Kritische Edition des Librettos       Diplomatische Übertragung des Libretto-Erstdrucks 
ATTO TERZO
 
FATTO TERZO.
Orti pensili.
 
SCENA I
 
SCENA PRIMA.
 
Orti Pensili.
Mitridate con guardie, e poi Aspasia con le bende del real diadema squarciate in mano, seguita da Ismene.
 
Mitridate con Guardie, e poi Aspasia con le bende del Real diadema squarciate in mano, seguita da Ismene.
Mitridate
 
Mit.
Pera omai chi m'oltraggia, ed il mio sdegno
 
PEra omai chi m'oltraggia, ed il mio sdegno
845
più l'un figlio dall'altro
 
Più l'un Figlio dall'altro
di distinguer non curi.
 
Di distinguer non curi.
Entrambi rei,
 
Entrambi rei,
sebben non egualmente,
 
Sebben non egualmente,
la cervice insolente
 
La cervice insolente
850
lascin sotto la scure, e serva poi
 
Lascin sotto la scure, e serva poi
il crudel sacrifizio
 
Il crudel sacrifizio
a rendermi al tragitto il ciel propizio.
 
A rendermi al tragitto il Ciel propizio.
Vadasi, e a cader sia
 
Vadasi, e a cader sia
Sifare il primo… Ahi, qual incontro!
 
Sifare il primo… Ahi, qual incontro!
Aspasia
 
Asp.
(Gettando via dispettosamente le bende suddette.)
 
A terra,
 
A terra, gettando via dispettosamente le bende suddette.
855
vani impacci del capo. Alla mia morte
 
Vani impacci del capo. Alla mia morte
di strumento funesto
 
Di strumento funesto
giacché nemmen servite, io vi calpesto.
 
Giacchè nemmen servite, io vi calpesto.
Mitridate
 
Mit.
Qual furor?
 
Qual furor?
Ismene
 
Ism.
Degno, o sire,
 
Degno, o Sire,
di chi libera nacque. I doni tuoi
 
Di chi libera nacque. I doni tuoi
860
di rendersi fatali
 
Di rendersi fatali
disperata tentò, ma i numi il laccio
 
Disperata tentò; ma i numi il laccio
infransero pietosi. Ah se t'è cara
 
Infransero pietosi. Ah se t'è cara
la vita sua, se ancor tu serbi in seno
 
FLa vita sua, se ancor tu serbi in seno
qualche d'amor scintilla, un'ira affrena
 
Qualche d'amor scintilla, un'ira affrena,
865
che forse troppo eccede, e ciò che invano
 
Che forse troppo eccede, e ciò, che invano
per le vie del rigor tenti ottenere
 
Per le vie del rigor tenti ottenere,
l'ottenga la clemenza.
 
L'ottenga la clemenza.
Mitridate
 
Mit.
E che non feci,
 
E che non feci,
principessa, finor?
 
Principessa, finor?
Ismene
 
Ism.
Nell'ardua impresa
 
Nell'ardua impresa
non stancarti sì presto.
 
Non stancarti sì presto.
870
Un cor, che a forza
 
Un cor, che a forza
si dava a te, mal si esacerba. A lui
 
Si dava a te, mal si esacerba. A lui
si rinnovin gli assalti,
 
Si rinnovin gli assalti,
ma più soavi; e nelle tue premure
 
Ma più soavi, e nelle tue premure
fa' che il cupido amante
 
Fa, che il cupido amante
875
si ravvisi da lei, non il regnante.
 
Si ravvisi da lei, non il regnante.
Mitridate
 
Mit.
Quanto mi costa, oh dio,
 
Quanto mi costa, o Dio,
l'avvilirmi di nuovo!
 
L'avvilirmi di nuovo!
Ma il vuoi? Si faccia.
 
Ma il vuoi? Si faccia.
Ismene
 
Ism.
Ah sì: d'esempio Ismene,
 
Ah sì: d'esempio Ismene,
signor, ti serva. Io quell'oltraggio istesso
 
Signor, ti serva. Io quell'oltraggio istesso
880
soffro che tu pur soffri, e non pretendo
 
Soffro, che tu pur soffri, e non pretendo
con eccesso peggiore
 
Con eccesso peggiore
di vendicare il mio tradito amore.
 
Di vendicare il mio tradito amore.
    Tu sai per chi m'accese
 
    Tu sai per chi m'accese
quanto sopporto anch'io,
 
Quanto sopporto anch'io,
885
e pur l'affanno mio
 
E pur l'affanno mio
non cangiasi in furor.
 
Non cangiasi in furor.
    Potrei punirlo, è vero,
 
    Potrei punirlo, è vero,
ma tollero le offese
 
Ma tollero le offese,
e ancora non dispero
 
E ancora non dispero
890
di vincere quel cor.
 
