Kritische Edition des vertonten Textes       Diplomatische Übertragung der Abschrift A 
SCENA XII
 
Scena 12.ma
Ismene con Farnace che si getta a' piedi di Mitridate, e detti.
 
Ismene Con Farnace, e detti
Recitativo
 
Ismene
 
Ism.
Reo non si chiami, o sire,
 
Reo non si chiami, o Sire
1015
chi reca illustri prove al regio piede
 
chi reca Illustri prove al Regio piede
del pentimento suo, della sua fede.
 
del pentimento suo della sua fede.
Opra son di Farnace
 
opra son di Farnace
quegl'incendi che miri. Egli di Roma
 
quegl'incendij, che miri. egli di Roma
volse in danno quell'armi
 
volse in danno quell'armi
1020
e quella libertà ch'ebbe da lei,
 
e quella libertà ch'ebbe da lei
né per tornare innanzi
 
ne per tornare innanzi
col bel nome di figlio al padre amato
 
col bel nome di Figlio al padre amato
ebbe rossor di diventarle ingrato.
 
ebbe rossor di diventarle ingrato.
Mitridate
 
Mit.
Numi, qual nuova è questa
 
Numi? qual nuova e questa
1025
gioia per me! Sorgi, o Farnace, e vieni
 
gioia per me? Sorgi, o Farnace e Vieni
 
agli amplessi paterni.
 
agli amplessi paterni:
(Si alza Farnace e bacia al padre la mano.)
 
Già rendo a te la tenerezza mia.
 
già rendo a te la tenerezza mia
Basta così: moro felice appieno.
 
basta così. moro felice appieno.
(Vien portato dentro la scena.)
 
N° 25 Coro
 
Coro
Aspasia, Sifare, Ismene, Arbate, Farnace
 
    Non si ceda al Campidoglio,
 
1030
si resista a quell'orgoglio
 
che frenarsi ancor non sa.
 
    Guerra sempre e non mai pace
 
da noi abbia un genio altero
 
che pretende al mondo intero
 
1035
d'involar la libertà.
 
FINE DEL DRAMMA.