amore.
495
    Al chiaror di que' bei rai,
 
    Al chiaror di que' bei rai,
se l'amor fomenta l'ali,
 
Se l'amor fomenta l'ali,
ad amar tutti i mortali
 
Ad amar tutti i mortali
il tuo cor solleverà.
 
Il tuo cor solleverà.
    Così poi famoso andrai
 
    Così poi famoso andrai
500
degli dèi tra i chiari figli,
 
Degli Dei tra i chiari figli,
così fia che tu somigli
 
Così fia, che tu somigli
a la mia divinità.
 
A la mia divinità.
Coro
 
Coro
    Di te più amabile,
 
    Di te più amabile
né dea maggiore,
 
Nè Dea maggiore,
505
celeste Venere,
 
Celeste Venere
no, non si dà.
 
No non si dà.
    Con fren sì placido
 
    Con fren sì placido
reggi ogni core,
 
Reggi ogni core,
che più non bramasi
 
Che più non bramasi
510
la libertà.
 
La libertà
Molti pastori e pastorelle, secondo l'antecedente comando d'Aceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande e di fiori. Ma, mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono le Grazie accompagnate da una quantità di Geni e di ninfe celesti in atto di meditare qualche grande intrapresa. I pastori rimangono a tale veduta estremamente sorpresi; se non che, incoraggiti dalla gentilezza di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle Grazie e de' Geni veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli alberi, che stanno adornando di ghirlande, in altrettante colonne, le quali formano di mano in mano un sodo, vago e ricco ordine d'architettura con cui dassi principio all'edificazione d'Alba e si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti, congiunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di concordia fra le celesti e le umane persone, fanno la base del breve ballo che lega l'anteriore con la seguente parte della rappresentazione.
 
FMOlti Pastori, e Pastorelle, secondo l'antecedente comando d'A-
ceste, vengono per ornar solennemente il luogo di ghirlande, e di
fiori. Ma mentre questi si accingono all'opera, ecco che compariscono
le Grazie accompagnate da una quantità di Genj, e di Ninfe celesti
in atto di meditare qualche grande intrapresa. I Pastori rimangono a
tale veduta estremamente sorpresi: se non che incoraggiti dalla gentilezza
di quelle persone celesti, tornano all'incominciato lavoro. Ma assai
più grande rinasce in essi la meraviglia, quando ad un cenno delle
Grazie, e de' Genj, veggono improvvisamente cambiarsi i tronchi degli
alberi, che stanno adornando di ghirlande in altrettante colonne, le
quali formano di mano in mano un sodo, vago, e ricco ordine
d'architettura, con cui dassi principio all'edificazione d'Alba, e
si promette un felice cambiamento al paese. Questi accidenti con-
giunti con gli atti d'ammirazione, di riconoscenza, di tenerezza, di
concordia fra le celesti, e le umane persone, fanno la base del breve
Ballo, che lega l'anteriore con la seguente parte della Rappresentazione.