Di vincere quel cor.parte.
(Parte.)
 
SCENA II
 
Scena II.
Mitridate ed Aspasia e guardie.
 
Mitridate, ed Aspasia, e Guardie.
Aspasia
 
Asp.
Re crudel, re spietato, ah lascia almeno
 
Re crudel, Re spietato, ah lascia almeno,
ch'io ti scorga una volta
 
Ch'io ti scorga una volta
sul labbro il ver. Non ingannarmi e parla:
 
FSul labbro il ver. Non ingannarmi, e parla:
di Sifare che fu? Vittima forse
 
Di Sifare che fu? Vittima forse
895
del geloso tuo sdegno
 
Del geloso tuo sdegno
ei già spirò?
 
Ei già spirò?
Mitridate
 
Mit.
No, vive ancora, e puoi
 
No, vive ancora, e puoi
assicurar, se 'l brami, i giorni suoi.
 
Assicurar, se 'l brami, i giorni suoi.
Aspasia
 
Asp.
Come?
 
Come?
Mitridate
 
Mit.
Non abusando
 
Non abusando
della mia sofferenza, alle mie brame
 
Della mia sofferenza, alle mie brame
900
mostrandoti cortese, e nel tuo core
 
Mostrandoti cortese, e nel tuo core
quel ben che mi si deve a me rendendo.
 
Quel ben, che mi si deve, a me rendendo.
A tal patto io sospendo
 
A tal patto io sospendo
il corso all'ire mie. Del tutto, Aspasia,
 
Il corso all'ire mie. Del tutto, Aspasia,
col don della tua destra,
 
Col don della tua destra
905
deh vieni a disarmarle.
 
Deh vieni a disarmarle.
Aspasia
 
Asp.
Invan tu speri
 
Invan tu speri,
ch'io mi cangi, o signor. Prieghi non curo
 
Ch'io mi cangi, o Signor. Prieghi non curo,
e minacce non temo. Appien comprendo
 
E minacce non temo. Appien comprendo
qual sarà il mio destin, ma nol paventa
 
Qual sarà il mio destin; ma nol paventa
chi d'affrettarlo ardì.
 
Chi d'affrettarlo ardì.
Mitridate
 
Mit.
Pensaci: ancora
 
Pensaci: ancora
910
un momento a pentirti
 
Un momento a pentirti
t'offre la mia pietà.
 
T'offre la mia pietà.
Aspasia
 
Asp.
Di questa, o sire,
 
Di questa, o Sire,
che inutile è per me, provi gli effetti
 
Che inutile è per me, provi gli effetti
l'innocente tuo figlio.
 
L'innocente tuo Figlio.
Io sola, io sola
 
Io sola, io sola
915
ti son ribelle, e nol sarei se i voti
 
Ti son ribelle, e nol sarei, se i voti
secondarne potessi,
 
Secondar ne potessi,
seguitarne i consigli.
 
Seguitarne i consigli.
Il tuo furore
 
Il tuo furore
di me quanto gli aggrada omai risolva,
 
Di me quanto gli aggrada omai risolva;
ma perdendo chi è rea Sifare assolva.
 
Ma perdendo chi è rea Sifare assolva.
Mitridate
 
Mit.
920
Sifare? Ah scellerata! E vuoi ch'io creda
 
Sifare? Ah scellerata! E vuoi, ch'io creda
fido a me chi ti piacque e chi tuttora
 
Fido a me chi ti piacque, e chi tuttora
occupa il tuo pensier? No, lo condanna
 
FOccupa il tuo pensier? No, lo condanna
la tua stessa pietà. Di mia vendetta
 
La tua stessa pietà. Di mia vendetta
teco vittima ei sia.
 
Teco vittima ei sia.
SCENA III
 
Scena III.
Arbate e detti.
 
Arbate, e detti.
Arbate
 
Arb.
Mio re, t'affretta
 
MIo Re, t'affretta
925
o a salvarti o a pugnar. Scesa sul lido
 
O a salvarti, o a pugnar. Scesa sul lido
l'oste romana in un momento in fuga
 
L'Oste Romana in un momento in fuga
le tue schiere ha rivolte, e a queste mura
 
Le tue schiere ha rivolte, e a queste mura
già reca orrido assalto.
 
Già reca orrido assalto.
Mitridate
 
Mit.
Avete, o numi,
 
Avete, o Numi,
più fulmini per me?
 
Più fulmini per me?
930
Ma non si perda
 
Ma non si perda
a fronte de' perigli il cor del forte.
 
A fronte de' perigli il cor del forte.
Qualunque sia la sorte
 
Qualunque sia la sorte,
che mi prepara il cielo,
 
Che mi prepara il Cielo,
alla difesa
 
Alla difesa
corrasi, Arbate. Del disastro mio
 
Corrasi, Arbate. Del disastro mio
935
tu non godrai, donna infedele: addio.
 
Tu non godrai, donna infedele: addio.
    Vado incontro al fato estremo,
 
    Vado incontro al fato estremo,
crudo ciel, sorte spietata;
 
Crudo Ciel, sorte spietata;
ma frattanto un'alma ingrata
 
Ma frattanto un'alma ingrata
l'ombra mia precederà.
 
L'ombra mia precederà.
940
    Vuo' che almeno altrui non giovi
 
    Vuo', che almeno altrui non giovi
il rigor della mia stella,
 
Il rigor della mia stella,
vuo' che alfin crudel mi trovi
 
Vuo', che alfin crudel mi trovi
chi sprezzò la mia pietà.
 
Chi sprezzò la mia pietà.
(Parte seguito da Arbate e dalle guardie reali.)
 
parte seguito da Arbate, e delle Guardie Reali.
SCENA IV
 
Scena IV.
Aspasia.
 
Aspasia.
Lagrime intempestive, a che dal ciglio
 
LAgrime intempestive, a che dal ciglio
945
malgrado mio scendete
 
Malgrado mi scendete
ad inondarmi il sen? Di debolezza
 
Ad inondarmi il sen? Di debolezza
tempo or non è. Con più coraggio attenda
 
FTempo or non è. Con più coraggio attenda
il termine de' mali un infelice:
 
Il termine de' mali un infelice:
già quell'ultimo addio tutto mi dice.
 
Già quell'ultimo addio tutto mi dice.
(Viene un moro, il quale presenta ad Aspasia sopra una sottocoppa la tazza del veleno.)
 
Viene un Moro, il quale presenta ad Aspasia sopra una sottocoppa la tazza del veleno.
950
Ah ben ne fui presaga! Il dono estremo
 
Ah ben ne fui presaga! Il dono estremo
di Mitridate ecco recato.
 
Di Mitridate ecco recato.
O destra,
 
O destra,
temerai d'appressarti
 
Temerai d'appressarti
al fatal nappo tu, che ardita al collo
 
Al fatal nappo tu, che ardita al collo
mi porgesti le funi?
 
Mi porgesti le funi?
(Aspasia prende in mano la tazza, ed il moro si ritira.)
 
Eh no, si prenda,
 
Eh no, si prenda,
 
Aspasia prende in mano la tazza, ed il Moro si ritira.
955
e si ringrazi il donator. Per lui,
 
E si ringrazj il donator. Per lui
di serva ch'io mi resi,
 
Di serva, ch'io mi resi
ritorno in libertà, per lui poss'io
 
Ritorno in libertà; per lui poss'io
dispor della mia sorte e nella tomba,
 
Dispor della mia sorte, e nella tomba
col fin della mia vita,
 
Col fin della mia vita
960
quella pace trovar che m'è rapita.
 
Quella pace trovar, che m'è rapita.
    Pallid'ombre, che scorgete
 
    Pallid'ombre, che scorgete
dagli Elisi i mali miei,
 
Dagli Elisj i mali miei,
deh pietose a me rendete
 
Deh pietose a me rendete
tutto il ben che già perdei.
 
Tutto il ben, che già perdei.
965
Bevasi… Ahimè, qual gelo
 
Bevasi… Aimè, qual gelo
trattien la man?… Qual barbara conturba
 
Trattien la man?… Qual barbara conturba
idea la mente? In questo punto, ah forse
 
Idea la mente? In questo punto ah forse
beve la morte sua Sifare ancora.
 
Beve la morte sua Sifare ancora.
Oh timor che mi accora!
 
Oh timor, che mi accora!
970
Oh immagine funesta!
 
Oh immàgine funesta!
Fia dunque ver? No, l'innocenza i numi
 
Fia dunque ver? No, l'innocenza i Numi
ha sempre in suo favor.
 
Ha sempre in suo favor.
(In atto di bere.)
 
D'eroe sì grande
 
D'Eroe sì grande
veglian tutti in difesa, e se v'è in cielo
 
Veglian tutti in difesa, e se v'è in Cielo
chi pur s'armi in suo danno,
 
Chi pur s'armi in suo danno,
975
l'ire n'estinguerà questo che in seno
 
L'ire n'estinguerà questo, che in seno
sacro a Nemesi or verso atro veleno.
 
Sacro a Nemesi or verso atro veleno.
 
in atto di bere.
SCENA V
 
FScena V.
Sifare con seguito di soldati, e detta.
 
Sifare con seguito di soldati, e detta.
Sifare
 
Sif.
Che fai, regina?
 
CHe fai, Regina?
Aspasia
 
Asp.
Ah sei pur salvo?
 
Ah, sei pur salvo?
Sifare
 
Sif.
(Gli toglie di mano la tazza e la getta per terra.)
 
Ismene
 
Ismene gli toglie di mano la tazza, e la getta per terra.
franse a tempo i miei ceppi. Al suol si spanda
 
Franse a tempo i miei ceppi. Al suol si spanda
la bevanda letal.
 
La bevanda letal.
Aspasia
 
Asp.
Non vedi, incauto,
 
Non vedi, incauto,
980
che più lungo il penar forse mi rendi
 
Che più lungo il penar forse mi rendi,
e nuovamente il genitore offendi?
 
E nuovamente il genitore offendi?
Sifare
 
Sif.
Serbisi Aspasia in vita, e poi del resto
 
Serbisi Aspasia in vita, e poi del resto
abbian cura gli dèi. Per tua custodia,
 
Abbian cura gli Dei. Per tua custodia,
finché dura la pugna,
 
Finchè dura la pugna,
985
vengano quegli armati;
 
Vengano quegli armati;
alle tue stanze
 
Alle tue Stanze
sollecita ritorna. Ivi, se tanto
 
Sollecita ritorna. Ivi, se tanto
merito d'ottener, attendi in pace
 
Merito d'ottener, attendi in pace,
che della nostra sorte
 
Che della nostra sorte
990
decidano altri casi.
 
Decidano altri casi.
Aspasia
 
Asp.
E mi lasci così?
 
E mi lasci così?
Sifare
 
Sif.
Dover più sacro
 
Dover più sacro
da te lontano, o cara,
 
Da te lontano, o cara,
il tuo Sifare or chiama.
 
Il tuo Sifare or chiama.
Ove più serve
 
Ove più serve
995
la mischia io volo.
 
La mischia io volo.
A Mitridate accanto,
 
A Mitridate accanto
là roterò la spada
 
Là roterò la spada,
e dal suo petto
 
E dal suo petto
svierò le ferite.
 
Svierò le ferite.
Ei, benché ingiusto,
 
Ei benchè ingiusto,
ahi, pur m'è padre! E, se nol salvo ancora,
 
Ahi, pur m'è Padre! e se nol salvo ancora,
1000
tutto ho perduto ed ho la vita a sdegno.
 
Tutto ho perduto, ed ho la vita a sdegno.
Aspasia
 
Asp.
Oh di padre miglior figlio ben degno!
 
Oh di Padre miglior Figlio ben degno!
    Secondi il ciel pietoso
 
F    Secondi il Ciel pietoso
sì generoso ardore,
 
Sì generoso ardore,
ma ti sovvenga Amore
 
Ma ti sovvenga Amore,
1005
ch'io vivo, o caro, in te.
 
Ch'io vivo, o caro, in te.
    Nel cimentar te stesso
 
    Nel cimentar te stesso
ti stia nell'alma impresso
 
Ti stia nell'alma impresso
quanto tu devi al padre
 
Quanto tu devi al Padre.
e quanto devi a me.
 
E quanto devi a me.
(Parte seguita da' soldati suddetti.)
 
parte seguita da' Soldati suddetti.
SCENA VI
 
Scena VI.
Sifare.
 
Sifare.
1010
Che mi val questa vita
 
CHe mi val questa vita,
in cui goder non spero
 
In cui goder non spero
un momento di bene, in cui degg'io
 
Un momento di bene, in cui degg'io
in eterno contrasto
 
In eterno contrasto
fra l'amore ondeggiar e 'l dover mio?
 
Fra l'amore ondeggiar, e 'l dover mio?
1015
Se ancor me la togliete,
 
Se ancor me la togliete,
io vi son grato, o dèi. Troppo compensa
 
Io vi son grato, o Dei. Troppo compensa
quei dì ch'io perdo il vanto
 
Quei dì, ch'io perdo, il vanto
di morire innocente, e chi in sembianza
 
Di morire innocente, e chi in sembianza
può chiuderli d'eroe visse abbastanza.
 
Può chiudergli d'Eroe visse abbastanza.
1020
    Se 'l rigor d'ingrata sorte
 
    Se 'l rigor d'ingrata sorte
rende incerta la mia fede,
 
Rende incerta la mia fede,
ah palesi almen la morte
 
Ah palesi almen la morte
di quest'alma il bel candor.
 
Di quest'alma il bel candor.
    D'una vita io son già stanco
 
    D'una vita io son già stanco,
1025
che m'espone al mondo in faccia
 
Che m'espone al mondo in faccia
a dover l'indegna taccia
 
A dover l'indegna taccia
tollerar di traditor.
 
Tollerar di traditor.Si ritira.
(Si ritira.)
 

Interno di torre corrispondente alle mura di Ninfea.
 
SCENA VII
 
Scena VII.
 
Interno di Torre corrispondente alle mura di Ninfea.
Farnace incatenato e sedente sopra un sasso.
 
Farnace incatenato, e sedente sopra un sasso.
Farnace
 
Far.
Sorte crudel, stelle inimiche, i frutti
 
SOrte crudel, stelle inimiche, i frutti
son questi che raccolgo
 
Son questi, che raccolgo
1030
da sì belle speranze?
 
FDa sì belle speranze?
Io nobil germe
 
Io nobil germe
di regio augusto tralce,
 
Di regio augusto tralce,
io di più regni
 
Io di più regni
primogenito erede
 
Primogenito Erede
siedo ad un sasso e invece
 
Siedo ad un sasso, e in vece
1035
di calcar soglio ho la catena al piede?
 
Di calcar soglio ho la catena al piede?
Spiriti di Farnace,
 
Spiriti di Farnace,
ove siete? Che fate? Ah ch'io vi sento
 
Ove siete? che fate? Ah, ch'io vi sento
fremere in questo sen di rabbia e d'ira,
 
Fremere in questo sen di rabbia, e d'ira,
e il cor feroce alla vendetta aspira.
 
E il cor feroce alla vendetta aspira.
(Vedesi aprire nel muro una gran breccia, per cui entra Marzio seguito da' suoi soldati.)
 
1040
Oh ciel, qual odo
 
Oh Ciel, qual odo
 
Vedesi aprire nel muro una gran breccia, per cui entra Marzio seguito da' suoi soldati.
strepito d'armi!… A replicati colpi
 
Strepito d'armi… A replicati colpi
qual forza esterna i muri
 
Qual forza esterna i muri
percosse ed or li atterra! È sogno il mio,
 
Percosse, ed or gli atterra! E' sogno il mio
o vegliando vaneggio?
 
O vegliando vaneggio?
1045
Che più temer, che più sperar degg'io?
 
Che più temer, che più sperar degg'io?
SCENA VIII
 
Scena VIII.
Marzio con seguito di Romani, e detto.
 
Marzio con seguito di Romani, e detto.
Marzio
 
Mar.
Teco i patti, o Farnace,
 
TEco i patti, o Farnace,
serba la fé romana.
 
Serba la fè Romana.
Io gli giurai,
 
Io gli giurai,
e gli adempio or così. Cadano a terra
 
E gli adempio or così. Cadano a terra
1050
gl'indegni lacci, e t'armi
 
Gl'indegni lacci, e t'armi
ferro vendicator la nobil destra.
 
Ferro vendicator la nobil destra.
(Viene sciolto Farnace, e un romano gli porge l'armi.)
 
Viene sciolto Farnace, e un Romano gli porge l'armi.
Farnace
 
Far.
Ah Marzio, amico, invano
 
Ah Marzio, amico, invano
io dunque non sperai…
 
Io dunque non sperai…
Marzio
 
Mar.
Dal campo, in cui
 
Dal campo, in cui
del tuo periglio, o prence,
 
Del tuo periglio, o Prence,
1055
fui spettator, uscito appena un legno
 
FFui spettator, uscito appena un legno
trovo al lido e v'ascendo. Arride il vento
 
Trovo al lido, e v'ascendo. Arride il vento
alle mie brame impazienti,
 
Alle mie brame impazienti.
e in breve
 
E in breve
fra le navi di Roma
 
Fra le navi di Roma
1060
giungo inatteso.
 
Giungo inatteso.
Al duce
 
Al Duce
prima dell'armi, indi a' soldati io narro
 
Prima dell'armi, indi a soldati io narro
il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme
 
Il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme
quel popolo d'eroi, chiede vendetta,
 
Quel popolo d'Eroi, chiede vendetta,
e nel chiederla all'aure
 
E nel chiederla all'aure
1065
dispiega i lin, l'ancore scioglie e vola
 
Dispiega i lin, l'ancore scioglie, e vola
ver Ninfea furibondo. Invan contrasta
 
Ver Ninfea furibondo. Invan contrasta
allo sbarco improvviso
 
Allo sbarco improvviso
d'asiatici guerrieri
 
D'Asiatici guerrieri
disordinata turba,
 
Disordinata turba,
1070
e sotto il ferro
 
E sotto il ferro
o cade oppressa o cerca
 
O cade oppressa, o cerca
nella città lo scampo. Ai vincitori
 
Nella Città lo scampo. Ai vincitori
cresce l'ardir l'evento,
 
Cresce l'ardir l'evento,
come ai vinti il timor,
 
Come ai vinti il timor,
e il primo io sono
 
E il primo io sono
1075
la nota torre ad assalir. Fugati
 
La nota torre ad assalir. Fugati
son dai merli i custodi,
 
Son dai merli i custodi,
e al grave urtar delle ferrate travi
 
E al grave urtar delle ferrate travi
crolla il muro, si fende, e un varco alfine
 
Crolla il muro, si fende, e un varco al fine
m'apron libero a te quelle rovine.
 
M'apron libero a te quelle rovine.
Farnace
 
Far.
1080
Oh sempre in ogn'impresa
 
Oh sempre in ogn'impresa
fortunato ed invitto
 
Fortunato, ed invitto
genio roman! Ma il padre?
 
Genio Roman! Ma il Padre?
Marzio
 
Mar.
O estinto o vivo
 
O estinto, o vivo
sarà dall'armi nostre
 
Sarà dall'armi nostre
il più illustre trofeo.
 
Il più illustre trofeo.
1085
Se ancor non cadde,
 
Se ancor non cadde,
a momenti ei cadrà.
 
A momenti ei cadrà.
De' tuoi seguaci
 
FDe' tuoi seguaci
lo stuol disperso intanto
 
Lo stuol disperso intanto
salvo ti vegga e t'accompagni al trono
 
Salvo ti vegga, e t'accompagni al trono,
di cui Roma al suo amico oggi fa dono.
 
Di cui Roma al suo amico oggi fa dono.
1090
    Se di regnar sei vago,
 
    Se di regnar sei vago,
già pago è il tuo desio,
 
Già pago è il tuo desìo,
e se vendetta vuoi
 
E se vendetta vuoi
di tutti i torti tuoi,
 
Di tutti i torti tuoi,
da te dipenderà.
 
Da te dipenderà.
1095
    Di chi ti volle oppresso
 
    Di chi ti volle oppresso
già la superbia è doma,
 
Già la superbia è doma,
mercé il valor di Roma,
 
Mercè il valor di Roma,
mercé quel fatto istesso
 
Mercè quel fatto istesso,
che ognor ti seguirà.
 
Che ognor ti seguirà.
(Parte col suo seguito.)
 
Parte col suo seguito.
SCENA IX
 
Scena IX.
Farnace.
 
Farnace.
1100
Vadasi…
 
Vadasi…
Oh ciel, ma dove
 
Oh Ciel, ma dove
spingo l'ardito piè!
 
Spingo l'ardito piè!
Mi porge, è vero,
 
Mi porge, è vero,
fortuna il crin; ma qual orrendo eccesso
 
Fortuna il crin, ma qual orrendo eccesso
per appagar mie brame,
 
Per appagar mie brame,
1105
per vendicar miei torti
 
Per vendicar miei torti
mi costringe a compir!
 
Mi costringe a compir!
Ah vi risento,
 
Ah vi risento;
o sacre di natura
 
O sacre di natura
voci possenti, o fieri
 
Voci possenti, o fieri
rimorsi del mio cor. Empio a tal segno,
 
Rimorsi del mio cor. Empio a tal segno,
1110
no, ch'io non son,
 
No, ch'io non son,
e a questo prezzo, a questo,
 
e a questo prezzo, a questo,
trono,
 
Trono,
Aspasia, Romani, io vi detesto.
 
Aspasia, Romani, io vi detesto.
    Già dagli occhi il velo è tolto,
 
    Già dagli occhi il velo è tolto,
vili affetti, io v'abbandono:
 
Vili affetti, io v'abbandono:
son pentito e non ascolto
 
Son pentito, e non ascolto,
1115
che i latrati del mio cor.
 
Che i latrati del mio cor.
    Tempo è omai che al primo impero
 
F    Tempo è omai, che al primo impero
la ragione in me ritorni:
 
La ragione in me ritorni:
già ricalco il bel sentiero
 
Già ricalco il bel sentiero
della gloria e dell'onor.
 
Della gloria, e dell'onor.parte.
(Parte.)
 

Atrio terreno, corrispondente a gran cortile nella reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli romani che abbruciano sul mare.
 
SCENA X
 
Scena X.
 
Atrio Terreno, corrispondente a gran Cortile nella Reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli Romani, che abbruciano sul mare.
Nell'aprirsi della scena, preceduto intanto dalle sue guardie e portato sopra una spezie di cocchio formato dall'intreccio di vari scudi, si avanza Mitridate ferito. Gli vengono al fianco Sifare ed Arbate, e lo siegue il rimanente delle milizie.
 
Nell'aprirsi della Scena preceduto intanto dalle sue Guardie, e portato sopra una spezie di cocchio formato dall'intreccio di varj scudi si avanza Mitridate ferito. Gli vengono al fianco Sifare, ed Arbate, e lo siegue il rimanente delle milizie.
Mitridate
 
Mit.
1120
Figlio, amico, non più. La sorte mia
 
FIglio, Amico, non più. La sorte mia
dall'amor vostro esige altro che pianto.
 
Dall'amor vostro esige altro che pianto.
Quanto al ciel piacque e quanto
 
Quanto al Ciel piacque, e quanto
fu in mio poter, l'Asia ed il mondo oppresso
 
Fu in mio poter, l'Asia, ed il Mondo oppresso
vendicato ho finor. Nemico a Roma,
 
Vendicato ho finor. Nemico a Roma
1125
a un tirannico giogo
 
A un tirannico giogo
il collo non piegai: d'infausti giorni
 
Il collo non piegai: d'infausti giorni
per me più che per altri
 
Per me più che per altri
van ripieni i suoi fasti, e son mie glorie
 
Van ripieni i suoi fasti, e son mie glorie
fin le perdite mie, le sue vittorie.
 
Fin le perdite mie, le sue vittorie,
1130
Se morte intempestiva
 
Se morte intempestiva
tronca i disegni miei, se a Mitridate
 
Tronca i disegni miei, se a Mitridate
spirar più non è dato
 
Spirar più non è dato,
come bramò dell'arsa Roma in seno,
 
Come bramò, dell'arsa Roma in seno,
brando straniero almeno
 
FBrando straniero almeno
1135
non ha l'onor del colpo. Ei cade estinto,
 
Non ha l'onor del colpo. Ei cade estinto,
ma di sua mano, e vincitor, non vinto.
 
Ma di sua mano, e vincitor, non vinto.
Sifare
 
Sif.
Perché, avverso destino,
 
Perchè, avverso destino,
atto sì disperato
 
Atto sì disperato
prevenir non potei!
 
Prevenir non potei!
Mitridate
 
Mit.
Per tempo ancora
 
Per tempo ancora
1140
giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi
 
Giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi
la tua fé rimirata e 'l tuo valore.
 
La tua fè rimirata, e 'l tuo valore.
Per te prostrate al suolo
 
Per te prostrate al suolo
giaccion l'aquile altere,
 
Giaccion l'Aquile altere,
a rivi il sangue
 
A rivi il sangue
1145
per le vie di Ninfea
 
Per le vie di Ninfea
scorre per te de' miei nemici, e morde
 
Scorre per te de' miei nemici, e morde
più d'un roman quella catena istessa
 
Più d'un Roman quella catena istessa,
che a me già minacciò, quella cui tanto
 
Che a me già minacciò, quella, cui tanto
presso a cader poc'anzi
 
Presso a cader poc'anzi
1150
del nemico in poter ebbi in orrore,
 
Del nemico in poter ebbi in orrore,
che pria morir che d'incontrarla elessi.
 
Che pria morir, che d'incontrarla elessi.
Potessi almen, potessi
 
Potessi almen, potessi
egual premio a tant'opre…
 
Egual premio a tant'opre…
SCENA XI
 
Scena XI.
Aspasia e detti.
 
Aspasia, e detti.
Mitridate
 
Mit.
Ah vieni, o dolce
 
AH vieni, o dolce
dell'amor mio tenero oggetto e scopo
 
Dell'amor mio tenero oggetto, e scopo
1155
di mie furie infelice. Ad esse il cielo
 
Di mie furie infelice. Ad esse il Cielo
non invan ti sottrasse, e puoi tu sola
 
Non invan ti sottrasse, e puoi tu sola
scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede
 
Scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede
sarebbe a un figlio tal scettro e corona
 
Sarebbe a un figlio tal scettro, e corona
senza la destra tua. Dal grato padre
 
Senza la destra tua. Dal grato Padre
1160
l'abbia egli in dono, e possa eterno obblio
 
L'abbia egli in dono, e possa eterno obblìo
frattanto cancellar dai vostri cori
 
Frattanto cancellar dai vostri cori
la memoria crudel de' miei furori.
 
La memoria crudel de' miei furori.
Aspasia
 
Asp.
Vivi, o signor, e ad ambi almen conserva,
 
Vivi, o Signor, e ad ambi almen conserva,
se felice ne vuoi,
 
FSe felice ne vuoi,
1165
il maggior d'ogni ben ne' giorni tuoi.
 
Il maggior d'ogni ben ne' giorni tuoi.
Mitridate
 
Mit.
Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio,
 
Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio,
alla tua sicurezza.
 
Alla tua sicurezza.
Invan da tanti
 
Invan da tanti,
e sì forti nemici
 
E sì forti nemici
1170
difenderti presumi. Ancorché vinti,
 
Difenderti presumi. Ancorchè vinti,
di nuovo ad assalirti ira e dispetto
 
Di nuovo ad assalirti ira, e dispetto
li condurrà più baldanzosi. Altrove,
 
Gli condurrà più Baldanzosi. Altrove,
finché a te lo concede
 
Finchè a te lo concede
la fuga lor, per riparar tue forze,
 
La fuga lor, per riparar tue forze,
1175
la tua vita, il tuo nome
 
La tua vita, il tuo nome
corri a celar. D'ogni dover t'assolvo
 
Corri a celar. D'ogni dover t'assolvo
richiesto alla mia tomba.
 
Richiesto alla mia tomba.
Sifare
 
Sif.
Ah lascia, o padre,
 
Ah lascia, o Padre,
che pria sul reo Farnace
 
Che pria sul reo Farnace
vada a punir…
 
Vada a punir…
SCENA XII
 
Scena XII.
Ismene con Farnace che si getta a' piedi di Mitridate, e detti.
 
Ismene con Farnace, che si getta a piedi di Mitridate, e detti.
Ismene
 
Ism.
Reo non si chiami, o sire,
 
REo non si chiami, o Sire,
1180
chi reca illustri prove al regio piede
 
Chi reca illustri prove al regio piede
del pentimento suo, della sua fede.
 
Del pentimento suo, della sua fede.
Opra son di Farnace
 
Opra son di Farnace
quegl'incendi che miri. Egli di Roma
 
Quegl'incendj, che miri. Egli di Roma
volse in danno quell'armi
 
Volse in danno quell'armi,
1185
e quella libertà ch'ebbe da lei,
 
E quella libertà, ch'ebbe da lei,
né per tornare innanzi
 
Nè per tornare innanzi
col bel nome di figlio al padre amato
 
Col bel nome dì figlio al padre amato
ebbe rossor di diventarle ingrato.
 
Ebbe rossor di diventarle ingrato.
Mitridate
 
Mit.
Numi, qual nuova è questa
 
Numi, qual nuova è questa
1190
gioia per me! Sorgi, o Farnace, e vieni
 
Gioja per me! Sorgi, o Farnace, e vieni
 
Si alza Farnace, e bacia al padre la mano.
agli amplessi paterni.
 
FAgli amplessi paterni.
(Si alza Farnace e bacia al padre la mano.)
 
Or che ritorni
 
Or che ritorni
degno di me, per te ritorno anch'io
 
Degno di me, per te ritorno anch'io
qual ero un giorno: a' tuoi trascorsi accordo
 
Qual ero un giorno, a' tuoi trascorsi accordo
1195
generoso il perdon, t'assolvo e tutta
 
Generoso il perdon, t'assolvo, e tutta
già rendo a te la tenerezza mia.
 
Già rendo a te la tenerezza mia.
Piaccia agli dèi che fia
 
Piaccia agli Dei, che fia
costante il pentimento e che non debba
 
Costante il pentimento, e che non debba
di Mitridate un figlio
 
Di Mitridate un figlio
1200
contar fra' suoi nemici
 
Contar fra' suoi nemici
un'altra volta ancor l'Asia tradita.
 
Un'altra volta ancor l'Asia tradita.
Farnace
 
Far.
Finché avrò spirto e vita,
 
Finchè avrò spirto, e vita,
a te, signor, lo giuro,
 
A te. Signor lo giuro,
per la sua libertà, per la sua gloria
 
Per la sua libertà, per la sua gloria
1205
combatterò. Se la promessa obblio,
 
Combatterò. Se la promessa obblìo,
piombi sul capo mio
 
Piombi sul capo mio
l'ira del ciel che m'ode, e a tal mi scorga
 
L'ira del Ciel, che m'ode. e a tal mi scorga
di miserie, di mali orrido estremo,
 
Di miserie, di mali orrido estremo,
che una mano io non trovi
 
Che una mano io non trovi,
1210
che voglia per pietà squarciarmi il seno.
 
Che voglia per pietà squarciarmi il seno.
Mitridate
 
Mit.
Basta così: moro felice appieno.
 
Basta così: moro felice appieno.
(Vien portato dentro la scena.)
 
Vien portato dentro la Scena.
Sifare, Aspasia, Farnace, Ismene ed Arbate
 
Sif. Asp.Far. Ism. ed Arb. a 5.
    Non si ceda al Campidoglio,
 
    Non si ceda al Campidoglio,
si resista a quell'orgoglio
 
Si resista a quell'orgoglio,
che frenarsi ancor non sa.
 
Che frenarsi ancor non sa.
1215
    Guerra sempre e non mai pace
 
    Guerra sempre, e non mai pace:
da noi abbia un genio altero
 
Da noi abbia Genio altero,
che pretende al mondo intero
 
Che pretende al mondo intero
d'involar la libertà.
 
D'involar la libertà.
FINE DEL DRAMMA.
 
FINE DEL DRAMMA.